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Auto elettriche e colonnine, il governo “scippa” gli incentivi

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incentivi auto elettriche
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Il governo “scippa” 60 milioni ai fondi 2024 per gli incentivi all’acquisto di auto elettriche, peraltro ancora da varare, e 20 milioni al bonus colonnine. Ancor peggio l’anno prossimo, con 250 milioni in meno di quelli inizialmente stanziati.

Dovevano servire per incentivare l’acquisto di auto elettriche, ibride e colonnine per la ricarica. In tutto, sono 400 milioni già stanziati dal precedente governo Draghi per “spingere” gli automobilisti a sostituire i modelli più inquinanti con vetture a zero emissioni.

Il ministro Raffaele Fitto

Fitto “scippa” gli incentivi alle auto elettriche per dirottarli al Sud

Invece, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha pensato bene di dirottarli sul decreto Coesione, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e da oggi in vigore. Di fatto, con questo  provvedimento il ministro per il Sud, Raffaele Fitto ha rivisto i progetti inseriti nel Pnrr destinati a ridurre il “divario territoriale” di cui soffrono le regioni del Sud Italia.

Lo si potrebbe definire uno “scippo” a fine di bene. Ma in realtà, a ben guardare, fa emergere le priorità del governo Meloni che sacrifica la politica a favore della decarbonizzazione dell’economia.

Proprio nel momento in cui – come hanno rivelato i dati di mercato degli ultimi due mesi – le vendite di auto “green” sono crollate per i ritardi del nuovo decreto incentivi annunciato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso all’inizio di febbraio.

Ma non è detto che siamo di fronte a un tema di risorse scarse da suddividere tra i vari provvedimenti del governo. Vediamo nel dettaglio da dove nasce questo sospetto e che cosa è accaduto esattamente partendo dai numeri.

L’articolo 37 del decreto Coesione prevede che il provvedimento venga finanziato per il 2024 (anche) con 130 milioni non utilizzati dal precedente piano varato dal governo Draghi per i veicoli delle categoria M1, N1 e N2 (auto passeggeri e furgoni) e da altri 20 milioni destinati a incrementare il numero di colonnine per la ricarica elettrica domestica.

Lo stesso avverrà per il 2025, quando i progetti per il Sud Italia godranno di 250 milioni aggiuntivi che in origine erano sempre destinati alle auto “green”.

Per il 2024 la cifra a disposizione era originariamente di 793 milioni, così suddivisi:
– Alle auto elettriche (con emissioni comprese tra 0-20 g/km di Co2, categoria M1) 240 milioni di euro;
– Per le auto ibride plug-in (con emissioni comprese tra 21-60 g/km di Co2, categoria M1) 150 milioni di euro;
– Alle auto mild hybrid, full hybrid e termiche (con emissioni comprese tra  61-135 g/km di Co2, categoria M1) 403 milioni di euro.

incentivi auto elettriche
Giorgia Meloni durante la visita alla fabbrica di pannelli solari 3Sun di Catania.

Governo a due facce: a Bruxelles guarda al futuro, a Roma al passato

Fin qui i freddi numeri. Poi c’è l’aspetto politico. La scelta arriva a pochi giorni dalla polemica sollevata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini nei confronti degli incentivi all’auto elettrica.

Secondo Salvini, si tratta di fondi che finiscono per favorire le case automobilistiche cinesi, leader di mercato nel settore. Non è la prima volta che il segretario della Lega si intesta campagne contro la transizione dell’auto. E non sempre usando come giustificazione “l’invasione” di modelli cinesi. Di solito se la prende direttamente con le scelte di Bruxelles sulla decarbonizzazione dell’economia.

Ragion per cui, non deve sorprendere la decisione del governo di dirottare una parte dei fondi destinati al ricambio in chiave green del parco auto, destinandoli altrove. Come ha segnalato a più riprese Vaielettrico, il governo Meloni nei contesti internazionali dice di volere la transizione energetica e sposa gli obiettivi nella lotta al cambiamento climatico (come ha appena fatto al G7 dell’Energia a Torino).

Ma quando si spengono i riflettori, in politica interna decidono di fare tutt’altro. Guardando all’economia del passato e non a quella del futuro verso cui si rivolge tutto il mondo. O forse alle elezioni del prossimo mese.

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Phoenix
Vesper
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29 COMMENTI

  1. Capisco gli ultrà dell auto elettrica siano imbronciati,capisco chi invita a votare altri partiti diversi dagli attuali,(che negli anni precedenti non hanno fatto nulla cmq,se non progetti rimasti su carta)ma in ogni caso gli incentivi arriveranno, e sono cmq molto consistenti.pero dobbiamo rilevare,come stanno facendo già le varie case,lo scarso interesse per l elettrico degli italiani.la transizione si farà,ma ci vorrà semplicemente più tempo.inutile prendersela con il governo.

