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La velocità giusta in autostrada qual è?

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Franco viaggia spesso in autostrada con una Capra Born: velocità giusta?

La velocità giusta in autostrada qual è? Franco affronta diversi viaggi lunghi con la sua Cupra Born e si (ci) chiede se val la pena stare sempre a 130. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

La velocità giusta in autostrada
La ricarica Free to X nella stazione Secchia in A1, a Modena Nord

La velocità giusta in autostrada: il mio viaggio Como-San Benedetto

“Vacanze in elettrico con lunghe percorrenze in autostrada: meglio viaggiare ai 130-135 o guardare la velocità media? Alcuni giorni fa, disquisendo con i colleghi, spesso detrattori dei veicoli elettrici, si parlava di vacanze e viaggi medio- lunghi e dei tempi di percorrenza. Tutti bravi sulla carta. Tutti veloci e con auto che consumano pochissimo. In realtà sappiamo che non è così. Il traffico, i caselli autostradali e le soste in autogrill allungano di parecchio i tempi. Possiedo da un anno una Cupra Born 58 KWh. Ieri ho percorso la tratta Como-San Benedetto del Tronto con partenza alle 13. Circa 560 km di autostrada ad una media di 99 orari ed un tempo totale di  poco inferiore a 7 ore dal centro di Como all’albergo in cui alloggio. La prima ora ho percorso 60 km causa ingorgo. Mi sono fermato a Secchia Ovest: dopo un’attesa di 20 minuti per colonnine occupate, ho caricato da 26 all’80% in mezz’ora. Altra fermata dopo due ore a Montefeltro (33 minuti dal 21 al 85%) arrivando a destinazione con il 30% e la colonnina in albergo.

la velocità giusta in autostradaVal la pena andare sempre ai 130, consumando di più e ricaricando più spesso?

Consumo medio 17.3 kWh ogni 100 km. Circa 110 kWh consumati per un costo di circa 38,00 €. Ne ho spesi 43,00 di pedaggi. La simulazione con ABRP con velocità di punta a 130 ed a 120 km orari (la mia scelta) differivano di 5 minuti. Con punte di 130/135 orari avrei consumato consumato oltre i 20 KWh per 100 km, obbligandomi a soste più lunghe. Vale la pena correre e per consumare molto di più se non c’è una reale necessità? In conclusione sono molto soddisfatto. Certo si può e si deve ancora migliorare la capienza delle batterie e le infrastrutture di ricarica, tuttavia, ritengo che siamo a buon punto. Per quanto mi riguarda viaggiare in elettrico  é decisamente meno stressante. Nei prossimi giorni mi aspettano altri 1500 km in giro per l’Italia. Vi dirò come è andata. Franco Cadringher
la velocità giusta in autostradaRisposta. Due brevi considerazioni. La prima è che, come dimostra anche questo viaggio, la capillarità delle stazioni Free to X in autostrada ha reso i viaggi lunghi molto più agevoli. Le ricariche sono quasi sempre libere (Secchia, all’altezza di Modena Nord, è in assoluto la più utilizzata) e la ricarica richiede poco più di un passaggio al bar e alla toilette. Seconda considerazione: non c’è una velocità ideale, ognuno deve scegliere a seconda del tipo di auto (e quindi di consumi e autonomia) e della distanza. Nella pratica constatiamo che molti lettori si sono ormai indirizzati su velocità comprese tra 100 e 120, senza nessuna invidia per chi sfreccia ai 130 (e anche molto di più).
Per parte nostra abbiamo fatto un piccolo esperimento due mesi fa, con due auto identiche (MG4 standard) a velocità di crociera diverse, sul classico percorso estivo Bologna-Rimini. Il resoconto potete leggero (e vederlo) qui.

Il risultato, guarda caso. è che le due vatture hanno concluso la prova nello stesso identico tempo, ma con consumi inferiori per chi ha viaggiato a velocità inferiore, evitando la sosta per un rabbocco.  Viaggio più riposante e meno energivoro. Ma è solo un parere…
Che albergo è se non ha la ricarica? Un servizio che è un’opportunità per gestori e clienti. Il VIDEO di Paolo 

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88 COMMENTI

  1. La tecnologia abbisogna di uso accorto, la 1000km cinese fa autostrada quasi quanto un vecchio gasolio, ma sono 141 kwh da caricare. Quanto andare in autostrada, 100 kmh effettivi, 105 tachimetro, 90 kmh statali se si deve recuperare qualcosa.

  2. “Con una tecnologia che è già morta nonostante sia da poco in commercio.”
    Mo me lo segno.

    Se fossimo su linkedin lei sarebbe un altro “CEO di me stesso”.

