Solo Suv, nient’altro che Suv. Chi si aspettava che con l’avvento dei motori elettrici le Case progettassero soprattutto citycar, rimarrà deluso. In arrivo ci sono tanti Suv, tendenza confermata anche dal Salone di Detroit 2018.
Ci sono motivi tecnici e di mercato, alla base di questo orientamento. Le batterie sono ancora pesanti e probabilmente è meno complicato ammortizzarle in una macchina da due tonnellate piuttosto che in un’utilitaria da 11-12 quintali. Ma c’è anche una ragione commerciale, fortissima: elettriche o no, le auto vanno vendute e in tutto il mondo negli ultimi anni si è assistito a un’inarrestabile avanzata nelle quote di mercato degli Sport utility vehicle. Vediamo allora che cosa c’è in preparazione.
I tedeschi scaldano i motori
Fanno sempre così, magari non arrivano per primi, ma quando arrivano…Il dieselgate ha spinto il gruppo Volkswagen ad accelerare i programmi sull’elettrico e il primo frutto si vedrà già nella seconda parte dell’anno, quando nelle concessionarie Audi arriverà il Suv e-Tron Quattro, con dimensioni che lo collocano a metà tra la Q5 e la Q7 e un prezzo di partenza che dovrebbe essere superiore agli 80 mila euro. Le prestazioni attese sono notevoli: un’accelerazione da 0 a 100 in 4,6 secondi e una velocità autolimitata a 210 all’ora, con un’autonomia di 500 km. garantita da una batteria da 95 kWh.

La Volkswagen risponderà due anni dopo, nel 2020, con un Suv-coupée di dimensioni più contenute e dai prezzi più abbordabili, per ora identificato con il nome di Crozz, parte di una famiglia di EV: costruito sulla piattaforma MEB– concepita per le auto a emissioni zero del gruppo di Wolfsburg – sarà spinto da 2 motori elettrici posizionati sugli assi; insieme garantiscono 306 cavalli di potenza complessiva, scaricati a terra dalle 4 ruote motrici. La batteria da 83 kWh (che si ricaricano all’80% in mezz’ora se collegate a colonnine da 150 kW) garantiscono un’autonomia di circa 500 km secondo il ciclo di omologazione Nedc. Quindi con una percorrenza reale di circa 350 km.

In attesa che anche BMW chiarisca i suoi progetti, non poteva mancare la Mercedes al gran ballo dei Suv elettrici. Lacuna che la Casa di Stoccarda colmerà già il prossimo anno con la EQ C, vettura di cui è già stato mostrato il bellissimo concept, con dimensioni tutto sommato abbastanza contenute (è lunga 466 cm.), che la metterebbero in concorrenza diretta più con la Crozz che con la Audi e-Tron Quattro . L’autonomia dovrebbe essere di circa 500 chilometri Nedc, anche qui pari a circa 350 chilometri reali. Ancora non sono stati resi noti i dati tecnici, ma si sa che la vettura prosegue nella fase finale dei collaudi, come riportato ripetutamente da diversi siti americani.

La Ford rispolvera il glorioso nome Mach 1
E gli americani? Chi ha già scoperto le sue carte è la Ford, che al Salone di Detroit di metà gennaio ha annunciato il prossimo arrivo di un super-Suv che porterà il glorioso nome di Mach 1. Ovvero della muscle-car che la Casa di Deaborn ricavò dalla Mustang e che fu prodotta dal 1969, quasi mezzo secolo fa (guarda questa scheda) . L’idea è quella di entrare in concorrenza diretta con la Tesla Model X e con gli altri Suv che i costruttori europei e del Far East metteranno in produzione, in gran parte descritti in questo articolo. Si parla di un’autonomia di 550 km. e di prestazioni, visto il nome, ovviamente sportiveggianti, con una sfida lanciata già dal video-teaser che trovate qui sotto.
Arriva Lexus, Nissan insiste
Si pensava che la Toyota, con il suo brand di lusso Lexus, tenesse dritta la barra sull’ibrido, dopo essere stata la prima Casa nel lontano 1997 a introdurre il doppio motore, elettrico e benzina. Ora però la Casa giapponese ha rivelato che di qui al 2025 entrambi i suoi marchi avranno solo modelli disponibili in versione elettrificata (ibridi, quindi) o pura elettrica. E l’antipasto di questa conversione arriverà con la Lexus LF-1 Limitless.

In cui la definizione Limitless (senza limiti) indica il fatto che questa macchine potrebbe ospitare propulsori fuel cell, ibridi, plug-in hybrid, benzina o, appunto, solo elettrici. Più che a un Suv, le linee fanno pensare a un cross-over, ovvero a un incrocio tra una station wagon e quel che una volta si definiva un fuoristrada. Automobili che piacciono molto agli americani (e non solo).

