Un 2023 sempre più green ed elettrico per l’agricoltura italiana. Crescono le aziende che convertono il loro sistema energetico grazie all’autoproduzione di energia pulita e all’acquisto di macchinari elettrici o a basse emissioni. Ora via ai bandi per i trattori elettrici grazie al Pnrr.
Energia prodotta in azienda, oltre 1,3 gigawatt. Forte partecipazione ai bandi
C’è fame di energia prodotta in azienda. Parlano i numeri. La misura Parco Agri Solare con le risorse europee del Pnrr ha registrato un overbooking di domande (leggi qui). Un successo apprezzato dalla Commissione europea che ha messo a disposizione altri 850 milioni sulla misura, passando da 1,5 a 2,3 miliardi di euro. Si è così triplicato l’obiettivo della potenza installata da fonti rinnovabili: arrivando a oltre 1,3 gigawatt.
Il dato interessa anche le macchine green visto che oltre l’impianto fotovoltaico, limitato ai tetti delle strutture aziendali, si sono finanziate, per chi ha fatto richiesta, anche colonnine e accumulatori. Gli strumenti base per permettere l’alimentazione e l’introduzione dei veicoli elettrici nell’attività agricola.
I 75 milioni per le macchine green esauriti in 4 ore
Tante domande anche per il fondo innovazione gestito da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare). A disposizione 75 milioni dedicati all’agricoltura green e 4.0: robot, droni, trattori green. In sole 4 ore registrati 27mila ingressi alla piattaforma informatica per oltre 4.500 domande. Nei giorni scorsi i primi conti: Oltre mille domande istruite e convalidate da Ismea per un valore di 69 milioni, il 90% delle risorse.
Ma ci sono ancora 150 milioni da assegnare con i bandi per il 2024 e il 2025. Lo ricorda il ministro Lollobrigida: “L’obiettivo è quello di chiudere velocemente la prima edizione del Fondo e aprire subito il capitolo 2024, per dare alle imprese la possibilità di continuare ad ammodernare il parco macchine e gli strumenti per la produzione agroalimentare“.
E ora via ai bandi Pnrr per i trattori elettrici e agricoltura 4.0
Il 2024 si apre con i primi bandi del Pnrr dedicati ai trattori elettrici, ma anche a biometano, e ai dispositivi per l’agricoltura 4.0 (leggi qui). La misura è gestita dalle singole Regioni per un totale di 400 milioni.
Il  bando concede contributi in conto capitale alle imprese agro-meccaniche e alle micro, piccole e medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni, che intendono realizzare, nella propria azienda, progetti per l’ammodernamento del parco macchine agricolo e investimenti in sistemi di agricoltura di precisione.
Più nel dettaglio si sostengono gli investimenti in: “Macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione, l’acquisto di trattori elettrici o a biometano, sia per l’agricoltura che per la zootecnia, e investimenti in sistemi di gestione intelligente per irrigazione e la gestione delle acque“. L’obiettivo è ridurre le emissioni e risparmiare energia e materie prime come l’acqua.
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Il contributo è generoso e arriva al 65% dell’importo dei costi di investimento ammissibili o all’80% nel caso di giovani agricoltori. La spesa massima ammissibile è di 35.000 euro, per gli investimenti di supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione e per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque. Mentre è pari a 70.000 euro, per gli investimenti di sostituzione di veicoli per l’agricoltura e la zootecnica.
Ecco i bandi per i trattori
I bandi sono stati pubblicati dalle Regioni. Ecco alcuni link e date. In Toscana si parte il 22 gennaio, in Piemonte dal 10 gennaio, in Emilia Romagna il bando è stato pubblicato il 18 dicembre, poi Campania dal 27 dicembre, attivo anche in Lombardia, Veneto e nel Lazio. Un’opportunità da non perdere per introdurre veicoli a zero emissioni nei campi.
In lombardo/veneto sono in funzionamento regolare 2 trattori elettrici, e sta entrando in servizio un terzo, che pero’ necessita di forti assorbimenti elettrici.
da Gennaio a Dicembre del 2023, il prezzo medio in europa on-line dei pannelli solari è letteralmente dimezzato, volendo si trova a circa 100e per 500 Wp di pannello di alta qualità compresa spedizione in bancali di più pannelli (moduli N-type, singolo o bifacciale)
qui i grafici e i prezzi medi sul mercato europeo:
https://www.pvxchange.com/Price-Index
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giusto come riferimento, cioè che siamo solo all’inizio deel installazioni, mi pare che:
ENEA suggeriva di installare almeno un 30 GW di agrivoltaico (integrato nei campi) + agrisolare (agrisolare sono pannelli FT classici sui tetti, in questo caso dei capanoni delel aziende agricole)
altri 30 GW ci sarebbero scegliendo i miglior capannoni industriali (selezionando i più comodi e grandi per le istallazioni)
altri 60 GW saltano fuori poi da impianti domestici + capannoni più piccoli + parcheggi
poi volendo, altri 80 GW su 800 km2 di terreni non coltivati “marginali” (di confine tra aree agricole e aree industriali o di infrastrutture stradali; di questi terreni agricoli ma non coltivati, ne abbiamo circa 35.000.km.2); come area 800 km2 sono lo 0,26% del territorio ( 1 parte ogni 400 parti di territorio)
Bisogna partire col piede giusto il trattore lavora prevalentemente di giorno e non solo 3 o 4 ore per cui deve avere una batteria di scorta da cambiare con quella scarica usata. La batteria si caricherà con il fotovoltaico. Oppure per chi è attrezzato con il biogas. Anche se forse usare direttamente il biogas ….