AGGIORNAMENTO DEL 4/12 / Ecco come A2A spiega i ritocchi nei Listini: “Dal 1 dicembre sono disponibili le nuove offerte per il servizio di ricarica pubblica A2A E-Moving. Le tariffe a consumo restano invariate, mentre per le tariffe ad abbonamento sono state introdotte due novità.
- Pacchetti più ampi a fronte dei nuovi canoni con più kWh inclusi (da +10 a +40kWh/mese a seconda della taglia).
- offerte dedicate a chi è o diventerà cliente di A2A Energia anche per la fornitura domestica, con benefici che arrivano fino a 26€/mese sulle equivalenti tariffe disponibili per tutti. Tutti i dettagli e le modalità di adesione sono disponibili sul sito www.e-moving.it
ARTICOLO ORIGINALE
Anche A2A, dopo Enel X e Be Charge, rincara gli abbonamenti. Ce lo segnalano diversi lettori, con disappunto: l’utility del Nord restava la più competitiva.
Anche A2A rincara (1): “Ecco la lettera con l’annuncio, è quasi del 41%…”
“Ho ricevuto una e-mail da A2A che annuncia un cospicuo aumento delle tariffe.
Ma perché? Non mi pare che i costi dell’energia siano in aumento. E poi, non è forse vero che anche A2A pubblicizza che le loro ricariche auto sono effettuate con energie rinnovabili? E quindi? Io, fino ad oggi avevo un abbonamento e-moving Medium da 29€ per 80KW a 0,3625€ al kWh. Dal 15 dicembre il rinnovo dello stesso abbonamento costerà 51€ per 100KW a 0,51€ al KW. L’aumento è quasi del 41%. È un peccato perché, fino ad oggi, pensavo che A2A si distinguesse dai concorrenti e invece anch’essa si è adeguata a quanto fatto da altri. Io tipicamente ricarico con il wall-plug casalingo a 0,23€/kWh, ma mi tenevo un abbonamento aperto visti i costi relativamente contenuti. Vuol dire che da oggi caricherò solo a casa e non rinnoverò l’abbonamento fino a quando non ne sarò costretto da viaggi lunghi. Mi piacerebbe conoscere il vostro parere su questi aumenti, ormai equamente distribuiti tra i vari distributori“. Flavio Balasini
Anche A2A rincara (2): “Senza ricarica a casa l’elettrico non conviene più”
“Anche A2A aumenta le tariffe. Le flat partono ora da un massimo di 0.57, paragonabile allo 0,60 al consumo di Be Chrge-Plenitude, e scendono (di poco) con i tagli maggiori.
L’impressione generale è che tutti stiano spingendo verso un prezzo al consumo, significativamente markuppato. Il PUN del mese di novembre era 0.16. Le offerte commerciali più convenienti vanno da ALMENO il doppio fino a 5-6 volte tanto, che mi pare decisamente esagerato. Anche tenendo conto di eventuali recuperi di investimento. Impossibile non pensare a un cartello, analogamente a quanto già visto con i carburanti. Ormai senza una ricarica domestica il costo di esercizio di un’elettrica è maggiore di un’auto a combustione interna. Se si pensa che poi il costo di ingresso risulta essere più alto, l’elettrificazione diventa ancora meno conveniente“. Ivan Brunello
La strategia e le possibili spiegazioni
Risposta. A2A pratica una politica commerciale diversa dagli altri player della ricarica. Accordando un bello sconto ai clienti che hanno utenze con A2A Energia. Per i primi, come mostra la tabella, le tariffe restano molto convenienti, mentre per i clienti normali in effetti c’è stato un sensibile aumento. Prendiamo per esempio la tariffa Large, che dà diritto a prelevare 200 kWh al mese: i clienti di A2A Energia spendono 66 euro, cioè 33 centesimi al kWh. Mentre chi non è cliente ne paga 92, cioé 0,46 centesimi al kWh. Il messaggio è chiaro, in un momento in cui, anche con la fine del mercato tutelato, il tema tariffe-energia è sulla bocca di tutti. Si cerca di fidelizzare il maggior numero di clienti anche con la leva della ricarica, con tariffe “a pacchetto” tuttora molto convenienti. Per i non clienti il discorso cambia. Abbiamo chiesto ad A2A un commento, di cui riferiremo. L’impressione è che un po’ tutti i gestori fatichino a rientrare negli investimenti a causa dello scarso utilizzo delle colonnine, in un mercato che stenta a decollare. Ma è anche vero, come fa notare Flavio, che più le colonnine costano e meno vengono utilizzate…
Salve a tutti succedendo quello che era prevedibile nella solita Italia state tranquilli se proprio volete comperare un auto elettrica aspettate quando il mercato dell’usato sarà talmente florido di offerte che i prezzi delle auto elettriche se le tireranno nella schiena. Al momento l’auto elettrica conviene solo a chi la produce e a chi la ricarica non all’utente.