E poi c’è la Nissan, naturalmente, con un modello che la stampa giapponese ha già ribattezzato “la sorella maggiore della Leaf”: si tratta di un Suv a trazione integrale, spinto da due motori collocati uno sull’asse anteriore e uno sul posteriore. il nome del progetto è Imx, ma non è detto che sia questo il nome con cui arriverà sul mercato, verosimilmente nel 2020. Le prestazioni annunciate dalla Casa di Tokio sono impressionanti e soprattutto colpisce la raffica di innovazioni tecnologiche, tra cui una versione evoluta di guida autonoma, ProPilot di livello 4, che fa sì che quando il conducente decide di smettere di guidare il volante rientra nella sede apposita, trasformando l’abitacolo in un salottino. Quanto alle prestazioni, la Nissan annuncia una potenza di 450 cavalli con 700 Nm di coppia massima, ma soprattutto un’autonomia estesa a 600 km, grazie a batterie completamente ridisegnate.
La Jaguar I-Pace scalda i motori
La Casa è inglese, assai blasonata, la proprietà indiana, di mister Tata. E ora sta per lanciar questo Suv a cinque posti che promette 500 km di autonomia, calcolati però secondo l’ottimistico standard europeo NEDC. Al netto del quale, parliamo comunque di una percorrenza di tutto rispetto. Le dimensioni appaiono più contenute rispetto al modello elettrico dell’Audi: la lunghezza è di 4,89, quindi 20 cm in meno della eTron, ma l’impostazione aereodinamica è simile, con un’altezza molto contenuta e un Cx di 0,29, notevole. Il propulsore è composto da due motori, uno sull’anteriore e uno sul posteriore, con una capacità annunciata di 90 kWh, contro i 95 della iTron.

Le batterie sono a ioni di litio, raffreddate a liquido. L’accelerazione è notevole: lo 0-100 si fa in poco più di 4 secondi, con 700 Nm di coppia massima, con una potenza che può arrivare a 400 cavalli. Il prezzo non è ancora ufficiale, ma indiscrezioni ritenute attendibili parlano di un listino che partirebbe da 82 mila euro. In tutto le versioni saranno quattro: oltre all’entry-level, ci dovrebbero essere due versioni più sofisticate rispettivamente a 90 e 97 mila euro, mentre la top di gamma First Edition arriverà a 106 mila euro. Ancor prima che fossero resi noti i prezzi ufficiali, a fine 2017 le prenotazioni erano già arrivate a quota 25 mila, facendo pensare a una lunga lista d’attesa per le consegne
E mai sottovalutare i coreani
Spesso si tende a trascurarli, ma i costruttori coreani hanno un grande successo di vendite, per la loro capacità di coniugare ottima qualità con prezzi accessibili. Discorso che vale anche per l’elettrico, con due Suv in arrivo. Per la Hyundai Kona, un’auto lunga non più di 4 metri e 17 (10 cm. meno di una Golf), si ipotizza un prezzo d’attacco di poco superiore ai 30 mila euro. E’ ovvio che il listino dipenderà anche dalla capacità del pacco-batterie che la Hyundai deciderà di installare. C’è chi parla della stessa dotazione della Ionic Electric EV, ovvero 28 kWh, chi invece prevede un upgrade a 40 kWh, se non addirittura a 50 o 64 kwh. Ovvio che cambierebbero sia i prezzi che l’autonomia, dato che nell’ultima caso (64 kWh) si sfiorerebbero i 500 chilometri di autonomia reali.

Un discorso un po’ diverso vale per la Kia Niro, che pur non essendo enorme ha comunque dimensioni più rilevanti rispetto alla Kona: è lunga 4 metrie e 36cm. Ovvio che la Niro esordisca in elettrico con un prezzo di mercato più alto della cuginetta (verosimilmente attorno ai 40-45 mila euro), andando comunque a presidiare la fascia di mercato tra la piccola Kona e i grandi Suv, Jaguar I-Pace, Audi eTron Quattro e Tesla Model X.
“la seconda EV in famiglia” wow!!! e la prima qual’è stata?
Bene, molto bene, nei prossimi due anni ne vedremo “delle belle”. Nel senso che usciranno dell’EV molto belle. Per esempio a me la Mercedes EQ-C piace moltissimo. Poi sono convinto che con le batterie da almeno 60 kw le percorrenze diventino più che accettabili.
Grazie per le preziose informazioni a chi, come me, sta decidendo di acquistare la seconda EV in famiglia e non sa se fare l’acquisto subito od attendere ancora un momento.