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Ecco 400 milioni di euro per gli eco-bus

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Autobus Elettrici
Il ministero stanzia 400 milioni per gli eco-bus nelle città più inquinate

Sbloccati 400 milioni di euro per gli eco-bus. Purtroppo non possiamo scrivere e titolare e-bus visto che con i fondi messi a disposizione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si acquistano anche i mezzi a metano. Ma l’intervento della ministra Paola De Micheli darà una buona scossa elettrica al trasporto locale.

La conferma dell’impulso alle flotte elettriche arriva dal capoluogo lombardo. Un tweet di Marco Granelli, assessore comunale alla mobilità: “A #Milano 46 milioni per comprare altri #bus #elettrici. Oggi già in strada 25 bus elettrici e 50 ibridi. Un aiuto concreto per l’industria, per il lavoro e contro l’inquinamento”.

Granelli

Il Tweet dell’assessore di Milano

Le città maggiori puntano al full electric

Autobus Elettrico

A Milano anche l’autobus a due piani è elettricoA scorrere la graduatoria, qui il link, si vede che alcune delle città beneficiarie dei fondi hanno fatto la scelta elettrica. Al primo posto c’è Roma, poi Milano (ne abbiamo scritto qui) che entro il 2030 avrà solo e-bus e Torino (qui l’articolo) che vuole anticipare la città lombarda. Al quarto posto c’è Venezia che ha già diversi veicoli a batteria in circolazione (vedi qui) e poi Bologna che è decisamente meno elettrica, ma ci sono investimenti in questa direzione (nell’articolo qui).

Fondi alle 38 città più inquinate

Ministra
La ministra Paola De Micheli

Oltre le metropoli ci sono le città capoluogo. Sono state scelte in base al livello di inquinamento, come si legge nel sito nel Ministero: “L’erogazione, nel quinquennio 2019-2023, di 398 milioni di euro a favore di 38 Comuni che nel biennio 2018-2019 hanno registrato i più alti livelli di inquinamento PM10 e biossido di azoto”.

Eco-bus per pulire l’aria 

L’obiettivo del piano è pulire l’aria come scrivono da Roma: “Si tratta di svecchiare i parchi mezzi e di promuovere il miglioramento della qualità dell’aria nelle nostre città”.

Va bene l’ecologia, ma si aiuta pure l’economia: “Soprattutto, in questa situazione di crisi economica finanziaria conseguente all’epidemia in corso, si tratta di dare un’ iniezione significativa di risorse ai territori per sostenere le aziende del Tpl locali e per rilanciare la filiera industriale di produzione degli autobus”. Un passo concreto verso il Green New Deal, superare la crisi ma con obiettivi di sostenibilità.

LEGGI: Autobus elettrici, aziende TPL chiedono sconti fiscali per l’energia

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4 COMMENTI

  1. Mi risulta che a Roma si intende acquistare ancora autobus a gasolio (ben 320) e per la quota obbligatoria per legge 25% ibridi (diesel-elettrici). Il oiano trienname nin prevede alxun autobus elettrico. Quindi toglierei decisamente Roma dalle città virtuose come Milano

    • Caro Roberto grazie dell’informazione, ma Roma non è inserita tra le virtuose. E’ prima nella graduatoria del Ministero ma per livello di inquinamento e numero di abitanti. Al contrario io ho sottolineato l’impegno di Milano e Torino – infatti ci sono i link che rimandano agli articoli – e citato anche Venezia che deve fare quasi tutto per il traffico acqueo (le barche sono quasi tutte inquinanti) ma ha investito in autobus elettrici.

  2. Spero siano costruiti in Italia come quelli a Benz na e diesel, perché se sono importati dalla Cina contribuiscono solo alla deindustrializzazione e disoccupazione in Italia. Comunque dopo il virus Wuhan è chiaro che l’uso del mezzo pubblico va limitato o annullato, comunque va ripensato, perché il trasporto pubblico è causa di contagio. Inutile investire in cose che ammazzano le persone. Vedi la diffusione del virus Wuhan a NY dove c’è la metropolitana contro Los Angeles dove ci si muove solo in automobile.

    • Gentile Luca gli autobus elettrici sono costruitti in Italia, in Francia, in Germania, in Polonia e non solo in Cina. Poi sulla limitazione dell’uso dei mezzi pubblici, mi permette non solo l’ottimismo della volontà e della ragione. Si troverà certo un vaccino che ci permetterà di diventare immuni. Sono d’accordo invece sulla sua logica: “Inutile investire in cose che ammazzano le persone”. Bene iniziamo a non investire o incentivare il diesel

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