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Toyota attacca: l’elettrico è un flop, ve l’avevo detto…

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Il numero uno Toyota, Koji Sato, al Japan Mobility Show, in corso a Tokio.

Toyota attacca: “L’elettrico è un flop, ve l’avevamo detto…”. Al Japan Mobility Show è andata in onda la rivincita del colosso asiatico, ma con accenti diversi…

toyota attacca
Uno dei nuovi modelli presentati al Japan Mobility Show

Toyota attacca: “La gente inizia a vedere le cose come stanno…”

Come al solito il più aspro è stato l’ex n.1 (e grande azionista) Akio Toyoda, che ha sottolineato il calo delle vendite e della produzione di EV soprattutto negli Stati Uniti. “I clienti stanno finalmente cominciando a vedere le cose come stanno”, ha detto.“Ci sono molti modi per scalare la montagna della neutralità di CO2. Ma se le regole vengono scritte in maniera ideologica, allora sono i consumatori, le persone normali a soffrire maggiormente”. Con chiaro riferimento al passaggio alle emissioni zero che l’Europa ha fissato (per ora) al 2035. Secondo Toyoda c’è stata troppa fretta nel passaggio all’elettrico di molti concorrenti, mentre la sua azienda si sta muovendo nei tempi giusti. Riscuotendo nel frattempo un enorme successo con l’ibrido, in cui è stato apripista. Per la verità Toyota si è mossa anche nell’elettrico, ma con due colossali insuccessi come la bZ4X e la Lexus UX 300e.

toyota attacca
Il numero uno Toyota, Koji Sato, al Japan Motor Show.

Messaggio a Tesla: “Faremo EV come solo un costruttore vero sa fare”

Sugli stessi concetti, ma con toni diversi, è intervenuto l’attuale n.1 Koji Sato, parlando di “un futuro della mobilità pieno di diversità. Ci sono tanti bisogni e valori diversi quante sono le persone nel mondo. Il futuro non è deciso da qualcun altro. Il futuro è qualcosa che tutti creiamo“. Il concetto è sempre lo stesso: devono essere i clienti e non i governi a scegliere che auto e motorizzazione vogliono. Ma sulle elettriche Sato è stato decisamente più positivo: “Non sono solo ecologiche. Offrono anche il loro sapore di divertimento di guida e condimento automobilistico.E possono offrire un valore esperienziale diversificato. Questa è la nostra visione per i veicoli elettrici a batteria“. Con una stilettata finale a Tesla: “Stiamo producendo veicoli elettrici a batteria come solo una vera casa automobilistica può fare“. Il riferimento è evidentemente al futuro, perché se guardiamo ai modelli messi in circolazione finora il confronto con Tesla è imbarazzante. Come testimoniano le vendite.

 

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230 COMMENTI

  1. è sempre uno spasso leggere come i fissati dell’elettrico nonostante l’evidente flop di questa tecnologia ridicola, si arrampichino sugli specchi per tentare di screditare qualunque notizia metta in risalto il flop dell’elettrico, nemmeno di fronte a dati evidenti e incontrovertibili che anche un bambino di 5 anni saprebbe interpretare.
    L’elettrico è una follia utopistica che nulla ha a che vedere con la realtà, molti “elettro-fissati” non si rendono conto che la tecnologia NON si impone con due righe di legge ma si conquista con la fiducia, migliorando la propria condizione e non peggiorandola come oggi accade.
    Non ci si rende nemmeno conto di quali sono le REALI esigenze della gente, dei pendolari, di chi usa l’auto per lavoro e non per solo divertimento, senza considerare le implicazioni sul mondo del lavoro che sta soffrendo per colpa di un utopia ecologista stupida e arretrata: ogni giorno si perdono posti di lavoro per colpa di questa ottusità sulla transizione ecologica, senza rendersi conto di quanto tutto questo impatti sulla vita reale delle persone.
    Senza considerare i costi, le scomodità di utilizzo, le assurde perdite di tempo alle colonnine e infine l’impossibilità di sentirsi LIBERO di poter usufruire di un mezzo affidabile!
    Leggo addirittura di gente che denigra chi non è passato all’elettrico adducendo il fatto che costoro sono “retrogradi” e rei di inquinare il mondo. Se solo sapessero cosa sta provocando la produzione di batterie in paesi come l’Africa, tornerebbero a casa piangendo, ma evidentemente credono ancora che il componenti delle pile siano prodotti in serra con fiori di Bach e che tutta l’energia elettrica venga prodotta da qualche pala eolica sparsa qua e là, ignoranza pura!
    Qui c’è gente che DEVE ANDARE A LAVORARE ogni giorni col proprio mezzo, non ha tempo da perdere in auto costosissime con autonomie ridicole e tempi di ricarica eterni e che non tutti abbiamo il box, la villa col fotovoltaico e un conto in banca cospicuo, ma probabilmente è una “colpa” essere meno abbienti.
    D’altronde tra gli elettro-nauti c’è che asserisce perfino che “l’auto non è un diritto del popolo”, come dire non te la puoi permettere? Chi se ne frega, vai a piedi…
    Costoro dovrebbero solo vergognarsi, un giorno potrebbero trovarsi loro stessi in situazioni in cui si potrebbero pentire di aver scritto simili scemenze…

    • Buongiorno DeltaY (o Bussoly o Danyx come altre volte si è firmato). Lei ci ha scritto 8 volte, con diversi nick, ma ha detto sempre le stesse cose. Per lo più banalità orecchiate al bar. Non si è ancora stancato? Noi sì.

      • si però sig. Massimo, invece di rispondere sempre allo stesso modo, visto che lei è molto informato su tutto, ci spieghi allora come vengono prodotte le batterie per le auto elettriche, con quali materiali, dove, come e da chi vengono estratti questi materiali.
        perchè io non ci sono stato al bar, e quindi non le so queste cose…

        • Per Felix: Io veramente aspetto ancora la risposta precedente, le ho mandato la trascrizione della Earning Call di Hertz che evidenzia la falsità delle sue affermazioni in merito ma purtroppo è sparito.
          L’ha letta? L’ha capita?

          • Guardi Camillo, le posso anche dare ragione, non mi metto certo a battibeccare su una traduzione…
            Tanto sono usciti i nuovi dati aggiornati ad ottobre sulle vendite, e su quelli mi sembra ci sia poco da discutere ; chiamarlo flop è perfino troppo generoso.
            Evidentemente non solo la Hertz ha deciso di non comprare auto elettriche.
            E non mi parlate dell’europa o della norvegia che ha meno abitanti della lombardia; in Francia e Olanda più del 50% degli acquirenti di auto el. si è amaramente pentito della scelta fatta.
            Non mi chieda le fonti perchè come ha potuto vedere sono stato redarguito per aver postato un link di un altro sito

          • Lei continua a guardarsi l’ombelico e non ne azzecca una: “Anche nei nove mesi l’Italia figura all’ultimo posto per le vetture elettriche, con le BEV a quota 3,9% e le PHEV al 4,5%, superata da Germania (BEV 18,1% e PHEV 5,8%), Francia (BEV 15,9% e PHEV 9,0%), Regno Unito (BEV 16,4% e PHEV 6,8%) e Spagna BEV 4,9% e PHEV 6,3%. Nei nove mesi le quote relative all’intero mercato europeo sono per le BEV il 15,2% (+3,1 punti) e per le PHEV il 7,4% (-0,9 punti)“.
            Il link ai dati ufficiali UNRAE sono consentiti:
            I dati su francesi e olandesi “pentiti” sono falsi. Per questo Vaielettrico li ha ignorati, dopo attenta verifica. Ora faccio un’eccezione e posto il link di un sito concorrente: https://www.automoto.it/news/fake-news-scambiate-per-vere-in-olanda-addio-alle-auto-elettriche.html.

        • Non è necessario andare al bar. Basta consultare qualcuno dei 10.500 articoli pubblicati sul nostro sito. Troppa fatica leggere? Può cominciare con qualche video:
          Nicola Armaroli: la verità in pillole su auto elettriche e dintorni
          Perchè non estraiamo il litio dal Mare Nostrum?
          Il cobalto è il male assoluto? In Congo per esempio…
          L’auto elettrica ci renderà schiavi della Cina? Solo se…
          Terre rare, cosa sono e dove servono (non nelle batterie)

          • si però basta con queste furbate, mettete da parte le percentuali, contano i numeri, come mai evitate sempre i numeri ?
            io non ne azzecco mai una; praticamente come VW che da inizio anno ha venduto 2000 auto elettriche in italia, a fronte di ingenti investimenti.
            sara’ per questo che parlate sempre e solo di percentuali ?
            2000 auto, praticamente i concessionari e gli autonoleggi

          • Lei ci ha stufato. Si calcoli da solo, se ne è capace, quanto fa il 15,2% del mercato auto europeo (9.684.894 autovetture nei primi 9 mesi del 2023). E capirà quanto sia miope sparare sentenze sui dati dell’insignificante mercato italiano.

          • il terzo mercato europeo insignificante ??
            ah gia’ dimenticavo, molto più importante il mercato norvegese, con i loro 5 milioni di abitanti..

          • Il primo mercato auto è la Germania: elettriche al 18,1%
            Il secondo è la Francia: elettriche al 15,9%
            Il terzo è il Regno Unito: elettriche 16,4%
            Messi insieme fanno cinque volte il mercato italiano che è circa il 10% del totale europeo.
            Forza Italia, sarai tu a decretare il flop dell’auto elettrica.

          • mi sfugge il motivo di questa suddivisione, il mercato delle auto è complessivo, da quando si va a vedere, se non a livello statistico, come sono alimentate ?
            la germania è il primo mercato, le seconde, francia italia e inghilterra, più o meno come vendite si equivaglono.
            dire che il mercato italiano è insignificante è ridicolo, lo sara’ per le auto elettriche, ma un paese con 60 milioni di abitanti con il secondo/terzo pil in europa, come può esserlo ? i numeri si fanno in questi paesi

          • @Felix
            A invece me sfugge il motivo per cui, con il mercato auto nel suo complesso che sta andando verso le BEV, ci si debba ostinare con la cubanizzazione del mercato italiano.
            Anche perché se i produttori vedranno ridursi globalmente le vendite di auto termiche potranno certamente “scaricare” le produzioni rimanenti sui paesi più deboli, tra cui l’Italia, ma i modelli saranno sempre più appassiti e vecchiotti visto che saranno da vendere agli irriducibili che li compreranno comunque, anzi più old style saranno e meglio sarà per il target di mercato che andranno a soddisfare.

          • @felix oltre a non essere in grado di capire il contenuto di un articolo, oltre a continuare a inventare dati (l’italia è al quinto posto per il pil) dimostra di non capire nulla neanche di economia aziendale.
            Alle case automobilistiche non frega nulla di vendere un alto numero di auto, ma di avere un alto margine di guadagno su ogni auto venduta. Le traduco, meglio vendere pochi SUV su cui guadagnare 2000€ che 4 utilitarie su cui guadagnare 500€.
            Se l’Italia come potere d’acquisto è basso e quindi compriamo tante auto ma tutte economiche o piccole, siamo un mercato insignificante.

            Altra cosa che non ha capito è che se vendesse auto, farebbe la fine di Nokia che all’alba degli smartphone li reputò insignificanti per poi chiudere i battenti in meno di 3 anni travolta dall’impossibilità di far uscire un prodotto competitivo dopo aver perso anni a sostenere che le persone volevano una tastiera fisica e si sarebbero accontentati di snake.
            Microsoft, quando lanciò la prima XBOX, venne derisa ma vendendo la prima console in perdita praticamente per la prima metà della sua commercializzazione diventò prima la terza del mercato fino a diventare oggi protagonista assoluta.

          • @Camillo leggendo quello che scrivi mi cresce ulteriormente la preoccupazione per Toyota perché, sostituendo opportunamente alcune parti:

            …” all’alba delle auto elettriche le reputò insignificanti per poi chiudere i battenti in meno di 3 anni travolta dall’impossibilità di far uscire un prodotto competitivo dopo aver perso anni a sostenere che le persone volevano un cambio fisico e si sarebbero accontentati delle prestazioni del motore termico” …

          • Per Leonardo: il protagonista di questa notizia è stato “messo da parte” proprio per le sue idee reazionarie, il ciclo di sostituzione dei telefoni è sicuramente più rapido delle auto quindi Toyota (il mio costruttore preferito) probabilmente non ha perso troppo tempo ed ha una bella roadmap per il prossimo futuro..
            Quello che farà la differenza tra il giorno e la notta per le auto elettriche saranno le batterie a stato solido, insensibili alla temperatura, rapide da caricare e molto più leggere..

          • Anche per me Toyota è uno dei produttori preferito, ma il ciclo di sostituzione c’entra poco, gli acquirenti possono cambiare scelta molto velocemente in base a considerazioni economiche o difficoltà di approvvigionamento dei combustibili o dell’ energia elettrica.
            Il problema è tutto dei produttori: se non sono pronti quando il mercato richiede un prodotto sono in guai grossi e le auto non sono caramelle che si producono con uno schiocco delle dita.
            Sono quasi dieci anni che Toyota racconta la storia delle batterie allo stato solido, nel frattempo i concorrenti hanno in portafoglio auto che senza lo stato solido sono già abbastanza mature e ne vendono a milioni, e Toyota non è la sola a lavorare sulle batterie allo stato solido, per questo sono a rischio di fare la fine di Nokia, anche se non credo che il governo giapponese lo permetterà.

  2. per R.S. : i suoi sono discorsi campati sul nulla, almeno i conti che ho fatto sulla 500 a benzina sono realistici, mi dica dove non tornano secondo lei, calcolare 12 km/litro di consumo per una 500 a benzina non mi sembra di aver fatto il furto…
    Per quanto riguarda i pannelli solari che tirate sempre fuori, sarei curioso di sapere quante persone in Italia hanno un impianto fotovoltaico personale…

    • per ora ha gettato la spugna Hertz; il maggior noleggiatore di auto al mondo non comprera’ più auto elettriche

      • Felix, è inutile che ripeti questa cosa ad ogni post…
        Stai modificando la realtà dei fatti.
        Hertz non ha gettato la spugna su nulla. Non ha detto che non comprerà più auto elettriche.
        Ha solo detto che al punto in cui sono non ne acquisterà altre per ora. Punto.
        Evidentemente la domanda non è così alta e la flotta che hanno è sufficiente a gestirla.
        Ho avuto modo di noleggiare una Polestar con Hertz. Non sapevano nemmeno loro come funzionasse nel dettaglio, non l’avevano configurata per la rete, non facevano gli aggiornamenti e la rivolevano con più del 80%! in più ti davano una chiavetta RFID per ricaricare che avrebbe riaddebitato un costo al kwh a consumo altissimo. Significa non crederci ancora abbastanza.
        Ho noleggiato all’estero con UFODRIVE (o Turo ma è un discorso diverso) ed è così che si noleggia nel mondo elettrico. Provare per credere. 🙂

        Su, ora prendi la cartella e vai a scuola.

