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Risposta ai criticoni dell’elettrico. Coi fatti

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Risposta ai criticoni dell’elettrico. Con i fatti di un viaggio dalla Germania all’Italia e ritorno, non con le parole. Ecco il racconto inviato da Gianluca.
risposta ai criticonirisposta ai criticoni                   di Gianluca De Angelis
“Ho deciso di scrivervi per raccontare un recente viaggio dalla Germania all’Italia e ritorno. Non tanto per fare un resoconto di uno spostamento in elettrico come tanti se ne fanno. Rispetto la decisione della redazione di pubblicare le mail dei cosiddetti criticoni dell’auto elettrica. Ma purtroppo ho l’impressione che il messaggio che passa sia di una tecnologia inutilizzabile, costosa e poco pratica. Inadatta ad un uso normale giornaliero o per lunghi viaggi.

risposta ai criticoniRisposta ai criticoni con una viaggio Germania-Italia e ritorno

Guido elettrico ormai da 3 anni, ma solo recentemente ho cambiato la mia prima auto, la mia amatissima MX-30, con un’auto più grande che mi permettesse proprio di affrontare viaggi più lunghi. E sostituire quando possibile il poco sostenibile e sempre più costoso viaggio in aereo. Ho scelto quindi una Ioniq 5 (sì, esatto, c’è vita oltre Tesla). E, dopo aver fatto subito un viaggio inaugurale a gennaio da Francoforte a Berlino, con neve, vento e temperature ben sotto lo zero, a Pasqua ho deciso di provare a scendere in Abruzzo. Per comodità e non essendo molto abituato a guidare per grandi distanz,e abbiamo deciso di fermarci a dormire una notte in Trentino. Approfittando dell’occasione per visitare luoghi mai visti, per poi proseguire il giorno dopo verso l’Abruzzo. Non ho programmato a tavolino soste per la ricarica. Ho semplicemente lasciato all’auto il compito di trovare le colonnine che avevo impostato come preferibili lungo il percorso.

risposta ai criticoniMai fatto una sosta alla colonnina più lunga di 20/25 minuti

L’auto si è comportata benissimo, anche se sempre in modo un po’ conservativo. Suggerendo dove fermarmi e cambiando in corsa il piano quando ho deciso di spingermi un po’ più in là. Le soste non sono mai state più lunghe di 20/25 minuti. Non ho mai dovuto aspettare che l’auto finisse di ricaricare. Piuttosto eravamo sempre noi in ritardo tra visita ai bagni, autogrill, spuntino o solo sgranchirsi le gambe. Le colonnine sono frequenti in autostrada, sia in Germania e Austria che in Italia. Tutte hanno funzionato bene senza alcun intoppo per avviarle o nell’erogare elettricità a potenze elevate. Non ho avuto difficoltà neanche a ricaricare in AC una volta giunto a destinazione per gli spostamenti locali. Purtroppo il viaggio di andata non è stato semplicissimo per colpa di traffico intenso, neve e pioggia, che ci hanno costretto a lunghe code e a velocità ridotte.

risposta ai criticoniRisposta ai criticoni: spesi di ricariche €253 per 2.850 km

Abbiamo impiegato più di 18 ore per circa 1.300 km divisi appunto in due giorni, incluse 5 soste. Il viaggio di ritorno è stato decisamente più veloce e piacevole, circa 15 ore, sempre diviso in due giorni con 4 soste per altrettanti 1.300 km. In totale l’auto ha registrato 2.850 km con un consumo medio di 19.3 kWh/100km. Capitolo costi: ho sottoscritto Ionity Passport a 5,99€ per un mese, che mi ha permesso di ricaricare a 0,49€/kWh in Germania e Austria e a 0,59€/kWh in Italia. Dove però ho preferito usare l’abbonamento, a suo tempo ancora disponibile, E-moving Extra Large a 122€ per 320 kWh. In totale ho speso quindi 253,38€ per 2.850 km, di cui la stragrande maggioranza in autostrada. Ora ci sarà sicuramente chi dirà che col suo fidato dieselone avrebbe speso di meno, e magari sarà pure vero (?). Ma io l’auto elettrica l’ho voluta comprare non per risparmiare, ma per viaggiare pulito e comodo. Contribuendo nel mio piccolo a non peggiorare ulteriormente la situazione drammatica del pianeta.
IN CONCLUSIONE.Insomma questo non è un racconto di un’avventura, di un viaggio speciale e ardito. Ma di un normalissimo spostamento come se ne fanno già tantissimi, con una nuova tecnologia più sostenibile e decisamente più rilassante.
– Viaggio nei segreti (e nello spazio) del Cybertruck Tesla: guarda il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano
Phoenix
Vesper
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119 COMMENTI

  1. Proprio ora è uscito questo vostro video su youtube.
    https://www.youtube.com/watch?v=f0dCQBlckHI
    Che dice esattamente la reale situazione delle ricariche per l’auto elettrica. E io faccio i complimenti al Sig. Paolo Mariano per l’onestà e la schiettezza con cui dice queste cose.
    Ma attenzione, queste sono le cose che ho sempre detto io e cioè che la rete elettrica italiana non è in grado di fornire un servizio adeguato di ricarica per 40 milioni di autovetture e soprattutto fornirlo dovunque.
    Solo però che quando queste cose le ho dette io sono stato bollinato da troll e hater dell’auto elettrica.
    E per esempio io vedo che ora stanno mettendo in giro delle colonnine fast da 400 KWatt che ricaricano una batteria da EV in 10 minuti. Ma questo significa 800 Volts e 500 Ampere. Ma questi sono dei valori elevatissimi che credevo potesse usufruirne solo certe industrie che fanno processi elettrolitici.
    Ma davvero credete che sia possibile avere simili prestazioni elettriche per decine di migliaia di colonnine sparse sul territorio. E, senza contare il grosso rischio di folgorazione, per costruirle bisogna usare cavi di rame belli grossi e scavare per portarli sul luogo della colonnina, tutte cose che portano ulteriore inquinamento.
    Alla fine se l’obiettivo era ridurre la CO2 sul pianeta, si può dire che si produce più inquinamento di quanto se ne tolga. Ovverosia l’auto elettrica è una cura peggiore del male.

    • Mariano non dice affatto quello che ha capito lei. Mette in guardia da acquisti fatti alla leggera da parte di chi non ha la possibilità di ricarica domestica o sul luogo di lavoro. La rete di ricarica pubblica, infatti, non è ancora tarata sulle esigenze di molti automobilisti elettrici e da un anno a questa parte è anche ingiustificatamente cara. Questo lo diciamo da tempo. Tutto il resto se lo inventa lei, come al solito, ed è totalmente falso.

      • E certo, io dico solo cose false. Poi guarda caso, dopo un pò di tempo si avverano. 🤣🤣
        Il discorso del “ingiustificatamente cara” che dice lei è anche dovuto al costo dello scavo e dei cavi di rame per raggiungere il luogo di ricarica (sono i costi di ammortamento). E vedrete che più va avanti questa storia dell’elettrico e più c’è domanda di rame e più sale il suo prezzo per cui alla fine aumenta il prezzo del KWh (tanto è vero che io consiglio agli amici di investire sul rame).
        Delle persone a Bruxelles hanno pensato all’auto elettrica come soluzione al problema dell’inquinamento. Piccolo problema queste persone non hanno le benché minime competenze per capire tutti i problemi tecnici che ne derivano. E alla fine saranno questi problemi tecnici che affonderanno la cosa.

        • Continui con le suo ossessioni sul rame, gli scavi e gli incompetenti di Bruxelles. Ma lontano da qui, per favore.

        • Dimenticavo….. io mi occupo anche di finanza.
          Degli analisti hanno stimato che per far avvenire la transizione elettrica ci vorrà una domanda di rame pari al 900% di quella attuale. e di conseguenza il rialzo del prezzo del rame sarà semplicemente parabolico.
          E lo si vede anche dal grafico del prezzo del rame che è in chiaro trend rialzista.
          Per cui cavi di rame, avvolgimenti dei motori elettrici, ecc… i prezzi saranno tutti in forte rialzo. E pertanto anche quelli del KWh.

