Home Scenari Finalmente BMW CE 04: il futuro corre veloce

Finalmente BMW CE 04: il futuro corre veloce

22
photo: Simon Palfrader© editorial use only
Training Academy Varta

Attesa finita. Dopo quattro anni dalla presentazione del primo prototipo, BMW è finalmente pronta a lanciare sul mercato CE 04, il suo nuovo, avveniristico, scooter 100% elettrico.

Siamo di fronte ad uno dei modelli certamente più chiacchierati in uscita quest’anno. Un concentrato di tecnologia premium e design futuristico che rappresenta un passo avanti deciso della Casa bavarese verso la mobilità urbana sostenibile. Una linea aziendale “green”, chiara e definitiva, che abbraccia ormai da tempo anche il settore delle quattro ruote.

E da buon brand d’eccellenza, BMW ha scelto una strategia non certo banale per far nascere quello che, di fatto, è l’erede (ma non un upgrade) del C Evolution, storico precursore a zero emissioni della Casa tedesca.

IL CE-04 si presenta come un midi-scooter elettrico da città con caratteristiche uniche per il settore, con un bagaglio tecnico e tecnologico di altissimo livello e un’ampia dotazione premium (di serie e opzionale). Il design ultramoderno, poi, è altrettanto unico, di quelli che dividono al primo sguardo: eccessivamente futuristico per alcuni, dannatamente accattivante per altri.
Insomma, è uno scooterone che ancora prima di scendere in strada fa già parlare di sé. E questa è una vittoria per BMW.

Noi lo abbiamo provato. E, in effetti, c’è parecchio da dire…

BMW CE 04

Stile inconfondibile. C’è la versione depotenziata

Prima di elencarne pregi e difetti, è d’obbligo fare una rapida panoramica sulle caratteristiche tecniche del mezzo. Che non passano certo inosservate.

Pensato per un uso cittadino (il cosiddetto commuting casa-lavoro), BMW CE 04 sfrutta molto del know how tecnico maturato dal brand nel settore auto. Due le versioni previste: una “full power” con motore da 31 kW/42 CV di potenza massima (15 kW nominali) e una “depotenziata” adatta ai patentati A1, con potenza di picco di 23 kW/31 CV (11 kW nominali). Entrambe le versioni raggiungono una velocità massima di 120 km/h e montano una batteria agli ioni di litio (da 8,5 kWh per il CE 04 standard e da 6,2 kWh per la versione depotenziata), ben protetta da uno scudo d’alluminio nella parte inferiore della scocca.

L’autonomia dichiarata è di 130 km per il modello full power e di 100 km per quello di potenza limitata.

La batteria si carica tramite il dispositivo di ricarica integrato, collegandolo ad una normale presa domestica oppure alla colonnina pubblica. I tempi di ricarica 0-80% si aggirano intorno alle 3 ore e mezza, ma si riducono drasticamente se si utilizza il sistema quick charger (opzionale, costa 900 euro): poco più di 1 ora per la versione standard, 50 minuti per la depotenziata.

BMW CE 04

Come prestazioni il CE 04 è equiparabile ad un 400 cc termico. Ha misure importanti, non pesa poco (231 kg) ma va detto che garantisce una guida più motociclistica che da scooter. Quindi la struttura in acciaio e la ciclistica robusta sono elementi essenziali per tenere il passo.

Il design è assolutamente distintivo, direi futuristico. CE 04 mostra linee filanti e spigolose allo stesso tempo, con un posteriore che ricorda vagamente quello di un chopper, la sella minimal e un avantreno massiccio. Uno stile ben definito che, semplicemente, piace o non piace.

Dotazioni tecnologiche al top

Dicevamo del grande lavoro che BMW ha fatto nel dare ampio spazio a dotazioni ed equipaggiamenti.
Il CE 04 si presenta di serie con tre modalità di guida differenti (ECO, Rain, Road), retromarcia, controllo di stabilità ASC, fari full LED e uno schermo TFT da 10 pollici come display centrale, con navigatore integrato. Di serie anche il sistema “e-call”, per le chiamate automatiche in caso di emergenza.

