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Tasseranno le ricariche come la benzina, non illudetevi

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Tasseranno le ricariche, pe recuperare le accise che perde se si venderà meno benzina. Ne è convinto Corrado, un “criticone” delle auto a batterie. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it 

Tasseranno le ricaricheTasseranno le ricariche, se no lo Stato come fa a recuperare le accise che perde?

“Voglio essere sintetico. Faccio parte dei criticoni come li definite voi. Ma vi rendete conto che, almeno qui in Italia, l’elettrico è un flop? Ok, adesso arriveranno gli incentivi. Io sono convinto che non smuoveranno di tanto il mercato in quanto dette macchine sono parecchie limitate. E comportano solo per la ricarica un perdita di tempo. Chiudo facendo un’altra osservazione: il giorno che l’elettrico dovesse prendere piede pensate che lo Stato stia lì a guardare? Metterà sicuramente una tassa su detti autoveicoli, se no come compensano le accise? Pensate veramente che lo Stato rinunci a tanto? Guardiamo in faccia la realtà per favore. Grazie e comunque vi seguo sempre“. Corrado Buscemi

Tasseranno le ricaricheLe colonnine sono già molto care e c’è modo di difendersi

Risposta. Caro criticone, non abbiamo dubbi sul fatto che lo Stato cercherà in tutti i modi di compensare la perdite derivanti dal fatto che si consumi meno benzina. Ma ciò non toglie che, se siamo convinti che questa svolta renda più pulita l’aria delle nostre città, vada perseguita. In fin dei conti è già accaduto, più in piccolo, con il Monopolio delle sigarette: si fuma molto meno e lo Stato ci ha perso, ma era giusto farlo. La informiamo peraltro che le tasse sull’elettricità ci sono già, come spiega l’autorità pubblica Arera in questa guida alla lettura della bolletta. E che l’Italia già oggi ha le ricariche di gran lunga più care d’Europa, praticamente il doppio di Paesi a noi vicini come la Francia. Infine: non trascuriamo il fatto che molti di noi riforniscono la loro auto a casa. Come può il fisco sapere se io sto consumando un tot di kWh per alimentare la lavatrice piuttosto che l’auto? Certo, si possono sempre mettere penalizzazioni al superamento di certi livelli di consumi, ma la cosa non è banale. E poi c’è l’arma letale, di cui non tutti possono disporre, ma comunque sempre più diffusa: auto-produrre l’energia con pannelli solari.  

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109 COMMENTI

  1. Io li lascio alla loro miserabile vitaccia, fatta di rosiche e tanti “ma”. Li lascio pagare il loro 1€ per litro in accise e rido. Carico al 95% da casa con un fotovoltaico da 6 kW con lo SSP cominciato nel 2020, e fino al 2040 non mi preoccupo. Tassino il sole se gli riesce (vabbè che in “i.taglia” si tassa tutto). Intanto loro pagano da una vita e continuano, ne sono usi e gli piace.
    Buon divertimento e buona rosicata.

  2. Pensare veramente che le auto elettriche faranno diminuire l’inquinamento è utopia. D’altronde negli ultimi 10 anni nonostante restrizioni,normative euro e auto ibride,non si vedo miglioramenti,perché il problema dell’inquinamento non è sulle auto,si sta puntando il dito nel punto sbagliato e lo sanno benissimo…..! Chi non lo ammette o è in malafede o è ignorante. Sul discorso accise sulla corrente,il problema è proprio quello,che non potendo distinguere (ricariche casalinghe),le tasse andranno su tutta la corrente in generale,come d’altronde è così per la benzina,anche se io la uso per generare corrente pago le accise lo stesso . Saluti elettrici

  3. Penso anche io che quando la quota di auto elettriche sarà consistente, metteranno dei contatori sull’auto e passeranno i kW.
    Del resto lo fanno già su tutti gli altri carburanti e prodotti energetici…

    Quando sarà sarà…
    Sicuramente una mossa più vicina all’attuale governo che ad altri…

    • “…quando la quota di auto elettriche sarà consistente…”

      Allora io posso dormire sonni tranquilli, vista la resistenza al cambiamento degli italiani.
      — Siamo a meno di 250.000 BEV su un parco circolante di 40.000.000 di auto.
      — Il tasso di sostituzione è di meno di 2.000.000 auto all’anno (circa 1.650.000 nel 2023) di cui molto meno di 100.000 BEV (66.000 sempre nel 2023).

      • Ma troveremo sicuramente il modo di fare anche peggio, come con le mitiche quote latte. Ritarderemo la transizione allo spasimo, pagando anche multe (quelle si coi soldi di tutti) alla “Europa cattiva che vuol male agli italiani”.

  4. Al di là della questione riduzione inquinamento cittadino (innegabile, encomiabile, ma che esula dal tema economico), trovo la risposta della redazione priva di contenuti purtroppo.

  5. Bastano due numeri per chiudere la questione.

    Gettito da accise e Iva sui carburanti:
    24 miliardi (fonte agenzia delle entrate)

    Sussidi al settore dei combustibili fossili, fra diretti ed indiretti:
    63 miliardi (da FMI)

    • Ciao Lucabot, potresti cortesemente spiegarmi in cosa consistono i “sussidi al settore dei combustibili fra diretti ed indiretti”?
      Grazie in anticipo

  6. A me il signor Corrado più che un criticone sembra un rosicone.
    Siccome attualmente il costo di esercizio di una BEV è decisamente inferiore ad una ICE, ecco che profetizza un futuro in cui lo Stato dovrà rendere le BEV ugualmente poco convenienti…
    A parte che se le elettriche sono un flop, allora quel momento è lungi dall’arrivare (e conviene comprarla il prima possibile per godere più a lungo degli indiscutibili benefici).
    Se invece non sono un flop ed arriveranno ad essere la maggioranza del parco auto circolante (e si troverà il modo di far pagare le accise anche chi ha pannelli solari e batterie domestiche), il signor Corrado dovrebbe preoccuparsi di più di quanto potrà costare 1L di benzina se i carburanti li dovranno raffinare e trasportare ai distributori per una piccola quota di automobili…

    • Oltre a quanto scrivi Mr. Corrado dovrebbe anche spiegarci dove trova soddisfazione nel dover pagare di più oggi con il termico ed un domani con l’EV.
      Perchè piaccia o non piaccia prima o poi l’Ev l’avrà anche lui.
      Ma come per moltissimi altri, temo che Mr. C se mai ci onorerà con altre sagaci opinioni sarà con un diveso nick o nome.

