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Gabriele, 135 mila km in e-Golf: “Ansia da ricarica? No…”

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Gabriele con la sua Golf elettrica in ricarica: ha già percorso 135 mila km.

Gabriele e i suoi 135 mila km con una e-Golf. Sono in pochi in Italia ad avere percorso una simile distanza in pochi mesi con un’auto elettrica. Com’è andata? Il suo racconto è stato raccolto da Paolo Mariano, che a sua volta guida una e-Golf, di cui aveva scritto qui per noi.

                            di Paolo Mariano

Gabriele, sposato, due figli, residente in val Aurina (Alto Adige), classe 1979 come me, due anni fa ha scelto di muoversi in elettrico. Grazie a un mio articolo su Vaielettrico.it, qualche mese fa ci siamo conosciuti. E  finalmente oggi l’ho incontrato per raccogliere la sua esperienza.La poca (e a volte cattiva) informazione esistente influenza le scelte delle persone. Credo che sia importante dare voce a chi una full electric (anche nel suo caso una Volkswagen e-Golf) la guida tutti i giorni. E ci ha percorso 135.000 km in 26 mesi.

Gabriele
Una foto in notturna in viaggio tra le montagne dell’Alto Adige.

Gabriele: “Pensavo di continuare a usare la mia Passat e invece…”

  • Gabriele, ci puoi raccontare come hai affrontato questa scelta?

Quando ho deciso di acquistare una e-Golf, pensavo che l’avrei utilizzata per gli spostamenti a breve raggio, continuando a guidare la mia Passat Variant per tutto il resto. Lavoro come agente di commercio per un’azienda del settore alimentare e mi sposto molto.

  • E poi cosa è successo?

“La risposta sta nel piacere di guida: più rilassante, fluida, una guida quasi sempre a un pedale, che mi ha causato assuefazione. Estremamente piacevole, e che in più mi porta ad essere anche molto più attento a ciò che accade in lontananza, e quindi è anche più sicura. Nel frattempo ho capito che l’autonomia non era necessariamente un limite e ho finito per utilizzare esclusivamente la mia e-Golf.

Gabriele: “Cambi subito il tuo stile di guida, in meglio”

Gabriele
Le due e-Golf di Gabriele Paolo, l’autore dell’articolo, affiancate nel parcheggio del Golf Club di Appiano (BZ)
  • Spiegati meglio.

Il fatto di sapere che l’autonomia fosse inferiore a quella di un’auto a motore endotermico mi ha portato a una guida più attenta all’ottimizzazione dei consumi. Questo non significa né ansia da autonomia, né complicati calcoli per riuscire a raggiungere una meta. Significa però meno frenate brusche, meno stress alla guida e maggior relax, utilizzo dell’energia di rallentamento o delle discese per caricare la batteria. Ed è una grande soddisfazione pensare che in quei momenti stiamo immagazzinando energia che altrimenti sarebbe sprecata in calore. Dopo poco tempo non potevo più farne a meno.

  • Dicci qualcosa di più sul tuo utilizzo nel quotidiano. Quali sono i tuoi spostamenti, Gabriele?

Per lavoro mi sposto quotidianamente, senza percorsi fissi, in tutto il Trentino Alto Adige, affrontando quindi passi di montagna, superstrade, autostrada, tutti i tipi di percorso e in ogni condizione metereologica.

Gabriele fa da 200 a 400 km al giorno: “Visito il cliente e intanto ricarico”

 

Gabriele
La percorrenza tipo in un giorno di lavoro di Gabriele.

 

  • Quanti km percorri in media ogni giorno?

Da 200 a 400 km al giorno“.

  • Gabriele, come gestisci queste percorrenze? L’auto ha una batteria da soli 35,8 KWh (31,5 KWh utilizzabili) e affronti temperature anche molto basse d’inverno…

D’inverno, la mattina, mentre faccio colazione, dall’app attivo clima e sbrinatore del parabrezza. Quindi, quando salgo in auto sono già pronto a partire. E oltre al vantaggio del comfort di entrare in un’auto già calda, non devo preoccuparmi dell’energia che diversamente sarebbe prelevata dalla batteria di trazione per climatizzare l’abitacolo. Questa è una prima ottimizzazione. Lo faccio per avere maggior autonomia una volta alla guida, certo. Ma non si può certo negare che aumenti il confort. I miei vicini di casa devono grattare i vetri tutte le mattine per rimuovere il ghiaccio. Poi, certo, programmo le ricariche,  sfruttando i momenti in cui  l’auto sarebbe comunque parcheggiata. Ad esempio, raggiungo il primo cliente, parcheggio alla colonnina e, mentre l’auto ricarica, svolgo il mio lavoro“.

  • E questo è sufficiente a gestire 400 km di percorrenza in un solo giorno?

In questi casi, quando la percorrenza è così elevata, utilizzo anche colonnine fast da 50 KW.

  • Come ti comporti nel caso in cui raggiungi una colonnina e scopri che è occupata o non funzionante?

Generalmente visualizzo lo stato della colonnina dall’app Nextcharge prima di raggiungerla e, se occupata o non funzionante, posticipo la ricarica alla tappa successiva.

“Sono rimasto a piedi due volte, colpa mia”

  • Non ti sei mai trovato in difficoltà senza la possibilità di caricare e con l’auto completamente scarica?

Si, mi è successo due volte.

  • Ok, questo può trasformarsi in un problema. Ce le puoi raccontare?

Due anni fa la diffusione delle colonnine di ricarica era molto inferiore a oggi, anche in Alto Adige. Allora ogni viaggio era una scommessa, anche perché cercavo in tutti i modi di non fermarmi per ricaricare. Ero molto testardo e volevo convincermi di poter usare l’auto come se fosse stata la mia Passat. gabrieleUna sera molto fredda d’inverno (20 gradi sotto zero) stavo rientrando a casa e la batteria era quasi completamente scarica. Non avevo voglia di fermarmi nemmeno per pochi minuti. Ho pensato: se la mia Passat quando indica lo zero percorre ancora circa 80 km, forse, visto che sono a 4 km da casa, posso arrivarci anche se la mia e-Golf indica un’autonomia di zero km. Non era così. L’auto, dopo ripetuti avvisi e dopo essere entrata in modalità tartaruga, si è fermata a circa 650 metri da casa.

