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Citroën e-C4, ecco il simulatore per giocare con l’ autonomia

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La Citroen e-C4, in vendita entro fine anno: dichiara 350 km di autonomia.

Un simulatore on line appena lanciato sul sito della Citroën ci consente di giocare con l’autonomia dell’ultima arrivata, la e-C4. Al variare di alcuni parametri, scopriamo che il range con una carica della batteria da 50kWh può spaziare da una massimo di 397 km a un minimo di quasi un terzo, solo 127 km.

Citroën e-C4

Citroën e-C4, autonomia ballerina: da 127 a 397 km

I parametri presi in considerazione, ovviamente, sono pochi e generici. Quindi il simulatore non può dare altro che numeri indicativi e probabilmente un pò diversi dall’uso reale. Ma i risultati sono ugualmente ben più significativi della famosa autonomia dichiarata nel ciclo di omologazione WLTP, che è di 350 km. Una percorrenza del genere, infatti, si ottine soltanto in condizioni quasi ottimali. E cioè con modalità di guida “normale”, velocità di 70 km/h, condizionamento disattivato e temperatura esterna di 25 gradi. Cambiando solo la velocità, il nostro simulatore di autonomia indica 283 km a 90 all’ora, 227 ai 110  e 180 ai canonici 130 km/h. Se nelle stesse condizioni utilizzassimo però la modalità di guida “tranquilla”, recupereremmo 9 km di percorrenza. Con guida “dinamica” ne perderemmo viceversa 16, totalizzandone solo 164.

Citroën e-C4

I nemici dell’EV? I soliti due: freddo e velocità

Ma anche una guida “tranquilla”, sempre a 70 km/h, a zero gradi di temperatura esterna e, ovvio, con il riscaldamento attivo, non ci permetterebbe di percorrere più di 291 km. Che scenderebbero a 245 con freddo molto intenso (-10 gradi). Il minimo di autonomia a 127 km si raggiungerebbe invece se con la medesima temperatura pretendessimo di viaggiare in modalità “dinamica” a 130 km/h. E per raggiungere il massimo di 397 km? Beh, non ci basterebbe la modalità “tranquilla”, il riscaldamento disattivato e un clima primaverile (25 gradi), ma dovremmo viaggiare a 40 km/h!. Probabilmente in città è plausibile. Chi volesse sbizzarrirsi in questo gioco on line trova il simulatoire a questo link  nel sito ufficiale di Citroën.

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Citroën e-C4, un simulatore per i neofiti dell’elettrico

Lanciando il simulatore di autonomia, il brand del gruppo Stellantis vuole «fornire uno strumento intuitivo e di semplice consultazione a chi si avvicini da neofita alla guida elettrica». Quindi solo uno strumento informativo e non di navigazione vera e propria. Con qualunque tipo di motore endotermico, spiega Citroën, avere il piede ‘leggero’ sull’acceleratore oppure prediligere la guida dinamica si riflette in soste più o meno frequenti presso la stazione di rifornimento.

Citroën e-C4

Con una vettura 100% elettrica la situazione non cambia, anche se la funzione BRAKE aiuta a guadagnare preziosi km di autonomia grazie al recupero dell’energia in fase di decelerazione oppure in frenata. Questo dà vantaggi all’auto elettrica su percorsi cittadini, in discesa e in generale nelle situazioni in cui sono frequenti le decelerazioni. Viceversa il vantaggio sparisce in autostrada, dove la velocità è costante e il motore resta sempre in trazione.

Quanto incide la climatizzazione secondo Citroën

Anche la velocità incide in maniera significativa sull’autonomia residua, precisa Citroën, «in ovvia analogia con i motori endotermici». Discorso diverso per le conseguenze di temperature più alte o più basse della norma. Pur con la climatizzazione di bordo spenta, temperature esterne molto rigide sono in grado di ridurre l’autonomia complessiva. Cosa che nelle auto termiche è percettibile solo nel caso del raffrescamento, che assorbe potenza.

Citroën e-C4E la climatizzazione dell’abitacolo, sottraendo energia per riscaldare o raffrescare l’abitacolo, «fa sentire in maniera più evidente il proprio peso sull’autonomia residua». Vale la pena di ricordare che la Nuova Citroën ë-C4 dispone della funzione di preriscaldamento. L’abitacolo può essere portato ad una temperatura di 21° ancora prima di salire a bordo. Il condizionamento si può attivare direttamente da smartphone con l’app MyCitroën. In questo caso, «con la vettura collegata alla postazione di ricarica, l’autonomia residua non viene minimamente intaccata».

Simulatore di autonomia, operazione trasparenza

A NOSTRO PARERE.  L’iniziativa della casa francese è più che apprezzabile. Tanto più perché questa e-C4 conferma anche al simulatore i limiti di autonomia causati dall’efficienza non eccelsa.  Ovviamente il simulatore sarà giudicato troppo “elementare” da chi ha dimestichezza con l’auto elettrica. E, viceversa, un pò choccante per chi non ne ha affatto e si avvicina al mondo delle BEV guardando solo il numeretto dell’autonomia WLTP sulla teballa dei “dati tecnici”. Ma è un’operazione trasparenza che tutte le case dovrebbero condividere.