    • inutile prendersela con il governo???
      un governo che si dedica a fare cambiare nome a un’auto, la quale continuerà a essere prodotta all’estero?
      che frena ogni passo verso la transizione?
      che dice che gli incentivi sono “un piano Italia” ma posso prendere gli incentivi anche per una BYD interamente cinese?

      vado avanti con altri esempi?

      ma definirli i più scarsi da decenni si può dire?

      • Si puoi criticare chi vuoi ci mancherebbe.ma mi appare più come un partito preso contro il governo che altro.cinesi? gli incentivi hanno incluso anche auto cinesi.da sempre.le risorse sono quelle che sono, e pensare ad investimenti massicci per la transizione togliendole ad altre voci mi sembra egoistico e un po da fanatici.ripeto,le risorse sono tantissime(do il merito a questo e ai governi precedenti per averli stanziati).il problema è che hanno tolto qualche fondo?mettendoli su altro temi importanti?.pensate ci fosse un altro governo ne avrebbero messi di più?magari dovendo pagare RdC e super bonus?dai siamo seri.

    • Lo scarso interesse per l’elettrico degli italiani è dato dal fatto che la transazione energetica viene vista dai più come un sistema per fare cassa dai governanti.. il ristrutturare la casa in ottica green, l’impostazione dell’auto elettrica e altri slogan simili (tutte frasi non mie ma lette o sentite dai media nazionali) creano antipatia più che curiosità (c’è differenza fra un bicchiere mezzo pieno e uno mezzo vuoto!). Lo dico con cognizione di causa, il mio lavoro (gestisco un piccolo negozio a conduzione familiare – lavoro ormai in via d’estinzione!) mi porta ad essere a contatto con la gente, con le massaie che fra bollette, canoni, mutui e spese fanno i salti per arrivare a fine mese, e finché i media (TV) sparleranno della transazione energetica loro crederanno allo “schermo magico”.. Hai voglia di raccontare la tua esperienza: sono 15 anni che ho un fotovoltaico sopra il tetto e 13 che guido mezzi elettrici con un notevole risparmio di soldi, ma mi sento dire: si ma tu te lo puoi permettere, senza sapere che quando ho deciso di abbracciare queste nuove tecnologie tutto poteva essere tranne che potevo permettermelo.. semplicemente ci ho creduto e mi sono buttato a capofitto e oggi sono felice delle mie scelte. Sinceramente capisco queste persone per questo, chi non arriva a fine mese non pensa al “green”.
      Come scritto in un commento precedente i soldi del PNRR bisogna usarli per la transazione energetica, per venire incontro a chi non può (i media dovrebbero descrivere anche i pregi di queste nuove tecnologie), e non per altri progetti che tutto sono tranne transazione energetica..

  2. Salve, vorrei ricordare che bisogna spendere risorse economiche anche per gli armamenti ” green ” !!
    Io la patente la metterei per legge agli elettori itaGLIani, non è possibile che in ItaGLIa un governo duri al massimo 2 o 3 anni, non c’è lungimiranza e non ci può essere attuazione concreta delle rare leggi fatte decentemente.
    Siamo ridicoli.

    • Anche gli “armamenti green” ce li chiede l’Europa non solo auto elettriche, case green e rispetto del 3% del deficit di bilancio … ringraziate pure i burocrati di bruxelless 😀

      • ..non tieni sotto controllo il debito, da solo o perchè rintuzzato dagli altri Stati, le spese per rifinanziarlo inziano a esplodere e ci si smenano decine di milardi, rischiando anche il default, ci è già capitato con la finanza creativa del berlusca nel 2011 quando sembrava che facessimo la fine della Grecia

        e il nostro governicchio vorrebbe fare altrettanto, debito e arraffa arraffa a gogo’ e poi chi si è visto si è visto; ti faccio un paio di esempi concreti:

        – metà del debito del superbonus (altri 60-80 miliardi aggiutivi ai 60-80 iniziali) è dovuto alle varie deroghe concesse da fine 2022 da questo governo, concesse quando era già chiaro dai conti che era devastante, ma poi vanno in tv a fare le vittime

        – ci sta costando altre decine di milardi anche l’ostilità del governo alle rinnovabili

  3. I fondi per il PNRR servono per incentivare la transazione energetica, per far si che le nostre case, le nostre macchine ecc. siano più green senza pesare tanto sul nostro portafoglio.. i nostri governanti li stanno usando per tutt’altro.. e noi da buoni italiani medi ci arrabbiamo per il salasso che ci costa la transazione green ma andiamo a votare sempre le stesse facce.. ma (TUTTI) questi politicanti, se alle prossime elezioni nessuno andasse a votare, capirebbero che non sono più graditi?
    P.S.: si pensa a fare il “Ponte sullo Stretto” invece che rendere sicuri i ponti esistenti.. nemmeno nella repubblica delle banane..

