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Le vere emissioni di CO2 dei benzina-diesel: altro che…

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Le vere emissioni di Co2 delle auto benzina diesel. La Commissione UE pubblica i primi dati provenienti da un campione di 600 mila veicoli. Dati superiori del 20% rispetto a quanto risulta dai valori ufficiali del test di omologazione WLTP.

Le vere emissioni
Lo scarto tra consumi WLTP (in rosso) e reali (in rosa) in un grafico della UE relativo alle gamme diesel.

Le vere emissioni: in media +20% sull’omologazione. E peggio per le plug-in

Si sente dire spesso che i moderni motori diesel e benzina hanno ormai emissioni di CO2 trascurabili. Ce lo siamo sentiti ripetere anche da Corrado Formigli e i suoi ospiti durante l’ultima puntata  di Piazza Pulita, su La 7. Peccato che i dati reali siano peggiori. Stiamo parlando della sola Co2, non dei veleni che si scaricano nell’aria come le polveri sottili.

Questa discrepanza è comunque in linea con quanto previsto dalla Commissione, che però fa presente che per le ibride plug-in lo scarto è molto più preoccupante: “Le emissioni di CO2 reali sono state in media 3,5 volte superiori ai valori di laboratorio. Il che conferma che questi veicoli non stanno attualmente realizzando il loro potenziale. In gran parte perché non vengono ricaricati e guidati in modalità completamente elettrica con la frequenza presunta. Man mano che il set di dati si espanderà nei prossimi anni e la sua rappresentatività della flotta in evoluzione migliorerà, sarà possibile determinare come evolverà il divario. E se dovranno essere adottate ulteriori misure per evitare che cresca“.

le vere emissioni
Lo scarto tra consumi WLTP (in giallo) e reali (giallo più chiaro) in un grafico UE relativo alle gamme benzina.

Consumi reali auto a benzina +23,7%, diesel +18,1%

Il divario medio tra le emissioni medie di CO2 e il consumo delle auto nuove immatricolate nel 2021 è stato del 23,7% per le auto a benzina. E del 18,1% per i diesel (1-1,5 l/100 km o 28-35 g CO2/km). Come si diceva, si tratta di uno scarto atteso, perché i test di omologazione sono effettuati in laboratorio. Senza tener conto delle condizioni del traffico, del paesaggio, della situazione delle strade, della temperatura, dell’uso dell’aria condizionata e dell’elettronica di bordo. E anche del comportamento del conducente.

Come si diceva, lo scarto più ampio si è registrato per le ibride plug-in (PHEV), con emissioni reali di CO2 di 3,5 volte superiori (4 litri/100 km o 100 g CO2/km).  Una situazione che ha indotto la UE a modificare i test di omologazione a partire dal 2025, lasciando la porta aperta a ulteriori modifiche. La fotografia che esce da tutti questi dati forse aiuta a capire perché la Commissione si proponga di passare al solo-elettrico da 2035…

le vere emissioniLe vere emissioni: ecco come vengono rilevate

Come funzionano queste statistiche? La Ue fa presente che “da gennaio 2021, tutte le nuove auto… che funzionano a combustibili liquidi devono essere dotati di dispositivi di monitoraggio del consumo… Questi dispositivi registrano il consumo di carburante o di energia dei veicoli e la distanza totale percorsa.

I dati di bordo devono essere raccolti dai costruttori, attraverso la trasmissione dei dati via etere o quando i veicoli vengono portati in servizio per riparazioni o servizi. E inviati annualmente alla Commissione. Nell’aprile 2022 la Commissione ha ricevuto i dati relativi al 10,6 % delle autovetture e all’1,0 % dei furgoni immatricolati per la prima volta nell’UE nel 2021. In questo primo anno di raccolta dati, la copertura della flotta è stata inferiore alle aspettative per la maggior parte dei produttori”.

Si tratta comunque di un campione enorme, che offre uno spaccato di consumi reali che nessun’altra indagine ha potuto finora dare.