          • Degli analisti hanno stimato che per far avvenire la transizione elettrica ci vorrà una domanda di rame pari al 900% di quella attuale.
            ———-
            sottoscrivo il ‘che mattacchione’
            notoriamente MAI gli ANA-listi, in special modo quelli finanziari, hanno azzeccato una sola previsione, questa previsione che riporta è poi sicuramente frutto di una bevuta smodata
            🙂

          • Beh, che i titoli del rame stiamo avendo un boom, è sotto gli occhi di tutti.
            E comunque, oltre al rame, aggiungerei uranio.
            Quindi, vista la mia attuale allocazione di capitale, non posso che sperare in una crescita sconsiderata del mercato BEV, la cui necessità di energia venga focalizzata prevalentemente sul nucleare. Questo sarebbe fantastico a dir poco… 🙂

        • “al costo dello scavo e dei cavi di rame per raggiungere il luogo di ricarica (sono i costi di ammortamento)”
          Invece Tesla per realizzare i suoi supecharger spende la metà (considerato che fa pagare la metà il kWh erogato)………… La sua spiegazione sul costo del kWh mi sembra smentita dai fatti….

        • Le persone a Bruxelles. E quelle in cina e negli stati uniti? Sottostanno a quello che dice Bruxelles anche loro?

    • Se tornassero in vita i primi automobilisti rimarrebbero senza parole a vedere la rete di distributori…continui a fasciarsi la testa prima che si sia rotta…

  2. Sarà, ma diversi amici che vivono a Roma e che non hanno potuto installare la Wall Box hanno dato via per la disperazione e per i costi l’elettrica. Io ho rinunciato perché tra rata della macchina e costo delle ricariche spendo più di adesso di sola benzina. Next step? GPL e via!

    • Dica ai suoi amici disperati di scriverci. Siamo pronti a pubblicare il resoconto della loro esperienza. Chissà perché non si fanno mai vivi direttamente loro.

  3. Presto i criticoni non avranno più argomenti razionali per sostenere le ICE. Il progresso delle batterie è impetuoso, pochi anni fa non si andava oltre i 500 km. di autonomia, ora sono già in vendita le prime BEV che consentono quasi 1000 km. E i prezzi per Kw sono scesi già tanto, l’anno prossimo si prevede dimezzeranno. E la densità di potenza sta salendo, meno peso e più autonomia. E i tempi di ricarica ormai stanno giungendo ad essere perfino troppo brevi. Senza contare la qualità di guida delle BEV, con una segmento B hai lo stesso confort e sicurezza di una ammiraglia. Belle le ICE, splendidi pezzi di tecnologia nel caso dei marchi blasonati. Ma faranno la fine degli orologi svizzeri, chi può li tiene nel cofanetto, e gira con l’ Apple watch.

    • Proprio un Apple watch da dover caricare ogni giorno spero propriondi no.
      Facciamo la fine di un amico che tra IPhone ed Apple watch quando viaggiamo per lavoro si porta dietro un power bank grande come un mattone..

  4. Prescindendo da tutti i discorsi relativi all’ aspetto economico (facendo i conti, con la mia Toyota Corolla Cross Full Hybrid 199 CV, avrei speso qualcosina in meno senza soste più o meno forzate considerando che con un pieno faccio circa 700 km in autostrada con 15.000 € in meno all’ acquisto) ho tantissimi dubbi sul fatto che l’attuale full electric abbia impatto 0. A partire dall’ estrazione del litio, per andare allo smaltimento delle batterie, al maggior consumo di pneumatici con conseguente aerodispersione delle mescole non proprio esenti da problemi di cancerogenicità, ai pericoli ancora presenti in fatto di incendio, ecc.ecc. (potrei andare avanti ancora per un ora considerando che ho citato solo alcuni dei problemi più noti). Quando l’elettrico sarà “compiuto” (non al litio) sarò il primo ad abbracciarlo. Per ora preferisco lasciarlo ai “pionieri sperimentatori”

    • Benvenuto Ignazio. Lei arriva su Vaielettrico per la prima volta, noi siamo on line da sette anni. Sa quante volte abbiamo pubblicato commenti identici al suo e smentito una per una tutte le sue argomentazioni? I rischi di incendio sono 68 volte minori rispetto alle termiche. Le emissioni di particolato da penumatici sono leggermente superiori ma sono nulle quelle da combustione e quasi inesistenti quelle dei freni. L’estrazione del litio ha un impatto ambientale. Ma il litio si recupera e si ricicla al 90%, come tutti gli altri metalli delle batterie, mentre il petrolio si brucia; in una batteria ne servono 8-10 kg,e una volta sola per tutta la vita dell’auto. Una termica brucia petrolio per otto volte il suo peso nell’arco di vita (in altri termini un’auto che pesa 1,5 tonnellate avrà bruciato 12 tonnellate di petrolio prima di essere rottamata e avrà emesso in atmosfera 30 tonnellate di CO2). Infine non abbiamo mai scritto che le full electric siano a impatto 0. Ma decine di studi hanno dimostrato che l’impatto ambientale nell’arco di vita è circa la metà di quello di una termica.

      • “Ma il litio si recupera e si ricicla al 90%, come tutti gli altri metalli delle batterie, mentre il petrolio si brucia;” e si brucia usando come discarica l’aria che respiriamo

    • non solo l’impatto ambientale Co2 ed estrazione petrolio, la Corolla è anche molto più “cancerogena” (scarico, polveri freni, pneumatici)

      e visto l’alto rischio di incendi, la Corolla la rivenderei subito prima che si attizzi

      Ps: Toyota falsifica i dati di consumo, da mazzette alle riviste, falsifica i crash test, e chissa cosa altro, io non mi fiderei molto a guidare una Corolla

      poi che nome è? COROLLA.. CIAMBELLA.. magari è omomatopeico?

      – la tua corolla costa 44K (!) cioè più di una bev grande (Tesla, Kona) senza incentivi, figurati con gli incentivi; ad oggi bisognerebbe essere ben masochisti

      quindi guidare una corolla è da inquinatori assassini cancerogeni incendiari e masochisti, ecc.ecc. potrei andare avanti ancora per un ora considerando che ho citato solo alcuni dei problemi più noti

  5. Francamente non capisco l’utilità di tutte queste parole. Tra un quinquennio ci saranno auto elettriche con autonomie almeno da 700/800 km, se non 1000, a prezzi abbordabili, quindi i “criticoni” o spariranno (dubito fortemente) o si concentreranno su altro! Possibile che non si riescano mai a vedere le situazioni in prospettiva!? Oggi l’auto elettrica non è per tutti! Ok, chi può o vuole, se la compra, gli altri acquistano ciò che ritengono più opportuno per loro. Punto. Il passaggio all’elettrico sarà, per la stragrande maggioranza delle persone, naturale e detteto da interessi economici: quando costerà meno del motore termico lo acquisteranno. Poi rimarranno quel 10% di ostinati che tra dieci anni saranno ancora lì a piagnucolare, ma a quel punto saranno affari loro… Non dimentichiamoci che per lavoro una minima parte della popolazione percorre sempre 5/600 km al giorno. La stragrande maggioranza percorre tratti relativamente brevi in auto e lunghi due volte l’anno per andare in ferie: https://benzinazero.wordpress.com/2019/01/22/quiz-e-vera-la-leggenda-che-tutti-lavorano-lontanissimo-da-casa-no-solo-una-minoranza/

  6. Alla fine molto belle questa diatriba se conviene la BEV o il diesel in autostrada.
    Spesso si dimentica che quando parliamo di autostrada le BEV sono nelle condizioni di maggior svantaggio mentre le diesel, soprattutto se ben rapportate, sono nelle loro condizioni ideali.
    La risposta “ai criticoni dell’ elettrico” per me è che le BEV hanno stravinto perché se per avere ancora spazio di discussione devo fare il paragone tra il caso peggiore e quello migliore, prendendo le auto elettriche a tutto tondo, hanno già vinto e a mani basse.
    Certamente, per chi fa spesso viaggi autostradali su lunghe percorrenze (più di 400 km) il diesel resta ancora la soluzione più comoda, questo è innegabile. Certamente non la più sostenibile.
    E nel giro di qualche anno probabilmente non sarà neppure la più economica.

