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Rottamazione: “Un limite assurdo nei nuovi incentivi”

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Rottamazione: “Un limite assurdo nei nuovi incentivi”. Valerio ritiene insensato imporre che l’auto che va al macero sia di proprietà almeno di un convivente. Vaielettrico risponde. I vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

punto interrogativoRottamazione: perché l’auto dev’essere almeno intestata a un convivente?

“Pensavo fosse amore (elettrico), invece era una calesse (di burocrazia)!! Prima di tutto, grazie per lo splendido e instancabile lavoro di divulgazione che fate e che seguo da sempre. La mia stima per chi come voi cerca di fare informazione corretta aumenta ogni qualvolta sento in giro bestialità scettiche sulla mobilità elettrica. Vi scrivo per evidenziare una stortura del nuovo pacchetto incentivi che si appresta ad entrare in vigore il mese prossimo. E che, probabilmente, lascerà delusi molti (me per primo) che intendevano usufruirne.

In concreto, avendo io un auto Euro 6 a gasolio, pensavo di rivenderla sul mercato consueto dell’usato (è pieno di nostalgici del diesel in giro!). E magari contestualmente acquistare una vecchia Fiat Uno (Euro 0) di un parente, per poi approfittare dell’incentivo su di una nuova auto elettrica. Scopro dalle anticipazioni che ciò sarà possibile solo se l’auto  che si rottama è intestata ad un convivente…Ma, mi chiedo, qual è il senso??.

rottamazione
Il ministro Adolfo Urso: spetta a lui emanare i nuovi incentivi 2024.

Se lo scopo è eliminare macchine obsolete e inquinanti…

La ratio dell’incentivo è eliminare dal circolante vetture obsolete e inquinanti, a chi interessa che l’auto che rottamo sia di un convivente?? Anzi. Se si verificassero anomali volumi di vendite private strumentali a rottamare veicoli vecchi per prendere l’incentivo (legittimo), lo Stato guadagnerebbe anche coi passaggi di proprietà.

Dunque, perché limitare gli incentivi per forza solo a chi possiede una vecchia auto in famiglia? Qualcuno dice che così si eviterebbe una massiccia immissione di usato Euro 0-1 dall’estero solo per esigenze di rottamazione. Ma lo trovo ridicolo, basterebbe (in quel caso sì) introdurre una limitazione solo a vetture immatricolate in Italia da almeno un tot.… 

Morale: se il decreto manterrà questa miope limitazione, io (al pari di altri come me), rimarrò con la mia Euro 6 (che ha già 7 anni). Invece di sostiturla con una nuova full-electric. Non è un controsenso se l’obiettivo finale è sostituire il più possibile auto termiche con elettriche (o in generale meno inquinanti)?? Saluti e forza …KW dopo KW !!. Valerio da Forlì

punto interrogativoTroppe furbate nelle storia recente della rottamazione…E alla fine non porta nessun beneficio all’ambiente

Risposta. Il fatto è che ormai in Italia le norme vengono congegnate soprattutto per evitare che qualcuno se ne approfitti. C’è un precedente recente in materia: qualche anno fa furono approvati incentivi piuttosto generosi per l’elettrico. Ci furono società che trovarono il modo di accaparrarsi un bel numero di auto acquistate in stock, per poi rivenderle a km 0 con un discreto margine di guadagno.

Morale della favola: dalla tornata successiva le società, tutte le società di qualsiasi tipo, furono escluse dai bonus. E a nulla sono valse le proteste dei costruttori. Rottamare auto molto vecchie e inquinanti avrebbe comunque senso. Ma evidentemente c’è il timore che ci sia chi fa incetta di carrette che non circolano più da anni (e che magari sono già in zona demolizione) per farci la cresta.

– Leggi anche: rottamazionealtre risposte sui nuovi bonus in arrivo. E quando entreranno in funzione?