 

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55 COMMENTI

  1. Per noi italiani, “grazie” a come sono stati concepiti gli incentivi, la fregatura è doppia: col fatto che vengono tenuti in considerazione i dati WLTP, si beccano l’incentivo più favorevole auto che invece con i dati reali non ne avrebbero diritto.
    In concreto, quindi, le Toyota plug-in Prius e C-HR non dovrebbero stare nella fascia 0-20, ma in quella 21-60.
    Domando: non dovrebbe essere considerata una truffa ai danni dello Stato?

    • No. Intanto perché erroneamente le elettriche vengono considerate a 0 e invece a 0 non sono perché le emissioni di co2 allo scarico sono solo una parte delle emissioni di co2 complessive che includono sia la produzione sia la generazione di corrente. Quindi al più la truffa sarebbe delle elettriche. Ho già mostrato come usando LCATools Volkswagen ID.3 Pro emette nel ciclo di vita il 33% di co2 in più rispetto a una Toyota Prius plugin (dato facilmente verificabile sul sito di green’n’cap).

      Infine una nota: se la soglia di quegli incentivi è 0-20 e non 0, considerando che tutte le elettriche vengono artatamente considerate a 0, è chiaro che la soglia è stata stabilita così (da sempre, dal Conte I in poi) per premiare anche le ibride plugin meno inquinanti, infatti sono pochissimi i modelli che rientrano in quell’incentivo … Nel frattempo faccio notare che le plugin si stanno “evolvendo”, Volkswagen inizia a montare sulle nuove plugin batterie anche da ben 20 kWh, in pratica quella usata da una Twingo full electric …

      • Immagino che il suo discorso possa essere corretto (ma non ho trovato i dati a cui si riferisce) se riferito alle emissioni attuali nel ciclo di vita dell’auto, ma rischi di diventare errato o fuorviante se invece l’impatto dell’auto elettrica viene considerato in un contesto più ampio. Se il passaggio dalle auto a petrolio (pure, ibride o plug in fa poca differenza) ad auto elettriche viene valutato nel contesto di una generale transizione energetica e industriale per ridurre e in prospettiva azzerare le emissioni nette globali di CO2, considerare le auto elettriche come a emissioni 0 ha perfettamente senso. Perchè, in prospettiva, dovrà tendere a zero anche l’emissione di CO2 legata alla produzione di energia elettrica, e dovrà tendere a zero l’impatto della produzione di batterie (litio e cobalto utilizzati per le future generazioni di auto elettriche dovranno provenire dal riciclo di quelli contenuti nella generazione attuale di auto elettriche, e non da nuova estrazione). In un mondo in cui tutti i processi produttivi che emettono CO2 tenderanno ad azzerarsi, l’auto elettrica tenderà a emissioni zero, le ICE non potrebbero fare a meno di continuare a emettere tonnellate di CO2 in atmosfera.

        • Maurizio la maggior emissione di co2 avviene, per le elettriche, all’atto della fabbricazione perché costruire batterie richiede molta emissioni di co2. Mediamente le auto elettriche compensano questa maggior emissione rispetto alle auto a benzina tra i 30000 e i 100000 km, in base agli studi a cui si decide di credere. Quindi mediamente l’auto elettrica è sempre meno inquinante. Le auto plugin comunque hanno emissioni non lontane dalle elettriche. Alcune in particolare, le più virtuose (come l’ultima prius plugin), sulla carta riescono a fare meglio. Dopotutto è palese: se si usa la plugin come fa il nostro amico Ivano (e lui ci riesce pur avendo una batteria molto più piccola della Prius) in pratica si viaggia sempre in elettrico e quelle poche volte che si accende il motore a benzina le emissioni di co2 che si accumulano nel ciclo di vita sono inferiori a quelle in più emesse per costruire le più capienti batterie delle auto elettriche. E’ anche vero che mediamente non è così, ovvero ad oggi, probabilmente anche a causa di batterie molto piccole, le plugin ancora hanno un uso importante della componente a benzina ma è lecito ipotizzare (se proprio vogliamo fare delle ipotesi e ragionare in prospettiva) che crescendo la batteria delle plugin (o quantomeno l’autonomia in elettrico) le plugin possano confrontarsi con le elettriche, ricorrendo meno frequentemente alla benzina.