  7. OK… ma a parte che il costo è per metà fuori dall’italia (e quindi più conveniente) e hai utilizzato abbonamenti che ora non esistono più… 258 euro per 2850 km sono tanti.. con una volvo v40 diesel (legermente più piccola, o v60 consuma solo 0,5 l/100km e stessa categoria della ioniq) che costa la quasi la metà consumi mediamente il 4 l/100km reali e ne spendi 180€… senza contare il fatto che per una ioniq 5 hai già speso il doppio per l’auto (o il 20% in più per la v60), non sei obbligato a fermarti per fare soste varie per la ricarica (ma volendo le puoi anche fare se vuoi farti un giro e riposarti dal viaggio).
    Detto questo io guido solo la mia Corsa-e, non sono contro l’elettrico, ma quando ho acquistato l’auto io le condizioni erano molto diverse con la promessa che migliorassero ulteriormente… invece il governo e le sue controllate hanno tradito le loro promesse a tutto campo e OGGI fare un viaggio medio-lungo mi costa più di quello che mi costava con la ICE, nonostante il prezzo del diesel sia aumentato molto di più di quello dell’energia elettrica.

    • E dove hai letto scusa che io ho comprato la Ioniq 5 per risparmiare sui viaggi in autostrada?

      Il viaggio per me è un’eccezione e quando lo faccio voglio farlo in modo sostenibile e comodo.
      Di sicuro non voglio farlo in diesel.

      Poi se vogliamo veramente parlare di costi ed essere onesti, non limitiamoci a quanto costa il gasolio vs elettricità. Parliamo anche di bollo, di manutenzione, di vantaggi vari nei parcheggi, zone a traffico limitato, etc.

      • Tu dici che è una risposta ai criticoni, con i fatti… la critica per antonomasia è che costa di più “di carburante” e costa di più l’acquisto, la seconda che devi fermarti a caricare. Ora io uso solo la mia Corsa B.E.V. ma a dir la verità mi sento preso in giro perché a conti fatti nel 2020 era MOLTO più conveniente avere un B.E.V. rispetto ad adesso, l’EU spingeva sulla fine della produzione di I.C.E nel 2035, le tariffe di ricarica pubblica erano umane, bastavano 1 massimo 2 applicazioni per ricaricare praticamente ovunque (anche in roaming europeo), esistevano molte colonnine di ricarica gratuite, nella mia zona anche in Autostrada… Tutto sparito.

        Ad essere sincero oggi ZTL, vantaggi nei parcheggi e manutenzione non sono così vantaggiosi almeno (in italia): per i primi devi prima di tutto sapere in quali comuni è possibile avere agevolazioni, poi per ogni comune devi utilizzare una procedura diversa per registrare la targa del veicolo (come se non fosse possibile incrociare il dato della targa con quello della motorizzazione per sapere se un veicolo è elettrico, visto che ti fai dare già i dati dalla motorizzazione per mandare la multa se è un BEV basterebbe non mandarla) e in alcuni casi aspettare una risposta che può impiegare settimane ad arrivare. Essendo poi una scelta comunale, in tanti comuni non ci sono agevolazioni alcune (nel mio comune, tra l’altro non il più piccolo perché anche capoluogo di regione, non esiste alcuna facilitazione). Per la manutenzione avendo comprato l’estensione di garanzia con i tagliandi inclusi la differenza è di 200 euro spalmati in 5 anni, i pneumatici, per via di peso e coppia durano facilmente 5000km in meno rispetto alla media della mia auto ICE. Oltre la garanzia non v’è certezza e lo scopriremo solo vivendo, sperando di evitare rotture perché tendenzialmente le riparazioni sui B.E.V. sono più costose di quelle sugli I.C.E. … Il bollo sei esente si, ma a parte alcune regioni (in cui non vivo) solo per 5 anni. Ok meglio di niente, ma risparmio 1000 euro, ma ne ho spesi circa 9k in più per acquistare l’auto. Se le tariffe fossero rimaste in rapporto al costo della corrente come nel 2020 ci sarebbe stato un break even point non troppo distante… ma hanno tolto il roaming, gli abbonamenti, aumentato le tariffe, molti comuni hanno smesso di favorire gli EV anziché automatizzare e creare regolamentazioni nazionali per le quali gli EV possano accedere agli stessi vantaggi su tutto il territorio italiano e possa succedere senza dover intervenire su portali (tra l’altro il regolamento della PA in Italia indicherebbe già il principio di non richiedere dati al cittadino quando questi sono già in possesso di un’altra PA). E la ritenzione del valore dell’auto è un’altra incognita.

        Se mi dici che è per l’inquinamento è (parzialmente) vero…Fare lo spostamento con un mezzo della stessa classe con un rapporto massa/numero passeggeri inferiore è sempre più efficiente. Per esempio se uno va in bicicletta hai 15kg/persona, se uno va da solo con un F-150 lightning ha un rapporto di 2900kg/persona, con tutte le vie di mezzo del caso. Inoltre bisogna vedere da dove arriva l’energia, perché se deriva 100% dal carbone non è tanto meglio. Il caso migliore sarebbe energia derivata da fonti sostenibili prodotte in loco, ma purtroppo non tutti hanno i soldi per poter avere una villetta con pannelli solari/eolico/idroelettrico vicino (senza contare che non ci sarebbe abbastanza territorio perché tutti vivano in villette, siamo sovrapopolati e che questo porta alla deforestazione, zone con una densità popolativa maggiore portano vantaggi dal punto di vista della sostenibilità).

        Il tuo “di sicuro non voglio farlo in diesel” suona davvero fanciullesco, come i bambini che ri rispondono “perché di si” alle domande…** Non penso che il B.E.V. sia il male (tanto che la uso tutti i giorni), ma che non possa essere considerato un drop-in replacement per gli I.C.E. in Italia oggi. Non per un motivo tecnologico (se non forse per la difficoltà cronica italiana di avere infrastrutture di distribuzione pubbliche efficienti, ma tecnicamente risolvibile), quanto per un quadro politico/commerciale insostenibile. ** Le case automobilistiche europee che vogliono mantenere margini elevatissimi sulla produzione senza investire in sviluppo tenendo i piedi in 2 scarpe…la stragrande maggioranza delle vendite del mercato europeo è composto da utilitarie mentre la maggior parte delle proposte elettriche SOLIDE si incentrano sul segmento D, dei transatlantici con le ruote, e in tanti garage una Tesla/ioniq5/Mach-e neppure ci entra. Lo Stati sta lasciando a semi-privati l’installazione delle infrastrutture essenziali, aziende che dopo aver tirato soldi pubblici per l’installazione di colonnine, anche in luoghi abbandonati da Dio non solo non le attivano ma aumentano i costi in modo spropositato per rientrare più velocemente degli investimenti (che dovrebbero richiedere più tempo e che LORO hanno fatto “a caso”, per non dire di peggio) creando un cartello su un servizio che dovrebbe essere pubblico ed essenziale (come la corrente elettrica casalinga, l’acqua e probabilmente ai giorni nostri pure l’accesso a internet). Ben vengano le critiche, aiutano a migliorarsi, specie se qualcuno al Governo le ascoltasse…

        • Io non ho scritto il titolo dell’articolo, ma la redazione.

          La mia intenzione era scrivere un report di un viaggio in elettrico e fare notare che non solo è fattibilissimo, ma è soprattutto del tutto normale al giorno d’oggi.

          Ripeto, quando anni fa decisi che avrei voluto un’automobile mi è stato fin da subito chiaro che mai e poi mai avrei comprato un’auto tradizionale. Né ibrida. Solo l’elettrico per me ha senso e di certo sapevo benissimo che i vantaggi economici, soprattutto per quanto riguarda i costi di ricarica (nei primi anni ricaricavo gratis alle colonnine pubbliche della città) non sarebbero duranti in eterno. Mai il voler risparmiare soldi è stato il fattore che mi ha convinto a scegliere elettrico e se per te lo è stato e ora sei deluso, allora mi dispiace per te.

          Niente di fanciullesco quindi. Io faccio ciò che reputo sia giusto, una scelta sostenibile e futuribile; uno dei miei piccoli contributi basati sulla mia realtà, per cercare di evitare la catastrofe a cui come umanità stiamo andando incontro.

