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BMW GS: la prossima generazione sarà elettrica?

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BMW ha presentato l’attesissima nuova generazione del suo GS. Una moto intramontabile che in questa rinnovata veste un po’ rivoluzionaria si proietta decisamente nel futuro. Un futuro che potrebbe essere elettrico?  

Tranquilli, la nostra è solo una suggestione. Una scommessa, se vogliamo. Che forse non sarà vincente. Ma chissà…

Se è vero che, per tradizione, BMW ci regala un nuovo GS ogni 10 anni circa, perché non immaginarci la madre di tutte le maxi-enduro sposare le zero emissioni già nel 2030?
Lungi da noi fare ipotesi su quello che oggi non è nemmeno un embrione di idea, ma prima o poi…

Il nuovo BMW R 1300 GS

Un mito senza tempo

Partiamo dal presupposto che una moto di tale successo, capace di evolversi nel tempo in stile e contenuti senza perdere mai la propria identità, difficilmente sparirà dai radar in un prossimo futuro. Dopo 6 generazioni e più di 40 anni di onorato servizio, il BMW GS è ancora un punto di riferimento mondiale per chi ama viaggiare in moto. Con quel carattere polivalente unico nel suo genere.

In Italia ha contribuito in prima persona ad alimentare una certa “fame” di avventura nei motociclisti e, crediamo, continuerà a farlo nonostante una concorrenza quanto mai agguerrita.

La moto si è poi sempre adattata allo scorrere del tempo – e l’ultimo modello R 1300, a tratti rivoluzionario, ne è un esempio – quindi non vediamo perché anche un mostro sacro come il GS non possa un giorno accogliere il meglio del mondo elettrico.
Magari quando l’evoluzione del settore avrà risolto, o almeno migliorato, alcune delle principali criticità che oggi frenano ancora il mercato delle motociclette alla spina: in primis batterie pesanti e autonomie scarse, ma anche i costi eccessivi.

Il capostipite: BMW R 80 G/S, lanciato nell’autunno del 1980

BMW e la via green

Le premesse, in generale, ci sono. BMW ha infatti già da tempo sposato la mobilità elettrica su due ruote, dimostrando di tenerci. Basta dare un’occhiata agli scooter prestazionali CE 02 e CE 04 per farsi un’idea dello spirito innovativo che aleggia a Monaco di Baviera.
Tuttavia, con le motociclette di caratura superiore, il passo è diverso e tanti costruttori ci vanno ancora cauti. BMW compresa. Troppo impattanti certi limiti (tecnici ma anche emozionali), specie in relazione a modelli come il GS che fanno dell’affidabilità e della versatilità su ogni tipologia di strada e percorso il loro punto di forza maggiore.

Che, però, la Casa tedesca ci provi sembra assodato. Non a caso alcuni mesi fa è stato svelato in Rete un abbozzo di brevetto relativo ad una naked elettrica. Quella che potrebbe trasformarsi nella prima moto a zero emissione BMW.

Linee futuristiche per lo scooter elettrico BMW CE 04

GS elettrico? Non ora, ma…

In definitiva, si gioca a carte scoperte. Crediamo che BMW voglia avere garanzie certe prima di dare un ipotetico futuro elettrico alla sua iconica turistica stradale. Per non comprometterne la fama di moto “totale”, difesa e tramandata per tanti anni.

E non è detto che certe sicurezze arrivino in tempi stretti.

Se un giorno vedremo in strada una GS elettrica sarà il tempo a dircelo. Per il momento ci teniamo buona questa suggestione. Che poi tanto fantasiosa non è.

Particolare del boxer termico del nuovo GS. Il prossimo sarà elettrico?

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34 COMMENTI

  1. Motociclista da una vita e convertito al boxer da 20 Anni …quando faranno la serie R solo a batteria appenderò il casco al chiodo 😉
    Consideriamo infine che la Gs ADV ha un’autonomia di quasi 600 km e a batterie la vedo dura (almeno per qualche anno) replicare tale peculiarità in elettrico 🤔

    • Infatti Alessandro. “non vediamo perché anche un mostro sacro come il GS non possa un giorno accogliere il meglio del mondo elettrico.” Il perchè lo vedo io: hanno appena fatto un notevolissimo investimento per fare un motore totalmente nuovo. A quel punto avrebbero aspettato ancora, magari aumentando la cilindrata del motore vecchio. Che poi un giorno avremo la GS elettrica lo trovo ovvio.