E che spiegazione sarebbe quella aggiunta il 4/12? Tanto valeva che non si scomodassero…
Faticano a rientrare dall’investimento perché le colonnine sono poco usate e la loro soluzione è aumentare il prezzo? Non sarò un genio ma a me sembra una spiegazione … bizzarra
Il costo per le ricariche aumenterà sempre più con la diminuzione delle auto termiche per compensare la diminuzione delle accise sui carburanti venduti. Come cercheranno di spennare i cittadini possessori di auto elettriche sarà un esercizio che verrà portato avanti con grande immaginazione dal governo. I vari gestori non fanno altro che obbedire alle direttive del padrone. Naturalmente non lo confesseranno mai. Mi chiedo cosa si inventeranno per spennare chi ricarica a casa con o senza fotovoltaico. Mi chiedo ancora quale potrebbe essere l’idea per tassare i possessori di fotovoltaico “off grid” e che conseguentemente non hanno un contratto ed un contatore Enel.
Con il debito pubblico che abbiamo se metà degli italiani rinsavisse e usasse i mezzi pubblici si aprirebbe una tale voragine nei conti dello stato da giustificare la tassa di circolazione sulle scarpe…
Per sanare di debito pubblico il governo potrebbe evitare di dare 63 miliardi di dollari come sussidio ai fossili.
non esagerariamo, i prezzi attuale alle colonnine sono già ai massimi, piuttosto dovranno scendere
il costo delle ricariche alle colonnine a regime non potrà superare il costo dei carburanti petroliferi, che rispetto alla benzina significa 65 cents al kwh
le “accise” sulle colonnine verranno ricavate erodendo il margine di quadagno del distributore:
– 13 cents costo energia
– 17 cents costi gestore rete e colonnine
– 30 cents tasse statali
= 60 cents a kwh a colonnina (di cui 50% tasse)
il kwh domestico e le ricariche delle Bev domestiche per ovvi motivi rimarranno a 25-30 cents a kwh (di cui 30% tasse)
Vi siete fatti elettro – fregare!
Concordo con le considerazioni espresse nell’articolo e in alcuni commenti, con questo andazzo, dal punto di vista puramente economico, per molti l’elettrico non sarà conveniente, quindi rimarremo in pochi e di conseguenza le colonnine rimarranno sottoutilizzate; se poi quei pochi (come me e presumo altri) cercheranno di limitarne il più possibile l’utilizzo a causa dei costi, le colonnine saranno ancora meno utilizzate… e il rientro dell’investimento andrà a tempi indefiniti.
Se questa è la politica delle grandi compagnie elettriche la trovo una politica autolesionista.
In generale trovo anche scorretto che per rientrare dell’investimento si tenti di scaricarne tutto il costo sugli utenti: l’investimento è una scelta che un’azienda fa sul lungo termine, alcuni vanno bene altri no, condannarlo (come stanno cercando di fare) a farlo andare male mi sembra un’autogol clamoroso.
Sono felice, a questo punto, di aver scelto una Tesla, mi rivolgerò solo alle colonnine di EM per i miei spostamenti.