  7. Un governo serio apprezzerebbe la diminuzione della spesa sanitaria (RICORDIAMOCI CHE I FOSSILI SONO ALTAMENTE CANCEROGENI).

    Invece i governi poco seri si allarmerebbero e si darebbero anima e corpo nella difesa degli interessi dei “padroni” dei fossili in modo non esplicito, ma semplicemente difendendo il motore termico che brucia derivati del petrolio, e si allarmerebbero pure per il calo di fatturato degli altri loro grandi amici, le aziende farmaceutiche.

  8. Io invece mi auguro che ciò accada il prima possibile perché vorrebbe dire che tante macchine che ci avvelenano sono la minoranza e come le ho pagate fino a pochi anni fa le tasse sui carburanti, le continuerò a pagare ben volentieri per la mia macchina elettrica, non mi spaventa ciò che giova a tutti noi.

    • Su questo siamo assolutamente d’accordo.

      Resto dell’idea che non è così scontato che servano ulteriori tasse sulle auto elettriche perché le esternalità dei fossili sono immense e spaventose, tra cui: spese sanitarie, sussidi ai fossili, peggioramento della bilancia dei pagamenti, spese militari…

      • Diciamo che con una politica decente, se riuscissimo a mettere in piedi una buona transizione ecologica potremmo riuscire a ripagarci buona parte del debito pubblico monstre “che ci uccide”.
        Ma ci sono molti ma…

  9. È probabile che nel momento in cui la mobilità elettrica sarà prevalente allora sposteranno la tassazione anche su di essa.
    Ma è un discorso che vale al momento solo per discutere se l’auto elettrica costi meno del termico o no da quel punto di vista.
    E qui, come su altri lidi, da una parte e dall’altra della barricata ci si scontra portando tesi vere a metà.
    Le accise, il bollo e quant’altro sono entrate dello stato. Venute meno, qualunque sia il motivo, lo stato dovrà recuperarle da qualche parte. Accise sulle ricariche alle colonnine? Su tutta l’energia, anche di casa? Bolli più alti sulle elettriche?
    Tutto può essere, ma può essere pure che aumentino l’iva, che introducano nuove tasse che non riguardino la mobilità…
    Insomma secondo me non deve essere un tema di scontro sull’elettrico da portare né a favore né contro.
    Unica cosa che mi fa pensare è chi in modo molto semplice porta in mezzo il discorso pannelli fotovoltaici che non è alla portata di tutti, sia economicamente sia per la realtà abitativa.
    Invece data la mia ignoranza vorrei fare una domanda:
    Ma anziché dare incentivi privati per comprare l’auto elettrica non sarebbe meglio dirottare quelle risorse nella realizzazione dell’infrastruttura di ricarica ponendo poi clausole agli operatori che poi non possano aumentare i costi della ricarica in maniera ingiustificata?
    Cioè intendo, io stato ci metto i soldi di acquisto e installazione delle colonnine, tu operatore non hai dovuto sostenere quei costi e devi garantire un costo della ricarica congruo col costo dell’energia.

  10. Tutti i commenti positivi sono tutti commenti di benestanti che guardano il loro orticello e il loro benessere ,abitano in case singole , hanno praticato la transizione con parte dei soldi di tutti e non contribuiscono alla tassazione ( caricando a casa) x aggiustare le strade e quant’altro, mi trovo ora in Sicilia e solo poco fa ho riscontrato colonnine vandalizzate ….è solo l’inizio secondo me

    • Se uno è benestante è probabile che paghi anche più tasse degli altri, usate poi per strade, ospedali, scuole e molte altre cose anche per i non benestanti. In una società funziona solitamente così, altro che orticello.

      • Peccato che in Italia ad esempio i gioiellieri dichiarino di guadagnare in media meno dei loro dipendenti.

        • Purtroppo non solo gioiellieri, anche aziende dove i capi vengono assunti come dipendenti facendoli risultare con redditi bassi e dandogli tutti i benefici del caso, ah e anche mettendo le proprie auto a carico aziendale. Poi ci mettiamo anche molti ristoratori, parrucchieri…..la fila è lunga e gli unici che pagano sono sempre i dipendenti/operai.

        • Io non sono un gioielliere o una della altre solite categorie indicate. Sono un dipendente, e parlo per me. E son stufo di questi commenti come Elio di disprezzo (anzi di accusa di aver rubato soldi ad altri) verso chi ha messo via due soldi più degli altri e dovrebbe quasi vergognarsene.

          • Guardi che nessuno ce l’ha con chi onestamente e pagando le tasse mette da parte dei soldi. Lei è sicuramente una persona che paga le tasse (sbaglio o è un dipendente ?), il mio commento non era ovviamente rivolto a lei, ma al fatto che automaticamente in Italia se uno è benestante non è assolutamente detto che paghi quanto dovrebbe.

    • Caro Elio… Preferisci che i benestanti continuino a sgasarti sotto il naso con rumorose e puzzolenti e soprattutto inquinanti auto 2000cc o 3000cc contribuendo a peggiorare la salute tua…della tua famiglia.. oppure che ti sfilino silenziosamente accanto…nelle loro Tesla S o X o Porsche.. comunque elettriche?
      Tra l’ altro.. visto che con le BEV è sconsigliato andare sopra i 130kmh…non le arrivano addosso a velocità folle come i loro benestanti colleghi con auto a benzina o gasolio…

      Le tasse sulle costose auto elettriche son state pagate…i rifornimenti col sole da fotovoltaico? Pure… perché comunque IVA sul lavoro di installazione è stata versata.
      Se riforniscono elettricità da rete (di casa o colonnine) ci sono comunque oltre il 50% di costi extra energia consumata (Elio..leggi la bolletta! Quota energia… Il resto? Costi e tasse)
      Le costose (80%) accise ed IVA sulla benzina non coprono neppure una minuscola parte dei danni ambientali e alla salute (ed i morti! ) causati dagli idrocarburi…

      Un ultima cosa…su cui devi riflettere…

      Se scrivi il tuo messaggio da PC o smartphone…lo fai perché decenni fa i “benestanti” hanno comprato i primi carentissimi modelli..che costavano ben oltre uno stipendio (il primo PC su cui ho lavorato negli anni ’80 valeva un’ utilitaria!)..

