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Autonomia delle auto elettriche: ci prendono in giro?

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Il display dell'auto elettrica più venduta, la Dacia Spring, con l'autonomia prevista.

Autonomia delle auto elettriche. Uno dei più grossi argomenti degli scettici è l’apparente discrepanza tra i km dichiarati dal costruttore e quelli riscontrabili nell’utilizzo reale. E i conti, se ascoltiamo gli utenti, spesso non tornano. C’è malafede di mezzo? O si tratta di un fraintendimento? Cerchiamo di far luce su uno degli aspetti più controversi e interessanti per chi si avvicina a un’auto dalla tecnologia tutto sommato ancora molto recente. E inedita agli occhi dei più.

Autonomia delle auto elettriche: WLTP e NEDC

autonomia delle auto elettriche
C’è davvero il rischio di restare a piedi con la batteria a zero? E quanto fidarsi dei dati dichiarati dalle Case?

I costruttori dichiarano il consumo dell’auto, (indipendentemente dal tipo di trazione), utilizzando i dati del ciclo di omologazione WLTP. In passato (e alle volte ancora oggi) si faceva riferimento al ciclo NEDC. Nel ciclo NEDC la prova del veicolo prevedeva un test della lunghezza di 11 km, a una temperatura compresa tra 20° a 30°, per una durata complessiva di 20 minuti. La prova constava di una simulazione di guida urbana di 13 minuti ed di 7 minuti di guida extraurbana. La velocità media prevista dal test era di 33 km/h. Il ciclo WLTP, che ha ormai soppiantato, almeno a livello europeo, il NEDC prevede che il test sia effettuato a una temperatura di 23 °C, su un percorso di 23 km per una durata di 30 minuti. 52% su percorsi urbani e 48% su percorsi extraurbani. A una velocità media di 47 km/h. Più attendibile, ma spesso molti di noi hanno utilizzi ben più impegnativi.

autonomia delle auto elettricheAutonomia delle auto elettriche / Qui nasce l’equivoco

 

Anche un non addetto ai lavori comprende facilmente i limiti del ciclo WLTP. E tanti più del NEDC. Esempio: questi test non potranno mai rappresentare valori di consumo pari a quelli che un’auto ha a velocità autostradale. Con medie di velocità anche tre volte superiori a quelle del ciclo NEDC. E quindi, da dove nasce l’equivoco? E’ semplice. Fino a prima dell’avvento dell’elettrico, i dati di consumo erano appunto unicamente dati di consumo. Ci restituivano solo l’informazione relativa alla quantità di carburante necessaria per percorrere 100 km. E poco importava (se non economicamente) se poi questa non corrispondeva a quella rilevata. Ognuno sapeva che, sulla base del proprio utilizzo, avrebbe avuto consumi più o meno alti. Prendeva il dato dichiarato per quel che valeva. Tanto meno ai costruttori pareva interessante dichiarare l’autonomia, cioè quanti km l’auto è in grado di percorrere col pieno.

Poi, con l’elettrico si è passati dal litro al kWh…

Una volta arrivato l’elettrico, le case costruttrici hanno improvvisamente cambiato strategia. Hanno pensato, e continuano a farlo, che al potenziale cliente interessasse molto di più sapere quanti km l’auto può percorrere con il 100% di batteria. Rispetto al dato di quanti si è in grado di coprire con 1 kWh. Ancora oggi, quando si parla di elettrico, pochi si concentrano sul consumo (almeno all’inizio). Si prende a riferimento un altro parametro, calcolato moltiplicando il consumo espresso in km/kWh del ciclo di omologazione per il numero di kWh del pacco batterie. Ed ecco l’autonomia dichiarata.

autonomia delle auto elettriche
La Mercedes GLC diesel

… e sono arrivati anche i primi fraintendimenti

Leggere che un Mercedes GLC diesel ha un consumo omologato WLTP di 5,9 litri/ 100 km e scoprire che in realtà in autostrada e con 40 gradi ne consuma 7,8 non stupisce. E nessuno si lamenta del fatto che in questo modo l’autonomia dell’auto cala da ipotetici 850 km a soli 640 circa. Piuttosto qualcuno potrebbe lamentare il fatto che l’auto consuma molto più di quanto dichiarato. Anche se, tornando ad analizzare le condizioni dei test di omologazione, forse non lo farebbe. Al contrario, in alcuni casi, come ad esempio quelli dei pochi acquirenti pentiti di un’auto elettrica, ci si aspetta qualcosa che per una termica non ci si aspetterebbe. E cioè un consumo indipendente dall’utilizzo e dalla velocità. C’è chi pretenderebbe che l’auto elettrica, per la quale il costruttore dichiara un’autonomia di 400 km, li facesse in qualsiasi condizione di utilizzo. Questo non è evidentemente possibile. Ma va da sé che anche i costruttori potrebbero sforzarsi di essere un po’ più trasparenti.

La nostra ID3 dopo una notte al freddo, prima di un test.

Autonomia delle auto elettriche: consiglio ai clienti e appello ai costruttori

Il mio consiglio? Prendere il dato dell’autonomia WLTP considerando che, nelle condizioni peggiori (alte velocità e temperature molto rigide) questo valore può scendere fino al 25/30%. Un appello ai costruttori, però, lo farei comunque: le auto elettriche hanno consumi inaspettatamente bassi in città (spesso al di sotto dei valori di omologazione) e alti in autostrada. E sono soggette ad un maggior aumento dei consumi alle basse temperature, in inverno. Perché non eseguire un test anche a temperature inferiori e dichiarare (almeno sui propri siti web) un doppio valore? Renderebbe la comunicazione verso il cliente più trasparente ed eviterebbe spiacevoli fraintendimenti. Qualcuno, bisogna dirlo, lo fa già (leggi) mettendo a disposizione un elementare simulatore. Anche Renault, ad esempio, mostra come cambia l’autonomia di Twingo Electric e Zoe  alle varie velocità e temperature. BMW lo fa per la sua nuova iX. Ci auguriamo che questo sia di esempio per tutti.

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99 COMMENTI

  1. “Prendere il dato dell’autonomia WLTP considerando che, nelle condizioni peggiori (alte velocità e temperature molto rigide) questo valore può scendere fino al 25/30%. ”
    Aggiungerei che può anche salire del 25/30% in più.
    I miei dati oscillano tra una media di 9.5kWh/100 km nel periodo più favorevole a 13,5 kWh/100 km nel periodo invernale (vado spesso in montagna e gran parte dei miei spostamenti montani prevede l’utilizzo di una superstrada) , il WLTP che danno per la mia auto è di 260 km, la batteria è di 32Kw utili (36 “nominali”), quindi vuol dire che oscillo circa come autonomia tra i 330 Km e i 220 Km.
    Quindi nel mio caso (che è in funzione del mio tipo di utilizzo ovviamente) ho un +25 e un -15 circa rispetto al WLTP dichiarato.

  2. In genere considero 4 km/kWh per l’utilizzo utostradale, 6,5 km/kWh per l’utilizzo su strade urbane/extraurbane.
    Nell’utilizzo quotidiano si impara a prevedere abbastanza bene l’impatto delle condizioni climatiche e del tipo di utilizzo sull’autonomia. Esempio: se faccio piccoli tragitti tutto il giorno scaldando ogni volta l’abitacolo quando fuori ci sono -2°C mi aspetto consumi particolarmente elevati..e non è un problema!
    Il dato WLTP potrebbero tranquillamente scriverlo su carta igienica per l’utilità che ha. Sarebbe meglio se dichiarassero i consumi a 130 km/h fissi con clima acceso.

    • I dato WLTP servono per confrontare le auto a parità di condizioni. I dati NEDC erano più truccabili, auto senza sedili, gomme ultragonfie, serbatoi al limite, ecc. Quello di cui mi devo informare è la discordanza tra “consumo WLTP” (kWh/100km) e il medesimo consumo calcolato come “capacitàBatteria fratto AutonomiaWLTP”.
      Il consumo dipende anche dal colore dell’auto: l’auto nera vuole più condizionatore d’estate e meno riscaldamento di inverno, io mi vesto così per andare in bici, chiaro d’estate e scuro d’inverno.

  3. Leggo i commenti e:
    Autonomia, Autonomia, Autonomia e solo per questo l’auto elettrica è una boiata.
    Ma siamo stati tutti scemi noi che abbiamo comprato la Panda a metano???
    Quando accendo il condizionatore in tangenziale posso andare a tavoletta che il limite non lo supero.
    Ho 250km di autonomia perchè vado in pulse & glide. Avevo il distributore di riferimento a 5km da cui la mia autonomia calava a 240. Stendiamo un velo pietoso sull’adesso, ho il distributore di riferimento a 13km e per fortuna 1 volta a settimana ci va mio figlio che è di strada.

  4. Se la DS3 carica in AC a 6,4 kW non è auto da scegliere anche se a qualcuno piace la linea .
    Ma se vuoi scegliere un elettrico oggi devi avere dai 50 ai 75 kWh batteria , 11 se non 22 kW carica in AC e almeno 50 in DC .e da aziende con almeno 5 anni di storia su elettrico .
    A questo punto non rimarrai deluso .

    • A questo punto non prendo un’elettrica perché con quelle caratteristiche sarebbe fuori budget come per altri comuni mortali….