        • come mai queste notizie vi infastidiscono ?
          non ho capito la battuta sulla scuola, ma io non modifico la realta’; anzi, per essere più precisi hertz ha detto che le auto eletttiche sono troppo costose, perdono valore troppo velocemente, e hanno costi di riparazione e manutenzione molto alti.
          Praticamente tutto il contrario di quanto sostenuto da molti accaniti fan, che ci parlano di super risparmi, però senza dati credibili a disposizione.

          • Queste notizie non infastidiscono perché anzi sono sintomo di una maggiore maturità del mercato, infastidisce la tua interpretazione fantasiosa.

            Hertz dice che rallenterà i piani di acquisto delle BEV perché, primo, i costi di riparazione sono più alti del preventivato e, secondo, a causa del deprezzamento dell’usato (principalmente fatto da Tesla). Che sono gli stessi problemi che diciamo da tempo tutti.

            Tutto il resto è una tua invenzione, capita quando un analfabeta funzionale legge un testo che non è in grado di comprendere quindi aggiunge parti inventate per confermare la sua opinione, però ti lascio il beneficio del dubbio. Incolla qui le parti del comunicato stampa di Heartz dove dice che sono troppo costose, che non ne comprerà mai più e che i costi di manutenzione sono troppo elevati e ti diamo ragione.

          • per Massimo : il signor Camillo ha chiesto prove di quello che avevo scritto, quindi ho riportato l’articolo..
            dalla sua risposta devo dedurre quindi che fanno bene a offendermi ?
            alcuni miei post sono stati bannati, ma io non ho mai offeso nessuno

          • A metà articolo leggo costi di manutenzione e di riparazione troppo elevati…
            Offendere le persone è consentito secondo i moderatori di questo sito ??

          • Trovo snervante anche correggere le imprecisioni, le mistificazioni e le vere e proprie falsità contenute nella maggior parte dei suoi post

          • Nell’articolo che hai linkato difatti non c’è quello che affermi, si parla di rallentamento e non di gettare spugna, si parla di deprezzamento dell’usato e di costi di riparazione troppo elevati e basta.
            Si fa un accenno a costi di manutenzione elevati all’inizio, ma è quattroruote che traduce male perché poi nel proseguo dell’articolo si parla solo della riparazione.
            Il resto è una tua INVENZIONE e qui puoi leggere la trascrizione intera: https://finance.yahoo.com/news/hertz-global-holdings-inc-nasdaq-195246182.html
            Io ho solo spiegato come si comporta un analfabeta funzionale, se ti senti offeso mi farei qualche domanda.

          • Non trova che sia sconveniente postare il link a un concorrente? Se non si fida di quello che scriviamo noi, non ci legga.

          • Felix hai un po’ stancato. Il giochino è il solito: Prendi una notizia complessa, la riduci a due frasi, ci fai una filippica sopra.
            Come abbiamo scritto, Hertz non ha affermato quello che tu affermi. E non lo ha fatto nemmeno se citi articoli dove questo non è scritto.
            Tu dici “mai più”. Loro dicono solo che limitano gli acquisti.
            Già questo dovrebbe farti capire quanto la stai facendo fuori dal vaso.
            Ma voi dovete sempre cercare modi per fare il tifo. Per dire che ce l’avete più lungo. Fate pure. Risultarte solo noiosi.
            Io la BEV la ho e i costi li conosco. E sai la cosa più bella? che non l’ho presa per risparmiare ma per non emettere più sostanze inquinanti durante i miei spostamenti. E sono fortunato perchè risparmio anche un sacco di soldi rispetto a quando avevo la termica. Per ora almeno. Ma se anche spendessi uguale o leggermente di più, quel che voglio è un mondo più vivibile. Anche grazie alla mia gocciolina di contributo. Che sommata a tante altrte goccioline faranno prima un lago e poi un mare.

            Tu puoi continuare a pontificare la tua ignoranza. Contento tu…

  3. “…allora sono i consumatori, le persone normali a soffrire maggiormente”.
    _______________
    E quando mai non è stato così dato che gli anormali (in senso negativo) che sono loro a questo hanno sempre puntato e per questo hanno sempre lavorato?
    E crede forse che “un normale” viva alla “Toyoda”?

  4. Ballmer, ex CEO di Microsoft nel 2007: Iphone, un telefono che costa 500 dollari? non lo comprerà nessuno….

    • La.storia è piena di valutazioni errate come questa e nel caso dell’ iPhone non c’erano in ballo neppure crisi climatiche o energetiche.

        • Ho i miei dubbi che quelle siano valutazioni più sbagliate. Interi colossi sono spariti o si sono ridimensionati su settori di nicchia: è di quello che parlavo, non certamente di una flessione di vendite indotta anche da un contesto macroeconomico creayo dall’ aumento dei tassi di interesse.

          • Credo non abbia colto, riassumo: hanno completamente sbagliato la valutazione del prodotto EV, il prodotto non si vende quanto era previsto; ergo, è un flop commerciale

          • @Luigi

            mi pare che lei e l’ex di Toyota siete in accordo sul definire le EV un flop

            ma non siete rimasti in tanti, persino Stellantis sta iniziando a cambiare le dichiazioni che faceva sino a qualche mese fa

            personalmente guardo i numeri di vendita anno su anno, in europa e nel mondo, a me l’andamento sembra chiaro

        • @ R.S. ahimè delle sue valutazioni le case automobilistiche de ne fanno gran poco, il punto é che i tassi di crescita stimati non si stanno realizzando, questo è il fatto.
          Poi lo chiami come vuole, in ambito aziendale, rispetto agli investimenti messi in campo, si chiama insuccesso commerciale.

      • alcune news di oggi : (si mette ma le per le elettriche..)
        Unep: nel 2030 governi produrranno il doppio dei combustibili.
        Diesel HVO, il carburante fatto di scarti: quanto costa, dove trovarlo
        Il «biocarburante» permette di ridurre le emissioni tra il 60 e il 90% e proviene da fonti rinnovabili.
        T&E: ‘L’Italia prima in Ue per biofuel da grassi animali’
        L’Italia è il Paese Ue con la maggiore quota di consumo di biocarburanti prodotti con grassi animali, quasi 400mila tonnellate di petrolio equivalente.
        Il “Green deal” Ue ora scricchiola: dall’auto alle case corsa a cambiare le misure suicide

        • Felix che noia.
          Ripropongo anche a te il solito test al quale puoi partecipare insieme a me.
          Io resto chiuso due ore in garage con l’auto elettrica accesa.
          Tu lo fai con la tua auto non elettrica. Puoi scegliere il combustibile che vuoi: biodiesel, biogas, metano, benzina, diesel, nafta agricola. Quel che vuoi.
          Dopo le 2 ore usciamo e mi racconti se hai capito il PERCHE’ si deve fare la transizione.

          Attendo conferma dell’accettazione del test. Se non vuoi accettare abbi la compiacenza di levarti dai piedi con le tue news sulle “basse emissioni”. Grazie.

        • Perché continua a rendersi ridicolo non leggendo il contenuto dei titoli che pubblica?
          Unep: nel 2030 governi produrranno il doppio dei combustibili.
          Cioè ma ha capito che l’articolo è pro-elettrico? Cioè che i governi produrranno il doppio dei combustibili raccomandati per non superare la soglia di 1.5 gradi di riscaldamento globale ed è un PROBLEMA?

          Come si fa a pensare che i biocarburanti sono una soluzione? Una persona intelligente cosa dovrebbe fare? Andare a vedere che in italia nel 2022 sono stati consumati 58,4 milioni di tonnellate di carburanti nel 2022, se in italia si consumano circa 38kg di carne a testa all’anno, ovvero 2,2 milioni di tonnellate, con quali scarti si dovrebbe fare il biocarburante? Con gli olii esausti, peccato che sempre nel 2022 se ne sono raccolti sole 80mila tonnellate..
          Caro Felix, ma lei lo raccoglie l’olio di cucina esausto e lo porta in discarica?

          Smetta di offendere la nostra intelligenza, si goda la sua auto termica limitandosi a esporre le sue teorie ad un pubblico dall’intelligenza limitata.

        • Che piacere risentirla Felic. Grazie Felic. Grazie mille. Molto bene, finalmente Felix. Era ora. Non posso che esserti eternamente grato, e con me tanti altri, poiché grazie ai tuoi continui  commenti, pareri, affermazioni, valutazioni sempre obiettivi e con solidi fondamenti scientifici e non supportati da fake news di talk show o riviste politicizzate, mi hai definitivamente convinto della assoluta bontà della mia scelta di passare all’auto elettrica. Ero già enormemente soddisfatto della mia BEV acquistata dopo ben oltre 30 anni di ICE, ma tu non fai altro che rafforzare costantemente e ulteriormente il buon senso della mia scelta felice. Per cui te ne sarò eternamente grato, per sempre. Bene, continua così, forza Felix. Mi raccomando, continua così, mi riempi di immensa gioia Felix.

          • non c’è di che Volpe, non per niente mi chiamo Felix, io cerco sempre di rendere felici gli altri, è una mia prerogativa.. :-)))

  5. Non ce la fa e si giustifica in maniera imbarazzante. Ok che userà ancora il telefono a gettoni e ascolterà musicassette, ma non accorgersi che il mondo sviluppato sta andando a grandi passi verso una scelta più sostenibile per la salute dell’ambiente e delle persone scegliendo sempre di più la mobilità elettrica è imbarazzante. Preoccupante per gli azionisti.

  6. che fosse un flop non avevamo dubbi, eppure in questo sito propagandistico riescono a dire che non è vero..
    i dati parlano chiaro, in europa le auto elettriche non le vuole nessuno, quelle immatricolate non sono neanche il 10% del totale, dopo più di 10 anni che sono in commercio mi sembra un pò poco; le comprano solo i norvegesi, e altri paesi del nord (ma non lo sanno che le auto elettriche al freddo hanno grossi problemi ?? però qualcuno dice che quelli furbi sono loro…).
    questo è il famoso progresso delle auto elettriche, il futuro della mobilita’ secondo gli esperti di questo sito, gli unici ad aver capito qualcosa…
    (quando leggo che Toyota, il più grande e affidabile produttore degli ultimi 10/20 anni, non capisce nulla, allora non c’è più nulla da aggiungere :-)))

    • Lei è una new entry, o forse un troll di lungo corso con nuovo nick. Le rispondo solo per correggere il dato sulle immatricolazioni in Europa (15% nel totale e quasi il 20% nei paesi che contano Germania, Francia, UK) e se esclude Zoe, Nissan Leaf e poco altro, sono in vendita da meno di sei anni. Non aggiunga altro, la ringraziamo

  7. L’europa sta scavando la fossa all’elettrico, obbligano al cambio senza imporre alcuno standard ai costruttori, se un consumatore medio volesse tenere l’auto 8-10 anni si ritroverebbe un’auto senza valore, difficilmente aggiornabile e con tecnologie obsolete.
    L’europa doveva imporre standard e regole, come ls possibilità di manutenzionare le batterie, dalla singola cella, standard sulle celle, standard sui connettori dei componenti.
    Tutto questo manca perché la tecnologia è ancora immatura ed in continua evoluzione, come dice toyota.
    Oggi trovo sensato solo il phev, ma con qualche standard per poter ripristinare le batterie senza spendere come una bev. Uno standard sulle phev avrebbe senso perche sarebbe una limitazione ridotta per i costruttori e darebbe più certezze ai consumatori.
    Ovviamente il phev è un prodotto adatto solo ai “cittadini”.
    E poi dovrebbero mettere un limite ai suv…

    • Non importa aspettare 8/10 anni.
      La fiat 500 elettrica, dal modico prezzo di acquisto di 30/35 mila euro, dopo 2 anni è valutata meno della metà, dopo 2 anni eh…
      E pensare che io con 35 mila euro mi ci compravo 2 Golf; con l’ultima che ho avuto, a benzina, ci ho fatto soltanto 300mila km, spese di manutenzione veramente basse.
      Ma qualcuno mi vuol far credere che risparmiavo se prendevo una Tesla :-))

      • Mi sbaglio o aveva scritto “Con questo chiudo”? Se deve parlarci della sua vecchia Golf è meglio che chiuda: l’abbiamo avuta quasi tutti. Piuttosto ci porti un esempio di 500e di due anni che costa “meno della metà” del nuovo.

        • Su autoscout vedo richieste intorno ai 18mila euro, poi c’è chi chiede di più, bisogna vedere se la domanda incontra l’offerta…
          Poi ci sarebbe anche da chiedersi come mai ci sono tutte queste auto elettriche con 10/20mila km già in vendita…

          • 18.000 moltiplicato due fa 36 mila euro. Guardi i prezzi del nuovo, tolga gli incentivi e vedrà che ha scritto una falsità.

          • Perché dice falsità? Su autoscout la golf nuova più economica parte da 23990, prezzo ovviamente falso perché non dichiarano le caratteristiche e costi nascosti. Ho provato ad andare in concessionaria con offerte così basse per poi ricevere la lista dei costi da aggiungere: immatricolazione, messa su strada, finanziamento per arrivare poi ad aggiungere altri 8/10mila euro.

        • Non ho scritto falsità, gli incentivi falsificano il mercato, e non sono mai per sempre.
          Io non ho mai comprato auto con gli incentivi, se fosse per me gli incentivi per le auto andrebbero totalmente aboliti, i soldi delle tasse vanno spesi per altre necessità più importanti.
          E comunque ha sorvolato sulla seconda parte del mio post

          • Non torni sulle solite questioni, se siano giusti o no gli incentivi. Gli incentivi ci sono e c’erano, anche più generosi, quando l’auto fu acquistata da chi ora la vende. Quindi la svalutazione deve calcolarla sul vecchio prezzo di listino, meno gli incentivi. Vuol contestare anche questo?

          • Anche il 63 miliardi di dollari in sussidi che il governo italiano ha dato quest’anno ai petrolieri falsificano il mercato (20 miliardi in più dello scorso anno).

            COME MAI NESSUNO LO DICE O SI STRAPPA LE VESTI?

      • Forse 15 o 20 anni fa con 30K € ci contrada 2 golf…..
        Vada ad acquistarla oggi una golf… con 15K € gliela fanno solo vedere in cartolina!!!!