      Se adesso c’è li possiamo permettere tutti (chi più belli..chi meno..) è grazie ai primi facoltosi..che hanno consentito il progresso..a beneficio ora di tutti ..
      Stai tranquillo Elio.. ancora qualche anno e le auto elettriche saranno veramente per tutti.. e sarà un bene per tutti.
      Così come.puntare(come chiediamo noi “fanatici dell’ elettrico” sulle fonti rinnovabili così pulite, e ottime da realizzare in un paese baciato da sole e dal vento..).

      Ciao Elio…
      buona serata

    • Buonasera, vivo in una casa singola e non sono benestante, quello di vivere in una casa singola è una scelta. Per questa scelta rinuncio, ben volentieri, a tante comodità che ha chi abita in centro, ma per contro ho la pace, l’aria più pulita, un bel panorama e la libertà. La transizione non la pratico coi soldi di tutti anche se in parte ho usato gli incentivi ( che a mio parere non dovrebbero più esserci perché alterano i prezzi di mercato). Per fare un esempio nel 2008 ho scelto di investire 16.000 € per installare 2 kW di fotovoltaico ben sapendo che ci avrei messo 20 anni a recuperare. Perché lo ho fatto? Perché mi fa piacere sapere che tutta quella corrente prodotta non ha bruciato nulla e comunque a me non è costata nulla e nei confronti dell’ ambiente è stato positivo. Poca roba ma è stato a vantaggio di tutti. Io carico a casa e contribuisco alla tassazione perché le tasse sulla corrente le pago, per adesso delle due auto che abbiamo per esigenze di lavoro una ancora è a benzina ( euro 6, ibrida) e me la tengo perché ad oggi non è secondo me ancora il momento ( per me) di avere solo mezzi elettrici. Ma il futuro sarà quello con o senza il nostro assenso

    • Io non sono un benestante ma un impiegato, non abito in una casa singola ma in un’appartamento di una palazzina di fine anni 60 del secolo scorso e non ho il fotovoltaico, non perché non lo voglio metterlo ma semplicemente perché chi condivide la palazzina con me ha deciso di non procedere alla riqualificazione e pertanto a me risulta impossibile procedere da solo visto che altrimenti pagherei agli altri le migliorie.
      Quindi come vede il problema è solo di volontà e di decidere cos’è prioritario in molti casi anche se non tutti.
      Vedremo cosa accadrà tra 6 anni quando in molti si ritroveranno con immobili da svendere visto che se non si procede alla riqualificazione è quello che accadrà.

    • Abito in condominio e non in casa singola.
      Grazie per avermi dato del poveraccio con l’auto elettrica.
      In parte ha comunque ragione perchè l’ho presa usata senza fruire degli incentivi.

  11. Attenti che il vento sta cambiando…io molto ostico all’elettrico ho appena ordinato una mg4 con mia moglie perché…costa meno. Sia come acquisto grazie agli incentivi sia come gestione e bollo gratis. Il pensiero per le ricariche credo sarà ampiamente compensato dai vantaggi. Con meno di 18k ho un auto ben accessoriata e scattante.

    • Ma come? Senza neppure gli incentivi!!!???

      Vorrai mica far venire un travaso di bile ai petrolieri?

  12. Sempre bello come detrattori (che hanno comunque tempo da perdere per scrivere a Vai elettrico, tra l’altro!) Facciano sempre cortocircuito mentale passando da “le elettriche sono un flop!” a “vedrete che quando ci saranno solo elettriche prenderanno da voi i mancati guadagni sulla benzina!” 🙂

    • Si tratta proprio di una questione viscerale 🙂
      La pensano così perché sono abituati a essere gli ultimi a fare le cose, e hanno la sensazione che subito dopo che sono arrivati loro arrivano anche gli svantaggi.

      La vogliono comoda e gratis, insomma.

  13. Riguardo al fatto che non sanno se consumi per la lavatrice o per la ricarica, i contatori di 2nda generazione hanno più linee di uscita. Possono sempre obbligare a mettere la linea per la ricarica sotto una uscita specifica, distinta da quella dell’abitazione, ed al consumo di quella linea applicare una tariffa diversa.

    Volendo tutto si può fare.

      • Ci sono anche situazioni più semplici.
        1. Ricaricare l’auto da una comune presa schuko a 16 A del normale impianto di casa
        2. Autocostruirsi un impianto fotovoltaico a isola (2.000-3.000 euro o più), non collegato alla rete elettrica (decine di Youtuber e migliaia di video già postati), legale e non tassabile,
        3. Farsi una casetta piccina picció per conto proprio ma anche installare un impianto sui propri millesimi condominiali. Si può e non serve l’autorizzazione dell’assemblea.

        Aggiungo che lo stato perde le accise sui carburanti ma ne guadagna sulle minori spese per la salute, come per le sigarette, già citate in altro commento.

        Infine, lo stato siamo noi, se serve, pagheremo più tasse (io non posso asfaltare un pezzo di strada, pagherò e qualcuno asfalterà)

      • come già in ipotesi 1 di @Dino R
        io spesso uso il “carichino” portatile 2.3kWh alla Schuko anziché W.B. ..
        E via App stacco-attacco ogni 2/3 ore … quando c’è il sole sufficiente al F.V.
        So che è strano da fare.. se si ha w.b. … ma io sono un po’ matto ..

  14. Il passaggio sull’arma letale è fantastico, soprattutto d’inverno.
    Forse un motorino elettrico potrei comperarlo, forse…..

    • se intende che in inverno col fv si produce poco la rassicuro ci ricarico l’auto ogni giorno se serve ,saluti .

  15. Vorrei aggiungere un elemento che non è stato considerato finora. Lo Stato quando perde soldi da un lato, dalla tassazione delle sigarette, oppure dalle tasse nel carburante, dall’altro lato compenserà con l’effetto che ha nella salute pubblica. Perchè la salute pubblica, cioe’ la gente che si ammala e finisce in ospedale, non lavora, o la mortalità generale dovute ad inquinamento o malattie respiratorie, sono un costo elevatissimo, sulle spalle dei contribuenti. Incentivando le scelte virtuose che riducono l’inquinamento cittadino, si ha un beneficio, in pochi anni che fa parte anche dei conti da fare.

