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Le Iene e lo smog a Milano: poi dite se le auto non c’entrano…

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le iene e lo smog a milano

Le Iene e lo smog a Milano: un bel servizio che documenta, oltre ogni ragionevole dubbio, le responsabilità dei veicoli termici nell’inquinamento del capoluogo lombardo (e di tutte le grandi città). Ce lo segnala Luigi. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it

Meno polveri killer nell’area B

le iene e lo smog a milano

“Nel servizio di ieri de Le Iene sullo smog a Milano realizzato da  Matteo Viviani, si parla di inquinamento. Con alcuni dati interessanti: 1) la componente cancerogena di PM10 e PM2,5 è molto più alta negli scarichi delle auto che nei fumi delle caldaie 2) in zona B, con traffico limitato, i valori sono meno della metà delle zone limitrofe.

I danni per la salute e i costi

E gli effetti sulla salute: 1 milione di giornate di lavoro perse, 2800 euro di spesa sanitaria pro capite sempre per malattie legate all’inquinamento.
Questo per rispondere a chi dice che eliminare le auto termiche non cambierebbe niente.
Ci vediamo domani a RiminiLuigi Solazzi

Le Iene e Petrolio:  crisi, costi, soluzioni: ma le alternative?

Risposta-Quasi in contemporanea con l’ottimo servizio delle Iene che ci segnala Luigi è andata in onda su Rai 3 una puntata del format “Petrolio” dedicata al cambiamento climatico. Ospite del conduttore Duilio Giammaria, tra gli altri, anche un grandissimo amico di Vaielettrico come il professor Nicola Armaroli.
Nicola Armaroli

Sono due esempi di ottima informazione: consigliamo di vederli a tutti i lettori che se le sono perse. Soprattutto a chi continua a fare spallucce di fronte alla crisi ambientale definendo   intollerabile “imposizione” ogni misura per contrastarli.

Noi ci occupiamo di mobilità sostenibile e transizione elettrica e qui ci fermiamo. Non sarà la magica soluzione a tutti i problemi, ma è una delle soluzioni che abbiamo a disposizione. Comporta costi? Certo. Comporta sacrifici? Certo. Comporta qualche compromesso con il nostro diritto di movimento? Certo.
Ma abbiamo alternative?
Comporta anche danni ambientali collaterali, come l’estrazione e l’impiego di materie prime scarse e preziose.
Ma abbiamo alternative?

Parliamone con Vaielettrico a Key 2024

le iene e lo smog a milanoProprio di quest’ultimo problema parleremo a Key 2024 di Rimini dopodomani nella tavola rotonda Mobilità elettrica e materie prime critiche: disponibilità, estrazione sostenibile, riciclo e nuove frontiere della ricerca”. Avremo tra gli speaker proprio  Nicola Armaroli, assieme ad altri scienziati come  Alessandro Abbotto e Silvia Bodardo. Si confronteranno con primarie realtà imprenditoriali come  FIB Faam, Manz, Spirit, PwC Strategy & Italy. Grazie a Luigi per averci ricordato anche questo, e benvenuto a Rimini.

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34 COMMENTI

  1. Faccio una semplice considerazione
    Periodo covid….circolazione di automezzi praticamente nulla…..indici di inquinamento non lontani da quelli di questo periodo…..quindi qlke dubbio potrebbe venire

  2. Classica propaganda contro le auto e la libertà di movimento dei cittadini. È una vita che le iene fanno questi servizi inutili e pieni di falsità. Festeggerà Sala che vuole in tutti i modi rendere la città a misura di RAL elevate cacciando di fatto chi ci lavora e la raggiunge dall’ hinterland.

    • forse non conosci l’area, i mezzi dall’interland di Milano, il treno/ metro leggera ogni 30 minuti, sono molto comodi, una pacchia rispetto ad andarci in auto nel traffico

      poi, i sindaci non sono i cattivi dei film della Marvel, che tramano per abbattere il lavoro nella loro città

      sono i cittadini che in più città minacciare azioni legali ai sindaci che non fanno provvedimenti per abbassare l’inquinamento in città

      se tu ci abitassi, magari con dei bambini o dei parenti grandi, non parteresti così tanto per

      a proposito di “proganda”:

      gli slogan che hai usato sono un tormentone politico di stategia dell’odio che gira sui social in vista delle elezioni politiche, davvero vuoi farti spugna e ripetitore di sto’ ciarpame?