        Facile fare raffronti con i prezzi che erano anni fa e dire che le elettriche non convengono perchè con 30K € comprAVA 2 golf… allora dovrebbe dire che nessuna auto, elettrica o termica che sia, conviene perchè con le cifre che una volta comprava una golf non ci porta a casa più nulla.

      • 300mila km vuol dire 10 tagliandi incluse due (o tre) cinte distribuzione, ho avuto una Scirocco per 185mila km quindi parlo per esperienza, vuol dire solo di manutenzione 4000€ (in officina VW, 300€ a tagliando minimo più 800/1000 quello della distribuzione).
        Il mio Euro 5 faceva da 10 ai 15km al litro di gasolio, ma rimaniamo sui 15 per essere generosi, e siamo a 20mila litri di gasolio ovvero lei ha versato 36000€ di gasolio (a 1.8€/L) + 4000 di tagliandi (salvo imprevisti).
        Con un’elettrica da 170w/km avrebbe consumato 51000 kw, ricaricando ad un prezzo di 0,30€/Kw avrebbe speso 15300, considerando anche solo la metà dei tagliandi avrebbe speso estremamente meno.
        Se considerassi la mia tariffa odierna di casa (0.20€ kw) e un impianto fotovoltaico potrebbe scendere ben sotto i 10000€ totali, ma dipende dalla situazione personale.

        Tranquillo continui ad andare dal benzinaio e dal suo meccanico per i tagliandi.

        • Distribuzione una sola volta, tagliandi mai originali VW, solo il primo, poi sempre cambiato olio e filtri dal mio meccanico di fiducia. A 200mila km ho dovuto cambiare il cambio perché non entrava più la 5 marcia (forse perché viaggiavo molto in autostrada..), comunque trovato usato in buone condizioni a uno sfascio, comprato e montato neanche 1000 euro.
          3000mila km per una famiglia media significa tenerla 15/20 anni, i miei colleghi cambiavano tutti l’auto raggiunti i 100mila.
          Il termine di paragone si avrà quando uno riesce a tenere una tesla 20 anni e farci 300mila km, facendo il conto totale dei costi.
          E pensare che quando la volevo rottamare, trovai pure un albanese che mi dette 1000 euro per averla (il passaggio però lo pagai io..)

          • Il 2000 TDI della golf consiglia la distribuzione a 150, max 180 quindi la seconda deve farla a breve. Considerati i costi dei tagliandi anche da officina amica non si scende molto sotto i 300, a meno di usare componenti scadenti.
            Tesla con 300mila km cominciano ad essercene molte, su un video che puoi recuperare di Matteo Valenza si parla di una perdita del 16% circa di capacità della batteria, non poco ma l’auto rimane utilizzabile. Ovviamente di 20 anni non ancora, ma l’usura della batteria dipende da quanto la usi e come la ricarichi mentre il tempo incide meno.
            Per chi vuole andare sul sicuro batterie con tecnologia LFP perdono molto meno nel tempo, vuol dire superare di molto il kilometraggio che ti sei dato.

            I problemi delle auto elettriche oggi sono altri, principalmente sono i problemi delle auto non-tesla ancora indietro di parecchio a livello tecnologico.
            Per andare sul sicuro occorre aspettare la tecnologia di batterie a stato solido, garantiranno maggiori percorrenze e risolvono i problemi dovuti alla temperatura e la pericolosità (che rimane minore di una termica).

        • Guardi, sotto ho fatto 2 conti veloci sulla fiat 500…
          Se vuole dare un’occhiata, poi mi dice cosa non le torna..

      • @ Felix. Credo che se va adesso a vedere di acquistare una Golf, per carità auto che ho anche posseduto e che ho sempre apprezzato, si accorgerà che a parità di prestazioni ed allestimento si, le conviene prendere una Tesla, e non di poco considerando l’intero ciclo di vita dell’auto. Infatti io ho preso Tesla ed ho risparmiato all’acquisto e sto tuttora risparmiando un botto. Ed inquino molto meno

      • Felix, lei pensi che qui c’è chi è molto soddisfatto di risparmiare 2700€ all’anno avendo speso 53990€…mi vengono in mente quelli che non si preoccupano dell’aumento dei prezzi della benzina, tanto mettono sempre 10€ 😂

        • Mah direi che è esattamente il contrario, compri l’auto che ti piace , e che ha tantissimi plus oltre a essere elettrica, e in più risparmi un botto sui costi ricorrenti. Occasioni così capitano raramente, bisogna però saperne approfittare.
          Se si vuole rimanere sulla vecchia tecnologia si spende meno ovviamente ma si paga di più sul lungo periodo: è più come quelli che andavano a cercare le vecchie lampadine a incandescenza perché non volevano mettere quelle a LED, per fare un paragone più calzante, poi sono aumentati i costi dell’ energia e i costi della lampadina a LED sono andati in bolletta (e CO2 nell’ ambiente).
          D’altro canto è vero che lo sforzo finanziario per acquistare una lampadina non è quello di acquistare un’auto, e purtroppo spesso si dice che i ricchi diventano sempre più ricchi mentre i poveri sempre più poveri, ma c’è da dire che se i ricchi ragionano da ricchi e i poveri da poveri l’effetto finale è banalmente scontato.

          • io non so su quali basi calcolate tutto questo risparmio futuro, e il futuro come sappiamo è sempre incerto; allora provo anche io a fare 2 conti veloci.
            la mia ex comprò alcuni anni fa la fiat 500 benzina a 12 mila euro (ora sembra che si prenda con 15…).
            la fiat 500 elettrica costa il doppio; con i 15 mila euro di differenza ci compro 7/8 mila litri di benzina , diciamo sui 100mila km di percorrenza ?
            quindi con 30 mila euro, nel primo caso ho comprato l’auto e percorso 100mila km, nel caso della 500 elettrica ho preso l’auto ma sono fermo a 0 km; mi sfugge dove sarebbe il risparmio…

          • Leonardo, completamente d’accordo con lei “compri un’auto che ti piace”, successivamente però non triti il marrone volendo spiegare che risparmi…non so se ha notato ma in questi calcoli precisissimi non viene MAI citato il costo dell’auto 😅

          • Il listino non sempre è sufficiente, vi sono da decurtare i vari incentivi, poi se è così semplice perché non esplicitarlo nell’articolo? Non riesco a capire

          • @Luigi non trito proprio nulla, i più avveduti, a molti che conosco, sono passati all’ auto elettrica comprando l’auto al prezzo che ritenevano più opportuno e avvantaggiandosi successivamente con bassi costi di manutenzione e ricarica.
            Ma questa gente, molto spesso, è gente che mastica tutti i giorni di CAPEX e OPEX. Altri semplicemente si son fatti due conti fatti bene di cosa son costate le auto termiche precedenti tra tagliandi e rifornimenti.
            Non triti lei piuttosto, se vuole comprarsi una termica e buttarci un sacco di soldi per farla andare avanti può ancora farlo per un po’ di anni, di certo non c’è bisogno che lo dica a noi che di auto termiche prima dell’ elettrica ne abbiamo avute diverse.

          • Leonardo, basta il costo di acquisto e il risparmio annuo…nella fattispecie: 53990€ di acquisto e 2700€ di risparmio, lascio fare le divisioni a chi si occupa di CAPEX e OPEX 😎

        • tutti i carburanti possono aumentare, pensi a chi ha comprato un auto a metano perchè pensava di risparmiare, e poi nel giro di pochi mesi il prezzo del metano è raddoppiato/triplicato

          • Altro commento che non ha senso, c’è una enorme differenza tra petrolio e metano (che deve estrarli una multinazionale con autorizzazione dello stato dove estrae) e l’energia elettrica.

            Chi può installare un impianto fotovoltaico si auto-produce corrente, un’azienda può coprire tetto e pannelli solari e risparmiare migliaia di euro di corrente, un centro commerciale può coprire i parcheggi di pannelli ed offrire corrente a prezzo modico.
            Non è futuro, è presente, l’aereoporto di fiumicino farà esattamente questo con un accumulo fatto con batterie auto di seconda vita.

            Il metano non te lo puoi autoprodurre, il petrolio in Europa non esiste e se ci fosse nessuno te lo farebbe estrarre.
            Un’azienda può invece autoprodurre la corrente necessaria ai suoi mezzi e tagliare le bollette.

        • Infarti Luigi, ho fatto un esempio veloce sulla fiat 500, se le va di leggerlo, non so, forse mi perdo qualcosa io…

          • eh..però è un cherry-picking, cioè aver scelto proprio un esempio sfavorevole, e anche qualche approssimazione sui conti

            per discuterne, anche se sono cose che sappiamo già tutti:

            – il vantaggio economico sulle BEV è forte nel segmenti alti ( D, E )

            – nel segmento C è “solo” interessante

            – nel segmento B per ora è più difficile/ da vedere caso per caso; ma ma si risolve all’arrivo delle compatte stellantis da 24.000.k

            – nel segmento A per ora spesso il vantaggio non c’è per bassi chilometraggi; da rivedere quando i listini di nuove BEv segmento A

            se lei prende una segmento A, e per di più una cara come la e-500 con batteria da 42 kWh, il confronto come costi con la 500 termica è il peggiore

            già migliora paragonando a una e-Twingo, o alla e-C3 in arrivo, o alla e-500 con batteria piccola, che costano entro 24.000e

            PS: il costo della 500 termica comunque mi sembra 16.500e, mentre la elettrica non si capisce molto, comunque è cara

            come elettrica prendiamo la e-Twingo (stesse misure della 500) ben rifinita, però costa parecchio meno, 23.500e (e circa uguale costa la e-500 con la batteria piccola; sennò tra qualche mese la e-c3 con 42 KWh e segmento B)

            23.500 – 16.500 = 7000e differenza prezzo listino

            vanno tolti poi:
            – 3000e incentivi
            – 1000e bolli
            – 1000e prime manutenzioni (olio, freni, cinghia)
            (ingressi e parcheggi diciamo che sono bonus)

            il differenziale da recuperare diventa 2000e

            > ricaricando a casa a 0.32e kwh si fanno 100 km con 4,4 euro,
            > rispetto a 10,5 euro facendo 100 km a benzina

            >> sono 6 euro di risparmio ogni 100.km
            cioè 2000 euro risparmiati in 40.000.km e siamo andati a pari

            Poi, sono conti che sulla gestione di una utilitaria, che costa non troppo da gestire sia BEv che ICE, lasciano il tempo che trovano; risparmi più consistenti si possono avere su vetture più grandi

          • R.S. come dicevo prima, è assolutamente evidente che non vi è vantaggio economico considerando gli investimenti (auto, pannelli, ecc…), lei continua a non considerare tutti i fattori…è molto difficile convincere qualcuno a spendere di più per avere di meno 😉

          • Luigi di “assolutamente evidente” c’è che lei non ha letto con attenzione cosa ho scritto

            nel mio conteggio scritto sopra c’è:

            – il costo dell’auto
            – la costo della corrente di casa, SENZA pannelli
            – il suo “etc” mi sembra fuffa

            e si va pareggio economico a 40.000 km sul caso delle segmento A, che è uno dei peggiori

            e poi si risparmia altri 600e ogni 10.000 km

            se c’erano i pannelli:
            si andava a pareggio a 25.000 km e poi si risparmiava 1000e ogni 10.000 km

            poi ognuno si farà i suoi conti, che non sono difficili

          • @ R.S. concordo pienamente con lei, se lei è soddisfatto di un punto di pareggio a 40000 km per un utilitaria, che mediamente non percorre molti km per definizione, sono felice per lei! Se poi conta un cospicuo risparmio di 600€ ogni 10000 km (percorsi magari in più anni) sono ancora più felice per lei!
            Concordo sempre con lei, i conti non sono difficili, per questo motivo anche le case auto li stanno cominciando a fare.

          • Lei, Luigi, è spuntato come un fungo nella notte il 28 ottobre scorso, con un improbabile indirizzo mail “attacco impaurito”. Ha postato 17 commenti, tutti per dirci che l’elettrico è fallito. Ok, abbiamo capito come la pensa. A questo punto, le chiedo: cosa ci sta a fare qui?

          • Salve Massimo, ho visto che mi ha mandato una mail di verifica, le confermo che utilizzo un servizio di Apple per tutelare la mia privacy.
            Sopra discutevo dei costi citando alcuni vostri articoli che evidenziavano le difficoltà del mercato

  8. Ho la sensazione che assisteremo ad un ridimensionamento del mercato delle auto elettriche. Le varie case costruttive hanno ricondotto a più adeguate proporzioni i volumi di vendita, è di qualche giorno fa la notizia che le compagnie assicuratrici della Gran Bretagna hanno aumentato in modo vertiginoso i premi assicurativi per le BEV a causa dei costi di riparazione delle auto in caso di incidente, si iniziano a intravedere critiche sulla possibilità di costruire così tante infrastrutture idonee per permettere il pieno di energia. Anche i prezzi delle auto usate elettriche iniziano a risentire della scarsa domanda, ad esempio è possibile trovare 500e del 2020 con pochi km a 15000-16000 euro a fronte di un prezzo di acquisto di 30.000-35000 Euro, non immagino che prezzi ci saranno tra qualche anno. In poche parole Dopo la “sbornia” da elettrico sembra che i nodi siano arrivati al pettine. A mio modo di vedere, giustamente, Toyota diversifica; questo è il primo principio di economia. Mentre Toyota ha in mano diverse tecnologie, Tesla ed altre case costruttrici ne ha solo una e questo è sempre uno svantaggio. Per ovvie ragioni la Cina è interessata alle vendite delle auto elettriche ed è in quel paese che il mercato spinge di più. In tutta questa confusione molti produttori di sole auto elettriche potrebbero vedere tramontare i loro obiettivi di crescita e forse alcune spariranno. Tesla vivrà finche il governo americano, o chi ci sta dietro ,vorrà. Di sicuro, per Tesla, non ci sono più le condizioni per pensare di diventare il primo produttore di auto mondiale o di superare i venti milioni di auto prodotte annualmente. Secondo me già da questo trimestre assisteremo a una flessione importante di vendita di auto elettriche compresa Tesla.

      • Se si inizia a fare vera analisi delle informazioni a 360 gradi penso che sia più vero di quanto si possa immaginare. Ad esempio, in Italia, diversi ingegneri che si occupano di questi temi hanno più volte ribadito che è impensabile poter convertire il parco circolante italiano semplicemente perché non abbiamo le infrastrutture per creare energia e non abbiamo la rete per poterla distribuire. Ci vorrebbe così tanto rame e materiale elettrico che difficilmente si potrà realizzare. Tra questi potrebbe essere interessante sentire le interviste dell’ ing. Fabio Castellucci. In generale, credo che solo con una visione obiettiva dei fatti, si possa pensare di risolvere i problemi. In qualunque modo chi vivrà vedrà.