  16. Al Criticone: ammesso e non concesso che sarà così (BEV tassate, ma cosa è non tassato e cosa è non tassabile?) almeno non inquino dietro la mia auto e, visto che ricarico con energia elettrica rinnovabile, non inquino in generale. Me lo riconosci almeno questo o abbiamo da criticare anche qui?

  17. Che troveranno il modo di tassare le bev lo trovo ragionevole o meglio facilmente ipotizzabile. Faccio un parallelo col settore delle ecig di cui mi sono occupato per alcuni anni durante il loro boom. I liquidi per inalazione inizialmente (parlo di 10 anni fa circa non di 50) non erano tassati e infatti costavano pochissimo poi lo stato vedendo che prendevano piede le sigarette elettroniche e che quindi cominciavano a rischiare di perdere soldi dalle accise sul tabacco ebbero la geniale idea (geniale in senso dispregiativo s’intende) di tassare la nicotina in percentuale alla presenza nei liquidi da inalazione. A livello morale se la sono spiegata dicendo che la nicotina fa male e quindi la tassa serve a disincentivarne l uso e a sostenere i costi sanitari. La realtà è che ovviamente hanno visto crescere un mercato che non era abbastanza tassato (non gli bastava l iva) e hanno deciso di porvi rimedio. Morale della favola, poco importa se grazie alle ecig molti hanno smesso di fumare con conseguenti cali di malattie legate al fumo e costi sanitari, il problema è che allo stato piace prender soldi ovunque può anche se la novità che sta tassando serve a fare stare tutti meglio. Qui il parallelo con le bev. Ovvio che fanno bene alle città e alla qualità dell aria del paese ma le tasse prima o poi arriveranno con tutte le supercazzole sui motivi per cui verranno applicate. Imho andrà così. Storia già vista ahimè.

    • In effetti l’energia elettrica da fonti rinnovabili fa proprio male, sia alla salute che all’ambiente… ma per favore!
      Secondo me per lo Stato è più facile prendere soldi altrove, nel frattempo però resta l’impatto negativo dei carburanti che giustificherà senza ombra di dubbio tasse a livelli da ricchi sfondati. Auguri.

    • La penso esattamente nello stesso modo, condivido parola per parola.
      E il parallelo con le ecig è perfettamente calzante.
      Il problema non sono solo i criticoni, ma tutti quelli che non hanno capito questo ragionamento, che è inoppugnabile.

        • Mai detto nulla del genere, non so come hai fatto a capire questo, semmai è il contrario, che le persone come noi, che hanno un minimo di intelletto e un minimo di cuore per l’ambiente, fanno il massimo che possono, anche a scapito dei propri interessi economici, NONOSTANTE le tasse, le aliquote, i mancati incentivi e tutti gli altri ostacoli.
          Semplicemente siamo solo realisti: in questo caso, le tasse arriveranno, è una certezza.
          Ma così come visto per le ecig, anche per BEV e fotovoltaico la storia si ripeterà, e molti si arrenderanno. Almeno nel medio termine, finché poi la situazione non si stabilizzerà sul lungo termine.
          E la considerazione finale riguardo a questo andamento schizofrenico, dove prima lo Stato incentiva e poi tassa, è che lo Stato non è solo schizofrenico, ma anche miope, perché non mette in conto i benefici “indiretti” e “intangibili” nell’immediato che sono conseguenza dell’adozione delle nuove tecnologie.
          In entrambi i casi, ecig e BEV/FV, lo Stato miope non si sogna nemmeno di prevedere/simulare i benefici sanitari che potrebbe portare un’ampia diffusione, ma si concentra solo sui costi immediati, come la perdita di lavoro scarsamente qualificato.
          E tutto questo è triste, è uno spettacolo pietoso da vedere nel 2024 per una Nazione che è tra le prime 7 del Mondo…

          • Sono d’accordo. D’altronde non puo’ che essere cosi’ quando ormai tutta la Societa’ in cui viviamo e’ impostata a non guardare oltre 5 cm dal proprio naso……. E lo Stato siamo noi.

  18. Le accise ci son già sul consumo di casa… Ma son 2,2 centesimi e nel mese se consumi meno di 150kwh sei esente. Il fatto è che per pareggiare quelle sulla benzina di centesimi ne servono come minimo 20 o 30 (per far i km che si fan con un litro di termico servono circa 3kwh e quei quelle uro di accise si divide per tre), a vantaggio di chi carica a casa? Assolutamente no, basta introdurre l’obbligo di usare wallbox certificate che comunicano i consumi, già si fa per la sperimentazione area di elevazione potenza, un bel incentivo per farla montare quasi gratis, la scusa che è anche più sicuro (e lo è per carità) e si tassa a casa come “uso trasporto” e non più domestico, tanto se sgarri è ti attacchi alla spina in garage ti beccano con i consumi, il contatore lo rileva ogni 15 minuti ci vuole niente ad avere un allert per far uscire un controllo come reato non credo sia leggerissimo.

    Per i prezzi finali alle colonnine… Onestamente non mi preoccupa più di tanto, ora le compagnie ci marginano come se vendessero organi al mercato nero, una volta che entra pesantemente lo stato con accise dovrà per forza di cose dare una regolamentata generale sulla falsa riga di ckme fa ora per i prezzi di benzina… Alla fine togli il gas togli il petrolio… Tra qualche decennio saremo dipendenti dalla luce per la qualunque, un controllo sarà d’obbligo

  19. Non voglio dare brutte idee ai politici, ma ripristinare il bollo sulle elettriche e legarlo alla potenza di picco (molto più alta della media delle termiche) e non a quella convenzionale che si usa oggi porterebbe alle casse statali forse anche un gettito maggiore delle accise sui carburanti.

    Se ci vogliono fregare, il sistema lo trovano:(

    • Ma basta mettere simpatici 10 € al kw sulla potenza a libretto e non bisogna nemmeno scervellarsi coi calcoli e le cartelle stampa per trovare la potenza di picco che dai costruttori è solo “dichiarata”… 😉

    • Peccato che la potenza di “picco” non è riportata in nessun documento… addirittura Tesla manco la dichiara mi risulta.

      Per cui l’unica potenza esistente ufficialmente è la potenza continua.

