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I test del non tifoso/Il mio garage elettrico? Dacia Spring e Model 3

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Dacia Spring e Tesla Model 3. Sono le due auto che Luca vorrebbe mettere nel suo garage elettrico ideale. Il nostro amico “non tifoso” ha testato per lavoro gran parte delle BEV in circolazione (da ultimo Polestar 2) ma non ne ha ancora comprata una. Però,  ipotizzando di farlo, punterebbe sulla Spring come city car e sulla Model 3 per i viaggi più lunghi. Ecco perchè

La Dacia Spring, l’elettrica meno costosa (21.450 meno bonus).
Tesla Model 3 Long Range, l’auto elettrica top nel garage del “non tifoso”

La cittadina e la viaggiatrice nel garage elettrico ideale

                                 di Luca Sebastiani

Chi avesse avuto il piacere o dispiacere, scegliete voi, di leggere i miei precedenti
articoli, non troverà così strane le considerazioni che farò parlando di quelle che a mio avviso, nel mercato italiano sono le auto che offrono il rapporto prezzo e resa più interessanti.

Parliamo di Dacia Spring nel segmento entry level (A) e di Tesla Model 3 Long Range nel segmento medio (D).

Dacia Spring, la cittadina

Partendo dalla cittadina, ad oggi aggiornata rispetto a quella della mia prova (2 motorizzazioni disponibili una da 48 Kw e una da 33 kw e una batteria da circa 27 KWh con allestimenti inediti), nello specifico era una Spring del 2022 con un motore 33 Kw (44cv) e una batteria da circa 27 kWh (garanzia accumulatore 8 anni o 120.000 km, 75% capacità garantita).

La vettura della prova era dotata della porta di ricarica CCS2 Combo con possibilità di ricarica massima in corrente continua a 30 Kw di potenza, mentre in alternata a 7,4 kw.

La cittadina non è detto abbia bisogno della CCS2. Partendo da questo punto, posso affermare che l’optional della ricarica in corrente continua va ponderato in base alle vostre abitudini di ricarica, perchè una vettura come la Spring non vi farà desiderare un lungo viaggio, ma dei pratici spostamenti in città per poi farvi ricaricare a casa o nel posto di lavoro con potenze non elevate.

L’autonomia rilevata nel periodo autunnale (13-20 gradi) con un uso quasi esclusivamente cittadino è stata di 180 km e un consumo medio di 13,7 kWh ogni 100km in 450 km percorsi (circa 62 kWh consumati e 20 euro spesi, costo energia in quel periodo 32 centesimi al kWh).

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Tre giorni di riacirica domestica di Dacia Spring, con fotovoltaico. In blu l’energia prodotta, in arancione quella prelevata

Si ricarica a casa o a lavoro

Le ricariche sono state effettuate tutte a casa e una nel posto di lavoro. Una piccola digressione per affermare che nel periodo che va da ottobre a marzo nel nord-est, il contributo di un impianto fotovoltaico da 3,3 Kw con orientamento a sud per ricaricare un’auto, anche ipotizzando di poterla lasciare a casa in ricarica durante il giorno è molto marginale, quasi nullo.

Cosa si apprezza della citycar elettrica?

Rispetto ad una classica vettura termica, la citycar elettrica più economica acquistabile in Italia è più scattante nell’ambito di utilizzo per cui è pensata, è subito pronta non serve scaldarla e non ci sono vibrazioni, inoltre la tenuta di strada è buona e le dimensioni compatte permettono di parcheggiarla con facilità. Mostra i suoi limiti se si sale oltre i 100 km/h o si viaggia in autostrada (ambito che sconsiglio), sia per i consumi che per i fruscii aerodinamici.

Entry level minima spesa, massima resa

Il mio consiglio è di preferire la versione entry level da 33kw con l’aggiunta della ricarica in corrente continua solo se sapete di utilizzare le colonnine pubbliche spesso, altrimenti in un’ottica di risparmio trattandosi di una vettura che non vi porterà a viaggiare troppo lontano da casa, baderei alla sostanza e al fatto che l’auto sarà ricaricata sempre in modalità lenta.

