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20 mila km in Model 3: “Ho risparmiato…”

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20 mila km in Model 3: Carlo, un medico, lo ha sfiorati nell’anno che si chiude e il bilancio è positivo, grazie anche alle ricariche a casa. Marco, invece, da marzo ha fatto 10 mila km con la Dacia Spring. Anche lui è soddisfatto e, pur avendo l’auto un’autonomia limitata, riesce a organizzarsi per piccoli viaggi. Sono altri due lettori che condividono un bilancio del loro 2023. A fine articolo i link agli altri racconti della serie. Per raccontare il vostro anno scrivete a info@vaielettrico.it.

20 mila km in Model 3
PARLANO I NUMERI / In due slide quanti km ha fatto, quanto ha consumato e speso, quanto ha risparmiato sul carburante.

20 mila km in Model 3: dove ho caricato, per quanta spesa (e  risparmio…)

“Questo è il resoconto del mio 2023 in elettrico con una Tesla Model 3 Long Range. In 12 mesi ho percorso 19.900  km. Come si vede dalle foto, ho caricato prevalentemente a casa. Sfruttando anche il mio contratto che prevede 3 ore di corrente gratis al giorno. (quindi i costi ,in realtà , sono ancora più bassi). Poi ho utilizzato gli abbonamenti Be Charge e  i Supercharger Tesla. Secondo me è fondamentale avere la possibilità di caricare anche a casa,  ma chi dice che l’auto elettrica è solo per ricchi, si sbaglia e di molto. Il costo più alto dell’auto (anche qui ci sarebbe da discutere) si abbatte nel tempo, risparmiando sulle spese di carburante, tagliandi, bollo, parcheggi gratuiti etc. E più chilometri si fanno , più soldi si risparmiano (rispetto a chi viaggia con la termica). Grazie e buon 2024 a tutti. Carlo Culot

20 mila km in Model 3In 9 mesi 10 mila km con la Spring: “Nessuna ansia da ricarica”

“La Dacia Spring non è certamente una vettura per i lunghi viaggi. Però anche se il suo ambiente preferito è la città, non si comporta male in piccoli viaggi nel raggio di 200/150 km. L’ho ricevuta il 27 marzo di quest’anno e al 27 dicembre ho percorso poco più di 10 mila km. In questo periodo è stata utilizzata quattro volte in classiche piccole gite fuori porta, partendo da casa mia. La prima volta sono andato a Roma centro, percorrendo la Pontina. Partito con il 100% di batteria e 4 persone a bordo, avrei potuto affrontare l’intero viaggio di 170 km andata e ritorno senza rabbocchi di ricarica. Ma l’inesperienza mi ha portato a fare una piccola ricarica a Roma di un’ora. Dopo quel viaggio, sono andato all’abbazia di Casamari viaggio di 130 km, con la piacevole sorpresa di trovare l’auto più carica di 3 punti percentuali, appena terminata la discesa fatta nel rientro. Due volte a Formia e oggi a Sperlonga distanti rispettivamente 150 e 112 km da casa. Tutti viaggi piacevoli grazie alla comodità della guida elettrica e nessun patema per la ricarica. Marco Di Paola
20 mila km in Model 3– I racconti di Carlo e Marco seguono quelli di MartinoMarcoLucaLorisTamara, Pier Andrea e CameliaMassimo, Bruno e Italo (qui). Vuoi condividere anche tu il bilancio del 2023 in elettrico? Scrivi a info@vaielettrico.it
– Una lettrice ci ha scritto: “L’auto elettrica? Se potessi la darei indietro”: Paolo Mariano l’ha chiamata: VIDEO

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39 COMMENTI

  1. Skoda Superb benzina – tanto spazio ma non certo parca nei consumi, 2200€ di benzina per 20000km.
    Presa usata a 22.000euro (56000km, 3 anni di vita)

    Ah ma con la tesla avrei risparmiato

    • Soprattutto se l’incentivo lo pagano anche quelli che un’auto simile non potranno mai permettersela, poi ci si chiede perché la popolazione sia contro le bev: un poveraccio con una panda di seconda mano deve contribuire con l’incentivo all’auto da 50.000 del professionista per fargli risparmiare dei soldi e lasciargli pure lo stallo in centro per permettergli di fare la spesa… come volete che reagisca la fascia più povera della popolazione? Semplice: odiando le elettriche!!!!

