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Ricarica on the road? A Milano il cavo passa sopra il marciapiede

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Tesla
Il cavo dell'hotel attraversa il marciapiede

Ecco la ricarica on the road. Da una botola sotto una sedia spunta il cavo che poi corre sul marciapiede, in gran parte protetto da un placca di plastica, fino all’auto. In questo caso una Tesla ma si può caricare anche una Porsche. Siamo a Milano, davanti a un hotel a quattro stelle che offre il servizio stradale. Niente di furtivo. Tutto in regola. Grazie ad un accordo con il Comune il Mokinba Hotels Baviera è un Destination Charging di Tesla.

Soluzione on the road

Le foto che state osservando ci sono state inviate da Patrick Droulers, un pioniere della mobilità elettrica, e ci hanno sorpreso. Ma è tutto regolare ci ha spiegato Patrick: “Un accordo con il Comune di Milano“.

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L’hotel Makinba Bavaria offre il servizio di ricarica on the road

Abbiamo telefonato alla reception dell’hotel e il gentile operatore ci ha confermato: “Si la ricarica è proprio davanti a noi, sulla strada“. Il cavo corre sul marciapiede: “Esatto,  a diposizione dei nostri clienti“.

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Il servizio riservato a Tesla e Porsche costa 30 euro al cliente dell’hotel

Quanto costa? “Sono 30 euro”. Ma questo è un dettaglio rispetto al modello di ricarica. Una soluzione anche per quei condomini dove mancano i box auto, ma anche per bar, negozi, uffici che possono offrire il servizio a clienti e utenti.

Su strada all’estero, ma non mancano soluzioni italiane

A Londra la carica on the road è diffusa tramite i lampioni (leggi qui), ma anche questa può essere un’alternativa da prendere in considerazione soprattutto quando in strada la gran parte delle auto saranno elettriche.

Guardiamo all’estero, non solo Londra. Eppure in Italia ci sono aziende che propongono queste soluzioni dal lontano 2011, ne abbiamo scritto nel 2017 (leggi qui), più altre  recenti (leggi qui) che però non ricevono attenzione dai Comuni. Nel capoluogo lombardo dovrebbero preso arrivare anche le City Plug ideate da A2A. Servirebbe un piano regolatore elettrico comunale per valorizzare la struttura esistente e immaginare soluzioni per comunità post fossili.

Oltre la ricarica in strada, transfer in Tesla e tour milanese in Ape Calessino

Curiosando nel sito dell’hotel per verificare la notizia della ricarica on the road abbiamo scoperto che i Mokinba Hotels hanno scelto Tesla per accompagnare i clienti nei transfer già dal 2019.

Tesla
L’hotel offre anche il transfer elettrico in Tesla

Ma non è finita qui. Sempre sul sito potete scoprire che “Il  Mokinba Hotels ha il piacere di presentarvi un nuovo servizio: MilanoTour con un simpatico Ape Calessino Elettrico. Lasciatevi trasportare in un piacevole e romantico tour attraverso i monumenti più belli di Milano“. Il turismo come volano per la mobilità a emissioni zero.

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20 COMMENTI

  1. Un bel lavorino davvero! Ma a Milano sono molto creativi, anche in Galleria hanno fatto lo stesso accrocchio (e sicuramente con gli stessi permessi) per alimentare l’albero di Natale Gucci, ci sono inciampate decine di persone, la più famosa Caterina Caselli si è rotta anche un braccio!

  2. Si fa uno scavo di 15 cm di larghezza x 15 di profondità, a ridosso del basello (chi è milanese capirà, gli altri possono intuire dalla foto) si mette un paletto anche minimo con attaccata la sua wallbox.
    Se il comune di Mullahno ha permesso sta schifezza e Youssef Al Salah 🤭 non ha niente da dire in merito, gli costava nulla autorizzare d’ufficio un lavoro già in origine fatto un po’ meglio.

  3. Come ci passa una persona disabile in carrozzina in quel punto? Poi parliamo di eliminare le barriere architettoniche? Io licenziarmi il demente del comune di Milano che ha permesso questo scempio

  4. Capisco voler fornire un servizio in più e lodevole per attirare un automobilista che non inquina aria attorno…ma ci vuole buonsenso e decoro… è brutto da vedere e rischia di essere un boomerang per l’immagine del mondo elettrico…sai come potrebbe girare tra i detrattori?…dai è una soluzione davvero fai da tè…non è obbligatorio fornire ricarica se non puoi…se vuoi attirare veicoli elettrici allora dai un voucher per ricarica o card per colonnina più vicina…oppure inventati altro o lascia perdere…ora attraversano marciapiede con prolunga…poi qualcuno chiederà permesso per costeggiare il fabbricato…cosa facciamo,giriamo con le prolunghe per la città?🫣

    • Renderei burocraticamente più semplice piazzare una colonnina sul bordo del marciapiede, anche piccola, con presa Mennekes e card RFID. Quanto potrebbe mai costare in più della soluzione che hanno scelto? Potrei capire se l’installazione fosse temporanea (es. fiera di paese) ma fatta così me pare ‘na str….