    Direi di metterla insieme alle previsioni di Thomson (Lord Kelvin, eppure è riuscito a dare il nome alla scala di temperatura) sugli aerei, sulla radio e sui raggi X.

  3. Possessore, soddisfatto, di una ID4, condivido pienamente la riflessione…una sola cosa mi incuriosisce: 110 kw ricaricati (si presume con ricarica ultrarapida, data la sosta di mezz’ora) con 38,00€ in autostrada??? Come è possibile???

    • Se fa un abbonamento con be charge spende 90€ per 250kwh. 36 centesimi al kwh, moltiplicato110= 39,60€.

  4. Buongiorno, auspicando di dare un utile contributo dalla mia esperienza in elettrico, sono possessore di una VW Id.3 da 77 Kw, mi vien da dire che il tema velocità dei viaggi autostradali dipende da km da percorrere e capacità della batteria. Per le mie vacanze estive percorro 350 Km dalla provincia di Milano a Caorle e impostando il cruise control in autostrada a 130 km orari, con media di 100 Km ora circa, arrivo a destinazione senza sosta di ricarica con il 10% – 12% di batteria.

    • Cioè con 77 kw di batteria fai 350 km?? ahahahahahahah altro che tecnologia innovativa, l’auto elettrica nel 2023 è un prototipo nella speranza che esca un prodotto serio

      • In realtà se hai letto attentamente non ho consumato tutti i 77Kw, non trascurerei inoltre il fatto che con ricarica domestica per fare 350 kilometri, senza inquinare, ho speso 12 euro.
        Nell’uso quotidiano su percorso misto si sfiorano i 500 km di autonomia
        Ma coloro che odiano la mobilità elettrica che ci fanno su Vaieletrico ???? Fare unicamente delle critiche ironiche non è costruttivo.

        • Perchè un prototipo ? l’articolo se non erro vuole sondare le abitudini in tema di velocità in autostrada con una BEV e io ho raccontato la mia esperienza, nella mia riposta a Paolo ho fornito un elemento in più riguardante la spesa di carica. Tutto qui. Poi ognuno fa le sue scelte, a chi non piace la mobilità elettrica, la ritiene ancora non matura o non ha le condizioni utili per passare a una BEV continui a usare una termica. Non se ne deve fare a mio parere una questione di faziosità

      • Per fare 350 km con un Diesel che fa 20 km con un litro ai 130 (cioè i 145 di tachimetro) ci vogliono 17,5 litri, cioè 182kWh, il 136% in più. Nel 2023 è proprio ora che si passi ad usare qualcosa che è in grado di consumare il 58% di energia in meno!!!

        PS: e sarebbe anche bello che il sistema scolastico smettesse di sfornare analfabeti funzionali e ignoranti (che non è un’offesa: è l’aggettivo che identifica coloro che ignorano. Poi che sia fastidioso sentirselo affibbiare, sono d’accordo)

    • È una tratta che non ho mai fatto però Milano-Caorle con Hyundai Kona 64kWh penso di riuscire a farla senza caricare arrivando con il 5%, in ogni caso penso che farei una sosta di 15 minuti dopo 200-250 km 😅 viaggiando solo, con moglie e figlie penso dovrei fare 2 soste 😄

  5. La differenza la fa la diffusione delle colonnine. Nel senso che essendocene ancora relativamente poche io sono obbligato a fermarmi in base alla autonomia della mia auto. Se vado a 130 posso fare max 200 km, quindi userò una colonnina a 180km dalla partenza. Se andassi a 110 non riuscirei ad arrivare alla colonnina successiva (mettiamo 260km), quindi mi fermerei ugualmente a 180km ma con la batteria molto più carica. Avrei speso più tempo sia in viaggio che come curva di ricarica più lenta (ovviamente dovrò ricaricare meno kWh, ma solitamente questo non premia se non sul portafoglio). Quindi in termini di tempi di percorrenza AD OGGI conviene ancora andare a 130. Quando ci saranno ultrafast ogni 10/20km sarà ben diverso dato che il cambio di velocità potrà portarti effettivamente a colonnine più lontane

  6. Si arriva prima viaggiando prossimi alla velocità massima dell’auto se l’auto ricarica molto velocemente. Ad esempio per la Model 3 si calcolava che la velocità media teoria ideale se non sbaglio era 190 km/h (vado a memoria). E’ vero che la resistenza aerodinamica fa un po’ “impennare” la curva dei consumi ma non tanto da perdere in convenienza sui tempi: se si guarda ai tempi e non al portafogli meglio andare al massimo e ricaricare più spesso, magari prediligendo gli intervalli in cui la curva di ricarica è migliore.