Tesla Model 3 Long Range, la viaggiatrice

garage elettrico
la Tesla Model 3 Long Range di Luca durante un’escursione sui Colli Euganei: è lei la regina del suo garage elettrico ideale

Cosa posso dire dell’auto elettrica che ha riscritto i canoni delle vetture elettriche? Posso dire che se volete fare un lungo viaggio con una vettura elettrica e volete spendere il “giusto” per acquistarla, non c’è scelta più sensata di Tesla Model 3 Long Range.

Dalla sua presentazione si sono aggiunte diverse concorrenti, ognuna offre delle caratteristiche diverse, ma in comune hanno una costante: costano più di Model 3 e vi faranno percorrere al più gli stessi chilometri con una ricarica, ma con una batteria più grande e un peso maggiore.

Nella fattispecie la vettura con cui ad ora ho avuto modo di percorrere 6.000 km (circa 1.000 kWh consumati ricarica quasi solo supercharger), è la versione del 2022 Long Range appunto (aggiornata con pompa di calore e batteria da 78 kWh aggiornata) ed è la vettura che uso in ambito lavorativo (garanzia accumulatore 8 anni o 192.000km, 70% capacità garantita).

garage elettrico

Vanno tolti subito i dubbi, NON è una vettura “premium” (le concorrenti dello stesso segmento fanno meglio per finiture, insonorizzazione, personalizzazione interni ed esterni , precisione ADAS ma come già detto costano di più). La posizione di guida è bassa, ma i sedili sono comodi e l’assetto non è rigido con i cerchi da 18′.

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La rete di Supercharger: uno dei motivi per i quale Tesla Model 3 dovrebbe stare nel garage elettrico ideale

Cosa fa ancora la differenza? Primo i Supercharger

La ricarica ai Supercharger è a prova di inesperto, basta impostare le destinazione e il navigatore vi indicherà dove e quanto ricaricare, non vi serviranno app, RFID card, abbonamenti. Arrivate inserite il connettore e fine della storia. Questo sistema ha un valore aggiunto maggiore se viaggiate all’estero, in quanto non dovrete preoccuparvi se il vostro operatore vi garantirà o meno la ricarica e nemmeno se il vostro cellulare funzionerà o meno quando arriverete, perchè ci penserà il vostro account Tesla a risolvere ogni problema. Lo svantaggio è che quasi sempre dovrete uscire dall’autostrada e aggiungere almeno 10 minuti al tempo di ricarica per recarvi al supercharger e rientrare.

Cosa cambia rispetto al passato recente? Essenzialmente 2 cose: non è il modo più economico per ricaricare e la rete di ricarica in autostrada grazie a Free To X si è ampliata moltissimo in soli 2 anni. Quindi per chi viaggia molto, ma rimane nel nostro territorio, esistono delle alternative per ricaricare più pratiche e anche meno costose, quando tutto va bene. I Supercharger restano una garanzia anche per sicurezza:  difficilmente li troverete non funzionanti.

L’efficienza è la chiave: a confronto con Polestar 2

Chi è arrivato fin qui e ha letto il mio articolo sulla Polestar 2, saprà che per il mio “classico” viaggio casa-montagna (170 km andata, 170 ritorno) ho dovuto effettuare una ricarica obbligatoria al rientro. Con Model 3 Long Range 2022 non ho dovuto effettuare alcuna ricarica nel medesimo percorso e mantenendo la stessa media che ho tenuto con la Polestar 2.

Aggiungo: sia con le temperature rilevate con la Polestar, sia con temperature nettamente più basse ( 5-10 gradi). Considerando che la capacità della batteria è quasi uguale posso affermare che l’efficienza di Model 3 è imbattibile nel suo segmento, ma anche rispetto ad una citycar perchè in città è possibile ottenere medie inferiori ai 15 kWh ogni 100 km.