  2. Sono motociclista sin da quando ero ragazzino e so benissimo quale siano i problemi delle moto.
    Il problema classico che fa finire al cimitero tanti motociclisti è quando, specie sui tornati di montagna, si arriva troppo veloci ad una curva più stratta del previsto e la forza centrifuga ci porta verso l’esterno della curva dove uno può trovare un burrone, un muro oppure invadere l’altra corsia e trovare una auto che viene in direzione opposta e fare una bella frittata.
    Ora la forza centrifuga è data da mv2/r e quindi è proporzionale alla massa, e sicuramente le batterie che portano peso aumentano questo effetto. Inoltre l’aumento di peso peggiora anche altre cose come la frenata, l’aderenza su fondi scivolosi, la manovrabilità da fermo e le prestazioni del mezzo. E infatti se guardate le riviste motociclistiche viene speso lodata la leggerezza del mezzo.
    Già il BMW GS pesa con i liquidi almeno un 260 Kg e credo che con un pacco batterie decente andrebbe almeno sui 400 Kg, cosa che lo renderebbe invendibile. Quindi scordatevi l’idea.

    • Harley LifeWire 249 kk
      Energica Experia 260 kg
      Zero SR/F con power tank 250 KG
      Come le vengono in mente i 400 kg?

      • Bisogna vedere la capacità del pacco batterie che si vuole ottenere. BMW GS è una moto che nacque a inizio anni ’80 per fare la Parigi Dakar per cui necessita di tanta autonomia perché nel deserto le colonnine di ricarica non ci stanno. Per cui ecco che il pacco batterie dovrà essere bello grosso e quindi peso.

      • P.S. – Energica Motor ha avuto un tale successo con le sue moto elettriche che è stata delistata dalla borsa italiana (gli azionisti ne sanno qualcosa). 😁

        • E’ stata delistata per scelta dei nuovi azionisti americani. Cosa c’entra il successo o l’insuccesso? Qualche anno fa gli azionisti hanno delistato Ima, una della più redditizie aziende italiane.

    • Siace ma non ne ha azzeccata una con la Fanta-Fisica

      quando in movimento il peso non conta nella dinamica, ne frenata, ne curva, ne aderenza; nelle varie equazioni/forze la massa si annulla/compensa (moto o auto)

      rimane un impiccio nelle manovre piedi a terra, bisogna fare più forza, una moto pesante bisogna stare più attenti a sostenerla (a me sono cadute a terra un paio pesanti termiche da fermo, capita)

      o in uno zig-zag a minima velocità (es. tra le auto ferme a un semaforo), bisogna sporgersi di lato di più per fare da bilanciere conla massa del corpo, anche qui se si sbaglia si rischia di appoggiare la moto a terra, ma per fare queste cose nel traffico in città si usano mezzi a 2 ruore diversi, più leggeri (magari elettrici)

      • Ehm… ehm… mi sa proprio che non sia così. In condizioni stazionarie sì, ma di stazionario sulla strada c’è ben poco. Se devo fare girare una macchina o una moto, la forza necessaria aumenta con il peso e fin qua ci siamo. Tralasciando il fatto che aumenta la forza richiesta al motociclista nei transitori, la risposta delle gomme non è lineare con il carico, soprattutto quando ci si avvicina al limite. Su una F1, ad esempio, 10kg fanno 0.3 secondi persi su un giro medio

        • Tante cose tutte insieme, anche effetti principali e effetti margnali ( al secondo ordine in matematichese), vediamo:

          In che senso aumenta la forza per girare? Ma con più peso aumenta anche la pressione a terra delle ruote, si compensano, hai la stessa accelerazione limite laterale

          e anche nei transitori e cambi di direzione contano le proporzioni tra momenti di inerziae il peso e le dimensioni, non i pesi assoluti da soli

          per avere qualche piccola differenza devi andare in aree non lineari della risposta della gomma, ma si parla di casi estremi, rimediabili in fase di progetto:

          le gomme in fase di progetto le dimensionano in base a peso, utilzzo e mescola per rimanere entro i paramentri d’uso della mescola (pressione per centimetro quadro entro i margini di migriore resa per quel tipo di materiale, per le auto normali spesso sono mescole che lavorano a 2-3 atm)

          su una F1 perdi secondi con il peso a parità di potenza e aerodinamica, e grazie, a parità di depotanza favorisci un’auto leggera, ma basta aumentare alettone e ponenza motore (non lo puoi fare per regolameneto, qui si sta parlando del prnvcipio) e girerà nello stesso tempo, non è il peso a limitarla

          o prendi un’auto senza alettoni e deportanza, la percorrenza in curva è le stessa anche se la zavorri, e anche nei transitori/cambi di direzione se non vari le proporzioni nel distribuire i pesi al centro o in perferia del mezzo

          • La prego, ne abbiamo già avuto un altro che confonde il peso col carico aerodinamico. La scongiuro. si fermi subito. 😂 😉

          • Ho visto cose che voi umani non potete immaginare…. Scania V8 che sverniciano Lotus Elise sui tornanti dello Stelvio, Harley Davidson passare in piega sotto Panigale rosse alle porte di Bologna…. e tutto questo sarà perduto nel tempo, come lacrime nella grappa…..

      • Troppo pesante è un impiccio anche in marcia, frenata più lunga, minore reattività nel cambio di inclinazione, ti stanca di più nella guida a parità di mezzo ma più leggero.
        Tra la mia Harley anni 80 che arriva quasi a 380 kg a secco e la CBR 1000 RR ultima alleggerita < 200kg in marcia è tutto in altro andare. In un percorso guidato l'harley ti ammazza.

        • Lei mi fa venire in mente quella volta… sulla milano genova… direzione Milano… partenza da Genova…
          Io con la Triumph Rocket III, l’altro (che non era con me) con la R1… È riuscito ad andarsene solo ad Arquata Scrivia.

    • Sul serio nel 2023 lei pensa che una moto più leggera sia per magia più veloce in curva? Per il solo fatto essere più leggera?

      • Aoutami, riformula la frase perchè non ti seguo.😳😳😳
        A naso dovendo scegliere tra +10 cavalli o -10 kg io sceglierei la seconda. (Se di base il motore non è scarso, ovvio.)

      • Sul serio nel 2023 lei pensa che una moto più pesante sia sia per magia più veloce in curva? Per il fatto di essere più pesante? Così già suona meglio

          • Ah si.
            Una volta impostata la curva è vero.
            Però prima per l’appunto devi impostarla.
            E come sai benissimo è la parte più difficile. Anzi, se vogliamo l’unica parte difficile.

          • Invece conta eccome…. a volte non basta fermarsi alle medie, ma è necessario andare un po’ più in là

          • Potrei anche non risponderti tanto ci pensano gli altri (dicendo cose corrette tra l’altro), vorrei solo aggiungere che l’unico che non ha fatto le medie probabilmente sei tu XD

          • No petta.

            “Tecnicissimamente” è vero che una volta impostata la curva, in un mondo ideale e in una curva ideale dove la moto è assimilabile al pennino di un compasso, a quel punto e solo a quel punto il peso diventa “tecnicamente ininfluente”.
            La moto fa il suo arco di curva, con la sua inclinazione e la sua velocità… e il gioco è fatto.
            Il problema è che prima e dopo quel preciso frangente, succedono un sacco di cose in cui il peso del veicolo è determinante.

          • Esattamente, per percorrere veloce una curva prima ci devi essere entrato veloce è quello il punto critico non la percorrenza in se; è uno dei motivi per cui si vedono delle cassapanche elettriche di più di 2 tonnellate fare degli ottimi tempi al Nurburgring che è una pista meno tecnica di altre

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