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25 COMMENTI

  1. Allora, se l’intento è togliere quello schifo di macchine dal mercato ben venga e chi se ne frega se qualcuno ci guadagna, ci sarà sempre qualcuno che guadagna ma allora che facciamo?? non facciamo mai nulla per il terrore che qualcuno guadagni? solita mentalità da social a inveire contro chi guadagna… ma basta! il problema è che il 45% dell’Italia non vive in pianura padana e che glie ne frega che i bambini devono assumere antinfiammatori polmonari 3 volte l’anno… nella vita esistono priorità e oggi la priorità numero 1 é eliminare la maggior parte del parco inquinante circolante e non dire al 3% della gente che usa il camino che le biomasse non si possono usare.
    poi un’altra cosa, ma se quello che ha fatto il “furbetto” si compra una macchina vecchia da un commerciante che ne ha accumulate, poi questo la rottama e compra un’elettrica, l’obbiettivo è comunque stato centrato no? e non tanto per chi ci ha guadagnato ma quanto perché, nel lungo termine, quello che è passato all’elettrico probabilmente rimarrá all’elettrico.
    Di fatto in Italia si parte sempre prevenuti pensando prima di tutto a come evitare che qualcuno ci guadagni e poi i risultati non arrivano.

    • Nico in questo caso il discorso non è togliere auto inquinanti dalla strada ma di impedire truffe….
      La maggiorazione dell’incentivo nel caso di rottamazione ha lo scopp, sacrosanto di aiutare chi ha auto vetuste ed altamente inquinantina sostituirle con auto nuove non inquinanti… però se tu permetti di accedere all’incemtivo con auto che non c’entrano nulla con chi l’incentivo lo prende non stai aiutando chi l’auto vetusta l’aveva perché non è a lui che va l’incentivo ma anzi va a chi probabilmente si è approfittato di chi aveva l’auto vetusta perché usa la sua auto senza dargli nulla in cambio (al massimo gli darà 100 €).
      Per questo sia il vincolo del possesso da 12 mesi che quello che l’auto debba appartenere ad un convivente sono sacrosanti perché in caso contrario l’incentivo lo prende chi con l’auto rottamafa c’entra ben poco. E se così è vuol dire che quell’auto era in rottamazione anche senza l’incentivo perché il suo reale propretario se ne stava disfacimento a priori (altrimenti non l’avrebbe data praticamente a gratis ad un non propretario che con l’auto in questione nulla c’entra….). Perciò cade anche l’utilità dell’incentivo del togliere dalla strada auto vetuste perché quell’auto nei fatti era già stata tolta dalla strada.

      Ripeto, incentivare la rottamazione di auto vecchie ed inquinanti è più che giusto ma deve essere un incentivo che va solo a chi quell’auto davvero la toglie dalla strada non a chi con quell’auto nulla c’entra e vuole solo utilizzarla per avere soldi che non gli spettano.

    • ….no assoluto….. è giusto questo paletto….ce ne vorrebbero pure altri ben più specifici perché l’italiano medio è alla fin dei conti truffaldino!!

  2. Caro mio, se non hai i soldi, tieni il tuo euro 6 diesel, e non fare il furbetto a carico dei contribuenti. Oppure vai in bici.

  3. Come ho già detto altre volte, rilancio con una provocazione : e se venissero dati più incentivi alle usate e meno alle nuove?
    Così ci sarebbero meno batterie ferme, meno batterie nuove da fare e si andrebbe incontro a chi magari ha meno disponibilità economica….?

  4. Aldilà del giudizio etico soggettivo, io la vedo da un punto di vista strettamente legale. Se fossi un consulente legale (ma NON lo sono, quindi diciamo aspirante consulente o finto consulente, come preferite) il suggerimento che darei a Valerio in qualità di consulente è questo (sempre che il parente è uno di cui si può fidare):
    – Valerio dà i soldi al parente che li usa per acquistare l’auto elettrica nuova intestandosela e rottamando la sua auto Euro 0 prendendo il massimo degli incentivi
    – il parente passerà la vecchia polizza dal vecchio veicolo Euro 0 sul nuovo veicolo elettrico indicando come guidatore effettivo il nome di Valerio. Valerio potrà guidare l’auto elettrica da subito
    – dopo 12 mesi, Valerio vende la sua auto usata sul libero mercato e il parente venderà per 1 Euro l’auto a Valerio che così diventerà intestatario dell’auto elettrica e potrà passare la sua assicurazione dal suo veicolo venduto all’auto elettrica

    Ovviamente tra Valerio e il parente occorre reciproca fiducia per 2 motivi:
    – il parente potrebbe tenersi l’auto e non cederla a Valerio (Valerio potrebbe tutelarsi in diversi modi)
    – se Valerio prende una multa (ad esempio autovelox) senza contestazione immediata, questa arriva al parente

    Il termine dei 12 mesi è previsto dalla legge.