      • Se ti documenti un po’ puoi prenderti Mokka E ,che costa meno di DS , Opel Corsa , che caricano a 11 kW .
        Se spendi un pelo in più prendi Kona E con superbatteria .
        Se a questo punto non vuoi prendere elettrica perché non sei convinto meglio così , meglio essere convinti che indecisi

        • Sia Corsa che Mokka hanno 50kwh di batteria, cioè il minimo che indichi, nonchè lo stesso della DS3 e quindi autonomie simili. Il caricatore di bordo da 11kw è optional in tutte e tre e invece di stare 4,5h sarei stato 3h a caricare, non 15minuti). Il prezzo delle Opel è quello base, la DS3 include molti optional che nelle Opel dovresti pagare a parte.
          Il “pelo” da spendere in più per un e-Kona con batteria da 64Kwh sono 4000€ rispetto ad una DS3 e 15000€ rispetto ad una Corsa…ora non so se voi i soldi li trovate sugli alberi…
          La DS3 non è mia, io dopo averla guidata non l’avrei presa anche solo per la pochezza di cockpit a infotaintement (per non parlare per l’app, essenziale per me per gestire un’auto elettrica), chi l’ha presa aveva urgenza e ha dovuto accontentarsi di ciò che trovava in pronta consegna.
          Io l’auto elettrica l’ho già cercata invano un anno fa, quando avevo bisogno e l’occasione di cambiare l’auto, ma di spendere decine di migliaia di € per un qualcosa che non soddisfa le esigenze per le quali hai deciso di fare il cambio non mi sembrava il caso…e non parlo di autonomia, ma più semplicemente di tipologia di auto (SUV e Crossover sono per me la più inutile tipologia d’auto mai realizzata, dei cubi con le ruote, le berline delle auto da pensionati…parere personale eh, almeno quello spero possa ancora essere libero), spazio e perchè no estetica.
          Ora viaggio almeno 5 giorni su 7 in puro elettrico (riducendo le emissioni dal 50 al 70 % rispetto a prima), ma con 150l in più di bagagliaio (sfruttati tutti), su un’auto praticamente full optional con allestimento sportivo che di listino costa 6000€ in meno della e-kona 64kw e…si…che mi piace, perchè non è un cubo con le ruote…

          • Non capisco questo accanimento da parte di uno che ha la LEON PlugIn. Le PlugIn fanno parte della transizione ecologica (solo se usate come si deve) dove è invalicabile la “sindrome dell’autonomia”. Una PHEV è una BEV con batteria più piccola e gravata da un termico che per LEON è turbo e ha poianche un cambio automatico. E’ una alternativa ad una BEV, per me guardando i costi no (ci guardai l’anno scorso e non rispetto a LEON ma in generale BEV-PHEV corrispondente), ma se è invalicabile la “sindrome dell’autonomia” e, in questo caso, anche l’estetica, benvenga, sempre meglio di una termica. A proposito dei costi, un miserando riassunto l’ho scritto in questi commenti a:
            Daniele CL 7 Dicembre 2021 at 12:17
            Ma facciamo le pulci:
            fai 5 giorni su 7 in elettrico e come hai detto in altro articolo per giustificare i prresunti 4000cicli di batteria, la usi per circa 30km a carica e non hai colonnina sul posto di lavoro, da cui 150km a settimana. Negli altri 2 giorni? Se per le tue trasferte podistiche fai meno di 300km non vedo quale sia l’ostacolo ad una BEV, fra l’altro dovrebbe non esserci nessuna colonnina nei paraggi, la tua esperienza con la DS è poi stata positiva?!? In quella trasferta, arrivato col 20% avrai fatto 250-300km, mettiamo 250, andata e 250 ritorno, se avessi usato la tua senza ricaricare avresti fatto 440km a benzina. Oserei dire che in quella settimana 210km in elettrico, 440 a benzina, non mi sembra un utilizzo corretto di una PHEV, a meno che non sia una cosa occasionale 2-3 volte l’anno. Se succedesse spesso, guardando il portafoglio, in quanto ammortizzi i quasi 10.000€ di differenza con la stessa LEONN a benzina? Poi se parlassimo del diesel a 20km/l il pareggio sarebbe a 8 orizzontale (per i non tecnici l’8 orizzontale è “infinito”).
            Da cui se il diniego al una BEV viene dall’estetica che nessuna BEV ti soddisfa e poi dall’angoscia di non riuscire a caricare mai, benvenga la PHEV, ma tutto il resto sono stron**te!

          • Pensavo di essere stato chiaro: la Leon l’ho preferita ad una BEV perchè non esisteva/esiste un’auto BEV che soddisfi le mie esigenze di spazio, di gusti e di disponibilità economica, quindi parlo ovviamente a PARITA’ DI PREZZO (anche se pure oltre non ce n’è, hai fatto caso che non esiste una station wagon elettrica?). Io sapevo già che una BEV dal punto di vista dell’autonomia potevo forse anche gestirla (con dei sacrifici e malumori famigliari), ma i problemi come detto erano altri.
            Con la A3 3 porte di prima siamo andati in ferie in 4 (2 bambini), bagagliaio pieno, 3 bici sul portabici sul lunotto posteriore, baule da 460l sul tetto. Ecco volevo provare ad evitare almeno il baule con la nuova auto…mettiamo che dimentico i miei gusti estetici, prendiamo la e-kona, una delle migliori BEV a detta di molti mi pare, prendiamo la versione base sfigata da 305km di autonomia senza optional il cui prezzo è in linea con la Leon ST plug-in…bagagliaio? 332l, 50l in meno della A3…ecco…penso ci potete arrivare tutti ora…
            Il cambio della Leon è in serie anche al motore elettrico, aiuta ulteriormente ad ottimizzare i consumi quando ti muovi in elettrico e sembra di non averlo. Avevo visto un articolo in cui si diceva che stanno pensando di (ri)metterlo anche sulle BEV.
            Anche l’A3 era turbo, 250mila km e mai un problema col turbo.
            Le mia trasferte generalmente sono si inferiori ai 300km, ma come ho spiegato sopra i criteri di scelta sono stati altri, non l’autonomia. In compenso le mie trasferte podistiche soprattutto se da solo, sono toccata e fuga, difficilmente posso fermarmi oltre il dovuto.
            Io ho sempre spinto molto il possessore della DS a prendere come prossima auto perchè lo ritengo un utente ideale per una BEV (fotovoltaico a casa, ufficio raggiungibile a piede quindi auto caricabile di giorno, spostamenti ormai limitati), poi è successo l’imprevisto della rottura della termica e purtroppo non ha potuto scegliere con calma e ha dovuto prendere quello che trovava subito disponibile.
            Esperienza positiva? Vediamo. Partiti con il 71% di carica segnava 198km di autonomia, dovevamo fare 106km, dopo 1/3 di strada gli ho fatto staccare il riscaldamento (non era molto contento), siamo arrivato con 48km di autonomia dell’indovinometro e 30% di batteria stimata (la % non ce la ricordiamo, ma la ricavo sapendo i kw poi caricati e la carica poi raggiunta), quindi consumo del 40% maggiore di quello stimato. Mettiamo in carica (ricordo, solo colonnine da 22kw presenti). Stacchiamo la carica dopo 4,5 ore, 98% e 306km di autonomia. Ripartiamo con deviazione per pizza. Scendiamo dall’auto per entrare in pizzeria con 302km di autonomia, risaliamo dopo la pizza e ci segna 286km di autonomia (si vede che pesiamo di più con la pizza in pancia…), con il riscaldamento spento arriviamo a casa dopo 130km fatti 43% e autonomia di circa 130 mi pare (questa non me la ricordo bene…l’app addirittura dava 43% e 78km…impossibile…).
            L’indovinometro si sa è quello che è (quello della Leon però è preciso anche sull’elettrico…), bisognerebbe basarsi su consumi e percentuale batteria (anche se non tutti sono così contenti di far conti in continuo)…ma qui viene il bello: sul cockpit della DS non esiste la percentuale di batteria espressa in numero decimale, ma solo come barretta, nessuno dei due percorsi del computer di bordo si resetta automaticamente dopo tot ore da fermo, quindi per avere sott’occhio il consumo medio dell’attuale percorso, dovresti ricordarti di resettarlo a mano alla partenza.
            Supponendo che la gare fosse stata una 10/15km con molta meno gente, quindi code minori e di conseguenza partenza da casa con più tranquillità anche un po più tardi, quindi diciamo tempo di carica disponibile (arrivo-fine corsa) meno di 3 ore, anche 2 nel caso di una 10k, come sarebbe andata a finire? In 2 ore si caricavamo 15kwh, quindi da 30 salivamo a 45%, ma per tornare a casa con deviazione pizza abbiamo visto che si consumava il 50%…se siamo molto bravi a fare stime ci fermiamo 1h in più per arrivare a 52,5%…mmm un po’ tiratino…io mi fermerei un’altra ora per sicurezza.
            Morale, sarei andato a fare una 10k e avrei perso lo stesso tempo che se fossi andato a fare una mezza maratona.
            Per quanto mi riguarda la DS non la consiglierei non tanto per l’autonomia reale, ma per quelle mancanze e imprecisioni che sembrano assurde (vedi % batteria e indovinometro completamente fuori). Se poi prendiamo l’app, nello storico, del viaggio fatto ti fa vedere km e tempo, ma non il consumo medio, imbarazzante. Perchè ricordo sono 41k € di auto…
            Con la mia plugin stando alla mia esperienza avrei fatto quei 236km nel peggiore dei casi con non meno di 20km/l dire pure 23km/l contando una carica (50% andata 50% ritorno), sapendo di poter caricare (in 4 ore a 3,7kw carica da 0 a 100%), sarei potuto anda ben oltre i 23km/l (ho fatto percorsi da 50Km a oltre 30km/l sapendo che potevo scaricare tutta la batteria.
            Cosa che effettivamente non avevo chiarito è che per me “prima” vuol dire auto a benzina e anche altro lavoro per cui facevo 102km al giorno…guardo il miglioramento del mio impatto ambientale nel suo complesso, 50-70% tiene conto anche dell’abbassamento del chilometraggio.
            I 10k€ di differenza fra PHEV e benzina/diesel li ho ammortizzati subito dato che quando l’ho presa erano finiti gli incentivi sui termici e quello statale più sconto concessionario per le PHEV praticamente hanno azzerato la differenza di prezzo (e ho ancora una piccola speranza di prendere anche quello regionale sempre per PHEV).
            Io non mi accanisco sulle BEV, mi sarebbe piaciuto prenderla, ma non sopporto gli estremisti con i paraocchi.
            Le PHEV le considerate auto per la transazione? Trovami un articolo in questo sito che ne parla bene, scritto dalla redazione come questo e non il copia incolla di una mail dell’esperienza di un utente.