      • Però usando nel toll i dati verificati, e non i dichiarati da Toyota, anche usando la Toyota in elettrico, il risultato cambia (ti ho risposto in dettaglio dall’altra parte) :

        ID3 (2021-2022) o Tesla M3 (2021) -> 25 tonn Co2

        Toyota -> da 27 a 53 tonn Co2

        come è normale che sia se ci pensi, non è che Toyota ha inventato il moto perpertuo o l’antimateria

        invece usando i dati dichairati hai una sorta di illusione ottica, peraltro su valori minimi, a me venivae un vantaggio 18 % di Toiota su ID3, ma è 18% di un 100% che è comunque molto poco rsipetto alle ICE, ed è dovuto al fatto che con la Toyota devi fabbricare 230 kg in meno di auto

      • in questo articolo si dice che, preso un campione di 600.000 veicoli, le emissioni reali di una plug-in sono in media il 350% in più rispetto a quello che dovrebbero essere, quindi il presunto 33% in meno rispetto alla id.3 è fasullo.
        “plugin batterie anche da ben 20 kWh” è ovvio che se la batteria di una plug comincia ad avere una dimensione paragonabile a quella di una bev, anche le emissioni in fase di produzione saranno simili. Conosco molti colleghi che hanno delle plug-in, ma tutti le usano come normali ibride.

  2. UNA nave porta container consuma circa 150/200 tonnellate di olio combustibile AL GIORNO, con emissioni di inquinanti, sempre AL GIORNO, pari a quello di circa TRE MILIONI di auto di media cilindrata (o se preferite di 5 milioni di piccola cilindrata) IN UN ANNO…
    Moltiplicate ora per le migliaia di portacontainer che solcano i mari, poi aggiungete le navi da crociera, le petroliere le portarinfuse, i traghetti ecc ecc
    e ancora vengono a bofonchiare che eliminando le termiche si risolverà “tutto…

  3. Comunque noto che alcuni brand ne escono benissimo. Toyota ad esempio nei suoi modelli ha un consumo vicinissimo al dato dichiarato e quello reale certificato dai nuovi test UE è ad occhio circa 5.4 l / 100 km, ovvero quasi 19 km / l. WOW. Coi diesel Toyota è andata peggio ma è normale, il diesel è rimasto solo il 2800 cc sul Land Cruiser a trazione integrale permanente, è un mezzo da lavoro e da vero fuoristrada quindi normale consumi. Ma i 19 km/l reali sulla media di tutta la gamma (e non quindi solo sui modelli più ecologici) è un gran dato. Sul diesel Citroen, Peugeot e in parte Hyundai si prendono la loro rivincita, anche qui con consumi reali vicini ai 19 km/l.

      • Perché tante volte si è scritto nei commenti “ma quando mai esistono nella realtà auto a benzina che fanno 20 km/l !” e invece l’Europa certifica che per alcuni brand quello è un consumo reale o quasi. Tra l’altro il grafico è interessante anche perché emerge come per alcuni brand il consumo reale è quasi identico a quello dichiarato, per altri è più distante.

        Scusa Massimo ma se piazzi 2 immagini in cui si parla del consumo delle termiche, nel titolo si parla del consumo delle termiche, non è così strano che io commenti il consumo delle termiche … poi non so, magari la prossima volta che commento ti passo la ricetta della pastiera napoletana, tu dovrai assumerla 2 volte al giorno dopo i pasti come se fosse una medicina perché hai bisogno di curare la burberite che ti affligge …

      • Il sottinteso è che ovviamente emissioni di co2 e consumi sono legati da un rapporto costante e noto. Ogni litro di carburante bruciato in un motore emette 2380 grammi di co2 per litro consumato. , con differenza minime tra un costruttore ad un altro (le differenze sono sensibili invece per nox, pm10, etc. e legate anche alla omologazione Euro, mentre per la co2 il rapporto litro di carburante emissioni di co2 è pressoché costante e non modificato negli anni).