      Sai che ridere con auto da 75KW continui che scaricano 125KW di picco a terra.

      Detto ciò, lo ripeto in Italia ci sono 4,3mln di auto storiche che non pagano il bollo, basta una tassa forfettaria di 100€ a veicolo niente di che) e recuperi 430mln/€ anno.

      Per fare la stessa cosa sulle BEV dovresti mettere una tassa di 2000€/macchina.

      Purtroppo le elettriche sono poche.

  20. Bellissime auto! La limitatezza delle batterie almeno per me è un problema per il passaggio a tale alimentazione (con o senza ricarica casalinga!) . Serve che si arrivi ad avere autonomie nello 20-80% di 400 km reali! Fino a li per me sono inutili! E non insultate grazie! Ho parlato per me e le mie necessità.

      • Il problema non sono i viaggi, è che se fai anche solo 60/100km al giorno, preferiresti una batteria che, ricaricata in zona sicurezza per longevità, non ti obblighi a far un ciclo di carica quasi ogni giorno ma magari uno a settimana, con effetti enormi di differenza sempre sulla longevità della batteria, ahimè non tutti cambiano auto ogni 3/5 anni per cui a certe cose ci si deve pensare in anticipo

        • se ricarichi al 100% dura lo stesso più di una termica:

          – NCM circa 900 cicli x 400 km = 360.000 km
          – LPF circa 2000 cicli x 400 km = 800.000 km

          se fai il precisino al 80% guadagni qualcosa ma IN PIU’:

          – NCM circa 1400 cicli x 300 km = 420.000 km
          – LPF circa 3000 cicli x 300 km = 900.000 km

          ci sono statistiche pubblicate sui club-forum (es: recurrent ev);

          PS: i cicli si intendono 10-100%, se fai mezzo ciclo di ricarica, come invecchimento conta metà, più un sconto perchè non sei arrivato al 100%, ma non è che senza sconto ti stravolge il calcolo 😉

    • La mia auto elettrica è già nel range che hai indicato.
      Io tra l’atro preferisco 350 km nel 10-70%, molto più veloce la ricarica durante i viaggi. Ci stanno a malapena bagno e caffè.

  21. Il problema della ricarica e dei suoi costi sussiste, io sono pro elettrico, ma è fastidioso vedere siti come Vaielettrico che lo minimizzano o ignorano. Si continua a dire eh ma si può ricaricare a casa, tralasciando il fatto che questo avviene solo per una piccola percentuale della popolazione. Se i prezzi delle colonnine non verranno resi più equi, si introdurrà una ulteriore disparità di classe, dove le fasce meno abbienti, che non possono permettersi un garage in una grande città o una villetta con garage o giardino saranno ulteriormente penalizzate dovendo pagare un costo più alto per il carburante e questo problema non può essere ignorato.

  22. Si fuma molto meno in Italia? Forse anche no onfatti dal 2019 al 2023 i fumatori sono aumentati di 800 mila unità (dati dell’istituto superiore di sanità) si fuma meno a livello mondiale na l’Italia, come per il costo dell’energia, è in controtendenza.
    Il discorso della ricarica casalinga è parzialmente vero, basterebbe che lo stato tassare di più le utenze oltre i 3 kw e voilà il gioco è fatto anche senza chiamarle accise

    • Buongiorno Antonio,
      quello che lei vorrebbe in realtà già avviene.
      Questo mi fa presumere che la maggior parte di chi la pensa come lei non di sia mai spulciato le voci che compongono la propria bolletta elettrica.
      Le riassumo in brevi linee come funzionano in generale i contratti.
      Per potenze impegnate fino a 3 kWh si paga un fisso irrisorio e che aumenta (se non ricordo male) ogni 1/2 kWh in più impegnato. In più superata una certa soglia di consumo viene applicata un’accisa di non ricordo quanti € a kWh.
      Tenga presente che i costi per una linea monofase (Max 6 kWh se non erro) sono inferiori dai costi fissi per una linea trifase.
      In ogni caso tra accise ed IVA e costi fissi a me non sembra che percentualmente la tassazione del mercato elettrico sia tanto differente da quello dei idrocarburi fossili.
      Ma per chi ha un tetto o comunque una superficie dove poter installare un impianto fotovoltaico tutte queste spese possono essere bilanciate se non annullate. Rimarrebbero i costi fissi per la linea che si potrebbero annullare mettendosi off-grid.
      Io se fossi in lei spererei nel contrario, visto che ci sarà sempre qualcuno più fortunato che potrà mettersi off-grid ed alla fine farà ricadere su di lei e chi la pensa come lei tutti gli aumenti che lei auspica.
      Ps: ricordo che tra 6 anni in molti dovranno sostituire le proprie caldaie a metano/gasolio con delle pompe di calore e queste ultime usando elettricità farà aumentare i consumi.

    • Sì certo ammazzando ancora di più i consumi. Allora c’ha visto lungo il mio collega che si è fatto l’ impianto solare off-grid e il contatore da 3 kW lo usa soltanto in caso di emergenza

      • Purtroppo ci ha visto cortissimo… In sintesi, avere un impianto off-grid e, contemporaneamente, un contratto con un fornitore di energia elettrica è un’idiozia…
        Perché prendi il peggio delle due situazioni:
        – quando hai un esubero di produzione non puoi immettere in rete, sprechi energia che invece il GSE potrebbe pagarti
        – sempre nel caso di esubero, o comunque di parità, quando non prelevi dalla rete, ergo non hai consumi, i costi fissi te li pippi comunque tutti (e non sono irrilevanti)
        – se hai un’impianto domestico trifase non puoi sfruttare il contatore per bilanciare le fasi (prelevi da una e immetti nelle altre due o viceversa)

        Quindi… Se hai un contratto attivo, non c’è motivo alcuno per avere l’impianto off-grid.
        Dal punto di vista opposto, un impianto off-grid serve SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per risparmiare i costi fissi della fornitura, nient’altro.