“Per fortuna passava il mio elettricista…”

  • E come hai risolto, Gabriele?

L’auto, anche in questa situazione, offre un’ancora di salvezza. Spegnendola e riaccendendola è possibile spostarla per altri 100 metri. Questa funzione è pensata per togliersi ad esempio da un incrocio o da una curva pericolosa“.

  • Ok, ma a te servivano altri 550 metri…!

Puoi ripetere l’operazione una seconda volta e l’auto permette di percorrere altri 50 metri. Questo è pensato per permetterti di salire sul carro-attrezzi, visto che la macchina, in questa situazione, si setta su auto hold (freno a mano tirato). A questo punto ho pensato che non avrei potuto fare altro che stendere un cavo da casa fino all’auto. Sai, all’una del mattino non potevo certo suonare a una delle case vicine per chiedere una presa di corrente… Per fortuna, passava il mio elettricista che era stato a prendere suo figlio in discoteca. E mi ha aiutato a stendere delle prolunghe da 50 metri dall’auto fino a casa. È stata una fortuna, ma anche un po’ umiliante. Non volevo che gli altri pensassero che con l’elettrica si resta a piedi. In fondo il problema era dovuto solo al mio essere testardo. Ma dopo un’ora di lavoro, l’auto era in carica. La mattina, poi, prima che i miei vicini uscissero trovando un cavo lungo la strada, ho recuperato l’auto.

  • E la seconda volta?

La seconda volta mi è capitato a Pozza di Fassa, un giorno prima che attivassero la colonnina fast, ironia della sorte. Facendo spesso questa strada e sapendo di poter andare e tornare senza cariche intermedie, ho pensato di farcela anche quel giorno. Senza considerare il maggior consumo dovuto alla presenza di neve e acqua che aumenta la resistenza al rotolamento. Diciamo che mi piace portare l’auto al limite. Vi risparmio il racconto di come ho risolto in questa situazione….

“La capacità delle batterie è integra dopo tanti km”

batterie

  • Non temi che l’utilizzo al limite (scariche profonde fino allo 0%, molte cariche veloci alle colonnine fast) possano a lungo andare ridurre drasticamente la vita della batteria?

La garanzia della casa madre è di 8 anni o 160.000 km (70% soh). Questo è il primo aspetto che mi fa stare tranquillo. Inoltre la Volkswagen ha impostato il sistema di gestione della carica impedendo di fatto di portare il livello al di sotto del 5,5% o sopra il 93,4%. Questo protegge la batteria allungandone la vita. Se ci pensi, tu ed io abbiamo un uso molto diverso dell’auto. Tu guidi spesso in autostrada a velocità costante,  prevalentemente su strade di montagna con molto recupero in frenata. Tu effettui quasi esclusivamente ricariche lente a 3,7 KW (la metà di quanto sarebbe possibile con il type 2) mentre la maggior parte delle mie ricariche sono in continua a 50 KW. La mia auto ha percorso 135.000 km e la tua 70.000. Nonostante questo, come hai visto in officina, la diagnostica delle nostre batterie è pressoché identica.

  • Diamo qualche valore, Gabriele…

Alla temperatura di oggi, un paio di gradi sopra lo zero, lo state of health (stato di salute della batteria) è dell’89%. Sapendo che la chimica della batteria è notoriamente in difficoltà con queste temperature, e non consente di prelevare dalla batteria tutta l’energia effettivamente stoccata, possiamo stimare un degrado quasi nullo delle batterie. Dovremmo ripetere il test in estate per avere una situazione reale dello stato di salute. L’ultima diagnostica effettuata d’estate sulla mia batteria a circa 60.000 km dava comunque uno state of health del 100%. Quindi mi ritengo molto soddisfatto del mio 89% di oggi“.

“Il prezzo delle ricariche? C’è modo di risparmiare”

  • Come giudichi il prezzo della ricarica fast (in media 0,50 Euro/KWh) rispetto a quello della ricarica in corrente alternata delle normali colonnine (0,40 Euro/KWh medio)?

È ovvio che i gestori si fanno pagare la comodità di una ricarica ultra rapida. Non dobbiamo però dimenticare due aspetti: 1. Esistono molte card multi-circuito, come Duferco, che consentono di risparmiare parecchio. 2. Ciò che in molti non considerano è che quando ricarichiamo in corrente alternata dalle normali colonnine noi paghiamo non solo l’energia che finisce nella batteria dell’auto, ma anche quella necessaria alla trasformazione da corrente alternata in corrente continua che avviene nel caricatore a bordo (la perdita di energia è di circa il 12% in media). Invece, nel caso di una ricarica fast la corrente continua erogata va direttamente nella batteria, con dispersione minima. Questo in qualche modo riduce la differenza di costo tra le due tipologie. Ad ogni modo, come dicevo, utilizzo le ricariche fast solo quando ne ho reale bisogno“.

“L’unico problema? Le colonnine occupate abusivamente”

Uno stallo di ricarica a Brunico occupato abusivamente da un’auto ibrida plug-in per quasi un giorno intero dopo il termine della ricarica.
  • Immagina per un momento di avere un problema con la batteria. Questo significherebbe una spesa improvvisa molto elevata. O sbaglio?

Il pacco batteria si compone di 27 moduli indipendenti. Spesso il problema riguarda solo un modulo. È possibile intervenire su quel singolo modulo e sostituirlo con una spesa di qualche centinaia di euro. Fino ad oggi comunque questo non si è verificato.

  • Dopo 135.000 km su un’elettrica, provenendo da un’auto a motore endotermico, ritieni che sia un passaggio  complicato? Suggerimenti da Gabriele a chi vuol fare questo passo…?