        • Se mi cita Castellucci le mie sensazioni si trasformano definitivamente in certezze.
          Abbia pazienza, si informi meglio e ascolti con molta attenzione gli scienziati, quelli veri però.

          • Puntualizzo: Castellucci è l’ingegnere che afferma che ci vorranno MILIONI DI TONNELLATE DI RAME PER SUPPORTARE IL TRASPORTO DELL’ENERGIA ELETTRICA SUPPLEMENTARE PER RICARICARE LE AUTO ELETTRICHE.
            Avrà preso la laurea ( si, ma quale ? ) con il 18 politico e un voto finale 66 con calcio nel c…, evidentemente.
            Questa castroneria lo qualifica da subito e il suo intervento famoso su Youtube, milioni di visualizzazioni, zeppo di falsità come quella di cui sopra , ha pure un seguito ! Andiamo bene !

          • Ho letto letto e ascoltato parecchi punti di vista, anche quelle del direttore di ricerca del CNR Nicola Armaroli. Personalmente parto dal presupposto che, per quanto mi riguarda, la carriera lavorativa non è direttamente proporzionale all’intelligenza di una persona. Non parto dal preconcetto che, essendo una persona importante e/o conosciuta, allora hai sicuramente in mano il “sapere”, e devo dire che molte interviste e letture hanno più valenza politica che tecnica. A me interessano i numeri e chi li sa analizzare, se l’indagine dal mio punto di vista è precisa e tecnica allora quella ha valore, qualunque sia a pronunciarle. Tutte quelle che non partono da questo concetto sono parole a base di aria fritta. Dal mio punto di vista fermo restando che il motore elettrico è nettamente superiore al motore termico e nel momento in cui troveranno la soluzione di immagazzinare pìù energia riducendo il peso delle batterie allora a quel punto l’auto termina non avrà più motivo di esistere, il problema però rimane come creare, trasportare e immagazzinare tutta l’energia richiesta e non dite che bastano i pannelli fotovoltaici e il geotermico perché questa è la favola di Biancaneve e i sette nani ed è per questo che credo che la politica di Toyota sia lungimirante perché diversifica pensando che non sarà possibile avere un parco circolante completamente di auto elettriche a meno che non lo si voglia ridurre ad un infinitesimo di quello presente. Naturalmente questa è la mia analisi personalissima e criticabilissima ma penso anche che il tempo sia galantuomo.

          • Non vedo i numeri nella sua favola di Biancaneve e i sette nani. Negli interventi e nei libri di Nicola Armaroli ne troverebbe a bizzeffe. Li legga e li contesti con altrettanti numeri.

          • @Alessandro Lotti, purtroppo è cosi. Per elettrificare tutto il parco circolante di auto in Italia (circa 40.000.000) servono circa 175 TWh di elettricità. Il solo impianto fotovoltaico impiega 5,5 tonnellate di rame ogni MWh. Arrotondiamo ad una necessità di 100TWh di energia richiesta, il conto è presto fatto, aggiungi trasformatori, cavi ecc servono milioni di tonnellate di Rame.

          • Balle colossali. I dati giusti sono nei link che le ho già indicato. O li contesta o ne prende atto. Ma non le permetteremo di continuare a diffondere fake news

          • L’articolo cita: “Questo significa che i volumi di energia sono molto inferiori.
            Ogni auto a batteria, con una percorrenza media di poco più di 10 mila km, consuma in un anno 2 MWh di elettricità, quindi un milione di auto sono 2 TWh, 10 milioni 20TWh e così via…”
            Se per 10 milioni di auto elettriche servono 20TWh allora per 40 ne servono 80TWh…. ma qui si parla di consumo elettrico dell’auto e non di quanta energia bisogna produrre affinché le auto possano consumare l’energia, perché non si può pensare che se produci 100 di energia allora all’auto ne vanno 100, ci sono parecchie perdite in tutto il circuito. I dati bisogna leggerli per quelli che sono perché la matematica non è un opinione.

          • 175 TWh (dato buttato là da lei) meno 80 TWh farebbe 95 TWH di perdite. Non si renda ridicolo.

          • Non importa cosa cosa dice su vaccini chip e varie ed eventuali, il problema è come si pensa di creare, trasportare e immagazzinare l’energia elettrica per sostituire il parco auto circolante.

          • @Pietro, apra la finestra e tolga gli occhiali da sole con le lenti in piombo che indossa: vede il pianeta Terra là fuori? Ecco, ottimo! Tutta la vita che c’è sopra quel pieneta – dalle balene alle zanzare, dagli elefanti alle galline, dalle sequoie ai prati, passando per lei Pietro, i piccioni e le foreste – funziona da milioni di anni con la sola energia solare (fornita gratis da quel gran pezzo di reattore nucleare a fusione tutto nudo e tutto caldo che si chiama Sole e sta appeso lì in cielo: lo vede?).

            Se c’è riuscita la Natura, che non ha la laurea in ingegneria, pensa che riusciremo a farcela anche noi? Crede che lei non ci riuscirà?

          • Ma poi in che senso tonnellate di rame, trasformatori? ma non capisco. Nessuno si fa problemi a cementificare aree boschive in Trentino o in Capania, abusivamente, creando villaggi interi con deposizione di Km di rame cabine elettriche per la gestione del sito abusivo (intere cittadelle nate in Sicilia dal nulla con centinaia di appartamenti mica si alimentano da sole) ecc. Ovviamente distruggendo la biodiversità. E quando si parla di elettrificare convertire benzinai, che le connessioni già ce le hanno, da carburante fossile a energia elettrica si fanno tante paranoie? ora; capisco che c’è una lobby che protegge l’edilizia abusiva, capisco che ci sia una lobby del fossile, capisco anche che un benzinaio non riesca ancora a capire i vantaggi che avrebbe a togliere una pompa per il fossile e metterne una per la carica elettrica. Ma da qui a tirare fuori dati che non esistono sull’effettivo fabbisogno per un piano coerente di elettrificazione mi sembra veramente troppo forzato. Che a Toyota piaccia o no, va bene che deve coprire un flop gigantesco e una massa di errori fatti a catena, ma continuare a non capire che l’elettrico è ineluttabile sparando scemenze di teraglioni di megatoni di watt e megaglioni di tonnellate di rame, trasformatori (?) e ammenicoli vari, mi sembra quasi comico come tentativo di disinformazione. Nel futuro è chiaro che metà delle auto verrà caricata da pannelli domestici (infatti e di questo mese l’analisi della crescita del fotovoltaico nonostante tutto quello che si sia detto anche su superbonus e compagnia cantante), e metà da infrastruttura pubblica. Il che vuole dire che fra 10 anni ci saranno 20m di auto elettriche in circolazione. E’ anche probabile che parallelamente sarà aumentata significativamente anche l’infrastruttura pubblica di ricarica come anche quella privata del fotovoltaico. 10 milioni la caricheranno a casa e 10 milioni no. E nel frattempo le batterie invece di pesare 300Kg e richiedere carica di 4/5h ore, peseranno 150Kg e ne necessiteranno di 30 min o 1 h per fare 1000Km. Si chiama movimento ineluttabile del progresso tecnologico. E’ quel meccanismo che ha portato l’uomo ad attraversare l’oceano, a muovere le fabbriche con il carbone, a fabbricare auto termiche, a creare mezzi lunari, a produrre telefoni portatili, a metterci dentro connettività, internet ecc, a lanciare missili nucleari, a creare AI , e anche a creare le famose fake news di cui stiamo parlano. Progresso tecnologico. Ineluttabile.

        • La risposta è una ed una sola e si chiama ricerca, solo per citare una delle ultime scoperte:
          https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/inverter-di-stringa-media-tensione/
          Con questa nuova tecnologia di inverter è possibile ridurre il consumo di rame per i cavi del 75%.
          Secondo lei l’industria non si è posta il problema del rame? Sono anni che si cerca un materiale alternativo, esiste inoltre il riciclo che diventerà una vera e propria miniera nel futuro.

    • “le compagnie assicuratrici della Gran Bretagna hanno aumentato in modo vertiginoso i premi assicurativi per le BEV a causa dei costi di riparazione delle auto in caso di incidente” è la tipica informazione decontestualizzata (dai giornali).
      Significa che è cresciuta la Kasko, non l’RCA. L’RCA serve a ripagare i danni che io faccio agli altri veicoli, il fatto che io abbia una BEV significherà che ho un cofano probabilmente vuoto e che assorbirà meglio l’urto, casomai… e che ho una macchina nuova. Quindi, perchè dovrei pagare di più? (Infatti io pago assai meno).
      Tutti riportano la frase di Toyoda attribuendola a Toyota, primo errore.
      Secondo errore, dare per spacciata Tesla. Intanto il 2023 è l’anno in cui Toyota dopo oltre 10 anni cederà lo scettro di modello più venduto del mondo a… Tesla. Giusto giusto perchè è spacciata.
      Arriverà a 20 milioni di veicoli all’anno? E perchè Tesla dovrebbe dato che Toyota arriva giusto alla metà? Vediamo quando Tesla arriverà a 10 milioni di veicoli, piuttosto. E vediamo nel 2035 quante auto venderà Toyota e quante ne venderà Tesla. Io fra 10 anni conto di esserci, eh… coi piedi a mollo, sudato, con l’asma, con gli alberi in giardino sradicati, ma ci sarò.

      • L’articolo è riportato dal giornale The Guardian e riguarda il mercato inglese, (https://www.theguardian.com/money/2023/sep/30/the-quotes-were-5000-or-more-electric-vehicle-owners-face-soaring-insurance-costs), non parla se l’aumento è legato all’RCA o KASKO, in qualunque modo anche se si riferisse alla KASKO per me non cambia niente perché, ad esempio, comprare una TESLA e non assicurarla con la KASKO è folle. Le frasi di Toyoda rispecchiano la politica di Toyota e cioè quella di non scalare la neutralità di CO2 con al sola opzione elettrica ma diversificando. Tesla non è spacciata semplicemente perché dietro c’è la nazione più potente del mondo, ma puntando su una sola tecnologia, per primeggiare deve sperare che la sua tecnologia diventi unica e universale il che sta diventando molto pìù complicato di quanto ci hanno raccontato fino ad oggi.

        • “comprare una TESLA e non assicurarla con la KASKO è folle” come per qualsiasi altra auto da 40 o 50 Milà euro. E ha confermato il discorso della decontestualizzazione della “ricerca” talmente precisa da aggregare aspetti letteralmente opposti (una copre i danni causati agli altri veicoli, l’altra i danni causati al mio veicolo per mia colpa).
          Ah, Tesla non è spacciata perché sostenuta dagli USA? non ha sbagliato continente? Mi risulta che sia in Cina dove qualsiasi azienda automobilistica ha come socio di maggioranza lo Stato. Le erogazioni che ha preso Tesla in quanto Tesla dove sono? Parlo di casi come quelli Fiat in Italia, dove uno stabilimento era regalato e quei fondi erano, per decreto, di Fiat, col suo nome scritto. Tiri fuori UN provvedimento che riporti il nome di Tesla piuttosto che la categoria indistinta (Sovvenzioni per la riduzione della CO2).

          • Premettendo che l’articolo non parla se l’aumento si riferisce all’RCA o alla Kasko, non c’è nulla di decontestualizzato perché indipendentemente dal rischio ricoperto la Kasko è un costo che l’automobilista lungimirante di auto elettriche deve affrontare. Comprare una model 3 e non assicurarla con la Kasko non penso sia una cosa furba.

          • Aspetto il link con le sovvenzioni da parte del governo USA a Tesla.
            Per il discorso Kasko, già risposto.

    • Affermare che Toyota è una casa costruttrice che diversifica è una bella barzelletta….
      Se credesse davvero nel valore della diversificazione perchè è più di un decennio che tutti i suoi modelli hanno una sola ed unica motorizzazione?
      Toyota è la casa automobilistica più monotecnologia che esista: ha puntato tutto sul suo full ibrido e solo su quello.
      E continua ad essere così… ogni dichiarazione, annuncio, promessa ha come unico obbiettivo quello di difendere il più a lungo possibile il mercato del full ibrido perchè è solo quello che a Toyota interessa.

      • Ok, devo spezzare una lancia a favore di Toyota, l’ibrido è la migliore tecnologia di transizione che abbiamo: recupera un bel po’ dell’ inefficienza dei motori termici e Toyota ha affinato la tecnologia a partire dal 1997.
        Il problema di Toyota resta la negazione per l’ elettrico puro, cosa che a mio avviso le farà rischiare la fine di Nokia. Se non capiterà sarà perché il governo giapponese la proteggerà e la aiuterà nella transizione.
        Il rischio più grosso che corre Toyota è nel caso in cui ci siano tensioni improvvise sul mercato del petrolio se non sarà pronta perderebbe moltissimo share rispetto ai suoi concorrenti che avranno già disponibili a listino le BEV.

    • Più che un ridimensionamento, io intravedo proprio un botto in arrivo, Fisker quasi fallita, GM e honda strappano l’accordo per progettare nuove auto elettriche insieme, VW e fiat fermano la produzione…
      Tesla mi aspetto un crollo in borsa nel breve periodo

  9. Sono rimasto amareggiato da queste parole, e anche un po’ sorpreso perche’ non e’ nello stile giapponese “attaccare” in questo modo.
    Tutti i giornali italiani riportano la stessa notizia.
    Vado nel Japan Times – nessun attacco alle BEV, anzi, leggo di come Koji Sato abbia parlato della transizione di Toyota verso i veicoli elettrici e di una prossima uscita di un veicolo multiuso ..
    Cerco qualche testata inglese e noto che Toyota vuole sicuramente pensare all’elettrico ma non sara’ l’unica motorizzazione, p.e. sviluppera’ anche l’idrogeno e comunque sara’ pronto ad affrontare tutti i vari mercati.

    Inizio a pensare che le parole riportate siano il frutto dell’odio italiano verso le BEV, e che i nostri giornalisti abbiano messo in bocca a Koji Sato parole non sue.

      • Grazie per il link.

        L’ho letto ed effettivamente non noto alcun attacco alle BEV, ne’ che dica che siano in cal ne’ accenna alle norme UE. Rimane solo quello che potrebbe parire un attacco a Tesla (se guardato in ottica di un attacco alle BEV), ma leggendo l’intero suo discorso mi pare invece un cercare di dire “ehi, ci siamo anche noi, ecco la nostra idea di veicoli elettrici”, e infatti ne presenta uno, l’IMV 0.
        Pure io ero cascato nel bombardamento dei giornali, e come qua e’ uscito questo post di reazione pure io ne avevo fatto uno sui miei social. Rettifichero’ i miei post social aggiungendo queste preziose informazioni.