No, secondo me le fatture del roaming con EnelX e BeCharge hanno fatto cadere dalla sedia qualche dirigente.
i conti sono semplici una elettrica a caso Model Y 6 km/kwh dichiarati vettura di segmento premium
costo ricarica colonnina pay per use 0,5 to 0,9 eur kwh
1 mattiamo 300 km settimana = 50 kw *0.5=25 euro
2 mettiamo 300 km settimana =60 kw*0.9= 45 euro
3 sempre 300 km con utilitaria diesel 15 km l =20 litri *1,75 =35 euro
4 sempre 300 km con vettura BMW 5 tdi media 10l/100 km = 30=52 eur
5 io 350 km solo cazzeggianto alla settimana =140 euro di benzina a 1,8
quindi considerato che 1+1 =sempre a 2 prendendo il caso n°2 paragonato al consumo di un BME 5 tdi hai sempre un vantaggio di 7 auro su 300 km percorsi , paghi meno il bollo o non lo paghi e non hai la fracassata dei costi dei tagliandi .
quindi ho ragione …. sempre a lamentarsi
Il problema è che in Italia, la differenza fra costo benzina e costo elettrico si assottiglia sempre di più…. Occorra l’anti trust, altroché!
Non c’è da preoccuparsi troppo, ciò che viene lanciato in aria prima o poi ricade giù. E più lo lanci in alto più fa un bel botto quando cade.
Smettiamola di fare paragoni prendendo in esame consumi diesel esageratamente alti ! Le recenti auto a gasolio (le case costruttrici le stanno togliendo dai listini) euro 5/6 hanno consumi nettamente migliori (20/25 km/l)
Alessio ha ragione, anche gli ibridi sono molto competitivi al momento, perché abbiamo costi dei carburanti relativamente bassi e costi delle ricariche pubbliche eccezionalmente alti.
Tutto dipende da come andranno le cose nei prossimi anni da entrambi i lati.
magari smettiamo anche di postare kilometraggi delle auto diesel esagerati e le dimensioni dei serbatoi inventate, chi ha orecchie per intendere intende 🙂
il posti di Erando è indicativo per auto di una certa taglia, non tutti usano per fare grandi kilometraggi la opel corsa 1.5 diesel con la scocca più piccolina di due generazioni fa che aveva consumi teorici dichiarati record
aggiungiamo poi la perdita del 20% nel ricaricare la macchina (zoe di +)
o aumento consumi col freddino-caldino con e-tron quella che fa meglio -16% alla gran parte con -24% (fonte REcurrent)
… …. …
Ma la vera fregatura è per chi deve andare all’ estero.
Fino a qualche mese fa con abbonamento Enel-X ricaricavo in Francia e in Germania, ora tutti hanno eliminato l’estero e se vai fuori Italia paghi la tariffa esposta in colonnina.
Tra un mese ho un viaggio in Germania, controllati alcune marche locali, in DC arrivano a 1,15 €/kWh, siamo al delirio.
È come se la benzina costasse 6 €/litro
Che schifo le politiche europee, dopo 3 anni di elettrico penso che presto tornerò al gasoline.
di solito a spanne 0,65e/kwh vai a pari con la benzina
(eventuali 1,15e/Kwh sarebbero 3,2.e al litro),
e qualcosa meno di 0,65e/kwh se paragoni con il diesel
il conto balla un poco se la BEV è più o meno efficente della media, sia in ricarica che in marcia, ma insomma siamo li
per la Germania credo hai trovato il prezzo massimo al kwh possibile in una forchetta molto ampia per le colonnine DC fast/superfast
se può servire, leggevo qui, nell atabella consigliano tra le tante tessere possibili (alcune gratuite), con cui i prezzi scendono parecchio:
https://www.umschalten.de/en/ladekarten-im-vergleich/
sotto alla tabella poi ne consigliano alcune in particolare, e alcune che potrebbero andare bene per le autostrade di più paesi europei
però meglio se ti risponde qualcuno con esperienza diretta
Grazie per il link alla tabella comparativa tedesca: è ottimo!
E comunque, anche se con il paragone dei 6€/litro ho un pò esagerato, nella realtà è cosi.
