A Toronto, in Canada, l’aeroporto Billy Bishop sarà collegato nel 2020 con il traghetto elettrico Marilyn Bell alimentato da fonti completamente rinnovabili: eolico e idroelettrico.
I canadesi hanno rottamato prima il diesel, poi il biocarburante ed evitato l’ibrido. Un traghetto solo elettrico. In questo modo l’atmosfera risparmierà oltre 530 tonnellate di emissioni prodotte oggi dal traghetto. La tratta è molto breve, solo 121 metri, ma la barca lavora di continuo: dalle 5 del mattino a mezzanotte con una frequenza di 15 minuti e si caricano anche le auto. Insomma il motore è sempre acceso.
A Toronto le rinnovabili per il traghetto
L’energia per il traghetto sarà tutta rinnovabile grazie al “rifornimento” della società Bullfrog Power che assicura: “Sarà una miscela di energia eolica e idroelettrica”. Il processo di sostituzione delle fonti fossili in Ports Toronto fa fare due conti alla società “Con il traghetto le emissioni si ridurranno di oltre 530 tonnellate. Su altri fronti dal 2010 la riduzione è stata di 12.361 tonnellate ed equivale a togliere oltre 2.600 auto dalla strada”.
Meno inquinamento acustico
Il traghetto Marilyn Bell trasporta passeggeri, personale dell’aeroporto e pure le merci da e per l’aeroporto di Billy Bishop. Ma a bordo ci saranno anche i veicoli di servizio per le isole di Toronto. Il progetto inoltre è inserito nel programma di gestione del rumore negli aeroporti, un dato interessante perché legato al rispetto della qualità della vita dei residenti vicino alla struttura.
Un retrofit da 2,9 milioni dollari
Quanto costerà il retrofit? La stima è di circa 2,9 milioni di dollari canadesi, a carico di Ports Toronto, l’azienda pubblica federale. Il progetto prevede la partecipazione di Canal Marine & Industrial per la propulsione, degli architetti e degli ingegneri marittimi di Concept Naval ed i consulenti di E.Y.E. Marine Consultants.
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L’elettrico da impulso al turismo.
Sul lago Maggiore i turisti hanno imparato che in estate la poppa dei battelli dev’essere lasciata libera per non respirare gli scarichi dei motori Diesel.
È sconcertante, ma è così da sempre.
Intanto, in Norvegia utilizzano la mobilità elettrica come richiamo turistico.
https://www.visitnorway.it/pianifica-il-viaggio/come-muoversi/vai-ad-elettricita/
E’ incredibile la puzza di diesel e pure il fumo in alcuni casi, non solo sul Garda. E la presunzione dei “sapienti” contro l’elettrico quando nei laghi austriaci e tedeschi le nuove licenze sono elettriche.
Ma anche sul Lago di Como c’è un servizio di taxi boat elettrico per i turisti che conquistando gli albergatori https://www.vaielettrico.it/un-porto-tutto-elettrico-il-primo-a-laglio-lago-di-como/
Sulla Norvegia abbiamo scritto https://www.vaielettrico.it/solo-navi-elettriche-nei-fiordi-storica-decisione-del-parlamento-norvegese/
I laghi sarebbero scenari ideali su cui programmare l´obbligo di una mobilitá senza emissioni, diventerebbe un ulteriore valido volano turistico, anche il rumore dei motoscafi specialmente d´estate é fastidioso e permetterebbe ai cantieri locali di lavorare tantissimo nel retrofit, sviluppando prima che altrove competenze che le permetterebbero di diventare competitiva anche a piú largo raggio
In Austria e Germania è così, nel Garda Trentino visto il business della vela sono vietati anche i motori elettrici mentre sul lago di Como oltre il noleggio di piccole barche elettriche i più prestigiosi hotel offrono il servizio di taxi boat elettrico