  10. Toyota è indietro 10 anni sull’elettrico, una model S del 2103 è tecnologicamente più avanzata della terribile bz4x. Non c’è altro da aggiungere… i giap remano contro l’elettrico perché non sono in grado di reggere il confronto con gli altri costruttori.

      • Direi incompresa, viste le vendite (non credo il flop sia attribuibile al difetto alle ruote).
        Incompresa persino da sua madre: che fiducia viene trasmessa ad un cliente se gli vendi qualcosa in cui dichiari di non credere affatto? Quanti sono andati a vedere le caratteristiche reali? Quei pochi che l’hanno comprata.
        E davvero, nome peggiore non si poteva trovare… perfetto per un figlio di Musk o per una galassia.

    • Toyota è avanti invece, ha appena presentata un progetto per una batteria allo stato solido che dovrebbe uscire nel 2028, 1200 km e ricarica in 10 minuti. Toyota si rende conto dello stato attuale dell’elettrico, ancora acerbo, e non ha fretta di partecipare a questa ridicola corsa che sta portando al fallimento di molte società del settore (ha l’ibrido), perché qualche demente a Bruxelles ha imposto delle date senza senso.

        • Quando l’argomento è debole le parole si fanno forti…

          Tra l’altro io per primo sarei contento che arrivassero le batterie a stato solido nel 2028 (e forse arriveranno) ma Toyota è da dieci anni che c’è la mena con annunci e poi non si vede niente.

      • Per ora da Toyota sono arrivate solo tante parole e promesse per tenere buoni gli investitori. È un fatto sotto gli occhi di tutti che siano rimasti indietro sull’elettrico, e il gap sul prodotto non lo si recupera facendo proclami e sparate.

      • 1200 km in 10 minuti significa 900kW di potenza di ricarica MEDIA (picco ben oltre il MW). Nel paese dove dire che hai il contatore da 6kW significa che hai la villa.
        Ne ha un’altra da raccontare? Questa è vecchia e non fa più ridere.

  11. A parte le dichiarazioni contraddittorie tra ex e attuale AD, il problema è che questi colossi sicuramente sanno farsi bene i conti in tasca. A Toyota non conviene commercializzare una elettrica che faccia vera concorrenza a Tesla perchè annullerebbe le vendite dei suoi modelli ibridi corrispondenti.

    Fino a quando potranno venderci modelli a combustione guadagnando di più nel complesso (vendita e post vendita) lo faranno. Ed è la stessa cosa che stanno facendo tutti gli altri costruttori storici.

  12. Per me un conto è Toyota Motor Company ed un altro conto è l’ad di turno che spara fischiate sempre e comunque con un secondo fine che spesso non coincide con la verità. Toyota si è buttata da decenni sull’ibrido come scelta definitiva e lo farà fintanto che il mercato la premia. Appena cambia il vento e a malincuore perdendo il vantaggio di 30 sull’ibrido si butterà sull’elettronico. E non dimenticate che anche Toyota fa pipì fuori come la fece in f1 a sui tempo! Chiedere a Jarno Trulli.

  13. Occhio a pensare che questi siano dei cogxioni…ci ho lavorato con un loro Team R&D parecchi Anni fa e conservo un’ottimo ricordo di gente capace , pragmatica e tosta per davvero (niente a che spartire con i Cinesi) ed è una storia che viene da lontano anzi molto lontano (vedi modello Toyota ad esempio) e stride un po’ che qualcuno voglia ridicolizzare Mr. Toyoda etichettandolo in vari modi…imho avercene avuto da noi di Toyoda e avercene ora…altro che Agnelli , Stellantis , Cinesi , Musk e altre nouvelle vague !
    Come sempre imho

    • Nessun dubbio sul fatto che la Toyota sia una grande Casa auto, con un enorme patrimonio tecnologico, proprio per questo seguiamo con attenzione le affermazioni dei suoi top manager. Non c’è dubbio però che finora sull’elettrico hanno fatto un buco nell’acqua. Ecco i numeri del mercato italiano, tanto per fare un esempio (primi 9 mesi del 2023). Tesla Model Y vendute 6.966, quota di mercato 15,1%. Tesla Model 3 vendute 4.533, quota di mercato 9,8%. Toyota bZ4X vendute 31, quota di mercato 0,1%. Un tempo la Casa giapponese faceva parlare i fatti, che le davano ragione. Ora continua ad annunciare di essere in procinto di sbaragliare anche il mercato dell’elettrico, ma i fatti per ora…

      • Mauro ma un buco nell’acqua visto da quale prospettiva? Una casa automobilistica fa utili, così come per una squadra di calcio non importa quanti gol realizzi e come ma se a fine campionati arrivi davanti a tutti. Toyota è e resta il primo produttore al mondo e ha una strategia dichiarata di venderà in Europa l’80% delle auto tra full-hybrid e ibride plug-in nel 2025 (numeri pazzeschi). E sull’elettrico? Punta al 10% di quota per il 2025 [ https://www.ilsole24ore.com/art/toyota-13-milioni-unita-europa-2022-e-pronta-100percento-elettrico-2035-AElGiV0 ]. Tutti i media stanno riportando la notizia che la gamma della Nuova Toyota bZ4X 2024 partirà da meno di 40.000 euro e se davvero dovesse mantenere la batteria da 72 kWh e quindi oltre 500 km di autonomia WLTP siamo davanti ad un modello che, numeri alla mano, è molto più appetibile della Model Y, la regina del mercato. Praticamente una Toyota con 10 anni di garanzia su tutto (batteria garantita fino a 1 milione di km) e una rete di assistenza vera allo stesso prezzo di una BYD Atto 3 che a confronto è un giocattolino.

        Strategicamente è una mossa ottima: strizza l’occhio al mass market e quando vuole tira fuori il jolly sull’elettrico e sbaraglia la concorrenza. Non c’è alcun vantaggio competitivo ad entrare per primi sul mercato, basta vedere la fine di Nissan: pioniera, col prodotto giusto e perfetto per l’Europa, eppure il mercato si è già dimenticata di lei. Ma qualcuno pensa che se domani Toyota dovesse davvero presentare un’auto elettrica col miglior rapporto prezzo/prestazioni e la migliore garanzia le persone non la compreranno perché Toyota è “colpevole” di non aver avuto elettriche a listino sin dal 2005?

        Toyota, a differenza di altri, non ha una strategia full electric. E Toyoda l’ha rivendicato col suo “io ve l’avevo detto”. Perché mai il primo produttore di auto al mondo, che vende ogni anno oltre 10 milioni di auto, dovrebbe modificare la sua strategia? Oggi quasi tutti i produttori di auto elettriche (tranne Tesla) perdono soldi per ogni modello venduto (e stanno a galla grazie ai ricavi che provengono dalle auto a benzina): perché mai Toyota dovrebbe auspicare che la sua clientela si sposti dal remunerativo business delle auto ibride e plugin (che è e rimane il primo mercato al mondo) a quello in perdita dell’elettrico?

        • Cosa significa “perdono soldi?”.
          Giusto qualche giorno fa hai scritto, ed ero d’accordo, che il prezzo della Kona è gonfiato del 50%… è non mi risulta che a prezzo normale le Case vendano in perdita.
          Quindi come fanno a rimetterci?
          Certo servirà del tempo per rientrare dagli investimenti ma questo è normale.

    • “parecchi anni fa”
      Appunto.

      Tutto il resto che hai scritto è giustissimo.
      Ma le azioni attuali sembrano nella direzione opposta a quella necessaria a mantenerli all’apice.
      Il fatto stesso che si ritrovino a dover schernire le auto elettriche in commenti così stupidi come quello riportato, ci fanno capire che sono rimasti indietro.
      Perchè se fossero “tosti” e al passo direbbero “si, ci stiamo arrivando anche noi e vi stupiremo.”

      • Rimasti indietro ? Forse in un settore che stanno sviluppando (ma che quando decideranno , per svariate ragioni , di farlo diventare il loro core , vedremo quanto ci metteranno ad arrivare al top) ma per il resto sono i numeri 1 !!!
        Se avessimo avuto Toyoda noi al posto degli Agnelli…e perdonare se mi ripeto 🙏

  14. Il titolo dell’articolo e le dichiarazioni di Toyoda non è che combacino proprio, eh. Va bene fare titoli acchiappa clic, ma…

  15. Scusate la franchezza ma leggere alcuni commenti di gente sfigata che si permette di criticare il costruttore numero uno del mondo ( chi citava Nokia e per caso il ceo di apple o samsung? ) con argomentazioni di chi crede di aver capito tutto dalla vita , elogiando le performance di tesla in borsa come non si conoscesse la capacità di Elon nello sfruttare queste cose a suo guadagno.
    Io non so cosa mi capiterà domani e leggo persone che sanno cosa accadrà fra 30 anni
    Non ho queste capacità di veggenza , mi limito a guardare oggi
    Lavoro in una società di 1600 dipendenti sparsi su 40 sedi di cui 500 dotati di auto aziendali ( praticamente gratuite) a lista vi sono anche 3 elettriche id3 , golf e kona, ebbene su 500 sapete quanti l’hanno scelta? 2 e uno l’ha restituita dopo pochi mesi per disperazione ( non perché vada male ma per l’insostenibilita rispetto alle esigenze)
    Guardando con gli occhi di molti sembriamo un’azienda di pazzi invece è la realtà, ripeto di oggi , e non si può non tenerne conto
    Il 2035 è ancora lontano chi vivrà vedrà ma il rispetto per i grandi marchi ci va a prescindere

    • Capisco avere visioni diverse, ma non capisco perché definire “gente sfigata” chi non la pensa come te.

      • Non sono sfigati perché non la pensano come me , ovviamente ma perché prima di fare tali critiche bisogna dimostrare di aver fatto qualcosa di lontanamente paragonabile nella vita altrimenti è esattamente come i 50 milioni di allenatori per la nazionale

        • Pensa che chi usa l’auto elettrica ogni giorno, e si trova da dio, sia abbastanza accreditato per criticare Toyoda?

          • Non necessariamente magari sbaglio ma credo che per critiche serie ( non quelle da bar) occorra avere una tale credibilità che ne io ne chi guida qualunque cosa trovandosi bene ha
            Comunque già in qualche occasione vi riporto la vita reale , che vedo w sento non che mi raccontano e nelle risposte mi si guarda il dito e non la luna
            Qualche risposta sul merito di tanto in tanto non guasterebbe

          • Guardi che sul sito abbiamo pubblicato più di 10 mila articoli. Quelli sono le nostre risposte nel merito. Se le auto elettriche siano mature o no per gli usi di una larga parte degli automobilisti, lo lascerà dire a chi le guida ogni giorno, se permette.

        • Oppure gente “sfigata” come Musk che dice a Toyota che nelle auto a idrogeno ci sono le “fool cells”.
          Oppure fior di ricercatori che studiano il settore da anni e ci dicono che per decarbonizzare la strada più veloce sono la sostituzione dei fossili con le energie rinnovabili e la conversione dei mezzi di trasporto in elettrici.
          Se questi sono gli “sfigati” a cui sta alludendo allora sono felice di essere uno di quegli “sfigati”.
          E poi, le critiche che sento al bar sono proprio contro le auto elettriche, non il contrario.

      • Rispondo a lei perché qui è la persona con i toni più pacati.

        Su questo sito, negli ultimi giorni, è apparsa una stima (riferita al 2050) che ipotizza una riduzione del parco auto italiano da 39 a 24 milioni di veicoli, 19 dei quali 100% elettrici. Delle due l’una, o queste stime sono delle stupidaggini, o le magnifiche sorti progressive dell’auto elettrica che venderà sempre di più vanno anch’esse riviste nei numeri assoluti. E’ più logico (forse anche onesto) dire che il corrente modello di mobilità personale in occidente è in revisione critica. in vista di una riduzione del numero delle auto e della percorrenza media, piiuttosto che pensare che Tesla venderà millanta mila Model 2 da venire e che si mangerà l’intero mercato mondiale delle autovetture.

        In quest’ottica, anche pensare che in Toyota siano fessi è tutto da vedere, visto che l’occidente è solo un pezzettino del mondo, seppure quello col reddito medio più alto, e che non ci sono segnali che, mentre noi abbiamo scelto di ridimensionare il parco auto, lo stesso farà il resto del mondo, incluso quello che i nostri anni ’50 con conseguente modello di consumo li sta vivendo da poco od ancira deve entrarvi. La “torta” del mercato occidentale sarà sempre più piccola ed è da vedere se, per un’impresa grande come Toyota, concentrarsi solo su quello sarebbe una scelta obbligata.

        Quanto sopra non ha a che fare con un freno alla decarbonizzazione, anche perché sostituire il parco auto dell’India (per fare un esempio) dove vendono poco di meno di 4 milioni di vetture ogni anno, con una belle flotta di Yaris, Corolla o Prius ibride avrebbe un impatto anche maggiore del passaggio dell’intera Europa al full electric.

        Sul termine “sfigati” o non “sfigati”, se è vero che un consumatore od utilizzatore di un bene ha tutto il diritto di dire se gli piace o no, non sono così convinto che il quivis de populo possa lanciarsi in credibili giudizi su Tesla o Toyota come imprese. Io, almeno, rimango nel dubbio su queste scelte perché tendo a pensare che le informazioni di cui dispongono i decisori in queste imprese siano molto più dettagliate di quelle disponibili al commentatore medio di questo sito che stupido non è sicuro, ma si occupa di altro.

        Detto questo, da ieri mettina ho le chiavi di una villetta fuori città con fotovoltaico (non so ancora le caratteristiche perché fu montato dal precedente conduttore, ad ochio sono minimo 40 mq e non c’è accumulo) e sicuramente passerò in tempi medio-brevi all’elettrico. Devo solo studiare come fare per evitare danni con la risoluzione anticipata del NLT della mia full hybrid. Nel frattempo stavo anche valutando uno scooter elettrico, ma i prezzi mi sembrano quelli delle auto prima che Tesla desse una scossa (pun intended) al carrozzone. Accetto suggerimenti:)

        • La stima a cui si riferisce è quella del governo Italiano nel Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC) adottata da Terna per i suoi programmi a lungo termine di adeguamento della rete elettrica. Nulla più e nulla meno

        • Mi sfugge il motivo per cui dovrebbe procedere con la risoluzione anticipata del NLT. Non è più semplice attendere il termine del contratto e sostituire l’auto quando previsto?

