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La COP 28 secondo Armaroli: “Il mio bicchiere è mezzo pieno”

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«Possiamo dire che oggi siamo messi un po’ meglio di una settimana fa»; commentando con Vaielettrico l’esito della Convenzione Onu sul clima (Cop 28) Nicola Armaroli non parla di risultato storico, ma nemmeno di flop, delusione o “solito bla bla”. Il documento finale, secondo lo scienziato del CNR, contiene «spunti importanti» e rappresenta un altro «passo avanti» rispetto al Protocollo di Kyoto (1995) e all’Accordo di Parigi (2015).

Se infatti a Kyoto si riconobbe il cambiamento climatico in atto e a Parigi i 197 Paesi firmatari si impegnarono a contenere l’aumento della temperatura fra 1,5 e 2 gradi a fine secolo, a Dubai, per la prima volta, si è identificato senza ambiguità il colpevole: i combustibili fossili.

Combustibili fossili addio (forse)

Dopo una lunga discussione sulle parole (phase out-eliminazione o phase down-riduzione) il documento conclusivo ha raggiunto un compromesso sul termine inglese Transitioning away che impegna i Paesi firmatari «a contribuire agli sforzi globali per una transizione di allontanamento dai combustibili fossili nei sistemi energetici in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico, in modo da raggiungere lo zero netto entro il 2050, in linea con la scienza».

Quanto al bilancio di Cop 28 Armaroli sottolinea:

a) per la prima volta si nominano i combustibili fossili con la prospettiva di abbandonarli;

petrolio milioni di anni
b) anche i petrolieri rinunciano definitivamente al ogni posizione negazionista;
c) si riconosce alla scienza il compito di guidare le scelte politiche.

Vero è che mancano gli impegni vincolanti e ogni Paese dovrà trovare la propria modalità per conseguire l’obiettivo. «Ma da oggi in poi la politica dovrà rispondere degli impegni presi e l’opinione pubblica potrà chiederne conto. Almeno nei Paesi democratici».

Tuttavia Armaroli non si nasconde le criticità nascoste tra le 21 pagine del documento finale. Per esempio le scappatoie lasciate ai “combustibili di transizione” (vedasi gas naturale). Oppure le velleitarie promesse di cattura della CO2 in atmosfera, che è un assurdo scientifico e tecnologico.

Federico Marchetti
La foto ufficiale all’apertura di Cop 28 a Dubai

I due volti del governo italiano

E certamente, aggiunge lo scienziato, il via libera dei Paesi produttori di petrolio avrà comportato contropartite finanziarie e commerciali. Ma il bicchiere di Armaroli, insomma, «è mezzo pieno».

Almeno, aggiunge in chiave italiana, il nostro governo dovrà smettere di difendere i petrolieri alle feste di partito e  dipingersi ambientalista nelle sedi internazionali. «La finestra si sta chiudendo– conclude -: non c’è più tempo per i giochi di parole».

Guarda il VIDEO e LEGGI ANCHE La Cop 28 va al ribasso? Federico Marchetti: è il bello del compromesso

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17 COMMENTI

  1. se si continua con queste politiche assurde e “da struzzo” (per non dire altro!) .. prima che finisca il mandato di questo governo avremo ancora tante manifestazioni naturali disastrose … che alle prossime elezioni … capiranno pure ” loro” !

    • Le manifestazioni naturali non finiscono perché domani mattina o nel giro di pochi mesi il governo in Italia fa qualcosa, quindi sperando che lo faccia abituati ai disastri naturali.

      Quello che possiamo fare noi oggi è solo contenere l’aumento delle temperature, non invertirle come se stessimo spingendo un pulsante.
      Il processo di riscaldamento globale è un processo continuo che dura dalla rivoluzione industriale, con una incidenza maggiore a partire dagli anni 50/60. Questi fenomeni catastrofici oramai ce li terremo per tantissimo tempo, per generazioni o probabilmente per sempre.
      La possibilità di abbassare la temperatura con la decarbonizzazione a quella dell’era pre-industriale è qualcosa che non possiamo oggi sapere se possibile e prevedere, infatti si parla di contrasto del riscaldamento globale, non risoluzione.