Perchè a mio avviso queste 2 vetture compongono” il garage ideale di un viaggiatore elettrico” in Italia ad oggi? Semplicemente perchè otterrete il massimo per entrambi i segmenti di auto in rapporto alla vostra spesa, almeno ad oggi.

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28 COMMENTI

  1. Ho una Sprint di proprietà e una Smart NLT.
    E un Rav 4 per i viaggi interstellari…..xhe praticamente non uso mai…euro 4.
    Vorrei andare un po’ Ot per lanciare un’idea.
    So che si vendono poche elettriche e abbiamo un parco auto vecchio.
    Poiché si tende a chiudere per il futuro alle ante- Euro5, non sarebbe il caso di dare la possibilità di usarle ancora, ma in combinazione con una elettrica?
    Dimezzeremmo il parco auto termico, dimezzando le emissioni generali….
    Boh, pensateci….. soprattutto chi ha la possibilità di fare proposte a chi conta….

  2. Spezzo una lancetta per la Spring
    (magari la versione da 65cv, resa sicura nei sorpassi e più divertente alla guida)

    EURONCAP TEST modalità 2021:

    – 0 stelle Fiat Nuova panda (modello 2018) – peso 1050 kg
    – 0 stelle Fiat Grande punto (modello del 2015) – peso 1150 kg
    – 1 stella Spring (modello 2021) . peso 970 kg
    – 0 stelle Zoe – peso 1500 kg

    notare che la stessa Panda:
    – nel test in modalità 2021 prende 0 stelle
    – nel test in modalità 2015 prendeva 3 stelle
    – nel test in modalità 2011 prendeva 4 stelle

    Indica che il test Euroncap è cambiato molto negli anni:
    – nel 2015 è diventato un po’ più severo per gli urti
    – nel 2016 e nel 2018 soprattuto per il peso dato ai dispositivi elettronici di protezione attiva

    Di recente vengono penalizzati fortemente ogni mancanza in nuovi aspetti che non riguardano la sicurezza passiva dell’urto, ma tutti gli accessori attivi, es, mancanze verso sistemi di evitamento l’impatto con ciclisti (per carità, utili se efficaci, ma una volta ce li sognavamo) piuttosto che mancanza di avviso di mancato allacciamento della cintura posteriore

    La Spring può avere altre mancanze, su finiture e qualità cablaggi per cui non so se durerà 15 anni, si vedrà, ma IMHO rimanene nell’insieme un bel modello, che copre bene una nicchia ( e lo avrebbe fatto ancora meglio se avessero limato i listini)

    A livello di scocca, la progettazione dei vari modelli da cui deriva è del 2017, già con buoni criteri sui dimensionamenti dei pillar (travi perimetrali) dell’abitacolo e del resto, in relazione alla categoria, visto il peso piuma ( 850.kg da termica e 970 kg da elettrica) e anche la larghezza parecchio stretta (entra bene nei garage vecchi di una volta, per questo copriva bene una nicchia); dai è fatta decentemente, almeno gli urti più comuni dovrebbe gestirli (meglio di una Panda, che negli urti ha il vizietto di tendere a ripiegarsi a libro alla base del parabrezza, praicamente come una utilitaria Punto 1a serie anni 90′);

    e per essere una low cost, non è male che abbia anche gli airbag a tendina laterali (magari non per merito, immagino da una certa data sono stati resi obbligatori)

    manca di una serie di ADAS e accessori interni che nel test 2021 la penalizzano, da cui 1 stella

    poi, sicuro la prossima versione farà meglio, ma sarà più infarcita di elettronica (che vabbè tanto ormai ci si deve abituare), e con scocca più larga e più pesante

    ed vabbè ora sono normali, ma ha anche gli aribag laterali

    • Sono a richiesta nel posteriore (airbag laterali) su alcuni modelli correntemente venduti di auto di segmento D di prezzo che si aggira sui 50K di blasonate case automobilistiche storiche…