    • A me è parso invece che abbiano mostrato numeri e misurazioni. Io le (fortunatamente poche) volte che vado a Milano evito come la peste di andarci in auto, treno+metro+piedi. La libertà invocata è il diritto di poter star fermi in auto per ore?

      Per i redditi, ma come mostrato nel video non dovrebbero essere proprio le persone che abitano nei condomini, solitamente coi RAL più bassi, a chiedere a gran voce di non tenere i loro appartamenti con riscaldamento centralizzato a 24-25°?

  3. le iene manco morto le seguo, ma direi che l’unico confronto reale inquinamento con traffico vs inquinamento “senza” traffico sia da fare con le misurazioni arpa del recente periodo covvidi a spostamento limitato: tutto il resto è belame.

    • considerando anche che il sala(h) considera il fumo di una sigaretta più inquinante di una locomotiva a carbone.. 🤦‍♂️

      enorme PS: tutta la pianura padana di cui si ciancia sempre è milano e limitrofi? chiedo per un prof. di geografia 😎

  4. me li conservo questi due link:

    – al servizio delle Iene
    – alla puntata di Petrolio

    trovo che abbiano un taglio sia concreto che divulgativo fatto molto bene

    nel servizio delle Iene notevole l’uso mostrato dei misuratori portatili di Pm 2.5, pensare che 15 anni fa faceva fatica anche Arpa ad avere strumentazione per il Pm 2.5 (e ben più ingombrante), che non era neanche ancora stato evidenziato

    mentre nella puntata di Petrolio ci sono più temi messi in linea e spiegati nonostante la sintesi estrema per non “annoiare” in tv, non è facile, bravi

  5. Certo che quando vedo città allagate e che i mezzi dei vigili del fuoco saranno sostituiti con quelli elettrici, mi sembra una cosa pericolosa.

    • Dopo la 2a guerra mondiale..un po’ di tempo fa… Tutti i sommergibili sono diventati Elettrici…. magari a energia nucleare..ma i motori sono elettrici.

      Il problema non si pone perché sia i motori, i cavi e le batterie sono schermati a sufficienza. Se sono per usi specifici..come fuoristrada e mezzi anfibi (come quelli dei VVFF) a maggior ragione rispondono a criteri di impermeabilizzazione più stringenti dei normali autoveicoli ( in rete troverà prove di guado fatte anche con BEV normali…anche se non consiglio di farlo per questioni sia di tempo di immersione che di pericolosità intrinseca nell’ affrontare un terreno invisibile per il livello dell’ acqua)

      Le scrivo da una zona che è stata pesantemente colpita…e proprio in questi giorni in allerta per rischio esondazioni.

      Quando si è verificata la rotture degli argini (così in Toscana ed Emilia Romagna) un grande guaio è stato lo sversamento di carburante (benzina e gasolio) dai serbatoi e cisterne delle case… Senza uno “snorkel” un motore ICE si spenge…entra acqua pure bello scarico.
      Se guarda il libretto uso/manutenzione di una sua vettura catalitica… vedrà che è fortemente sconsigliato di passare in velocità su grandi pozze d’ acqua per il rischio di rottura del materiale catalitico causa brusco raffreddamento.

      • /// Dopo la 2a guerra mondiale..un po’ di tempo fa… Tutti i sommergibili sono diventati Elettrici…. magari a energia nucleare..ma i motori sono elettrici \\\ E durante la 2a guerra mondiale erano stati impiegati i siluri elettrici (quelli chiamati “Maiali” e “San Bartolomeo”) guidati da incursori

    • Ad ottobre sono stato alla fiera dei mezzi di soccorso a Montichiari era presente un mezzo dei vigili del fuoco svizzeri sono stato a parlare con loro e non mi sono sembrati molti preoccupati anzi erano molto entusiasti.