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9 COMMENTI

  1. Funzione utile che aiuta nella percezione di trasparenza verso la propria clientela. Tuttavia i consumi (e non l’autonomia) sono veramente molto ballerini, di conseguenza anche i costi di percorrenza… Con la mia Mazda 2.0 benzina vario dai 15 ai 20kml a seconda dell’utilizzo (autostrada 20,città 15), caldo e freddo sostanzialmente non cambiano nulla (solo nei primi 4km a freddo in inverno). Ipoteticamente, nonn potendo ricaricare né a casa né a lavoro, visti i costi di ricarica alle colonnine, sommati i consumi variabili ed invernali, girare in elettrico mi costerebbe di più di un 6 cilindri benzina con discreta cavalleria. Al momento l’elettrico conviene x chi ha villetta, fotovoltaico e magari attacco a lavoro; per me in un appartamento senza box in città (e nella mia situazione siamo in tanti), credo che l’opzione migliore sia una ibrida, possibilmente una full hybrid.

  2. Mi piace la dichiarazione dei consumi di Citroen. Si fornisce così un range con un minimo e un massimo entro il quale la macchina lavora ed é sicuramente un modo onesto di dichiarare i consumi rispetto alle attuali modalità farlocche.

  3. Non si può comprare un’auto usata se fai dai 25 ai 30mila km anno anche perché la macchina si tiene 10-12 anni mediamente per cui si compra il giusto, ad oggi il giusto non è elettrico a questi prezzi, ho anche tenuto conto di manutenzione e spese varie ma il risultato cambia poco 4mila euro in 12 anni.
    Io non voglio risparmiare voglio comprare ad un prezzo corretto per poter recuperare la spesa, sono d’accordo della comodità etc anche se il cambio automatico non facendo praticamente città non cambia molto.
    Ognuno deve fare i propri conti io li ho fatti e non sono solito a non voler spendere ma deve ritornare il maggior investimento iniziale, ai prezzi attuali non torna tutto qui.

  4. Purtroppo io vivo in una regione con troppi contraddizioni, da un lato fino all’anno scorso incentivano la rottamazione per acquisto auto elettriche dall’altro incentivano pure l’acquisto di carburanti (sconto regionale di 0.29€ su benzina e 0.2euro su diesel).
    Ho fatto un excel e se ci fossero gli incentivi regionali per acquisto come l’anno scorso il punto di pareggio dell’elettrico sarebbe di 72mila km confronto al benzina e 92mila km nei confronti del diesel, ma con gli incentivi sui carburanti avremo 100mila sul benzina e 140mila sul diesel, ma se teniamo conto che non ci sono attualmente incentivi regionali per l’acquisto si arriva a 200mila km nei confronti del benzina e 410mila km con il diesel.
    La regione e lo stato parlano bene di voler incentivare veramente la mobilità elettrica ma di fatto non stanno facendo molto in concreto.
    Sto appunto prendendo auto nuova per mia moglie ma attualmente con un punto di pareggio di oltre 400mila km la scelta è quasi scontata verso il diesel, è veramente triste ma se uno non ha soldi da buttare questo è il risultato.

    • I conti non si fanno solo così. Teniamo conto della minore manutenzione, del confronto impari in quanto a dotazioni (cambio automatico sulla C3 diesel? non credo), dell’assenza di blocchi del traffico né ora né mai per l’elettrico, del comfort di bordo, ecc

      Perdoni l’ironia facile, ma se uno vuole davvero risparmiare all’acquisto e non può fare a meno di un’auto, di certo non compra una C3 nuova da 15 mila euro, ma una giapponese usata a 4-5000 euro, a cui bisogna solamente fare cambio olio e filtro. Oppure una EV usata, che ora le tirano dietro a suon di incentivi sul nuovo

  5. Eccomi: sono uno di quelli che si spaventa a leggere i freddi numeri 😅. Da ignorante chiedo a voi; le autonomie sono solo questione di quei parametri oppure c’è spazio per lavorare sui motori e tirar fuori più km da una stessa batteria?
    Grazie a chi risponderà

    • Quando si parla di efficienza si intende esattamente questo. Se osserva bene i numeri, anche quelli ufficiali, scoprirà che alcuni modelli consumano meno a parità di peso, dimensioni e potenza. Anche le batterie hanno capacità e prestazooni diverse a parità di dimensioni e peso. Tutte, però, hanno un forte calo di prestazioni alle basse temperature.

  6. Sono stato a vedere la C4 e devo ammettere che è una bella auto, abitacolo molto bello essenziale, mi ha dato una sensazione di comodità cosa che non mi ha affatto dato la id3 anzi la id3 sembrava avere tanto spazio ma inutilizzato e soprattutto per me che sono molto “grande” aveva i sedili piccoli, la C4 ha delle poltrone davanti.
    Comunque il cosiddetto simulatore c’è in tutte le elettriche del gruppo Psa ma ovviamente lascia il tempo che trova, diciamo da un’indicazione da prendere con cautela.
    Per la moglie purtroppo prendiamo una C3 diesel 1.5 a 15k euro (miglior motore termico per consumi ed emissioni attualmente in commercio dopo che i vari concessionari non sono riusciti a scendere sotto i 20k perché tengono solo gli allestimenti top di tutti i modelli elettrici e meno di 25k non fanno, a detta loro sfruttano i vari incentivi statali e regionali e la gente compra lo stesso perché scende sotto i 20k con tutti gli incentivi, ho scritto anche alla peugeot direttamente e mi hanno pure chiamato per scusarsi di questa politica commerciale, ma intanto il risultato è che compro diesel).

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