Al top la connettività intelligente, grazie alla speciale App BMW Motorrad Connected che mette in interazione la moto e il pilota attraverso lo smartphone. Che ha un suo vano apposito sotto il manubrio, con presa USB per tenerlo in carica.

Le dotazioni opzionali sono state invece raggruppate in due comodi pacchetti (City e Pro), uguali per tutti i mercati europei. Con un sforzo economico in più, si può avere il CE 04 al top della sua “forma”, aggiungendo, tra le altre cose, un’ulteriore modalità di guida sportiva (Dynamic), l’ABS Pro e il controllo di trazione dinamico.

Importante sapere che le dotazioni inserite nei pacchetti non sono vendibili separatamente. Lo sono invece il quick charger da 6,9 kWh, il parabrezza alto e le selle comfort più spesse e riscaldate.

BMW CE 04

BMW 04, che accelerazione!

Tanta qualità tutta assieme non può non dare i suoi frutti una volta avviato il motore. Accensione keyless, ovviamente.

Abbiamo provato CE 04 a Milano, muovendoci tra le strade trafficate del centro storico fino alla prima periferia, testando lo scooter anche in tangenziale. Ci siamo divertiti, questo è certo. Soprattutto “bruciando” qualsiasi altro mezzo a motore ai semafori: spaventosa infatti l’accelerazione dell’elettrico BMW, che da 0 a 50 km/h impiega poco più di 2 secondi, con una facilità estrema e… in rigoroso silenzio.

La guida in strada è confortevole, soprattutto quando si aprono spazi in cui lanciare lo scooter al massimo delle sue potenzialità. Le quattro mappature permettono di sfruttare al meglio il mezzo in ogni situazione e il recupero di energia in frenata consente di non perdere troppa autonomia in ambito urbano. A tal proposito, notevole l’impatto del freno-motore, soprattutto con il riding mode Dynamic, talmente ‘presente’ che a volte non serve quasi tirare le leve dei freni per arrestare la moto.

BMW CE 04

Agile sì, ma non nello stretto

Nonostante la stazza, la maneggevolezza e la stabilità sono garantite. Però, inutile nascondere che il peso di 230 kg incide quando ci sono da fare manovre rapide e immediate nello stretto. Il classico slalom tra le auto in coda al semaforo non sempre è fattibile e agevole. In questo senso, per i parcheggi la retromarcia aiuta, e non poco.

Non è uno scooter da borgo medievale, forse no. Ma quando si aprono spazi per andare, CE 04 va. E va forte. In piena sicurezza, sia nel dritto che nei curvoni veloci. Qualche minuto in tangenziale basta per farsi un’idea.
C’è da dire che si comporta bene anche sui ciottoli, sui dossi o sobbalzando tra le immancabili buche del centro città.

A parte qualche aspetto secondario per noi migliorabile, come la protezione dall’aria o lo spazio per le pedane poggiapiedi (esiguo), il mezzo nel suo complesso è di grande qualità. Certo, l’autonomia non particolarmente elevata non permette al CE 04 di diventare il compagno ideale di lunghe gite fuori porta e piccoli viaggetti. Almeno finché permane la difficoltà nel trovare colonnine di ricarica pubbliche.

E questo forse è un peccato, perché nonostante sia stato costruito per l’ambito cittadino, CE 04 avrebbe le potenzialità tecniche e propulsive per uscire dalla quotidianità delle metropoli. Anzi, forse sarebbe anche più adatto.

BMW CE 04

La qualità costa

Se l’autonomia può essere un neo, il prezzo sicuramente spaventa. Va bene la qualità premium, va bene il valore aggiunto del marchio, ma la base di partenza di 12.550 euro (anche per la versione depotenziata) non è per tutti. Anche perché alcune dotazioni sono assolutamente consigliate e quindi, alla fine, un CE 04 “completo” viene a costare in un batter d’occhio più di 14.000 euro. Tanti per uno scooter. Seppur maxi.
L’Ecobonus statale (con o senza rottamazione) può aiutare, eventualmente, ad abbassare il costo di partenza.

I preordini partiti lo scorso luglio sono stati tanti. Ora non resta che aspettare il prossimo 26 marzo per vedere i primi Bmw CE 04 entrare nelle concessionarie.