      Una tecnologia è innovativa se è per tutti

      • Accidenti!?
        Mi rendo conto di rischiare di aprire un vaso di Pandora però il “poveraccio con una Panda di seconda mano”, sottinteso con reddito basso, non contribuisce granché a pagare l’auto del ricco né della wallbox. Normalmente chi ha un reddito basso in genere non copre neppure, con la propria contribuzione, le proprie spese sanitarie e la propria pensione. D’altra parte il povero è abituato a pagare senza fiatare 1€ a litro di carburante e poi pensa anche di lamentarsi se vengono spesi dei soldi per cercare di ridurre l’inquinamento!? Non soltanto il povero è usato e sfruttato quando fa il pieno, ma viene anche aizzato contro chi invece può contribuire a ridurre la sua schiavitù finanziaria (sarebbe molto lungo qui spiegare perché)!?
        Ridurre tutto a una questione di lotta di classe mi pare abbastanza inutile e sicuramente anche dannoso per l’ ambiente.

        • Il bollo sono in pratica 20 euro al mese … parcheggi sinceramente non mi servono per me sarebbe un risparmuo ridicolo confrjntato al fatti dj dover ricaricare alle colonnine (minimo 2km da casa mia) … al solito per ognuno di noi i risparmi ruspetto al delta coso sono molto personali

      • Sinceramente l’idiozia che ci compra auto da 50.000 € me la sarei risparmiata visto che ad oggi per accedere agli incentivi una BEV non può costare più di 35.000 € + IVA (normalmente al 22% e per certe categorie è ridotta) il che porta ad un massimo di 42.700€.
        Ricordo che in quest’anno che si chiude anche le ICE hanno usufruito degli incentivi ed in molti casi sono state comprare proprio auto da 35.000 € + IVA (incentivi finito a febbraio 2023, mentre quelli per le 0-20g/km ne sono stati consumati solo la metà).
        Quindi prima scrivere carolate informati.

        • Pee la verità le auto elettriche nel 2022 sono state acquistate al 57% da chi aveva prima una euro 6 e dal 18% da chi aveva una ekettrica, chi ha usufruito dei bonus venendo da una eurov1 o 2 è stato solo il 6%

          • E cosa centra con quanto scritto sopra?

            Chi usava una euro 1 magari avrà avuto budget limitato è avrà un’auto usata invece che nuova (termica o elettrica)

            Hanno giustamente fatto notare che il grosso delle somme degli incentivi sinora sono andati all’aquisito di auto nuove termiche, anche grosse berline e suv

    • Bravo. Se per un’auto devo spendere 32-35.000€ è una roba per ricchi, inutile tirare fuori parcheggi (io non parcheggio MAI a pagamento), bollo (ho l’auto a metano pago 55€ l’anno), e soprattutto i tagliandi, che amici con l’elettrica mi dicono siano insensatamente salati. Nel 2024, se danno davvero 9.000€ a chi rottama una Euro 3 (almeno 16 anni di età) e se davvero la Panda elettrica costerà 23.000 euro (la versione da 300 km di autonomia) allora il 90% attuale di elettriche smetterà di essere una roba per ricchi.
      È solo questione di tempo, per fortuna.

      P.s.: mi tolgo anche la soddisfazione di scrivere di nuovo qui dopo un anno, quando molti fedayn dell’elettrico sfottevano noi metanari per il metano a 4€. Ora è a 1,3€ al chilo e io faccio 25km con un chilo. Inoltre la bolletta della corrente, rincarato di brutto anche per il mercato libero, a me non influenza il costo della ricarica dell’auto a casa.
      Adesso non ridete più e Ve lo dice uno che non vede l’ora di poter comprare una elettrica, senza dover fare un mutuo, però.

      • Mai riso dei rincari del metano. Anzi, abbiamo sempre scritto che si trattava di un fenomeno scandaloso, contro la buona fede di tanta gente.

    • In effetti l’ho sempre trovato ridicolo, spendere certe cifre e poi guardare il mezzo euro risparmiato… Credo che alla fine l’unica auto elettrica che abbia un senso sia tesla anche se gli interni sono orribili rispetto ad un auto diesel da 50 mila

  2. Sono confronti ridicoli, bollo e parcheggi non saranno gratis in futuro, il costo sarà sempre superiore alla termica, è inutile che chi ha un elettrica cerchi di autoconvincersi di aver fatto un buon investimento perché tanto non lo ha fatto.
    Sembrate gli utenti Apple che cercano di autoconvincersi che l’ iPhone sia meglio di Android quando invece stanno pagando a peso d’ oro tecnologia già vecchia

  3. A mio parere un cittadino medio non calcola il risparmio a lungo termine. Chi ha i soldi contati per comprare un auto con pensa da qui a 10 anni. Con 10/ 15 mila euro in più che costa la BEV (per non parlare della Tesla) ci metto il carburante per 10 anni. Numeri