Per 2 motivi: gli aumenti percentuali dei costi alla colonnina sono stati enormi, non giustificabili da crisi guerra. Nel 2020 il kWh ballava tra i 0,2 e i 0,35; Gi aumenti sono stati del 200%
Secondo: non puoi mettere sullo stesso piano auto a carburante e auto elettriche, fare un viaggio di 1400 km in elettrico comporta tempi morti aggiuntivi di 5/6 ore in più, difficoltà nella ricerca della ricarica, spesso giri a vuoto (la colonnina la puoi trovare rotta, occupata abusivamente, non trovarla). Anche questi sono costi.
Per me c’è qualcosa che tocca.
Direi che Vaielettrico dovrebbe davvero iniziare una class action
Non fai a tempo ad imparare come usare l’app di un fornitore che arriva notizia di aumenti…io non mi legherei mai ad un unico fornitore casa/colonnina voglio essere indipendente e quando decido di fare viaggi valuto sul momento che tariffa adottare…e cmq chi può si munisca di FV così da mitigare con il risparmio domestico gli aumenti alle colonnine…cosa che con il carburante non puoi fare(ti becchi l’aumento e pace)🖖
alcuni leggo puntano il dito all’europa, a me sembra il classico capro espiatorio per non guardarsi in casa, a cosa fanno i nostri politici; vediamo qualche dato
Il prezzo energia elettrica in europa è già buono,
il problema sembra italico e soprattutto commerciale/politico,
è un fase Far-west che non si sa quanto durerà, ma finirà, come scritto da altri
Il prezzo del kwh medio sui primi 11 mesi del 2023 in europa:
circa 80-100e al MWh
cioè 8-10 cents a KWh
questo senza ricorrere a devastazioni come il fracking americano, direi niente male
prezzo che nelle previsioni non salirà (al netto dell’inflazione formale), anzi scenderà già tra 2-3 anni, grazie alla massiccia installazione di economiche energie rinnovabili in corso, che negli ultimi sei mesi sta decollando dopo le crisi economiche e logistiche del 2020-2022
il prezzo alla produzione è un poco più alto giusto in Italia e pochi altri luoghi, a circa 13 cents, perché per ora abbiamo meno rinnovabili di altri paesi e/o spuntiamo contratti meno favorevoli
come esempio, in Germania (57% rinnovabili) costa 10 cents, in Portogallo (altro caso virtuoso) 9 cents, i paesi nordici poi ancora meno, ma sono un caso a parte perché hanno anche molto idroelettrico
https://www.energy-charts.info/charts/price_average_map/chart.htm?l=it&c=EU&interval=year
la produzione energetica va bene e andrà sempre meglio nei prossimi anni, in europa è prevista abbondanza di elettricità insieme a riduzione costi ed emissioni (sempre grazie alle rinnovabili, il cui costo continua a scendere), e con un pò di fortuna ne avremo abbastanza prima di altre crisi estere, alla peggio se non ci diamo una mossa noi con le rinnovabili, compreremo energia da Germania e altri che stanno correndo di più (Germania aggiunge +5% di rinnovanili al mix ogni singolo anno, è tantissimo, sono un enorme cantiere che si potrebbe prendere ad esempio)
ma anche avessimo oggi in italia molta più energia da impianti utility,
qui il problema sono i ricarichi commerciali che fanno passare da 10-13 cents a 60-90 cents a Kwh in alcuni paesi come il nostro, che al momento non stanno funzionando correttamente, poca concorrenza, giusto A2A se ho capito correttamente è tenuta un pò di differenziale con le sue offerte
Non sembra una sorpresa. Avevo riportato che nel mercato UK, dove le Bev sono decisamente più numerose, i prezzi delle ricariche erano a cifre da 45p AC fino a quasi un 1£ sulla rete DC. Non c’è un legame con la diffusione ma sembrerebbe con la bassa redditività delle colonnine.
In Europa la politica energetica ha decisamente fallito, costi 3 o 4 volte superiori al resto del mondo. Così la diffusione dell’elettrico non credo rispetterà le aspettative.
A me veramente risulta una situazione un po’ migliore.
Questa estate per le vacanze ho fatto il giro della Scozia orientale con una Renault Zoe noleggiata ad Edimburgo, percorrendo in tutto circa 900 km in 10 giorni.