    • Posseggo panda ibrida e sovente ho avuto la possibilità di provare la spring, grazie all’ottimo car sharing Zity. Posso dire che
      1. La spring è molto più scattante nonostante la potenza nominale di molto inferiore, finché non si superano i 70-80 km/h. Considerando che la pietra di paragone è già molto poco vivace, vuol dire che davvero, almeno la versione da 44 cv, si siede dopo aver superato le velocità cittadine.
      2. Con molto dispiacere noto che il volante nella versione provata, che immagino fosse quella base di gamma, non aveva volante regolabile in altezza, rendendomi di fatto impossibile girare lo sterzo mentre si premeva il freno: non uno scenario ottimale. Sono alto 183 cm con le gambe particolarmente lunghe rispetto al busto, e nella spring ero molto costretto. Tuttavia non essendoci la frizione, grossomodo si poteva sopravvivere, mettendo il piede in una posizione insolita.
      Chiaramente un eventuale allestimento superiore con volante oppure sedile regolabili risolverebbe tutto quanto.

      Per il resto è una cittadina e doti dinamiche sono quelle di una cittadina: ho constatato che va dritta se voglio andare dritto e che frena se premo il freno. Direi approvata a pieni voti.

  3. Preciso, preciso il “mio garage”, con l’aggiunta di una terza macchina ( Clio full-hybrid), la famiglia è numerosa, in 6 con 5 patenti…
    La model 3 LR, comprata 2 anni fa con incentivi statali con cui ho sostituito un furgone Caravelke VW.
    La Spring comprata anch’essa 2 anni fa con incentivi Lombardia per rottamazione di una vecchia Panda
    La clio ha ormai 3 anni, fa il suo dovere.
    Che dire, al momento ritengo di avere un mix ottimale, e con l’impianto fotovoltaico+accumulo riesco a caricare entrambe le full-elettric per il 90% del tempo.
    A chi critica la Spring, dico che come vettura per spostamenti con raggio 50/60 km è ottima ( dopotutto sostituisce una Panda), comoda, pratica senza troppe pretese.
    La model 3 non ha bisogno di commenti, mai avuto problemi di ricarica (con il furgone precedente ero abituato a fare più di 1000 km tra un pieno e l’altro)
    Al momento SODDISFATTISSIMO !
    Filippo

  4. Concordo con Luca. La Tesla M3 RWD LR in assoluto la più efficiente nei lunghi viaggi, autostradali e non.
    La Spring è auto “da battaglia” tuttofare, imbattibile nei consumi.

    • Infatti, ci stanno i numeri fare testo 🙂

      Model 3 a seconda del tipo di gommatura classe A o classe C, a 130 km/h se ho capito bene riesce a usare solo 18-19 kwh per fare 100.km (con clima acceso in situazioni non estreme)

      è un record assoluto; il conto dell’autonomia a 130 km/h in base alla capienza netta della batteria si fa in fretta, magari calcolando di usare la batteria dal 100% al 10%

      A questo record ci si avvicina la Ioniq-6 con circa 19,5 kwh per 100.km);
      e la versione Suv, la Model Y ( 21-22 kwh per 100 km ?)

      Tute le altre berline elettriche, sia piccole ma con cattivi cx, che grandi con discreti/buoni cx ma power train non buoni come quello di Tesla, mi pare che stanno circa tra i 23 e i 27 kwh

      Per cui in autostrada, le prime 3 in effetti si distinguono come autonomia

  5. Una macchina può piacere o non piacere oppure non essere confacente ai propri bisogni. Questi sono tutti fattori soggettivi che nessuno può costestare, ma non giustifica esprimere giudizi totalmente negativi su un auto senza possederla o averla provata. Ho una Dacia Spring da 5 mesi e ne sono pienamente soddisfatto per l’uso che io e mia moglie ne facciamo. Ha bassisimi consumi, comoda, scattante e facile da guidare in città. Se si esce dalla città incontra tutti i suoi limiti, trascurabili se rimaniamo in un raggio di 100 km dalla propria abitazione, ma l’auto non è pensata per quell’uso.