Non ho trovato nessuna particolare difficoltà e non ho dovuto imparare niente di che. L’unica accortezza è stata quella di prendere l’abitudine di collegare l’auto alla presa ogni volta che è possibile farlo. D’altra parte però non devo più andare a rifornire come facevo prima. Ciò che non posso prevedere e che nemmeno l’app è in grado di dirmi è se lo stallo è occupato abusivamente. Questo a volte può essere un problema“.

  • Occupato da auto a motore termico?

Non solo. Anche da elettriche o ibride plug-in non in carica. C’è chi usa lo stallo di ricarica come un posteggio riservato. Magari collega un’ibrida plug-in, che si ricarica in un paio d’ore, ma poi la lascia parcheggiata e collegata fino a sera. Questo impedisce ad altri di utilizzare stallo e colonnina nel frattempo. È un peccato. Sarebbe forse utile che i gestori applicassero il modello di tariffazione di Tesla, con un prezzo base più conveniente e una tariffazione più alta, una volta che la batteria è carica. Questo aiuterebbe ad evitare gli abusi.

  • Grazie Gabriele, per il tuo tempo.

È stato un piacere. Grazie”.

 

— Altri lettori che ci hanno raccontato la loro vita in elettrico: Armando con Tesla M3qui Lorenzo e i suoi 30 mila km con la Renault Zoe.  Armando e i suoi primi 10 mila km con il Model 3 Tesla  qui . Qui Paolo racconta i suoi viaggi in e-Golf.  Riccardo e la sua Citroen C- Zero quiQui Stefano e i sui primi 10 mila km con la Nissan Leaf. Qui: Gian Luca e i suoi 30 mila km con la Jaguar I-Pace. E qui infine: Aurora, una Zoe, due smartphone e uno smartwatch.

— Cliccando qui tutte le info sulla e-Golf

 

 

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45 COMMENTI

  1. Mark56100, non so da dove ci scriva e quindi quali siano le temperature medie da lei ma sono convinto che vedrà una differenza tra estate e inverno in termini di consumo.

    • Buongiorno Paolo, scrivo da Torino e in questi giorni di “phoen” con temperature a 17 gradi noto una grandissima differenza di consumo! Ora praticamente viaggio con 12 kwh/100 km contro i soliti 15-16 kwh/100 km. Molto bene! Posso sapere quale software è stato installato nell’auto dell’articolo per verificare il SOH? Interesserebbe anche a me..??

  2. Quello che intendo dire, Mauro, è che in una full electric ci sono molte meno componenti a rischio rottura o che necessitano di manutenzione rispetto a un’auto a benzina.
    Interessante il discorso relativo alla garanzia. Non avevo mai riflettuto sul fatto che tecnicamente un plug in potrebbe anche non accendere mai il motore per anni. Mi sorprende però che Toyota tenga conto per la garanzia del motore termico dei soli km percorsi con il motore termico.

  3. Buonasera Paolo, sicuramente sono più certi i costi di un’auto a benzina che di un auto elettrica e si ha una rete di riparazione diffusissima…se lei dovesse eseguire una intervento straordinario non in garanzia sarebbe costretto a rivolgerti solamente alla VW attendendo i pezzi di ricambio e accettare le loro tariffe…
    Comunque se invece intende dire le manutenzioni ordinare di una plug-in, essa viene effettuata quando il motore termico ha realmente effettuato 20.000km, mi spiego meglio, se si utilizza l’auto per il 80% in full elettric ( tragitto casa lavoro ) e il 20% solamente il motore termico, il tagliando si effettuerà a 100.000km (20.000km percorsi in termico ) quindi molto vantaggioso…

  4. Mark56100, certo, sono d’accordo con lei. In effetti una cosa che quasi nessuno considera è il piacere di guida associato all’elettrico. Mi perdonerà chi cerca l’oggettività nei giudizi. In questo caso, non leggete oltre, perché qui si parla solo di gusti. :-))

    Lo avevo messo in luce nella “recensione” della mia eGolf, ma in effetti se ne parla poco. 🙂 Anche questo cercava di dire Gabriele quando parlava di fluidità della guida. Reimparando il rapporto uomo macchina, guidando elettrico si tende ad avere una guida più rilassata, che non necessariamente significa più lenta, ma tendenzialmente priva di brusche frenate (si tende a sfruttare al massimo il veleggiamento e il recupero dell’energia) o accelerazioni (questo non è vero, spesso è divertente spingere ;-)), priva non solo del rumore di fondo (che in alcune auto è effettivamente già molto basso) ma soprattutto dei continui cambi di giri del motore, e, quando lo desideriamo e la percorrenza lo consente, anche molto sportiva e divertente. Io trovo inoltre che un’auto elettrica si muova in modo estremamente più elegante in tutte le situazioni in cui convivono pedoni e auto, ad esempio nei parcheggi. Certo, al guidatore è richiesto fare molta attenzione, e sono dell’avviso che gli avvisatori acustici, diventati oggi obbligatori sulle auto di nuova omologazione, siano utili ad aumentare la sicurezza oltreché a semplificare il transito. Tuttavia, anche ad avvisatori acustici accesi, il comfort acustico di un parcheggio nel quale si muovono veicoli elettrici è nettamente superiore. E anche questo è piacere di guida.

  5. Quanto alla Toyota Prius plug-in, è sulla carta un’auto estremamente efficiente. Mi piacerebbe provarla e testarne il comportamento. Tuttavia non conosco i suoi costi di manutenzione anche se tendo a immaginare che, avendo un anche un motore a benzina, abbia bisogno di tutta la manutenzione e sia soggetta a tutte le possibili problematiche nel tempo di un normale benzina. Personalmente mi sento più tranquillo di avere costi certi in una full electric.

  6. Mauro, buon giorno.
    I dati di gse tengono già conto delle dispersioni. È scritto nel loro documento

    https://www.gse.it/documenti_site/Documenti%20GSE/Servizi%20per%20te/EMISSIONI%20DI%20CO2%20NEI%20TRASPORTI/Valore%20FE%20GHG%20energia%20elettrica%20fornita%20ai%20veicoli%20stradali%20elettrici.pdf

    Quanto all’energia 100% da fonti rinnovabili alla quale facevo riferimento, quella di Alperia ad esempio, proviene dalla gestione di oltre 30 centrali idroelettriche. Quindi direi che possiamo considerarla green.