      • OK, ma più affronti in problema in modo soft più il problema aumenta.
        Da quanto ho capito è tutto un discorso di “somma” che si aggiunge ad un totale già parecchio elevato.

        • e dove avre scritto di non affrontare il problema o farlo in modo soft?

          “quindi sperando che lo faccia” in lingua nostrana che significato ha?

      • Dubbioso, stai continuando a spargere fumo. L’Accordo di Parigi ha l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature entro 2 gradi, meglio 1,5 gradi, a fine secolo. Oggi l’aumento è di poco più di 1,2 gradi. La scienza ha elaborato modelli climatici molto precisi, confermati dalle serie storiche degli ultimi 30 anni, che pongono come condizione il raggiungimento della neutralità del carbonio entro il 2050. Neutralità del carbonio significa un saldo zero fra emissioni globali di CO2 e capacità di assorbirle del sistema Terra, nelle foreste e negli oceani. Questo equilibrio si raggiungerà quando il totale delle emissioni sarà poco superiore a quello dell’era pre-industriale, quando l’umanità cominciò a bruciare carburanti fossili. Quindi: è possibile prevedere gli effetti della decarbonizzazione (e quelli della mancata decarbonizzazione); è falso dire che l’obiettivo è il ritorno alle condizioni climatiche pre-industriali; la concentrazione di CO2 in atmosfera è già salita da 300 parti per milione del primo Novecento a 417 parti per milione di oggi; e salirà ancora oltre 500 parti per milione con le emissioni previste da oggi al 2050. Gli effetti di questo aumento dei gas serra ce li terremo per centinaia di anni perché la CO2 non si disperde e catturarla è impossibile con le odierne tecnologie. Detto questo, speriamo una volta per tutte, non pubblicheremo più commenti che stravolgono perfino i “blandi” contenuti del documento finale di Cop 28, firmati da 197 Paesi (produttori di petrolio compresi).

        • Massimo prima di risponderemi e partire in quarta suggerisco di valutare bene la semantica di ciò che ho scritto.
          Io rispondevo semplicemente a Damiano che sostiene che ci saranno eventi avversi solo se non si prenderanno provvedimenti.
          Banalmente ho scritto che i provvedimenti sono necessari, ma purtroppo hanno il solo scopo di contenere gli effetti del cambiamento climatico e non di invertirlo repentinamente, pertanto nonostante le eventuali auspicabili azioni, senza le quali la situazione peggiorerebbe, gli eventi catastrofici saranno oramai una costante perché il clima è già cambiato e non si torna indietro.

          Non riesco seriamente a capire cosa tu possa aver capito di così tanto osceno e fumoso.

          • mah: sicuramente con la chiusura dei lavori della COP28
            è cominciata a trapelare una nuova vulgata sui media nostrani diciamo “di area filopetrolifera”, che più o meno suona così

            “ok, ragazzi, il problema c’è, non possiamo mandare le aziende a putt.., e siccome non possiamo nemmeno risolvere il problema, allora tanto vale non mandare a putt.. le aziende e cercare di contenere il danno”

            più in sintesi: tanto non si può risolvere, per cui continuiamo pure a bruciare idrocarburi, cercando un palliativo al problema.

            così “fumoso” ti è più chiaro?
            e non sto dicendo che sia il tuo pensiero,
            ma è quello che traspare dal tuo messaggio,
            peraltro veicolato anche sui media nostrani da DOPO COP28.

            ah, per capirci di più:
            è lo stesso messaggio sentito durante il covid
            “mica possiamo mandare a putt.. l’economia, lasciamo circoalre e ci saranno delle perdite umane che cercheremo di limitare”, che è poi il messaggio degli ultraliberisti come Boris Johnson.

            prima vengono gli sghei, poi la salute:può piacere, può non piacere, ma che sia chiaro che questo è il messaggio.
            purtroppo per i liberisti
            il loro liberismo e liberalismo prevede anche che la loro libertà finisce dove comincia la mia, che per inciso preferisco la salute ai dindi.