        • Già che ci siamo, emissioni Co2 delle auto termiche:

          – 2380 gr litro per benzina + una maggiorazione WTT
          – 2650 gr litro per diesel +una maggiorazione WTT

          il WTT è dovuto alle emissioni collegate dovute alle filiera dei carburanti, il famoso contributo “dal pozzo al serbatoio”, in inglese “WTT”, va conteggiato, c’è sempre nei vari studi, cosi come si conteggiano le disperisonidi corrente nel caso delel BEV

          WTT vale tra il +26% e +31%, arrotondiamo a +25%, abbiamo:

          – 2975 gr x litro benzina
          – 3312 gr x litro diesel

        • EDIT, in aggiunta ad applicare la correzione WTT, poi bisogna anche correggere +20% il consumo dichiarato WLTP, oppure usare i consumi rilevati in un test dal vivo

          e si ottengono più o meno le emissioni su strada delle vetture ICE

          poi per aggiungere anche quelle le emissioni di fabbricazione, a spanne si può calcolare per un’auto prodotta in europa 0,7 tonn di Co2 per ogni 100 kg di peso dell’auto nuova fabbricata (vale sia per Iveceh per Bev, che sia acciaio batteria non cambia molto se il conto è fatto a “peso” )

          in generale su uno sa che farà pochi km all’anno, allora impatta maggiormente la fase di costruzione e un po’meno quella di utilizzo, allora se volessimo spaccare capello sulla Co2, meglio un’auto più leggera (BEV, e ce ne sono, o al limite se i km annui sono proprio pochi, anche una ICE utilitaria a benzina)

  4. Ma l’umanità ha davvero bisogno di una certificazione WLTP che non ne imbrocca una nè in un senso (autonomia BEV) nè nell’altro (emissioni Co2 termici) ??

    • Basta prendere il dato e peggiorarlo del 20%. Dopotutto quel 20% vale anche per l’autonomia, il più realistico ciclo EPA fornisce un dato di circa il 20% inferiore, confronto il range WLTP con quello EPA della Fiat 500e da 42kWh, più o meno ci balla il 20%.

    • son d’accordo che il ciclo WLTP esprime male l’inquinamento reale di un veicolo (che viene guidato in contesti molto, troppo differenti)

      però è una “guida”, un riferimento costante cui ognuno di noi può far riferimento e adattarlo al proprio contesto di guida.

      per 30 anni ho fatto lo stesso tragitto per lavoro, come tutt’ora son perfettamente costante nei km percorsi mensilmente, pur facendo tutt’altre strade e con vetture molto diverse (la mia BEV e la ICE di mia moglie); il risultato è che sono costante anche con i consumi rilevati .. e per mia fortuna anche migliori del WLTP .. anche perché, se posso, negli ultimi anni evito le autostrade (per i troppi “emuli di Verstappen”, i costi/km spropositati in rapporto al tempo che risparmio rispetto alle alternative).
      In sostanza… se leggo il WLTP di un’autovettura… so cosa aspettarmi se la guido .. dove la guido 😉

      • Pensa Damiano che anch’io faccio da 20 anni lo stesso tragitto con una Fiat 600 del 2002 1108 cm3 e riesco a fare tranquillamente i 13.5/ 14.0 con un litro…. Da un po’ di tempo ho messo sotto consiglio di amici un filtro aria di quelli sportivi in maglia di acciaio riciclabile all’infinito! Risultato ora arrivo ai 15 con un litro senza faticare e a velocità di codice della strada!
        P.s. e pensa che io abito in Liguria dove non esistono le pianure….o salite o discese..

        Io non capisco perché queste macchine moderne non riescano a consumare meno di me, rapporto peso potenza migliore , tecnologia più moderna ecc ecc.ovviamente mi riferisco alle ICE!

        • ciao Mario … in realtà, un po’ come scrivevo prima, le vetture moderne possono andar vicino al consumo omologato…
          p.es. io con una Panda 1.2 alle Canarie (tutte su e giù tipo Liguria) ho fatto 1000km con media 20km/lt …
          con la 208 1.2b 100cv di mia moglie si fanno 14-16 medi in città -tragitto breve, traffico poco intenso- ma anche oltre 21-23 in extra urbano; su percorso settimanale ultimi tre anni (100km di SS, SR, SP) dove adesso alterno con BEV 10.6-11.8kW ho fatto 19.6km/lt con Compass 2.0d 170cv 4×4 AT9 … e son strade piene di semafori, incroci, traffico pesante ( a volte trattori con rimorchio ) .. tutto un frena e riaccelera …

          insomma … tra la tua (e mia) guida .. e quella di altri … ci stà tutta la differenza di consumo (accelerazioni, decelerazioni, marce usate, traiettorie x raccordare le curve etc).