  7. Buonasera Mark56100, forse mi sfugge qualcosa ma con duferco flat paghi anche un abbonamento mensile di 25+IVA e hai un limite di 300kwh al mese se vuoi avere €0,10/kWh, giusto? Perché se fai 60km al giorno per almeno 20 giorni in un mese sono 1200km/mese in totale…quindi già devi aggiungere €2560 (solo di abbonamento in 7 anni) ai €2520 e poi la differenza del costo delle eccedenze di 900kwh che sfori dal piano flat…
    Sinceramente era più economica una bella Toyota Prius plug-in che fa veramente più di 50km in elettrico con un piccolo pacco batterie da 8,8kwh che potevi tranquillamente ricaricare tutti giorni da casa al costo di €0,18/kWh senza pensieri di wallbox, aumenti di contatore o aumenti sproporzionati del prezzo energia nelle colonnine ( vedi ionity ) e nelle stagioni di maggior esposizione solare puoi anche sfruttare il pannello FV sul tetto…tutto al costo di €35.000 da sottrarre poi eventuali incentivi…senza nessuna scomodità di dover programmare un viaggio e fare scomode fermate dal punto di destinazione perché si deve per forza ricaricare…dopo se uno preferisce un auto elettrica e essere un pioniere in questo allora è un altro discorso…ma non è certo economico o così ecologico almeno questo ad oggi!

    • Buongiorno Mauro, con Duferco non paghi anche un abbonamento, paghi SOLO l’abbonamento di 30 euro/mese ed hai inclusi 300 kw/ora. 30x12x7=2520 euro. Se dovessi sforare posso comunque caricare a casa a 0,18 eur/kwh. Faccio circa 2000 km mese, 60 al giorno nei lavoratrivi ma nei w/e porto a spasso la famiglia?. Guarda la prius plug-in (venendo da toyota) era proprio quella che volevo io ma col cavolo che risparmiavo: ai 35000 togli 2500 euro di incentivi ed arrivi a 32500; la golf l’ho pagata 23000(con 6000 euro di incentivi). Poi avrei comunque dovuto aggiungere il carburante. Non c’era partita, solo un po’ d’ansia di fare il passo più lungo della gamba. Certo il valore dell’auto negli anni è un grosso punto interrogativo (ma conto di tenerla almeno altri 7), un po’ di dubbi sulla tenuta della batteria li ho ancora (ma l’articolo mi ha molto tranquillizzato, non ci sono in giro test del SOH della e-golf) ma non tornerei proprio indietro. Finora poi si è parlato solo di costi e convenienze ma di quanto sia figa guidarla ne vogliamo parlare? Saluti a tutti

      • Buonasera Mark, diciamo hai omesso di conteggiare i 1700kwh al mese fuori da Duferco…
        Per il piacere di guida ti assicuro che una ibrida plugin è molto simile alla tua…provare per credere.
        Lasciamo stare gli incentivi per le auto elettriche che li trovo personalmente ingiusti e sbagliati in quanto era preferibile riversare quei fondi nella sostituzione dei sistemi di riscaldamento obsoleti…magari avrei potuto usare quei €6000 per cambiare la mia caldaia con un pompa di calore…questo sì che farebbe la differenza sulla CO2 e le polveri sottili!!!

        • Ciao Mauro, non ho capito cosa avrei omesso…Cosa sarebbero questi 1700 kwh al mese?? Ripeto che con Duferco hai 300 kw/h al mese che mi sono bastati. In questo primo mese la media di consumo è stata di 16 kwh x 100 km. Con 300 kw (qualcosa meno in realtà) ho quindi fatto 1875 km. Quando le temperature si alzeranno e l’auto consumerà di meno ne farò ancora di più. Non mi interessa avere ragione, tanto rimarrai della tua opinione. Porto solo la mia esperienza cercando di rispondere a chi sembra sempre criticare per partito preso chi ha preso la via dell’elettrico puro: da chi dice che l’elettrico non è sostenibile a chi parla di colonnine come di ecomostri a chi dice che l’elettrica inquina come un diesel. Il confronto mi piace, il processo alle intenzioni no. Stia bene. P.s la pompa di calore beneficia già di bonus per risparmio energetico del (credo) 65%. Può sostituire serenamente la sua caldaia

        • In realtà, Mauro, una cosa non esclude l’altra. Anzi. Per raggiungere gli obiettivi europei di sostenibilità ambientale sarà necessario elettrificare sia i trasporti sia i sistemi di riscaldamento domestico. E infine migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Elettrificare ed efficientare un’abitazione di medie dimensioni costa alcune decine di migliaia di euro. Il credito d’imposta del 65% già in vigore da anni equivale perciò a un incentivo ben superiore ai 6.000 euro di bonus previsti per l’acquisto di un’auto elettrica con rottamazione.

  8. Io vivo in una grande città, Torino, considerata la capitale dell’auto e in cui la mobilità elettrica non è che sia stata proprio agevolata in questi anni. Però le colonnine sono spuntate dappertutto, anche fuori città. Mi sono deciso e da circa un mese ho una e-golf e devo dire che è fenomenale proprio negli spostamenti giornalieri (faccio circa 60 km/giorno). Da programmare invece in caso di spostamenti oltre provincia, Torino è servita bene ma ad esempio Asti o Biella sono messe male. E comunque sono andato (e tornato) fino a Recco. Quasi mai ricarico a casa, con la tessera duferco paghi 0,10 euro per 1 kw e con 30 euro mensili ho risolto il problema carburante. 30 euro. Contro i 150/mese della precedente, una yaris full hybrid che consumava già poco di suo: ho sempre tenuto i conti di tutti i rifornimenti ed è venuto fuori che in 7 anni (quanto ho tenuto la yaris) ho speso in benzina 12913 euro per fare 163000 km. Con la egolf e duferco mi aspetto di spendere 2520 euro nei prossimi 7. E’ vero che è difficile che il prezzo rimanga uguale ma per i prossimi due anni sarà così. Finisco solo per parlare delle plug-in. Anch’io sinceramente pensavo di passare ad una plug-in ma semplicemente costavano tutte di più, e non di poco grazie anche agli eco-incentivi. Quindi è vero che le elettriche non sono ancora consigliabili a tutti ma non è che sono da sconsigliare perché tanto poi lo stato aumenta il bollo oppure perché se ce le compriamo tutti salta la corrente a tutta Italia. Fatevi furbi.

