L’ amico Luca, il nostro tester “non tifoso” dell’auto elettrica, si è messo al volante di una Twingo Eletric per capire quanta strada può fare la city car di Renault con 20 euro di ricarica. Poi, però, si è fatto prendere la mano. E scorrazzando per due giorni nei dintorni di casa (in provincia di Padova) ha cercato di rispondere a un’altra domanda: meglio Twingo o Dacia Spring? Ecco le sue conclusioni.
di Luca Sebastiani
Vi propongo questa mia prova con Twingo Eletric 2023, concessami per 2 giorni da Bi & Bi Auto Vigorovea Sant’Angelo di Piove di Sacco PD. Subito qualche dato : 60 Kw di potenza ( 82 cv), batteria da 22 kWh, 1.168 kg in ordine di marcia e un raggio di sterzata di 8,6 metri. Caricatore di bordo da 22 kw. Autonomia WLTP 190 km e fino a 225 km in modalità eco.
Si tratta vettura molto particolare nel suo segmento in quanto dotata di trazione posteriore e motore posteriore. Il raggio di sterzata è davvero notevole e permette di girarvi in un fazzoletto.
L’altra peculiarità davvero interessante è poter sfruttare al massimo le colonnine in AC da 22 kW: in questo modo potrete ricaricarla interamente in poco più di 1 ora partendo da zero. Una scelta che la differenzia dai competitor.
Con i 20 euro di Be Charge Light ho fatto 400 km
Venendo ai dati della prova e per rispondere al quesito iniziale, con i 20 euro dell’ abbonamento Be Charge Light 50 (0,4 euro al kWh) riusciamo a percorre 400 km, con un consumo medio di 12 kWh per 100 km. Le ultime 2 ricariche per riportare l’auto alla stessa carica di quando l’ho ritirata ho dovute farle pagando il prezzo pieno (qui la coperta troppo corta o troppo lunga degli abbinamenti). Ma sono servite per fare più dei 400 km che invece erano stati coperti dai 20 euro iniziali.
Autonomia massima rilevata in ambito cittadino e extraurbano 180 km, (in autostrada stimata 80-90 km). Il mio percorso è stato cittadino per lo più, con 50 km di autostrada a 130 km/h, ambiente non certo adatto alla Twingo, ma che in caso di necessità potrete affrontare per piccoli tratti. Cosa quasi impossibile con la Dacia Spring di cui scrissi in passato, sia per la potenza ridotta sia per la stabilità in caso di vento laterale e veicoli pesanti vicino a voi).
In città 10 kWh/100 km. Ma l’autostrada non è off limits
Il consumo medio è stato innalzato dal percorso autostradale, altrimenti sarebbe stato di circa 10 kWh/100km. Le temperature della prova erano comprese tra i 25 e i 34 gradi. Nel periodo invernale il discorso cambia, come sappiamo, con un aumento fino al 30%. In ambito cittadino ho sfruttato la modalità B2 rigenerativa che rende la guida “quasi one pedal”.
La vettura è molto agile e silenziosa fino ai 100 km/h, poi qualche fruscio entra i abitacolo ma nulla di così fastidioso, considerando la categoria della vettura. Se confrontata con la Spring c’è un abisso. Inoltre risulta molto ben bilanciata e stabile nelle curve- La trazione posteriore permette di togliersi anche qualche piccola soddisfazione con vetture ben più potenti in uscita dalle curve strette. E in autostrada rispetto alla Spring, l’ho trovata davvero stabile.
Non fosse per la batteria piccola, pensata per un uso cittadino, si potrebbe tranquillamente effettuare anche un viaggio da 200 km, magari a 120 km/h, senza il minimo problema.
Perfetta per il casa-lavoro e qualche gita da 70-80 km
Concludendo. I punti di forza sono come già detto la possibilità di ricaricare a 22 kW
di potenza e il raggio di sterzata ridottissimo. Nel complesso non ha più autonomia della Spring testata in passato, complice una batteria più grande di quest’ultima. Ma offre un’esperienza di guida decisamente più convincente e piacevole.
Rimane una vettura per un utilizzo casa-lavoro e da ricaricare in tali luoghi, con la possibilità di puntare a qualche meta oltre il raggio utile di 70-80 km grazie alla ricarica da 22 KW. Quindi per chi bada al sodo e vuole spendere il meno possibile per una vettura elettrica la Spring resta imbattibile mentre la Twingo Eletric aggiunge parecchie cose interessanti che si devono pagare, ma restituiscono valore nella “qualità” di guida, nel confort di marcia e nei tempi di ricarica, non nell’autonomia.
Bene la ricarica a 22 kW, ma queste colonnine…
Parlando invece di come ho ricaricato la Twingo Eletric: solo in colonnine appartenenti al circuito Be Charge o Enel X in roaming. E qui una nota molto negativa: le poche presenti nel raggio di 20 km dal mio comune, in quei 2 giorni erano fuori servizio (una Enel x proprio spenta ed è stata installata da pochi mesi).
Ho segnalato la cosa e in nessun caso ho avuto una risposta immediata al problema. Gli impegni mi hanno obbligato a spostarmi e trovare comunque colonnine funzionanti nel comune di Padova. Fortunatamente l’autonomia residua era sempre sotto controllo e sufficiente per farmi spostare di 20 km da dove mi trovavo.
Come detto in precedenza una vettura del genere si dovrebbe ricaricare solo a casa o nel luogo di lavoro e così avrei fatto se fosse stata di proprietà. Ma la rete di ricarica DEVE essere più affidabile altrimenti sarà difficile convincere le persone a fare il cambio.