  5. Ho sentito, poco fa,che da quelle parti anche cavi x alberi di Natale sono stesi a discapito della sicurezza…la cantante Caterina Caselli inciampata e caduta si è rotta l’omero……..

    • Guarda la foto, vedi quella specie di dosso giallo e nero? Quello serve ad indicare alle persone che devono alzare il piede di 4cm per passare, ovvio è che se la gente non guarda nemmeno dove cammina ci sta un problema di fondo legato alla vista delle persone e in quel caso l’unica cosa da fare è una visita oculistica.

  6. Quante critiche, per carità anche giuste, ma non vedo particolari sollevazioni popolari per lo stato delle italiche strade e marciapiedi, ben più pericolose di queste.
    Ma qua c’è di mezzo una elettrica, quindi…

    • Perché, conosci qualcuno che non si lamenta dello stato delle strade e dei marciapiedi? Qui dove abito io, a Francavilla al Mare, qualche anno fa ci fu una sollevazione per la decisione dell’allora sindaco di rimuovere tutti gli alberi piantati decenni fa lungo i marciapiedi di una tratta cittadina importante, perché erano divenuti impraticabili, tali da obbligare a procedere con i passeggini in mezzo alla carreggiata, ma lui andò per la sua strada, incurante delle denunce e manifestazioni degli estremisti pseudo-ambientalisti, e ora gli siamo ancora tutti grati per aver risolto un problema di decoro e sicurezza. E qui leggo che quella dei cavi a terra sarebbe “Una soluzione anche per quei condomini dove mancano i box auto, ma anche per bar, negozi, uffici…”. Per me questo modo di pensare rappresenta un altro esempio di estremismo, mentre sicuramente esistono ben altre opportunità per raccordare i punti di ricarica, come quelli di recente adottati da Pescara nel cuore della città, sfruttando dei lampioni

  7. Il fatto che la redazione sembri promuovere una soluzione simile, anziché tacciarla quantomeno di pressapochismo in perfetto stile città sudamericane, la dice lunga sul suo grado di obiettività… Tutto, purché elettrico, alla faccia di portatori di handicap, genitori con passeggini e degli stessi bambini, oltre che della miriade di zombie intenti a passeggiare leggendo o agendo sullo smartphone. Se questa, che dovrebbe essere moltiplicata per migliaia di palazzine e centri storici, è una soluzione, non ho parole, e basterebbe essere persone di buon senso per poterlo affermare

    • Dove sarebbe la promozione? Ci risulta che a promuoverla sia stato il Comune di Milano. E se vuole il nostro parere, ha fatto male. Avrebbe dovuto pretendere (e autorizzare) l’installazione di una colonnina vera.

  8. Avrà anche il permesso, ma davvero una cosa così a livello di sicurezza non si può vedere.

    Oltretutto, la Tesla in ricarica è ferma in uno spazio riservato all’hotel, come chiaramente indica il cartello dietro l’auto: perché allora, visto anche il prestigio dell’hotel, non chiedere piuttosto il permesso, approfittando tra l’altro degli incentivi, per installare a fianco del cartello una mini-colonnina proprietaria, o una a torretta a scomparsa con presa Type 2, in modo che il cavo, per raggiungere l’auto in ricarica da quella posizione, non intralci il passaggio pedonale?

    • Sicuramente c’è necessità di soluzioni più adeguate esteticamente e con maggiore sicurezza, ma l’aspetto centrale di questa iniziativa è la necessità di una diffusione capillare delle prese. Bisogna pensarci da ora e trovare le soluzioni più adeguate perchè quando dal 4% di vendita si passerà al 70% e 80% ci sarà una flotta molta grande da curare attraverso una infrastruttura molto diffusa di punti di ricarica

  9. Mi e vi chiedo.
    Ma lo juice booster che ha cavo compatibile con lo schiacciamento da autovettura messo su strada lungo una stradina a senso unico per collegare l’autovettura al punto di ricarica di un abitazione che affaccia su strada?!

  10. Mi chiedo cosa abbia pagato questo hotel per avere il permesso ad un collegamento che è uno scempio a livello di sicurezza. Ma ci rendiamo conto??? una botola aperta su un marciapiede e un cavo a 220V che attraversa la strada. Da galera! Lo dico da responsabile della sicurezza in azienda…

  11. Tutto bene, ma il coperchio di quella botola lasciato così è pericoloso e sicuramente non in linea con la normativa che regola gli interventi che vanno a modificare marciapiedi pubblici. Non credo che il permesso presentato in comune prevedesse una soluzione di questo tipo. Suvvia, ci vuole poco a fare di meglio.

    • /// il coperchio di quella botola lasciato così è pericoloso e sicuramente non in linea con la normativa \\\ Fra l’altro la botola è proprio accanto alla sedia anziché al tavolino.. E secondo me anche la protezione “simil- dosso” del cavo che attraversa il marciapiede non scherza.

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