          • Nella seconda parte dei calcoli della DS ho fatto confusione fra kw e %, era tardino…
            Con 2 ore caricavo 15Kwh, cioè 28% quindi andavo al 58%, sufficienti diciamo per tornare a casa se i calcoli che avrei fatto fossero molto precisi, cioè vedere i km in più da fare per andare alla pizzeria, sommarli a quelli per tornare a casa, prendere come rierimento il consumo medio dell’ultimo tragitto (da calcolare dato che ovviamente nessuno ha pensato di resettare il trip prima di partire) e infine calcolare i kwh necessari. Mamma mia che vite per una pizza! Oppure mi fermavo ancora li un’ora solo per aumetare la carica, togliermi il pensiero, arrivando a casa un’ora dopo.
            Dal lato economico, che non mi è mai interessato in primis perchè prediligo quello ecologico (a parità di costi) e anche perchè prima spendevo 250€ di benzina al mese e anche senza ridurre il chilometraggio qualunque auto nuova mi avrebbe fatto risparimare, ma dato che si parla anche dell’economicità delle BEV (per me assoluta, se caricate sempre a casa), per i 25kw necessari a tornare a casa abbiamo speso 12,5€ che in benzina sono circa 7,3 litri ora come ora che su 130km sono 18km/l di consumo, consumo alla portata di una qualunque ibrida, per non parlare di plugin e diesel.
            Altra nota sul confronto di prezzo fra Leon PHEV e benzina/diesel: la pHEV viene venduta solo con gli allestimenti top Elegance e FR (il mio), quindi per fare il confronto alla pari con benzina/diesel non devi prendere il modello base ma uno dei due allestimenti top.

          • E continui a far confusione tra kw e kWh, pure Kwh, tarda ora? Una volta sì, 2 volte e dopo essere stato corretto e da ingegnere…diabolicum. Prenditi 5 minuti e scrivi con calma.
            Sei stato chiaro, abbiam capito che nella tua scelta, alle varie caratteristiche hai dato un peso, 0,5 all’estetica, 0,4 alla comodità d’uso, 0,1 (complessivamente) a tutte le altre. Poi nella decisione è contata questa tua benedetta trasferta fatta con la DS3 e poi simulata con la Leon. Ma avete consumato circa 50kWh o avete fatto i 20km/l?
            Quest’altra volta avverti l’amico almeno la sera prima, perchè immagino tu gliel’abbia detto alla 5 di mattine di accompagnarti alla gara, magari avrebbe potuto metterla sotto carica 2-3ore e portarla al 100%. E da ing. ti faccio notare che il riscaldamento succhia (alla partenza poi cala), circa 1kW che per 2h fanno 2kWh, il 4% di batteria, staccarlo è da ChiaraProietti.
            E abbiamo capito che il confronto dei prezzi si devono fare tra la Leon con incentivi e BEV da listino. Boh, contento tu. Sei ultrafelice della tua scelta, sì? Ma non venire qui a tacciarci di maleducati.

  5. Mah… articolo per me piuttosto imbarazzante, un tentativo di difesa senza nè capo nè coda.
    Il motivo perchè finora nessuno indicava le autonomie ma solo in consumi (che peraltro assieme alla capacità del serbatoio ti danno l’autonomia…operazione abbastanza semplice alla portata di tutti gli acquirenti) è il semplice fatto che con una termica basta fermarsi 3 minuti ad un distributore per ripristinarne completamente l’autonomia.
    Altro motivo è anche il fatto che una qualunque auto termica (escludendo ovviamente supercar) ha comunque un’autonomia di tutto rispetto, se andiamo su un segmeno medio diciamo circa 600Km? 700? 900/1000 per i diesel?
    L’esempio della GLC è stato preso ovviamente per aver dei grossi numeri da far vedere. Che poi alla fine è un’auto, magari non economica, che quando la guidi nella peggiore delle condizioni ti garantisce 640km con un pieno. Quante BEV fanno 640km con un pieno nella peggiore delle condizioni?
    Prendendo auto dello stesso segmento, una panda nuova benzina fa 700km teorici con un pieno, una zoe 395km (superteorici, mi pare questo sia chiaro ormai).
    Il problema è che chi rottama la panda per prendersi l’equivalente elettrico si trova un’auto con un’autonomia praticamente dimezzata già nelle migliori condizioni che si riduce ulteriormente a valori che cominciano ad essere problematici con le temperature basse, la guida in autostrada,…
    Questo vale anche per i segmenti medi, forse anche di più, forse un po’ meno per i segmenti grandi dove si riescono a montare batterie più capienti.
    Domenica ho guidato una DS3 crossback e-tense per 130km, tragitto misto che comprendeva anche autostrada. Guidando con tutte le accortezze del caso con lo scopo di essere il più efficiente possibile ho consumato il 50% della batteria, che si traduce in 260km di autonomia contro i 320 dichiarati per un’auto che di listino optional inclusi costa oltre i 40000€. In autostrada a 100kmh devo essere sincero un po’ mi vergognavo…
    Con la il 1.8 TFSI che avevo prima ho raggiunto anche gli 800km con un pieno, superando l’autonomia calcolata prendendo il consumo medio dichiarato. Quanti con la BEV hanno superato l’autonomia dichiarata?
    I costruttori hanno sempre dichiarato i consumi basati sui cicli o nelle condizioni ottimali, anche con le termiche per le quali sono sempre stati visti come “teorici” e difficilmente raggiungibili nell’uso normale, solo che per le termiche era più una questione di costi (un’autonomia decente e facilmente ripristinabile è sempre garantita), mentre per le elettriche è una questione di autonomia vera e propria dato che a parità di segmento è decisamente più limitata e di certo non semplice da rispristinare come nelle termiche, per questo i costruttori ora per le elettriche pubblicizzano l’autonomia.

    Insomma, per me c’è poco da fraintendere…ci sono anche confronti da cui non puoi uscire vincitore.

    • Nessun imbarazzo Raffaele, e nessun tentativa di far uscire l’elettrico vincitore. Solo la volontà di far capire come sia ingenuo voler credere, come fanno alcuni, che un’auto elettrica omologata per 500 km nel ciclo NEDC possa percorrere 500 km a 130 k/h e 40 gradi di temperatura.
      Tutto qua.

    • E’ arrivato a casa o è rimasto a piedi a metà strada? Mi pare che sia arrivato a destinazione e con ampio margine. Quindi l’auto elettrica ha fatto il suo sporco lavoro. Pardon: lo sporco lavoro l’avrebbe fatto il suo 1.8 TFSI, bruciando almeno 9 litri di benzina, equivalenti a 84,9 kWh di energia (per il 70% dispersi in calore), emettendo 20,7 chili di Co2, spendendo più o meno 15 euro. Un vero peccato aver speso invece soltanto 5-6 euro per 25 kWh di energia e zero emissioni.

      Ps: Rispondo alla sua domanda: ho guidato Zoe, VW e-up, Hyundai Ioniq e Hyundai Kona, Mercedes EQA e con tutte, in condizioni ottimali, ho percorso più km di quelli dichiarati sul ciclo WLTP.

      • Massimo, e noi che ci confondiamo… dal commento di raffaele del
        6 Dicembre 2021 at 23:13
        Raffaele pensando di fare 130+130km è partito col 70% di batteria ahahah peggio di Chiara Proietti con la zoe tra roma-reggio calabria ahahah, meritava di rimanere a piedi. E siccome è andato a fare una podistica in montagna, lo sa che in discesa si consuma molto meno? Ce lo viene a dire quanto è calata la batteria dal 98% fino all’arrivo? Magari solo del 35%, allora l’autonomia del tragitto (260km diviso 0,85% = 305km) sarebbe prossima a quella dichiarata dall’auto (320).

      • EQUA 250 e percorrere più km di quelli dichiarati ossia 426km ci vuole in coraggio.
        Praticamente tutti i giornalisti (suoi colleghi di settore) che la stanno testando con mega video recensioni sul punto sarebbero dei ciarlatani.
        Ultimo solo in ordine temporale appena visto
        EQA 250
        1) Autonomia dichiarata 426km
        2) Autonomia scende a 300km con pneumatici da neve e clima invernale ed il solo conducente a bordo
        3) Autonomia scende a 200km in percorrenza autostradale a 130km costanti.
        EQUA 250 Versione Sport a soli euro 50.000.00
        Un’ affare tecnologico nel 2022…..