  9. Mauro, mi perdoni, ma qui noi abbiamo parlato di una full electric (una e-Golf) da 136 cv e 290 Nm mentre lei parla di una ibrida plug in (quindi con motore diesel + motore elettrico) da 300 cv e 700 Nm. Sulla base di cosa dice che il risparmio non c’è?
    Inoltre, prendendo per buoni i numeri che lei cita (a me risulta un dato inferiore come emissioni di CO2 per la produzione di 1 KWh in Italia) non capisco come sia arrivato a calcolare i 65 g/km per eGolf. Assumiamo che i dati di partenza sia corretti: Se eGolf percorre 100 km con 12,2 Kwh di energia elettrica, per calcolare quanta energia serve per percorrere 1 km dividiamo 12,2 per 100 e otteniamo quindi 0,122 KWh. Se per produrre 1 KWh si immettono in atmosfera 397 grammi di CO2, allora la produzione di 0,122 KWh provoca l’immissione in atmosfera di 48 grammi di CO2, non 65 grammi/km (0,122 * 397). Tenga inoltre presente che in alcune zone d’Italia è possibile acquistare energia da fonti 100% rinnovabili, quindi emissioni realmente zero.

    • Paolo, I dati di C02 per KWh li può trovare sul sito del GSE, il suo calcolo corretto ma vanno aggiunte le perdite del sistema di ricarica, della conversione DC-AC dell’auto stessa e della rete e si arriva ai famosi 65g/km…poi le svelo un segreto, che dove trova ricarica da fonti rinnovabili al 100% è più uno slogan che la verità, per via dei certificati bianchi…comunque i 397g/KWh tengono conto di tutto il mix energetico sia pubblico che privato.

      Ho volutamente voluto parlare di una ibrida plugin perché se esistesse una versione paragonabile alla e-golf magari con un diesel o meglio con un motore a metano sarebbe più economica e più ecologica…

  10. Il risparmio di carburante non c’è, ho il piacere di aver avuto per oltre un mese a un auto plug-in diesel, ho avuto una media di consumi circa 3,2/100km e faccio un lavoro simile al signore dell’articolo.
    Si apprezza allo stesso modo il riscaldamento programmabile, il recupero di energia in frenata e il comfort di marcia…per di più con oltre 300cv e 700Nm di copia offre accelerazioni impressionanti…
    La ricaricavo tutte le sere senza problemi ad una normale presa senza aumentare i kWh di casa (essendo un auto temporanea) e tutte le mattine era carica al 100% (circa 13kwh)…
    Secondo me la soluzione ideale è questa…e facendo due calcoli anche le emissioni di CO2 sono molto limitate…
    Giusto per fare un paragone l’auto dell’articolo con un consumo medio di 12,2kwh/100km considerando che in Italia per produrre un kWh si immettono 0,397Kg di CO2 si arriva a più di 65g/km considerando le perdite nelle ricariche fast e l’efficienza dell’auto (80%) contro i 85g/km della ibrida plug-in che però appartiene a una categoria superiore ( classe D)…

  11. “Questo sempre perché ha condizioni favorevoli dalle sue parti e nelle zone che frequenta… andasse a Roma o da qualche altra parte non credo si troverebbe così bene e farebbe un downgrade all hybrid..”
    Giuseppe, ok. Abbiamo forse scritto che Gabriele potrebbe usare la sua e-Golf nello stesso modo a Roma? No, non abbiamo scritto questo. Abbiamo solo raccontato l’esperienza di Gabriele in Trentino Alto Adige.

    • Visto che non dico fesserie, visto che sei stato proprio tu a ritenere in un altro articolo questo…..

      “Sono d’accordo con lei Luca. Tuttavia qui il punto è che il sig. Gassman ha una grande visibilità di pubblico. Inoltre, come abbiamo visto, l’opinione pubblica si basa essenzialmente su una somma di sentito dire e luoghi comuni. In pochi approfondiscono. In pochi vanno oltre e fanno delle prove personalmente. È in uno scenario di questo tipo le parole pronunciate da un personaggio famoso diventano legge. Per questo personalmente mi interessa molto ciò che il sig. Gassman dice. Per il modo in cui influenza l’opinione pubblica. Per questo sarei davvero felice di potergli spiegare che la realtà è un po’ diversa da quanto lui ha immaginato. Sono piuttosto convinto della sua buona fede. Penso semplicemente che avrebbe bisogno di ricevere più informazioni e magari di provare un’auto elettrica per una decina di giorni, ricaricando, appunto, presso la sua abitazione. ?”

      ….. forse sarà arrivato il momento d’essere coerenti?
      Ma per dire questo hai vissuto a Roma per almeno un anno?

    • Per non dirla sempre tutta a come la dico io e a rimanere cose incomplete da parte di più d’uno a dire le cose , sembrate voi qui i Gasmann della situazione e sembri tu , con quell intervento che hai fatto, di parlare di te stesso più di gasmann…

  12. Sapete che diceva quello dell’enea? Bene ve la immaginate Roma d’estate? Il quartiere Parioli? D’estate ci possono essere blackout…perchè ci sono i condizionatori accesi. L’elettrico, si beh le aziende magari ci stanno lavoricchiando sopra, ma la rete ha bisogno di essere aggiornata e per quello ci vuole tempo. Ps. Colonnine elettriche potrebbero essere fatte senza aggiornare la rete alle stazioni di servizio del metano… come? Beh basta prendere un cogeneration Volkswagen e arriva il tubo del metano e esce energia elettrica. Le auto non inquinano, le stazioni di ricarica si, ma meno( CO2 e acqua del motore termico Volkswagen). Le auto elettriche comprate a 28-30mila euro.. quanto varranno quando arriveranno le batterie al grafene?

