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Test del non tifoso/Mercedes A250e plug in, nel bene e nel male

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Mercedes Classe A250e.

Dopo una serie di elettriche pure, il nostro tester “non tifoso” Luca sale a bordo di una ibrida plug in: la Mercedes Classe A250e. Apprezza il modello in se’ e i vantaggi del tipo di motorizzazione anche se concorda con quello che abbiamo sempre detto: tutto dipende da come la si utilizza. 

                                 di Luca Sebastiani

Torno dopo la mia prima esperienza con una vettura plug-In e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Premesso che l’acquirente di una vettura di questo tipo (come quello di una vettura elettrica), deve essere ben cosciente del contesto di utilizzo, vi parlo degli aspetti vincenti di questa soluzione e di
quelli invece meno vincenti.

Primo: ricaricare a casa ogni sera

Descrizione vettura : Mercedes Classe A250e 218cv 450nm di coppia plug-in, si tratta della versione restyling della nota Classe A W177, dotata di un 1.3 turbo benzina da 163cv con cambio automatico a doppia frizione ad 8 marce, nel quale è stato inserito un motore elettrico da 102 cv (i cv non si sommano)
e una batteria da 15,6 kWh ricaricabile. La sola batteria promette circa 80 km di autonomia.

Una delle prerogative (ma con gli attuali costi di ricarica alle colonnine pubbliche lo è anche per un’elettrica
pura) è poter ricaricare a casa ogni sera. Quindi nel contesto casa-lavoro “tipo” si dovrebbe coprire la maggior parte dei percorsi in elettrico, ed infatti è così.

Con l’auto ho percorso circa 360 km in 2 giorni. Purtroppo mi è stata consegnata scarica per questioni logistiche (da annoverare tra i problemi per chi gestisce le flotte). Ma rientrato a casa l’ho messa in ricarica.

Va detto che l’auto funziona come una full hybrid quando la batteria è scarica. L’apporto del motore elettrico è sempre presente sia in accelerazione che in rilascio (quindi rigenerazione) restituendo dei consumi comunque molto buoni (5,1 l/100km in contesto urbano e statale).

Mercedes Classe A250e

Una perfetta sinergia termico-elettrico

La sinergia tra motore termico, cambio e motore elettrico è delle più riuscite anche quando funziona in questo modo. Le altre full hybrid con cambi ecvt o similari tendono a far salire i giri motore appena si accelera; qui tutto è ben rapportato e il rumore del motore è contenuto, dato che gira appena a 2000 rpm se si richiede potenza, sale solo se si affonda ma con progressione.

Tutta l’auto è molto insonorizzata. Costa molto più di note vetture elettriche (Model 3 per esempio) ma si vede e si “sente”. O meglio, è proprio il silenzio generale anche in autostrada e il confort di sedili e sospensioni che fa capire dove sono finiti i vostri soldi.

Autonomia ok per il full electric in città

Utilizzando la classica Schuko, la potenza massima di ricarica è impostata a 1,5 kW, ( ricarica completa in 10 ore);alle colonnine 3,6 kW con optional 7,4 kW. Si deduce che è pensata per essere ricarica lentamente e a casa. Io ho avuto il tempo di portarla all’82% di carica e 64 km di autonomia visualizzati da display. Con una spesa indicativa di 3 euro (0,25 euro al kWh).

Mercedes Classe A250e

Sapevo che avrei attraversato molti piccoli centri fino all’entrata in autostrada e sono partito selezionando la modalità solo elettrica: l’autonomia promessa con queste temperature è stata rispettata, il motore e il termico è rimasto spento tutto il tempo.

Se la missione è ridurre gli inquinanti nel contesto urbano direi che è riuscita! Appena entrato in autostrada ho selezionato la modalità hybrid e lasciato all’auto decidere come comportarsi.

Uscito dall’autostrada con circa metà batteria residua (appena qualche punto % in meno di quando sono entrato) ho selezionato nuovamente la modalità elettrica e sono rientrato sempre a motore termico spento.

Il bilancio dei miei 186 km

Nei 186 km percorsi durante la giornata la batteria è tornata allo 0% (modalità ibrida) e ho consumato 3,6 l/100km in media. Considerando i 60 km di autostrada e il restante tra statali e incolonnamenti in centro città, direi che non è male.

Il tutto senza dover pianificare NULLA e senza emettere inquinanti nei centri abitati. Dovrebbe essere questo l’obiettivo primario.  Inoltre con i suoi oltre 100 cv ho goduto della fluidità del motore elettrico usando il termico solo ad andature costanti autostradali, dove l’elettrico puro soffre di più.

Quindi tutto perfetto? Ovviamente no! Come tutte le soluzioni di compromesso (lo è anche l’elettrico puro con la tecnologia attuale), si devono fare i conti con il maggior peso che la vettura si porta a spasso quando è scarica (circa 300 kg in più), con il costo d’acquisto (più elevato di circa 8 mila euro rispetto alla versione termica mild hybrid) e con la manutenzione (i cambi olio vanno fatti, ma con la guida quasi “one pedal” i freni dureranno davvero molto, a mio avviso praticamente come in una elettrica pura).

