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Candela con Beneteau raccoglie 24mln per il mini traghetto P-12

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Candela piace agli investitori e mette in cassa 24,5 milioni per lo sviluppo del (mini) traghetto elettrico P-12. Partner centrale in questo round da 24,5 milioni è il Gruppo Beneteau. Finora il gruppo svedese ha attratto investimenti per 70 milioni. 

L’alleanza con il gigante Beneteau

Il dato rilevante non è tanto quello finanziario e i 24,5 milioni raccolti ma l’alleanza con un mito della nautica tradizionale e convenzionale. Un segnale significativo.

Il mini traghetto Candela P-12 durante uno dei test a Stoccolma, con i foil si alza sull’acqua e si riducono attrito e consumi

Il nostro investimento si allinea perfettamente con gli obiettivi di transizione ecologica del Groupe Beneteau. La tecnologia di Candela con barche elettriche significativamente più efficienti, trasformerà il trasporto via acqua“. Parole di Bruno Thivoyon, Ceo di Groupe Beneteau, il più grande produttore di imbarcazioni al mondo con un fatturato di 1,46 miliardi di euro, 15 stabilimenti, 9 marchi e più di 8.000 yacht costruiti ogni anno.

Finora Candela ha raccolto 70 milioni

Altri sostenitori del round sono gli investitori EQT Ventures, Ocean Zero LLC e Kan Dela AB. Da Candela fanno i conti: “Il nuovo investimento porta il finanziamento totale dall’inizio di Candela a oltre 70 milioni di euro“.

Con P-12 Candela entro nel mercato delle imbarcazioni commerciali

Le nuove risorse sono dedicate ad “aumentare la produzione per soddisfare la domanda del Candela P-12“.  Un traghetto (leggi qui) da 30 posti che debutterà nell’arcipelago di Stoccolma per rispondere alla domanda di mobilità green ma anche veloce dei pendolari della capitale svedese.

Il P-12 come i motoscafi C7 (lo abbiamo provato a Venezia, vedi il video) e C8 riescono a ridurre i consumi grazie alla tecnologia foil, minimizza l’attrito con l’acqua, che entrano in azione dopo aver superato i 15/18 nodi.

Una velocità sostenuta che va oltre i limiti presenti a Stoccolma. Ma è stato trovato un accordo con le istituzioni locali: “Genera una scia minima e sono state concesse esenzioni dai limiti di velocità, come ad esempio sulla sua rotta inaugurale a Stoccolma“.

In servizio da luglio: metà del tempo rispetto alle auto

L’inizio del servizio nella città svedese è annunciato per il prossimo mese di luglio e dall’azienda si sottolinea, oltre al beneficio ecologico della riduzione dei consumi e delle emissioni,  quello sulle prestazioni: “Si ridurranno i tempi di viaggio della metà rispetto al trasporto su strada e alle tradizionali navi diesel”.

Finora la produzione è stata orientata a barche veloci ad uso ricreativo con l’ingresso nel segmento delle imbarcazioni commerciali cresce anche il dato economico dato dalla riduzione della spesa per il carburante come sottolinea con ottimismo Gustav Hasselskog.“Siamo pronti per passare alle navi commerciali. Come in ogni settore, l’azienda con la crescita più rapida dominerà il mercato”.

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2 COMMENTI

  1. La tecnologia elettrica , insieme agli idrofoils ,che come sappiamo ,sono stati provati prima volta da Enrico Forlanini , portano ad un nuovo livello la mobilità nautica .

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