        • sempre benvenga la bicicletta 🙂

          ma se fai qualche ricerca trovi che l’auto elettrica ha meno emissioni totali (compreso il contributo per fabbricare la batteria) della termica anche se ricarichi da rete e la rete va con parecchio carbone come in Polonia o India; qui un grafico:
          https://theicct.org/publication/a-global-comparison-of-the-life-cycle-greenhouse-gas-emissions-of-combustion-engine-and-electric-passenger-cars/

          In Italia poi l’energia di rete ha una intensità carbonica chè è circa la metà della Polonia, noi siamo sui 280 gr Co2 per kwh elettrico, e scende ogni anno; rispetto alle emissioni di una ICE c’è un bello stacco (v. stesso grafico sopra), anche l’auto BEV pesa 300kg in più

          le perdite di trasmissione di rete sono poche, anche se girano tante bufale; per arrivare al contatore di casa sono 10% certificate da Areva (vedi nella bolletta), mentre per arrivare in media tensione alle colonnine DC sono 6% ; comprese le perdite di ricaricha alla BEV non superi 22% di perdite totali dalla produzione alla batteria

          considera che la filiera pertrolifera ha circa 26% , e forse di più, di perdite (intese come maggiori emissioni di Co2) prima di arrivare al serbatoio della auto ICE, aggravano il conto

          questa la teoria, poi le colonnonine nostrane.. vabbè ci vorrà pazienza.. o un cambio degli attuali amministratori di nomina politica..

  8. Partiamo da un presupposto, credo a ogni singola parola non metto in dubbio quello che dici. Vorrei rivedere il tutto con gli occhi di chi, al contrario tuo, non sta cercando di “vendere” l’elettrico.

    Capisco il non essere avvezzi a guidare su lunghe distanze, anche se non è il primo viaggio che fai su distanze considerevoli, presumo sia d’accordo anche tu che una grossa fetta di popolazione invece lo è.
    6 pause obbligate in una dozzina di ore (immagino tu abbia ricaricato quando ti sei fermato a dormire a metà strada) un po rognano quando magari te ne faresti soltanto un paio, magari più lunghe ma un paio.. Fermarsi ogni 2 ore circa ok non essere abituati a guidare ma.. Spezza ancora di più il ritmo e la concentrazione, avrò una vescica coi super poteri eppure pensavo di essere normale…
    Anche perché, non è così frequente fare viaggi di questo tipo, avendo la possibilità di impiegare 4 giorni solo di spostamento, molti le vacanze le programmano tutte nel punto di arrivo, ho fatto entrambe le cose (lecco Vieste in 5 notti in 3 città diverse) eh son gusti, ma anche qui.. Sei fortunato che il tuo stile di vita e le tue esigenze erano già compatibili con la bev

    Dato che all’andata hai fatto code, prendo spunto dalle 15h del ritorno, se ho capito giusto un due orette di pause varie con ricariche più la notturna, velocità limite 100….per consumare meno e riuscire a fare solo 5 fermate… 12h-30%= 8.4h…chiaro che è realistico nok si va sempre a quella velocità, fuori autostrada è impossibile (e folle) facciamo… 10h?
    Senza doversi preoccupare della velocità pro autonomia si sarebbero risparmiate 3h,6 se guardiamo andata e ritorno… In pratica sui 4 giorni di viaggio uno in meno..
    Comunque facendo un paio di pause per un paio d’ore in totale, oggi chiunque farebbe lo stesso viaggio in in giornata con la seconda pausa più vicina a destinazione per arrivare più freschi che fa sempre comodo.. Guidare 4 ore di fila dopo aver fatto la pipi a casa prima di partire non lo vedo un dramma come anche non credo che una persona normale debba fermarsi ogni 2h per mangiare o bere un caffè. Si può fare? Assolutamente si, magari prendendo 2 giorni in più di ferie per lo spostamento o riducendo di due giorni là permanenza a destinazione, son scelte personali.
    Nell’ambito dei costi entro poco nel merito, ho un diesel parsimonioso ma senza la sesta marcia, con la velocità limitata a 100 avrei sicuramente speso un po meno contando la partenza col pieno e un piccolo rabbocco in autostrada di un 20€ (dove costa una fucilata per cui si fa poi fuori una volta finiti) a quella velocità consumi niente pure con le termiche. A 130 invece beh, anziché 2 pieni e mezzo (80€ l’uno) tra andata e ritorno ne avrei fatti forse 3 (dannata sesta marcia)… Con un diesel delle dimensioni della ionic però non credo proprio si riesca a tenere minimamente questi costi per cui, come detto in altro commento… Siamo lì

    Per il tuo stile di vacanza, per i tempi che ti piace prendere, per la tua passione nel programmare il viaggio etc etc… Son felicissimo per te
    Purtroppo quello che va bene per te a me starebbe un po’ stretto.. Se dovessi far un viaggio come il tuo nel sicuramente lo deciderei uno o due giorni prima, zaino sul sedile posteriore, pieno al centro commerciale low cost e navigatore puntato… Prima di Google maps si partiva con la cartina ma… Ci son i cartelli stradali ora c’è il navigatore utilissimo con traffico incidenti etc… Non c’è più bisogno di programmare nulla… Non mi va di complicarmi la vita proprio per quando viaggio nel tempo libero, quando non sarà più condizione necessaria sufficiente per far un viaggio in serenità una bev sarà mia! Per ora accetto di non poter entrare in area b per andare in ufficio e mi piglio la metropolitana che è comunque elettrica, ognuno ha le sue priorità io preferisco non dover mai pensare alle esigenze dell’auto quando mi sposto, son egoista mi piace che sia l’auto a pensare di soddisfare le mie di esigenze nel modo meno impattante possibile

    • Io non sto vendendo l’elettrico a nessuno, sto solo raccontando la mia esperienza.

      E no, purtroppo non ho avuto modo di ricaricare nei due pernottamenti.

      Velocità in Italia da codice, in Germania sui 130km/h con tratti dove possibile e sicuro a 140/150. Non esattamente attento ai consumi.
      Ah giusto per precisare, all’andata visto la neve il climatizzatore è stato acceso per molto.

      Ripeto, io parlo di esperienza sul campo, lei con dati teorici, con i se e i ma. Se proprio si fida dei dati, basta calcolare con Google Maps il mio stesso tragitto e uscirà fuori 13 ore e 10 minuti (al momento in cui scrivo) che ricordo non includono soste.

  9. Nessun pericolo di restare a secco, l’auto conosce la posizione delle colonnine, il consumo attuale, lo stato della batteria, quindi ti suggerisce cosa fare.

    Poi ovviamente se uno ignora i suggerimenti e continua a guidare prima o poi resti a secco sia con l’elettrico che con i carburanti.

  10. Aspetto con fiducia i nuovi motori DeepDrive a doppio rotore ..

    Se con piattaforma di trazione a 800V (e magari impianto servizi a 48V..come il cyber truck) ..e le ultime batterie ad alta densità….sarebbe la svolta per i lunghi trasferimenti senza soste ..

    Sono previsti per il 2026…. Io aspetto con fiducia… Potrei cambiare la mia BEV..o passarla a mia moglie.. (se non riesco prima a toglierle la ICE)…

    Ad ogni modo…tra poco queste diatribe tra fazioni sono destinate a sparire.. il progresso avanza… E molto più veloce che nel “campo” delle termiche…

    • Io con curiosità.. Più di capire veramente di quanto aumenterebbero l’efficienza… Perché o ci siamo sempre detti cazzate (nel senso che ci crediamo tutti quanti) e i motori elettrici sulle bev non han mai avuto efficienze reali vicine al 90% o… Tutto sto margine di miglioramento non capisco dove possano tirarlo fuori dal solo motore, il grosso degli sprechi sono lato batteria e fase di ricarica per il calore disperso in quantità per cui boh! Sono veramente curioso! Hai trovato qualche dettaglio in più? Che gli articoli che ho letto erano più che generici

      • Pochi dettagli trapelati…al momento…
        Ma avere motori di pari potenza ma peso fortemente ridotto (oltre alle dimensioni) portano
        alla maggior efficienza del veicolo..anche se nominalmente il rendimento del motore e uguale … Com.meno peso e3no ingombri puoi fare vetture più leggere ed aerodinamica

  11. I criticoni come li definisci tu solitamente per fare 1300 km non impiegano 2 giorni. Avrò scritto almeno 5 volte che per fare Trezzo S/A Tropea (circa 1300 km) quasi sempre impiego 12 ore a velocità 130/140 km/h. Compreso di 3 soste per sgranchire le gambe a me ed ai cani. 1 pieno e qualcosa di gasolio, visto che la 308 sw del 2019 non ha il serbatoi del modello precedente che era più capiente a causa del serbatoio adblue aggiuntivo.
    Quindi anche no, dai.