    Sul piano etico, ad ogni modo, ritengo anche io che questa manovra tenda a raggirare lo spirito del provvedimento, pur rimanendo – per quel poco che ne so – nei termini di legge.

  5. Ma smettiamola con questi incentivi. Senza, i prezzi sono costretti ad abbassarsi.
    Ma figurati se devo incentivare un’ auto da 40K euro.
    A chi non puo’ cambiare l’ auto, basterebbero 6K euro di incentivo su un’ auto da 20K.
    Chi vuole il macchinone da 40K spenda i soldi suoi.

  6. Valerio,nessuno le vieta di passare cmq all’elettrico visto il suo entusiasmo …ma l’incentivo come tutte le detrazioni fiscali vanno intesi ed usati in buona fede…altrimenti rimaniamo sempre l’italietta di chi escogita con impegno piani alternativi per aggirare le norme messe

  7. Io come il lettore ho venduto il mio E6D ad un ottimo valore. Attualmente il valore dell’usato pronto subito, è notevole. Ho approfittato dell’abbassamento di prezzo fatto da Tesla, ho potuto usufruire del bonus di 3K€ e mi son tolto il dente… ora ho una Model y da una settimana, con la quale ho percorso 800km.

    Sono d’accordo con chi lamenta il fatto del possesso da più di 12 mesi, mi sembra anche giusto.

    Ma viste le italiche interpretazioni… precedenza a veri proprietari e non ai furbastri.
    12 mesi possono essere non sufficienti, ma già un bel limite…

  8. Scusate mi arrendo ma non ho capito cosa vuol fare Valerio. Vendere il suo diesel euro 6 poi acquistare (se stesso o un parente o un convivente) una Uno euro 0. Aspettare minimo 12 mesi e acquistare una elettrica usufruendo degli incentivi? Ok a parte che usare per 12 mesi una auto vecchissima non sarà piacevole. Ma non ho assolutamente capito cosa c’entra il convivente. Cosa non gli piace???

    • Si lamenta di non poter fare il furbo comprando a 100 euro una macchina ferma in pollaio da vent’anni per avere un incentivo a cui non avrebbe diritto. Il problema del convivente è che così poteva anche risparmiare i 100 euro.

      • Vediamo se ho capito. Il problema di Valerio è che non ha un convivente a cui far comprare un’auto vecchia per poi godere lui, Valerio, degli incentivi? E non può comprarla lui stesso senza usarla per 12 mesi?? Sicuramente Valerio ha il problema che non si esprime bene.

        • No, il problema di Valerio è che voleva utilizzare una vecchia auto non sua (ma di un parente non convivente) per prendersi un incentivo che non gli spetta!!!
          perché nella realtà lui non rottama un bel niente per prendere l’auto nuova… la sua auto la vende ed intasca i soldi…
          Ma vorrebbe che gli si permettesse o di acquistare “per finta” un rottame e di non dover attendere 12 mesi per prenderci gli incentivi oppure, ancor meglio, di poter utilizzare un rottame di estranei (così si risparmia anche la spesa del passaggio di proprietà…) che non fanno parte del suo nucleo familiare….
          Detto in parole ancora più povere si lamenta che gli hanno impedito di fare il solito italianetto furbetto…

  9. Ma zio pera, questo vuole cambiare un Euro6 (che tra l’altro non è nemmeno soggetta a blocchi del traffico) e sottrarre i soldi a chi come me ha una Euro3 diesel da 19 anni e non cambia macchina perché non arriverebbe a fine mese senza incentivi?
    E ha anche la faccia tosta di scrivere lamentandosene?
    È dal 2020 che ci sono incentivi a pioggia e bastava che l’auto avesse 10 anni.
    Ne hanno goduto quelli che avrebbero comunque avuto già le possibilità di cambiare auto, ma con un piccolo sconticino che ha fatto contenti sia loro che i concessionari.
    È ora di finirla con questi regali statali!
    Priorità a chi deve cambiare la macchina perché vive in posti dove ci sono limitazioni del traffico in base all’inquinamento, a chi non la cambia perché non se la può permettere, a chi la usa per andare al lavoro e a chi fa tanti kilometri!
    Negli scorsi anni si sono visti casi in cui si cambiava la seconda macchina con un’elettrica prendendo 18000€ dei nostri soldi per poi fare 1800 km in un anno.
    In Italia stiamo da troppo tempo dando i soldi a ricchi togliendoli ai poveri.
    Poi non lamentatevi se la gente normale va in giro con auto Euro 2 o 3. L’aria che respiriamo è la stessa per tutti, ricchi e poveri.

