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Ho guidato 20 elettriche / Vi racconto le mie impressioni

ho guidato 20 elettriche

Paolo Mariano

Ho guidato 20 elettriche. Ho iniziato nel 2013, con BMW i3, quando il mercato offriva davvero poco. E nel 2018, quando ho avuto bisogno di acquistare un’auto, ho scelto Volkswagen E-Golf. Ma il mio lavoro, unito alla passione, e a quella che nel tempo è diventata una professione, mi ha portato a bordo di Tesla Model S, Model X e Model 3, Mazda MX-30, Fiat 500 elettrica, Volkswagen e-Up, BMW iX3, Mercedes EQA, Volkswagen ID.3 e ID.4, Hyundai Kona (prima e seconda versione), Dacia Spring, Renault Zoe, Volvo XC40 bev, Citroen e-C4, DS3 Crossback E-Tense, Peugeot e-208, Audi Q4 e-tron. Vi racconto come è andata. Cosa mi è piaciuto e cosa no. 

BMW i3

Ho guidato 20 elettriche. La prima che ho provato è stata BMW i3

Si tratta della prima auto elettrica sulla quale ho messo le mani. Era il 2013… Le uniche altre elettriche delle quali si sentiva parlare erano le Tesla. Mi ricordava molto un’auto termica che avevo molto apprezzato in passato: Audi A2. Me la ricordava non solo per la forma, da piccola monovolume, ma anche per alcune scelte fuori dagli schemi: se da una parte Audi aveva optato per un telaio completamente in alluminio, su i3, per la prima volta in un’auto di grande produzione, il telaio era in plastica rinforzata con fibra di carbonio. Auto compatta, a trazione posteriore, dal design molto futuristico. Molto curata nei materiali e negli assemblaggi. Vera sportiva premium compatta. Negli anni ha visto tre upgrade di batteria, raddoppiando la propria autonomia iniziale. A mio avviso è tutt’ora un’elettrica premium interessante. Difetti? Molto suscettibile al vento laterale. In autostrada, con vento laterale molto forte, può diventare ingovernabile.

La mia prima auto elettrica: Volkswagen E-Golf

E’ stata la mia prima auto elettrica. L’ho guidata per due anni e 100.000 km, la durata del mio progetto valore Volkswagen (formula di finanziamento con possibilità di restituzione al termine del secondo anno). Per me sostanzialmente un noleggio. Una Golf in tutto e per tutto. Livello di finitura elevato, materiali di ottima fattura, grandissima efficienza. E-Golf nasceva su una piattaforma condivisa con le trazioni termiche e persino ibride, ma è un’auto che non ha posto comunque alcun limite alle mie necessità di mobilità.

La mia e-Golf

In 2 anni ho percorso 100.000 km senza mai dover rinunciare a uno spostamento. Estremamente confortevole e con un’autonomia ancora molto interessante (grazie alla sua efficienza), nonostante ormai un po’ fuori dagli standard di categoria. Cosa ho apprezzato meno? Il suo rapidgate in caso di spostamenti autostradali a lungo raggio in estate. La batteria non è climatizzata e si scalda facilmente dopo ore di viaggi autostradali con temperature superiori ai 30 gradi.

C’è chi ci ha percorso ad oggi oltre 200.000 km senza alcun problema. Qui un’intervista a Gabriele, quando ci ha raccontato i primi 185.000.

Ho guidato 20 elettriche/ Tesla Model 3 LR, uno dei riferimenti di mercato

Quando si parla all’auto elettrica è uno dei primi modelli a essere citato. E si tratta sicuramente di una delle auto più vendute. Presenta il vantaggio di poter accedere, in quanto Tesla appunto, alla rete di ricarica proprietaria dei supercharger. Fa dell’efficienza e delle prestazioni i suoi cavalli di battaglia. Ne ho apprezzato moltissimo la pulizia delle linee, l’essenzialità della progettazione e la razionalità dell’interfaccia. Anche se, eliminare completamente i tasti fisici, in determinate situazioni, comporta una riduzione della sicurezza a bordo. Mi è piaciuta la possibilità, complice la rete di supercharger, di raggiungere comodamente qualsiasi destinazione con il supporto di un sistema di pianificazione dei viaggi davvero molto ben realizzato. Non mi sono piaciute le finiture, la qualità degli assemblaggi e la scelta di alcuni materiali. Anche se, per dovere di cronaca, devo ammettere che nelle più recenti produzioni si sono visti molti miglioramenti.