    • Bravissimo, si goda il suo viaggio senza soste.

      Io il viaggio me lo gestisco come meglio credo anche inserendo una bella gita in Trentino.

      Meno bravo sul fatto che lei continua a inquinare, contribuendo a rendere questo mondo invivibile.

      • Quando ‘inquinare di meno’ sarà anche economico e comodo allora farò la mia scelta ponderata. Ad oggi anche no.

      • Lol il punto non è quello… le critiche sono corrette… inoltre non è detto che un BEV inquini meno di un diesel, dipende da quanti km riuscirai a mettere sul contachilometri prima che venga rottamata. Se vuoi VERAMENTE ridurre l’impatto, riduci gli spostamenti e usa i mezzi di trasporto pubblici.
        O ancora per inquinare meno uno si può fare una vacanza cicloturistica, sicuramente è più efficiente e inquina meno anche di una in BEV.
        Il punto corretto che si viene sollevato è che muoversi in BEV su viaggi medio-lunghi è oggettivamente peggio che con una ICE (direi verso mete distanti oltre il 40% del WLTP), detto questo nella maggior parte dei casi si tratta di < 1% dei viaggi, e condizionare la scelta di un veicolo all'1% degli utilizzi è stupido… ma le tariffe di ricarica italiane lo stanno facendo diventare sempre più sconveniente, tanto che a volte rinuncio all'utilizzo non essenziale/ricreativo dell'auto, rinunciando a diverse attività, perché le ricariche pubbliche farebbero costare questo mio vezzo più di quanto sono disposto a spendere. Se le ricariche pubbliche costassero come 4 anni fa la questione sarebbe differente (ed il costo dell'energia sarebbe equivalente).

      • Ma guardi che Claudiov ha scritto 3 soste, non senza soste. Se poi si vuole fare la gita in Trentino nessuno glielo impedisce, io se partissi da casa per andare a Tropea magari la gita in Trentino anche no. Ma non siamo tutti uguali

    • sopra ai 130 km/h è un reato, se poi la media è pure superiore ai 130 km/h vuol dire che più volte di sono superati i limiti di velocità.
      non sono un santarello,
      eviterei però di sbandierare la cosa come un merito.

  12. 50mila€ per avere un auto che ti fa spendere di più di qualsiasi diesel oggi in commercio. Per non parlare dei tempi di ricarica.

    Il futuro😂

    • Guardi che di troll, qui, ne abbiamo fin sopra i capelli. Si tenga il suo diesel e giri al largo

    • Beh oddio, ho un diesel che è tra quelli che consuma meno in assoluto… E ok, ad andare col limite a 100 all’ora avrei usato 2 pieni e qualche litro(sui 200€ a prezzi italiani), ma mi baso sul viaggiare da solo o in due e con al massimo uno zainetto, qua sembra (magari sbaglio) fossero più persone con annessi bagagli… Il fatto è che la maggior parte dei diesel in giro son suv o simili… Avrebbero speso sostanzialmente uguale

  13. La ioniq 5 me la sono comprata pure io (usata, prima serie. Nuova per me è impensabile ed ad un prezzo spropositato) e devo dire che è un salotto su ruote. La tesla è vero che è migliore a livello software, ma la ioniq non ha nulla da invidiare: tanti km (la versione da 72,5 2wd), comodità e ricariche velocissime quando sei in viaggio. Poi anche l’occhio vuole la sua parte: posso garantire che più di qualcuno si gira meravigliato.

  14. Ho impiegato meno con una modestissima Fiat Uno 55 a benzina degli anni 80, a fare il tragitto Aidone (EN) – Bergamo, traghetto compreso. Se avessi avuto una Panda Diesel 1300 95 CV, si sarebbe fatto ancor meglio. Ma il tempo di tutte ste soste, non ha valore per voi??? Mah….

    • Mi viene il sospetto che il valore del tempo lo conosca di più chi non ha problemi a viaggiare con un’auto da 60.000 € anziché chi si diletta con una citycar, neppure troppo sicura, per migliaia di chilometri.
      Per inciso, se volessi imparare qualcosa sulla vita cercherei di farlo dal primo esempio e non dal secondo.

      • Leonardo, le è percaso caduta un erre moscia da industrialotto con la fabbrichetta del papi? Chiedo per un amico.
        Oppure è uno dei tanti che paga a vita rate di noleggio senza mai possedere nulla.

        • Non tolleriamo che irrida altri lettori. Usi argomenti, se li ha. Ma visti i precedenti dubitiamo fortemente: lei è un solo disturbatore

  15. Non mi sembra una grande prova comunque, ha confermato quello che tutti i criticoni contestano, cioè che in autostrada ogni 250km bisogna fermarsi. Secondo me superata una certa soglia chilometrica (a mio avviso oltre le due, in alcuni casi tre soste), i viaggi autostradali con le BEV cominciano a diventare un po’ troppo onerosi in termini di tempo. Oltretutto lo svantaggio grosso a mio avviso perlomeno in Italia è non avere una HPC ad ogni stazione di servizio. Mi rendo conto che l’investimento è grosso (e va detto FreeToX se non ricordo male pare abbia annunciato di voler coprire tutta la A1), però già questo permetterebbe di svoltare da una situazione in cui praticamente è la macchina ti dice che ti devi fermare altrimenti non arriveresti alla stazione successiva ad avere maggiore margine decisionale su quando fermarsi. A monte di questo, non sono un grande amante dei Supercharger durante gli spostamenti autostradali, odio uscire dai caselli ma a 0.42€/kWh in Italia, cominciano a diventare un’alternativa piuttosto valida anche per me. Tesla a mio avviso con la sua infrastruttura di ricarica, rimane sempre un passo avanti a tutti

    • Il suo caso mi pare esemplare: siete quelli che si stancano a fare troppe soste.
      Praticamente ribaltando le basi di tutta la letteratura e la disciplina in merito 🤷

      • Veramente io sono uno di quelli che 1.300km in macchina li ha fatti una sola volta nella vita per mai più ripeterli. In realtà nemmeno il lettore se li è sparati in un solo giorno (e rispondo anche a lui), ho preso la sua testimonianza per fare delle considerazioni più ampie.
        Tornando a Leonardo, sí io mi stanco se le soste sono troppe, più che altro perché la sosta bagno e/o caffè (che però non posso bere, vivo una vita molto triste per questo) può richiedere 5-10′ nel caso della combinazione delle due esigenze, prolungarla di ulteriori 10-15′ o più, oltre le due volte mi stressa. Ho scelto di viaggiare in elettrico perché generalmente quando viaggio, per motivi non dipendenti dalle mie condizioni psicofisiche, ogni 250-300km mi dovevo comunque fermare anche con le termiche…e allora a quel punto perché non passare a tutti i vantaggi che porta l’elettrico?
        Però di viaggi autostradali ne ho fatti e sono convinto che una HPC ad ogni stazione di servizio alleggerirebbe molto la situazione di chi macina tanti chilometri. Banalmente passare dallo scegliere se fermarsi ogni 40km (o più scendendo a sud) a poterlo fare ogni 15-20 sarebbe una gran cosa, anche a maggior tutela della salute. Se cominciassi a sentirmi stanco (e spesso la stanchezza coglie all’improvviso) sarei tranquillo di potermi fermare dove voglio entro un range chilometrico decente potendo al contempo caricare anche il veicolo senza perdere ulteriori minuti.
        Queste sono mie considerazioni senza la pretesa la mia situazione possa essere quella di tutti

        • -la sosta bagno e/o (…) può richiedere 5-10′ nel caso della combinazione delle due esigenze, prolungarla di ulteriori 10-15′ o più, oltre le due volte mi stressa-

          La capisco perfettamente mi creda.
          Confido però che in un futuro ormai prossimo siano disponibili e va da sè economicamente “acquistabili” anche autoveicoli in grado di ricaricare in un quarto d’ora fino all’80%.
          Una cosa che, a cascata, mi risolverebbe anche tutta una serie di perplessità qualora a destinazione (come ora accade nei miei giri di lavoro) non potessi disporre con certezza di una colonnina di ricarica adatta, nel posto adatto… e magari anche libera valà.
          Cosa che ovviamente, fosse petrcerto presente, mi permetterebbe di sfruttare i tempi morti dove l’auto è ferma. Ma siccome così per adesso non è…

          • Hai mai cronometrato i tempi di una sosta in autostrada? Ti sfido a fare: caffè-pipì-benzina in meno di 20 minuti. Con una elettrica ci metti lo stesso tempo perché rifornisci mentre fai il resto. Provare per credere

          • Guarda, ti giuro che l’ho fatto un sacco di volte proprio per curiosità.

