Home Nautica Eppur si e-naviga. Lo dice il Salone di Venezia. Le novità italiane

Eppur si e-naviga. Lo dice il Salone di Venezia. Le novità italiane

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L'Arsenale visto da una barca elettrica

I finlandesi, gli svedesi ed il piccolo (ma quanto successo!) motore fuoribordo dei campani/lombardi  con sede a Ravenna di Mitek. Poi Transfluid,  Elektra di Be positive e i padroni di casa. tutti in cerca di una mobilità pulita.  VaiElettrico al Salone Nautico di Venezia.

Nell’ affascinante location dell’Arsenale mostre, itinerari culturali, barche a vela e a motore, marina resort e porti turistici, ma soprattutto una buona rappresentanza del mondo elettrico marino. Scopriamolo

Il fuoribordo di Mitek da 2000 euro

Il fuoribordo Mitek al Salone di Venezia

Non ci aspettavamo un interesse così forte per il nostro fuoribordo da 4,2 kW da parte dei  diportisti”. I soci di Mitek Alfonso Peduto e Giovanni Parise hanno fatto la loro prima uscita pubblica a Venezia con il motore entrobordo da 115 kW ed il piccolo fuoribordo a 4,2 kW.  Ma nel piano industriale il catalogo  è più ampio. Conta il prezzo: con 2 mila euro si riesce a navigare in modo nuovo e a coprire le necessità di una gran parte dei diportisti. A fianco di Mitek si scopre lo stand di Be Positive di Chiasso che annuncia la presentazione di Elektra, una barca leggerissima e ultra tecnologica che verrà presentata al salone nautico di Parigi.

Transfuid ha presentato il taxi per Venezia

Il taxi consegnato al Comune
Il taxi di Transfluid con a bordo il sindaco di Venezia

Una presenza costante agli eventi della nautica elettrica è quella dei lombardi di Transfluid.  Hanno presentato il loro taxi per Venezia, all’Arsenale e messo a disposizione due barche per la prova in acqua. L’amministratore Gianluigi Taroni al convegno sulla sostenibilità ha indicato il cerchio rosso, ovvero i canali del centro storico, dove si deve navigare solo in elettrico.

X-Shore dalla Svezia e Q-Yachts dalla Finlandia

Pieno di passeggeri per la barca di Q-Yachts
Q-Yachts ha fatto il pieno di passeggeri

Non si sono fermati un attimo i responsabili di X Shore, gli svedesi con la batteria nel cuore che hanno fatto fare escursioni silenziose agli interessati, tra cui chi scrive, all’interno dell’Arsenale. Una navigazione tranquilla, dolce, senza vibrazioni per una barca molto facile da manovrare anche per chi non è pratico di navigazione. Pieno di passeggeri anche per i finlandesi di Q-Yachts con Q30.  Dichiarano di poter navigare per 50 miglia alla velocità di 15 nodi.

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Il centro di Venezia, una necessaria e-ZTL

Il convegno al Salone Nautico Venezia
Il cerchio rosso nella cartina che indica l’auspicabile zona elettrica di Venezia

Il convegno organizzato da Vela Spa con Assonautica, oltre la premiazione del pioniere Piero Tosi che per il Salone ha sfornato un’altra delle sue innumerevoli barche elettriche, ha visto l’intervento di ACTV  (si occupa del trasporto locale) con l’ingegnere navale Antonio Ferrari, che ha esposto alcuni dei progetti di motorizzazione a cui stanno lavorando. L’ingegnere nutre scetticismo sull’elettrico non in quanto tecnologia, ma per le infrastrutture necessarie per la ricarica. Ma anche in questo campo stanno maturando nuove soluzioni.

Huracan Power, Ecoline, Alilaguna

Il tender Huracan presente a Venezia

Buona l’attività degli operatori veneziani con i motori della Huracan Power. E’presente anche nelle barche Ecoline che ha esposto due modelli: la Eco 800 Electric Limousine con due motori da 15 kW  più cabina  e la  900 Electric, poco più di nove metri con due motori da 15 kW. Franco Moro, titolare di Huracan Power, ha collaborato con il cantiere Vizianello nella costruzione di Alilaguna Hepic che naviga in elettrico con ricarica delle batteria con sistema fuelcell a idrogeno. Ma la normativa non permette ancora la navigazione del traghetto. Pietro Tosi è presente con la prima barca elettrica con cui circumnavigà l’Italia e con Cargo31 varata nei giorni scorsi.

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Le tavole che volano: gli e-foil

Una presenza interessante è stata quella dei produttori di E-foil arrivati dall’Australia con Flite e dalla Croazia con Neptunx. Salirci sopra è emozionate, sono belli da vedere e costano sui 10 mila euro. Pensati soprattutto per il noleggio.

Neptunx efoil
Lo stand del marchio di e-foil netpunkx

Venezia, si può fare di più

Tirando le conclusioni: a Venezia c’è stata una buona rappresentazione della nautica elettrica. Proprio nella Serenissima la presenza di decine di migliaia di barche e tantissime in movimento quotidiano possono far aprire un laboratorio di livello mondiale. Insomma è necessario fare di più se si vuole diventare leader. La prima edizione del Salone è stata buona, ma anche qui c’è tanto da migliorare.

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