  6. L’essere umano ha danneggiato l’ecosistema e adesso è (forse) disponibile a fare minimi cambiamenti ma solo a patto che non gli costi nulla. Come se un inquilino in affitto distruggesse casa e poi, dietro sollecitazione a riparare i danni, chiedesse: “ma io cosa ci guadagno?”

    • E la tragicità di questo comportamento è che questo ecosistema devastato serve alla sopravvivenza della stessa specie, se ci pensiamo è assurdo. L’essere umano è accecato dal profitto fino al punto di metterlo davanti alla salute. Per questo ho deciso di combattere come posso tutte le fake news e gli interessi che tremano contro la transizione energetica, unica remota speranza per cercare di non arrivare al punto di non ritorno.

  7. Scusi signor manicheo…è sicuro di aver visto “ quella” trasmissione?? Magari, se la riveda…e non mi è sembrato che ci volesse un’attenzione particolare x capire chiaramente il contenuto…Veramente un bel salto di qualità e contenuti rispetto al programma che andava in onda le scorse settimane!!

    • Se per programmi in onda nelle scorse settimane intende quelli alla Formigli posso darle ragione, ma ribadisco che a mio avviso: hanno trattato il problema in modo incompleto con tutti gli effetti collaterali del caso sulla Sig.a Pina di turno.

  8. Si la trasmissione Petrolio non era male. Ma poco prima mi è capitato di sentire quello che mai avrei voluto: Todde (bene che abbia vinto, pensavo) contro eolico e fotovoltaico. Credevo di aver capito male. Invece: https://ilmanifesto.it/todde-ora-una-svolta-soru-la-destra-ha-sgovernato “governare la nostra terra contro chi vorrebbe speculare per coprire l’isola di pale eoliche e di pannelli fotovoltaici” Da far cadere le braccia. In Sardegna hanno il vento, il sole e le pecore. Rimarranno con queste ultime…

    • Boh, qui sembra che voglia rivestire la sardegna di pale eoliche e sgarbi la critica dicendo che farà diventare l’isola una pattumiera.

      Devo dire che troppi giornalisti estrapolano e strumentalizzano informazioni, che brutta razza.

    • Ma lei l’articolo del Manifesto l’ha letto?
      È stato Soru a pronunciare le parole che lei ha riportato come pronunciate da Todde:
      “Al Teatro Massimo la chiusura di Soru. «Partecipazione democratica, inclusione e politiche sociali, promozione delle tante occasioni possibili di lavoro, tutela della salute, diritto alla mobilità e all’istruzione, cura dell’ambiente. Tutte cose negate dalla destra che ha sgovernato la Sardegna. Ma negate anche da tante scelte politiche nazionali. Diritti che vanno ripristinati. Diritto a governare la nostra terra contro chi vorrebbe speculare per coprire l’isola si pale eoliche e di pannelli fotovoltaici senza controllo pubblico. Serve una rivoluzione che restituisca ai sardi dignità e autonomia. È venuto il momento di riprenderci la nostra storia».”

      • anche nella mia Toscana leggo quotidianamente di progetti più o meno speculativi di campi eolici o fotovoltaici proposti pure in zone di pregio naturalistico, agricolo (addirittura in zone di vigneti pregiati! ) o in mezzo a paesi pittoreschi.

        ovviamente io son favorevole alle FER, però non si deve seguire uno schema puramente speculativo (“ho un terreno da valorizzare … ci piazzo su il fotovoltaico perché uso agricolo mi rende poco”).

        Bisogna che le autorizzazioni vengano concesse (pur rapidamente) ma solo dopo aver superato gli indispensabili studi di fattibilità per criteri di Sicurezza, Sostenibilità, Fattibilità ed Efficacia (han proposto campi eolici in zone dove tira pochissimo vento costante…).

        Magari bisognerebbe anche dimostrare che Eolico off shore “ancorato” (vista la bassa forza delle tempeste mediterranee) ha costi minori delle mega installazioni in oceano… e che dalla costa non si vedano (sfido un livornese a dirmi che vede l’OLT ancorato in mare davanti alla città: https://www.oltoffshore.it/).