            Calcola che io però viaggio sempre di notte o la mattina a ore antelucane, in modo da potermi permettere i famosi 130 fissi e non trovare nessuno quando mi fermo in autogrill.
            Faccio così da 20 anni.

            Morale: da quando spengo la macchina nel posteggio a quando la riaccendo la media è di 10-12 minuti. ripeto: cronometrati col telefono.
            In autistrada non faccio mai benzina, addirittura col furgone (ma lo dico solo per statistica, come vedi mi fermo eccome) faccio 800 km senza necessità di rifornire.

            Tutto questo senza malizia o per amore di polemica (amore che non ho), ma proprio perché mi piaceva fare il giochino “se avessi l’auto elettrica”.

            Di qui l’interesse o se vogliamo l’attesa per veicoli in grado di ricaricarsi molto velocemente, necessità che poi non avrei tanto sul viaggio in se stesso quanto, come detto, perché una volta arrivato a destinazione non sono mai sicuro di trovare la colonnina adatta alle mie necessità.
            A quel punto se uno non è sicuro di poter mettere a frutto i tempi morti ricaricare diventa una “cosa in più” e di conseguenza pratica da sbrigarsi nel minor tempo possibile.

            Con tutto ciò, non nego assolutamente che il mio commento si riferiva al mio particolarissimo caso. Mi limitavo a dire all’amico Scortese, tale poi solo di nome, che condivido il suo punto di vista.

          • OK, se ti capita una volta di fermarti in autogrill a metà mattina (non parliamo poi di una domenica) e di spostarti poi alla pompa per far benzina, tira fuori il cronometro e fammi sapere.

          • Alessandro anch’io sono piuttosto fiducioso sul fatto che le tempistiche di ricarica ad alta potenza entro il prossimo quinquennio subiranno delle drastiche riduzioni, la maggior parte delle ricerche in ambito batterie parrebbe vertere proprio su questo particolare aspetto.
            Posto che concettualmente la trazione elettrica rispetto a quella termica, porta (e a mio avviso porterà sempre) a muoversi in maniera maggiormente proattiva, sono fiducioso sul fatto che entro una decade gran parte di quelli che vengono percepiti come problemi, non saranno più presenti e che i veicoli proposti permetteranno utilizzi più agevoli in tutti i contesti.

          • -Posto che concettualmente la trazione elettrica rispetto a quella termica, porta (e a mio avviso porterà sempre) a muoversi in maniera maggiormente proattiva-

            Che poi alla fine è vero, perché è vero, però fino a un certo punto secondo me.
            Perché alla fine le vere perplessità nascono nel momento in cui uno deve affrontare un percorso che per lui non è abituale, ma nel momento che per esempio per questioni di lavoro uno vada più o meno sempre in quei cinque, sei, dieci posti… una volta che hai imparato quali sono le colonnine di quei posti, queste non si spostano, la strada non cambia, bene o male si sa che su quella tratta si avrà quel consumo… Insomma diventa routine.
            Questione che tra l’altro con l’auspicabile ampliarsi della rete di ricarica pubblica secondo me finirà ben presto con ridimensionare tutta la pur comprensibile enfasi che viene data ai software di gestione. Che per l’amor di Dio: sono utilissimi, ma se già la percentuale di chi usa un’automobile su lunghe tratte è minoritaria rispetto a quelli che per esempio possono rimanere a tiro della ricarica domestica, la quantità di persone che fa continuamente lunghi percorsi diversi è la frazione di una frazione.
            Insomma, vedremo ben presto. Siamo solo all’inizio.

    • Ma è così difficile leggere o ci sono problemi di comprensione del testo?

      Le soste le ho fatte perché io ne avevo bisogno, non perché l’auto era scarica.

      Mi sono fermato sempre con l’auto che aveva oltre il 20% di batteria, quindi oltre i 100km di autonomia restante. Con la Ioniq 5 si possono fare tranquillamente quasi 400km in autostrada, a voler sfruttare la batteria al massimo e appunto potendo e volendo guidare più a lungo di quanto io mi senta di fare.

      Per quanto riguarda le FreeToX, almeno per il tragitto che ho fatto io, praticamente ci sono colonnine ogni due stazioni di servizio. Di più non serve.

      • Colonnine ogni 2 stazioni, che in autostrada son generalmente a 40km di distanza… Diciamo che se non ti fossi fermato a 100 di autonomia avresti rischiato di rimanere fermo se quelle successive fossero state fuori servizio o occupate per 1h… Per carità è abbastanza normale eh pure viaggiando in termico non è che aspetti di essere in riserva per fare il pieno se sai che hai davanti centinaia di km.

      • Guardi , io non sono sicuramente uno che viene infastidito da chi giustamente preferisce l’auto elettrica ad una qualsiasi altra motorizzazione , anzi ben venga la possibilità di scelta più ampia
        Detto questo però il detto deve essere completo, se allunga il tragitto sfruttando quasi interamente la batteria ( o viaggiando a velocità più sostenute) aumenta il tempo ricarica ( o il numero di soste)
        Lo dico per poterle fare questo esempio
        Soltanto nartedi sono rientrato a Torino da Bruges ( i km sono più o meno quelli) e mi sono fermato a fare benzina in Lussemburgo (sosta tra pieno e wc di una decina di minuti) dopo di che mi sono riformato una decina prima del confine svizzero pranzando in una “trattoria ” che conoscevo fuori autostrada ( vorrei sapere chi pranza o cena in autogril , specie in italia se ci fa o ci è visti i prezzi) e rifacendo il pieno che mi ha permesso il comodo rientro a casa
        Totale 11 ore e 50 minuti pranzo ( veloce ) compreso, mi sono fermato dove ho voluto IO e ho scelto il percorso che ho voluto IO
        Questo pippone è per sottolineare una banalità, così come per la scelta auto anche stili di spostamento e necessità sono diverse e personali e francamente oltre a esperti di auto elettrica ( che accetto ) avere a pontificare anche tuttologi di strategie automobilistiche mi pare un po troppo
        PS sarà per l’abitudine di fare moltissimi km annui ma anche con la mia modesta ibrida da 30k sono arrivato rilassato a casa………sarà stata la “vacanza”

        • Nessuno mette in dubbio che partendo allo stesso momento per un viaggio di 1000km, l’auto a diesel impiegherà meno tempo di un’auto elettrica.

          Il punto è di quanto. E a che prezzo in termini di inquinamento, comfort etc?

          Inoltre forse lei ha un’idea di auto elettrica un po’ datata, di quando si era obbligati a cercare colonnine lungo il tragitto e fare grosse deviazioni.

          Ad oggi, e la cosa può solo che migliorare, anche io mi fermo dove voglio e come per magia c’è un colonnina nei dintorni.

          Per quanto riguarda la sua idea di più tiri la batteria più sì allungano i tempi di ricarica, mi permetta di spiegarle cosa è una curva di ricarica delle batterie. Caricare dal 5% o dal 15% fino all’80% non cambia praticamente nulla in termini di tempo. La batteria si ricarica più velocemente più il suo stato di ricarica è basso.

          Discorso ancora più vero con la Ioniq 5 che è tra le più veloci a ricaricare (10% > 80% in 18 minuti).

          P.S.
          Non mi può lasciare così senza dirmi il nome della trattoria in Svizzera che ha menzionato! Mi potrebbe essere utile (e magari c’è una colonnina nei dintorni).