Ciò che invece restituisce è tranquillità negli spostamenti. Se tutta la settimana farete casa-lavoro entro gli 80 km il motore termico resterà sempre spento. Mentre se avrete un imprevisto o un impegno improvviso non dovrete preoccuparvi di nulla (pianificare il viaggio, scegliere gli stalli di ricarica più convenienti o vicini alla destinazione, pianificare tappe intermedie etc). Anche la gita del week end e le vacanze durante le feste non saranno un problema. Il tutto con costi molto bassi in elettrico o comunque contenuti in ibrido.

Se aggiungiamo che ad oggi si possono sfruttare ancora molte agevolazioni nelle ZTL, nei parcheggi, nel bollo capisco perchè sia una soluzione attrattiva per molti mercati.

Come scritto nell’introduzione è una scelta consapevole. Se  l’auto non viene ricaricata è inutile e controproducente. Questo è un problema per chi gestisce le flotte perchè la ricarica è troppo lenta per poter consegnare l’auto entro 1-2 ore. E’ in questo contesto che un’auto del genere è da sconsigliare.

Ricapitolando: i pro e i contro

PRO
-confort elettrico zero emissioni in urbano;
-consumi e costo al km contenuti (ricaricando a casa);
-flessibilità di utilizzo;
-frenata rigenerativa simile ad un elettrico puro;
-partenza sempre senza motore termico;

CONTRO
-costi d’acquisto elevati;
-maggior peso dell’auto ed usura pneumatici (come per le elettriche pure);
-manutenzione motore termico.

Un ponte verso l’elettrica del futuro

In conclusione è una scelta per chi ancora non è pronto ad un elettrico puro e considerando l’aumento delle tariffe alle colonnine pubbliche, di fatto non è una scelta economica in senso assoluto (come lo sta diventando l’elettrico puro), ma di compromesso.

Tuttavia,  sommando costi di ricarica e benzina, spendere 4-5 euro ogni 100 km partendo carichi è alla portata di tutti. Contro gli 8 dei migliori diesel e gli oltre 9 euro per i migliori benzina. Scarichi si viaggerà con i costi dei benzina full hybrid quindi 9 euro per 100 km, ma saranno poche occasioni all’anno se avrete ponderato bene la scelta. GPL e metano potrebbero garantirvi 3-4 euro ogni 100 km con un costo d’acquisto del mezzo molto contenuto.

In ogni caso questo compromesso ben usato evita emissioni nei centri abitati e se l’obiettivo è avere aria migliore nelle città, porta a risultati migliori di un termico puro con qualsiasi motorizzazione. Inoltre se usata solo in elettrico ha anche emissioni di co2 risibili.

Quindi non si osteggi tale scelta. Piuttosto si renda l’utente più consapevole e preparato a questi tipi di vetture, perchè sarà ancora più preparato quando farà il salto verso l’elettrico puro, magari con vetture più evolute di quelle attuali e quando la rete di ricarica sarà più capillare.

Qui gli altri articoli del nostro tester “non tifoso”:

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31 COMMENTI

  1. @ Desmougo
    Dunque…
    Il “buon Ivano” (sinonimo di allocco usato, come fai tu, insieme a “dopo anni di statistiche non ha ancora capito come calcola i km la sua auto”) ritiene che in una differenza di opinioni non ci sia mai uno che abbia tutta la ragione ed uno che abbia tutto il torto.

    Per cui ho fatto “mente locale” e non posso che darti ragione su di un fatto: sbaglio nel dire “120 Km in elettrico”. In effetti, la macchina stessa, fornendomi il dato di viaggio, non parla di chilometri in elettrico, ma di chilometri a zero emissioni. Quindi, implicitamente, in quel valore ci sono certamente, anche, le cose che indichi. Chilometri tutti a zero emissioni, ma non tutti fatti attivamente dal motore elettrico. Il fatto è che “elettrico”, per me, significa non inquinante (durante l’utilizzo), ovvero a zero emissioni, e nella mia testa sono quindi sinonimi. Ma non lo sono! Pertanto, quando mi scappa “in elettrico”, in questi casi, in realtà, dovrei sempre dire “a zero emissioni” (che poi è la cosa che mi importa di più!).

    Ciò detto per onestà intellettuale, quello che invece tu sbagli è il sottostimare il lavoro del termico, dandogli una importanza marginale, sovrastimando invece “veleggio” e rigenerazioni non da termico nel computo totale dei Km. Non è banale come differenza, perché il termico, giustamente adoperato dal sistema, consente di rigenerare più efficacemente la batteria, allungando, di molto, l’autonomia in elettrico. Ben di più di quanto ritieni tu, anche se non per tutti i 120 Km. Inoltre, sempre da quel che dici, non stai usando bene l’auto nei viaggi lunghi.