    • A proposito di Roma, In un altro articolo ci fu in un intervento di chi ora non ricordo il nome che ha parlato di totem al posto delle colonnine… Volendo far battuta, proprio a voler inserirlo a roma, dissi che già immaginavo lo scenario del Colosseo nel mettere totem (caso mai pure di quelli Maya) al posto di tutti quelli che ci stanno d’avanti in costume degli antichi romani per i turisti… Visto che già ci sono ricordi egizie, qualche ricordo Maya non guasterebbe…

  13. Bah…leggevo del metano vs elettrico. Ma il topic è chiuso. Quanto si scrive così qui è aleatorio. Si inizia con il dire che l’auto in automatico sbrina vero si, ma anche quello consuma energia dell’auto elettrica omissis. Modifico il mio stile di guida..per piacere di guida, bah una frase che lascia qualche dubbio. Certo io sono un fan dell’elettrico, perchè per tanti motivi…si smette di andare dal meccanico ecc. I limiti sono quelli dell’autonomia e il posto di ricarica. Bolzano è certamente una provincia Felicie. Vediamo a dire che manca in Italia: 0) la rete elettrica nazionale non è in grado di sostenere un passaggio di tutti all’elettrico 1) colonnine pubbliche, 2) colonnine private di distribuzioni 3) private. Allora io posso dire che ho assistito a convegni in cui si proponeva di allestire colonnine elettriche in condominio. Obietto sul fatto che prima di vedere colonnine private, non voglio pretendo parcheggi di ricarica nel mio comune. In soldoni INVESTIMENTI pubblici. Ciò deve ancora accadere! Quanto detto sopra incontra anche problemi tecnologici di posto ecc, in un contesto complesso quale condominiale, a molti di queste piccole comunità poco interessa attualmente sobbarcarsi costi di anche elevata entità, anche con sgravi fiscali e/o con aziende che abbattono costi realizzazione in cambio di ammortamento sui consumi futuri delle stesse (sempre che ci siano utilizzatori di queste colonnine private). Non solo in un contesto comune condominiale non sempre le autorimesse hanno un alimentazione privata (collegata all’appartamento) pertanto una famiglia non potrà alimentare la sua auto in questa tipologia di contesto, in quanto il contatore è da 3Kw-5Kw per illuminazione e impianti asserviti al condominio(pompe sommerse…) Non sono balle ma verità.
    Qui siamo in un contesto felicie provincia autonoma di bolzano, casa con possibilità di collegamento alimentatore box ricarica privato, lavoratore con colonnine vicino ai clienti. Nel caso di altre province non venite a dirmi che l’elettrico è la migliore soluzione, attualmente grazie alla scarsa diffusione della possibilità di ricarica rimane metano e ibrido elettrico/termico con solo recupero frenata. Per mille ragioni. Ah nei commenti ho letto anche di una persona che ha fatto in 2 anni dal 2018… 80000km è ha rotto 3 volte il cambio della sua auto a metano del gruppo Volkswagen (Skoda,seat,AUdi,Volkswagen) è ben noto che la casa produce un cambio automatico diffettoso il dq200 automatico a basse coppie con la particolarità di essere a secco(senza olio o quasi, nel senso che non va mai cambiato a loro dire) bene cambio manuale tutta la vita, fa eccezione la sola A4 che non dovrebbe montarlo. Devo cambiare auto ma sarà a metano e non elettrica per i problemi sopra, e molti di questi sono statali, provinciali e comunali.
    Trovo aleatorio che mi si racconti poi dei costi al Kw beh in Italia l’energia elettrica è la più cara d’europa, non solo se tutti passaro all’elettrico le regioni/provincie non avrebbero più il bollo come entrata, e lo stato dovrebbe tassare maggiormente l’energia elettrica da autotrazione, per mancato incasso delle accise dei combustibili petroliferi… ah già nella terra di mezzo o periodo di transizione sui costi energia elettrica beh…si vedrà. Lo stato arriverà a mettere un contatore sull’auto e indipendentemente da dove ricarichi dovrai pagare o sui km percorsi. Non è ammissibile alimentare un veicolo da trasporto con combustibile senza pagarci le accise tempo al tempo. Non ammetteranno che uno si produca l’energia elettrica per poi consumarla per il trasporto senza PRIMA pagarci le accise. Mi viene in mente..una cosa ancora reale in Italia, in Italia non puoi produrti la grappa….è illegale….

  14. Giuseppe, lei conosce così profondamente le difficoltà che può incontrare il guidatore di un’auto elettrica perché ne guida una? Che auto è? Oppure lei cerca solo di immaginare uno scenario futuro in cui avremo più auto elettriche? Credo che quando sono state commercializzate le prime auto a benzina non ci fosse come oggi un distributore ogni mezzo km. No? Lei invoca tanto un’evoluzione delle batterie, che però non indica in che modo debba avvenire. Qualsiasi sia la direzione di questa evoluzione, non crede che, affinché ci sia un’evoluzione, bisogna che ci siano varie generazioni di prodotto? Non pensa che perché questo avvenga è necessario che i prodotti vengano acquistati e utilizzati? O ritiene che le case produttrici svilupperanno i prodotti negli anni, anche se nessuno li sceglie? Normalmente questo non accade. Pur riconoscendo che un’auto elettrica, nella situazione descritta nell’articolo qui sopra, sia non solo utilizzabile ma conveniente, lei non manca mai di evidenziare ogni volta come non lo sia in altri casi. Ok, sig. Giuseppe, ok. E quindi? Non dovremmo guidare auto elettriche e parlarne e promuoverle solo perché a oggi non vanno bene per chiunque? Su via. Sono contento di leggerla ancora qui, nonostante lei sia rimasto deluso dal fatto che su questo sito si parli perlopiù di full electric e meno di ibrido. Ma forse in fondo sta iniziando a piacerle questo mondo, o forse a lei piace semplicemente dare contro a ciò che non ha mai provato e non conosce. Si è più volte scagliato contro la sparizione di filobus e tram ma non ho letto alcun commento da parte sua alla gara di Torino per 100 autobus elettrici. Visto che la questione le sta tanto a cuore, questo mi pare strano. Nessun commento da parte sua nemmeno all’articolo sulla Renault Megane ibrida plug-in. Lei si scaglia semplicemente contro chi promuove l’elettrico. E lo fa senza conoscerlo direttamente. Questo, oltre che dispiacermi, è fastidioso, e non aiuta proprio nessuno.