    • Io parlavo di Nokia e lo ripeto, certe dinamiche sono abbastanza prevedibili. Se non crede a me provi a vedere cosa dice Tony Seba a proposito di nuove tecnologie e sconvolgimenti di mercato.
      E come sempre il tempo sarà galantuomo.

      • Tony Seba è il tizio che nel 2017 diceva che in pochi anni ci saremo affacciati alla finestra e non avremo visto più cavalli?
        Facendo il parallelismo auto cavallo di inizio secolo?
        Possiamo tutti farci una risata perché per fortuna i video su youtube rimangono

        • Ride bene chi ride ultimo, comunque quello che dice Seba sta accadendo, certo se ti metti alla finestra di un paese del sud Europa sembra che le cose non accadano.
          D’altra parte quello che fa vedere Seba.con i cavalli è New York oggi con l’auto elettrica potrebbe essere Los Angeles. Poi magari in Italia le carrozze sono durate di più così come succederà con le auto termiche. Quello che dico io è che tra crisi climatica e picco del petrolio saranno guai abbastanza grossi per i paesi come il nostro che stanno rimanendo indietro. Poi chi è ricco o ha auto in leasing non ha nessun problema, scaduto il leasing prenderà l’elettrica al momento più opportuno, chi pensa di fare investimenti a lungo termine in auto termiche oggi è un folle o non ha capito i tempi che stiamo vivendo.

          • Io mi metto alla finestra e quello che si vede è un market share globale del 16% circa, poi se sia sceglie accuratamente la finestra si possono vedere percentuali diverse…come detto, YouTube non cancella i video e per adesso possiamo serenamente ridere di gusto 😅

    • Intanto:avevo una jaris a gasolio ( ho perso il conto dei richiami fatti) e sono passato alla kona64…un cliente perso x Toyota…x la sfiga…prima di guardare in casa d’altri è meglio guardare in casa propria

    • Ivan : non ti è venuto in mente che nella lista delle auto aziendali sono presenti mezzi un pò obsoleti ? visto che i modelli da te citati:
      Golf elettrica : fuori produzione!
      ID3 : auto con troppi problemi mai risolati da VW, si spera che il modello nuovo sia meglio
      Kona: magari con la batteria base da solo 39 kWh. si spera che il modello nuovo sia meglio.
      Chiediti perché non hanno messo in lista la Tesla model 3 RWD ?

      • Id3 troppi problemi mai risolti!!!
        Ma xché parlate x sentito dire??
        Con la.mia id3 Ho fatto 40k km in 2 anni e gli unici “problemi” sono lavare l auto…cambiare le spazzole tergicristallo..cambiare i pneumatici!!
        Concessionario super affidabile e disponibile che mi ha fatto gli aggiornamenti gratuitamente.
        Saluti rosiconi

    • Wow. Secondo il tuo stesso ragionamento possiamo anche ritenere il tuo campione statistico di BEN 500 persone un grupppo di sfigati, no?
      500 persone di una azienda ora fanno statistica a livello internazionale…. :/ Non avete davvero senso della misura.

      Su Toyota primo costruttore ti informo che da dopo il Covid non riescono a consegnare auto complete. A me volevano vendere una Yaris cross senza telecamere, con display più piccolo e senza alcune porte usb perchè…. non hanno i componenti!! Ma ovviamente a prezzo pieno!! Questo l’anno scorso. Ora.. ripensando all’aggettivo “sfigato”…. 😀

      Stanno arrancando. E come tutti gli animali in difficoltà, ringhiano.
      E io ho sempre comprato Toyota in passato. Ma ora mi è rimasta come seconda auto di famiglia una Yaris. In futuro? Chissà. Mai dire mai. Se si dessero una svegliata sulle BEV….

      • “Stanno arrancando” L’anno scorso Toyota ha venduto 10,5 milioni di automobili in tutto il mondo. Se secondo te è arrancare bene così.

      • Ma certo che non fa statistica ci mancherebbe però da sicuramente l’idea di una situazione fotografata al momento , come già detto domani non si sa
        Se leggete attentamente i miei pensieri vedrete non hanno mai certezze assolute vorrei fosse così anche per quelli che leggo
        PS l’azienda si serve per le auto della formula noleggio ( non cito il servizio per serieta’) quindi in base alla forcella di prezzo che decide quelle auto vengono proposte
        Vero anche che tra le termiche ci sono auto come la stessa kona l’audi a3 e a5 ( dipende dal grado ) quindi non proprio robetta da 4 soldi

    • Io ho un’elettrica aziendale (“povera” Peugeot e208) da un anno e mezzo. Faccio 150 km al giorno (2/3 autostrada).
      Ora è in officina e mi hanno dato provvisoriamente una Compass 4xe; al di là che ora so che non la comprerò mai (non mi piace per niente), il primo pensiero è stato: “devo ricordarmi di fare rifornimento…”

    • Dei 3, uno ha fatto valutazioni sbagliate rispetto alle proprie necessità.
      Magari avrebbe potuto invece funzionare per 100 degli altri 497 che hanno l’auto in dotazione.
      Ma può essere questo una colpa del mezzo?
      Direi di no.
      In questo ed altri siti, nessuno ha detto che oggi l’EV è perfettamente adatta a tutti, ma lo sarebbe probabilmente per il 50% dei conduttori di auto (% un po’ da ridurre perchè alcuni non potrebbero affrontare gli iniziali prezzi ancora elevati).
      Non è difficile ma è necessario un minimo di elasticità mentale nell’immaginare il futuro.

    • Guarda caso hanno l’auto in comodato gratuito, ecco perché non interessati ad una Bev, non accollandosi i costi di utilizzo… non le sembra? Inoltre i sta parlando di colleghi che magari hanno come mansione un utilizzo poco vicino ad una bev, ma milioni di italiani avrebbero un beneficio enorme nel avere una bev… i suoi colleghi non fanno una regola..

  16. Toyota si mangerà tesla nel giro di pochi anni, loro parlano a una clientela globale devono essere presenti in tutti i tipi di mercato e quindi quando saranno pronti, perché saranno pronti, la tesla rimarrà il capriccio di un folle fascista come il vostro amico elon… Io credo che il futuro sia decisamente verso l’elettrico ma piuttosto che dare soldi a quel tizio compro dacia spring e vado a 70 all’ora…

    • Prenda una dacia spring, dov’è il problema?
      Nessuno deve sentirsi obbligato a foraggiare Musk, il cui a parere mio unico merito è di aver veramente lanciato la sfida delle auto elettriche e di averne recentemente abbassato i prezzi.

      • “…il cui a parere mio unico merito è di aver veramente lanciato la sfida delle auto elettriche e di averne recentemente abbassato i prezzi.”

        Hai detto niente

  17. avevano annunciato che avrebbero annunciato le ato con le batterie allo stato solido
    alle olipiadi di tokio
    le olimpiadi sono state rinviate pure di un anno
    ma le batterie allo stato solido non si sono viste

    ora starnazzano sulla flessione del mercato, termiche incluse, causa guerra ucraina e crisi palestinese

    senti maaaa , le batterie allo stato solido sono pronte
    costeranno molto meno delle lfp ?
    dobbiamo aspettare le prossime olimpiadi a Tokio ?

    dobbiamo

  18. Toyota si è sempre rifiutata di entrare sul mercato con un prodotto immaturo o incompleto. Pertanto ha deciso di investire tutto in ricerca e sviluppo proprio sull’elettrico, con investimenti mostruosi rispetto ai competitor, tanto da essersi indebitata molto più degli altri gruppi. La ricerca si è concentrata sulle batterie, tant’è che si vocifera che tra 4 anni Toyota presenterà auto con autonomia da 1000 km e batterie allo stato solido, leggere, economiche e durevoli.

    Sempre in merito alla strategia di Toyota, la migliore elettrica sul mercato, entro qualche settimana potrebbe essere la Toyota (SE E SOLO SE LE INDISCREZIONI FOSSERO CONFERMATE). Sfido chiunque a dirmi quale auto elettrica è migliore della Toyota bZ4X 2wd Pure, un suv a 38.500 euro, 500 km di autonomia WLTP, 204 cv, cerchi in lega da 18, Android Auto e Apple Car Play, interni veri (e non quelli Ikea della concorrenza) e una garanzia di 10 anni che distrugge qualunque competitor. Significa che con gli incentivi dovrebbe costare tra i 35.500 e 33.500, un suv con 500 km di autonomia WLTP e 10 anni di garanzia. SE LE INDISCREZIONI SARANNO CONFERMATE, sarebbe un game changer.

    Per chi pensa che la nuova Toyota sia diversa dalla vecchia, lo invito a prendere in mano la foto di Toyoda che presentava i futuri modelli BEV della gamma, uno migliore dell’altro. Quei modelli sono stati confermati e ogni giorno sappiamo qualcosa di più mentre si avvicinano alla produzione vera e propria. Alla fiera dell’auto in Giappone della scorsa settimana Toyota ha presentato FT-Se, ovvero un concept molto ben definito (erede della mitica MR2) che anticipa la futura elettrica di serie, un’auto compatta, prestazionale e super tecnologia. Secondo diversi rumors tra l’altro Toyota la doterà di cambio e pedale della frizione al fine di simulare la guida delle auto sportive attuali: ma dai, ma chi l’avrebbe mai detto, forse dovrei mandare il mio cv a Toyota …

    Per non parlare degli altri concept, la Land Cruiser Se Concept (versione elettrica di uno dei suv più venduti al mondo), la FT-3e (crossover di nuova concezione), la berlina Lexus LF-ZC e il suv LF-ZL, questi ultimi basati su un sistema operativo, Arene OS, che usa l’intelligenza artificiale e il drive-by-wire.

    E tutto questo senza abbandonare la filosofia di Toyota che punta ad offrire sempre una gamma ricca e variegata di soluzioni e scelte, senza abbandonare l’ibrido o il plugin.

    E meno male che questi erano quelli messi peggio degli altri …

      • L’indiscrezione è di 3 settimane fa da parte di un’autorevole rivista di settore che l’ha dato per certo. E in altri ne hanno parlato, dandolo per certo. Sono io che ho deciso di declassare, per prudenza, la notizia a indiscrezione (e per me tale resta finché non avrò conferma perché è troppo bello per essere vero).

    • Mi spiace ma no. Non è così.
      Toyota non ci ha creduto e ora sta riconrrendo gli altri. Forte del fatto che in patria, e solo in patria, riesce a tenere a bada la transizione.
      Recentemente non sanno nemmeno consegnare auto complete. E le EV sono delle macchiette.

      Le promesse le fanno tutti e francamente non giudicherei sulla base delle promesse. VW e la stessa Tesla promettono rivoluzioni su rivoluzioni da sempre…
      In tutti gli ambiti ogni prodotto sarà sempre “il migliore di sempre”.

      Non voglio divagare ma il problema di Toyota riflette il problema del Giappone. Una nazione, che io amo alla follia, che si è ridotta ad essere il riflesso di quel che era. Anni fa erano avanti. Ora sono allo stesso punto e altre nazioni ora sono avanti.
      Perchè non è che Nissan, Mitsubishi, Suzuki, Honda stiano facendo miracoli… si stanno tutte facendo mangiare il mercato.

      • Tu confondi i ritardi sullo sviluppo delle batterie col fatto che Toyota non sia partito per tempo. E’ un dato storicamente falso. Lo sviluppo delle batterie a stato solido è partito PRIMA DI TUTTI GLI ALTRI e le aspettative erano che fossero pronte prima ma così non è stato. Questo è un comunicato stampa del 2017 [ https://global.toyota/en/newsroom/corporate/20353243.html ] che parla dei piani di Toyota, basati proprio sulle batterie a stato solido: il loro ritardo ha impattato sul ritardo dei modelli. Non solo lo sviluppo è partito prima ma anche i miliardi di dollari investiti sono superiori a quelli investiti dai gruppi concorrenti.

        Certo, Toyota avrebbe potuto fare come tutti gli altri e presentare elettriche con autonomia “limitata” e molto pesanti (e l’ha anche fatto, con alcuni modelli) ma non è quello che vuole Toyota che invece vuole lanciare la sua gamma solo quando avrà la tecnologia giusta. E’ una scelta commerciale, piaccia o non piaccia, ma dire che Toyota si è svegliata tardi è falso.

        • Non ti sei accorto che mi hai appunto dato ragione quando affermi
          “Certo, Toyota avrebbe potuto fare come tutti gli altri e presentare elettriche con autonomia “limitata” e molto pesanti (e l’ha anche fatto, con alcuni modelli) ma non è quello che vuole Toyota”

          E’ quel che ho scritto. Sono rimasti indietro perchè il mondo ha chiesto X e loro pur di dare al mondo Y, non hanno dato nemmeno X.
          I modelli che vendono sono ridicoli.
          Il Bz4X è un modello già vecchio. Non so se l’hai visto, io ne ho visto uno solo in vita mia ed era a Kyoto. Peraltro una delle pochissime BEV in giro in Giappone. E parliamo dello scorso maggio. Non di anni fa.
          Non le pubblicizzano. Non le vogliono vendere.

          Sul discorso investimenti sulle batterie ti faccio il contro esempio. VW guardò il discorsp solid state nel 2017 (e penso anche prima) tenendo d’occhio QuantumScape, che ci lavora ufficialmente dal 2010 e che di sicuro conoscerai.
          E VW strinse accordi con QuantumScape dal 2018. Ma nel frattempo ha prodotto BEV. E si è costruita comunque uno skillset, una base. Quando le solid arriveranno, VW (che io non amo eppure te la cito) avrà già i clienti e una nomea che potrà rivendersi. Perchè all’utente finale della solid state, nimh, nicd, li-on, lfp, non frega una mazza. 😀

          Sui miliardi di dollari… investire di più non significa investire meglio.

          • Certo che non le vogliono vendere. Perché sono furbi! Perché devo auspicare che il mercato compri un modello sul quale non c’è marginalità quando ne hanno altri ben consolidati con tanto margine? Se le persone gli comprano il rav4 ibrido allo stesso prezzo di una elettrica, perché mai dovrebbero accettare di andarci sotto? Guarda che chi oggi sta vendendo auto elettriche, tranne Tesla, lo sta facendo sottocosto.

            Tu hai scritto: “Toyota non ci ha creduto e ora sta riconrrendo gli altri.”. Messa così parli di uno che non si accorgeva che il mondo stava cambiando e si è messa solo ora a rincorrere il tempo perso. Nulla di più falso. Toyota ha lasciato che gli altri vendessero sottocosto auto elettriche (giocattolini pesanti e con poca autonomia) facendosi la guerra dei prezzi per contendersi quel 15% di mercato mentre lei si è messa grassa a guadagnare sull’altro 85%. Tutti i produttori si concentrano su quel 15% e giocano in quel segmento lì mentre a Toyota hanno lasciato l’85% del mercato. Ora, senza alcuna fretta (come è OVVIO che sia), Toyota si appresta a calare i suoi assi anche in quel segmento. Ma lo farà senza fretta, felice di pascolare indisturbata e continuare a fare lauti guadagni sulla fascia di mercato più grande e interessante.