    Come sempre, quando penso (a fatica), mi appoggio ai numeri. Vediamo perché sbagli.

    Tu dici:
    “Se hai fatto un viaggio di 600 km non è corretto dire che 120 km li hai fatti col motore elettrico perché almeno 40 di quei 120 ( 120 – 80 di autonomia ev a stare larghi) li hai fatti in decelerazione/motore termico spento ed elettrico non in trazione.”

    Dandoti ragione sul fatto che non sia corretto dire che li ho fatti tutti col motore elettrico, come detto nell’incipit, ipotizzare che 40 Km dei 120 indicati siano per lo più veleggio e rigenerazioni è un’enormità senza alcun senso.

    Ecco i dati di quel viaggio da casa a Pavia e ritorno (esatti):
    Km totali: 596, di cui 21 urbani, 7 di salite, 530 autostrada, 38 extraurbane.
    Km indicati a zero emissioni: 119 (20%), per cui ibrido: 477 Km.
    Consumo finale: termico 24,8 Km/l, elettrico 63,7 Km/kWh, combinato equiv. 23,8 Km/l.
    Benzina consumata: 24,03 litri, 57,2 Kg di CO2 emessi, pari a 95,07 g/Km.

    Considerando che l’89% dei Km è stato fatto in autostrada, dove io, se non ho fretta, adotto una velocità consona a cambiare l’andatura il meno possibile in base al traffico, utilizzando sempre gli ADAS proprio per mantenere il più possibile stabile la velocità, quindi pochi rallentamenti e frenate e veleggi, vorrebbe dire che la gran parte dei 40 Km (il 6,7% dei Km totali) che tu ipotizzi essere per una larga porzione frutto di rigenerazioni e veleggi (perché ritieni che più di 80 Km l’elettrico non possa fare), sarebbe stato fatto quasi tutto sul restante 11% (66 Km).

    Un appunto, già fatto in altro post, relativamente ai Km di autonomia in elettrico: poco importa se tu ne fai 78 al massimo ed io oltre 80 in inverno, quel che non ha senso in ciò che dici è il pensare che se, usandola in solo elettrico, fai 78 Km solo sfruttando la batteria più le poco efficaci rigenerazioni possibili in una PHEV (non è una BEV), e non usi il termico per definizione, usandola in ibrido, in viaggi ben più lunghi, e quindi con maggiori possibilità di rigenerazione, tu non possa fare in elettrico di più di quei 78 Km, potendo appunto contare sulle rigenerazioni che indichi tu, ben più abbondanti e, qui si, sul termico, che in E-Mode non hai. E’ impossibile che tutto ciò non aumenti l’autonomia dai tuoi 78 Km massimi: la batteria viene ricaricata da frenate, discese, rigenerazioni e, soprattutto, molto più efficacemente, dal motore termico. Come fai a pensare di poter solo fare anche in ibrido, comunque e sempre, solo i 78 Km dell’elettrico?

    Tornando all’esempio del viaggio, a me non risulta che su 66 Km la mia rigeneri e veleggi con entrambi i motori spenti per 40 Km, quindi per un 61% dei Km percorsi fuori autostrada. Nemmeno in un viaggio in ibrido. Seriamente, pensi davvero che su 66 Km tu possa veleggiare e rigenerare per 40 Km?
    Invece, è molto più realistico considerare che, oltre a quelle cose che indichi, e che certamente ci sono, seppur marginali perché anche la capacità di rigenerazione di una PHEV non è quella di una BEV, soprattutto ad inizio viaggio, gran parte della rigenerazione sia stata svolta (come in effetti ho visto essere) dal termico.

    Infatti, se consideri che, per fare diciamo 110 Km in elettrico, servono almeno 15,5 kWh (al mio pessimo consumo medio globale in elettrico), vuol dire che le sole rigenerazioni a motori spenti avrebbero dovuto generare 5,1 kWh! Togliendo i veleggi, perché se veleggi non generi energia: non consumi, ma carichi zero perché non trasformi l’energia inerziale di massa e velocità in corrente (non si chiamerebbe “veleggio”, altrimenti, e per accertarsene che non genera nulla basta guardare il cruscotto nella zona che indica la quantità di carica in corso mentre fai scorrere l’auto). Quindi, tolto il veleggio, tu consideri che 5,1 kWh vengano generati da frenate e motore elettrico nei rallentamenti in poco più di 20 Km. Ti pare possibile, visto quanto accetta la nostra in ricarica come massimo?
    Ovviamente no: la gran parte del lavoro la fa il termico. Eppure, come ho detto, pur caricando gran parte di quei 5,1 kWh ha fatto quasi i 25 Km/l di consumo al termine del viaggio.