Il mio tragitto quotidiano è di 60-70 km e con la Twingo ZE ne ho percorsi oltre 20mila.
Risparmio moltissimo, piacevole in città e tangenziale con una ripresa da scooter, si parcheggia ovunque grazie alle dimensioni contenute e il raggio di sterzata.
Nel posto dove vivo non pago i parcheggi in centro e posso accedere ovunque, non c’è il bollo, tagliando prossimo allo zero. Davvero soddisfatissimo.
E del riscaldamento in pompa di calore della Twingo (comfort e risparmio), ne vogliamo parlare? Quante auto di questa categoria lo hanno?
Andrò contro corrente, ma trovo più efficiente e utile la ricarica a 30 kW in DC della Spring (tra l’altro l’ho vista ricaricare anche oltre i 33 kW), ti permette di recuperare il 60% della batteria in 30 minuti (dal 20% all’ 80%), quindi in piccoli viaggi dove è necessario ricaricare con la Spring si perde meno tempo. C’è da dire anche che per chi ricarica principalmente a casa a basso amperaggio il caricatore della Spring è molto più efficiente rispetto a quello della Twingo, mentre se non si ha la possibilità di ricaricare a casa il caricatore da 22 kW in AC della Twingo è molto comodo. Inoltre i 30/40 km di autonomia in più della Spring non sono da sottovalutare anche in considerazione del calo futuro della batteria. Concordo invece sul fatto che la qualità percepita della Twingo è nettamente superiore rispetto alla Spring.
Si trova sicurmante piu’ a suo agio nei tratti di tangenziale da 100/110Km/h rispetto alla spring.
Confermo che la Twingo è un’ottima auto. Comoda e scattante con una buona abitabilità, ovviamente è una citycar. Per l’autonomia ci ho fatto da Bordighera a Borgo San Dalmazzo passando per il colle di Nava con la batteria carica al 100% senza soste intermedie anche perché sulla strada del Nava le colonnine stanno praticamente a zero
La mia Citycar ideale:
– Bagagliaio, consumi e prezzo della Spring
– Trazione post. sterzo e Chameleon della Twingoe
– Batteria da 42 kWh e CCS2 85 kW della 500e
– Qualità VW della eUp!
Chiedo troppo?
Ah dimenticavo, incentivi del 2021. Grazie.
Forse un punto a sfavore della Twingo rispetto alla Spring e’ l’abitabilita’ e il volume del bagagliaio. La Spring compensa la mancanza della possibilita’ di ricaricare a 22kW in AC con l’optional di ricarica in DC a 30 kW.
Con la Spring, viaggi di 210 km in autostrada sono fattibili senza ricarica (testato in estate)
Il costo della DC in una vettura come la Spring a mio avviso non è giustificato.. tra l’altro in città è molto più facile avere disponibili le Ac e sfruttarle al massimo secondo me è ancor meglio..
Ma in AC la Spring carica a 7.4 kW…… quindi se si necessita di una maggiore rapidita’ il DC e’ indispensabile
Esattamente.
Più che altro ritengo debba venire ricaricata a casa o nel luogo di lavoro con ricariche lente.. investire di più non ha molto senso, certo è possibile.. ma le colonnine in DC non sono molte in città..
Da possessore di Twingo elettrica posso dire che può essere utilizzata anche per viaggi ad un raggio fino a 300 / 350 km. L’accortezza è di non superare i 110 kmh in autostrada . Ci sono diffettucci non menzionati come per esempio la mancanza della DC in ricarica, ed altri più o meno gravi.
-L’accortezza è di non superare i 110 kmh in autostrada-
Così facendo quanta autostrada si fa per cortesia?
Magari una forchetta estate-inverno…
Grazie davvero.
Direi sui 150 km. In inverno togli un 30%.
Grazie. Troppo “giusto” per le mie necessità extraurbane, amche potendo ricaricare a destinazione. Sarei un po’ tanto al pelo d’inverno, quando per inciso li farebbe più comodo visto che d’estate appena posso provo ad usare la moto. Però ancora non la scarto. Devo trovare il modo di usarne una per una settimana.
Per chi cerca una citycar la Renault Twingo è l’auto elettrica definitiva. Non serve attendere nessuno sviluppo tecnologico. La presenza della leva del cambio, che serve per cambiare modalità di frenata si è rivelata una soluzione geniale. Io la uso continuamente passando da B1 (frenata minima, quasi folle) a B3 (frenata massima). Con un pochino di guida predittiva il freno a pedale non lo usi mai.
/// La presenza della leva del cambio, che serve per cambiare modalità di frenata si è rivelata una soluzione geniale. Io la uso continuamente \\\ E’ possibile cambiare modalitá di marcia “all’istante” o l’elettronica di bordo richiede qualche secondo per adeguarsi ? E’ una mia vecchia curiositá sui veicoli elettrici..
Sicuramente meno di un secondo, anche passando con due click da B1 a B3.
Non è questione di veicolo elettrico che si potrebbe adeguare immediatamente. È il software Renault che è pachidermico nel tempo di risposta. ..e obbliga a predire e anticipare il comando sulla leva cambio
Ripeto: il cambio è istantaneo
Confermo
Istantanea
Sarebbe utile uno sviluppo tecnologico per implementare la guida one pedal come su altri veicoli con buona pace della leva meccanica centrale.
Un selettore elettrico costa sicuramente di meno .