Home Auto Trump “libera” un miliardo di tonnellate di CO2. Addio Ev?

Trump “libera” un miliardo di tonnellate di CO2. Addio Ev?

5

Effetto coronavirus. Trump raddoppia il diritto di inquinare delle auto. In Europa qualcuno vorrebbe seguirlo. E in Italia c’è chi chiede la moratoria di un anno per gli sforamenti  dei limiti di emissione Ue e addirittura chi propone ecobonus rottamazione estesi «a fasce emissive più ampie, diesel e benzina compresi».

Lo schianto del mercato auto in marzo (elettriche escluse, ma solo per effetti di trascinamento) ha aperto nel mondo un furioso dibattito. Due le domande che tutti si pongono. Come usciremo dell’emergenza sanitaria limitando i danni? Come sarà il nuovo mondo dell’auto nel dopo il coronavirus? E ovviamente la risposta al primo quesito condizionerà, o addirittura determinerà, la risposta al secondo.

Donald Trump alla presentazione di un nuovo modello Cadillac

In Italia bonus rottamazione per diesel e benzina?

Se prevarrà quella di Trump sostenuta anche in Europa da Anfia, Acea e alcune delle major dell’auto come Fca,  cioè la linea del  “rompete le righe” sui futuri target alle emissioni, la transizione all’auto elettrica finirà in soffitta. Il colpo di grazia, in Italia, potrebbe essere un nuovo bonus rottamazione esteso a tutti i tipi di motorizzazione, senza alcun premio per le elettriche. Lo chiedono rappresentanti dell’Unrae dalle colonne del “Sole 24 ore”.

Ma, dall’altra parte della barricata, l’universo ambientalista, gli stakeholder della mobilità elettrica e perfino i costruttori che più hanno investito sui veicoli a zero emissioni, sostengono che la ricostruzione del settore automotive deve guardare più avanti del suo naso. Quindi puntare all’ultimo passo, quello decisivo, verso la de carbonizzazione.  Proprio la lezione del coronavirus, sostengono, insegna all’umanità che le crisi prevedibili devono essere prevenute. E quella climatica non solo è prevedibile, ma è addirittura già in atto.

MOTUS-E: “Non perdiamo il treno dell’auto elettrica”

Poi c’è in ballo una sfida tecnologica fra i diversi produttori e le diverse aree del Pianeta. Lo spiega perfettamente il segretario generale di MOTUS-E Dino Marcozzi in un’intervista pubblicata da Enegia Oltre. «Una cosa è la ripresa dell’industria e una cosa è mantenere la crescita tecnologica – sostiene Marcozzi -. Per questo è fondamentale mantenere la spinta dell’elettrico». E aggiunge che ciò significa «non perdere il passo tecnologico e non aumentare il divario che c’è tra noi e gli altri paesi. In Germania non si sono fermati a causa del coronavirus e cedere ora significherebbe aprire la porta agli stranieri, proprio in un momento in cui l’industria sta facendo una grande conversione».

Le ragioni della transizione elettrica restano tutte in campo, anzi si rafforzano:  «Il mondo deve cambiare dal punto di vista ambientale _ conclude Marcozzi _. La pandemia non doverebbe bloccare le politiche di de carbonizzazione, ma anzi dovrebbe rilanciarle. Non mi pronuncio sulla correlazione tra coronavirus e inquinamento ma è sicuro che ha martellato una delle zone più inquinate d’Italia e un giorno potrebbe scoprirsi una correlazione indiretta».

Eppure il primo aprile il presidente americano Donald Trump ha annunciato la moratoria su tutte le sanzioni per la violazione delle leggi ambientali. Spacciata come risposta all’emergenza economica post coronavirus, è stata immediatamente seguita, il giorno successivo, dal varo delle  nuove  norme SAFE (Safer Affordable Fuel-Efficient Vehicles) che smantellano, ridimensionandoli, tutti gli obiettivi di emissione fissati dall’amministrazione Obama.

Le auto termiche negli Usa potranno consumare di più

Le emissioni di CO2 dei veicolo dovranno essere ridotte appena dell’1,5% all’anno sino al 2025, contro il 5% annuo previsto da Obama.  Cade così l’obiettivo originale di obbligare le auto americane, entro il 2025, a presentare consumi di circa 54 miglia per gallone, cioè poco meno di 23 Km con un litro. Con le nuove normative, questa asticella è scesa a circa 40 miglia per gallone, cioè a 17 Km con un litro di benzina. Trump sostiene che così offrirà agli americani l’opportunità di risparmiare 3 mila dollari nell’acquisto di una nuova auto. Il che è tutto da vedere. Tra l’altro i piani produttivi delle principali marche americane già prevedevano per il prossimo quinquennio una riduzione delle emissioni del 2,4% annuo. Perciò alcune di esse, come la Ford, hanno criticato la misura e si sono accordate con lo Stato della California per mantenere i precedenti obiettivi.