    Poi, tu dici:
    “affermi che il sistema se imposti il navigatore diluisce la ricarica lungo tutto il percorso (ed è vero lo so anche io senza essere un ingegnere) poi però dici che in un viaggio di 600 km ne fa in ev circa 120 quindi oltre a diluire ricarica anche circa 4 kw di batteria grazie soprattutto al motore termico (visto che secondo te il veleggio e le frenate sono ininfluenti). Ti chiedo, hai mai provato a caricare la batteria col motore termico? ecco se ti fossi trovato nella situazione di doverlo fare sapresti che ricaricare 4 kw col motore termico comporterebbe un consumo di circa 7/8 km/l e quindi i tuoi conti non tornano.”

    Intanto, io non ho mai detto che le rigenerazioni sono ininfluenti: per quanto poco accetti una PHEV, qualcosa viene sempre generato, visto che, se gli indichi tutta la strada da percorrere, conosce ogni punto dove è più conveniente rigenerare (del veleggio ho detto, fai (pochissimi) Km ma generi nulla), ma soprattutto cadi in una evidente contraddizione in termini: affermi di sapere che il sistema diluisce l’energia della batteria per tutto il viaggio, poi mi chiedi se ho mai provato a caricare la batteria col termico essendo necessario farlo, generando un consumo di 7/8 Km/l. Ma se affermi di sapere che la batteria dura per tutto il viaggio, perché mai occorrerebbe dovergli dire di caricare la batteria, “a casaccio” per di più? Vedi che non la sai usare bene?! Non deve succedere! Ci pensa il sistema a farlo dove è più conveniente.

    Comunque, l’ho fatto pure io di far caricare la batteria “a comando” (faccio tante stupidate, una più, una meno…), proprio nel primissimo viaggio per portare a casa l’auto appena ritirata dal concessionario. E poi in alcuni test successivi, per conferma.

    Ecco i dati di quel primissimo viaggio da Torino a casa (esatti):
    Km totali: 393, di cui 25 urbani, 7 di salite, 339 autostrada, 38 extraurbane.
    Km indicati a zero emissioni: 98 (25%), per cui ibrido: 295 Km.
    Consumo finale: termico 20,3 Km/l, elettrico 62,5 Km/kWh, combinato equiv. 19,6 Km/l.
    Benzina consumata: 19,36 litri, 43,1 Kg di CO2 emessi, pari a 117,24 g/Km.

    Parte del percorso è stato identico per i due viaggi (A4 da Milano ed extraurbane/urbane fino a casa). Avendo già fatto una marea di errori (tipo partire senza attivare da subito la modalità ibrida (non lo sapevo, allora) e trovarmi, dopo 5 Km di città e 15 Km di autostrada, ancora in E-Mode con un bel po’ di batteria consumata, perché credevo erroneamente che in autostrada a 130 Km/h l’ibrido “partisse” da solo), a 15 Km da casa ho avuto anche la bella pensata di forzare la ricarica della batteria: il consumo è drasticamente peggiorato, pur dovendo fare 203 Km in meno. Quasi 5 Km/l in meno di consumo finale (e prima di forzare io la ricarica era più o meno come nel viaggio a Pavia) e, soprattutto, molta più CO2 emessa al Km (ed altre schifezze evitabili usandola bene).
    Capisci, confrontando i due viaggi di esempio, perché ti dico che è fondamentale saperla usare?

    In particolare, i viaggi in ibrido (30 in tutto), da appena oltre l’autonomia elettrica e fino a 596 Km, il mio massimo in un viaggio solo, hanno generato l’83,3% della CO2 emessa fino ad oggi, a cui si aggiungono le inutili accensioni del termico nel primo anno causate dalla mia scarsa conoscenza del sistema e da convinzioni sbagliate (accendere il termico ogni tanto, caricare fino all’80% e scaricare fino al 20% (viaggiavo col 44% di batteria reale!), non sapere se fosse meglio usare l’ibrido o l’elettrico e quando, ecc…).

    Analizzando quei 30 viaggi per gruppi di Km di viaggio, viene fuori che la % dei Km a zero emissioni diminuisce gradualmente da una media dell’87,1% dei viaggi tra 70 e 90Km, al 20,5% dei viaggi tra 160 e 600 Km.
    Il consumo combinato equivalente medio diminuisce gradualmente da 56,9 Km/l medi per percorsi da 70 a 90 Km fino a 22,7 Km/l medi per i viaggi tra 300 e 600 Km.
    Purtroppo, molti di questi viaggi sono stati fatti nel primo anno, quando ancora non sapevo utilizzare l’auto al meglio.

    Ecco, queste le principali ragioni per cui dico che sei tu che non hai una visione corretta né dell’utilizzo ottimale dell’auto né di quanto avviene effettivamente nei percorsi in ibrido. Fatto salvo che io ho sbagliato a dire “in elettrico” invece che “a zero emissioni”. Inoltre, indipendentemente da quanti Km siano stati fatti realmente dall’elettrico (difficile però che siano molti meno di quelli indicati, per quanto detto), ciò che è stato fondamentale è che per 120 Km non ci siano state emissioni inquinanti (98 Km nel primo viaggio).