            Chiamali fessi …

          • Chiamali fessi …
            Fessi.
            Ogni anno vendono 10 milioni di veicoli. Ma nel 2023 le stime dicono che si venderanno 10 milioni di BEV di cui 0 saranno Toyota.
            Nel 2024 forse Toyota venderà altri 10 milioni di veicoli e nel mondo ne venderanno probabilmente 15 di BEV, di cui 0 saranno Toyota.
            Guadagnando un sacco, certo.
            Il Toyota Way ora nelle università sta cedendo il posto al Tesla Way: già, cominciano ad insegnare il metodo Tesla, non il metodo Toyota.
            Che soffre di annuncite quanto Musk. Solo che a Musk gli perdoni le balle, a Toyota un po’ meno. E arriva la disaffezione al marchio, dopo conterà solo il prezzo. E chi, oggi, è quello che margina di più per singolo modello? A me ricorda il paradosso di Zenone. Toyota farà passi da gigante, ma Tesla mica starà fermo a guardare, ha un leggero vantaggio e ha già quasi 5 milioni di clienti che al 70% ricompreranno Tesla.

          • @Enzo purtroppo si finisce sempre così… vuoi avere ragione? ok. non mi importa.
            E’ noioso stare a ripetere cose che tanto ignori e fai solo cherrypicking.

            Ma visto che non sei uno stupido provo a riassumere un concetto molto semplice che forse spero capirai.
            Sono anni che quando volevi comprare un’auto ibrida pensavi a Toyota. Perchè, come si faceva forte lei stessa con il marketing, sono quelli che l’hanno inventato. Quindi per il pubblico, anche il salumiere, il fiorista, il becchino, il serramentista se pensava a auto ibrida pensa a Toyota.
            E se voglio una auto elettrica a chi penso? Non a Toyota, capisci? E’ questo il gap che deve colmare.

            Tu ad un altro hai detto “googla la bz4r e vai a comprarla”. Bene. Io ti dico che in Giappone non sono riuscito a vederla in un concessionario che fosse uno. Vuoi rispondermi a questo? Tu compreresti un’auto che non riesci a vedere? E di un produttore che ti urla di non comprare?
            Questo per me è arrancare. E’ essere rimasti indietro.
            Poi pensala come credi.

    • rumors… spifferi…. indiscrezioni… si vocifera… concept…. pure la frizione mi devo ritrovare ancora tra i piedi? (letteralmente)

      C’è qualcosa che non sia preso da GranTurismo5? 😛

        • Bah, sarebbe meglio parlare di quello che c’è.
          Di annunci “fra 4 anni” ne abbiamo letti a bizzeffe da tutte le parti e non val manco più la pena di citarli.
          L’EV non rappresenta un semplice cambio di tecnologia di alimentazione ma è il paradigma di una necessità climatica oltre che di inquinamento.
          Toyota e Toyada di questo se ne sbattono, altrimenti seppur non perfette sarebbero già sul mercato, e da tempo.
          Se capacità di spesa non l’ha chi vende 10.000.000 di auto all’anno chi dovrebbe averla?
          Dai su…

          • Anche dire che fra qualche anno il mercato delle auto elettriche salirà al 30 poi al 60 e all’80% è un annuncio.
            Io lo chiamerei in un altro modo, ma è pur sempre soltanto un annuncio

          • Io lo chiamerei “inevitabile”.
            L’ethernit ha ceduto il posto alla lana di roccia, il talidomide al donperidone, il DDT ai nicotinoidi, il tetraetile al… Accidenti, ho sbagliato esempio, aromatici NOX e CO2 ci ammazzano ancora.
            Beh, si è capito ugualmente, vero?

  19. La produzione di automobili, in generale, è un gioco a perdere: chi fa le auto perfette ed eterne (inchino in memoriam agli svedesi) fallisce perché ne vende fino ad un certo punto, gli altri devono per forza conglomerarsi, venire assorbiti o sparire. La spinta a comprare mezzi nuovi avviene tramite incentivi e finanziamenti ma, quando arriva l’inevitabile flessione, un settore che muove così tanti soldi va in una crisi che colpisce tutta la società.
    E’ l’automobile privata ad essere insostenibile per tutti: il futuro della mobilità sta nei mezzi pubblici e nel noleggio.
    E la bici: la bici è per sempre.

          • Circolano nel mondo 1,4 miliardi di auto. Quindi per 6,8 miliardi di esseri umani le auto non sono mai state sostenibili e non lo sono ora. Il trasporto incide per circa un quarto sulle emissioni di CO2 (il 70% dipende dal traffico leggero): per il clima le auto non sono sostenibili. Le auto a combustione emettono gas tossici (ossidi di azoto o NOX) e particolato: per la salute umana nelle aree densamente popolate le auto non sono sostenibili.

          • Credo che lei non abbia letto il commento del sig. Alessio, che parla solo di economia. Non parla nè di agenti inquinanti nè di CO2.

      • sarà ancora sostenibile , per molti ma non per tutti. Va di fatto che non esiste legge o imposizione per cui un qualsiasi bene che sia auto, telefonino, casa, orologio, sanità….. sia per forza un bene disponibile alle masse. Se c’hai la grana spendi meglio puoi avere.
        Come dici te , economia e aggiungerei capitalismo dove in base alla domanda si muove l’offerta.
        Quello che il sig Degli Espositi sbaglia nell’affermare è che 6,8 miliardi di persone senza auto non è per mancata sostenibilità, non deriva da passione ecologica ma da uno stato di indigenza economica (manca la pecunia) che se li metti nelle giuste condizioni l’auto la prendono anche loro; come diceva mio nonno “on bel ciapare fa on bel spendare”.

        • Dico che per 6,8 miliardi di persone l’auto non è sostenibile (economicamente). Mi sembra piuttosto chiaro.

  20. Toyoda ha tutte le ragioni per gongolare. Nel mondo il segmento che cresce più tutti è l’ibrido, anche più dell’elettrico. E Toyota è fieramente e convintamente la regina dell’ibrido. Per darvi qualche dato, la Prius negli USA resta nei piazzali dei concessionari poco più di una settimana. Le elettriche restano mediamente il doppio delle auto a benzina, con grosse difficoltà di vendita da parte di tutti i marchi. Difficoltà per GM, per Ford, per Porsche, per Audi (le Q4 e Q8 restano nei piazzali 365 giorni) con tutti i brand che stanno tirando i freni perché c’è un crollo di domanda, rinviando la produzione. Nei sondaggi emerge il dato reale: la domanda e il desiderio di BEV negli USA è cresciuta notevolmente (dal 38% al 51%) ma nessuno è disposto ad acquistare queste BEV a questi prezzi e con questa rete di ricarica, con questi limiti le persone a malincuore puntano sui veicoli tradizionali.

    Si parla ormai apertamente di crisi delle BEV con una crescita inferiore alla previsioni: dove i prezzi sono più competitivi, coma la Cina, l’adozione galoppa (i veicoli elettrici e plugin sfiorano orami il 40% del venduto), mentre in Europa e USA la crescita stagna (negli USA c’è addirittura un calo, si è passato dal 7% di inizio anno al 6.5% degli ultimi mesi).

    Chi aveva predetto con largo anticipo le criticità delle auto elettriche per come sono oggi è stato solo Toyoda, l’unica voce critica. Isolato da tutti, massacrato dalla stampa adesso può giustamente gongolare e dimostrare che c’aveva visto giusto.

    Ma Toyota non è mai stata nemica dell’elettrico. E i fatti parlano chiaro (scriverò in altro commento)

    • Affermare che Toyota non è mai stata nemica dell’elettrico fa veramente ridere!!!!!

      Toyota ha tremendemente paura dell’elettrico perchè è l’unica tecnologia ATTUALE (cioè atulizzabile già oggi) che può mandare in pensione, o comunque eroderne importantissime quote di mercato, l’ibrido…
      Dopotutto il 99% di chi acquista una elettrica da che tipo di motorizzazione arriva secondo te?
      È credibile che uno sfegatato dei “motori veri” o del cambio manuale prenda e passi di punto in bianco all’elettrico? Come in ogni cosa le eccezioni ci sono sempre ma per la stragrande maggioranza chi guarda all’elettrico è uno che amche prima guardava a determinati aspetti e quindi guidava già auro di un certo tipo, più specificatamente ibride….
      Ed è esattamente questo che fa paura a Toyota….
      Toyota non ha mai realmente puntato nell’idrogeno come ora non punta nell’elettrico… L’unico vero grande obbiettivo che ha Toyota è quello di protreggere per più tempo possibile e con ogni mezzo possibile l’ibrido che è l’unico mercato che gli importa.
      E per farlo oltre a denigrare in ogni modo possibile l’elettrico a batteria (per influenzare più possibile le masse poco pensanti) ha da sempre attuato la tecnica di prospettare un futuro diverso, ma che arriverà fra decenni non oggi, in modo che il comlratore sia portato a fare questo tipo di ragionamento: non conviene passare all’elettrico attuale perchè sta per arrivare una tecnologia ancora migliore.
      Lo ha fatto fino all’altro ieri cob il “miraggio” dell’auto a idrogeno ed ora che non funziona più (ormai anche i sassi hanno capito che l’idrogeno per la mobilità leggera è perdente) hanno semplicemente cambiato miraggio lassando alle batterie allo stato solido.
      Tecnologia, quella delle batterie allo stato solido, che sono certo arriverà e sarà migliore delle batterie attuali (questa è cosa più che accertata) ma non di sicuro fra un paio di anni (intendo su auto normali, non sui prototipi da 1 milione di €) ma fra un paio di decenni….
      Fidati che anche Toyota lo sa che le tempistiche sono queste ma è proprio quello che gli piace: far credere che la svolta dello stato solido sia dietro l’angolo serve appunto a far pensare a più gente possibile che non è ancora il momento di passare all’elettrico e di conseguenza spingerli ad acquistare ancora l’ibrido.

      • Se la curva di adozione dell’elettrico sta rallentando e in alcune parti del mondo addirittura decresce (USA) non è colpa di Toyota. Su questo possiamo convenire. Il che significa anche un’altra cosa: che le criticità che Toyota aveva visto ci sono eccome. Tutti i produttori, tranne Tesla e i cinesi, sono in crisi.

        Purtroppo le criticità che frenano l’adozione dell’auto elettrica non sono affatto dietro l’angolo: che tu lo accetti o meno, a chiunque chiedi tutti ti diranno che non vogliono ricaricare ad una colonnina e non vogliono fare soste durante i viaggi e tutti ti diranno che non vogliono spendere 40000 euro per una ID3 che non ha neanche 400 km di autonomia in autostrada. Servono batterie capaci di caricarsi più velocemente e che garantiscano un maggior chilometraggio. Toyota non è un produttore che, come Tesla, parla solo agli enthusiast : Toyota parla a tutti e abbraccerà le auto elettriche quando avrà i modelli giusti al prezzo giusto. La cosa però più dura da accettare, per chi ha un atteggiamento da tifoso, è che Toyota continuerà ad abbracciare anche altre soluzioni, rifiutandosi di diventare un brand 100% elettrico. Una strategia che trovo assolutamente condivisibile

        • Alle solite, Enzo. Tu chiedi a tutti quelli che non le usano, come te. Chi viaggia in auto elettrica non ti dirà mai “non voglio ricaricare ad una colonnina e non vogliono fare soste durante i viaggi”. Per il semplice fatto che sono stronzate. Sarebbe l’ora che la piantassi.

          • Non conta quello che penso io, conta quello che pensa il mercato e quello che il mercato vuole comprare. Toyota ha semplicemente predetto che l’auto elettrica non avrebbe soddisfatto i palati e le esigenze di tutto il mondo ma solo di una parte e per questo si è tenuta stretta quella parte. Altri sono voluti diventare full electric, altri lo diventeranno a breve. Che poi questi palati e queste esigenze sono dettate da motivi 100% logici e razionali o da timori e paure non importa nulla, importa solo ciò che la gente fa con i suoi soldi.

            Eri tu o ricordo male (può essere ricordi male) che scrivesti che tuoi amici, che avrebbero potuto già oggi acquistare l’auto elettrica perché hanno disponibilità economica e logistica favorevole, non ti vogliono neanche ascoltare quando gliene parli? Non usavano quelle motivazioni?

            Magari saranno stronzate per te, ma fatto sta che sono queste stronzate i motivi che oggi frenano tanti dall’acquisto dell’elettrica. E Toyota lo sa bene.

          • Sono le stronzate dette da Toyoda (e da molti altri che non sanno quel che dicono) a condizionare le scelte del mercato. Che, come dici giustamente, ha poco di logico e di razionale.

        • Enzo dove ho scritto che le auto elettriche attuali sono perfette????
          Come tutto sono migliorabili, enormemente migliorabili ma sono OGGI, non fra 20 anni come idrogeno e batterie allo stato solido, assolutamente utilizzabili al pari, anzi meglio, di qualsiasi termico per un buon 90% di automobilisti.
          Questa è la realtà dei fatti anche se molti, moltissimi automobilisti non l’hanno ancora capito per una marea di preconcetti inculcati nel cervello in decenni di motore termico e che gran parte della informazione (bisognerebbe chiamarla disinformazione) cavalca a volontà per continuare a condizionare le gente….
          Ma gente sveglia e capace come quelli di Toyota lo sanno bene qual’è la verità… non è che non lo sanno, lo sanno talmente bene che, non piacendogli perchè il loro interesse è continuare a vendere ibridi più a lungo possibile, hanno scelto di aggiungere ai condizionamenti di cui sopra altro fumo negli occhi con PROMESSE irrealizzabili (nel breve periodo) quali prima l’idrogeno ed ora le batterie allo stato solido.
          Chi è abbastanza sveglio non può che vedere facilmente qual’è il giochino di Toyota….