    • Il solito qualunquismo: se non vai a votare gli fai anzi una cortesia, equivale ad un silenzio-assenso! Se fossi realmente CONTRO queste decisioni voteresti CONTRO chi le ha prese! Con un po piu’ di attenzione potresti impegnati di piu’ per distinguere chi in questi ultimi anni ha preso delle decisioni concrete a favore della transizione energetica, e chi invece ne ha prese per contrastarla. E ti accorgeresti che non TUTTI sono uguali… Dai su, impegnati!

      • Aspè.. ho sempre seguito con attenzione le scelte politiche fatte dagli uni e dagli altri.. devo dire che qualcosa in più gli altri l’hanno fatta.. ma molto c’è da fare. Ma torniamo al dunque.. quando dico tutti intendo TUTTI I CITTADINI non dovrebbero votare.. anzi riconsegnare le schede elettorali in segno di protesta.. NON DEVE VOTARE NEMMENO UNO almeno anche gli scribaldini non scriveranno: VITTORIA SCHIACCIANTE DELLA COALIZIONE A RISPETTO ALLA B.. quando poi va a votare circa la metà della popolazione..ma dai…
        Questo era il senso del mio messaggio

          • Buongiorno Massimo.. diciamo che “spero” che la nuova classe politica che andrà dopo il “reset di protesta” sia “molto” più attenta alle scelte per il bene del pianeta e che il detto “think alternative” funzioni anche da noi

          • Chi vive sperando…Penso che otterrebbe molto di più votando chi qualcosa in più l’ha fatto.

        • secondo me conviene resistere alla frustrazione,
          che avvantaggia i populisti quando alzano lo scontro per raccogliere un voto di pancia o di protesta, e ragionare un po’ di testa su come votare, di gruppi meno peggio ne vedo diversi

          perchè a forza di voti di protesta in sequenza stiamo accumulando sfascio dei servizi e debito pubblico.. di questo passo prima o poi serviranno o delle riforme per concorrenza/trasparenza/produttività oppure misure fiscali drastiche

          allora meglio le riforme, tra le varie anche il passaggio più rapido alle energie rinnovabili, per risparmiare sui conti, invece di ostacolarle

          qui racconta come in Spagna (ma vale anche per Portogallo e forse Grecia) in pochi anni con le rinnovabili sono state liberate risorse economiche e come le hanno reinvestite:
          https://www.repubblica.it/economia/2024/05/05/news/spagna_economia_sanchez_welfare_riforme-422803031/

          • Servirebbero delle persone umili, sincere, preparate, oneste e che non facciano né i propri interessi e nemmeno quelli dei loro amichetti… STOP

  4. Si sono affrettati a mettere le mani su fondi relativi ad un argomento per il quale subiranno un bel colpo alle elezioni. Ne sono sicuro

    • Colpo alle elezioni per non aver incentivato le auto elettriche? Per favore dai siamo seri … hanno massacrato pensioni, suberbonus, RDC, ecc ecc. Cosa vuole che gliene freghi di qualche migliaia di voti di qualcuno che è incazzato perchè non può acquistare una Tesla con uno sconto maggiore 😁

    • Ma quale colpo possono prendere se al 96% (basandosi sulle percentuali di vendita delle automobili) degli italiani non importa nulla delle macchine elettriche?
      Francamente non ho visto questo “argomento” in nessun programma elettorale dei vari partiti italiani, a me sembra che hanno proprio paura di parlarne per non perdere voti.

  5. Non mi è ben chiaro se i 240 milioni per le auto elettriche saranno per il momento mantenuti fino all’approvazione in Parlamento del decreto coesione o se tale plafond sarà già diminuito a partire dall’entrata in vigore dei nuovi incentivi a metà maggio.

  6. è come se un padre di famiglia decidesse di risparmiare su salute e istruzione dei propri figli. e’ normale ? Va bene ? cosa si può scrivere se non insulti ?

    • Un padre di famiglia può essere costretto a farlo se non ha risorse… il governo lo fa x scelta…

      • Scelta? Ma se stanno rischiando il terreno che c’è sotto il fondo del barile per presentare dei numeri accettabili agli stessi di Bruxelless che chiedono auto elettriche, case green e massimo 3% di deficit all’anno.

    • Una BEV paragonata a salute e istruzione dei figli? Perché allora non alla possibilità di esser licenziati e vivere col sussidio della CARITAS… per favore cerchiamo dei paragoni seri.

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