Site icon Vaielettrico

5 cose che piacciono (e 5 NO) dell’auto elettrica

5 cose che piacciono  (e 5 no) dell’auto elettrica. Rispetto alle macchine tradizionali ci sono pro e contro, con cui si misura chi si avvicina per la prima volta a una EV. Per alcuni, certi svantaggi costituiscono un limite. Per altri sono trascurabili, addirittura possono essere vissuti come punti a favore. Cerchiamo di analizzare la questione in modo oggettivo, alla luce della nostra esperienza.

5 svantaggi e 5 vantaggi dell’auto elettrica. La nuova ammiraglia full electric di Mercedes, EQS

5 cose che…/ Partiamo dagli svantaggi: il range

Un’elettrica ha un’autonomia inferiore a quella di una pari auto termica – 1

Il tema dell’autonomia è uno dei più dibattuti. Si tratta di una delle più forti perplessità per chi si avvicina all’elettrico. Avrò abbastanza autonomia per le mie esigenze? Sarà possibile utilizzare l’auto elettrica come oggi faccio con la mia termica? Chi ha sempre guidato un’auto termica ritiene generalmente che un’auto elettrica farà al caso suo quando avrà la stessa autonomia e gli stessi tempi di rifornimento (ricarica) di un’auto diesel o benzina. A oggi non è così. E se ad esempio siamo abituati ad affrontare spesso viaggi autostradali di centinaia e centinaia di km senza soste, beh, questo con un’elettrica non possiamo farlo. Non ancora almeno.

ilI grafico mostra come lavora una batteria agli ioni di litioil cuore dell’auto elettrica (fonte: Volkswagen Group)

Forse ci arriveremo. La tecnologia delle batterie è in continua evoluzione, e le potenzialità sono enormi. Personalmente non sono convinto che questa debba essere la direzione. Credo piuttosto che dovremmo puntare alla massima efficienza possibile. E che quando avremo batterie con una densità energetica doppia rispetto alle attuali, sarà più logico produrre auto più leggere ed efficienti rispetto ad auto con autonomia doppia. Il concetto di autonomia è spesso banalizzato e sopravvalutato. La percorrenza media nazionale è di circa 12 km.

5 cose che…/ Ma quanto ci vuole a ricaricare?

Un’elettrica ha tempi superiori rispetto al rifornimento di benzina – 2

Non è un caso che i produttori si prodighino in spiegazioni approfondite riguardo questo aspetto. Ed è vero. La ricarica casalinga di un’auto elettrica può durare molte ore. Una ricarica dal 10 all’80% presso una colonnina ultra fast dura nella migliore delle ipotesi comunque oltre i 20 minuti. Nella maggior parte dei casi, molto di più. Il serbatoio di un’auto termica si riempie invece in pochissimi minuti. Apparentemente, tempi nemmeno paragonabili, ma solo se pretendiamo di utilizzare un’elettrica come se fosse una termica. Ma l’approccio più razionale nell’utilizzo di un EV prevede che lo facciamo consapevoli della natura del mezzo che abbiamo in mano. Che è molto diverso.

Le nuove colonnine Ionity, le HPC, fino a 350 kW di potenza. Sono alte 2,60 metri.

Partiamo da due concetti fondamentali. Le nostre auto trascorrono la maggior parte della loro vita parcheggiate (generalmente a casa o al lavoro). E solo una minima parte in movimento. La corrente elettrica, a differenza del carburante, è disponibile quasi ovunque. Se possiamo organizzarci per ricaricare l’auto quando questa sarebbe comunque parcheggiata, allora i tempi di ricarica di fatto si annullano. Vogliamo invece utilizzare la nostra EV come se fosse un diesel e andare a rifornirla presso le colonnine fast? Dovremmo adattarci a tempi lunghi di “rifornimento”, oltre che a costi generalmente superiori. Certo, in alcuni casi, la ricarica fast è indispensabile, se affrontiamo un lungo viaggio, non possiamo farne a meno. Ma nel quotidiano, se abbiamo scelto l’auto giusta e costruito il giusto “ecosistema”, i tempi di ricarica per noi non esisteranno proprio.

Le Ev temono il freddo, come una vecchietta…

Un’auto elettrica riduce l’autonomia alle basse temperature – 3

Con le tecnologie attuali, il freddo è il nemico nr. 1 delle nostre batterie. Questo essenzialmente per due motivi:

I costruttori, nel tempo, hanno cercato trovare delle soluzioni per risolvere parzialmente il problema. Per l’appunto, ad esempio, progettando sistemi molto efficienti di climatizzazione delle batterie. O lavorando sulla chimica degli accumulatori, rendondoli meno sensibili alle variazioni di temperatura. In ogni caso, a oggi, dobbiamo tenere conto che, se viviamo in una zona fredda, l’autonomia della nostra auto in inverno percorrerà meno km, rispetto all’estate.

Ma dove vai se un garage e una presa non ce l’hai

Niente elettrica senza box o un posteggio privato dove ricaricarla – 4

C’è chi avrà da ridire, obbiettando che non è completamente vero. E che, se l’auto ha una buona autonomia e si percorrono pochi km al giorno (disponendo di una colonnina ultra-fast vicino a casa), allora è fattibile. Ma la verità è che si tratta in buona parte di casi estremi. Se vogliamo che l’utilizzo della nostra auto elettrica sia agevole, confortevole, che migliori la qualità della nostra vita, ricaricare la batteria nei momenti di fermo dell’auto è fondamentale. Ci consente, come visto, di non renderci nemmeno conto dei tempi (visto che nel frattempo facciamo altro). Ci consente inoltre di ricaricare a costi estremamente bassi e di preservare nel tempo la durata delle batterie (ripetute ricariche fast portano a un più rapido deterioramento della batteria).