          e poi hai detto bene … se uno va a velocità CdS … risparmia e corre meno rischi (anche se arriva 15 minuti dopo 😉😂)

          ciao 👋

      • Fortunato che per evitare gli emuli di Verstappen ti basta evitare le autostrade.
        Dalle mie parti ovunque si circoli si incontrano anche gli altri 19 piloti della griglia 😀

        • purtroppo no … non son così fortunato … li vedo anche io un po’ ovunque … ma a velocità meno estreme (ai 160kmh in autostrada, se va male …. non si racconta facilmente… ).

  5. Certo è che…non su muore di sola CO2..
    E le auto senza F.A.P. o con marmitte modificate?!?
    Mal revisionate o assenti di manutenzione?!?

    L’elettrico, non lo manometri, almeno questo, vogliamo accettarlo?

    • Anche l’ultima release di EURO 6 nuovo di fabbrica è cancerogeno e le future EURO 7 pure.

      A volte penso che i difensori dei fossili siano azionisti delle farmaceutiche che producono chemioterapici.

    • che attualmente o in futuro si possa aumentare le prestazioni delle auto elettriche con una riprogrammazione della centralina motore e inverter (anche se a rischio di bruciare qualche componente)….non è un problema…
      tanto sempre corrente elettrica ⚡ è… quindi non inquina MAI dove viene usata .. piuttosto è strage di pneumatici e Polveri PM xx !

      Io 8 mesi anno carico la mia BEV col fotovoltaico (quindi gratis e pulito) però cerco di essere responsabile e non sprecare solo per divertimento…

      Tornando all’ argomento articolo.. e considerando la mia esperienza personale (con le ultime 8 auto ICE) si può arrivare molto vicino ai consumi dichiarati WLTP con una guida attenta e “a norma di CdS”. … ma difficilmente è conciliabile con la frenesia dei ritmi di vita ..e le necessità di sfogo dei soggetti più stressati… purtroppo 😞

  6. Sono appena tornato da Ravenna x un paesino del comune di Argenta: oltre 30 km ( solo andata) se voglio andare a Ferrara sono oltre 40 praticamente un ‘ibrida a che mi servirebbe? A non inquinare mezzo viaggio?? Ho fatto tutta statale 16…che l’aria fosse “ pesante “e spesso puzzolente me ne sono accorto…forse perché c’era un certo traffico e fortunatamente di giorno mi è raro fare percorsi trafficati…o sarà solo perché non sono abituato. Ci vuole un bel coraggio a minimizzare o peggio a negare
    Il problema. Questa indagine dimostra che se scaldata l’acqua…appunto è statisticamente calda!!

      • C’è gente che realmente non mangia carne ed altra che ne sta riducendo l’uso cercando di acquistare da piccoli allevatori locali.
        Quindi come vede oltre dal fronte della mobilità elettrica ci si sta adeguando anche dal fronte alimentare.

        • in effetti … sia per motivi di salute (miei ) che degli animali .. e dell’ambiente … pure io auspico che si ritorni a piccoli allevamenti, a costi sicuramente maggiori ma di gran qualità (come quando da piccolo prendevamo i polli dal contadino !! 😁 senza rischi di ginecomastia 😉).
          Con tutti i terreni recuperati dall’uso “a foraggio” si possono ricavare tutte le proteine vegetali necessarie. all’alimentazione umana quotidiana.. ed ogni tanto… una bella, buona e SANA bistecca 🍖 per festeggiare la miglior salute.

      • Forse sfugge che si muore di tumori e non di co2. Ma forse è troppo difficile da capire che un’auto termica inquina anche da ferma in coda.