Ho ricaricato a colonnine Charge Place Scotland (www.chargeplacescotland, il più grande aggregatore locale) DC 50 kW pagando 43p/kWh (Aberdeen) e addirittura 15p (St. Andrews), mentre colonnine di altre marche (Osprey e BP Pulse) erano a 79-80p.
Addirittura molte colonnine Charge Place Scotland in AC sono gratuite, ma purtroppo non funzionano con il loro sistema di webpay, unico sistema (cervellotico…) previsto per i turisti.
La Scozia è meno cara del resto dell’Inghilterra su molti aspetti. Prezzi che ho visto tra Manchester e Londra via Birmingham
Potrebbe essere.
Charge Place Scotland (come dice il nome…) in effetti è un aggregatore esclusivamente scozzese, mentre Osprey e BP Pulse, diffusi in tutto UK, hanno quelle tariffe DC dappertutto.
Dire che la Scozia è in Inghilterra mette a rischio la tua vita
Per completezza allego il costo dell’abbonamento extra large così come me lo hanno comunicato via e-mail”.
“a fronte di un canone mensile di 122€ avrai a disposizione 40kWh in più e potrai quindi ricaricare su tutta la rete di stazioni pubbliche disponibili fino a 320 kWh/mese”.
Per me in caso di viaggi lunghi 38 cent/kwh rimane soddisfacente, anche se la taglia da 280 kWh per me è stata perfetta per un viaggio da 1700 km, mentre con tagli più grossi la convenienza si perde in caso di mandato utilizzo. È anche vero che a un prezzo così buono (poco più alto del prezzo finito domestico) si può pensare di esaurire la tessera mensile anche se non si è in viaggio, magari per un refill settimanale più rapido di quello casalingo.
Infatti restano più competitivi della concorrenza. La cosa che amareggiata è che sia un palese aumento “da cartello” visto che tutti gli altri erano saliti a dismisura, perché togliersi un aumentino anche loro (tanto più che quest’estate avevano dichiarato non servire aumenti per necessità di investimenti). La speranza arrivi una Iliad di turno straniera che spariglia la cricca locale e fa guerra di prezzi.
https://i.imgflip.com/87zbaz.jpg
La cosa ridicola è che aumentano del 40%, non del 10 o 15.
Comunque il vostro prospetto di fine pagina su enelx è profetico : li ho lasciati per passare a becharge, per passare a A2A, per tornare a enelx.
Pazzesco.
Come cliente A2A Click (x casa) la comunicazione ricevuta vede un aumento del 9% non del 41%,almeno sull’abbonamento medium che uso di solito: da 33.7cent a 36cent (36euro per 100kWh). Male l’aumento ma per lo meno contenuto e restano comunque i più economici e soprattutto hanno mantenuto gli abbonamenti, non come BeCharge. Tra l’altro BeCharge mi sa che sta facendo concorrenza sleale ad A2A, visti i ripetuti disservizi di roaming…
// Come cliente A2A Click (x casa) … un aumento del 9% non del 41% //
Forse perché già te fregano abbastanza sul domestico? Chiedo per un amico…
In realtà con il piano noi2 hai 0.11 fissi sul 70% dei consumi.
In Italia nessuno degli operatori è interessato a vendere energia
tutti sono interessati a lucrare oltremisura da situazioni di predominio.
Scandalosi.
A mio parere in tutto questo gioca un ruolo di rilievo la politica, in special modo il governo.
Innegabile che anche la politica ne tragga beneficio (a scapito del cittadino): possono tassare gli extraprofitti intasando quel che avrebbe potuto risparmiare il cittadino adottando una politica l’Antitrust più severa 🙁
Comunque con l’esperienza pregressa delle normative di roaming europee della telefonia, se volessero potrebbero rapidamente normale a beneficio dei consumatori anche questo mercato rapidamente, invece di lasciare il far west per anni, con conseguenti morti e feriti lasciati per strada. Invece anche a Bruxelles si preoccupano della carne coltivata che non frega a nessuno!
chiedo, ma il “problema” antitrust non è prima di tutto politico italiano?