    • Quello che non capisco è il perché con una Zoe (utilitaria di segmento B) dovrebbe essere un problema avere 395 km di autonomia invece dei 700 di una Panda. Posto che sono auto non confrontabili in nulla (nemmeno nel prezzo, ovviamente), ma non preferirei una Panda per nulla al mondo, tantomeno per la sola autonomia che, per un auto con quella destinazione d’uso, è il parametro meno utile in assoluto. Ma davvero siete così masochisti da volervi sorbire 700 km senza fermarvi dentro una lavatrice, al posto di fare una sosta per sgranchirsi e fare i bisogni, e fare il viaggio con tutt’altro comfort?

      • Beati voi che avete sempre tempo da perdere per sgranchirvi e non vi interessa il rischio di restare a piedi. La settimana scorsa ho dovuto fare per lavoro Ancona -Dortmund in un solo giorno. 1300 km e 14 ore con le soste. Non era vacanza. Era lavoro. Venerdì dovrò fare Ancona Bolzano e ritorno in giornata. Sempre per lavoro. Se si vuole giocare l’elettrico va benissimo. Ma in una vita normale, piena di impegni, imprevisti ed esigenze imprescindibili è inutile anche solo ipotizzarlo. È solo filosofia e le chiacchiere stanno a zero. Non comprerei una elettrica nemmeno se avesse 1200 km di autonomia reale. Se avessi esigenza di percorrerne 1201 sarei a piedi. Non è accettabile. Punto. E su questo non si discute. Chi non ha esigenze di mobilità vera e può programmare le sue passeggiate faccia pure, fa anche bene, ma criticare il termico e accusare chi lo sceglie fa semplicemente ridere. È pura polemica. Per quel che mi riguarda c’è già troppa elettricità in una auto normale. Con la batteria a terra non si aprono neanche i finestrini o il baule. Fosse per me metterei un avviamento a strappo come nei fuoribordo e toglierei pure la batteria nel motore 🙂

        • Scrivere in un blog di discussione sulla mobilità elettrica che su qualcosa, di peraltro estremamente opinabile, non si discute, mi pare piuttosto presuntuoso, sig. Pico.
          Muoversi da Ancona a Dortmund con una VW ID.3 77 kWh richiede circa 14 ore e mezza.
          Per quale motivo dovrebbe essere a piedi con un’auto da 1200 km dovendone percorrere 1201?

          • Alle 14 ore e mezza aggiungerei anche con un’auto da 50000€ omologata per 4 passeggeri…

          • @Raffaele: non sai quello che spari, a 50.000€ la iD.3 non ne avrebbero venduta una

          • Per essere precisi 41890€ è il prezzo al netto degli sconti VW, io parlo sempre di prezzi di listino che sono quelli realmente confrontabili:
            E114MN + W1S ID.3 Tour 77 (net) 49.300,00
            E114MN ID.3 Pro S 77 (net) 44.550,00
            La Tour è limitata a 4 passeggeri.
            Quando mi dicono prezzo ‘da’ tot €, io dico sempre “si la versione senza le ruote” e VW si sa non è da meno su questo: per la Pro S l’omologazione 5 posti è un optional (questa è spettacolare!) +180€ (solo senza alcuni pacchetti), pompa di calore (direi accessorio piuttosto importante per una BEV) +1055€, clima bi-zona da +610€ a +1045€, per la retrocamera (che ormai si trova anche sulle 500) devi spendere +1360€. Insomma…se devo spendere oltre 40k€ di auto nel 2021 per stare al max in 4, risparmiare sul riscaldamento e litigare per la temperatura da mettere d’estate, stare ancora attendi ai bip per il parcheggio…anche no dai!
            Poi mi piace come si parli di 41980€ come fossero bruscolini…beati voi (e non lo dico tanto per me, io penso anche a chi ha esigenze e disponibilità diverse dalle mie).
            Ma vada anche per 41980€ di auto, le stesse tempistiche e anche meglio le fai con una termica da meno di 20000€ (e col riscaldamento acceso d’inverno).
            Per la precedente azienda andavo in Germania, 650km, percorsi anche in 5,5 ore più pausa pranzo di max un’oretta. Ovviamente nel tratto tedesco la velocità media arrivava anche a 130/140kmh (sarei curioso di vedere quanto consuma una id3 a 180kmh, se non entra il limitarore prima, e quanto ne viene influenzata l’autonomia). Il tutto con una misera Stilo aziendale base da penso 20k€ (troppo?) e con estrema serenità, era la normalità per me. Evitate almeno di criticare la gente per quello che fa o deve fare perchè ognuno può avere delle esigenze e preferenze diverse.
            I confronti vanno fatti anche a parità di costo: in Italia a rispettare i limiti (magari imbottigliati nel traffico) lo stesso tragitto lo puoi fare nello stesso tempo sia con una 500, una A3 o una A8…ma non puoi paragonarle fra loro solo per la differenza di prezzo (che in questo caso è data dalla diversa tipologia e livello d’auto, mentre nel caso ID3 ora come ora la differenza di prezzo è notevole a parità di tipologia d’auto).

          • @Raffaele: ma allora perchè ti sei preso una PHEV che hai speso sconclusionatamente 10.000€ in più?

          • “Evitate almeno di criticare la gente per quello che fa o deve fare perchè ognuno può avere delle esigenze e preferenze diverse.”
            E’ proprio quello che ti stiamo chiedendo. Se uno è contro all’elettrico che vada a scrivere su VaiTermico, se uno viene qui ed esprime qualche dubbio, noi vediamo di risolverlo e non di CRITICARLO, se uno viene qui a sparare sentenze e farci perdere tempo con esempi e confronti assurdi, già discussi più e più volte, allora sì che ci girano i cabasisi. Giacchè sei ingegnere, vedi di considerare che la “parità di costi” si fa per il ciclo di utilizzo dell’auto, non solo per il prezzo di acquisto, se ti vuoi fermare a quello abbiamo finito di parlare. E se non ti vuoi fermare a quello allora leggi tutti gli articoli sull’argomento prima di sparare sentenze!

          • Perchè non sono contro l’elettrico, perchè ho preso una PHEV e perchè l’ho pagata come (anzi meno) della versione diesel l’ho spiegato in un altro commento di questo articolo.

            Non avevo visto l’educatissimo commento di prima.
            “Raffaele pensando di fare 130+130km è partito col 70% di batteria”, a parte che l’auto non è mia…dovreste ridere di chi l’ha presa l’auto (mi pare che non avete problemi a farlo data l’educazione). Ma voi programmate tutto? Anche quando andare a fare pipì? Per esempio…le mie uscite in montagna decido di farle e decido dove andare anche la sera prima anche a mezzanotte, anche perchè il meteo è essenziale che sia il più attendibile possibile.
            La corsa non era in montagna, ma alta pianura, quindi strade per arrivarci a bolla (per i non tecnici piatte, come la terra). In auto in montagna comunque in discesa metto modalità ricarica tanto il termico in discesa non consuma niente e intanto ricarico per bene la batteria.
            Per il resto delle fandogne sulle percentuali e calcoli è spiegato tutto in dettaglio sempre nell’altro commento.

            Esempio di aiuto a risolvere un bubbio:

            Daniele CL 7 Dicembre 2021 at 11:37
            Ma quanto guadagni!!!
            Ancona-Bolzano e ritorno sono almeno 1000km, facciamo 10 ore di auto? In giornata? Per lavoro? e quando lavori “in giornata” compreso 10 ore di auto?
            Forse hai l’autista.
            Per cui quello che dici è corretto: noi non abbiamo “esigenze di mobilità vera” e “programmiamo le nostre passeggiate”! Lo chiederò a mio figlio se si diverte a fare 2 passeggiate al giorno di 30km nei giorni feriali. Ma che ci va a fare a Faenza tutti i giorni, chissà!

            Per quanto riguarda il costo per ciclo vita: se l’auto la paghi cash alla consegna, la differenza di prezzo te la ripaghi con i futuri risparmi ma intanto devi avere subito tutti i 45k€ per la BEV (e qui torna in ballo il “beati voi”); se invece opti per il finanziamento, devi finanziare 45k€ in tot anni nei quali pagherari fior fior gli interessi (che ovviamente sono minori con importi 10/15k€ inferiori di un diesel per esempio) da sottrarre al risparmio ottenuto grazie alla BEV.
            Spero di aver risolto anche io qualche dubbio sottoponendo ai possibili acquirenti anche questo punto da tener presente.
            Colgo l’invito e andrò a scrivere su Vaitermico, dove spingerò per l’elettrico ovviamente perchè ci tengo, darò magari consigli su come gestire una carica di una BEV a 1,8kw con un contratto a 3kw (un utente tesla in un commento si è vantato di caricarla solo con la shuko, quindi perchè aumentare il contratto?) senza far saltare il contatore (magari di notte, quando hai la tariffa migliore, svegliandosi la mattina con auto scarica e lavastoviglie sporca). Problema che si ha anche con una PHEV, io l’ho risolto con un po’ di domotica. Ho solo il presentimento che troverò gli estremisti del lato opposto…estremisti che la storia ci ricorda non hanno vinto le guerre (per fortuna).

          • Provo a ripeterlo: “…se uno viene qui a sparare sentenze e farci perdere tempo con esempi e confronti assurdi, già discussi più e più volte, allora sì che ci girano i cabasisi…” e se uno mi porta come esempio tipico di percorso una andata e ritorno da 1000km in giornata per lavoro, dimmi te se non è un esempio quantomeno improbabile.
            Il confronto dei prezzi si fanno con preventivi sotto mano e non sui listini, almeno qui da me.
            Se nelle tue scelte c’è il non voler programmare niente, beh allora, cosa ti posso dire? L’amico con la DS3 l’avrai tirato giù dal letto alle 5 di mattina, perchè se glielo avessi detto anche solo a mezzanotte, 5 ore per portare l’auto al 100% le avrebbe avute.
            Mi sento superfortunato ad aver speso solo 23.500€ per una BEV, sento che ora costano al minimo 45.000, “beati io”.
            Sui problemi di carica, wallbox, carichino trovi altri articoli, ma è meglio che vai su VaiTermico. Mi raccomando, kW, kWh e km/h (non kmh come qui sopra).