Tesla Model X, esageratamente americana

Michele con la sua Tesla Model X: dopo oltre 50 mila km “più che soddisfatto”. Qui il link all’intervista

SUV sportivo davvero mastodontico eppure estremamente semplice da gestire. Spazio di bordo sopra le aspettative europee. Potenza e accelerazione fino ad oggi sconosciute per un veicolo di queste dimensioni. Buona insonorizzazione ma molto lontana da quella delle concorrenti tedesche che sono arrivate in seguito. Alcune soluzioni tecniche, come l’apertura delle porte ad ali di falco, sono di grande impatto scenico, ma agli effetti poco pratiche. Un’auto, in definitiva, a mio avviso poco adatta al pubblico italiano.

Ho guidato 20 elettriche/ Tesla Model S, berlina spaziosa e performante

Si tratta di una berlina di grandi dimensioni e conosciuta per essere una delle auto elettriche capaci delle migliori prestazioni, soprattutto nella sua ultima versione Plaid. Alla guida è molto piacevole, non solo per la coppia esuberante, ma anche per la capacità delle sospensioni pneumatiche di restituire un confort molto elevato. Peccato, anche in questo caso, che la qualità costruttiva generale non sia all’altezza delle alternative premium europee. Ma non è detto che all’acquirente di un’auto come questa ciò importi più di tanto.

Mazda MX-30, la compatta premium con poca autonomia

Auto compatta con batteria di dimensioni inferiori alla media della generazione attuale. Tuttavia ciò è compensato da un livello di finiture e materiali tali da renderla sostanzialmente un’auto premium. Se le nostre necessità di mobilità e se diamo una grande importanza al confort a bordo può essere un’ottima soluzione. La ricarica Fast limitata a 30 kW e i consumi autostradali sopra la media possono costringere in alcuni casi a limitare la velocità in caso di spostamenti a medio raggio. Sconsigliati invece con quest’auto i viaggi sopra i 400 km di distanza. Qui il link al resoconto di una nostra lettrice, Serena, dopo il suoi primi 5.000 km.

Ho guidato 20 elettriche/ Fiat 500e – l’icona che si fa pagare

Molto ben progettata e realizzata. In un corpo compatto ed iconico i tecnici sono riusciti a stoccare energia a sufficienza per dotare quest’auto di un’autonomia di 320 km nel ciclo WLTP (con batteria da 42 kWh). Autonomia che in città può raggiungere molto facilmente i 400 km reali. Si tratta di un’auto modaiola, e questo vale anche per la sua controparte termica. Ciò che si paga è quindi in parte anche il fatto che 500 è un’icona di stile. Si paga la sua desiderabilità. Ma, come detto, l’auto è molto ben realizzata ed è predisposta per la ricarica ultra Fast fino a 85 kW. In 5 minuti si recupera energia utile a percorrere circa 50 km in città. Scongiurando anche gli eventuali disagi dovuti a situazioni di emergenza. L’abbiamo messa alla prova qui.

Volkswagen e-Up – regge il peso degli anni

Si tratta del primo progetto elettrico di Volkswagen. Nonostante sia nata su una piattaforma condivisa con il termico, si è sempre distinta per un’alta efficienza. E ancora oggi (nella versione attuale monta una batteria da 37 kWh) si difende molto bene dalla concorrenza. La qualità della verniciatura, dei materiali e degli assemblaggi in genere è quella alla quale ci ha da sempre abituati Volkswagen. Persino in autostrada si viaggia con un discreto confort. Peccato che, a differenza di altre citycar (come ad esempio Renault Twingo) la batteria non sia climatizzata. Questo, negli eventuali spostamenti di lungo raggio (specie se estivi), porta al fenomeno del rapidgate e costringe a soste lunghe. Ma l’auto nasce fondamentalmente per la città. E qui da davvero il meglio di sé, con consumi estremamente contenuti. L’ho provata d’inverno, per metterne alla prova i consumi in una condizione difficile.

Ho guidato 20 elettriche/ BMW iX3 – la prima vera full electric di BMW

Pur non nascendo elettrica, ma su una base condivisa con i motori endotermici, grazie all’affinamento dell’aerodinamica e a un motore molto efficiente, BMW iX3 è in grado di offrire un’autonomia molto elevata, di oltre 450 km nel ciclo WLTP. Non è quindi difficile percorrere oltre 350 km a velocità da codice in autostrada prima di doversi fermare per una ricarica. Km che si percorrono con un alto confort di bordo, circondati da un’atmosfera ovattata. Davvero difficile trovarle dei difetti. Si tratta certamente della prima full electric di BMW che si può utilizzare quasi come una termica. Qui la nostra prova su 400 km di autostrada.

Mercedes EQA – non tutto il confort che mi sarei immaginato

La Mercedes EQA on un pausa del nostro test: è l’elettrica più abbordabile nella gamma della Stella.