Bruxelles penso al massimo può tentare di obbligare l’Italia a fare riforme e seguire norme europee, oppure fare da caprio espiatorio
Se invochi l’aiuto di norme europee, penso che hai già calcolato che il governo italiano non farà niente ( e penso non sbagli) e andrà obbligato in qualche modo, vedremo
E’ pure intererssante come esempio quello della carne, se ho capito correttamente la polemica sulla (contro la) carne coltivata (che è una tendenza mondiale e su cui in futuro girerà una fetta dell’economia, e fare barricate non serve e non so a chi interessi) la abbiamo montata noi in italia, a fini di identità/visibilità elettorale, già sapendo che dopo un po’ di rumore sarebbe finita nel nulla
CVD purtroppo. Ho fatto bene a far installare una wallbox sotto casa la sensazione era proprio che senza ricarica casalinga le BEV non convenivano.
Poco male, a me serve una seconda macchina per sostituire la vecchia 207. Una eC3/R5 andrà benissimo anche una MG4 standard andrebbe bene se calano il listino. 320/400 Km WLTP sui 20K€ con incentivo rottamazione. Nel 2024 dovrebbe essere fattibile.
Tutti a volere la liberazione del mercato, tutti a volere più competitors … Tutti contro il pubblico e poi quello che accade in questo Paese ve lo ritrovate davanti agli occhi a fine mese con una bella letterina… e non è finita qui perché le grosse sorprese si avranno per il 1° Aprile ’24 e non sarà un pesce digeribile
Il fatto è che Enel X, Becharge, A2A e simili sono fintamente private e fintamente pubbliche.
Fondalmemte si potrebbe dire che sono delle controllate pubbliche a fini privati.
Tanti vantaggi e pochissimi rischi.
E tutto questo quando, paradossalmente, il prezzo del petrolio cala…
Io penso che da qui in avanti potrebbe solo che peggiorare la situazione. È la legge di domanda ed offerta, se cala la richiesta di petrolio, l’offerta diventerà più abbondante e il prezzo scenderà…al contrario più si richiederà energia elettrica, maggiore sarà la domanda con una offerta più esigua, tanto più costerà l’energia elettrica…
Non è così semplice Danilo, chiaro che in questo momento molto delicato i produttori di gas e petrolio preferiscano evitare che il prezzo vada troppo in alto, anche per non favorire troppo l’ avanzata della transizione verso l’elettrico (non solo per la mobilità).
D’altra parte quando i volumi caleranno veramente, e presto o tardi la cosa dovrà per forza avvenire, dovranno fare i conti con i costi fissi che peseranno sempre più sul costo al litro.
Il rigurgito sulle tariffe alle colonnine non è guidato tanto dal costo dell’ energia quanto da problemi legati a infrastrutture create in modo poco razionale e dal fatto che se i due maggiori player aumentano le tariffe per ragioni di “strategie commerciali” chi ha contratti di roaming con loro non può esimersi dall’ aumentare i prezzi.
A2A ha dovuto aumentare i prezzi degli abbonamenti, e l’ ha fatto anche male (io non ho ricevuto la mail e comunque ricevere la mail il giorno dell’ aumento non è una buona pratica commerciale, ma evidentemente hanno agito in emergenza con il roaming che li stava salassando). Se fossi in loro provvederei a fare in aggiunta agli abbonamenti attuali degli abbonamenti più vantaggiosi limitati alla sola rete A2A perché sappiamo tutti che il problema sono i due big che stanno imponendo una linea commerciale di un certo tipo, pur constatando che neppure i piccoli non sembrano brillare particolarmente.
Corretto il punto di vista, ma non sono certo finirà come dici. Il petrolio continuerà ad essere usato per una miriade di applicazioni, finché sarà disponibile si intende (e, per ora, tutte le previsioni fatte in merito si sono dimostrate quantomeno imprecise) dai trasporti pesanti al trasporto aereo, e il calo dell’utilizzo per autotrazione (attenzione, solo in Europa perché nel resto del mondo sarà probabilmente un’altra storia) non inciderà particolarmente sui costi fissi della filiera. Al contrario di quello che succederà per l’energia, vuoi per i costi di infrastrutture, vuoi per le accise che ora sono sui carburanti, in futuro non potranno che finire sulla corrente…la vedo male, molto male…
D’altra parte si è mai chiesto del motivo di tanta avversione contro la transizione energetica? È presto detto: non sarà affatto facile mettere accise sull’autoproduzione di energia e, anzi, se si mettono le accise sull’energia si stimolano ancora di più gli investimenti privati sugli impianti di autoproduzione.