  6. -Mi stupisce invece che consigli e difendi un’auto così poco sicura.-

    Perchè Luca è un uomo vero.

    DIGIAMOLO! 😀

  7. Vorrei ringraziare Luca per queste riflessioni. Non un’elettrica ma ne ha esperienza. A differenza mia che ne sono simpatizzante ma ho fatto solo un test drive della MG4.

    Ecco, mi hai aperto un mondo e sto pensando anche io di prenderne una o due a noleggio per qualche giorno per farci esperienza.
    Prima di leggerti non ci avevo mai pensato, ne ho mai avuto auto a noleggio. Ma visto il cambio di paradigma l’idra è ottima. Grazie dello spunto.

    Sul tema specifico, c’è la MG4 ER Trophy 520Km/WLTP, 40250 – 1600€ di sconto casa. Per i viaggi non deve essere malaccio se bastano i 360L di bagagliaio.
    La Spring… NO troppo per quel che offre, avesse almeno cavo tipo 2 e DC inclusa nel prezzo.

  8. Coincide quasi con la composizione del ns. “garage” di famiglia: Dacia Spring con optional CCS (da 16 mesi e 14000 km) e Tesla M3 RWD (da 4 mesi).
    Della seconda nulla da dire se non quanto gia’ detto. Della prima solo sorprese positive (alla faccia dei detrattori….)

    • Anche a me fa rabbrividire. Plaudo invece l’idea della Model 3. Anche se a me piace la performance, ad un utente tranquillo suggerirei la nuova Red che potrebbe arrivare a sfondare la soglia psicologica dei 500 km wltp con una batteria LFP m3p di CATL molto interessante ed efficiente (anche se è stata appena superata da una nuovissima versione). Tra l’altro la versione highland è fenomenale.

      Sono curioso di vedere come la nuova Tesla RWD si posizionerà rispetto alla versione long range della mg4: prezzo e km potrebbero essere vicini, favorendo la Tesla per l’uso della batteria LFP…

      • Va bene tutto ma non si può paragonare una Model 3 con una MG4… paragoniamo una Serie 3 con una Tipo allora già che ci siamo dai.

        • Concorso. Ridetto in parole diverse: sono curioso di vedere se la nuova Model 3 “asfalta” la MG4 long range o se la MG4 long range ha un senso a quel prezzo

  9. Luca : NON concordo con te !
    Da possessore e guidatore elettrico, io la penso diversamente :
    1)La Spring (almeno la versione da me provata)
    -NON ha il sedile regolabile in altezza: scomodissimo per persone basse o alte
    -ricarica in AC a soli 7,4 kW: che implica ben 4 ore per una ricarica completa pertanto è INDISPENSABILE spendere 1000 € per la ricarica in DC.
    Io valuterei invece la Renault Twingo ZE: ha un caricatore da in AC da 22 kW che garantisce una ricarica completa in poco più di una ora.
    2)la Tesla Model 3 RWD:
    -costa ben 7’500 € in meno della long range,
    -é più leggera ed efficiente, pur avendo prestazioni di tutto rispetto
    -monta batterie LFP che si possono ricaricare, senza degrado, sempre al 100%
    Pertanto l’autonomia reale, in pratica, è molto simile alla long range. Quindi adatta alla maggior parte degli utilizzatori .
    Meditate gente

    • Buongiorno Paolo, in merito alle sue considerazioni rispondo affermando che non ho notato problemi con i sedili della Spring, io sono alto 1,70 la mia compagna 1,78. Anche altri colleghi sono saliti e non ho avuto responsi negativi relativi alla seduta.
      Consideriamo che è una vettura pensate per spostamenti cittadini , non per ore di viaggio.
      La ricarica in DC ho spiegato perchè a mio avviso è inutile , in un contesto di uso casa-lavoro con un raggio breve, l’auto si carica lentamente, quindi aggiungere una spesa molto esosa è inutile, un viaggio lungo con la Spring non lo farai.
      La Twingo è certamente più “macchina” ma ballano oltre 5.000 euro di differenza, considerando che anch’essa non permetterà dei viaggi particolarmente lunghi , la scelta dipende dal famoso portafoglio, è ovvio che se spendi di più hai di più.
      Per quanto concerne Tesla per i viaggi lunghi la Long Range garantisce quasi 100 km in più reali e non sono pochi, se lo scopo è utilizzarla per lunghe tratte la differenza tra la RWD diventa marcata e permette di evitare più di qualche sosta.
      Diventa evidente che è un compromesso adatto ai più, ma considerando di avere 2 auto elettriche in garage senza dover scendere a troppo compromessi investirei proprio su di essa.