Mercedes EQA è un suv compatto molto ben realizzato. Estremamente silenzioso anche alle andature autostradali si è dimostrato appena un po’ troppo rigido nelle sospensioni. Perlomeno un po’ di più di quanto mi sarei atteso da un’auto di questo tipo. Ma nulla di preoccupante. Su fondi a bassa aderenza si fanno sentire i limiti della trazione anteriore. Diventa infatti più difficile scaricare a terra i tanti cavalli dell’auto. In condizioni di aderenza standard le sospensioni invece aiutano parecchio e quasi non ci si accorge di essere a bordo di un’elettrica a trazione anteriore. Gli interni sono degni del blasone del marchio e lo spazio a disposizione è moltissimo. Si viaggia molto comodi anche nei sedili posteriori. L’autonomia è in linea con la concorrenza.

Ho guidato 20 elettriche/ Volkswagen ID.3 – la mia scelta, equilibrata

L’ho scelta in sostituzione della mia precedente, una e-Golf. Volkswagen ID.3 raccoglie l’eredità di e-Golf e ne porta certamente il fardello. E’ stata criticata da molti, soprattutto all’inizio, per la bassa qualità dei materiali utilizzati e per i bug di un software forse troppo immaturo per essere commercializzato. Qualcuno ritiene persino che, al di là dell’immaturità, ci sia stato un vero e proprio errore nella scelta dell’architettura stessa del sistema. Ad ogni modo, a oggi, dopo vari aggiornamenti e un certo numero di fermi auto dovuti ai problemi più disparati, l’auto sembra aver raggiunto la sua maturità. E se le critiche relative ai materiali non sono del tutto campate per aria (non siamo certo ai livelli di Golf 7), nel complesso l’auto è molto godibile. Oltre a poter vantare il fatto di essere tra le più efficienti elettriche in commercio. Qui parlo più diffusamente dei pro e contro di quest’auto.

Volkswagen ID.4 – auto dal grande confort e dall’autonomia adeguata ai lunghi viaggi

Qui, rispetto a Mercedes EQA il confort generale di bordo è decisamente più elevato. Forse appena inferiore la silenziosità alle velocità autostradali ma senza dubbio migliore la capacità di isolare l’abitacolo dal suolo, anche con fondi stradali sconnessi. A bordo di Volkswagen ID.4 si possono macinare km e km senza sentirne il peso. Questo anche grazie a una dotazione davvero completa: dall’head up display a realtà aumentata, a sedili sportivi molto comodi e con possibilità di massaggio, passando attraverso un sistema di infotainment che ha ormai raggiunto la sua maturità. Qualche nota negativa per l’utilizzo di alcune plastiche che meglio si addicono ad auto di categoria nettamente inferiore. Ma nel complesso un ottimo progetto. Ecco la mia prova.

Hyundai Kona 2021 – compatta per chi macina km

Hyundai Kona 2021 è considerata l’elettrica compatta per chi deve percorrere molti km. Nella sua ultima versione, nonostante una batteria di “soli” 64 kWh, è in grado di coprire 300 km a velocità autostradale prima di doversi fermare per una ricarica. E rispetto alla prima generazione, è diventata decisamente più morbida su fondi stradali sconnessi. Molto buoni quindi i consumi. Con una media autostradale di poco superiore ai 20 kWh/100 km e medie cittadine attorno ai 12. Peccato per gli spazi non proprio generosi. E per un bagagliaio davvero troppo piccolo per un’auto di questo tipo.

Ecco il test autostradale di 300 km.

Dacia Spring – l’elettrica più economica ha un buon rapporto prezzo qualità

Dacia Spring è l’elettrica più economica che è possibile acquistare in Italia. Il suo prezzo di listino, di 19.600,00 Euro la pone come la prima scelta per chi desidera una citycar elettrica e vuole spendere il meno possibile. Sono soldi ben spesi? Per quanto ho potuto verificare si, lo sono. L’auto è ben realizzata. Il connubio motore – batteria molto ben bilanciato in un’ottica di contenimento dei costi e di realizzazione di performance adeguate all’utilizzo. Spring non incolla certo al sedile, ma si muove con molta agilità in città e sulle strade extraurbane, molto meglio di una pari auto termica, costretta all’utilizzo di motori piccoli e poco potenti. E non va in difficoltà nemmeno in autostrada. Brava Dacia! Qui la nostra prima presa di contatto con l’auto.

Renault Zoe – quasi dieci anni di storia al servizio del cliente

La Renault Zoe sempre più leader tra le auto elettriche, con oltre 500 immatricolazioni anche in agosto.

