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Vacanze elettriche 4 / In Alto Adige con la Mazda MX30

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vacanze elettriche 4Vacanze elettriche 4 / Oggi è Leonardo a raccontarci il suo viaggio, il 4°articolo di una serie nata per condividere gioie e dolori di trasferte più lunghe del solito tran tran.  Potete inviare testi e foto alla mail info@vaielettrico.itLe puntate precedenti sono state firmate da altri tre lettori. Leonardo, a nVenezia con la sua Tesla Model 3 (foto), Gino, dalla Campania a Firenze in Hyundai Kona EV, e Laura e Athos, a Interselva con la loro Volkswagen ID.3 (nella foto sopra).

Vacanze elettriche 4 / Ansia da autonomia? “Macché”

                                          di Leonardo Vanni
vacanze elettriche 4Io viaggio da quasi un anno con una Mazda MX-30 , per il tragitto casa-lavoro e qualche gita fuori porta. Soddisfatto per un’auto confortevole ed economica, vista le ricariche prevalentemente domestiche. Questa estate ho deciso di andare in vacanza in Alto Adige con la famiglia, affrontando un viaggio dalla Toscana alle Alpi. Come fosse il racconto “dagli Appennini alle Ande” del libro Cuore, stante l’autonomia di 200 km dell’auto e l’isteria collettiva tutta italiana di finire la batteria. Beh, vi rassicuro subito che non siamo rimasti a piedi, tutt’altro. Gli oltre 500 km di viaggio con traffico da bollino nero tra autostrade e passi di montagna sono filati lisci, con tre soste di ricarica da 30-40 minuti. Al primo tentativo abbiamo trovato una postazione ad Empoli occupata per un soffio poco prima da un olandese e siamo andati a quella di Barberino (50 km più avanti). Poi una ricarica a Modena con pranzo al ristorante di un centro commerciale ed infine una ricarica a Trento. E un viaggio simile anche al ritorno“.

vacanze elettriche 4Note negative? Poche e sopportabili, in compenso…

Tante le cose positive che ho scoperto. Una sosta ogni 150 km aiuta a ricaricare anche i passeggeri. Le stazioni veloci sono spesso libere, perfino sulla A22 del Brennero, che le ha rese gratuite. Uscire dall’autostrada per il pranzo ti può far incontrare dei ristorantini locali niente male. Qualche nota negativa c’è: una stazione non funzionante qua e là.Sulla A1 di stazioni elettriche ce ne sono poche e poi qualche automobilista termico ad occupare spazi per elettrici. Francamente, però, mi sono sembrate cose minori ed anche comprensibili, tra il caldo dell’estate, il traffico ed una rete nazionale di ricarica elettrica in costruzione. Infine, voglio aggiungere che la Provincia Autonoma di Bolzano e la A22 hanno predisposto così bene delle colonnine di ricarica veloce ed efficienti. E che al turista non resta che godersi questi magnifici passi di montagna, come vedete dalla mia foto. Quello che è certo e che si può fare una bella vacanza nella natura, piacevole e con un’impronta ambientale ridotta, ed anche questa è una piccola grande soddisfazione.
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2 COMMENTI

  1. Grazie per la tua testimonianza veramente importante per uno come me che e’ innamorato dalla vettura ma ha grossi dubbi per la scarsa autonomia. Lo ammetto nell’uso giornaliero l’autonomia assicurata e’ più che sufficiente, ma permangono i dubbi se voglio fare una gita fuori portala domenica.

  2. Bravo Leonardo, condivido il piacere nel frusciare via silenti e pure la scelta dell’auto!
    Io ho disattivato anche il finto suono del motore e guido per l’Appennino Tosco-Romagnolo a finestrini e tetto aperto, con un gusto che nemmeno in barca a vela….:-):-):-)
    Più dell’ansia da autonomia ormai ho il complesso della marmitta quando uso l’altra auto!
    Convertitevi, gente, convertitevi!

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