Non credo che sia un caso che da quando i gestori hanno avuto la pessima idea di aumentare le tariffe che sia diventato più facile trovare le colonnine libere. Questa è una cosa che ho notato e penso che chi è nella condizione di caricare a casa avrà certamente cambiato le sue abitudini evitando le colonnine tranne quando è fuori città.
Per me valgono le stesse considerazioni, e se i prezzi resteranno alti a lungo anche per me sarà arrivato il momento di attrezzare un box privato di famiglia con wallbox: lavoro mai fatto finora perché tra costo dei lavori e quota fissa mensile del nuovo contratto non sarei mai rientrato. Se invece dovrò fare un contratto come quello di BeCharge solo per avere uno sconto, spese fisse per spese fisse è molto più comodo caricare a casa che alla colonnina e per quanto mi riguarda tanti cari saluti al fatturato di BeCharge, mi vedo forse soltanto quando vado in ferie.
Mi perdoni Leonardo, chiedo perché chiaramente non lo so. Ma il suo box è così lontano dal suo contatore? Perché se per avventura la cosa fosse tutto sommato raggiungibile, si faccia pure dare il mio indirizzo email dalla redazione, mi mandi un video in cui praticamente facciamo un po’ un sopralluogo della situazione e magari qualcosa ce la inventiamo.
Tanto ormai ste cose le faccio una settimana sì e l’altra anche 😂
Caro Alessandro, la risposta è purtroppo che non c’è molto da inventarsi.
Abito in un palazzo di fine ‘800 in centro città che non ha posti auto ma solo cantine e il cortile signorile senza posti auto (secondo regolamento di condominio le auto dei condomini possono accedere soltanto per carico/scarico, oltre ai mezzi per la raccolta dei rifiuti e mezzi in caso di lavori edili o assimilabili nel condominio. Il box è in un condominio vicino con impianto elettrico condominiale che alimenta la sola luce e il basculante motorizzato. Per installare le wallbox occorre quindi contatore dedicato o un accordo fra condomini per installare un contatore a servizio delle wallbox e l’installazione di contatori nei box in modo da permettere la contabilizzazione dell’energia prelevata.
Mannaggia. Quindi l’unica cosa da fare è trovarsi subito uno o più soci nel palazzo dove ha il box per smezzarsi i costi fissi. 🤷♂️
E poi via, prese blu come se piovesse. 😂
Credo che le accise non finiranno direttamente in bolletta o sul costo dell’energia. Immagino che verranno applicate come tassa aggiuntiva, magari in base al chilometraggio percorso, con l’applicazione di una black box obbligatoria, oppure in fase di revisione auto o trapasso di proprietà in cui i km possono essere “certificati”… mi aspetto altresì che non appena il parco elettrico circolante sarà meno esiguo, il bollo e il superbollo verranno applicati obbligatoriamente anche alle auto elettriche…e così potremo dire addio alla maggior parte dei risparmi sui quali si faceva affidamento…per tornare in thread, direi che il rincaro di A2A non è che una piccolissima parte di quello che si prospetta…
Caro Danilo, certamente una tassa sui chilometri sarebbe quella più giusta, indipendentemente dal carburante utilizzato. Chi usa di più l’auto pagherebbe di più, chi la usa meno pagherebbe di meno.
Ma non si tratterebbe più di accise, ma proprio di un’altra tassa.
In futuro, se non riusciremo a limitare la crisi climatica, potrebbe costare carissima la CO2 emessa, e allora non ci sarebbe proprio più storia per le auto a combustione interna.