    Buona domenica.

  2. Sempre i miei complimenti e i miei omaggi a Luca, alla sua penna, alla sua intelligenza e allo spirito con cui riporta la sua esperienza diretta. Bravo

  3. Ho il B250 e pre restyling, dopo 30k km di cui 24k elettrici aggiungo qualche nota:
    1. La ricarica arriva a 2,2kw col carichino (si setta da cdb), optional alla presa 7,4kw ac 20kw dc… che significa caricare in 30-35minuti*
    2. * la batteria è da 15,6kwh, ma l’utilizzabile era di soli 10,9 sulla mia omologata per 69km, la nuova è più lenta e consuma meno, non so se sfrutta però più batteria per poter fare 80km (questa domenica ne ho fatti 94).
    3. Più la carica è lenta più si spreca energia, divorata dal sistema di climatizzazione che pare proprio mal gestito (sulla mia), passando dai 15kwh caricando a 1.1kw, fino ai 12,5kwh caricando a 2.2kwh, fino ad arrivare a poco più di 11kwh caricando in dc (ricordo che la mia utilizza solo 10,9kwh).
    4. Accidenti hanno aggiunto la modalità ibrida… nella mia esiste solo a batteria scarica.
    5. Averla rallentata credo si sia sentito da quanto scritto in recensione, un confronto, 0-100 in 7,3″ contro 6,8″, vel max 215km/h contro 235 autolimitati (260 concessi solo alla più stabile CLA), hanno appianato le prestazioni perché la mia è una belvetta che tiene testa ad auto da 250cv.
    6. Gomme di serie pirelli cinturato p7 (spero le abbiano cambiate sulla nuova), non famose per la durata, non studiate per veicoli pesanti, scarso grip, rientranti rispetto il cerchio, poco confortevoli e non tanto silenziose… ma appena cambiate a 30k km (non male!), con Goodyear asymmetric 6 specifiche per elettriche e sembra di avere un’altra auto (come descritto in articolo ^.^).

  4. Mò sto a pensà! classe A è uscita per la rima volta nei primi del 2000 ed era l’auto che si cappottava andando diritto per antonomasia e la prendevi attorno ai 20K (era già altino come prezzo); la classe A di adesso costa una fucilata e parliamo della gamma bassa, non è una C ne una E però sulla qualità mercedes c’è pochissima concorrenza (tesla guarda da lontano, molto lontano, per interni e finiture), prova molto interessante; se dovessi guardare lato finiture OK, lato prestazioni generali ko, lato consumi OK , lato divertimento ko considerando che a 40 k porti a casa una charger srt 6.2 da 485 cv (purtroppo da anni “drogo” di V8 >6L)

    • In realtà si capottò un esemplare di pre-produzione. Quelle effettivamente vendute vennero equipaggiate di serie con ESP e assetto ribassato ed erano di fatto sicurissime

    • Aggiungo che a Mercedes la prima classe A (W168 e W169) ha fatto perdere 1,71 miliardi perché era venduta sottocosto (e l”ESP di serie fu una concausa)

  5. Credo che la comodità di una buona plug-in potendo caricare a casa, consti proprio nel poter sfruttare la convenienza del motore elettrico per i brevi spostamenti quotidiani e al contempo di non avere troppe paturnie legate alla pianificazione delle ricariche quando i km aumentano. Poi possiamo discutere una vita sul fatto che nei viaggi particolarmente impegnativi quando si esaurisce la propulsione elettrica, il veicolo si porta dietro 300kg di zavorra in più ma lo stesso discorso che si fa per le auto elettriche sul fatto che la maggioranza delle famiglie il viaggio da 1000km lo fa solo due volte l’anno, si può tranquillamente ribaltare su una plug-in e magari su 600km, farne 300 con minore efficienza (o eventualmente fermarsi una ventina di minuti a caricare) può essere accettabile. Questo tipo di tecnologia continua a non piacermi per svariati motivi ma può avere sicuramente un senso per qualcuno

    • Nella mia Octavia Combi iV la propulsione elettrica non si esaurisce mai. Se fai 160 Km, raggiunti gli 80 Km percorsi la batteria è al 50% ed arrivi al 2% di batteria a 160 Km percorsi, con 98/100 Km fatti dall’elettrico da solo anche in ibrido.

      Se fai 600 Km, fatti 300 Km la batteria è al 50% ed arrivi col 2%, 118/120 Km fatti in ibrido dall’elettrico da solo. Ed in tutto il resto dei Km l’elettrico continua a supportare il termico perché la batteria non è mai scarica.