  10. Io, che invece la BEV la ho davvero, consiglio una Tesla per i viaggi, e qui concordo ma nel mio caso è la Y, per la capacità di carico che in un lungo viaggio è sempre utile.
    Come seconda cittadina, in attesa della Model 2, mi terrei alla larga dal kart elettrico a fine produzione citato e opterei per una MG4 o simile. La MG4 in urbano è fenomenale. I problemi al software e agli adas si notano nei viaggi.
    O anche una ID3 usata. Scattante, ben rifinita e spaziosa.

    Ma la “molla”… non mi da sicurezza.
    Tutto ovviamente soggettivo.

    • -Ma la “molla”… non mi da sicurezza.-

      La Molla è una macchina da uomini veri.
      Sono tutti capaci di fare gli splendidi con cinque stelle di euroncap.
      E’ con zero stelle che si vede chi ha il pelo e chi le piume 😀

      P.S.
      “la Molla” è assolutamente perfetto come soprannome. Copre tutti i campi semantici possibili e immaginabili (oggetto molle, macchinina a molla, rimbalzina, tremolina etc etc).

      (ovviamente per scherzare…)

      • “Sono tutti capaci di fare gli splendidi con cinque stelle di euroncap.
        E’ con zero stelle che si vede chi ha il pelo e chi le piume ”

        Sto ancora ridendo! 😀 😀 😀

        Pensa che un mese fa un amico mi ha mandato una foto. La sua vicina di casa ha la Molla e se l’è ritrovata nel fossato di fronte casa. Non abbiamo citato la fantastica mancanza del Park in questo capolavoro ingegneristico del risparmio.
        Parafrasando male un vecchio mantra: “luci spente, casco ben slacciato e assicurati di aver tirato il collo alla leva del freno a mano prima di scendere dall’auto”

        • -avevi assicurata la leva del cambio nello sterno!-

          Perchè tutto quello che non ti uccide ti rafforza!

          (ma l’avevi capito o noche stavo scherzando? 😉 )

          • Ma secondo te???? Puoi avere dubbi sulla pettinatura di Enzo, non sul fatto che io riconosca l’ironia!

    • Le mie considerazioni soggettive, si riferiscono a ciò che per me restituisce la massima resa in rapporto alla spesa fatta. Nell’ultimo anno ho percorso circa 20.000 km con diverse vetture elettriche, ( soprattutto Tesla) la differenza di prezzo tra Model 3 e Model Y Long range è di 5000 euro, non sono pochi. Inoltre Model Y non restituisce gli stessi consumi di Model 3, quindi ha un’autonomia inferiore, se lo scopo è viaggiare Model 3 è imbattibile.
      Inoltre anche le misure sono diverse è più lunga e più larga Model Y, il che inizia a rendere problematici i parcheggi e gli spostamenti in zone non molto larghe ( già Model 3 è molto grande per gli standard delle nostre strade).
      Le altre vetture citate al posto delle Spring sono più costose ( anche di molto) , se invece parliamo di usato allora diciamo che tutto può valere o meno, però direi che è più saggio avere una vettura nuova con tutte le garanzie del caso rispetto ad una usata con meno garanzia e più incognite.