Renault Zoe è tra le auto elettriche più diffuse. La sua formula probabilmente è un giusto mix tra dimensioni, autonomia e prezzo. Non trascurabile la possibilità di ricaricarla fino a 22 kW di potenza in corrente alternata. Caratteristica questa che poche auto in commercio possono vantare. Si sceglie quindi per sua versatilità e per la maturità di un progetto che, a suon di rinnovamenti, ha ormai quasi 10 anni alle spalle. Con i suoi oltre 280 km di autonomia in autostrada e gli oltre 350 km in città, è riuscita a conquistare la fiducia di molti.

Volvo XC40 BEV – potenza esagerata

Nella versione da me provata, l’unica al momento disponibile, è un SUV compatto dalle prestazioni letteralmente esagerate. Esagerate rispetto alla struttura dell’auto, alle caratteristiche di sterzo e sospensioni, alla vocazione generale dell’auto. Certo, le prestazioni in un’auto sono parte del gioco. E possono contribuire anche alla sicurezza. Ma qui forse si è fatto il passo un po’ più lungo della gamba. Personalmente avrei forse dedicato qualche attenzione in più agli assemblaggi degli interni che, almeno nell’esemplare in prova, presentavano numerosi scricchiolii. Nel complesso una bella auto, ma forse saranno preferibili le versioni meno “pompate”. Ecco la mia prova.

Citroen e-C4 – grande efficienza ma poco intuitiva

Una Citroen e-C4 (foto d’archivio)

Citroen e-C4 si associa, per merito del marketing di Citroen, a un sistema di sospensioni che dovrebbe garantire un isolamento sconosciuto alla categoria delle auto compatte. Un sistema di smorzatori idraulici progressivi dovrebbe rendere possibile un effetto “tappeto volante” che di fatto, personalmente, non ho rilevato. Quello che ho rilevato invece è una potenziale estrema efficienza. Non è difficile mantenere medie di 12/13 kWh/100 km nell’ambito urbano ed extraurbano. Ottime per un’auto con batteria da 50 kWh. Il confort a bordo è comunque discreto. A mio avviso davvero poco intuitiva l’interfaccia dei comandi, questo vale anche per la sorella DS3, e l’infotainment in generale.

DS3 Crossback E-Tense – record di silenziosità per la categoria

La DS 3 Crossback E-Tense dichiara 400 km di autonomia con 50 kWh di batterie.

Dovrebbe fare della raffinatezza il suo maggior punto di forza, ma, come detto, l’effetto ottenuto dal disegno e dai comandi della plancia è piuttosto di scarsa intuitività. Per il resto l’auto è ben realizzata, l’efficienza molto elevata e del tutto simile a quella di Citroen e-C4. Forse con un livello di insonorizzazione, specie a velocità autostradale, ancora più elevato. Molto buono anche lo spazio a bordo anche per il passeggeri dei sedili posteriori. Peccato per il bagagliaio, piuttosto risicato.

Peugeot e-208 – l’elettrica per i neopatentati

Rispetto a DS3 ed e-C4 forse quella che maggiormente potrà essere apprezzata da un pubblico più giovane. Il confort a bordo è molto buono. E anche i consumi sono nella norma, almeno fino a quando non la si porta in autostrada, dove le medie si alzano notevolmente e raggiungono valori di 22/23 kWh/100 km. Riducendo quindi l’autonomia autostradale a circa 210 km. Non moltissimo per un’auto con batteria da 50 kWh.

Ho guidato 20 elettriche/ Audi Q4 e-tron – certamente quella che ho più apprezzato

L’Audi Q4 e-tron quattro della nostra prova al rifugio Malga Ritorto di Madonna di Campiglio

Senza alcun dubbio una delle più belle auto elettriche da me provate. Mix eccellente di design, tecnica e confort. Ho provato la versione top di gamma con doppio motore e 220 kW di potenza complessiva. Prestazioni notevoli anche se sempre molto “addomesticate” (e questo forse per alcuni sarà un difetto) e mai brutali. Silenziosità di marcia al top. Handling e tenuta di strada molto oltre le normali necessità della guida nei limiti del codice della strada. Isolamento dal fondo stradale quasi al livello di auto di categoria superiore (e dotate di sospensioni pneumatiche). Grande sfoggio di tecnologia inedita (ad esempio l’impianto di illuminazione matrix con firma luminosa personalizzabile) e la capacità di ricaricarsi presso colonnine ultra fast a velocità ben oltre la soglia massima dichiarata. Una nota negativa solo per la scelta di alcune plastiche lucide degli interni e di alcuni pannelli di tappezzeria, troppo delicati. La nostra prova a questo link.

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