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Reinova entra nel gruppo HB4 e sbarca all’estero

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La sede di Reinova a Soliera (Mo)

Reinova entra nella holding HB4 di Carpi, si trasforma in Spa, aumenta il capitale di 4 milioni di euro. L’obiettivo è lo sbarco all’estero con nuovi stabilimenti in Austria, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti. Particolarmente significativo quest’ultimo progetto, già avviato, per un hub di testing, supporto tecnologico e omologazione per veicoli elettrici di produzione asiatica, destinati ai mercati europei.

Con l’operazione annunciata ieri, infatti, Reinova archivia la fase di start up e punta a presidiare gli snodi strategici dell’automotive mondiale. Ce lo spiega Giuseppe Corcione, che resterà azionista di minoranza ed è stato nominato Ad della società.

Austria per le celle, Usa per il software

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In Austria Reinova concentrerà le attività di testing e validazione sulle celle batteria. In particolare quelle più invasive e pericolose relative alla sicurezza, come la resistenza agli urti, alla penetrazione e al thermal runaway. Lo scenario è quello di una concentrazione delle future gigafactory nei Paesi del Centro Europa.

Negli Stati Uniti sarà protagonista il software, con l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nelle principali funzionalità dei futuri veicoli elettrici.

Emirati, un ponte fra Asia e Occidente

Dopo l’esito di Cop 28 a Dubai, infine, sembra proprio che gli Emirati del Golfo abbiano imboccato la strada della transizione dal petrolio alla mobilità sostenibile. «Sfruttando i petrodollari accumulati in decenni di estrazione – spiega Corcione – gli Emirati hanno intenzione di investire somme enormi per diventare una sorta di ponte tecnologico tra  Asia e Occidente, un grande technology park dell’elettrificazione. Reinova sarà il supporto per questa conversione».

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La sede di Reinova a Soliera (MO), nata da zero meno di tre anni fa, resterà invece centro d’eccellenza europeo per lo sviluppo,  il testing e la validazione di componenti per il powertrain ibrido ed elettrico.

Reinova, da HB4 nuovi capitali per 4 milioni

Holding HB4 è un conglomerato da oltre 200 milioni di fatturato, con 800 dipendenti e 16 stabilimenti. Fa capo alla Famiglia Bruno e controlla 13 aziende in vari settori industriali, tra i quali componentistica automotive, batterie industriali e power generation.

Ha acquisito la maggioranza di Reinova rilevando le quote degli imprenditori reggiani riuniti attorno a REI Lab s.r.l., Unindustria RE e Fondazione REI con il sostegno di Banca Intesa San Paolo. Resta invece nell’azionariato di Reinova Spa la mente industriale dell’azienda Giuseppe Corcione.

L’integrazione con il Gruppo Bruno «rafforzerà lo standing internazionale e produrrà tecnologia d’avanguardia attraverso la sinergia tra diversi know-how» spiega il manager.

Giuseppe Corcione

«Grazie ai soci di ReiLab che hanno investito inizialmente nella Società e all’impegno di tutto il personale – commenta Corcione _  oggi Reinova è solida, affermata, e pronta, dopo l’ingresso in un Gruppo come HB4, all’ espansione sul mercato internazionale».

Renato Bruno, CEO di HB4 ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di accogliere nella nostra holding Reinova, una realtà che negli ultimi anni si è resa protagonista di una grande crescita. Oggi l’Azienda è pronta a un’espansione sul mercato globale, grazie all’impegno e la determinazione del team e alla spinta che l’ingresso in un Gruppo come HB4 potrà darle».

Il 2023 di Reinova si è chiuso con un valore della produzione di circa 10,5 milioni di euro, un EBITDA positivo e una crescita strutturale, pur «in un contesto economico sfidante». Per il 2024, l’obiettivo è consolidare la crescita oltre i 15 milioni di fatturato.

Reinova Spa avrà Renato Bruno come Presidente, Guido Prati Vicepresidente e Giuseppe Corcione Amministratore Delegato.

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