E poi quanto dura la batteria? Solo pochi anni?

Le celle si usurano, riducendo nel tempo l’autonomia dell’auto – 5

È così. Una batteria al litio inizia il suo decadimento nel momento stesso in cui viene assemblata. Possiamo influenzare (positivamente o negativamente) il livello di usura nel tempo attraverso il modo di utilizzare l’auto e di ricaricare. Ma dobbiamo prendere  atto che, indipendentemente da quanto e come utilizzeremo l’auto e la batteria, questa comunque subirà un deterioramento nel tempo.

La maggior parte dei costruttori garantisce ad ogni modo il 70% di capacità del pacco batteria fino a 8 anni o 160.000 km. Alcuni si spingono fino a 10 anni e 250.000 km. Questo però non è il limite oltre il quale la batteria non sarà più utilizzabile. Ma è semplicemente il termine di garanzia. Abbiamo già visto svariati casi di auto vicine ai 200.000 km e con la batteria ancora in ordine. In sostanza, l’eventualità di dover cambiare la batteria prima dell’auto è davvero remota. Piuttosto è importante che l’autonomia dell’auto che scegliamo sia correttamente dimensionata, tenendo conto anche di una certa usura nel tempo. Questo se pensiamo di tenere a lungo la nostra auto.

5 cose che… / Veniamo ai vantaggi

Un’elettrica offre guidabilità e confort sconosciuti alle termiche – 1

Questo non lo si immagina fino a quando un’elettrica non la si guida per qualche giorno. Non si tratta solo delle prestazioni, della coppia copiosa e istantanea che rende facile qualsiasi manovra. Un’elettrica si muove in modo semplice, senza lo stress di cambi di regime di rotazione, di frizione, marce,… Un’auto elettrica è sempre a proprio agio. Agile in città, scattante ai semafori, pronta nei sorpassi, confortevole nelle lunghe discese grazie al recupero dell’energia. Impossibile trovare la stessa dinamica di guida con lo stesso livello di confort in un’auto termica di pari costo e categoria.

Parliamo anche di soldi: non ci crederete, ma conviene

Il costo complessivo è inferiore a quello di una pari auto termica – 2

Raffronto di costi tra Volkswagen ID3 1st e Golf 8 TGI. ID3 costa meno fin dall’acquisto.

E’ opinione diffusa che le elettriche costino di più. Questo in buona parte perché:

Non c’è paragone sul fronte della sostenibilità

Un’elettrica inquina meno di una paragonabile auto termica – 3

Questo ormai è assodato. L’auto elettrica ha emissioni decisamente più ridotte rispetto a un’auto termica. In particolar modo se per la produzione e per la ricarica delle batterie viene utilizzata energia verde, ma non solo. Importante è però tenere in considerazione i chilometraggi percorsi. Per produrre un’elettrica e il suo pacco batteria sono inevitabili maggiori emissioni in atmosfera rispetto a quanto accade per la produzione di un’auto termica. Quindi un’elettrica parte svantaggiata in termini di emissioni. Perlomeno con le tecnologie di produzione attuali. Ma bastano nella maggior parte dei casi poche decine di migliaia di km per arrivare al punto di pareggio e iniziare a ridurre la propria impronta ecologica rispetto a un’auto termica.

Meno soste (e molto meno costose) in officina

Un’auto elettrica ha bisogno di meno manutenzione – 4

In un’auto elettrica le parti meccaniche sono molto più ridotte. Non sono necessari cambi olio, rettifiche, registrazioni, interventi sul cambio o sul motore. I tagliandi prevedono generalmente la sostituzione di filtri abitacolo, eventuali controlli del circuito di raffreddamento delle batterie e poco altro. Con una spesa media pari alla metà rispetto a una termica. Anche le parti soggette ad usura sono molte meno. E non ci sono potenzialità di interventi straordinari particolarmente costosi rispetto a quanto può invece avvenire in un’auto termica.

Certo è che, come controparte, almeno allo stato attuale, le officine sono restie a intervenire in autonomia quando è necessario. O forse hanno indicazioni da parte dei costruttori di non farlo in autonomia. Lo abbiamo visto in varie situazioni nelle quali le Case hanno sempre voluto intervenire direttamente per risolvere il problema. Con un grande allungamento dei tempi. Anche se statisticamente si tratta di casi isolati.

Green in tutto, tranne produzione e smaltimento

Un’auto elettrica utilizza energia potenzialmente rinnovabile – 5

Un’auto elettrica sarà tanto più ecologica quanto più saremo in grado di ricaricarla utilizzando un mix di energia pulita. E, ricaricandola sempre con energia verde 100%, l’impronta ecologica dell’auto sarà pari alle sole emissioni necessarie alla sua costruzione e smaltimento. Questo perché un’auto elettrica si muove grazie appunto all’energia elettrica. Energia elettrica che, a differenza di un carburante fossile, può essere prodotta ad impatto zero sull’ambiente.

 

Exit mobile version