    • Questo commento è molto interessante perché apre la porta a due osservazioni.
      La prima è che se a ragionar da poveri si finisce inevitabilmente per rimanere poveri.
      La seconda è che il calcolo sul carburante nasconde un bel rischio che si assume chi decide per l’opzione ICE, ovvero non è possibile calcolarne il costo se non stimandolo, e la stima dipende da diversi fattori tra cui quello più semplice ma comunque incerto che è l’inflazione, poi c’è il fatto che la prossima repentina riduzione dei consumi petroliferi potrà soltanto creare instabilità dei prezzi, con momenti di riduzioni e altri di impennate verso l’alto, e terza considerazione quella relativa alla necessità di disincentivare le emissioni di CO2 che porterà a far costare i carburanti di più.
      Nel caso delle BEV i costi sono tutti sul capitale, ovvero maggior costo di acquisto e minori costi di manutenzione e per le ricariche sul costo degli impianti di produzione di energia rinnovabile ovvero non ci sono costi di combustibili: questo con l’inflazione aiuta molto perché la produzione di energia avviene a costi maggiormente correlati con i prezzi in vigore alla realizzazione degli impianti.

  4. Mi chiedo perché si continua a fare raffronti solo col benzina. Provate a farli con gasolio o GPL: specialmente con quest’ultimo i risparmi svaniscono.

    • Col benzina semplicemente perché è la motorizzazione più diffusa. Con il gasolio cambia poco, vince ancora l’elettrico. Con il GPL credo siamo lì, ma non sono aggiornatissimo.

      • Il GPL costa oggi circa 0.65 euro al litro, rende un 10 – 15% meno della benzina, poi chiaramente dipende su quale auto metti l’impianto, una dacia sandero non consuma certo co.e un SUV tedesco.
        Se con una elettri a fai “il pieno” a casa probabilmente ti costa quancosa meno … se lo fai alle colonnine ho seri dubbi a riguardo e immagino che arrivare al pareggio in 5 -7 anni col solo bollo e un po di manutenzie dia veramente difficile, se poi fai, come l’italiank medio, 10000km all’anno direi impossibile.

    • A far bene bisognerebbe fare confronti anche su piacere di guida… non si spiegherebbe l’esistenza di auto superiori alle citicar.. quindi in ogni caso vincerebbe una EV… (solo i masochisti che vogliono usare anche la gamba sinistra e il braccio destro e frenare ogni curva col piede destro )
      Avere tutta la coppia e le cavalleria disponibile in ogni momento .. non ha prezzo.. e questo i termici non sanno neanche cosa voglia dire..
      Bisognerebbe anche mettere in conto ecologico tutti gli oli esausti e i filtri olio e gasolio che ogni auto ice deve smaltire.. ma di questo mai nessuno ne parla… a volte si rasenta la ridicolaggine…

    • La differenza di prezzo a favore della EV, intende?
      La Model 3 Long Range del lettore (circa 50.000€) costa come (o meno di) altre berline segmento D quali Alfa Romeo Giulia (da 54.000€ in su), Audi A4 (da 45.000€ in su) e A5 (da 55.000€ in su), BMW Serie 3 (da 47.000€ in su), Mercedes Classe C (da 54.000€ in su) (fonte: http://www.alvolante.it).
      La Model 3 “base” costa ancora meno (circa 42.500€), tanto che rientra addirittura negli incentivi statali!

      • Vero, peccato che le auto sopracitate non sono tra le prime 10 vendute ma, come le elettriche, sono una nicchia di mercato, per cui anche se per magia fossero tutte elettriche (cosa difficile dati i problemi di colonnine in una buona parte d’Italia) la % passerebbe dal 4% al 12-13% poi stop oltre non andrebbe per mancanza di persone sufficentemente facoltose.

        • Tutto vero… e quindi?
          Sergio chiedeva di tenere in considerazione la differenza di prezzo tra una termica e una EV, e io ho risposto dimostrando che non c’è differenza.

        • La questione è tutta nella sua frase “anche se per magia”, perché la magia sta avvenendo nella maggior parte dei paesi europei che hanno, controllare per credere, meno colonnine dell’Italia e reddito inferiore. C’è qualcosa che non funziona in Italia ed è la classe politica (passata , presente e futura), l’informazione e la cultura. Poi rimangono i problemi (noti e qui su Vaielettrico non taciuti), ma siamo lontanissimi dal saturarli.

  5. Scusate ma il risparmio si quantifica con dei numeri e si sommano i più e i meno per avere un totale di confronto. Così è solo una sensazione di risparmio.

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