        • Calma, calma…

          – quando hai un esubero di produzione non puoi immettere in rete, sprechi energia che invece il GSE potrebbe pagarti

          Credo che abbia sovradimensionato le batterie di accumulo

          – sempre nel caso di esubero, o comunque di parità, quando non prelevi dalla rete, ergo non hai consumi, i costi fissi te li pippi comunque tutti (e non sono irrilevanti)

          I costi fissi non sono alti, io pago circa 18 €/mese con contratto da 4,5 kW, con 3 kW si paga un po’ di meno

          – se hai un’impianto domestico trifase non puoi sfruttare il contatore per bilanciare le fasi (prelevi da una e immetti nelle altre due o viceversa)

          Ovviamente impianto domestico da 3 kW monofase

          Detto questo, il mio collega è un ingegnere piuttosto eccentrico, il suo scopo era di non dover dipendere dalla fornitura elettrica e non era di ridurre al minimo le spese. Per quanto mi è dato di capire vive in una casa piuttosto isolata e si era piuttosto scocciato di black out frequenti e sbalzi di tensione della fornitura. Ora è felicemente e quasi totalmente indipendente, credo che utilizzi ogni tanto la fornitura elettrica per caricare le batterie in inverno quando non c’è il sole e la produzione dei pannelli non riesce a coprire il fabbisogno.

          • Ma non ha senso comunque, se ha ancora l’allaccio.
            Anche casa mia è “immune” ai blackout, basta avere l’inverter con la funzione EPS (Emergency Power Supply) anche con impianto on-grid.

            Prelevo ZERO da aprile a ottobre compresi, ma nei mesi invernali vado sotto… Nonostante abbia un accumulo estremamente sovradimensionato da 48 kWh (QUARANTOTTO) e pannelli da 20 kWp (VENTI).

            Questo per dire che se la mettiamo sotto il punto di vista economico, è sconveniente, per le ragioni dette in precedenza.

            Se la mettiamo sotto il punto di vista ecologico è anche peggio, sia perché l’energia in esubero che sarebbe potuta essere prodotta gratis non viene appunto prodotta e quindi nemmeno utilizzata da qualcun altro, che invece preleverà energia prodotta dal mix energetico, quindi in parte anche da fossili (le batterie, per quanto capienti, se hai esubero mediamente, prima o poi le riempi…).
            Sia perché non è fattibile avere casa a impatto ZERO se non in casi davvero estremi, che saranno forse 1 su 10.000.000 di abitazioni, di conseguenza ti scaldi a metano, gpl, gasolio, legna o pellet. E quindi inquini, e manco poco.
            Per casa mia, che è ottimizzata a tal punto che dire maniacale è riduttivo, per andare in pari nei mesi invernali servirebbero 34 kWp di pannelli, il 70% in più dell’attuale.

            Poi ognuno fa come gli pare, ci mancherebbe, ma se non è per risparmiare o per ecologia… Non ci vedo il senso

          • Non discuto sul senso perché le considerazioni che sta facendo non sono sbagliate.
            Sto soltanto cercando di spiegare che alcune persone sono proprio arrabbiate con i produttori e i distributori al punto di fare scelte così estreme.
            Non è una questione di risparmio in senso assoluto, né una ragione di tipo ambientale.
            Molto più banalmente queste persone preferiscono essere quanto più indipendenti possibile, e l’impianto off-grid risponde a questa esigenza.
            Il pragmatismo fa sì che si scelga di mantenere il contatore da 3 kW anziché sovradimensionare in modo sconsiderato l’impianto: ovvero acquistano energia elettrica solo se ne hanno assolutamente bisogno e comunque il minimo indispensabile.

        • Io conosco una persona in questa situazione. Per quello che so ha una potenza impegnata di 3 kWh che tiene staccato.
          Lui avendo le capacità e le conoscenze, l’impianto se l’è auto costruito (assemblandosi anche le batterie e i bms). Si è acquisito tutto da solo ed è riuscito ad avere un impianto da oltre 15 kWp e batterie di circa 20 kWh e più al prezzo che ci fanno pagare per un impianto da 4,5 kWh e batteria da 5 kWh.
          Per quello che ho capito sta calibrando il tutto (aumentando le dimensioni, non ho capito se ha una pompa di calore) per poi staccarsi nel futuro dalla rete.
          Fai tu. Il fisso se lo può permettere di pagare con il costo che ha sostenuto.

          • Anch’io sono uno smanettone, potrei assemblare anch’io l’impianto da solo, a parte i BMS che so perfettamente come funzionano, ma che difficilmente riuscirei a integrare con il resto (già per far funzionare come si deve il mio, venduto insieme all’inverter, ho dovuto scrivere un pezzo di software ad-hoc…).

            E anch’io ho una PdC (Daikin Compact da 8 kW), su casa full-electric.

            Ti dico che le ho pensate e provate tutte, ma davvero tutte, e non c’è modo di avere capre (autoproduzione) e cavoli (consumi – riscaldamento e ACS in primis) in pari per tutto l’anno.

            A meno che non vivi in Sicilia e allora ti piace vincere facile.

          • Ovviamente dipende dalla casa che hai. Se è una casa praticamente passiva è un paio di maniche, viceversa arrivare all’autosufficienza è una chimera. Io abito in pianura padana, ho 6 Kw di fotovoltaico e 15 di batteria. La casa è in classe B (220 metri quadri). Bene, con una pompa di calore ibrida a Gennaio ho prodotto 220Kwh, peccato che ne ho consumati 714. Di che stiamo parlando? per essere autosufficiente avrei dovuto avere un fotovoltico da almeno 20 Kw, per non parlare delle batterie. Sai quanto spazio serve per installare 20 Kw di pannelli? Se parliamo di un’abitazione nuova, costruita in classe tripla A, o magari passiva è un discorso, ma case esistenti essere indipendenti è pressocchè impossibile.

          • Ma se fa brutto tempo per tre giorni e non si produce abbastanza, tutti al buio e al freddo? Casa mia è stata ristrutturata (a spese mie, prima che arrivino i soliti imbecilli) e resa nogas, e ho sul tetto 10kw e in garage 20kwh. Come Michele ho ottimizzato l’impossibile, valvole elettroniche in ogni locale con programmi predittivi, automazione, led ovunque, e altre cose.
            Ma con l’elettricità alimentiamo due pdc, l’induzione, tutti gli elettrodomestici, e ricarichiamo l’auto (che da Luglio saranno due). In gennaio per esempio, primo mese completo, l’autosufficienza è stata del 25%, con picchi di 40kwh/giorno ma anche parecchi giorni quasi nulli, causa nuvole, anche per una settimana intera. Adesso sta salendo (Aprile abbiamo fatto 50%) e Maggio potrebbe essere il primo mese in cui saremo in attivo (se la smette di piovere…).
            Ma sarebbe impossibile per noi andare off-grid, per non parlare dell’atteggiamento completamente egoistico di fare un impianto simile. Molto meglio la scelta completamente opposta, ovvero costituire una CER.