    Da notare che grazie alla frenata rigenerativa l’elettrica non è eccessivamente penalizzata dalla guida “ad elastico”, ovvero se il traffico vi fa frenare spesso non finire per “sciupare” l’energia necessaria per accelerare il veicolo se non in maniera infinitesimale (tranne nelle frenate più violente). Chiaramente una guida alla fast & furious con accelerazioni feroci, frenate violente e pattinamento dei pneumatici probabilmente è troppo penalizzante. Mettiamola così: alte velocità ma con giudizio nelle ripartenze.

  7. Ormai con il traffico che c’è mantenersi ai 130 è usurante…io tengo 120 occupando corsia libera di destra ..ma a volte c’è tanto traffico più lento e non continuo a zizzagare..cruis attivo ed è una pacchia..ma si potrebbe fare meglio se le limitazioni o cartellonistica fossero rivisti in funzione dei nuovi adas..cmq arrivo sempre nei tempi stimati dal navigatore impostato alla partenza e per prova anche con Maps telefono..quindi l’elettrico non è lento,sono gli altri che pensano di arrivare prima👍

    • Più che lento è fermo… che alla piazzole c’è da scompisciarsi, sulla Brennero trovi se va bene una 22kw, poi ti raccontano che però per tre ore hanno guardato YouTube sull’info

      • 😂😂😂..hai fatto bene una ricerca sulle potenze in a 22?…e parecchie pure gratuite…mi scompiscio con certi commenti🤣🤣🤣

      • Sa quante archetterie ci sono a Modena che riparino/puliscano archetti da Violoncello?
        Noooo? Non lo sa? Beh, non è così strano, se non suona violoncello. Per cui, perchè stupirsi se non conosce le stazioni di ricarica sul Brennero, dato che non le usa? Appunto.
        Magari ci stupiamo di chi fa commenti a mentula canis sul mondo BEV, non di chi conosce liutai e archettieri dell’Emilia Romagna.

  8. Il confronto principale dovrebbe essere fra due grandi classi di strategie.

    * andare a 130 (quando possibile, ovviamente) e caricare più spesso: questa strategia è quella che in genere fa arrivare prima ma consumare di più. Questo si vede bene su lunghe distanze, nel mio caso l’ho visto con evidenza su viaggi di almeno 7-800 km. Sfrutta bene il fatto che la velocità di ricarica nella “parte bassa” della batteria (entro il 30%, tipicamente) è molto veloce, quindi arrivare a batteria bassa e “correre” a 130 in strada ha il vantaggio che ricarichi più velocemente di quanto consumi in autostrada NONOSTANTE “l’alta velocità” (e il relativo alto consumo).

    * avere una velocità *massima* più bassa (es. 100-110) e caricare meno spesso: su viaggi brevi (entro i 300-350km, direi) non fa molta differenza con la precedente (nella mia epserienza), su viaggi più lunghi si fa invece sentire. Ovviamente fa consumare abbastanza meno al prezzo di tempi di percorrenza più lunghi. Ovviamente anche qui si può arrivare a batteria ben scarica alla ricarica, ma in qualche modo il vantaggio della ricarica ultrafast è un po’ mangiato/ridotto dalla “lentezza” di viaggio

    La mia esperienza sugli 800km è che la prima strategia dà una percorrenza di 8.30h circa, la seconda ti porta a 9.30h circa. Con un po’ di bravura, nel caso lento carico 3 volte contro le 4 del caso veloce. Ciò nonostante, ci metto di più (e208).

    Ovviamente, tutto dipende dalla velocità media che tieni davvero, che spesso non dipende da te. Il viaggio su l’ho fatto a una media (misurata) di 110-115 con medio-poco traffico in autostrada, e a una media di 90 (misurata) con traffico più intenso. Ovviamente ho visto differenza sensibile nei consumi, e qualunque scelta tu faccia in partenza è “vanificata” dal traffico attorno a te.

    Chiudo sottolineando che la differenza, almeno per me, la fa quanto spesso acceleri a 130 nei casi reali, sorpassi a velocità elevata, bla bla. Più eviti, meno consumi (con qualunque motore).
    A me viaggi a medie più elevate di quelli su capitano davvero di rado (una volta ho registrato 125 km/h di media su 300 km, ma è un caso fortunato). Io, in genere, ipotizzo sempre di viaggiare a 130 di cruise control in fase di pianificazione, ma ovviamente non funziona mai così.