  10. Mi scusi ma l’acquisto lei a nome del suo parente, che se è un vero parente, dopo 12 mesi fa il passaggio di proprietà a lei. Il problema è che 12 MESI DI POSSESSO PRIMA DEL PASSAGGIO sono RIDICOLI, bisogna inventare chi deve realmente cambiare auto non i furbetti del mercato “usato”.

  11. Scusate, mi spiegate bene? Io non ho capito questa cosa del convivente né quali sono ic limiti per accedere al nuovo ecoincentivo. Ora abbiamo un’auto (elettrica) ed una patente. A breve mia moglie prenderà la patente e vorrei mettermi nella situazione di poter avere gli incentivi, prima o dopo

  12. Il lettore potrebbe far acquistare la nuova auto al parente che potrebbe beneficiare della rottamazione, poi passati 12 mesi acquistare l’auto dal parente.

    Diversamente potrebbe acquistare oggi un’auto euro 0, aspettare i 12 mesi di possesso, requisito necessario per accedere all’incentivo e poi rottamare e acquistare l’auto nuova tra 1 anno (sempre che gli incentivi ci siano ancora).

  13. Mi dispiace per il lettore, ma l’intento è di far demolire auto vecchie da parte di proprietari che non avrebbero mai comprato un’auto nuova.
    Pertanto, a mio avviso è corretto porre dei limiti. Io avrei messo un possesso dei mezzi di almeno 36 mesi, ovvero 3 anni.
    D’altra parte chi acquista un usato continuerà a farlo anche in presenza d’incentivo.
    Un’alternativa sarebbe stata calibrare gli incentivi in base agli anni di possesso. Esempio: all’incentivo fisso di 6.000€ senza rottamazione si poteva incrementare di 1.000 € per ogni 4 anni di possesso per un massimo di 5.000€. Quindi avremmo avuto che chi possiede un E0,E1,E2,E3 e E4:
    – da 4 a 8 anni meno un giorno contributo di 7.000€
    – da 8 a 12 anni meno un giorno contributo di 8.000€
    – da 12 a 16 anni meno un giorno contributo da 9.000€
    – da 16 a 20 anni meno un giorno contributo da 10.000€
    – da 20 anni in poi contributo da 11.000€
    a questi importi si potevano aggiungere ulteriori 1.500€ per redditi ISEE bassi.
    Un meccanismo del genere eviterebbe ogni speculazione. Al massimo si potrebbe tirare dentro al conteggio degli anni anche gli anni di possesso di un defunto a seguito di acquisizione del bene da parte di un erede.
    Per le aziende mi sembra giusto che non accedano agli incentivi. Per loro i mezzi sono beni strumentali che se acquistati sono portati in ammortamento e pertanto vanno ad abbattere il reddito d’impresa su cui calcolare le tasse, in più non sono soggetti ad IVA, ovvero viene portata in detrazione se pagata.

  14. si proceda in questo modo : acquistare auto da demolire , aspettare il tempo necessario per la rottamazione con incentivi e infine vendere l’auto .

    • nel frattempo devi assicurare l’auto e pagare il bollo obbligatoriamente per tutto l’anno (mi pare la legge sia dello scorso dicembre). Potrebbe banalmente non convenire

  15. Il solito italico vizio di voler essere furbi con in più il complesso del dritto…
    Basta vedere cosa è successo con il bonus edilizio.
    Come al solito il cetriolo finisce dall’ortolano che rispetta le regole.
    È un vizio atavico. Dante scrisse “italiano di nascita non di costumi”.
    Avrà avuto le sue ragioni…

    • Concordo.
      Valerio vuole fare le solite furbizie italiote , facendole pagare ai contribuenti.
      L’incentivo è gia enorme (e abnorme).

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