@Danilo
le agevolazioni scemeranno negli anni ma in contemporanea al calo dei prezzi di aquisto delle auto, forse sarà un pari-e-patta con chi ha comprato prima la Bev, non peggiorativo
e contando che le termiche rimarranno in circolazione per tanto tempo, penso verrà lasciato a lungo un differenziale di TCO e bolli a favore delle EV
per assurdo, la situazione di domani potrebbe anche essere migliore, con le tariffe anomale di questi ultimi mesi che si vanno a stabilizzare di nuovo al ribasso
negli anni futuri mi immagino ad es. (senza contare inflazione nominale):
– ricariche a casa scendono leggermente sino a 25 cents
– colonnine Fast a 60 cents, di cui:
>> 10 cents elettricità
>> 15 cents costi gestore rete e colonnine
>> 35 cent accise
poi più avanti ancora negli anni credo che i prezzi a casa e alle colonnine non sarà fisso, in certe fasce della giornata con surplus di corrente ci saranno sconti di circa -10 cents (costo energia che in certi momenti formalmente arriva a 0)
Disdire subito l’abbonamento e’ una presa in giro
Ma vaielettrico, vista l’importante posizione che copre per quanto concerne la mobilità elettrica in Italia, non può organizzare una classaction contro questi approfittatori ingordi?
Non ci sono le class action in italia. Fanno apposta altrimenti andrebbero tutti a gambe all’aria
E’ una vergogna, e l’antirtust cosa fa? Nulla ! Vogliono l’elettrificazione e in che modo, é davvero un paese in balia alle compagnie energetiche.
Non mi pare tutta sta esagerazione,alla fine cosa sono 50-60 cent a kw
Semplicemente il doppio rispetto a quanto lo si pagava il mese precedente. Cosa succederebbe se il gasolio passasse da 1,80€/l a 3,50€/l da un giorno all’altro?
Vado a benzina, non mi è mai importato più di tanto quanto costa visto che i rincari ci sono sempre stato1,2-1,5-1,8-2,0-2,3 €L ,ho sempre fatto il pieno; 60 €cent kW fan ridere in confronto , suvvia!
Ma che discorsi fa? Parliamo di matematica non di sensazioni personali. Se il prezzo di un bene aumenta del 40/50% da un giorno all’altro, c’è qualche problema. Poi se per lei è indifferente pagare la benzina a 1,2-1,5-1,8-2,0-2,3-5-10-100 €/l
allora mi sembra anche inutile che risponda ai nostri commenti relativi a questa notizia
@Eraldo
Ha mai provato a mettersi nei panni di altri?
Il suo discorso equivale a dire: se domani un terremoto le butta giù la casa per me non cambia nulla e vado a dormire lo stesso.
Ecco per tanti, gli aumenti che siano della benzina o dell’energia elettrica sono un terremoto.
sempre 50-60 euro cent sono, il nulla ; prima andavate e benza o diiesel quindi ora pendete sempre 1/3 o 1/4 di quello che spendevate prima.
Vedo gente lamentarsi anche perchè non possono ricaricare gratis alle colonnine o essere esclusi dalle ZTL il cui scopo è quello di nonfar transitare auto o motocicli in quelle aree…. ma dai !
l’energia elettrica, è stato imposto dalla EU sia a mercato libero , se produco e vendo servizi lo fanno per guadagnare non per beneficenza carici a casa o fai abbonamento flat o cambi gestore ogni 3×2
Ah ma ho capito: lei crede che con 1 kWh di energia elettrica si faccia tanta strada quanto con 1 litro di benzina, e quindi “paghiamo comunque un terzo di quello che pagavamo prima”. Ci è tutto più chiaro ora.
Il bello è che solo ad agosto quelli di A2A avevano dichiarato a Vaielettrico che le tariffe difficilmente si sarebbero abbassate ma non ci sarebbero piú stati aumenti. Che ridicoli!
Scandalosi
Sono stati lasciati senza concorrenza, quindi ne approfittano, alla faccia di quanto dichiarato dal loro AD pochi mesi fa.
Ma come ragionano questi di A2A?
Secondo loro, dopo aver preso la mazzata di aumenti del genere in questo momento di prezzi in ribasso, uno sceglie di legarcisi mani e piedi anche per la fornitura domestica?
E se fra un po’, per compensare lo sconticino che ti fanno sugli abbonamenti di ricarica, ti aumentano il costo del domestico?
Ma chi si fida più?
Col mercato libero puoi mollare il fornitore fedifrago senza problemi, basta non firmare contratti con trappole.