        • MILANESIO, ma veramente ti sei fatto tutta sta paranoia sul mio pensiero?
          Non ti sforzare di fare trasparire tue destitute supposizioni con voli pindarici a 12mila piedi, perché il significato è semplicemente in quello che ho scritto, cioè che che i danni ambientali fatti e in atto sono difficilmente reversebili, non c’entrano politica, dindi e tutto il resto delle robe che hai scritto.
          VOTO 2: Fuori Tema

          • che titoli hai per darmi un voto?….

            circa i miei voli pindarici:
            mah, ti ho riportato quel che ho letto giovedì e venerdì scorso sul Corriere della Sera…

            che i danni ambientali siano difficilmente reversibili poi è una tua supposizione o hai formazione e titoli e competenze per affermarlo?

    • E’ proprio questo il problema. Il nostro PdC ha una figlia giovane: potrebbe pensare a lei, ad esempio. Perchè “noi” non faremo in tempo a vedere Venezia sommersa, probabilmente, e forse non saremo sterminati da qualche virus fuoriuscito dal Permafrost sciolto dopo qualche centinaio di milioni di anni di ibernazione, formatosi quando non esistevano proprio gli esseri umani. Sua figlia, sì.
      Vedo l’egoismo totale nei confronti delle future generazioni, quelle che pagheranno il conto. Questo mi terrorizza. Se la gggente è ignorante, la giustifico: al loro livello, no.
      Il potere ti annerisce l’anima, evidentemente.

        • … perché non ti guardi i dati, magari quelli più recenti del programma EU Copernicus
          prima di partire con facile sarcasmo che sembra proprio fuori luogo a chiunque abbia un minimo di comprensione del fenomeno?

          o sei anche tu parte del gruppo di quelli che sanno tutto perché usano il buonsenso e quindi è impossibile che il problema climatico possa esistere perché a buonsenso non si è mai visto prima?

        • I primi due scenari da me prospettati se non si fa nulla o non si fa abbastanza in fretta, non sono ipotetici, sono certezza, con diversi gradi di gravità a seconda del rallentamento dell’aumento della temperatura.
          L’invasione aliena non è impossibile ma estremamente improbabile (statisticamente parlando, è più facile essere colpiti da un meteorite mentre si è seduti sul water).

          Se era una battuta goliardica, ben venga.
          Se non era una battuta ma uno sberleffo, è per questo che andremo a sbattere: “Idiocracy” è il futuro della politica e “Don’t look up” un trattato sociologico. Saperlo, come lo sa chiunque sia abbastanza umile da essersi letto i rapporti IPCC, ti riempie solo di amarezza nel constatare l’insostenibile leggerezza dell’ignorante arroganza presuntuosa.

          • Vero, non è misurabile ed è sbagliato affermare che sia più o meno probabile essere colpiti da un meteorite sul water. Rimane vera la prima parte della frase: “L’invasione aliena non è impossibile ma estremamente improbabile” dato che una civiltà aliena in grado di viaggiare a velocità ultraluminare o di sfruttare wormwhole preesistenti, per quanto guidata magari dal Trumpspaziale di turno non sarebbe così sciocca ad interessarsi della nostra povera Italia che ha passato gli ultimi 60 anni a discutere più di che nome dare a certe piazze e alla legittimità del Crocifisso nelle scuole piuttosto che occuparsi degli abitanti d’Italia.

          • @ Guido
            Più probabile che gli alieni vogliano sfruttare il whormhole per venire in Italia perché “in Italia si mangia bene” (cit. passeggero su volo Bruxelles – Torino atterrato a Bergamo causa sciopero – già terminato – dei controllori di volo)

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