Diego racconta la sua prima auto elettrica, una Renault Zoe per la moglie. Unendosi ai tanti amici che hanno raccolto i’invito a condividere un bilancio del loro “2020 elettrico”. L’invito resta aperto a tutti: scrivete a info@vaielettrico.it
di Diego Volpato
Da comune mortale, marito e padre con una famiglia media italiana e utilizzo classico dell’auto, in questo caso della moglie, vi descrivo un anno con l’auto cosiddetta “elettrica”. Per molti uno spauracchio, soprattutto parlando della famosa autonomia, che provoca la nuova “patologia” detta appunto “ansia da autonomia“. E scusate la ripetizione.
Diego: dovevo cambiare la C4 e con gli incentivi…
Premessa: casetta di proprietà, location Nordest, due adulti e due bimbi (9 e 12 anni).
Io da sempre appassionato di tecnologia già 5 anni or sono mi imbattei in quelle che erano il futuro della mobilità. Le provai, le studiai… Tirai le somme che all’epoca, per le due auto che avevo, potevo ancora aspettare momenti migliori, sia per i costi che per le autonomie, allora veramente esigue.
Diego: ansia da autonomia? Proprio no, ecco le cifre
Ecco, dopo un’intro doverosa ora vado al sodo. Auto Ev, una Renault Zoe, dal 7 gennaio 2020 ad oggi. Macchina di mia moglie, la quale percorre giornalmente per andare a lavoro circa 32km, (come me, tra l’altro). Aggiungo che, una volta a casa che, all’auto andrebbe applicata sul tetto la scritta “Taxi”, ovviamente gratuito, dedicato ai figli. I quali hanno entrambi attività varie, dal pattinaggio alla danza, oltre che la spesa e i giretti il sabato e la domenica.
Dove ricarico? Ovviamente a casa, almeno per l’80%
Insomma, direi che ci siamo. Seconda “tragica” domanda, ma dove la ricarico? Nulla di più semplice: a casa. Al momento della contrattazione dell’auto, basta sapere che per ricaricarla da casa ci vuole un alimentatore dedicato. Nel nostro caso ce lo siamo fatti regalare, visto che l’auto non lo prevedeva di serie. Detto fatto. Da casa abbiamo ricaricato, l’auto dai conti fatti, per almeno 80% del tempo. Mai nessun problema! Preventivamente un anno prima, (visto che comunque il mio era un pensiero inconscio fisso) avevo aumentato i kW sul contatore da 3.5 a 5.
Ho anche un’ibrida, ma delle due è la meno utilizzata
Scontato il fatto che quando si arriva ad avere l’EV, poi ogni occasione è buona per usarla! Passando al volo alla parte tecnica. Queste nuove auto sono un insieme di pura tecnologia, sia per quanto riguarda la parte del powertrain che per tutti gli ausili alla guida. Non parliamo della connessione in rete con l’applicazione dedicata, dove ci si può interfacciare con l’auto da remoto. Insomma, un anno di: tre giorni a Trento, giornata sulla neve a Piancavallo (questo pre-lockdown). Post lockdown: gite fuori porta di circa un 200 km l’una. Quanto al lavoro, mia moglie si fermò per un mese e mezzo. Io no, quindi continuai io ad utilizzare la Renault con mio sommo entusiasmo. Rimase ferma a casa la mia fedele auto ibrida di 11 anni (che tra poco cambierò con un’altra Ev a metà gennaio).
Diego: con il 110% fotovoltaico da 6,2kW con storage
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