  9. SARO’ LENTISSIMO…
    Sarà ma in autostrada io viaggio tra i 90 e i 110.
    Magari in prima corsia e pure dietro a un camion. Se faccio una valanga di kilometri non mi va di piazzarmi in seconda o in terza dove sfrecciano dei piloti di formula 1 passandoti sulla sinistra o sulla destra.
    Con gli anni ho compreso che sfrecciare ai 200 non ha senso se non sei proprio in una situazione di emergenza. Le probabilità di fare un errore o di incappare in qualche sfortunato guidatore che si trovandosi in panico ne faccia uno salgono con il salire della velocità.
    Inoltre… nella sterminata serie di tunnel e gallerie i limiti sono da rispettare tassativamente a meno che non ci si voglia trovare una bella busta verde entro i 60 giorni.
    Facendo così non prendo una multa da tempo immemore e ne sono anche contento.
    Peccato che il problema vero siano le strade ordinarie dove a volte vengono piazzati dei limiti assurdi o .. peggio … degli autovelox solo con la motivazione di fare cassa nei bilanci di certi Comuni.
    Sabato ero su una statale tipo 5 km di rettilineo e campi a destra e a sinistra; limite 50 km/h … na pazzia.
    In zona Padova poi… vicino ad Abano.. trovi limiti dei 30 dove non sai mai se ti arriverà una multa perché hai sforato di 2 km/h.
    Tornando a noi..
    In autostrada facendo la media come da primo paragrafo riesco a spuntare un consumo anche di 13 o 14 (consideriamo che ho una marvel r).
    Andare ai 130? anche no considerato che il consumo cresce a dismisura su tutte le elettriche con il salire della velocità.

    • Oddio Fede … la Marvel R è uno dei pochi suv elettrici che fa i 200 km/h, puoi divertirti a lasciare lì tutte le Volvo e le VW elettriche che vuoi … non mi dire così, fai piangere me e i cinesi che l’hanno progettata mettendoci pure un cambio a 2 marce😅🤪🤭

      • Caro Enzo .. tengo famiglia…
        Abbi pietà… sono passati i tempi in cui facevo i 200 da Lazise a Soave.
        Quando prendo in mano l’auto mi faccio 200 km + 200 e parto di notte per arrivare poi a casa a fine show (cotto come il Granbiscotto).
        Ne deriva che cerco di andare tranqui perché non vorrei svegliarmi in rianimazione dopo un colpo di sonno.
        Anni fa mi facevo anche Verona Budapest con due soste in autogrill ma ragazzi … adesso… non ho più 20 anni :((
        Comunque Enzo… la soddisfazione ogni tanto me la prendo.
        Adesso ti metterai le mani nei capelli … la mia Marvel (che io ho comprato per merito tuo) non li ha mai visti i 200.
        In compenso ho lasciato dietro molti macchinoni che volevano fare i fighetti.

    • Noi ci limitiamo ai 110kmh.
      Corsia di destra.
      Si arriva ugualmente, poco tempo in più, ed economicità di viaggio, dove meno soste= minori consumi = minor spesa.
      Con il traffico che c’è ed il tutor, voglia di buttare soldi in multe non ne abbiamo.

    • -consideriamo che ho una marvel r-

      Mi perdoni, parlo seriamente, ma lei ha una Marvel R e non ci dice nulla?
      Vedo che le piace scrivere, e sono serissimo.
      Non avrebbe voglia di raccontarci come va questa macchina che caso più unico che raro ha un cambio a due velocità?
      Le assicuro che sono veramente curiosissimo di capire sia come funziona, sia come si comporta su strada, sia il feedback del suddetto cambio sia quanto effettivamente consuma.
      Se avesse tempo e voglia di scriverci una prova da inviare alla redazione gliene sarei sinceramente grato.

      • /// Non avrebbe voglia di raccontarci come va questa macchina che caso più unico che raro ha un cambio a due velocità? \\\ Mi permetto di inserirmi nella discussione “semi-privata” .. Da quello che ho capito il cambio della Marvel non è come quello automatico “classico” della Taycan ma è “simulato” modulando l’entrata in funzione dei due o tre motori a seconda della versione, qualcuno (magari lo stesso Fede78) puó confermare o smentire ?

        • il cambio della marvel r in realtà lo senti quando schiacci sul pedale.
          l’auto accelera e poi senti un leggero vuoto in modalità eco o normal. In modalità sport con i controlli disattivati non lo senti proprio e ti spinge a bomba. Entra in funzione il secondo motore e vai tipo “ritorno al futuro”. La gestione è intelligente e altri marchi non l’hanno pensata. Poi.. con il terzo motore odddio.. non se ne parla … praticamente come una tesla o peggio. Diciamo che hanno ottimizzato l’utilizzo del motore senza stroppiare nei cavalli. Non rispondo alla domanda direttamente perché non saprei se sia simulato oppure no. Ti dico che si sente un vuoto e poi ti arriva una spinta aggiuntiva (dunque dovrebbe entrare in funzione il secondo motore).