    • Tassare contratto sopra i 3 kW? Si va verso l’elettrificazione, via il gas, e quindi painoa induzione, pompa di calore, boiler per acqua calda sanitaria a pompa di calore, eventuali split per climatizzazione… Non c’è solo l’auto Elettrica a determinare i consumi.

  23. Come già ha scritto la redazione c’è l’autoproduzione che se fatta off-grid, ovvero staccata dalla rete è praticamente impossibile da quantificare.

    • Quando fai un impianto devi chiedere l’autorizzazione. Quindi basta il passaggio con un drone e ti vengono a vedere il tuo impianto.. così come fanno per le piscine..

        • Sì la domanda di connessione serve in sostanza per autorizzare il tuo impianto fotovoltaico ad immettere in rete l’energia che produci ma non utilizzi

      • Guarda io non credo se è off-grid e non lo fai in aere dove vige un vincolo.
        Qui però chi è del settore può confermare o smentire.
        Per gli impianti on-grid che sono collegati alla rete mi sembra normale che debbano rispettare ulteriori vincoli

        • Se è disponibile la rete elettrica, non puoi crearti un impianto ad isola, per legge sei costretto ad allacciarti

          • Un mio collega si è fatto l’impianto off-grid, accumulando l’energia che produce di giorno utilizzandola quando gli pare e piace. Ha mantenuto il contatore da 3 kW per le emergenze, ad esempio nevicate che bloccano i pannelli oppure guasti all’inverter. Non possono certo vietare di installare pannelli solari sul tetto, né obbligare all’immissione in rete. Ovviamente l’impianto se l’è pagato di tasca sua, senza detrazioni fiscali. Tra le cose interessanti c’è il fatto che anche in caso di blackout lui ha sempre l’energia in casa grazie a batterie e inverter scollegati dalla rete pubblica.

          • Falso, puoi creare l’isola e non è necessario nemmeno chiedere l’autorizzazione, a meno si essere in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, basta una semplice comunicazione della certificazione dell’installatore, che deve dichiarare l’impossibilità fisica del trasferimento di corrente dall’inverter al contatore, se presente.
            Se non c’è il contatore, non c’è bisogno nemmeno di quella.

          • A me risulta essere perfettamente legale, a patto che venga eseguita un installazione secondo una norma CEI specifica.
            Ma credo che sia più conveniente usare il contatore allacciato, al posto dell’accumulo dimensionato a reggere tutti i consumi di casa, in tutte le stagioni.

          • Senti, nessuna mi vieta di avere due impianti elettrici distinti. Uno collegato alla rete ed uno all’off-grid.
            Questo sempre nel rispetto le norme di sicurezza.
            D’altro canto se mi sto costruendo un nuovo edificio e ancora non ho chiesto l’allaccio per portare la linea anche a 5 mt (che tra l’altro sarebbe a mio carico), chi mi può vietare di fare direttamente un impianto off-grid e non fare l’allaccio alla rete? Non pagherei l’allaccio, non pagherei il fisso e le varie accise + IVA. Sai quanti soldi in 20 e più anni mi farebbe risparmiare un impianto off-grid che richiede meno certificazioni e pertanto costerebbe meno anche a farlo a parità di prestazioni?
            Sì, dovrei sovradimensionare il tutto da 2 a 3 volte. Ma il costo dovrebbe essere la metà o poco più a parità di capacità.

      • Se vuoi detrazioni e bonus fiscali ..
        se ti accontenti del 10% di iva sui pannelli NO
        non serve nulla
        infatti basta fare una ricerca su youtube ” fotovoltaico fai-da-te”
        e trovi una marea di impianti fotovoltaici di questo tipo

        i problemi che presentano ?
        l’utente che li realizza , se ne assume i rischi e oneri di manutenzione

        almeno finchè questo resta un paese libero
        e continuerà a esitere la proprietà privata ..

        se invece il paese è diventato mafio-fascio-sovietico-fantozziano
        dove qualsiasi iniziativa privata viene bloccata da vagonate di carte

        a maggior ragione casa mia farò ciò che voglio e me ne assumo la responsabilità nel nome della libertà

        I problemi più grossi di sicurezza su impianti elettrici degli ultimi anni
        sono imputati prevalentemente a ciabatte e prolunghe di scarsa qualità

        un impianto fotovoltaico anche fatto da un appassionato
        e verificato da un professionista dovrebbe bastare allo stato

        al popolo dei vogon e relative corporazioni

        Fronte di Liberazione
        della tettoia fotovoltaica
        hasta l’elettrone siempre

    • Anche se l’impianto è on-grid, è comunque impossibile per la rete sapere se e quanto autoconsumi, ma solo quanto prelevi.
      L’unico modo che c’è è che la “corrente” passi per il contatore, e se ricarichi l’auto quando c’è il sole, oppure se hai una batteria, la “corrente” al contatore non ci arriva proprio, va direttamente alla macchina.

  24. Manca il tassello fondamentale ,
    l’Italia è o era un paese che trasforma materie prime non sue
    in prodotti che rivende agli altri paesi

    import export
    più un consumo interno

    nel caso dell’energia fossile è solo import
    inoltre il fossile ha bisogno di finanziamenti per stare in piedi ,
    per questo Giorgia e PistonHead Matteo non possono togliere le accise
    “Fmi, in Italia sussidi ai combustibili fossili per 63 miliardi di dollari nell’ultimo anno”

    un peso non indifferente sulla bilancia commerciale e dell’efficienza A SFAVORE DEL PAESE

    le rinnovabili invece , diventano immediatamente energia elettrica che può essere scambiata con i nostri paesi vicini ,nel caso loro o noi siano nello stato di grazia di sovrapproduzione rispetto al consumo

    meno fossili più rinnovabili UGUALE maggiore ricchezza per il paese
    UGUALE riduzione del debito/pil
    UGUALE meno tasse per tutti
    il Portogallo si prepara ad avere un debito inferiore al pil nel prossimo anno
    il pareggio è per questo anno
    la Spagna segue , la Grecia anche