          • Ma certamente con piacere si tratta della Landgasthof zu hochstetten ma è ancora in Germania non in Svizzera anche se a pochi km dal confine per la precisione a Breisach am rhein
            Per completezza e per far capire cosa intendevo le aggiungo questo
            Scegliere la strada , ho fatto rientro a casa via Lussemburgo- kalsruhe ( navigatore mi dava rientro dalla francia) anche per praticare la seconda libera scelta , dall’ingresso in autostrada in Germania alla sosta al confine svizzero non ho praticamente mai mollato i 150/160 orari che a me oltre al piacere stancano meno dei 100 orari
            De gustibus

      • Ciao Gianluca, credo tu l’abbia presa troppo sul personale. Le mie erano considerazioni partite dalla tua esperienza ma che volevano avere una piega molto più generale. Il succo del discorso è che per chi come te non pesa fermarsi entro un range 240-280km, può andare tutto benissimo, per altri magari meno.
        Ribadisco che per me auto con “basse” autonomie autostradali dovrebbero essere aiutate da una maggiore capillarizzazione della rete di ricarica, in modo tale da potersi gestire meglio soprattutto sulle lunghe tratte (oltre il centro italia credo siamo ben oltre una HPC autostradale ogni 40km, che già per me è tanto).
        Ognuno vive la mobilità con le proprie esperienze e le proprie esigenze, posto che muoversi in elettrico ha altre logiche rispetto alla mobilitá termica e presuppone un adattamento, ci sono già situazioni in cui si potrebbe venire incontro ad una fetta più ampia di consumatori

        • Ciao Edoardo, lungi da me prendere dei commenti online sul personale.

          Commentavo solo la tua affermazione che il mio resoconto suggerisce che in autostrada bisogna fermarsi ogni 250 km, quando ho detto in tutte le salse che le mie soste sono state dettate dalle nostre esigenze e non dalla necessità di ricaricare l’auto.

    • Sì avevo pensato anche io di farlo con la bici che mi sarebbe costato zero, poi però ho optato per una comoda, pulita, sicura auto elettrica.

  16. Leggo il titolo “criticoni”…Si capisce che questi articoli faziosi servano solo ad acchiappare click spaccando il pubblico in fabboy dell’ elettrico e nowatt haters . dato il numero di utenti che commentano i vostri articoli state facendo un ottimo lavoro. Peccato perché un approccio più neutrale da non tifosi, sarebbe un migliore servizio.

  17. Chissà quante ore in più ci hai messo… E non è che conti poco.. Le chiacchiere SN assai.. non SN ancora pronte le auto elettriche..

    • idiozie… faccio oltre 3.000 km al mese per lavoro e famiglia.. ovviamente in elettrico (tesla model 3). zero problemi, mai arrivato tardi a nessun appuntamento.. in 3 mesi risparmiati già quasi 1.000 euro rispetto auto diesel

      • d’accordo se 3000km al mese li fai spalmati bene. Se lavori in città e fai pochi km durante la settimana e concentri i km nel weekend è esponenzialmente più una scomodo. Detto questo avrei voluto acquistare una model 3, ma purtroppo le auto elettriche “buone” sono quasi esclusivamente segmento D o superiore, la model 3 è un transatlantico e non ci stà nel mio garage!!!

          • Lo faccio, ma se la meta si trova oltre l’autonomia del veicolo sei obbligato a caricare fuori se no rimani per strada. Per quello dicevo che se spalmi bene 3000km in un mese diventano 100km al giorno, che con quasi qualsiasi B.E.V. riesci a sostenere caricando solo a casa. Ma nel caso medio (anche nel mio) sarebbero 40 km al giorno dal lunedì al venerdì ricaricabili solo a casa e 550 km nel weekend (e la mia EV ha 330km wltp) in cui FORZATAMENTE devo caricare su ricariche pubbliche.

            In più essendo il viaggio di piacere non necessario, mi instilla il pensiero “se non vado troppo distante questo weekend risparmio X euro di ricarica pubblica” dove la cifra risparmiata è spesso superiore a quella che avrei risparmiato con un veicolo I.C.E. e MOLTO maggiore a quello che spendo normalmente per gli spostamenti lavorativi “obbligatori”, potendo ricaricare a casa. Poi ovvio che avendo un veicolo elettrico con una autonomia maggiore sarebbe possibile arrivare più lontano e probrabilmente con una Model 3LR avrei risolto tutti (o quasi) i problemi, ma ripeto è una porta-aerei e non entra fisicamente nel mio garage.

    • Google Maps indica 13 ore e 8 minuti (senza soste) per lo stesso tragitto che ho fatto io in 15 ore con 4 soste per la ricarica.

      • Ciao Gianluca
        Anche io da tanti anni faccio spostamenti con soste relax…lo facevo in moto..con la fidanzata..poi moglie..
        Lo facevo con le 7 diesel avute ..
        Lo faccio con la BEV da 2 anni..

        Il traffico ed i rischi poi stanno aumentando (troppo nevrotici o distratti molti guidatori)…
        Ogni volta che posso..evito proprio l’ autostrada…
        Se la devo prendere per viaggi di vacanza..programmo tappe di 4/500km giorno..con soste in hotel o agriturismo…che a volte diventano più belle e memorabili della destinazione finale…

        Gli ultimi ad arrivare alla mobilità elettrica saranno giocoforza quelli con budget bassissimi (cui costa troppo pure una BEV usata) e gli irriducibili dei 1000km senza sosta (che non invidio affatto!!).

        Aspetto altri tuoi resoconti..

        Un saluto e..buon viaggio 😁

        • Ciao Damiano,

          Sembra proprio che abbiamo due profili da guidatore molto simili!

          Chissà magari ci incontreremo un giorno in una delle nostre soste!

          Buon viaggio anche a te!

  18. Siamo sempre allo stesso punto, si serve ai criticoni la critica sul piatto d’argento. Lei ha una auto che costa da 49 a 63 Mila euro a seconda dell’ allestimento, non è che sia un pezzo proprio popolare. Seconda cosa, sempre la storia autogrill, spuntino ecc. ma sempre funzionale alla ricarica dell’auto. Ora non è che voglio fare l’eroe ma 5 soste in 1300 km mi paiono troppe. Se si viaggia in autostrada anche solo a 120 , 4 ore di guida si possono fare con un’auto confortevole, non ho esigenze di fermarmi ogni 250 km o poco più se devo intraprendere un lungo viaggio. Per la spesa ok, comunque con una ibrida come la mia avrei speso gli stessi soldi. Resta il vantaggio di non avere buttato fumi in aria, che non è poco. Resto ancora convinto che le bev per adesso sono perfette per l’uso di prossimità, il classico tragitto quotidiano, li sono il massimo. Per i lunghi viaggi credo che per quanto mi riguarda aspetterò ancora

    • Infatti. Con un’auto così costosa essere perlopiù cosi’ vincolato a lei e ogni 250Km ti fermi o “ciaone” e nel frattempo a controllare la pianificazione ed autonomia mentre si guida, a me non pare proprio un viaggio comodo rilassante e con i soldi già solo per l’ auto che avrei speso. Forse magari perché sono abituato a viaggi lunghi.

      • Altra persona con evidenti problemi di comprensione del testo o che fa finta di non capire.

        Io mi sono dovuto fermare ogni 250/300km, non l’auto. Se si è abituati, con questa auto si può guidare tranquillamente quasi 400km prima di ricaricare.

        Altra cosa che non ha capito è che non ho programmato nulla. L’auto lo fa da sola.

        • Guardi, non credo che ci conosciamo, quindi sul fatto di non comprensione del testo, soprassediamo. Le garantisco che capisco benissimo cosa leggo e per sua informazione posseggo una bev da 3 anni ma per i viaggi uso la ibrida. Questione di gusti. Lei ha necessità di fare quelle soste, io no perché riesco a fare tranquillamente 400 km guidando e perché la mia auto ha bisogno di fermarsi circa ogni 700 km in autostrada. Quanto al resto le confido che anche la mia auto si guida nel confort, ha il cambio automatico, tutti gli adas e non ha nulla da invidiare ad una ev. Sono contento che lei sia soddisfatto della sua scelta, secondo me questo sito è utilissimo per raccontare l’esperienza elettrica da vita vissuta, evitando i soliti servizi marchetta su YouTube che sono solo pubblicità, però bisognerebbe accettare di ascoltare anche opinioni diverse. Secondo me.
          Altrimenti se volete che tutti scrivano bravo bravissimo si può anche fare, ma che senso ha?

          • Perfetto, se lei non ha problemi di comprensione del testo mi dica perché scrivere “Seconda cosa, sempre la storia autogrill, spuntino ecc. ma sempre funzionale alla ricarica dell’auto.”