— Vuoi far parte della nostra community e restare sempre informato? Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico.it

Apri commenti

22 COMMENTI

  1. Sicuramente un veicolo come il CE 04 è piú adatto a cittá con una struttura meno “tormentata” rispetto a Genova dove invece trovano il loro terreno ideale o quasi modelli agili e leggeri che per fortuna non mancano.

    • @Luigi Forse non mi sono espresso bene, io criticavo il concetto stesso di scooter per la città. Le code, il traffico, la pioggia sono condizioni presenti in tutti i nostri centri, non solo a Genova. Noi soffriamo più di altri soprattutto per la mancanza di spazi: le strade sono strette, salite e discese ripide, posteggi rarissimi. Quindi la moto è un obbligo. Ma deve essere al ns. servizio e deve essere versatile: per il lavoro, per la spesa, per il tempo libero. Il CE 04 è stiloso, performante ma poco pratico, IMHO. Tutto qui.

      • Sono d’accordo, il problema di un veicolo “fashion” come il CE 04 è che oltre a essere troppo poco agile per cittá come Genova, ha troppa poca autonomia per fare il giro delle tangenziali di Milano come notato in un altro commento. Ma a quanto pare hanno calcolato che puó avere la sua nicchia di pubblico..

  2. Non riesco a capire l’insistenza nel creare scooter a due ruote elettrici tutti fashion e poco pratici. Lungo m. 2,30 per 231 kg. ma sono misure da scooter di città? Vai a fare la spesa e prendi un cestello d’acqua dove lo metti? Se piove ti prendi una barcata d’acqua: non ha una protezione degna di tale nome. Per noi che a Genova siamo obbligati a girare in moto tutto l’anno non è valido. Io ho una Vespa elettrica 70 Km. e mi farebbero comodo i 130 di autonomia (contro al max 70) e lo scatto sullo 0-50. Per contro è agile (lunghezza 1,87 m e 130 kg. di peso): col parabrezza mi protegge ottimamente dalla pioggia: col portapacchi e la pedana la carico con la spesa di una settimana e la sella è comoda per me e mia moglie.
    Soprattutto telaio, ammortizzatori e scocche sono uguali identici a quelli della Vespa normale quindi robustezza, stabilità e guidabilità al top. Peccato manchi un pò di sprint…

    • Genova è la città occidentale costruita secondo i criteri più sbagliati che possano venirmi in mente; mi dispiace per lei che ci vive ma non la considererei come benchmark per l’utilizzo di qualche mezzo.

      • Strano…pensavo che essendo Genova la città con più immatricolazioni a livello europeo di motocicli e scooter potessimo avere un pò di esperienza…Bah, non si finisce mai di imparare…

  3. Preoccupante che un sito specializzato sulla guida elettrica dica che il freno rigenerativo permetta “quasi” di non usare i freni. I mezzi elettrici si guidano assolutamente senza tirare i freni, salvo ovviamente frenate di emergenza. Preoccupante che questo vada specificato proprio qua.
    Fonte: possessore di Tesla dal 2014 e di C Evolution dal 2015.

    • Non mi pare che ci sia molta differenza fra dire che i freni non si usano quasi mai e dire che si usano solo per le frenate d’emergenza. Preoccupante, invece, che lei si prenda la briga di puntualizzarlo.

      • Attenzione: l’articolo non dice “i freni non si usano quasi mai”. L’articolo dice “quasi non c’è bisogno di azionare i freni”. Che, se la logica e la lingua italiana non sono un’opinione, significa che seppur poco intensamente, vanno azionati in ogni frenata. Il che è errato. Sul mio C Evolution sono a una percorrenza di 30 000 km: penso di sapere un pochino come si guida. E di certo non si guida azionando i freni ad ogni rallentamento. Certo, guidando da cani forse sì.

    • I mezzi elettrici NON TESLA si guidano ANCHE senza tirare freni.
      Forse non ha idea di quanto sia realmente diffusa la guida “one pedal” fuori dal mondo Tesla (e lo dico da owner), esistono anche veicoli dove la leva del cambio serve a cambiare l’intensità della frenata rigenerativa e non in tutte è sufficiente per arrestare il veicolo nella normale guida cittadina salvo tenere una distanza di sicurezza impossibile.