        • E anche stando sulla CO2, tutti ne produciamo, noi stessi ad ogni respiro… Ma è inutile essere polemici e chiedere il divieto a fare attività sportiva perché aumenta la produzione di CO2, o di diventare tutti vegani così eliminiamo le mucche che fanno CO2, ecc. Come al solito un po’ di buon senso non guasta mai! La cosa assurda invece è che gli stessi polemici si accaniscano con le auto termiche quando questo è proprio un ambito in cui si può ridurre drasticamente la produzione di CO2 senza rinunciare a nulla, anzi! Tranne i piloti professionisti in pista o rally, per tutti gli altri guidare una BEV è solo divertimento e comfort aumentato!

        • E … aggiungo … che tutta la filiera estrazione-distillazione-trasporto carburanti inquina e devasta tutte le zone che tocca … oltre a quelle in cui vien bruciato …
          E che il metano in atmosfera è 80 volte peggio della CO2 (che almeno serve a 🌴🌲🌳) ..
          (il fatto che il ciclo del metano in atmosfera sia più breve rispetto alla CO2 poco conta .. se nei 2/3 anni necessari la temperatura media planetaria si innalza di altri 0.25-0.50 gradi e si continuano a sciogliere i ghiacci polari= coste devastate, città rivierasche in pericolo, piogge torrenziali random, medicanes, diluizione corrente del Golfo – col rischio di brusco raffreddamento del nord Europa e disastri conseguenti!).

        • Ha mai sentito parlare di effetto serra e crisi climatica? Le sembra l’ultimo dei problemi?

  7. E le emissioni della filiera? Ce le dimentichiamo?

    Aggiungiamo anche:
    – l’estrazione del petrolio con sabbie bituminose e fracking;
    – la stabilizzazione dello stesso (togliendo gas e acqua);
    – il trasporto con tubi, petroliere ecc.;
    – la raffinazione;
    – lo smaltimento dei rifiuti di raffinazione come il Petroleum Coke (che in italia con una legge criminale è stato legalizzato come combustibile (3-4 anni prima era stato classificato dal ministro Ronchi come rifiuto tossico nocivo);
    – il ri trasporto con autobotti/treni (che nel caso di gpl e benzina in caso di incidente diventa una tragedia);
    – la combustione nei motori (ricordiamoci che i catalizzatori a freddo non sono efficaci e che perdono progressivamente efficienza);
    – tutta l’energia spesa per movimentarlo da un contenitore all’altro;
    – tutte le evaporazioni che rilascia durante lavorazioni e trasporto;

    ed alla fine per poi essere messi in motori che ne sprecano il 75% in calore ecc.

    Solo un pazzo può difendere questo sistema.

    E ricordiamoci che i petroli di oggi non sono quelli di alta qualità degli anni 50,60 e 70 , quelli di oggi fanno sempre più scarto e richiedono sempre più energia per essere estratti.

    • Ultima cosa che nessuno considera nemmeno vai elettrico. Un motore è una stufa di circa 90 gradi e il catalizzatore un’altra di 800 gradi oltre i tubi di scarico. Moltiplicate questo valore per tutte le auto camion che ogni giorno si muovono. Secondo me escono valori termici veramente rilevanti che incidono. Sarebbe bello poter avere il calcolo da parte di un ingegnere, magari Armaroli.

      • Vero, bravo mi sono dimenticato dell’effetto stufa che contribuisce al riscaldamento globale.

    • Io l’avevo detto che se mettiamo in conto anche queste emissioni, le ICE diventano davvero indifendibili…
      Per le phev le emissioni e i consumi riportati probabilmente sono il risultato di un utilizzo in modalità solo full hybrid…
      Io con la mia niro phev continuo ogni giorno a fare 50km a zero emissioni locali e anche globali ricaricando con il fotovoltaico di casa..

    • Lo sapevi che ogni anno rottamiamo perché sono vecchi modelli o non funzionano o si rompono ben 4/4.5 Miliardi di cellulari tra smart e non smart? E parlo solo di telefonini pensa se ci mettiamo TV , smart TV, lavatrici frighi forni… Pensa a quanto inquiniamo per aver l’ultimo modello di…..

      • Ed i p.c., senza contare i roll out programmati delle aziende dove prendono la strada della rottamazione anche se perfettamente funzionanti.

