Home Nautica Porto di Trieste: via all’elettrificazione delle banchine. Ma le navi?

Porto di Trieste: via all’elettrificazione delle banchine. Ma le navi?

0
Nautica elettrica
Nidec Asi

Hanno iniziato Genova, Livorno  ma grazie ai 700 milioni del Pnrr l’elettrificazione delle banchine oggi interessa 41 porti. Tanti i bandi aggiudicati o ancora aperti per il cold ironing (alimentazione elettrica da terra delle navi) italiano.  Ora è il turno di Trieste. 

Lavori a Nidec ASI, ridurre tutte le emissioni nocive

Università Trieste
Veduta aerea del porto di Trieste che punta a ridurre le emissioni inquinanti

Nidec ASI, parte della Divisione Motion & Energy del Gruppo Nidec, insieme ai suoi partner di RTI (ICOP, Step Impianti e Ceisis), sono stati scelti dall’Autorità del sistema portuale del Mare Adriatico Orientale per i progetti di elettrificazione dei moli V e VII, dedicati all’attracco di traghetti merci e navi porta-container, all’interno del Porto di Trieste.

Il senso dell’intervento è ridurre le emissioni nocive, non solo climalteranti, attraverso lo spegnimento dei generatori  e dei motori alimentati a idrocarburi sostituiti da sistemi a batteria. Un intervento significativo soprattutto a tutela della salute dei residenti delle città portuali, molto esposti ai fumi delle navi. Non a caso da Genova a La Spezia, da Livorno a Napoli sono nati comitati dei cittadini contro lo “smog portuale“. Senza dimenticare l’inquinamento acustico.

Potenza erogata: da 3.5MVA a 11kV

Attraverso i sistemi shore to ship Nidec ASI, i moli saranno in grado di rispondere alla richiesta di potenza elettrica necessaria. In linea con la normativa che regola questi impianti, il sistema previsto per il Molo V sarà in grado di erogare una potenza da 3.5MVA (Megavolt-ampere) a 11kV a tre differenti punti di connessione. Il sistema per il Molo VII sarà in grado di distribuire una potenza da 7.5MVA a 6.6kV su tutta la lunghezza della banchina dove attraccano le navi porta-container.

Il porto di Trieste è uno dei 40 porti italiani beneficiari dei fondi del Pnrr per elettrificare le banchine

La soluzione Nidec ASI prevede  la gestione dell’intero impianto elettrico: quadri di interfaccia con la rete, sistemi di convertitori di frequenza, apparecchiature di interfaccia con la nave, sistemi di controllo e protezione, sistema mobile di movimentazione dei cavi e sistemi ausiliari.

Si tratta del quinto e sesto progetto europeo di elettrificazione delle banchine che si aggiudica la società, dopo quelli realizzati per il porto di Prà, il Porto di Genova, il porto di Sète in Francia e il Porto di Malta a La Valletta (leggi qui).

Con 31 milioni tutte le banchine elettrificate nel 2025

Il completamento dei due progetti nel Porto di Trieste è previsto rispettivamente entro il secondo e terzo trimestre 2024. Ma non è finita qui, il programma di elettrificazione delle banchine dei porti di Trieste e Monfalcone è più ampio grazie al finanziamento complessivo di 31 milioni di euro del Pnrr.

L’accordo è stato siglato in linea con la direttiva europea che richiede la realizzazione di una rete di fornitura di energia elettrica lungo le coste entro il 31 dicembre 2025. Operazione necessaria per ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, abbassando sensibilmente le emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.

La sede della Nidec

Da adattare anche le navi, non assegnate tutte le risorse del Pnrr

Ma non basta la banchina elettrica perchè le navi devono essere adattate a questo tipo di sistema. Su questo fronte con il Pnrr sono stati stanziati 500 milioni di euro, ma non tutti sono stati assegnati (leggi qui). Circa un terzo (168 milioni su 500) quindi sarebbe necessario fare altri bandi per approdare all’alimentazione da terra.  E gli armatori? Sono favorevoli (leggi qui).

Dominique Llonch, Ceo di Nidec ASI. “Il contributo di Nidec ASI è risultato fondamentale per centrare gli obiettivi di riduzione al minimo dei combustibili fossili e l’impatto ambientale del settore dei trasporti marittimi a testimonianza sia dell’efficacia delle nostre tecnologie sia della distintività del nostro know-how quali tasselli fondamentali per la creazione di un futuro di infrastrutture sostenibili”.

– Iscriviti  alla nostra newsletter e al nostro canale YouTube

Webinar
Apri commenti

Rispondi