        • “a chiunque chiedi tutti ti diranno che non vogliono ricaricare ad una colonnina e non vogliono fare soste durante i viaggi e tutti ti diranno che non vogliono spendere 40000 euro per una ID3 che non ha neanche 400 km di autonomia in autostrada.” Ma cosa cavolo scrivi? Che fai ? chiedi a chi l’EV non ce l’ha e non sa nemmeno come è fatta e nemmeno ci è salito su? Tu devi chiedere a chi invece ce l’ha e gli enormi benefici che ne ha ricavato, come me, nonostante il prezzo di partenza elevato. Chi passa all’elettrico è consapevole del “salto” qualitativo e del diverso concetto di guida che si appresta ad affrontare. Smettetela di buttarla sulle velocità di ricarica, l’auto elettrica di ricarica quando è ferma, le soste in autostrada, grazie alle HPC da 150 kW e oltre, si limitano ad una sosta “pisciatina”, caffè e cornetto e dopo 15 min si riparte quasi col pieno, senza nessuna ansia. Entrando nel merito di Toyota, io non capisco una cosa: strombazzano ai 4 venti l’uscita di svariati modelli elettrici, ben vengano, ne gioverà la concorrenza a vantaggio degli utenti, poi l’Akio Toyoda di turno dice “ve l’avevo detto, aprite gli occhi..” ma il fumo negli occhi lo sta gettando proprio lui, pensando che l’azienda potesse vivacchiare di rendita su una tecnologia ibrida ormai vecchia di 30 anni. Poi ci si chiede come mai sia stato messo da parte…

          • Massimo è inutile che ci ripetiamo cose che già sappiamo. Se il mercato vuole andare in una certa direzione e ha in mente certe “fisime” tu costruttore che fai? Lo assecondi o vai contro il mercato?

            Se il costruttore fosse colui che sa cose è giusto e cosa no e ignorasse cosa vuole il mercato:
            – non ci sarebbero suv ma al più station wagon
            – non ci sarebbero auto che superano i 130 km/h
            – le auto vendute fino a qualche anno fa sarebbero state tutte a metano
            – nessuna auto offrirebbe gli interni in pelle o il cambio manuale
            – tutte le auto si rifiuterebbero di mettersi in moto se tutti i passeggeri non hanno la cintura allacciata
            – il volume massimo dell’amplificatore dell’autoradio sarebbe limitato

            Il costruttore deve vendere ciò che vuole vendere o deve vendere quello che il mercato vuole? Questa è la domanda. Oggi possiamo colpevolizzare chi continua a produrre le caldaie a gas perché non si limita a vendere le pompe di calore?

            Io credo di no. Io credo che Toyota vende auto ibride non perché fa il lavaggio del cervello ai consumatori ma perché è quello che i consumatori vogliono. Toyota va dove va il mercato e se qualche volta si esprime in pubblico è perché deve rendere conto agli azionisti e alla stampa che pressano su certe decisioni. Può Toyota, il primo produttore al mondo, non produrre ottime pompe di calore? Certo che lo farà, quando sarà il momento giusto, quando ci sarà una richiesta tale da poter produrre con i giusti margini lo farà ma lo farà senza rinunciare a produrre i modelli a benzina. Io non vedo perché mai dovrebbe andare full electric in anticipo. Toyota gongola perché aveva previsto la necessità di mantenere vivo il mercato ibrido, perché mai non dovrebbe gongolare?

          • Il “concetto di guida” sarebbe “vado piano per non dover ricaricare ad ogni piè sospinto”?

      • L’anno scorso sono state vendute a livello mondiale circa 71 milioni di vetture. Di queste, l’8,8% erano elettriche.

        • Questo mondiale del 2022 (anno di crisi e caro listini per le note vicende) a me sembra un buon dato.. perchè fa media su tanti stati con realtà diverse

          e gli incrementi anno su anno possono essere forti in questo settore, anche simil-esponenziali, magari bastano pochi anni per passare da 10% a 30%, non è come per le auto termiche tradizionali più o meno sempre uguali a se stesse da decenni

          ora sono curioso di vedere quando sarà disponbile il dato 2023, con i prezzi che hanno riiniziato a scendere

          Le curve di vendita italiane delle BEV per esempio, aumentavano anno su anno, poi nel 2022 erano tornate indietro di vari anni

          nel 2023 la curva italiana ha recuperato gli stessi numeri del 2021 (li ricalca mese per mese quasi identici).. incrocando le dita che non arrivino altre instabilità economiche mondiali ( o nostre nazionali) ora dovrebbe riprendere la crescità più regolare

          PS: non capisco Enzo che dice che in Europa le vendite stagnerebbero, avrei detto che vanno bene, l’incremento anno su anno è alto

          • ah ecco, ma senti un pò cosa vi inventate; cioè nel caso io volessi prendere una 500, non va bene, devo prendere una twingo, perchè a voi non piace il confronto tra 500 a benzina e 500 elettrica.
            io non so nemmeno cosa sinifica cerry picking, ma mi pare di capire che ha a che fare con l’ignoranza.
            da piccoli ci insegnavano alle elementari, i primi anni eh, non so se lei li ha fatti, che i confronti si fanno tra 2 cose uguali; certo, per voi diventa sfavorevole perchè l’elettrico perde su tutti i fronti.
            cioè lei mi dovrebbe spiegare il motivo per cui dovrei fare il confronto tra 500 a benzina e una twingo elettrica se io la twingo non la voglio…
            se mi piaceva la twingo, facevo il confronto tra i 2 tipi di twingo.
            lasci stare certi inglesismi, sono stati inventati per scucire soldi ai gonzi

          • poi un bel giorno ti svegli e leggi che Hertz, il più importante noleggiatore di auto a livello mondiale, dichiara che in futuro non comprera’ più Tesla e altre auto elettriche; tra i motivi di tale decisione :
            – prezzi di acquisto troppo alti
            – perdita di valore delle auto molto veloce
            – alti costi di manutenzione e di riparazione

      • Questo è il punto! Infatti! Toyota è la casa che più di ogni altro ha investito nell’ibrido e quella che ha il principale movente a cercare di smontare la crescita del BEV per coprire scelte completamente sballate. Chi più di loro, dopo aver completamente mancato le previsioni? Io ho l’impressione che in Toyota ci sia una lotta cruenta a fare lo scarica barile. Alla fine qualcuno, per tradizione giapponese, dovrà assumersi le responsabilità e dovrà fare harakiri. Conosco bene le dinamiche interne delle aziende giapponesi con cui lavoro. E’ tipico. Li qualcuno ha scazzato. E’ evidente.

    • Musk ha diverse tegole grosse sulla testa:
      – lui è diventato un personaggio divisivo e per molti versi imbarazzante, chi non condivide le sue idee ha un certo imbarazzo a guardare a Tesla
      – il suo vantaggio rispetto ai competitor si sta esaurendo e la concorrenza incalza. In termini di performance ormai molti brand propongo auto da circa 1 Mw (1341 cv), a livello marketing questa cosa tira e leva lo scettro a Tesla. BYD ha scalzato Tesla in poco tempo e presto potrebbero esserci ulteriori sorpassi (e non si dica che BYD è cinese, anche Tesla produce in Cina, quindi …)
      – Tesla è sotto inchiesta per aver “magnificato” i dati sull’autonomia con un trucco software non dichiarato e rischia e di recente il Dipartimento di Giustizia è andata ad acquisire una serie di documenti
      – il Cybertruck di Tesla, presentato con notevole ritardo, pare non rispetterà il listino promesso. La versione a 3 motori pare possa costa non 70 k$ bensì 100 k$, quasi il 50% in più, mentre la versione base promessa a 40 k$ dovrebbe costare di più ed essere prodotta molto più in là. Lo stesso Musk ha dichiarato che col Cybertruck “ci siamo scavati la fossa da soli”
      – la Model A potrebbe non sfondare. Ci sono indizi su qualcosa che non torna, piccoli dettagli che fanno pensare che il modello potrebbe essere inferiore alle attese
      – il mondo idilliaco di Tesla inizia a scricchiolare. Dall’esistenza di team che mirano a sviare le lamentele degli utenti, gli scandali sugli utenti spiati, il full self driving che ormai è una barzelletta (con Tesla superata pure da Mercedes), il rischio aumenti dazi in Europa per la Model 3 a causa dell’import dalla Cina, la sua spinta propulsiva all’innovazione che sembra arenatasi e anzi si intravedono i primi autogol (la mancanza dei sensori di parcheggio tradizionali, la retromarcia sul volante joke, la retromarcia sui lidar, la mancanza della leva delle frecce sostituita da scomodi pulsanti touch), la capacità produttiva aumenta ma a ritmi insufficienti rispetto alla domanda del mercato (la produzione del cybertruck rimarrà ridotta, la fabbrica in Messico stenta a partire, …)

      Al momento Tesla va forte ma si intravedono nubi all’orizzonte.

      • Stai dicendo che saltato in aria mr Tesla che “si è scavato la fossa da solo” (ma non lo dicevano anche 10 anni fa?) gli altri abbandoneranno l’elettrificazione?
        Devo sbrigarmi a prendere un paio di EV di scorta da mettere sotto naftalina?
        Ah, non faccio il tifo per l’uno o per l’altro, mi interessa essenzialmente dare un futuro alle nuove generazioni che abiteranno questo mondo quando non ci sarò più da un bel pezzo.

      • E dal 2008 che leggo di nubi all’orizzonte su Tesla.

        Tesla è mediaticamente circondata costantemente da gufi, menagrami e falchi.

        Ma Elon Musk non ha come scopo della vita una Tesla numero 1 al mondo, ma la transizione verso un sistema sostenibile, altrimenti non avrebbe reso pubblici gratuitamente una serie di brevetti.

  21. Questi di Toyota fanno ridere. Toyoda in realtà perchè come fa notare un altro utente il CEO attuale parla di futuro elettrico anche per loro. Sempre che quello che dicono venga tradotto e riportato correttamente sembra che si contraddicano a vicenda. Bah.
    Vabè comunque sia intanto i numeri parlano (quelli veri non quelli che cita lui) e Tesla continua a macinare record di vendite ovunque nel mondo e quindi ciaone Toyoda (sta roba che hanno il nome diverso per scaramanzia fa ridere ancora di più). Cito da Wikipedia: Nel giugno 2020 Tesla ha superato Toyota in termini di capitalizzazione di mercato (sul mercato azionario). Va ammesso che Toyota per quanto in Italia non sia il brand più diffuso, anzi, è il più grande produttore al mondo e detiene i record di vendite mondiali.
    Non sono così informato da sapere esattamente cosa vende e dove per fare questi record ma secondo me sono mezzi classici non ibridi in paesi molto diversi dal nostro perchè sono leader da anni e credo da ben prima delle full-hybrid che ammetto sono roba loro.

    • i pick-up in medioriente sono tutti toyota
      se uno cerca un veicolo affidabile per andare da A a B compra una corolla

    • “Va ammesso che Toyota per quanto in Italia non sia il brand più diffuso, anzi, è il più grande produttore al mondo e detiene i record di vendite mondiali.” Massì, cosa vuole che sia, è una sciocchezzuola vendere più di 10 milioni di veicoli in un anno.

  22. Beh parla un presidente defenestrato proprio perché aveva un rifiuto ideologico per l auto a batteria . Tra 5 anni se continua così toyota fallisce. Ad ogni rivoluzione tecnologica i leader di mercato della tecnologia vecchia vengono soppiantati da nuovi soggetti.. quanto al calo delle vendite, vedrete che appena arrivano batteria che permettono la.ricarica 10/80 in 15 minuti il mercato esplode. La gente non compra sia per i prezzi alti sia perche dopo sei mesi la loro auto é tecnologicamente percepita come vecchia per il tasso di innovazione. Bene fa tesla a mantenere visivamente uguale il prodotto per anni ilcambiando motori e batterie sotto pelle per dare stabilità al suo prodotto

  23. E’ molto rischioso fare delle affermaziono così drastiche. Al minimo la personalità da cui giungone queste affermazioni rischia di fare lui un bel FLOP.
    A me pare impossibile che, indipendentemente anche dalla questione ecologica si possa pensare che dei motori che si basano su un serie di scoppi ravvicinati che muovono dei pistoni su e giù in dei cilindri possano essere difesi nel raffronto con deii dispositivi che generano rotazione quasi magicamente sfruttando elettricità e magnetismo.
    Dobbiamo avere un grande rispetto per i motori termici che per 100 anni ci hanno consentito di muoverci liberamente e comodamente, ma non possiamo per questo rinunziare a modernizzarci e a continuare ai sprecare energia solo per un attacccamento al passato.

    • I giudizi che vengono espressi andrebbero argomentati. Se hai una impressione su quale sia la tecnologia migliore, se questa non è supportata da modelli, numeri, e verifiche sperimentali a posteriori, la tua impressione può essere giusta solo per una questione di fortuna, perché andando a sentimento la probabilità del 50% di prenderci la becchi una volta su due.
      Il motore termico ha un’efficienza ridicola, perché la magggior parte del contenuto e ergetico viene usato per scaldare.
      Se trasformassimo tutte le auto termiche in auto elettriche e le caricassimo bruciando in centrali termoelettriche la stessa quantità di combustibile che avrebbe mosso le controparti termiche, faremmo il doppio dei chilometri con le stesse risorse o, se preferisci, gli stessi chilometri con la metà delle risorse.

  24. Toyoda attacca l’elettrico, non Toyota.

    E Sato, il vero numero uno aggiunge che “Faranno elettriche come solo una vera casa automobilistica sa fare”…. Dopo aver smontato una model Ti e aver ordinato le gigapress, naturalmente.

    • In aprile ecco cosa invece ha dichiarato la casa piu grande del mondo:
      Sembra, adesso, che le cose stiano per cambiare, almeno in parte. Il nuovo numero uno di Toyota, Koji Sato, ha dunque annunciato il piano di voler lanciare 10 nuovi modelli elettrici entro il 2026. A quanto pare, sembra che il costruttore giapponese sia intenzionato pure a costituire una nuova divisione che si occuperà dello sviluppo dei veicoli elettrici di nuova generazione. Pare, dunque, che Toyota voglia provare a recuperare il terreno perso nei confronti delle altre case automobilistiche che, invece, stanno investendo da tempo sull’elettrico, lanciando sul mercato diversi modelli a batteria.

      Quindi il buon Toyoda sta solo cercando un po di soddisfazione personale visto il suo orgoglio ferito dopo esser stato accantonato.

  25. secondo me costui e’ il putin della situazione , ho una spring elettrica e mai ritornero’ ad usare una endotermica . troppo bello guidare elettrico ,prossimo acquisto se va bene volvo ex 30.

  26. Se fossero i clienti a scegliere andremmo ancora con la benzina al piombo e milioni di casi di cancro in Italia.
    Questi della Toyota dicono cose solo ed esclusivamente per i loro personalissimi interessi

  27. Sì certo, tante parole e due colossali flop.
    Che continuino a vendere auto ibride finché c’è domanda, poi vedremo se faranno la fine di Nokia o se sapranno farsi valere.
    Per il momento di fatti che possano impressionare non se ne vedono.
    👎

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