      • tutti i RAEE sono le “nuove miniere”, senza bisogno di devastare ulteriori territori; basta sfruttarle con i nuovi cicli di recupero materiali a basso impatto inquinante ed alimentarli con F.E.R. (a casa ho abbastanza spazio … appena sarò sicuro del ciclo di recupero e riuso materiali elettronici faccio un bel furgoncino carico 😉😁)

          • che un qualsiasi prodotto sia concepito per avere una durata pre-determinata è una truffa ai danni dei meno abbienti.
            fortunatamente a livello europeo è stata stabilita la garanzia di due anni sui beni “durevoli” (non di consumo); andrebbe progressivamente ampliata…
            ovviamente l’obsolescenza tecnologica è legata al tipo di prodotto ed al ciclo di innovazione che la concorrenza introduce … fino a quando non si arriva ai limiti tecnologici o di prezzo commerciale che “appiattisce” la differenziazione.

            Purtroppo le attuali automobili elettrificate (BEV o ICE plug/hybrid) data la relativa “giovinezza” rientrano in quei prodotti a rapida evoluzione (superiore al tempo medio di ammortamento ) che ci espongono a spese di acquisto rilevanti a fronte di un bene che dopo pochi anni diventa “vecchio” (ma non incapace di fare “il suo compito” !); anzi, forse con i motori elettrici entriamo in un’era in cui si potrà passare l’auto ai figli ed ai nipoti .. appena partirà una adeguata catena di recupero e ripristino batterie.

  8. Avessero preso il campione statistico dei frequentatori termici della sezione commenti di Vaielettrico avrebbero avito il risultato opposto. Qui tutti consumano benzina con il contagocce! Che sfortuna aver preso il resto del mondo!

    • Io consumo quasi il doppio rispetto al dato wltp, da quando ho 14 anni, tranne per la diesel di mia moglie che anche tirata al massimo in condizioni estreme non riesco a farle consumare oltre 13.2 km/l (la mia media con quell’ auto è 14.4 mia moglie 15.1, quasi mi raggiunge). Guido forte, consumo forte, non me ne sono mai lamentato e non ho mai rinunciato anche quando ero in rosso sul conto.

      Comunque scoprire che il ciclo wltp non è realistico è davvero scoprire l’ acqua calda

      • E io consumo più del WLTP anche con la BEV 😀
        Non ho problemi a dire che nemmeno io con le termiche mi sono mai curato di consumare di più. Però appena ho potuto “consumare di più” senza inquinare ho preferito quest’ultima possibilità.

      • Io ricarico forte dal sole, risparmio forte 7000€ all’anno (auto già ammortizzate), con la mia famiglia e compagna ci sbizzarriamo a usare quei soldi per altro, non per rimpolpare il portafoglio di chi vende fossile. Tu corri e bruci forte, io mi godo la vita con tutto il resto, lavorando anche meno, visto che 8 mesi l’anno guadagnamo il doppio (giardinieri) e viviamo, tra sole e orti, ad altissimo autoconsumo.

        Piccoli inciso, abito in una valle di alta montagna, dove il gasolio è ora a 1.86€, la gente cerca il lago sotto casa, io pago meno di loro andando fino al mare il fine settimana.

        • Quindi lei ricarica 10 MWh all’anno nelle auto!!! Complimenti mi piacerebbe capire che tipo di fotovoltaico ha, anche perché per ricaricare così tanto dovrebbe produrne almeno il doppio come minimo, altrimenti sta a casa di giorno e gira solo di notte e come minimo un impianto da 20KWp con batterie al costo di €50.000…
          Per favore non spariamo numeri a caso…

          • chiedo:

            ma un impianto 10 kw di pannelli e 20 kwh di storage non si riesce proprio a fare con 14.000-16.000e?

            se non si deve passare dal gonfiaggio dei prezzi per fare la pratica superbonus

            – 4100 euro per 20 kwh di storage compresi 600e di spedizione dalla germania
            – 2000e bancale pannelli mono n-type 22% con spedizione
            – 2000e fissaggi pannelli e cablaggi
            – 2500e inverter ibrido 8 kw (ma anche 1500e)
            – 1500e accessori vari impianto

            – 4000e manodopera e pratiche burocratiche

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