      Non ho provato con viaggi più lunghi, ma sono convinto che se facessi 1.000 Km sarebbe la stessa cosa grazie alle rigenerazioni combinate (ed alla navigazione integrata perfettamente col sistema).

      Basta sapere cosa dirle di fare. E che il sistema lo consenta. Non so mai come giudicare le situazioni degli altri utilizzatori di PHEV perché credo che non ci siano due Plug-in uguali.

      • Non ho idea di come funzioni la tua Octavia, posso magari presumere che in determinate situazioni forse utilizzi il motore a combustione per caricare quello elettrico? E/o che nel combinato tari l’apporto della propulsione elettrica in relazione a SOC e percorrenza rimasti? In ogni caso comunque poco o tanto, se il viaggio è lungo, idealmente l’efficienza ne dovrebbe risentire. Ma in ogni caso un aumento dei consumi su viaggi che possono mettere sotto stress i motori ci stá per il tipo di tecnologia. Poi va beh, io preferisco la piena propulsione elettrica o rimanendo sul termico, altri tipi di sistemi ibridi ma ritengo che ognuno abbia le proprie necessità e per qualcuno sicuramente le plug-in possono risultare interessanti

        • Certo, anche il motore termico “carica”, sarebbe sorprendente il contrario. Ma non solo lui, o sarebbe un bagno di sangue.
          Inserendo tutto il viaggio nel navigatore di bordo il sistema è in grado di “programmare” le ricariche dove sia più efficiente, efficace e meno oneroso per il termico (ad esempio, se il sistema ritiene necessario integrare la carica per consentire la salvaguardia della batteria per tutto un viaggio, ma sa che tra 5 Km c’è una discesa, posticipa la ricarica fino alla discesa dove, sia per la forza di gravità, sia per il termico attivo, la carica sarà molto forte, ma senza alcun aggravio per il termico, in “scarico” a causa della discesa).
          Ma, conoscendo il percorso, è in grado di conoscere qualunque punto di rallentamento e di frenata (reale o rigenerativa) ad esempio l’arrivo ad incroci e rotatorie, oppure conosce tutti i cavalcavia, dove poco prima che inizi la discesa, ti avvisa di non premere sull’acceleratore, ed inizia a caricare in modo rigenerativo. Ad ogni cavalcavia.
          Non facesse così, non avrei potuto fare con 10 kWh di batteria 120 Km in elettrico nel viaggio di 600 Km.
          Certamente, se faccio 80 Km in ibrido ho un consumo combinato dei due motori di 40 o 50 Km/l (il termico ben oltre i 100 Km/l), nel viaggio di 600 solo 23,8 Km/l (sempre combinato, il solo termico quasi 25 Km/l). Nel primo caso, fai 70 Km in elettrico e 10 col termico (aiutato dall’elettrico), nel secondo… no!
          E’ un buon sistema, ma non ho idea se anche le altre Plug-in ne dispongano.

          • Io ho il B250e (la A gonfiata) pre restyling ed ha lo stesso sistema utilizzando il navi, ma sinceramente non uso il navi di serie, ancora devo trovarne uno decente, incluso quello audi/vw.
            Comunque la mia utilizza pure solo 10,9 dei 15,6kwh, quindi è sempre lontana dall’essere scarica e “finita” la batteria può supportare il termico praticamente in ogni occasione senza esaurirsi.

          • Buongiorno Simone.
            In effetti, come navigatore quello della mia Octavia è pessimo.
            Complesso da usare, poco intuitivo nelle impostazioni, punti di interesse (colonnine pubbliche di ricarica comprese) disposti a caso.
            Inoltre, in casa VAG, tutto il software è… diciamo non perfetto.
            Talvolta, la navigazione sul display del cruscotto si perde mezza videata ed in concessionaria non hanno idea di cosa fare: si spera sempre “nel prossimo aggiornamento” (speranza ad oggi vana e, soprattutto, fonte di altri guai. Ultimo aggiornamento fatto a dicembre 23 (in concessionaria, non è Tesla), ad inizio febbraio 24, dopo aver ricevuto una telefonata, all’improvviso e per dodici giorni di fila, tutto il computer di bordo non ha funzionato, tentando di avviarsi ripetutamente e non riuscendoci. Nè in concessionaria nè in Skoda Italia hanno saputo che fare. Ha ripreso a funzionare da solo dopo un’altra telefonata ricevuta! Ora sto aspettando (con timore) che mi chiamino per riaggiornarlo all’ultima versione).
            Nonostante ciò, è integrato benissimo col sistema, ed è imprescindibile per gestire al meglio l’auto. In quei 12 giorni ho avuto, non potendo fare alcuna impostazione, consumi pessimi ed autonomie più ridotte del solito. E per ricaricare di notte (siccome non mi fido della programmazione), ho dovuto scendere in garage la sera per avviarla: non funzionando, non era neppure in grado di collegarsi in rete, e quindi niente controlli da remoto via APP.
            Oltretutto, per questo motivo, i dati di quei viaggi fatti nei 12 giorni sono “spariti”: per Skoda il totale Km percorsi è quello giusto (collegandosi, ora invia anche il chilometraggio totale), ma se chiedo i dati del mese di febbraio, mancano quasi 500 Km. Ed i relativi consumi e costi.
            Però serve come il pane per gestire l’auto al meglio.