  10. Quando 44 anni fa cominciai a pagarmi i rifornimenti da solo, ci misi ben poco a capire che viaggiare in autostrada attorno ai 110 km/h aveva il vantaggio non indifferente di farmi consumare decisamente meno 🤩 e anche di farmi stare ed arrivare molto più rilassato rispetto al “tirare” sempre ai 130 e oltre ☺️.
    Adesso con la nostra Zoe abbiamo scoperto che, partendo con il 100% e stando attorno ai 110 km/h, riusciamo a fare più 300 km di autostrada… cosa che comunque non riusciamo mai a fare perché davvero al limite della tenuta delle nostre stracche prostate.

  11. ” Per quanto mi riguarda viaggiare in elettrico é decisamente meno stressante”. Continuo a non capire chi impedisca di comportarsi in questo modo (velocità basse, soste frequenti) con un’auto termica.

      • Lo stress è altamente soggettivo.
        Uso prevalentemente un 6 cilindri in autostrada., le vibrazioni non so cosa siano.
        Rumore? Io giudico che il 6 cilindri faccia musica, non rumore.
        Per contro, direi che il problema cinetosi “sembri” più accentuato con auto elettriche.
        Siamo sempre alla solita conclusione: Guidate l’auto che più vi piace/che potete permettervi. L’auto perfetta non esiste.

        • /// Uso prevalentemente un 6 cilindri in autostrada., le vibrazioni non so cosa siano.
          Rumore? Io giudico che il 6 cilindri faccia musica, non rumore \\\ Non discuto i pregi dei 6 cilindri ma sicuramente non si tratta di veicoli alla portata di tutti (credo che molte auto elettriche costino meno..)

          /// direi che il problema cinetosi “sembri” più accentuato con auto elettriche \\\ Perché ??

          /// L’auto perfetta non esiste \\\ Certo, ma oltre ai gusti personali di guida bisogna tenere conto di tanti altri fattori..

        • Sulla cinetosi, assolutamente vero il contrario.
          Dosare la potenza sulla Model S Plaid è facilissimo e non sono ironico.
          Solo le migliori automatiche non hanno il problema del cambio marcia. Le accelerazioni e le decelerazioni di una BEV sono estremamente più dolci e dosabili.

          E si ricordi che il piacere di guida di un 6 cilindri è un discorso (parliamo di auto costose e confortevoli per progettazione), il piacere di guida di una Spring vs una Panda è incomparabile e lì non c’è progettazione, ma c’è la superiorità intrinseca della BEV.

        • Sulla cinetosi, rispondo a Luigi dicendo che ho appositamente scritto “sembra”.
          Provi lei a cercare l’argomento online, troverà risposta al suo perché.
          Non è un discorso limitato solo a accelerazioni e frenate, ma a stimoli sensoriali ridotti.
          Potrebbe comunque essere l’occasione per vaielettrico di fare un articolo esaustivo e imparziale, magari corredato da fonti; consiglio dato dal momento che mentre online si legge che il problema sia accentuato sulle elettriche, qui il sig. Guido sostiene il contrario, ma per entrambe le tesi è difficile trovare fonti attendibili.

          Ho volutamente tralasciato il prezzo pagato per macchina in questione. Un usato d’occasione, in realtà mai usato, sempre tagliandato dalla casa, probabilmente di quelli che capitano una volta nella vita; ma 6 anni fa, mi costò meno di 10K, (inclusa installazione impianto metano – ora sarebbe impossibile coi prezzi dell’usato, me ne rendo conto). Virtuosa e economica

      • Pienamente d’accordo ed è la cosa che più mi piace oltre ad una guida più piatta per il baricentro basso (ovvero a parità di peso curve affrontate più velocemente o semplicemente rallentando di meno e conseguentemente consumando meno).

      • Gentile direttore, grazie per la risposta. Sono però certo che lei sappia meglio di me che vi sono numerose vetture termiche (e con prezzi contenuti) che in autostrada sono acusticamente più confortevoli delle BEV. Per quanto riguarda le vibrazioni, beh, a meno di nonusare un tre cilindri da 45 cavalli direi che sono impercettibili.

      • Mi permetto di obiettare tuttavia, che spesso viene professata come la guida elettrica come più rilassante e meno impegnativa, con il risultato di arrivare a meta più riposati. Temo che qua si confonda il merito del mezzo e la condotta del viaggio.
        Mi spiego meglio: banalmente quella che viene chiamata “guida rilassante” non è altro in realtà che il risultato delle continue soste per le ricariche, dovute se si guida in elettrico, opzionali se si va a benzina. Beninteso, è un’ottima abitudine, ma ho timore che spesso a benzina, forse per machismo o altro, non ci si voglia fermare all’autogrill per farla in un posto che non sia in una bottiglia o per terra, in macchina. In questo senso la macchina elettrica sarebbe benefica: ti obbliga a mantenere un comportamento benefico per la salute, evitando di farti stancare tropo alla guida, attraverso appunto le suddette soste.

