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V2G, in Svizzera 50 Honda elettriche contro i blackout

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v2g svizzera

Svolta nella tecnologia V2G dalla Svizzera. Con il progetto dimostrativo “V2X Suisse” per la prima volta al mondo 50 veicoli elettrici bidirezionali Honda collegati alla rete con presa CCS hanno dimostrato di poterla bilanciare fornendo i cosiddetti “servizi ancillari”. In altre parole hanno dialogato con la retemodulando i prelievi o cedendo energia per stabilizzare le frequenze.

Swissgrid dice ok, il sistema funziona

La dimostrazione ha soddisfatto i requisiti tecnici imposti da Swissgrid. I veicoli utilizzati appartengono alla flotta di car sharing Mobility, dotati di presa di ricarica bidirezionale CCS-Combo2. La loro potenza elettrica aggregata (con batterie da 40 kWh nominali) ha fornito con successo a Swissgrid, il Gestore di Rete (TSO -Transmission System Operator) svizzero servizi di regolazione primaria di frequenza (FCR – Frequency Containment Reserve) e di regolazione secondaria di frequenza (aFRR – automatic Frequency Restoration Reserves). Questi servizi sono utilizzati dal TSO per bilanciare la rete elettrica, in modo da far coincidere produzione e domanda di potenza.

V2G svizzera
Tecnologia V2G alla prova in Svizzara con 50 Honda elettriche

La regia di tiko Energy Solutions

FCR è il primo servizio coinvolto nel processo di stabilizzazione della frequenza e richiede  di reagire in tempo reale (entro 2 secondi) al presentarsi dell’instabilità. Per ottenere queste prestazioni tiko Energy Solutions (Gruppo Engie), coordinatore del progetto, si è collegata direttamente alle stazioni di controllo della rete. Nel secondo servizio aFRR il supporto dei veicoli collegati in V2X è sollecitato dal gestore di rete che chiede un supporto nel correzione di rimanenti squilibri attesi. Questi servizi contribuiscono a garantire che la frequenza della rete elettrica europea rimanga stabile a 50 Hz.

Un altro anno di test per valutare il business model

Il progetto V2X Suisse ad oggi ha dimostrato la fattibilità tecnica. Nell’arco dei prossimi 12 mesi la sperimentazione servirà a dimostrare il potenziale economico della
tecnologia V2X (o V2G, vehicle to grid nella terminologia internazionale) per la fornitura di servizi ancillari attraverso una flotta di veicoli elettrici. In altre parole servirà a valutare  come retribuire i proprietari di veicoli che garantiscono il servizio e i vantaggi per il gestore della rete.

Nasce da Mobility car sharing il V2G alla svizzera

La flotta utilizzata per il progetto V2G in Svizzera è composta da 50 veicoli elettrici Honda bidirezionali ubicati in 40 diverse località. Ognuno è collegato a una stazione di ricarica dedicata in corrente continua (DC) con potenza di 10 kW. Oltre a tiko Energy Solutions e Mobility car sharign hanno collaborato al progetto lo sviluppatore di software sun2wheel, lo sviluppatore di stazioni di ricarica EVTEC, Novatlantis come consulente scientifico e la stessa Honda. I veicoli del costruttore giapponese sono stati scelti perchè al momento del lancio del progetto erano gli unici con connettore CCS Combo 2 a disporre di bidirezionalità. Nissan Leaf utilizza invece ChDeMo.

Il software garantisce la piena carica quando serve

Grande attenzione è stata data alle esigenze degli utenti del car-sharing, garantendo che i veicoli siano carichi e pronti all’uso quando i clienti ne hanno bisogno. Una piattaforma software appositamente sviluppata, infatti, sceglie a quali veicoli, e in che misura, affidare il supporto alla rete. I programmi di ricarica di ogni singola Honda sono aggiornati in base a molteplici fattori. Tra questi i dati delle prenotazioni per le 48 ore successive, facendo in modo che i prelievi di energia o i tagli alla ricarica siano indirizzati prioritariamente verso quelli con più tempo a disposizione per completare la ricarica.

V2G Svizzera
Lo schema del sistema V2G validato in Svizzera

Il sistema V2G opera anche in sinergia con le limitazioni di potenza della rete locale svizzera, con sistemi di autoconsumo solare e con eventuali segnali di sovraccarico inviati dai distributori di energia (DSO – System Distribution Operator) locali.

Secondo le aziende promotrici del progetto la prequalificazione accordata da Swissgrid apre enormi prospettive alla tecnologia V2G nel supporto alla transizione verso un’infrastruttura energetica più sostenibile e resiliente.

“Enormi prospettive” dal progetto V2G in Svizzera

«Siamo entusiasti _ dichiarano _ di vedere concretamente in atto che la tecnologia V2G è in grado di funzionare non solo come soluzione ‘grid-friendly’ per i DSO locali o per gli edifici in autoconsumo locale (ZEV), ma che sia in grado di rispettare i requisiti estremamente stringenti dei TSO in tema di servizi ancillari». «Se estendessimo la tecnologia a tutta la flotta di Mobility car-sharing _ aggiunge Reto Meier,
responsabile del progetto V2X Suisse presso Mobility _, otterremmo un’enorme flessibilità di potenza elettrica, come quella di una centrale idroelettrica».

Fondata nel 2012, tiko si è specializzata nei servizi di flessibilità per la rete elettrica connettendo in Francia alla propria centrale di potenza virtuale 50 mila radiatori elettrici. Ora trasferire queste competenze ai veicoli elettrici, anche in
V2G, «è un pilastro della nostra strategia commerciale» dichiara Frédéric Gastaldo, co-founder e CEO di tiko Energy Solutions.

Il test valuterà anche la tenuta delle batterie

Secondo gli ultimi studi, la potenza installata dei veicoli elettrici in Svizzera dovrebbe toccare i 3,5 GW entro il 2030. «Pertanto, i veicoli elettrici avranno un ruolo
importante nella stabilità della rete nel prossimo futuro» dice Serge Wisselmann, head of ancillary services & analytics in Swissgrid.

Il modello “V2X Suisse” fornirà preziose indicazioni per diffondere il V2G in tutti i isistemi elettrici europei. E servirà anche a valutarne gli effetti sulle batterie auto. Qualcuno teme che il sovraccarico di lavoro, cioè di cicli di carica a scarica, possa accelerarne il degrado. Altri pensano invece che una ricarica più lenta intervallata a brevi fasi di scarica possa addirittura allungarne la vita utile. Anche questo si vedrà il prosismo anno, quando isaranno diffusi i dati finali del test.

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5 COMMENTI

  1. Certo che il titolo l’ha scritto proprio un ticinese di Ambrì che ha pasticciato col natel… 🤭🤭🤭😇😇😇

  2. Finalmente qualcosa si muove nello sfrutttamento delle enormi potenzialità inespresse delle auto elettriche.

  3. Molto interessante…complesso nella sua dinamicità…fattibile ed auspicabile.. però,come precedentemente già espresso in un altro articolo riguardante il v2g ,sono tra quelli titubanti con le attuali batterie per il moltiplicarsi dei cicli …ma ottimo la sperimentazione così da essere pronti quando ci saranno le batterie allo stato solido👍

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