    il prezzo dell’ENERGIA è tutto per un paese moderno

    l’auto elettrica è solo una delle tante conseguenze della rivoluzione energetica in atto nel pianeta intero..
    mentre è al palo da decenni in Italia , dopo essere partiti per primi 40 anni fa
    inoltre le rinnovabili , sono in mano ai privati di buona volontà senza bisogno di finanziamenti pubblici oramai

    basta chiacchiere da bar nei social
    Ma soprattutto in parlamento in comune in regione

    fatela finita

  25. Io veramente non capisco.
    Io, che ho guidato auto termiche per più di quarant’anni e che da due anni sono felicissimamente passato ad un’auto elettrica, non butto via il mio tempo andando sui siti e canali YouTube che trattano di auto termiche a rompere gli zebedei ricordando loro che il petrolio è un bene finito, che il prezzo dei carburanti è inevitabilmente destinato a crescere, che le loro auto termiche inquinano sempre e comunque a partire dalla fase di estrazione del petrolio, ecc. ecc.
    Perché questa gente, che un’auto elettrica l’ha vista sì e no in fotografia e tanto meno ne ha mai posseduta una, sceglie di buttare via il proprio tempo venendo a rompere gli zebedei nei siti e canali YouTube che trattano di mobilità elettrica per vomitare acriticamente sempre e soltanto lo stesso identico pattume di cui si sono intossicati il cervello, ignorando qualsiasi informazione o argomento a confutazione venga loro fornita in risposta?
    Possibile che davvero godano a buttare via così il loro tempo e siano così “testoni”? Che brutta vita… 🤦🏻‍♂️

    • Oramai è diventato lo sport nazionale,siamo tutti allenatori di calcio e siamo tutti espertoni di auto,magari gente che fa 1000 km all anno e che deve giudicare una cosa per sentito dire,io farei come in Cina,se ti compri l auto elettrica,ti diamo una targa ed hai tutte le agevolazioni possibili,se la compri termica, arrangiati e se sei fortunato,può essere che ti diamo una targa per circolare,io sto vedendo video di gente che è andata in Cina,la mobilità su 2 ruote è tutta elettrica e non si fanno problemi su dove ricaricano il motorino,ma molte auto oramai sono elettriche e mi si dirà,in Cina ci sono le centrali a carbone,ok ma da quanto ho capito anche lì stanno sviluppando tantissimo le fonti rinnovabili e sono un miliardo e mezzo,qui in Italia ci lamentiamo per tutto e quando c è un cambiamento che serve soprattutto per farci stare meglio,si alzano le barricate soprattutto per interessi

      • Immaginiamo di mettere in pianura padana tutti i veicoli elettrici ed i riscaldamenti elettrici.. mettiamo che ci siano 1 o 2 centrali di produzione elettrica… A CARBONE!
        Se si usano tecnologie moderne per filtrare quelle centrali da quanto emettono…son pronto a scommettere che il bilancio sarebbe ampiamente positivo …

        È sicuramente più facile tenere sotto controllo le emissioni di un impianto industriale, calibrato per lavorare a regimi ottimali… piuttosto che milioni di persone a sgasare nel traffico nevrotico.. per poi scaldare casa con impianti a gas o gasolio o pellet …(che in estate ovviamente NON raffrescano casa).

        Forse i cinesi devono aver pensato questo….pur usando carbone in certe zone…

        In Cina si impegnano tanto nelle F.E.R. non solo per motivi di export..ne va della loro stessa sopravvivenza..date le enormi ed affollatissime.citta da oltre 20milioni di abitanti (con le.medie italiane conterrebbero almeno 10milioni di auto!!).

        La cosa che mi dispiace di più Luca.. è che gli “interessi degli italiani” non sono certo quello di usare IDROCARBURI… visto che ne abbiamo una dose infinitesimale del consumo nazionale… Gli interessi son solo di un manipolo di lobbysti…politici..banchieri.. che riescono a darla a bere a troppa gente…
        Gente che vive sempre peggio…e si è pure dimenticata di essere
        “Il paese del sole”…e del mare (vento off-shore) con 8000km di coste disponibili…
        Che tristezza…

    • Per la stessa ragione per la quale gli onnivori vengono a rompere gli zebedei sulle pagine vegane (sì, sono vegano)

      • Questa non la sapevo. Io sono onnivoro e l’ ultima cosa che mi verrebbe in mente di fare è di andare a commentare sui siti vegani. Al massimo ci vado per leggere e imparare qualcosa che non so.

      • Dev’essere la stessa malattia mentale.
        Ripeto: che vita miserabile che fanno questi che passano il proprio tempo a rompere gli zebedei a chi non la pensa come loro… 🤦‍♂️

    • Effettivamente non si capisce, anche perché le critiche che muovono, in realtà, affermano esattamente il contrario.
      È vero, lo Stato tasserà sicuramente in futuro le auto elettriche, ma non sono certo le BEV il problema: tutte le auto necessitano di energia, in una forma o nell’altra.
      Il problema principale, e al momento “invisibile” ai criticoni, per le casse dello stato, è il mancato introito dovuto alla VENDITA di energia: in parole povere sono gli impianti fotovoltaici il primo nemico.

      • Perchè mai dovrebbe essere preferibile pagare tasse certe sulla benzina anzichè le stesse (ipotetiche) sulle ricariche elettriche? Il petrolio “olet”, la pecunia no.

        • È un fenomeno, almeno, sociologicamente interessante perché particolarmente tipico della mentalità italiana.
          “Darsi la zappa sui piedi” is the new black

    • Eugenio, forse sono pagati per fare disinformazione.
      Se non lo sono, direi che sprecano solo tempo visto che chi è passato ad una BEV perché ne apprezza quello che offre non torneranno mai indietro (non parlo di coloro che l’hanno fatto solo nel periodo di minor costo e che ora cercano altro minor costo e ne sono pochi).
      Anzi, tutti questi personaggi ci spingeranno ad essere ancora più radicali passando all’eliminazione di tutte le termiche in nostro possesso (appena termineranno il loro ciclo di vita o troveremo BEV in grado di sostituirle) e ci indurranno ad elettrificare anche le nostre residenze.
      In poche parole non hanno capito che è una guerra persa.

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