    • In primis, se mi consentì, scusami nel darti del tu ma l’userò per velocizzare.. Detto questo, per quasi ogni cosa appena detto trovi una mia risposta già negli interventi sovrastanti altrimenti sarebbe solo un ripetere. Per il resto non detto,
      1. tocca ai ricercatori cercare soluzioni e non certamente a me o a noi almenoché non è un ricercatore e ha fallito ogni suo tentativo altrimenti non se la dovrebbe prendere in questo modo
      2. per quanto riguarda il mio avere o meno esperienze con l’elettrico la rigiro a te il non averne stando a Roma o in altri posti dove la gente si lamenta altrimenti non parleresti certamente così e, nel farlo, non stai ad aiutare proprio tu nessuno…
      3. Non ti rende conto che non c’è tempo alle generazioni di evoluzione del prodotto come è successo ai motori classici che si sono diffusi liberamente in quanto le amministrazioni locali, con i loro blocchi, lo stanno praticamente imponendo perché resta l’unica soluzione per circolare creando una diffusione di un prodotto tecnologicamente immaturo per essere diffuso a larga scala e che produrrà , tra beve, gli scenari descritti e questo non perché lo dico io, ma perché già qualche utilizzatore ha problemi …
      4. non dovrei dirlo visto che non volevo ripetere cose dette nei miei interventi , però non credo di aver detto d’essere contrario anzi sono favorevole ma solo in questi casi di trovare condizioni favorevoli… quindi, perché se la prende ?
      5. Con il discorso dei tram, oltre al fatto che te la prendi a se uno è contrario all’eletrico in molti casi , dai l’impressione d’essere più un ambientalista che vuole l’elettrico a tutti i costi piuttosto che un appassionato o altro … il che non sarebbe un male ma, come spesso sono gli ambientalisti, sono incoerenti perché loro lhanno tolta e loro ora la rivogliono l’elettrificazione che già era iniziata all’inizio del secolo scorso con tram e filobus . Combattono gli ecomostri perché rovinano scenari e deturpato paesaggi, e poi ne vogliono inserire a migliaia (le colonnine) nelle città oppure nel voler mettere pale eoliche la dove non sono pale ma degli ecomostri per non parlare di quando ritenevano il nucleare l’energia pulita che avrebbe risolto tutti i problemi… L’auto elettrica, con le tecnologie esistenti, risolve dei problemi spostandole semplicemente altrove così come è successo per tante altre cose di cui questa categoria si occupa…
      6. Personalmente, allo stato attuale delle cose, sono favorevole alla full all’hybrid ed anche alla plug-in visto che la possibilità di ricarica esterna può essere sempre utile ma che non risulta essenziale visto che l’auto è hybrid e per me, visto l’esistenza dei lobby del litio, andrebbe anche bene per i prossimi 10 o 20 anni… Ed anche questa sarebbe una ripetizione.
      7. Più che piacermi, gia ci sarebbero gli amministrazioni locali a costringere la gente all’eletrificazione forzata e ora ci si mette pure qualcuno di voi a non riconoscere le conseguenze per la sua diffusione dando colpe al personaggio famoso (gasmann) che parlando, scoraggia invece di dire che diffonderlo è un errore finquando non faranno un prodotto migliore…

    • e specifico pure, altrimenti sembro io un incoerente, che la full elettrica dovrebbe rimanere, così com’è, un prodotto di nicchia per quelle persone come te e come il Sig dell’articolo che godono di situazioni favorevoli e non certamente per una diffusione di massa nelle città o sulle autostrade a dover fare viaggi di 1000km, mentre per la massa considero valida la full hybrid o plug in per le ragioni sopra già dette…

    • Poi a pensarci , per finire ti rigiro una domanda: se ciò che fai non è finalizzato ad una faziosa propaganda dell’elettrico , cosa interessa a te se un mio (o di altri) intervento possa essere o meno a favore dell’elettrico?
      Visto che sono rispettoso, educato, non insulto e non uso scorrette espressioni o terminologie, non ne facciamo una questione di comportamenti in casa altrui alla Sig. Massimo con interventi da probiviri che costui, così come ha uno strano concetto del libero mercato, così ha strani concetti di casa propria : se eravate un club come ogni marcio o modello di un marchio ha in Italia e all’estero, potrei capire… Per entrare da voi dovrei io bussare alla vostra porta per entrarci, ma essendo questo un blog o una pseudo rivista on line, con I vostri articoli che pubblicate siete voi a bussare alla porta di casa mia (il mio browser), anzi di casa nostra (i browser di tutti), visto che, ad aprire il mio browser, trovo i vostri articoli che vogliono essere letti cosa che un club non fa…. Quindi, a far le cose del genere, piu che casa vostra, questa ad entrarci diventa casa nostra…

      • Lei, Giuseppe, sta davvero esagerando. Questo è un sito di informazione (non un blog) fondato da noi, da noi aggiornato e mantenuto in vita nulla chiedendo ai lettori. Ha un’idea di cosa significa? Nessuno bussa a casa sua e nessuno la obbliga a leggerci. Tanto meno a propinarci i suoi indisponenti e ossessivi commenti.

