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ATM Milano, flotta sempre più elettrica

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ATM Milano sempre più elettrica. Entro la fine del 2020 il capoluogo lombardo avrà 40 nuovi autobus, 30 nuovi tram, 50 colonnine di ricarica e 8 caricatori portatili. Accompagnando con una flotta a emissioni zero in superficie una formidabile rete di metropolitana. Che resterà il vero asse portante della mobilità milanese.

In arrivo altri bus Solaris

Ma l’arrivo dei nuovi bus e tram è solo l’antipasto di un piano molto più ambizioso, denominato ora “Milano Full Electric”. Si prevede la completa sostituzione dei mezzi Atm su gomma entro il 2030, con l’obiettivo di servirsi al 100% di energia da fonti rinnovabili. Al momento, ricorda il quotidiano Il Giorno (qui),  sono già in servizio 27 autobus di questo tipo. Ma la gara per 80 nuovi tram bidirezionali, che permetteranno di invertire la marcia senza lunghi giri al capolinea, e altri 250 bus è già stata aggiudicata.

Sala bus Atm
Il sindaco Beppe Sala con uno dei bus elettrici dell’ATM

I i tram saranno forniti dall’azienda svizzera Stadler, gli autobus dalla polacca (ma a proprietà spagnola) Solarisbus. Quest’ultima, con i suoi mezzi denominati Urbino, ha vinto la sua prima gara a Milano già all’inizio del 2018, battendo l’unica concorrente, Irizar. E ora, vista anche la soddisfazione mostrata da ATM, intensifica le sue forniture. Mentre la società di consulenza Mc Kinsey inserisce Milano nella top ten della mobilità tra le città di tutto il mondo.

Conviene anche ai bilanci

 «I benefici del passaggio all’elettrico saranno enormi”, ha spiegato il presidente dell’ATM Luca Bianchi, durante un incontro alla Triennale. “Porterà un risparmio di 30 milioni di litri di gasolio ogni anno, pari a 75.000 tonnellate di anidride carbonica, cioè il consumo di due portaerei“.

Luca Bianchi
Luca Bianchi, presidente dell’ATM

Non è solo una questione di sostenibilità: il passaggio all’elettrico costerà un miliardo e mezzo di euro, ma l’ATM Milano la considera una scelta virtuosa anche sul piano economico. Visto che già dal 2022 il motore elettrico, molto più efficiente, converrà di più rispetto a quello endotermico. Novità anche nei depositi, riferisce sempre il Giorno. In cantiere la riconversione di tre di quelli esistenti e la costruzione in aree strategiche di altri quattro. Di cui almeno uno sotterraneo con un’area verde in superficie.

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