        Chiaramente, come sostiene L’Astuto, di nome e di fatto, anche con una macchina termica si può impiegare il medesimo tempo che con una macchina elettrica, arrivando rilassati tanto quanto, e sicuramente di più, che non con una macchina elettrica. E credetemi sono il meno no-bev, sono solo riflessioni obiettive.

        • Sì certo ma sono aspetti diversi.
          L’auto elettrica è più rilassante da guidare anche in città, nel traffico intenso, in montagna e in generale anche in tutti i viaggi all’ interno autonomia. Poi ovvio che se il viaggio è più di 350 km sono obbligato a fermarmi o andare un po’ più piano per evitare di farlo.

          Ma l’astuzia che sta dietro il ragionamento è la stessa di quello a cui dicono che non dovrebbe fumare perché fumare fa male e lui risponde che può smettere quando vuole. In pochi però smettono veramente.

    • Infatti, prima l’auto era al servizio dell’automobilista, ora l’automobilista è al servizio di un giocattolo elettrico che comicamente “non vibra e non fa rumore”. Dopo aver guidato una Tesla a Roma ho riso di cuore, qualità avvertita di una Panda. A proposito, vista ieri la prova su YouTube di un driver professionista di una testata italiana, alla fine (percorsi in città e fuori a 80/90 kmh) autonomia calcolata a full charge di 400 km. Contro i 560 dichiarati di questa long range. Siamo alle comiche, continuate beatamente a fare i beta tester e far godere i cinesi.

      • /// guidato una Tesla a Roma ho riso di cuore, qualità avvertita di una Panda \\\ In cosa la Tesla è /sarebbe al livello di una Panda ??

      • “qualità avvertita di una Panda”

        Eh, sarà per questo che ne vendono più delle Panda, nonostante costino tre volte tanto.

      • …io ho cavalcato un Unicorno e preferisco i cavalli.
        Siamo più o meno sullo stesso piano, come commento. Contenti voi di fare i peracottari trolleggianti invidiosi, non vi capisco, davvero.

        • -io ho cavalcato un Unicorno e preferisco i cavalli.-

          Oddio, e dove ti sei seduto sull’unicorno per dire che il cavallo è meglio?
          Perchè lo sanno tutti che, se ti siedi sulla groppa, l’unicorno è mille volte più comodo e facile da cavalcare e che la bestia è notoriamente iù dolce e affettuosa. Inoltre quando ha un po’ di forfora è anche capace di volare.
          Secondo me hai fatto qualche errore che ti ha reso traumatica l’esperienza. 😛

      • Paolo ha guidato una Tesla ma probabilmente non sa cosa sia una Panda. Io le ho provate entrambe e dissento dalle sue opinioni, probabilmente quello sbagliato sono io.

    • È difficile guidare con un pedale solo un’auto termica, e quando ci si abitua al pedale unico tornare indietro è illuminante sotto l’ aspetto del discomfort, in particolare in città e in situazioni di traffico intenso.

      • Pensa come siamo diversi Leo … io trovo più scomodo viaggiare con un’auto senza frizione (2 pedali) che con 3 … con un sol pedale potrei impazzire …

          • @VINCENZO
            Il progresso non può essere capito da ciò che l’ha preceduto.

          • Zero pedali sarebbe follia. Affidare la mia vita ad un algoritmo proprio no. Ben venga la guida autonoma (in un futuro ancora mediamente lontano) ma un pedale del freno che io, misero umano, possa decidere di pestare in caso di emergenza ci deve stare.

        • @Massimo
          Due precisazioni.
          Non si tratta di un algoritmo ma di una rete neurale che può imparare a fare quel “mestiere” meglio di un tassista, e non ha fretta, non ha comportamenti pericolosi e non perde la pazienza come un essere umano.
          Inoltre intendevo “guida a zero pedali” non necessariamente significa che non ci siano pedali e volante per la guida manuale, semplicemente significa che negli spostamenti normali si può lasciar guidare il sistema automatico, e noi possiamo distrarci o telefonare e messaggiare a piacimento mentre magari su un percorso di montagna o altro percorso “guida ile” si può decidere di guidare l’auto per il piacere di farlo.

  12. Mi chiedo che senso abbiano auto elettriche con potenze di 150/200 kW ed oltre, per poi andare in autostrada a 90/100 km/h. Altrimenti i consumi sarebbero eccessivi. Non sarebbe più logico limitare queste potenze ? Ne avrebbe un vantaggio anche l’autonomia.