        • Credo che modestamente anche il sottoscritto da informazioni a maggior ragione del fatto che non sono fesserie né tanto meno cose uscite fuori “dal sentito dire” in quanto confermate da parte di qualche altro lettore….
          Io apro il mio browser e tra le notizie c’è un vostro articolo pubblicato allo scopo d’essere letto ed in cui quasi si invoglia ad intervenire e non vi ho cercato io facendo una ricerca su google ….
          … Chi è che bussa a casa di chi?
          I testimoni di Geova bussano alla tua porta e cercano di convincerti e nel rispondere e a ragionare con loro dissentendo rimangono contrariati e tu passi pure per un indisponente quando se ne vanno…. non mi sembra questa una situazione tanto dissimile.
          Piuttosto l’io ad essere ossessivo, visto che all’inizio sono stato anche “invitato” a pubblicare solo url di articoli vostri piuttosto che di citare altri fonti (cosa da basso livello di censura altro che d’informazione) e sommandolo a tutte le volte che siete intervenuti per bacchettarmi perché non mi allineo, come adesso in questa maniera, l’ossessione non viene certamente da parte mia….

        • Poi, a proposito di fare “solo informazione” a come dite, … Pubblicate un articolo che mi ritrovo sul browser dal titolo “Agli irriducibili dell’auto termica: non vi siete ancora stancati” che poi inizia con un “Permetteteci una piccola provocazione rivolta agli irriducibili dell’auto termica.
          Premessa: ci chiamiamo Vaielettrico e dichiariamo in partenza di essere sostenitori della trazione elettrica…. ecc, ecc… per poi finire con un ” Ma nessuno può negare che, almeno in città, l’aria pulita la mantengono solo i veicoli elettrici. O no?”
          Più che fare informazione, che consisterebbe dare e farci leggere una notizia, qui s’invoglia il lettore ad un didattito e non volete trovare pure chi vi è contro?
          A questo punto, ci vuole coerenza, perché ad essere indisponentemente ossessivi siete voi, altro che io, con il voler convicere la gente con questa improponibile elettrica e non mi sbaglio nemmeno nella similitudine con il comportamento di alcuni testimoni di Geova….

          • … Pertanto, così come rispondo no a loro e chiudo la porta, così chiudo la porta io a voi visto tutto il tempo che mi fate perdere… Ossegui e buona fortuna…

    • Questo sempre perché ha condizioni favorevoli dalle sue parti e nelle zone che frequenta… andasse a Roma o da qualche altra parte non credo si troverebbe così bene e farebbe un downgrade all hybrid..

  15. Questo è un caso come tanti in cui l’elettrico conviene… d’altronde mai pensato che l’elettrico non fosse buono a quando il numero delle persone ad averla fosse di nicchia in un contesto favorevole tra box proprio e numero di colonnine, soprattutto libere, a disposizione (perciò si è di nicchia)…appena però si esce fuori contesto, com’è vivere in una grande città e non si è più nicchia visto il numero di persone ad averla, diventa ingestibile e le colonnine non bastano mai . Considerando che le persone di solito non fanno quei km, il che significa non avere tanto tempo a disposizione per trovare la colonnina successiva a quella che si trova occupata con l’app, e che hanno, oltre al lavoro, una vita frenetica e non hanno tempo, a furia di trovare colonnine occupate, soprattutto ad uscire fuori dai contesti di nicchia, il rischio di rimanere a piedi è grosso e se succede ce il carro attrezzi che ti viene a prendere come unica soluzione…. Fin quando si è in montagna o in posti aventi ampi spazi, non si hanno problemi anche a fuoriuscire da situazioni di essere una nicchia però, a viaggiare in autostrada il tale situazione (a non essere più nicchia) ti tocca aspettare ore e ore il tuo turno perché li trovi occupate e se non ti fermi, rimani a piedi. Non tutte le auto poi si possono caricare in modalità fast in quanto dipende dalle batterie e se c’è anche la possibilità, bisogna anche vedere fino a che punto si può essere fast…
    Però, appena si entrano in contesti delle grandi città, non è che si possa scempiare una città intera e farla zeppa di colonnine anche perché, se non erro, ci vogliono per legge pure marciapiedi di una certa grandezza per poterlo ospitare quindi nella maggior parte delle città più di tanto neanche se ne possono mettere..
    Assolutamente allo stato attuale delle cose, visto anche la gente a non avere box, l’elettrico non può andare oltre ad essere una soluzione che accontenta una nicchia di persone… Il giorno in cui le tecnologie lo permetteranno e le colonnine potranno essere viste come gli attuali pompe di benzina invece di cercarle libere con un app, allora potrà diffondersi e non si rovineranno neanche le città. A diffondere l’elettrico adesso, non so con quale coscienza ci si possa considerarsi ambientalisti a se lo scopo della sua diffusione fosse questa… Perché di solito l’ambientalismo combatte gli ecomostri, non le crea a migliaia in una Città.

  16. AL, certo, non c’è una colonnina a ogni civico ma non è nemmeno necessario che Gabriele ricarichi presso ogni cliente. La e-Golf ha un’autonomia su strade extraurbane di circa 200 km. Quindi ci saranno giornate in cui Gabriele non ricarica proprio e giornate in cui ha bisogno di una sola ricarica fast da 30 o 40 minuti.

  17. come fa a ricaricare da ogni cliente, mica c’è la colonnina ad ogni civico, minimo avrà un escooter in baule che avrà più km della golf, spieghi

  18. Massimo, che auto ha?
    Riguardo alla foto, ha ragione. Sono d’accordo con lei.
    Infatti non ho fatto io la foto, ma un’amica che era in auto con me! 🙂 la sicurezza prima di qualsiasi altra cosa.

    • Ciao scusa la risposta tarda.
      Ho preso una LEAF. É ancora presto per ogni considerazione ma quelle poche volte che la carico al 100% i valori mi sembrano incoraggianti. Vedremo!

  19. Boia, oltre 200km al giorno ed io che pensavo di avercela male… se non altro queste sono ottime notizie per la vita della batteria spero di avere anche io qualche sorpresa positiva in quel senso!

    Comunque… ha fatto una foto in notturna… mentre guidava? Non fatelo!

  20. Ciao
    Io ho 96mila km con una Zoe da 40 kW percorsi in 21 mesi.
    L’ansia di ricarica non esiste se tutto funziona e le colonnine danno energia

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