          • E, anche se non ho il completo archivio, giusto per indicarti qualche articolo sulle PHEV del sito:
            https://www.vaielettrico.it/una-mg-plug-in-meglio-dellelettrica-vaielettrico-risponde/
            dove la redazione addirittura risponde:
            “Ergo: se la scelta è indirizzata verso la MG, magari avendo ponderato altri elementi come il prezzo, nulla da eccepire sulla scelta del modello con doppio motore.”
            https://www.vaielettrico.it/bev-o-phev-anche-in-volkswagen-e-testa-a-testa/
            https://www.vaielettrico.it/diego-e-la-sua-ibrida-plug-in-come-un-impianto-fotovoltaico/
            https://www.vaielettrico.it/la-jeep-renegade-phev-fara-50-km-in-elettrico/
            https://www.vaielettrico.it/su-vendono-piu-ibride-plug-in-che-elettriche-in-europa/
            https://www.vaielettrico.it/non-sparate-sulle-plug-in-con-la-mia-vado-in-elettrico/
            Buona lettura.

        • Se vuoi ti mando il log della mia tratta da Hirtshals a Livorno (2.100 km) in poco più di 21 ore di questa estate (fermata più lunga 20 min per mangiare, le ricariche non sono durate più di 15 min l’una).
          Questo se vogliamo fare paragoni con dei tour-de-force, perché se non fosse stato per le coincidenze con i traghetti da rispettare me lo sarei risparmiato tranquillamente. Quindi non venirmi a dire che sai tutto tu, senza aver mai provato entrambe le motorizzazioni. O pensi che noi siamo qui a fare i fighetti perché paparino ci ha comprato una EV di moda come prima auto? Ne ho avute 15 di termiche prima di passare all’elettrico… non ho niente da imparare dalle tue elucubrazioni mentali, fidati!

          • Raffaele, se proprio vogliamo essere precisi 41.890,00 è il listino di VW ID.3 nella versione con batteria da 77 kWh. Non 50.000,00 Euro.
            E mi risulta che sia omologata oggi anche in versione 5 posti. Non so se già per tutti i mercati.

        • Secondo me se in un giorno guidi una macchina per 14 ore con un tragitto di 1300km, secondo me hai proprio sbagliato mezzo di viaggio, al di là del tipo di alimentazione; nemmeno i camionisti di linea guidano per così tanto tempo tutto di fila..
          Ti preoccupi del rischio di rimanere a piedi, ma non ti rendi conto di un rischio assai più grave cioè quello di causare qualche incidente per la stanchezza!
          Finché non ci sono altre persone coinvolte, vabbè è un tuo problema ma se invece per la tua negligenza coinvolgi anche altre persone incolpevoli, allora come la mettiamo?
          Ogni volta che sento queste affermazioni mi vengono i brividi a pensare quali rischi corriamo ogni giorno grazie a questi geni della guida!

        • La prossima volta prendi un treno o l’aereo…..:) Il tuo esempio non è calzante perché lo 0,1% delle persone come te fanno 1200 km in un giorno per lavoro…pazzia secondo me, con un volo aereo arrivavi prima e senza (quanto: 12 ore di guida?) tutto questo sbattimento e fatica oltre che pericolo….avrai fatto pipì in una bottiglia invece di pianificare un viaggio oltre che più comodo anche più logico…..sorvolo sull’ecologia perché se ti serviva per lavoro l’aereo era ampiamente l’opzione migliore visto che sei oltre 1200 km

        • Ma quanto guadagni!!!
          Ancona-Bolzano e ritorno sono almeno 1000km, facciamo 10 ore di auto? In giornata? Per lavoro? e quando lavori “in giornata” compreso 10 ore di auto?
          Forse hai l’autista.
          Per cui quello che dici è corretto: noi non abbiamo “esigenze di mobilità vera” e “programmiamo le nostre passeggiate”! Lo chiederò a mio figlio se si diverte a fare 2 passeggiate al giorno di 30km nei giorni feriali. Ma che ci va a fare a Faenza tutti i giorni, chissà!

        • @Raffaele: e se il confronto dobbiamo farlo tra auto e percorsi allora dovremmo chiedere al sig. Pico con quale auto ha fatto Ancona-Dortmund in un solo giorno, non con la tua LEON o con la tua vecchia STILO. Paolo ha detto della VW iD.3 perchè ha quella e conosce quella, se avesse avuto una ZOE ti avrebbe detto che con la ZOE ci si mette xx ore. Ma tu avresti detto certamente “ma è una scatolina, 4m di auto non sono un’auto, non va certo bene per me che ci devo stacaricare tutta la roba da trekking…” e chissà cos’altro.

        • Il suo è uno di quei casi limite per i quali l’elettrico non è la scelta giusta. Ma sicuramente non può negare il fatto che lei fa parte di quello zero virgola % che percorre regolarmente lunghissime distanze in auto per lavoro. Per la stragrande maggioranza dei guidatori l’elettrico è una scelta che merita di essere presa in considerazione perché già oggi conviene e credo che lo scopo del sito sia questo

    • “..Il problema è che chi rottama la panda … si trova un’auto con un’autonomia praticamente dimezzata … LA GUIDA IN AUTOSTRADA…”Quando rottamerò la mia Panda a metano per una BEV mi troverò una autonomia quasi raddoppiata (ho anche la ZOE e ne parlo a ragion veduta). La guida in autostrada…ahahah con al Panda…che col condizionatore acceso rischia di non superare i limiti delle statali…

    • Non so se ha mai guidato una ZOE ma io con il vecchio modello del 2018 da 41 kWh e autonomia dichiarata di 395 km ho fatto ieri un “rabbocco” di elettricità a Ikea e con 45 minuti e €3,01 di spesa ho portato la batteria da 52% al 72% e sono tornato a casa con riscaldamento e fari…. con 5°c lasciando l’auto fuori tutta la notte come sempre…stamane l’auto era al 52% e ora mentre scrivo sta ricaricando con il sole di questa bella giornata….e verso le 15.00 sarà al 100% di carica a costo 0. Bisogna pianificare e usare un po’ la testolina quando si vuol prendere una EV, usare la testa significa anche capire che le ricariche elettriche costano meno di quelle alla pompa di benzina inquinante, e senza contare le gratuite o quelle generate da un semplice impianto da 5,5kwh nominali….. QUANDO i distributori di benzina inizieranno a regalare la benzina che sta ad €1,74 al litro fatemi un fischio che ritornerò ad una termica inquinante e rumorosa oltre che poco efficiente (17% di moto generato da un litro di benzina in media….)

      • Beato tu che puoi scrivere il martedì mattina alle 9 mentre l’auto si carica col fotovoltaico di casa…e pensare che c’è gente che a quell’ora 5 giorni su 7 è a lavorare in azienda dove non esiste una presa per ricarica auto…che sfigati…

        • Guarda se tu avessi letto l’articolo in cui parlavo della mia ZOE di seconda mano, sapresti che ho preso un’auto elettrica per cercare lavoro o “crearmelo” senza spendere soldi….quindi si: sono beato perchè ho il tempo di pensare e raginare scegliendo una EV di buona qualità ad un prezzo concorrenziale per muovermi gratis grazie ad un vecchio impianto fotovoltaico del 2011 invece di pagare centinaia di euro per andare in Germania con l’auto….ti hanno già risposto sopra: evidentemente hai sbagliato il mezzo permuoverti oltre i 1000 km che sarebbe l’aereo per tempistiche e comodità, e a Dusseldorf so che esiste un aeroporto:) trattandosi di un hub commerciale e industriale (oltre che altamente inquinato proprio a causa di trasporti tradizionali e industrie….), quindi a parità di tempo, perfino in treno veloce avresti fatto nello stesso tempo il tragitto, mi risulta che le ferrovie tedesche siano ottime….e risparmi tempo sulle pause per fare rifornimento o andare in bagno fino in Germania, cambiando solo in una stazione o due e dormendo mentre viaggi, invece di guidare….Ripeto che devi PIANIFICARE meglio i tuoi spostamenti.

          • @Riccardo: se sull’auto ci devi caricare “cose” forse non ti basta neanche l’auto ma ti ci vuole un pick up. Proviamo a guardare di cosa abbiamo bisogno usualmente, sulle eccezionalità ci penseremo oltre. E se siamo soliti alle eccezionalità ci compreremo dei mezzi eccezionali.
            Ti compri una 7 posti perchè non riusciresti ad accompagnare a scuola tuo figlio e i suoi 4 amici? Il figlio che poi potresti avere ma non hai ancora???