Trump aggiunge due miliardi di barili di petrolio

Molti analisti hanno già calcolato che la mossa di Trump assesterà un durissimo colpo all’auto elettrica. E provocherà un aumento delle emissioni di CO2 di almeno un miliardo di tonnellate. Il tanto sbandierato risparmio per i consumatori sarà quasi azzerata dai maggiori costi del pieno di benzina. Lo standard dell’era Obama aveva contribuito a ridurre le emissioni di anidride carbonica di mezzo miliardo di tonnellate, risparmiando ai conducenti 86 miliardi di dollari di costi del carburante, secondo i dati dell’ente ambientale americano EPA. Il nuovo standard dovrebbe  aumentare il consumo di benzina di circa 80 miliardi di galloni e il consumo di petrolio di 2 miliardi di barili, il tutto in un momento in cui l’ industria dei trasporti è già il mondo fonte principale di emissioni di CO2.

Le accuse del tecnico: “Un disastro ambientale”

Secondo Jeff Alson per 40 anni come ingegnere e consulente politico presso l’ufficio di trasporto e qualità dell’aria dell’ EPA, il provvedimento di Trump «sarà un disastro ambientale ed economico». Utilizzando i modelli dello stesso governo «aumenterà le emissioni cumulative di gas serra di circa 1,5 miliardi di tonnellate e a causa di veicoli meno efficienti, costerà 244 miliardi di dollari in più agli automobilisti nei prossimi 20 anni»

Alson, che si dimise dall’Epa nel 2818, racconta poi di come siano stati taroccati gli studi e le verifiche sulle emissioni per compiacere i desiderata dell’amministrazione Trump e dei suoi consiglieri della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA). Alson ha trascorso gli ultimi 10 anni della sua carriera progettando e implementando gli standard Obama Clean Car.

Apri commenti

5 COMMENTI

  1. Verifica le informazioni:
    Alson was an Environmental Protection Agency (EPA) employee. Under the Obama administration, he helped focus efforts towards reducing greenhouse gas emissions from vehicles
    Alson non risulta un ingegnere, è solo un burocrate, un politico leccaculo scelto dall’amministrazione Obama, nota per avere riempito di lacchè incapaci, ovvero intellettuali di sinistra, politicanti senza arte né parte, burocrati incapaci come si è visto recentemente col CDC di Atlanta alle prese col Wuhan Virus…
    Ho cercato oltre mezz’ora e le uniche pubblicazioni vagamente scientifiche, direi più economiche e commerciali, di Alson sono relative all’uso più esteso del metanolo come co-carburante, negli anni dal 1985 in poi. Nel 2018 il vecchio è andato in pensione, due anni fa. L’unico che dà qualche risalto a Aldon è Bloomberg, decisamente un pessimo esempio di giornalismo super partes, visto che Micheal ha provato a correre come presidente contro Trump, visto che Micheal ha definito la Cina un paese di cui seguire le orme (tradotto: in Cina ammazzano tibetani ed uiguri, negli USA ammazzeremo negri e indiani, di nuovo… In Cina non esiste la liberty stampa e la libera opinione, il che è perfetto per Micheal Bloomberg padrone assoluto di un impero editoriale,. Micheal inoltre deve parte consistente della sua ricchezza agli investimenti in Cina, indovinate dove? Settore energie rinnovabili, come l’amico Warren Buffett con BYD, ed altri padroni del mondo come Bezos, Zuckerberg, Brin etc etc etc tutti nemici giurati di Trump ed amanti di Ci JinPing) insomma per farla breve è più credibile Tex di Bloomberg.
    Quindi parliamo di aria fritta, di esperti autoreferenziati manipolati da politici in preda a Trump Derangement Syndrome, di disperati che si attaccano a qualunque cosa pur di non perdere la mammella di finanziamenti pubblici a pioggia che 8 anni di quel fallito di Obama aveva fornito ad una incredibile tribù di incapaci senza competenze.
    Mi sa che è finita la festa. Learn to code….

    • Risponderle non è difficile. E’ semplicemente inutile. Quanto a Trump, alla sua lungimiranza, alla sua attenzione per il benessere collettivo e al fondamento scientifico del suo operato temo che avremo presto tragiche riprove dallo stress test COVID-19.