        • Che è esattamente ciò che ha detto Soru: “…Diritto a governare la nostra terra contro chi vorrebbe speculare per coprire l’isola si pale eoliche e di pannelli fotovoltaici ***senza controllo pubblico***” 😊

  9. Certo che le auto a combustione concorrono per una fetta importante all’inquinamento globale: dire il contrario è da negazionista.

    Ma il prezzo delle auto elettriche deve scendere, come avete pure evidenziato nell’articolo “il paradosso auto elettrica” di qualche giorno fa, e deve scendere pure di molto.

    Altrimenti la domanda ripetuta di questo articolo (“ma abbiamo alternative?), diventa un “siamo di fronte a un’impasse”.

    • Tutti i dati ufficiali dicono che la fonte di gran lunga maggioritaria delle polveri sottili sono i riscaldamenti a legna e pellet, non le auto. Peraltro per le auto una grossa fetta delle polveri emesse arriva dagli pneumatici, quindi elettriche comprese (che peraltro pesano di più mediamente, quindi consumano maggiormente gli pneumatici)

      • non c’è una regola fissa in ogni punto, però all’incirca in pianura padana la proporzione è circa:

        in inverno:

        – 1/3 le auto
        – 1/3 pallets e riscaldamenti
        – 1/3 industrie e agricoltura

        in estate:

        1/2 e 1/2
        (no ci sonopallets e riscaldamenti)

        le cose peggiorano in città:

        qui le auto solo il grosso, e basta che veda il servizio delle iene linkato sopra dove ripetono le misurazioni in più zone

        PS: e dai ancora come i bambini a scrivere “tutti i dati ufficiali” come espertoni e poi infilare la boiata, ma perchè? andate a tifare per il calcio

      • Ma le polveri dei pneumatici delle auto per lo più sono polveri di grosso diametro, meglio gestibili dal nostro apparato respiratorio, per quelle ultrafini (PM 10 e 2,5) non c’è polmone che tenga. Teniamo anche conto che le auto risollevano anche polveri già depositate sul terreno.

      • Non ho scritto che l’automobile sia “la fonte di inquinamento maggioritaria”: ho scritto che “è una fetta importante”. È molto diverso.

        Comunque, Enrico, le consiglio di vedere il servizio de Le Iene che viene indicato in questo articolo: misuratore in mano, si mostra quanta percentuale di cancerogeni sia presente nei fumi emessi da un comignolo, e quanta invece da un tubo di scappamento.

  10. Ieri a Petrolio hanno fatto vedere che l’idrogeno è il futuro ed hanno demonizzato carbone e metano.
    Del Petrolio ed i suoi derivati non è stata fatta parola.
    Bella trasmissione di……………….

        • in realtà hanno spiegato che (dopo l’uragano Katrina del 2005) alle industrie estrattive .. di petrolio .. è sembrato più conveniente (col rialzo prezzi e la distruzione di oltre 30 piattaforme petrolifere nel golfo) cominciare l’estrazione di metano dalle rocce tramite “fraking” … dicendo entusiasticamente che il metano così ottenuto era metà climaticamente alterante degli idrocarburi bruciati.
          Han però spiegato che le industrie petrolifere hanno volutamente ignorato il problema enorme delle grandissime perdite di gas in atomosfera lungo tutta la filiera (dal pozzo, pompaggi, metanodotti, navi metaniere come quelle che arrivano in Italia, su su fino alle industrie utilizzatrici) che sono quasi un 50% dell’estratto … ed il metano han detto essere 80 volte più clima-alterante della CO2, tant’è che in pochi anni le temperature si sono impennate, più di quanto avrebbero fatto senza il fraking.
          (aggiungo io che tra l’altro lo scioglimento del permafrost siberiano e lo scioglimento di grandi porzioni ghiacciate ai poli provoca a sua volta fuoriuscite di gas metano che va in atmosfera; in trasmissione “Petrolio” han però spiegato che il tempo di permanenza del metano è abbastanza breve rispetto alla CO2 – che è di 200 anni – mi par di ricordare….
          magari mi sarò addormentato ? 🥱😴

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