        • Edoardo, il buon Ivano che dopo anni di statistiche non ha ancora capito come calcola i km la sua auto, semplicemente nei km che secondo lui sono fatti dal motore elettrico in realtà sono quelli a motore termico spento (per cui tutte le rigenerazioni).

          • Non proprio solo le rigenerazioni, ma rigeneri e vai effettivamente in elettrico, ma comunque si i km in elettrico sono quelli a termico spento.
            Ultima gita, 94km di andata fatti puramente in elettrico, 94 di ritorno fatti per 25km a “termico spento”, qualcosa in più delle sole code e rallentamenti.
            Ho una batteria utilizzabile di 10,9kw, come tutte le phev la batteria utilizzabile non è quella lorda indicata “in grande” e in molte neppure viene indicata in piccolo.

          • Quindi, fammi capire: se il motore termico è spento in modalità ibrida e spinge solo l’elettrico (perché io vedo consumo nullo del termico e consumo dell’elettrico), cosa sto facendo? Sto andando a benzina?
            E da spento il termico rigenera la batteria?
            Guarda che è la macchina che mi dice quanti Km fa a zero emissioni.
            Sicuro che sia il buon Ivano a non capire?

          • Ivano hai ragione te, ci sono anche km anche di rigenerazione o veleggio nel computo dell’ev, ma è una minima parte. ovviamente facendo tanti km, ci sono tante frenate, tanta rigenerazione e puoi girare tanto in elettrico, 120km su 600 sono pure pochi, forse la combi ha un generatore piccolo.

          • come ti ho già detto anche in un altro post simile, l’auto nei km percorsi a zero emissioni include quelli percorsi col motore termico spento ed in fase di rigenerazione quindi con un consumo ev negativo (l’elettrico rigenera in quei casi, non dà trazione). Nel caso in cui hai impostato la navigazione per far durare la batteria tutto il viaggio, più il viaggio si allunga più l’energia nella batteria viene diluita e quindi i km/l diminuiscono. Se hai fatto un viaggio di 600 km non è corretto dire che 120 km li hai fatti col motore elettrico perchè almeno 40 di quei 120 ( 120 – 80 di autonomia ev a stare larghi) li hai fatti in decelerazione/motore termico spento ed elettrico non in trazione.

          • Grazie Simone. Non la sa usare, purtroppo.

            Ugo, ma sei serio? Ti leggi?
            40 Km di veleggio e di rigenerazioni in 500 Km di autostrada?
            Ma è il Moro di Venezia, Azzurra, o qualche nuovo catamarano?

            E poi scopri l’acqua calda. È logico che se faccio 160 Km ho un consumo del termico di 150 Km/l ed un consumo combinato di 50 Km/l, mentre se faccio 600 Km ho un consumo finale di 25 Km litro per il termico e di 23,8 combinato.
            Lo scopo della navigazione è proprio diluire l’energia disponibile, ma anche di far ricaricare attivamente al termico dova fa poca o nulla fatica. Poi, si, c’è anche, in minima parte, quel che dici.

            Non è un tappeto volante, è una macchina con 10kWh di batteria.

            40 Km di veleggio. Bah!

      • impossibile che una batteria da 13 kw/h lordi riesca a fare 120 km in solo elettrico, ho lo stesso tuo motore e si arriva al massimo a 75/78 km non di più.

        • Se mi mi dice 600 km totali percorsi di cui 120 Km a zero emissioni, come dovrei interpretarlo?
          Non ho quelle foto, sono passati tre anni, ma il dato fornito è come questo (foto in basso a sx):

          https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/52391305576/

          Secondo te come dovrei interpretarlo quel 99% a zero emissioni? Non è che mi invento il dato, me lo dice lei.
          Io non potrei nemmeno saperlo: come farei a contare i vari pezzi che fanno insieme o il termico da solo?

          Sicuro di utilizzare correttamente il sistema?

        • stai includendo le rigenerazioni, le decelerazioni e i veleggi. Se una batteria ha massimo 80 km di autonomia non possono diventare 120 solo perchè hai impostato il navigatore a meno che non imposti la ricarica tramite motore termico (in quel caso magari ci arrivi anche a 120 km percorsi con motore elettrico in trazione, ma avrai consumato litri e litri di benzina in più per farlo). i km percorsi in ev sono quelli a motore spento e basta (anche se stai decelerando o veleggi).

