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Incentivi nautica, si passa al 2024 con 3 milioni

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nautica elettrica
Gli incentivi per la nautica non sono ancora attivi

Gli incentivi statali per rottamare i motori marini inquinanti e finanziare l’acquisto di quelli elettrici dovrebbero arrivare nel 2024 (il condizionale sul tema è sempre d’obbligo). I soldi stanziati nel 2022, invece, non sono stati spesi. Una beffa. 

Approvato emendamento per 3 milioni da spendere nel 2024

Nautica elettrica
Qui il Travel 903 della Torqeedo per la motorizzazione di piccoli gommoni

Nella legge dedicata a sostenere il Made in Italy è stato approvato ieri  un emendamento per destinare 3 milioni alla nautica elettrica attraverso il retrofit ovvero la rottamazione dei motori inquinanti sostituiti da quelli elettrici.  Un primo emendamento è stato presentato in commissione attività produttive da Emma Pavanelli, capigruppo 5 Stelle in commissione attività produttive della Camera.

barca elettrica
La colonnina di E-concept e accanto il gommone con il motore E’dyn

Il testo mirava a riattivare per il 2024 i soldi non spesi con il decreto del 2022 (leggi qui) iniziativa del suo compagno di partito Daniele Pesco, ma il governo ha preferito presentare un suo emendamento riformulato. Ma alla fine il risultato è arrivato, anche con l’approvazione di Pavanelli.

L’emendamento  è stato depositato da Ilaria Cavo, vicepresidente della commissione per Noi moderati poi riformulato dal relatore.  Come si  legge  in un comunicato  di Confindustria Nautica: “Raccoglie  la proposta di Confindustria Nautica che  ha rimesso in moto la questione per giungere, attraverso un grande lavoro di tessitura, a una riformulazione dei due relatori, Alberto Luigi Gusmeroli (Lega) e Silvio Giovine (FdI), e allo stanziamento delle risorse necessarie da parte del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso

L’incentivo finanzia motore e pacco batterie

Nautica elettrica
Il power back di La Bruna per il retrofit elettrico dei motori marini

Le novità? La gestione del fondo, invece di utilizzare quello precedente se ne crea uno nuovo, non è più in capo al ministero dell’Ambiente ma passa a quello delle Imprese e del Made in Italy. Il contenuto però non cambia più di tanto rispetto al precedente: si finanziano i motori elettrici e anche il pacco batterie.

Non è specificato un massimale di spesa degli incentivi, rispetto al 40% del precedente decreto, ma le specifiche tecniche saranno articolate nei decreti attuativi.

“Pur avendo annullato il mio emendamento, si è approvato un testo che recepisce la necessità di investire nella sostenibilità della nautica attraverso l’elettrificazione”.

IL VIDEO: I fuoribordo Torqeedo

Obiettivo raggiunto. “Nonostante tanti slogan contrari – dichiara a Vaielettrico Emma Pavanelli –  grazie anche al mio emendamento e alle iniziative del mio gruppo la maggioranza ha fatto  i conti con un mercato che richiede questa tecnologia più pulita“. Come si legge nel testo si deve favorire “la transizione ecologica nella nautica da diporto“.

Confindustria Nautica nel comunicato sottolinea con le parole del presidente Saverio Cecchi:  “Le imprese del settore e l’associazione nazionale di categoria della nautica da diporto non possono che apprezzare un così bel lavoro di squadra”.  Non mancano i ringraziamenti: “Ringrazio calorosamente il ministro Urso e tutta la sua struttura, che sempre più si sta spendendo a tutela della nautica, l’onorevole Ilaria Cavo, che da Genova ha portato a Roma i temi della rappresentanza delle filiere del mare, e i relatori che hanno condotto in porto, è il caso di dirlo, la misura in Parlamento”.

Una gestione disastrosa degli incentivi

Quest’ultima notizia  conferma la gestione a dir poco pressapochista degli ecobonus. Nel 2022 si sono stanziati 3 milioni di euro per la nautica elettrica, nonostante la domanda crescente di questa tecnologia (vedi video).

Retrofit
Il vecchio Maggiolino Volkswagen è uno dei vecchi modelli più trasformati in elettrico. Ma disastrosa la gestione degli incentivi

Stesso discorso per il retrofit auto: fatta la legge ma con estrema lentezza il decreto attuativo e solo nel febbraio del 2023 la piattaforma per richiedere il contributo ma per le spese del 2022 (leggi qui).

Capitolo colonnine: sempre nel 2022 arriva il via libera ad 80 milioni per le colonnine domestiche.  I due bandi – uno per le spese del 2022 e uno per le spese del 2023  più quello per le imprese che scade il 30 novembre– sono stati approvati in queste ultime settimane. Una corsa contro il tempo, con diverse problematiche come hanno testimoniato anche i nostri lettori (leggi).

Leggi: Il listino delle wallbox di Vaielettrico

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3 COMMENTI

  1. E chi come me ha acquistato un fuoribordo elettrico per sostituire quello termico nel 2023 a fronte della Legge del 5 agosto 2022 n. 108 che prevedeva lo stanziamento di 3 milioni, che dovrebbe fare? Ricorso per truffa? Stiamo parlando di una legge che stanziava quell’importo con un rimborso del 40% della spesa sostenuta in attesa solo del decreto attuativo che specificasse le modalità di come richiederlo. Mi sembra allucinante.

    • grazie Matteo per il contributo, può essere benissimo che si ripeta quello successo per le colonnine ovvero che a fine 2023 si è aperto il bando con effetto retroattivo per chi aveva acquistato nel 2022. Le consiglio di tenere fattura e aspettare. Spero per lei e non solo per tutti coloro che hanno cambiato o vogliono cambiare motore

      • Me lo auguro, ma ormai ci credo veramente poco, mi sono conservato anche il termico da “rottamare” e sto aspettando che esca qualcosa di scritto per capire come penseranno di muoversi. Purtroppo, finora, tutte le notizie che leggo non prendono in considerazione assolutamente chi ha acquistato un elettrico nel 2022/23.

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