L’ordinanza alla fine è arrivata: a Venezia traffico a targhe alterne e limiti alla circolazione per le barche termiche. Via libera a quelle elettriche. Bisogna prepararsi per tempo alle misure contro l’inquinamento. Prima dei divieti.
Il professor Fabio Mozzatto con i suoi esposti alla magistratura (guarda) ha vinto la battaglia per limitare il traffico a Venezia. Il docente ha scritto anche al sindaco Luigi Brugnaro, all’Arav e perfino all’Unesco, per “una seria, adeguata, risolutiva ed efficace ordinanza, che preveda l’accesso permanente solo a targhe alterne a rio Novo…”. Oggi, lunedì 19 agosto, è entrata in vigore. La norma, vale 60 giorni, disciplina il traffico veneziano a Rio Novo – Rio di Ca’ Foscari, Rio di Noale, ma anche in Canal Grande e in Canale di Cannaregio.
Ordinanza esclude le barche elettriche

Gli obblighi per diportisti, trasportatori, operatori turistici con motore termico sono innumerevoli – qui il link al testo comunale con l’ordinanza – mentre dai divieti sono escluse le barche “spinte a propulsione ibrida o elettrica e/o altra alimentazione innovativa volte al contenimento delle emissioni sonore, e con rilascio di inquinanti in atmosfera pari a zero”. Questa volta vince il diritto alla salute.
Trasportatori sulle barricate

I trasportatori sono sul piede di guerra e sostengono che con i divieti si allungano i tragitti con più consumo di carburante e, quindi, più emissioni nocive. Il ragionamento ci sta, ma nei canali più interni il livello di inquinamento è altissimo, più della tangenziale di Mestre.
Meglio prevenire che curare

La morale di questa ordinanza è chiara: per evitare tutte le conseguenze negative causate dai blocchi al traffico è necessario far partire al più presto un piano per incentivare la conversione all’ elettrico della flotta cittadina.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a interessanti convegni sul tema, partecipato al Salone Nautico (guarda) dove per la prima volta in Italia si sono visti numerosi cantieri “elettrici”. C’è fermento, indubbiamente. Il tema ambientale è così urgente che bisogna accelerare. Vietato essere impreparati.
LEGGI ANCHE: Venezia, motori elettrici dal 2025. Lo chiede Assonautica
In 8 dei 28 Paesi UE, forzando il continuo rinnovo del parco auto privato si è fatto secondo me – nella migliore delle ipotesi – un grosso errore ambientale-climatico. Credo perciò che sarebbe bene non ripeterlo sull’acqua.
https://asvis.it/approfondimenti/208-4062/misure-per-il-clima-quando-le-buone-intenzioni-possono-rivelarsi-fallaci