      • Rispondere a certe spataffiate deliranti è una perdita di tempo. È evidente che alzare il limite di emissioni permettera…di emettere più co2.
        Non è scontato però: California e altri stati si stanno già organizzando con i loro limiti. Tornando all’Italia, a quando regole più stringenti sulle emissioni da riscaldamento e processi industriali?

    • Senza prendere le parti di nessun politico, ma stando dalla parte del pianeta, con le sue dichiarazioni “saccenti” dimostra di sapere molto piu`di professori e scenziati che da decenni ci avvertono su come peggiorera`la vita sul nostro pianeta se continueremo a prevaricarlo per avere cosa la Jeep per girare in autostrada?
      Perche`caro Bortolazzi non cambia letture e prova col “Cavallo oggi” cosi`puo`andare ancora piu`indietro nel tempo, forse si trovera`meglio e sara`piu`appagato di quello che risulta essere oggi.

      Cordialmente.

  2. Certo Massimo la propaganda nazi-ambientalista stile Goebbels sembra non avere fine… Scenari terrificanti sono all’orizzonte, dipinti nell’articolo sopra che si basa solo su assunzioni false e finora tutte smentite dai fatti. Citiamone un paio. Deridi Trump quando afferma che con le nuove regole e la moratoria della carbon tax le auto nuove, meno inquinanti, costeranno meno… Peccato che è vero, basta pensare che ad esempio la FCA non dovrà regalare a Tesla 1 miliardo di euro per comprarsi aria fritta, cioè finti crediti carbon tax. Quel miliardo di costi in meno vuol dire far pagare le auto meno. Certo Tesla potrebbe fallire se non impara a produrre auto e a venderle…. pensa solo nel 1 quadrimestre ne ha prodotte oltre 100000 e vendute ben meno di 90000 pur usando i soliti canali di vendita via internet, quindi nessuna chiusura da Wuhan Virus come per tutti gli altri, Tesla business as usual ma non ci sono clienti… Fatica a vendere?
    Poi dici che questo causerà un aumento delle spese dei consumatori perché pagheranno di più la benzina. Non so in quale bolla verde vivi, ma se c’è una cosa sicura è l’incredibile abbondanza di benzina a basso costo nel pianeta. Certo in Italia la trovi ad 1,4 euro al litro, di cui oltre 1 euro è tasse…. Vedi tu, tasse che vanno a finanziare i ricchi che comprano auto elettriche di lusso anti-economiche, pannelli solari dai costi esorbitanti e rese basse ed intermittenti, pale eoliche che non girano costruite dalle ecomafie tanto care a Saviano. WoW che futuro che vorresti per noi italiani.
    Poi che altro affermi? Ah sì, il terribile inquinamento in più.. certo, tu sostituisci auto vecchie con auto nuove ed inquini di più? Allora perché quelle di Obama inquinavano meno? Lo sai perché? Perché la tua è una risposta ideologica, quindi falsa per definizione. Dici che con Trump si inquina fino a 1 miliardo di tonnellate di CO2 in più?
    Ti faccio le pulci
    1) chi ha fatto il calcolo?
    2) da che base ed anno è partito?
    3) in più rispetto a cosa?
    4) la cifra sparata è meno di quanto immette nell’atmosfera l’Etna quando ha la giornata storta
    5) la CO2 è il gas essenziale per la vita delle piante, è il cibo alla base della fotosintesi e la quantità indicata serve al più a fare stare meglio le piante e per noi umani e gli altri animali è assolutamente indifferente, infatti nell’atmosfera è presente solo fra lo 0,035 e lo 0,045 % di CO2. L’atmosfera terrestre è composta dai seguenti elementi gaxosis: 78 % Di azoto (N2) 21 % Di ossigeno (O2) 0,9 % Di argon. La CO2 non inquina. Gli ossidi di azoto in combinazione con idrocarburi inquinano ed in elevate concentrazioni in reazione chimica possono causare i tumori. Quindi che dici, cazzate? Si
    Se prima di fare il copia incolla di assurde idee nazi-ambientaliste si accendesse il cervello con l’umiltà di andare a studiare, invece di riportare pedissequamente quello che i padroni politici ed economici vi ordinano di scrivere, beh, allora noi si ritornerebbe a rispettare i giornalisti, che oggi invece più che mai sono “presstitutes” neologismo diffuso fra i sempre più consapevoli ed annoiati lettori.
    Buon studio, buon lavoro
    Come dicono altrimenti gli americani ai giornalisti licenziati della CNN, BuzzFeed e le innumerevoli “testate” left-leaning che per mancanza di lettori stanno chiudendo? Learn to code…….

Rispondi