  6. È ormai da 5 anni che guido auto elettriche.
    Presi la prima in occasione quasi per gioco con un autonomia dichiarata di 150km e reale di 80km.
    Passai poi alla Zoe prima serie con batterie da 22kw alla Zoe terza serie con batterie da 50kw.
    In questi anni sono rimasto a piedi per foratura, per incidenti, per guasti meccanici, ma mai per fine autonomia anche Perchè l’elettrica prima di terminare l’autonomia ti avvisa, poi ti riduce la velocità, poi ti limita. Poi si ferma ma mai arrivato a questo punto.
    Quindi quando stai al 10% una colonnina la trovi, e se non trovi una colonnina trovi un meccanico o qualcuno che ti possa dare un po’ di ossigeno per arrivare in colonnina.
    Premetto che la mia media è di quasi 4000 chilometri al mese, ma non supero mai 200km a step.
    Arrivo sempre nella destinazione entro i 200km, ma se dovessi andare oltre potrei fermarmi in qualche centro commerciale, dove spesso si carica gratuitamente. Potrei proseguire, ma dopo 2 ore di viaggio una pausa di una mezz’ora non fa male.
    Premetto che potrei percorrere altri 100km in sicurezza perchè dopo 2 ore starei al 40% circa.
    È chiaro che lo stile di guida è diverso.
    Un andatura a 90km/h e 100km/h ha una differenza nei consumi del 30% circa.
    Ebbene, con la Zoe a 90km/h sicuramente arriverò dopo di una endotermica con andatura a 130km/h.
    Adesso verifichiamo i costi in un mese:
    Per fare 4000km con la termica avrei pagato circa 400 euro.
    Con l’elettrica 0 perchè ci sono un sacco di colonnine gratuite. Inoltre nel mio posto di lavoro abbiamo il fotovoltaico quindi…
    Parliamo della manutenzione… Olio, filtri, tagliando in genere quanto costa nell’endotermica? A quanti chilometri avviene? Dai 15.000 ai 30.000. la media varia dalle 150 alle 200 euro.
    Secondo voi nell’elettrico in cosa consiste la manutenzione se non sostituire il filtro dell’aria abitacolo? Oltre ai vari controlli inutili al PC?
    Con l’elettrica risparmio almeno 5000 euro l’anno.
    Dopo 10 anni anche se le celle saranno esauste ne avrò comprate 2 elettriche con i soldi di risparmio.
    Devo dire che sono fortunato a non pagare corrente, non possedere colonnina e caricare al lavoro e so che tutti non tutti hanno questa fortuna.
    Ma indietro non tornerei mai anche se le velocità oltre i 130km/h me le posso sognare…

  7. premetto che non possiedo ancora una Ev a ce ne vorrà ancora prima che ne comperi una ma perché non c’è in commercio il veicolo che piace a me e che serve al mio lavoro.
    tutti infieriscono sulle “inesattezze” dei test di omologazione e quindi dei valori dei consumi dichiarati.
    Premesso che un test di omologazione deve essere definito, ripetibile e normato, i valori dichiarati “teorici” e troverete sempre quella indicazione sono di per se corretti nell’ambito del test stesso; sarebbe impensabile definire una prova che possa replicare al 100% la realtà considerando tutte le variabili che possono essere presenti (manto stradale, inclinazione ed altitudine del percorso, vento, umidità, tempera, guidatore che è variabile più variabile di tutte le altre messe assieme)
    Ma avete mai trovato una vettura a benzina o a gasolio che rispecchia esattamente i consumi dichiarati dalla casa? io no…. Sicuramente le EV hanno molto più margine di miglioramento globale che non una vettura a motore termico

  8. Perdere il 30 % del dichiarato quando hai 200km di autonomia e una colonnina ogni morto di papa è molto diverso che perdere il 30% su una autonomia di 1000 km e un distributore ogni 30 km. Lo capirebbe anche un terrapiattista.

  9. Autonomia invernale , esperienza di oggi , Kia e Niro 64 kWh batt
    209 km andata 90 km superstrada veloce ritorno 30 km 80 km più 6 km salita poi ritorno superstrada a 110 6 gradi riscaldamento acceso a 21 gradi , partito con 82 % arrivato con 29p ,questa sera ho caricato per ritornare all 82% di questa mattina 39 kWh .
    A voi i conti

  10. Il problema non è che “con il termico le persone non badano all’autonomia”. Il problema è che con il termico l’autonomia al più serve per fare il servizio su Quattroruote, per i quattro sfigati che se lo leggono.
    Tanto con il termico l’autonomia è nell’ordine delle svariate centinaia di km, e la ricarica prende al più cinque minuti.
    Viceversa, se l’autonomia è di 60/70 km, e la ricarica prende 9/10 ore, le cose cambiano.
    E portano alla conclusione che l’auto elettrica serve solo se uno non la deve usare 🙂
    Dico bene?

    • Mai vista una ricarica di 9/10 ore per 60/70 km. Nemmeno caricando con la dinamo della biciletta. Anche dalla presa domestica, di notte, 60/70 km si ricaricano in 4 ore al massimo. Dormendo beatamente. In qualsiasi colonnina fast bastano 30 minuti. Quindi direi: no, dice male

    • Se il tuo commento e per dire che qualche rivista cerca di affossare l elettrico posso essere d accordo ma guarda che 10 ore non le ho mai viste ,neanche con il cosiddetto carichino

      • veramente esiste chi ci ha messo 10 ore per ricaricare 6kw: la surreale “giornalista” che ci ha messo oltre 52 ore per percorrere 700km, una barzelletta. Anche mia nonna ci metterebbe 10 ore per ricaricare 6kw, ci vogliono circa 9 ore per andare nei campi a raccogliere le verdure necessarie e preparare il solito pranzo domenicale per 21 persone fra figli zii e nipoti e circa 1h per ricaricare ad una colonnina fast, incluse le istruzioni di guida dei veicoli elettrici e per usare le tessere elettroniche per ricaricare alle colonnine.

    • Dice malissimo.

      Autonomia di 60/70 km? In una Ioniq del 2008 con batteria da 11 kWh, forse.

      Lei è per caso analfabeta funzionale, disinformato o scettico odiatore a prescindere?

      Due conti rapidissimi sull’energia: se carico con la 220 volt a 8 ampere (quanto consuma un asciugacapelli o un tostapane, già il ferro da stiro siamo sui 10 ampere) significa che in un’ora carico 1.760 Wh e in 10 ore fanno 17,6 kWh, fino a qua ci siamo? Ora per percorrere 70 km con 17,6 kWh dovrei consumare 400 Wh al chilometro: è esattamente il consumo che ha la mia Model 3 ai 210 all’ora. DUECENTODIECI all’ora, alla faccia… Se non ci crede, si legga il grafico che potrà trovare a questa pagina che riporta i consumi a velocità costante: https://www.greenstart.it/la-relazione-fra-velocita-e-autonomia-nelle-auto-elettriche-tesla-model-3-23468

      Vuole aggiungere altro o basta così come curriculum di esperto EV?

  11. Io ho la più economica EV esistente da non più di un mese, la uso abbastanza, ho percorso 1100 chilometri in meno di 4 settimane. L’ho sempre caricata la notte a casa (costo intorno ai 20 centesimi x kwh. Con 11 kwh percorro circa 100 chilometri (2, 20€ circa x 100 chilometri con percorso misto, sia città che fuori) con 2, 20€ di gasolio, sul diesel ci faccio forse 35 chilometri.
    Questo è un paragone diretto da me fatto tra la EV e la vettura 1400 cc turbodiesel. Il risparmio è palese a prescindere dall’inquinamento. Vero è che il modo di guida tra le due vetture è ovviamente diverso. Cosa ho da dire contro la EV? Poco e niente; forse 10 kw di batteria in più, come opzionale, li avrei pagati ben volentieri, solo per una autonomia maggiore. Il problema non è l’auto elettrica in sé, ma sono il numero di punti di ricarica disponibili sul territorio italiano. In autostrada vi è mediamente un’area di servizio ogni 30 chilometri circa, ma ce ne fosse una e dico una che ricarica le EV! In città vi sono 10 rifornimenti di benzina/gasolio ed 1 colonnina di ricarica elettrica. Dal punto di vista di carburante ti ci puoi fare pure il bagno, lo trovi ovunque. Dal punto di vista area di ricarica siamo all’età della pietra. Dalle mie parti, addirittura, le poche aree riservate alla ricarica auto, sono occupate dai soliti maleducati che li usano x parcheggio auto non elettrica. Cosa posso dire, se vi fosse il 50% dei rifornimenti con servizio di ricarica EV, si potrebbe girare l’Italia in lungo ed in largo con la EV senza problemi. L’auto elettrica? A paragone con l’altra che ho (diesel), è decisamente migliore la EV. più silenziosa, ai semafori parte meglio del diesel, piu rapida all’ingresso delle rotatorie, più pratica e riposante in città, è più economica, è comoda. L’unica pecca? Se volessi fare un viaggio ed uscire fuori dal raggio di 150 chilometri, dovrei programmarlo un mese prima, valutando dove ricaricare l’auto, se le colonnine funzionano, se queste sono state vandalizzate, se c’è l’intelligentone di turno che ha posteggiato l’auto non elettrica nei posti riservati x la ricarica. Ma tutto ciò non è colpa dell’auto elettrica, ma della carenza di punti di ricarica e della civiltà degli scenziati di turno che vivono nelle nostre città.

  12. Consiglio di guardare https://ev-database.org/ che riporta i consumi divisi in urbano autostrada e misto sia con temperature miti sia -10 un po’ estremo ma rende bene l’idea. Per esempio Kia Niro 64kw passiamo da 265km a 550km .

    Questi sono i valori de dovrebbero pubblicizzare.

  13. Io non capisco perché ci sia tutto questo incallimento sui dati riportati WLTP, NEDC ecc.; questi valori sono da sempre dei dati che danno delle indicazioni generali più o meno attendibili, non sono mai una verità assoluta anche se decidessimo di ricreare le stesse condizioni delle prove.
    Giustamente come indicato nell’articolo, anche i motori endotermici se spingo al massimo sull’acceleratore, se metto al massimo gradiente il condizionatore o se uso gomme termiche, i consumi aumentano e cala l’autonomia, eppure nessuno ne ha mai fatto un dramma!
    Solo quando si parla di macchine elettriche, tutti a rinfacciare l’autonomia come fosse un’onta o un difetto solo delle macchine elettriche.
    Possibile che prima di scrivere qualsiasi commento, non ci si ragioni un minimo su?