            Dove ha letto che le soste sono state fatte perché l’auto ne aveva bisogno. Ho scritto ovunque nell’articolo e in commenti vari che io ho avuto bisogno di fermarmi 5 volte all’andata e 4 al ritorno. E ovviamente, come lei sicuramente ben sa guidando una elettrica, alla sosta si associa la ricarica.

            Tra le altre cose io non ho scritto per leggere opinioni sul mio modo di viaggiare, su quante soste avrei dovuto fare, a quale velocità sarei dovuto andare, quanto avrei potuto risparmiare, che auto avrei dovuto comprare.

            Io ho riportato la mia esperienza che appunto come dice lei può contribuire alla discussione e magari chiarire qualche dubbio a chi non ha ancora fatto il salto all’elettrico.

          • Cmq mi sono accorto che il mio commento sulla comprensione del testo era in realtà rivolto a Mirco e alla sua brillante affermazione che la mia auto mi costringe a fermarmi ogni 250km e che devo pure programmare le soste, cioè esattamente quello che NON ho scritto nell’articolo.

    • 5 soste al viaggio di andata tra neve, temporali e lunghe code per il traffico. Ero semplicemente molto stanco.

      Al ritorno ho fatto 4 soste che come spiegavo per me sono necessarie visto che proprio non riesco a guidare più di 250/300 km senza fermarmi.

      Quindi il numero delle soste non è dovuto alla necessità di ricaricare, ma semmai ho unito la sosta che serviva a noi per ricaricare.

      Sono sicuro che un’altra persona avrebbe potuto spingere guidando molto più a lungo fino a portare la batteria anche sotto al 10% ogni volta e magari fermarsi due o tre volte.

      • Confermo, anch’io esperienze simili con Model 3.

        Mi fermo perché ho bisogno di riposare un attimo, non strettamente per ricaricare e stacco la ricarica appena ho concluso bagno e caffè.

        Però se ho necessità tiro più a lungo: ad esempio ho fatto un’unica tirata Füssen – Affi, che sono 4 ore di viaggio e circa 350 km, passo del Brennero incluso, senza patemi di ricarica, che è avvenuta velocemente mentre mangiavo un hamburger al Mac Donald dell’uscita di Affi (circa 25 minuti di sosta).

        • Sì ma la sua 350 km non li fa neanche a spinta perché da ciclo wltp si ferma a 380 che significa meno di 300 in autostrada. Lui ogni 260 km è obbligato a fermarsi, anche prima se viaggia a 130 km/h costanti (a meno di non arrivare a caricare prossimi allo 0%).

          • 380 km in ciclo wltp? Forse si confonde con il modello con batteria più piccola.

            Io questa auto la guido, non mi baso su numeri casuali. La Ioniq 5 con batteria da 77 è registrata con 507 km in ciclo wltp che ovviamente non sono reali, soprattutto in autostrada.

            Ma appunto per esperienza, a velocità di codice in autostrada io riesco a fare tranquillamente 370 km, e a tirarle il collo probabilmente raggiungerei anche 400 (che poi sono valori in linea con i dati riportati da EV Database).

            Quindi no, non sono stato obbligato a fermarmi ogni 260 km dall’auto ma dal mio corpo.

    • Non siamo tutti uguali..
      anche io come Gianluca faccio soste ogni 200/250km da sempre..dai tempi della moto…
      L’ ultima volta che ho fatto 850km di fila.. avevo un’ Audi 80…ed era il 1985..

      7 gasolio di fila…ma la sosta relax me la concedo sempre (e se siamo in due o più… non è facile sincronizzare i pee-stop … a volte capita di diversi fermare 2 volte in 100km…😉)

      Quindi asserire che le auto elettriche non sono adatte ai lunghi viaggi è sbagliato… visto quanti c’è ne sono…
      Sono certi guidatori che non sono (ancora) adatti all’ auto elettrica…

  19. Grazie del resoconto probante, credo però che ai soliti criticoni non importi nulla di discutere in maniera seria di questo argomento, loro scrivono solo per fomentare gli animi delle persone che non sanno nulla (nel senso buono) e che sono facilmente influenzabili da questi individui.
    Non mi sembra di aver visto i nomi dei vari criticoni rispondere ai loro stessi articoli, figuriamoci se intervengono in altri che smentiscono le loro affermazioni.

    • In realtà il mio racconto non era rivolto ai criticoni (la redazione ha fatto il titolo, non io).

      Io volevo proprio rivolgermi a chi è onestamente interessato a capire se un viaggio del genere si può fare in elettrico senza troppi sbattimenti. Appunto la normalità di un viaggio in elettrico nel 2024.

      • Allora, devo in parte scusarmi per i modi del mio commento gigante di poco fa, credevo fosse parte della mail il “rivolgersi ai criticoni”

  20. Hai speso 50000 euro senza incentivi per un crossover con architettura 800 volt e 384 km di autonomia wltp che è capace di ricaricare molto velocemente. Presumibilmente ti sei fermato ogni 260 km (ovvero ogni 2 ore circa). Già che c’eri, a 57000 euro c’è la nuova Model 3 Performance con 528 km di autonomia WLTP, io avrei preso quella …

    • Quindi non c è vita oltre la tesla e aggiungo una cosa,se usava i supercharger,risparmiava anche un po’ di soldi

      • Forse avrei risparmiato, ma sicuramente avrei guidato un’auto che proprio non mi piace e ci avrei rimesso sotto altri aspetti, tipo praticità e comfort a bordo.

        Quindi sì, grazie a Dio (e finalmente direi), c’è vita oltre a Tesla.

    • Enzo…se la gatta avesse i maroni…sarebbe un gatto!! Ognuno sceglie l’auto secondo i propri gusti e, a proposito, non mi risulta che tu giri in elettrico…

      • Respira. Non ho detto che ha sbagliato. Ho visto il listino della Ioniq 5 (tra l’altro la mia elettrica preferita è la Ioniq 5 N, pensa te) e ho visto che oggi parte da 10000 euro in più rispetto alla Tesla (e il divario aumenta se si considerano gli incentivi). Neanche a me piacciono gli interni Tesla, solo che ragionando tra me e me ho pensato che se dovessi acquistare una elettrica spendendo 50000 euro farei uno sforzo e prenderei la Model 3 Performance, indubbiamente. Così come, indubbiamente, chiunque può scegliere un altro modello. La mia era una curiosità e Gianluca mi ha risposto: non gli piacciono gli interni della Tesla (concordo!!) e ha pagato la Ioniq 5 meno di 50000 euro (buon per lui, adesso per meno di 50 non te la mollano). Respira.

    • Beh innanzitutto non ho speso 50000 euro.

      Poi a prescindere non spenderei mai soldi per una Tesla che a me semplicemente non piace proprio, dall’estetica, agli interni, le rifiniture il comfort, il dover fare tutto sul tablet. Ottima auto elettrica sicuramente, ma non fa per me.

      Per quanto riguarda le soste, 5 all’andata perché come spiegavo il tempo è stato tremendo e ho incontrato tantissimo traffico che mi hanno stancato moltissimo.

      Ad ogni modo, io ho sempre guidato così, più di 250/300km proprio non riesco a guidare. Quindi mi sarei fermato esattamente allo stesso modo con un’auto a benzina o diesel.

      • Grazie per la risposta, ero curioso.

        P.s.: tra 3 giorni, ovvero il 14 maggio, Hyundai dovrebbe inviare a tutti i possessori una lettera di richiamo (257/021G) per un problema abbastanza serio alla ICCU che, ricevendo troppa corrente, funziona male e non carica la batteria di servizio 12 volt, col rischio di improvviso spegnimento del veicolo mentre è in moto. La ICCU verrà ispezionata e, in alcuni casi, sostituita. Nell’occasione l’officina farà anche un aggiornamento del firmware che dovrebbe mitigare (qualunque cosa significhi) il problema. Nell’attesa un suggerimento: ogni tanto verifica il livello di carica della batteria di servizio, non si sa mai …

        • Grazie della dritta.

          Sapevo di un vecchio problema con la ICCU, ma la mia non sembra esserne interessata.

          Anche i noti problemi con la batteria a 12volt non sembra interessare tutte le auto.

          Vediamo se Hyundai mi contatterà questa volta.

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