      • Le tue considerazioni Luca sono legittime, sia chiaro. Semplicemente non concordo.
        Io ho deciso di comprare una Tesla proprio dopo aver viaggiato in Canada e in Francia con una Model3. E’ una berlina fantastica ma quando devi caricarci qualcosa ti accorgi che il bagagliaio a bocca di rana è limitante, che con il portellone aperto ti piove nel bagagliaio, che l’altezza da terra ti preclude alcune rampe.
        Quindi baratto volentieri il maggior consumo (che non è così maggiore ti posso assicurare) e le maggiori dimensioni della ModelY con la sua altezza da terra rispetto a questi problemucci di M3.
        Sulle sensazioni di guida la M3 mi piace tantissimo ma la Y si difende bene. Nel viaggio lungo lo spazio interno della Y rende tutto piacevole. A 20 anni avrei scelto M3 a occhi chiusi, del resto a 20 anni avevo una Celica) ma parliamo di 2 auto in “famiglia” quindi le esigenze sono un po’ diverse. 🙂

        Mi stupisce invece che consigli e difendi un’auto così poco sicura.
        Il costo non è tutto. Se la famiglia in questione in città ci gira con dei figli… io penserei anche a questo.

        • Preciso , non mi risulta di “difendere” qualcosa, semplicemente con le dovute considerazioni la consiglio perchè è l’elettrica più economica nel nostro mercato e per l’uso cittadino è indicata.
          In merito alle stelle NCAP , va precisato che come per altre vetture moderne ( ma non con progetto fresco) non dotate di ADAS avanzati avere una stella è normale.
          Ci sono vetture anche di segmenti superiori con 1 stella perchè hanno un progetto datato dietro ( mi viene in mente la Jeep Renegade), ma non sento clamore anzi ne vedo moltissime in giro.
          Se parliamo di sicurezza è più rischioso camminare a piedi in una città o peggio ancora in bici , lo vietiamo ai figli?
          In merito a Model 3 lo scorso inverno sono andato anche a sciare in 4 persone con annessa attrezzatura e non ho avuto problemi, poi ognuno valuta le proprie necessità un mio collega ha un van 7 posti per muoversi con 2 figli e dice che quasi non gli basta, quindi credo sia molto soggettivo. Una berlina da 4 metri e 70 non è così piccola, lo spazio chiama spazio ma credo sia oggettivamente buono se non ci si deve trasferire ogni giorni con frigoriferi, TV, etc.. Mio nonno andava in ferie per 3 settimane con un NSU Prinz in 5 e ce la faceva benissimo..Altri tempi, ma con la giusta ponderazione credo sia tutto possibile. Poi chiaro potendo spendere di più e dando meno peso all’autonomia ha senso la Y, infatti ne stanno vendendo tantissime. Complice la moda SUV chiaramente.

          • Vedi tante Renegade con 1 stella e quindi? Vuol forse dire che se ne vendono e hanno 1 stelle diventano di punto in bianco sicure per te e per gli altri? O che il fatto di avere una stella perde di significato perchè è una Renegade?

            “Se parliamo di sicurezza è più rischioso camminare a piedi in una città o peggio ancora in bici , lo vietiamo ai figli?”
            O li facciamo camminare in città in cui più auto circolanti sono dotate di sistemi anche a tutela dei pedoni/ciclisti?
            Avevo da pochi giorni la Ioniq hybrid del 2017 quando un bambino in bici mi si è buttato in mezzo alla strada guardando dal lato opposto. La macchina ha inchiodato appena prima di me. Per me questo è importante.
            La seconda auto che ho in casa oltre alla Y è una Yaris del 2020. Perchè non confrontiamo la sicurezza attiva/passiva/pedoni/ciclisti della Spring con questa?
            Inoltre mi riferivo alla sicurezza anche interna. Se ti centra una Renegade, non me ne frega nulla della Renegade, ma preferisco che ogni millimetro della MIA auto faccia tutto il possibile per tutelare la salute degli occupanti.

            Ma ripeto che capisco il tuo punto di vista. Se il discorso è puramente economico, si sceglie il compromesso da accettare. In città sono rari gli incidenti gravi. Fintanto che non ti arriva contro un Urus.

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