      • Confermo, fuori da Tesla il mondo è diverso. Per esempio Taycan ha una frenata rigenerativa quasi assente quando non si preme il pedale del freno. Il che, secondo me, è una scelta sbagliata, ma pur sempre motivata da una ratio (ovvero favorire l’indole sportiva del mezzo, dove l’utilizzo del pedale del freno è imprescindibile).
        Tuttavia rimanendo nel mondo BMW, che è tema di questo articolo, vale il mio discorso. BMW i3, BMW C Evolution, e il resto della famiglia elettrica che è sempre basata sulla stessa piattaforma (CE 04 incluso) hanno una frenata rigenerativa così massiccia da permettere la guida one-pedal. Non farlo è sinonimo di guida inefficiente e disattenta.

  4. Commenti di chi “e ma io devo poter fare 400km per andare a prendere il gelato al lago e tornare senza mai fermarmi” tra 3…2…1…

    Un bel giocattolo costoso cmq. Non che gli scooter Bmw termici fossero regalati prima.

  5. 130km DICHIARATI = 100 (forse) reali, in condizioni d’uso normale
    E sotto la pioggia ? E a 0° ?
    Un 300cc ha le stesse prestazioni velocistiche, consumi ridicoli, con un pieno fa il giro di tutta Roma tre volte e soprattutto costa UN TERZO.
    Capisco BMW di voler produrre uno scooter decente pur mantenendo il tipico costo da brand premium (come gli attuali 650, dal prezzo folle e ingiustificato) , ma qui siamo alla follia totale, costa più di un TMAX, più di un Honda Integra 750, praticamente a quella cifra ti potresti prendere una Ducati Multistrada 950.
    Però oh, è elettrico, quindi tutti genuflessi di fronte a sta ideona.
    FOLLE

    PS. chissà se è prodotto in Germania, visto che buona parte della linea moto BMW ora è cinese/indiana (ma non i prezzi , ovvio), con decisamente molta meno qualità che in passato

    • C’è di buono che al momento nessuno ci obbliga a comperarlo…
      E’ un inizio. Concordo con lei che il confronto secco non lo vede proprio vincente. Però sull’uso urbano lo scooter elettrico, se migliorano le batterie e soprattutto la rete di ricarica, secondo me un futuro ce l’ha. Sarà molto ma molto più dura sulle motociclette “vere”…

    • No dai… non è brutto… è “un tipo”…

      In realtà a livello di design è qualcosa di interessante a modo suo. Tra interasse e angolo del cannotto di sterzo deve essere un bel camioncino da guidare, però a vederlo è particolare.

    • Penso che sia la cosa più inguardabile che abbia mai visto
      Meno male che costa poco, ha un sacco di autonomia, pratico

      Come vivere senza.

  6. Bellissimo ,stupendo tecnologico caro quanto basta MA…..130Km di autonomia (che nel mondo reale sono 100 scarsi ) non mi consentono di fare neanche il giro delle tangenziali di Milano (sempre che in tangenziale possa circolare l’autonomia resta il talone di achille di questi mezzi …forse fra qualche anno se ci saranno sviluppi sarebbe da prendere al volo ma ora resta un oggetto da status simbol per girare da un piccolo quartiere all’altro

  7. Il prezzo non è basso ma direi paragonabile a quello delle moto stradali Zero con batteria aggiuntiva. Credo che sarebbe interessante conoscere l’influenza della modalitá Dynamic su prestazioni e autonomia.

    • Caro Luigi, BMW ci ha fatto sapere che dai loro test effettuati utilizzando le diverse mappature, l’autonomia dichiarata di 130 km rimane più o meno invariata nel contesto urbano. Indipendentemente dal riding mode utilizzato. Questo perchè ad una erogazione piu potente, e quindi a più consumi di energia, corrisponde però una maggior ricarica rigenerativa in decelerazione e frenata. La chiave di questa compensazione è nel freno-motore che porta a decelerazioni molto importanti che permettono un notevole recupero di energia. In modalità Dynamic è particolarmente evidente.

Rispondi