A Venezia i motori sono responsabili della gran parte dell’inquinamento. Cambiamoli, convertiamoli. Entro il 2015 stop ai motori tradizionali. Lo chiede Assonautica con il consigliere Gianni Darai.
“Venezia è una perla universale, fa rabbia che ci sia più inquinamento dell’aria qui che sulla terraferma. Eppure potremo diventare un punto di riferimento mondiale per la navigazione sostenibile“. Il consigliere di Assonautica Venezia Gianni Darai lancia una proposta per pulire l’aria della città : “Sappiamo che il 44% dell’inquinamento è opera dei motori, convertiamoli. Si faccia presto. Fissiamo anche una data: entro il 2025 si devono cambiare“.
Una proposta di transizione
Questa la proposta di transizione: “Per agevolare il percorso si possono prima utilizzare carburanti alternativi come il gas metano o il Gnl per le grandi navi, ma è necessario puntare sull’elettrico. Almeno per i canali più importanti della città , nel Canal Grande si deve navigare solo a emissioni zero, una scelta necessaria. Poi quando si esce fuori si possono utilizzare altri motori“.
Lo smog colpisce i monumenti storici
Per Darai c’è l’urgenza di tutelare le aeree densamente popolate e frequentate: “Sempre di più si conoscono le conseguenze dell’inquinamento che non si limita alla salute umana. Un traffico così intenso di imbarcazioni alimentate con il carburante fossile provoca dei problemi anche ai palazzi, ai monumenti storici“.
Al Salone Nautico si parli anche di elettrico
Assonautica sarà presente al Salone Nautico, che si terrà in città  a giugno,: “Siamo stati coinvolti dal sindaco, come altre associazioni, nel comitato di indirizzo. Si tratta di una vetrina importante dove dare spazio e visibilità sia alle barche tradizionali sia a quelle innovative con una propulsione sostenibile“. C’è da fare presto: “Vista la nostra unicità , possiamo diventare una vetrina mondiale, ma se non ci muoviamo i punti di riferimento diventeranno altri come Amsterdam, Rotterdam e i paesi del Nord Europa. Dove il trasporto pubblico si sta convertendo grazie alle grandi stazioni di ricarica installate nei capolinea“.
C’è da fare tanto. “Anche il sindaco si è detto d’accordo per la Ztl (guarda ndr), è necessaria e già ci sono in città più di una decina di operatori che ha scelto la propulsione elettrica o ibrida. La rivoluzione è in atto e non possiamo restarne fuori. Per di più nei canali ci sono dei limiti di velocità che non si possono superare, questo permette di aumentare l’autonomia delle batterie“. Velocità ridotta ma che assicura una buona autonomia.
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Son tutte proposte interessanti, peccato che siamo rappresentati da pecore che dell’ecologia non importa a nessuno, Di Maio prima dei voti sbandierava ai quattro venti quanto fosse interessato alle auto elettriche, tante parole, promesse, ecoincentivi dal primo marzo, ma de che! Tutte le concessionarie di italia bloccate perché sulla Gazzetta Ufficiale non è ancora stato dato il via agli ecoincentivi, siamo sempre il fanalino di coda dell’Europa!