    • Se ho prestazioni elevate posso decidere io se usarle o meno…ma se ho un motore “fiacco” nel momento del bisogno potrei non essere in grado di disimpegnarmi in sicurezza..(legge valida anche col termico ma con sgasata di fumi neri dalla marmitta) 🖖

      • Non potevi saperlo, ma questa teoria la usavo a 20 anni con i miei genitori per tranquillizzarli riguardo alla mia Uno Turbo i.e.
        Probabilmente gli anni più belli della mia vita (sono un sopravvissuto)

    • -Ne avrebbe un vantaggio anche l’autonomia.-

      Non più di tanto mi creda.
      Concordo con lei che molte potenze sono prive di senso in rapporto all’uso effettivo, ma molto gioca anche la capacità di rigenerare in frenara e in rilascio. Più è potente il motore in un verso più lo sarà anche nell’altro.
      Chiaro che una volts che il motore rigenera al massimo valore accettabile dalla batteria, tutto il resto viene sprecato.
      Quindi in astratto volendo porre un limite teorico a mio avviso dovrebbe essere quest’ultimo il parametro da tenere in considerazione

      • /// molte potenze sono prive di senso in rapporto all’uso effettivo, ma molto gioca anche la capacità di rigenerare in frenara e in rilascio \\\ Vero inoltre con l’elettrico la potenza in piú sostanzialmente non incide sui consumi se non viene sfruttata (l’unico problema è che richiede una batteria grande – la quale costa – perché una piccola sarebbe “tartassata” da rigenerazioni intense e accelerazioni sportive)

      • Ci sarebbe pure da dire che in genere le macchine rotanti (motori e generatori) e i trasformatori hanno rendimenti proporzionali alle potenze nominali. Quindi motori più potenti in genere corrispondono a motori più efficienti.

    • IL CAVALLO TIRA…
      Come spiegato in più articoli il cavallo tira parecchio l’acquirente. Siccome sull’elettrico non costa praticamente nulla troviamo auto con una marea di cavalli. In realtà sono quasi tutte limitate e la differenza si vede solo sulla ripresa. Piazzare un motore meno potente in una classe dove la differenza è trascurabile fa sì che tutte le case si orientino su un motore più prestazionale.
      Nel termico fare più cavalli costa perché o spingi sulla cilindrata oppure sulla compressione. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento dei cavalli nel termico a fronte di una diminuzione delle cilindrate per dare più spunto ai bassi regimi (oppure all’inserimento di sistemi turbo o turbocompressi a geometria variabile).
      In realtà il numero dei cavalli sulle elettriche non inficia sui consumi più di tanto ma dipende da quanto schiacci il pedale, dalla rigenerazione, dal peso dell’autoveicolo, dal cx di aerodinamica.
      Abbiamo visto come certe marche abbiano piazzato dei segmenti con 130 cv e batterie più piccole ma realmente la questione di gran lunga più dibattuta è la taglia delle batterie.
      L’efficienza dell’autoveicolo fa un lavoro impressionante nella determinazione dei consumi e dipende dallo stile di guida del pilota, dal tipo dei suoi spostamenti e dal carico sull’automezzo.
      Forse, una volta assestatosi il mercato, troveremo anche elettriche con 100 cavalli o anche meno. Ad oggi, se prendiamo l’esempio Americano, si vedono centinaia di cavalli che realmente non servono all’automobilista.
      Io credo che il settore sia in evoluzione e che abbia bisogno di maturare adeguatamente.
      Una decina di anni e, con una vendita media del 25% di elettriche, vedremo i numeri cambiare al ribasso sia nelle potenze che nei tagli delle batterie (già lo cominciamo a vedere con la vendita di LFP.
      Tutti si assestano su un buon 200 cv al taglio di batterie di 50 o 60. Non è male se messo su una berlina a basso cx.

      • /// il cavallo tira parecchio l’acquirente. Siccome sull’elettrico non costa praticamente nulla \\\ Non costa a livello di motore ma a livello di batteria sí (perché una batteria piccola o medio piccola soffrirebbe di piú le rigenerazioni intense e le accelerazioni sportive “indotte” dal motore potente)

    • Qualcuno asserisce che l’alta potenza del motore serva in realtà per la frenata rigenerativa. Non ho conoscenze sufficienti per confermare o smentire.

      • /// Qualcuno asserisce che l’alta potenza del motore serva in realtà per la frenata rigenerativa \\\ Sí ma deve essere abbinata a una batteria grande in modo da poter “sopportare” meglio alte correnti di carica (in rigenerazione) e di scarica (nelle forti accelerazioni)

      • É corretto, la potenza può cambiare segno, cioè essere positiva o negativa.
        Ergo, un motore potente diventa una dinamo potente

    • Per quello che ho capito, i motori elettrici hanno queste potenze di picco perché non sono solo motori ma anche dei generatori in fase di frenata e pertanto possono produrre più energia durante i rallentamenti.
      Se si riducono le potenze di picco, avremo minori consumi? Non ne ho idea e non ci metterei la mano sul fuoco, l’energia necessaria per accelerare e mantenere una certa velocità è sempre la stessa.
      Di una cosa sono certo, avremo minore energia recuperata in fase di rilascio dell’acceleratore.