    • ? È molto banale il motivo.
      Se spingi sull’acceleratore di un motore a combustione con clima acceso e ti togliesse anche un 50% dall’autonomia dichiarata ,scenderesti da 1000km a 500km di autonomia.
      Se questo succede sulle elettriche, in una fredda giornata, dove hai mediamente 400km di autonomia dichiarata (quando va bene), questo vorrebbe dire passare a 200km di autonomia.
      Il che inizia a rendere molto scomodi spostamenti anche di media percorrenza, non avendo la possibilità di fare “rifornimento” in 5 minuti, sia per questioni anxora tecnologiche sia sopratutto per le infrastrutture.
      P. S. Sono per l’elettrico, ma attendo che maturi ancora.

      • Idem.
        Sono per l’ elettrico e prenderò elettrico sicuramente quando:
        1) avranno almeno 600km di autonomia reali e non su carta.
        2) quando imporranno alle case costruttrici 240.000 km di garanzia e/o raddoppieranno gli attuali 7-8 anni di garanzia sul pacco batteria
        3) quando non saranno castrate a livello software come velocità massima.
        Ma queste elettriche attuali sono una vergogna ed un vero raggiro per i consumatori.
        Servono solo a far fare cassa a tutto l’indotto che sta girando attorno a questa tecnologia.
        Ma fa che sta per diventare un nuovo ammortizzatore sociale?

        • Abbiamo capito Vincenzo: di auto elettriche, emissioni, sostenibilità, ambiente non le importa niente. Lei ci sta semplicemente provocando.

        • Sto cercando di sbloccare il SW della mia panda a metano per farle fare almeno i 110km/h.
          Per l’autonomia ci metto 3 bomboloni sul tetto truccandoli da portasci.
          Non posso far nulla sulla garanzia se non “vergognarmi” di essere stato così folle di aver risparmiato così tanto in questi anni di utilizzo sigh sigh sigh

        • 1) e così nel 99% delle sue giornate girerà con 300 kg di batteria che mai utilizzerà, un po’ come girare con un SUV da 3 tonnellate, 3000 di cilindrata e 7 posti auto ma rigorosamente da soli. Economico, ecologico, intelligente, non c’è che dire.
          2) può cortesemente elencarmi quale modello termico ha 240.000 km di garanzia totale e 8 anni (o il doppio!) di garanzia sul motore? Come? Nessuno? Mi scusi, quindi lei ora sta girando in treno o in taxi o in bicicletta?
          3) Mi elenca cortesemente tutte le macchine elettriche che hanno come velocità massima una inferiore ai 140 km/h? Ricordo che siamo in Italia e non in Germania, dove comunque stanno scomparendo le autostrade senza limiti.
          Ammortizzatore sociale? Funziona come per i vaccini? Lasciamo vaccinare gli altri e chi se ne frega!

      • Mediamente la maggior parte degli automobilisti percorrono meno di 50 km al giorno, quindi qual’è il problema ad avere 200 km di autonomia?
        Da quello che leggo qui sembra che quasi tutti debbano fare la tratta Roma – Napoli ogni giorno, ma se vi serve così tanta autonomia, vi conviene prendere il treno almeno risparmiate pure!

      • Beh se non ti frega nulla di spendere, metti, 200€ per fare un viaggio, invece che 100, quando magari con una ev ne spenderesti 30… chi ti impedisce di continuare con il termico? Così puoi fare i tuoi 800 km senza fermarti (magari con la bottiglia a portata di mano) e siamo tutti contenti, no?

    • Si, possibile.
      Pare che un cinque per cento circa di quanti acquistano un’elettrica lo facciano spensieratamente, guardando all’autonomia di omologazione e immaginando che quella sia l’autonomia dell’auto, indipendentemente dalla velocità, dalle temperature, dall’orografia.

  14. Purtroppo ancora vedo che si discute di autonomia per il semplice motivo che è una sorta di tallone d’Achille.
    Pertanto preferisco usare ancora la mia BreraQ4.
    Bella auto e molto confortevole.

  15. Da strafelice possessore di un’auto elettrica (id 3 pro s) già prima di comprarla sapevo delle differenze che intercorrono tra un percorso in città e uno in autostrada. Tra estate e inverno.
    Quindi mi sono adeguato. Il problema semmai è un’altro. Non sapendo realmente l’autonomia nelle condizioni in cui si affronta un viaggio, e non avendo a disposizioni colonnine al pari dei distributori, bisogna preparasi un attimo di più. Per esempio sabato sono andato a Cento (provincia di Ferrara) partendo da Bozlano con una media 4 gradi e gomme invernali, 20 gradi di riscaldamento. Onestamente non avevo la minima idea se ci sarei arrivato in un’unica tratta, da 100% di ricarca. Andando a 120 km/h sono arrivato con un 20% di batteria (l’indovinometro indicava 100 km) e circa 3 ore di viaggio. Sono rimasto soddisfatto e dulcis in fundo ho ricaricato gratuitamente a un Lidl.
    Dovrò farci l’abitudine per capire fin dove posso spingermi senza verificare dove si trovino le colonnine. Spero in futuro le cose migliorino con la disponibilità
    Altro punto comunque è la questione delle unità di misura. Sappiamo tutti che la potenza si misura in kW, mentre l’energia in kWh. Però a volte usando il carichino si indicano gli A. Poi quando carico con la mia auto vengono indicati nell’app km/ora mentre nella macchina km/minuto (oltre che i minuti necessari). I consumi a volte si indicano in Wh/km oppure kWh/100 km.
    Ecco trovo che se si semplificassero le unità di misura si aiuterebbe tutti a entrare nell’ottica dell’elettrico. Magari utilizzando l’alias E (energia) per kWh (anche per la velocità di ricarica) e P (potenza) per kW e acora C (consumo) per kWh/100Km. Sarebbe tutto più chiaro e semplice.

    • “Non sapendo realmente l’autonomia nelle condizioni in cui si affronta un viaggio, e non avendo a disposizioni colonnine al pari dei distributori, bisogna preparasi un attimo di più.”

      Bravissimo, la questione sta tutta qui. Che le batterie, qualsiasi batteria,soffrano il freddo si sa da che esistono. Ci fossero tante colonnine fast (50 kw) e superfast (oltre i 100) almeno quanti distributori di benzina il problema sarebbe ampiamente minimizzato. Ma ci si arriverà. In prospettiva il vero bubbone, a questo punto, diventa il costo dell’energia. Che ad oggi rende la ricarica fuori casa non così tanto più economica rispetto ai carburanti fossili anche in presenza di abbonamenti (mentre caricando in casa a meno di 20 cent al kw non c’è partita, vince la scossa 10 a 0). A conti fatti mi viene da pensare che le tanto vituperate plugin, assai migliorabili senza dubbio, oggi come oggi siano la soluzione più pragmatica. Vedremo.

      • Vediamo
        Percorrenza giornaliera minore di 50km (40 in inverno) possibilità di caricare la sera a casa: esistono BEV di segmento basso, non mi sembra esistano PlugIn sufficientemente economiche. Poi oltre al costo iniziale c’è la manutenzione e bollo.
        Certo che se l’unica auto in famiglia, per la “sindrome dell’autonomia” per le volte che si faranno viaggi lunghi, vince PlugIn
        BEV vs PluIn = 2 a 1

        Percorrenza giornaliera attorno ai 100km, possibilità di caricare a casa: come costo del nuovo abbiamo Zoe e Leaf che costano meno delle controparti PluIn, Manutenzione, bollo a favore delle BEV, costo benzina per i circa 50 km rimanenti, costi e inquinamento… La “sindrome dell’autonomia” sceglie PlugIn
        BEV vs PlugIn = 3 a 1

        Sopra i 150km/giorno: PlugIn non ha senso
        In conclusione la PlugIn e una soluzione pragmatica solo se in casa bisogna vincere la “sindrome dell’autonomia”. Poi dire che questo sia “pragmatico”…

    • Massimo, scarichi l’app ABRP. O la consulti via web.
      Si tratta di un comodo strumento che le permette di pianificare i viaggi, sapendo in anticipo con quanta energia arriverà a destinazione o se deve pianificare una sosta, dove e per quanto tempo.

  16. Io penso che il dato interessante sia quanti kWh servono per fare 100 km senza riscaldamento e condizionatore , se le case pubblicassero questo dato vedremmo subito quali sono le migliori performance

      • Scusa non ho scritto che vorrei vedere il dato in kWh a 130 chilometri ora fissi , non penso sia wltp .

        • hai scritto “che il dato interessante sia quanti kWh servono per fare 100 km senza riscaldamento e condizionatore” che è esattamente il consumo WLTP in un percorso vario, magari non il tuo, ma uguale per tutte le auto e in condizioni di marcia effettive, non “senza sedili”, “gomme ultragonfie”, “serbatoi al limite”, come permetteva il vecchio ciclo NEDC

  17. Le auto elettriche che tutte hanno una media di autonomia del 30% inferiore a quella dichiarata, sono al momento da evitare. I motori euro 6 a gasolio pochissimo inquinanti attorno ai 2000 di cilindrata anno medie di consumi di 20 km/l è in pochi minuti ovunque si riforniscono.
    Anche serve risparmiare il bollo se poi l’ energia elettrica aumenta del 30%, i consumi sono superiori del 30% al dichiarato, si fatica a trovare stazioni di ricarica e si perde prezioso tempo ricaricando, in casa dobbiamo installare una altro contatore ed infine ci ritroviamo in mano un auto che costa il 40% per 100 in più del corrispettivo a gasolio. Per finire se teniamo l’auto elettrica, dopo 10 anni circa la dobbiamo rottamare, il costo delle batterie nuove non rende conveniente l’ operazione di sostituzione.
    Non è ancora tempo di elettriche, il caro vecchio gasolio euro 6 rimane insostituibile.