          • Non capisci! Perché non vuoi capire.
            Peccato!
            Non posso farci niente!
            Una batteria non ha un massimo di autonomia prefissato. Dipende dal consumo. Quindi dall’uso.
            Io non ho mai impostato la ricarica tranne che nel primissimo viaggio. Una cavolata, potendo agire diversamente. Ci pensa da sola.
            Quello che dici dimostra che non hai idea di come vada utilizzata.
            E nemmeno di cosa faccia.
            Assurdo che tu pensi ai veleggi. In circa 500 Km di autostrada.
            Oppure, oltre ad avere una batteria più piccola, hai anche un sistema diverso.
            Non credo, però, penso solo che tu non abbia voglia di imparare ad usarlo.
            E, ripeto: i dati me li fornisce lei, non me li invento io.

        • Ti dirò di più: se fai al massimo 75/78 Km elettrici in un viaggio lungo, che è già un dato di autonomia non buono invernale solo in E-Mode, è certo che stai usando molto male l’auto in ibrido.

          Io, solo in E-Mode, faccio questo:

          https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/53628556543/in/photostream/

          e anche molto meglio in estate.

          In un viaggio lungo, in cui ci sono vari tipi di rigenerazioni (motore termico, frenate reali e rigenerative, discese, ecc…), come è possibile fare meno strada a zero emissioni di quanto faccio solo in elettrico senza l’aiuto del termico?

          A naso, mi sa che non hai capito varie cose della tua auto.

          • al di la del fatto che penso che non bisogna essere degli ingegneri per saper usare una skoda sw, stando a quello che dici te prima affermi che il sistema se imposti il navigatore diluisce la ricarica lungo tutto il percorso (ed è vero lo so anche io senza essere un ingegnere) poi però dici che in un viaggio di 600 km ne fa in ev circa 120 quindi oltre a diluire ricarica anche circa 4 kw di batteria grazie soprattutto al motore termico (visto che secondo te il veleggio e le frenate sono ininfluenti). Ti chiedo, hai mai provato a caricare la batteria col motore termico? ecco se ti fossi trovato nella situazione di doverlo fare sapresti che ricaricare 4 kw col motore termico comporterebbe un consumo di circa 7/8 km/l e quindi i tuoi conti non tornano. Morale, il sistema diluisce l’energia. usa il motore termico per ricaricare in minima parte massimo un 7/8 % di batteria durante tutto il viaggio, il resto sono solo rigenerazioni a motore termico spento.

          • Beh! Non bisognerà essere ingegneri ma io ci ho messo un anno per usarla decentemente ed un anno e mezzo per usarla bene. E continuo ancora oggi a scoprire cose e metodi che mi fanno migliorare consumi ed autonomia. Grazie alle analisi ed ai confronti.
            Infatti sono passato da 53 Km di autonomia elettrica di tutto il primo anno, con primavera ed estate, agli oltre 80 Km di questo inverno.
            Il buon Ivano con le sue statistiche, non sarà capace di capire ma ha quasi raddoppiato l’autonomia. E dimezzato, ovviamente, i consumi. E le emissioni quasi sparite, come puoi vedere qui:

            https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/53663260985/

            E poi, abbastanza disarmante, non fai nessuno sforzo per capire ciò che è ovvio: non devi essere tu a dirgli di ricaricare. Non devi trovarti mai nella necessità di farlo. Fallo fare al sistema, che meglio di te sa dove farlo e quando farlo. A questo serve dirgli il percorso tramite il navigatore. Se lo fai tu fai solo casino.
            Non so più come dirtelo.
            Fai tu come credi meglio.

  6. Articolo che potrei avere scritto io dopo 20.000 km di plugin caricata a casa, di cui almeno 3/4 fatti in elettrico.
    Sottoscrivo fino all’ultima virgola.

    Sempre di attualità il mio consiglio, appena fosse possibile, di mettere una presa industriale con l’adeguato “carichino”.
    Bastano 13 ampere (3 kw) e una notte davanti al naso, ti cambia tutta la prospettiva.
    Vista la relativa esiguità del costo, si tratta di un lavoro che farei “a prescinere” se fossi proprietario di un immobile dove si può fare, poichè in misura anche minima ne aumenterà il valore o quantomeno lo renderà più attrattivo nel prossimo futuro.
    Al netto del fatto che se uno preferisce installare una wallbox fa ovviamente benissimo.

    • Non credo che nel restyling abbiano peggiorato le cose, ma il carichino della mia arriva a 2,2kw, 1,5kw è il livello intermedio e va evitato per non consumare una follia… perché più si carica lenta più i sistemi ausiliari consumano

        • Dettaglio importante che non raccontano sui manuali (e ci sono pure pochi articoli a riguardo).
          Mercedes per la mia non dichiara la batteria utilizzabile, quindi le riviste riportano 15,6 e dato che caricando a 1.1 consuma circa 15kwh credo che la confusione sia massima, nella prova di motor1 infatti i conteggi erano tutti sballati e avrebbe scalato qualche punto in classifica coi conti giusti.

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