      • /// se si riducono le potenze di picco, avremo minori consumi? \\\ Credo di sí almeno sui percorsi che non permettono di recuperare – tramite rigenerazione – i kWh persi sfruttando le prestazioni.. Piú che altro, direi che limitando le potenze di picco si evitano molte possibilitá di surriscaldamento se il sistema di raffreddamento non è “al top”

        • Scusa, ma un sistema viene sempre dimensionati in base alle prestazioni.
          Quindi di surriscaldamento non me ne preoccuperei.
          Poi dov’è che si userebbe un’auto piccola e con pochi kW ovvero un’utilitaria?
          La mia risposta è la città dove ci sono tanti rallentamenti ed accelerazioni. Ecco in queste condizioni avere un motore/generatore piccolo non permetterebbe di recuperare molta energia e soprattutto richiederebbe un uso maggiore dei classici freni che con una elettrica sono poco usati proprio perché si sfrutta induzione elettromagnetica per frenare senza attriti fisici.
          Ecco in queste condizioni farebbe più comodo ed infatti un suv come una model Y consuma meno energia di una piccola panda ibrida proprio in città.

          • /// che paradosso \\\ Sí un paradosso che verrá superato quando il costo al kWh delle batterie sará piú abbordabile (quindi batteria grande anche per le citycar) e/o le batterie piccole saranno piú insensibili allo “stress” delle rigenerazioni intense

    • Se toglie la parola “elettriche”, il suo commento diventa perfetto, perché con qualsiasi auto i consumi crescono sensibilmente andando a 130 km/h invece che a 110 km/h (non faccia l’estremista parlando di 90/100 km/h).

    • parliamoci chiaro
      l’auto elettrica o a scoppio che sia
      è il simbolo del 900
      Marinetti la descriveva come :”vemente dio d’una razza d’acciaio”
      ora non è che Marinetti mi sia mai stato simpatico ,
      anzi insieme a Macchiavelli li ritengo la parte peggiore del pensiero italico “moderno”

      resta il fatto che l’auto , nell’immaginario boomer al quale appartengo ;
      equivale al cavallo di un cavaliere

      se uno si sente un pò cavaliere , l’auto “DEVE” avere più cavalli possibile,
      budget permettendo

      spingitori di cavalieri ..
      su rieduchescional channel

    • Non esiste un manufatto industriale più tragicomico di un’auto elettrica. 120k per una Plaid, YouTube invaso da filmati che fa 2 secondi da 0 a 100. Poi però se la devi usare sul serio, ti metti da bravo a 90 km/h perché l’autonomia che ti hanno raccontato mentre passavi la amex centurion è la metà. Qui siamo tornati ai tempi che da Milano andavano a Genova in un’ora. Con una tecnologia che è già morta nonostante sia da poco in commercio.

      • elettrica o benzina che sia ..
        puoi anche andare a più di 200 km/h ..
        cosa te lo vieta .. la legge Italiana ?
        i 3000 morti l’anno sulle strade italiane ?

        Magari con una elettrica lo puoi fare legalmente solo in Cermania ,in Europa
        come il signor Hansjörg Gemmingen
        tra l’altro il detentore del record di km percorsi, model S con 1,7 MILIONI di km

        credo proprio che per fare quel kilometraggio il signor Hansjörg Gemmingen
        non abbia affatto il “piedino leggero” che pensi tu .

        non esiste cervello più ottuso
        di quelli che hanno pregiudizi su cose che non conoscono

      • Vabbè ora che si è sfogato, possiamo tornare a parlare seriamente di auto elettriche. Ha presente quei manufatti che tanto piacciono alla gran parte dei loro proprietari!?

      • Se fosse una tecnologia morta non passereste il vostro tempo sui siti di auto elettriche a commentare. Diciamo piuttosto che siete drammaticamente preoccupati.

      • Convinto lei Paolo, investa pure il suo futuro reddito in ciò che crede.
        E lo alimenti a suon di centinaia di euro di carburante inquinante.
        Noi arriviamo con calma (110/120 km/h) grazie all’energia solare gratuita convertita tramite impianto fotovoltaico.
        L’importante è crederci 👍

    • Fumetto 1: “Non sei triste se pensi che un giorno tutti quanti moriremo?”
      Fumetto 2: “È vero, ma tutti gli altri giorni no”.

      Ecco, in due battute il senso è più o meno questo.
      Comunque io vado sempre almeno a 110/120 km/h, traffico permettendo.

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