      • Ormai è chiaro che le vetture elettriche sono solo, per ora, una imposizione di marketing.. La conservazione dell’ambiente è una scusa se si pensa all’inquinamento provocato dal trasporto aereo, del trasporto su camion, dell’industria ecc. Ho avuto per anni vetture a gas (GPL, metano) dalle quali usciva dal tubo di scappamento tantissima acqua e una quantità ridicola della famigerata CO2 !!! Ora l’industria petrolifera sta facendo progressi sui carburanti puliti !!! In parole povere, lasciamo le vetture elettriche nel loro giusto posto, ossia sulle piste di plastica dove giocano in casa i ragazzi con i midellini

        • Lei non dispone di informazioni corrette. In compenso ha pregiudizi da vendere. Così è quasi impossibile discutere

        • Ma “imposizione di marketing” da parte di chi? Dei soliti “poteri forti”? Ma lo hai capito che praticamente tutte le case costruttrici e chi guadagna a mani basse con petrolio e derivati stanno facendo carte false per impedire o ritardare il passaggio? Ma ci credi davvero a quello che dici?

      • Lei è veramente una persona incredibile, pronto a sparare a zero su chiunque non la pensi come lei. Faccia un piacere a tutti, si mostri un po’ più umile. Lei non è l’assoluto. Questo giochetto l’ha già tentato con me e con altri. Argomenti le sue obiezioni, magari citando studi seri sull’argomento trattato

        • Io, caro mister X, ho firmato con nome e cognone 562 articoli su questo sito e tutti i 6 mila e passa qui pubblicati li ho letti, valutati, corretti e titolati. E ogni giorno modero commenti di pochezza infinita. Come i suoi e quelli di qualche altro incompetente, che viene qui, a casa nostra, sputando per terra e mettendo i piedi sul tavolo. Non sono certo io, quindi, a dover argomentare le mie obiezioni.

          • Sono un possessore di auto elettrica da oramai un anno, percorsi 10000km e sentito decisamente idiozie tecniche di ogni tipo. Lavoro nel settore energia per cui kW non è per me una parola sconosciuta. Vada avanti a maltrattare chi spara sentenze inutili basate sul nulla.

    • Sì sì, hai ragione e mi raccomando continua a vivere nel tuo mondo “nebuloso” come i gas che emette il tuo caro diesel euro 6!

    • Le rispondo io se posso. Abbiamo una elettrica da meno di un mese (VW e-up), inutile dire che siamo passati dal fare 20€ circa di benzina ogni 3 giorni ad avere il portafoglio pieno di contanti e il bancomat impolverato. Per quanto riguarda la ricarica alle colonnine l’ho sfruttata in un paio di occasioni in cui stavo fuori a cena ed è stata molto comoda anche per trovare parcheggio in centro. A casa carichiamo di notte e quindi la tariffa è molto bassa e non ho dovuto installare nessun contatore dato che assorbe circa 2 kW e non mi metto a fare andare il forno o il phon di notte. Ah poi ho pure un contratto con il costo dell’energia 100% green bloccato per due anni… diciamo che per me il gasolio sarebbe un passo indietro ma sono consapevole che non è così per tutti

    • Il caro vecchio gasolio pochissimo inquinante uccide circa 50.000 persone ogni anno con pm 20 e Pm 2,5 oltre che con benzene, ossido di azoto e altre sostanze….la EV non uccide nessuno con le proprie emissioni

  18. “Perché non eseguire un test anche a temperature inferiori e dichiarare (almeno sui propri siti web) un doppio valore? Renderebbe la comunicazione verso il cliente più trasparente ed eviterebbe spiacevoli fraintendimenti”
    Perche’ viviamo in una societa’ che vive sui fraintendimenti, in cui c’e’ un “pollo” (tutti noi a rotazione….) da infarloccare………

    • Spesso, va detto, le informazioni sono disponibili ma gli acquirenti le ignorano. Il gruppo Psa, per esempio, pubblica sul sito un simulatore di autonomia molto elementare ma più che sufficiente a farsi un’idea delle percorrenze alle diverse temperature. Altrettando fanno Renault per la Zoe e la Twingo e BMW per la iX

      • Anche Dacia per la Spring. Simulatore per autonomia e tempo di ricarica nei diversi modi.
        D’altronde è nata Renault, successivamente battezzata Dacia.

    • Ho alcune centinaia di colleghi. La domanda più frequente che mi fanno è: “Ma dove la carichi? Ma puoi andare in autostrada?” (ho una Model 3) e quando rispondo: “La carico a casa in garage, dove dovrei mai caricarla?” strabuzzano gli occhi e mi chiedono quanto mi è costato rifare l’impianto per mettere la colonnina. “Quale colonnina, scusa? Uso una presa Shuko, come quella del phon.” “Ci metterai una settimana!” “Se dovessi arrivare con la batteria TOTALMENTE scarica (e sarei un deficiente), dalle 8 di sera alle 8 di mattina mi caricherebbe l’80% della batteria, dato che uso una Shuko e non ho toccato l’impianto di casa. Siccome la metto in carica tutte le sere, esattamente come fai tu col telefonino, il problema si porrà esclusivamente quando per due giorni consecutivi dovrò fare più di 400 chilometri” “Ma quindi puoi andare anche in autostrada?” “Caro/a, è una macchina che fa i 225 km/h e ha 306 Cv, perchè pensi che non possa andare in autostrada..?” “Ma se si scarica come fai, devi cercare una colonnina?” “Tu come fai quando sei senza benzina, cerchi un distributore?” “Sì, ma poi stai lì ad aspettare ore!” “Con le colonnine veloci (non velocissime) impiega 16 minuti per caricare il 50% di batteria, nel frattempo faccio la pipì… Se la colonnina è di quelle davvero veloci, allora ci vogliono circa 10 minuti per il 50%”

      Ecco, questo è il livello medio di conoscenza delle elettriche. Siamo o non siamo il paese che ha il 5,9% di persone che crede che la terra sia piatta e altrettanti (coincidenti o meno) che pensano che il Covid non esista ed è solo una macchinazione politica per dominarci?

      Viviamo in una società che vive di fraintendimenti perchè la maggior parte delle persone non ha alcun interesse ad informarsi e c’è chi se ne approfitta perchè non deve sforzarsi di produrre alcun dato reale e verificabile….

      • Non tutti possono permettersi una model 3….quando tutti ma proprio Tutti potranno permetterselo allora ne riparliamo…. Per il momento l’elettrico Serio è solo per una élite. E per elettrico serio intendo solo tesla. Tutte le altre elettriche sono baracchette. Porsche taycan esclusa ovviamente.

        • Con la “baracchetta” faccio 40km ogni giorno e ricarico solo il weekend (anche adesso con -3 la mattina). Con la barachetta e soli 135 cv in accelerazione tengo dietro roba ben più potente. L’altra vettura con 223 cv ha lo stesso tempo sullo 0-100. Con la barachetta faccio 100km con 3.5 euro in inverno e zero in estate (FV).

        • Le stesse domande rivolte a GuidoB me le facevano a me riguardo allo scooter NIU NGT (non quella se si può andare in autostrada. “Autonomia di solo 100km?”,
          nella realtà in città ne fa anche 150. “Ma quando mai li fai 100km ai 70km/h con uno scooter!”. Non c’è niente da fare, bisogna avere ciò che ti bisognerà anche solo 1 volta l’anno.

      • Io per caricare una DS3 e-tense con caricatore di bordo da 7,4 kw alle colonnine disponibili in quella zona (da 22Kw) dal 20% circa al 98% e riuscire così a tornare a casa ho dovuto fare la coda per ritirare il pettorale, cambiarmi, scaldarmi, raggiungere la partenza e correre una mezza maratona (il primo ha fatto 1h08m, io di più eh!), ricambiarmi, per un totale di 4 ore circa.
        Ecco diciamo che in questi casi questa BEV è perfetta! La Tesla forse va bene anche per tutti gli altri casi mi sa, ma Tesla purtroppo non è l’unico produttore di auto elettriche.

        • Caro Raffaele Ziraldo, siccome in altro articolo hai dichiarato di essere ingegnere e non umanistico, impara a usare le corrette unità di misura prima di intrattenerci con queste inutilità.
          kW si scrive con k minuscolo altrimenti sono gradi Kelvin e W maiuscolo se no è omega come la velocità angolare. E non dire che non hai la maiuscola nel cell che hai scritto Kw con la K maiuscola!
          E nell’articolo “la furbastra della MWB” hai scritto per 2 volte kw/100km, sono kWh chilowattora, k minuscolo, W maiuscolo e manca l’h di ora.
          Però corri forte! pensa, se correvi più piano la DS arrivava al 100%.
          Probabilmente tu, nel tragitto Roma – Reggio Calabria di Formigli/ChiaraProietti avresti fatto prima a piedi!
          Tesla è Tesla (anche se carica solo a 11kW ahahah), cerchiamo di fare arrivare anche gli altri costruttori agli stessi livelli.
          Con tutte le limitazioni delle BEV:
          chi può DEVE
          chi non vuole, NON ROMPA

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