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Anche Esso investe sul litio. L’Italia? Ultimo covo di petrolhead

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Due tecnici di ExxonMobil impegnati nelle attività di estrazione del litio.

Persino Esso investe sull’elettrico estraendo litio in Arkansas, ma la cosa «non fa notizia nel covo degli irriducibili del cilindro e del pistone: l’Italia». Lo scrive Nicola Armaroli su LinkedIn, riprendendo un articolo del Financial Times.

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Come avverrà l’estrazione del litio (grafico dal sito Exxon-Mobil).

Persino Esso si butta sulle materie prime per batterie

Anche le Big Oil si sono rese conto che l’elettrico sta guadagnando quote di mercato in tutto il mondo. E non investono solo nelle reti di ricarica. Utilizzando il loro know-how, puntano su un settore chiave come la perforazione e la lavorazione delle materie prime, molto più redditizio. Riportando la notizia il Financial Times cita una dichiarazione di Dan Amman, capo del Low-Carbon Emission Business di Exxon: “Pensiamo di costruire un’attività redditizia e in forte crescita a lungo termine. Stiamo perforando pozzi a 3 mila metri di profondità in questi serbatoi di acqua salata. Questo ovviamente fa parte delle nostre competenze“.

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(foto dal sito ExxonMobil).

Armaroli: “Solo l’Italia resta il covo di cilindri e pistoni”

La notizia è stata commentata su LinkedIn dal professor Nicola Armaroli, esperto del CNR, non senza amarezza:  “L’elettrificazione è un processo irreversibile, ne prende atto anche Esso. La cosa non fa notizia nel covo degli irriducibili del cilindro e del pistone: l’Italia. Un Paese dove anche le testate più insospettabili si stanno ora impegnando in una sistematica opera di agghiacciante disinformazione“.

Ovviamente il colosso americano si muove fiutando un grande affare, non certo per salvare il pianeta. Secondo l’AIE, Agenzia internazionale per l’energia, il consumo di litio potrebbe aumentare fino a 40 volte tra il 2020 e il 2040.

Vedi il video e leggiNicola Armaroli: la verità in pillole su auto elettriche e dintorni

E le Big Oil non hanno nessuna intenzione di lasciare alla Cina un business colossale. Secondo Amman, l’investimento nell’Arkansas, denominato Mobile Lithium, arriverà a sviluppare un business valutato miliardi di di dollari. 

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22 COMMENTI

  1. Ma certo! HA colpa dei politici inioranti che noi itaGliani non compriamo l’auto elettrica!
    Eni investe nel litio per ECOLOGIA! non per i profitti monstre che si prospettano…. così come le grandi case automobilistiche, investono nell’elettrico perchè vogliono ripulire il Mondo, non per i “utili a due cifre” che pure un loro esponente (Tavares, mica l’ultimo dei pirla) professava.
    Siamo noi italiani pistonari a remare contro, non il fatto che un’utilitaria (tipo la Spring, cinesona al 100%) costi 20k (6-7 mesi di stipendio per un’italiano medio), o che in generale visto i costi folli delle auto ci sia gente con veicoli di 8-10 e più anni che PREGA che non si guastino mai, o che una bella fetta di noi vive in condominio senza box/ricarica, o che vive in paesi con DUE colonnine in toto (e spesso sono “prenotate” fisse da altri scienziati super altruisti che piazzano le loro auto lì come se fossero posti di proprietà esclusiva), o che ancora nessuna casa garantisca assistenza adeguata (basta leggere i forum eh)…..
    Noooo, ma va, è solo la nostra fissazione coi pistoni e il fumo, solo quello.
    L’elettrico “tuttomoltopiùsemplice” eppure ci ballano 10-12k di differenza dalla pari termica, perchè?

    • vabbè, e anche oggi lo riscrivo, che non sono 10-12e di differenza, ma molti meno o nessuno, e poi ci sarebbe il discorso TCO; e che chi non ha budget prende auto usate; le auto elettriche nuove sono in competizione con le auto termiche nuove

      Auto segmento C :

      – MG4 elettrica 27.000e (compresi -3000e incentivi)
      costa meno delle media delle auto termiche segmento C,
      poi mettiamoci altri -1500e risparmiati sui bolli e siamo già vicini ai prezzi delle Dacia termiche low cost

      poi se si ricarica a casa c’è anche un buon risparmio sul carburante che va a ripagare l’auto

      Segmento A-B:
      – Twingo / e-C3 21.000e (compresi -3000e incentivi),
      e -1000e risparmio sui bolli, etc

      Segmento D:
      – Tesla RWD, costano meno delle termiche simili

      PS: anche MG e a altre elettriche fanno sconti in concessionaria, cosi come le auto termiche, questi sono i prezzi di listino

  2. Interessante ma comuque da tenere d’occhio come operano queste big company

    in una intervista un tecnico suggeriva che la parte delicata è che oltre a estrarre acqua dai pozzi profondi, reimmettono anche acqua (dopo aver estratti il litio e quant’altro valga la pena separare), andrà controllato come e cosa reimmettono;
    se non altro oggi è meglio che negli anni 70, ci sono più occhi a controllare

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    ci sono progetti simili ma oere aree geografiche selezionate aggiungono anche il recupero del calore Geotermico dalle acque prima di reimmetterle nel sottosuolo, questo genererebbe abbastanza energia da sostenere l’estrazione e la lavorazione del litio, anzi con un surplus di energia, rendendo il litio a impatto carbonico zero o negativo

    Vulcan Energy compagnia australiana, con il progetto Zero Carbo Lithium, in Germania e forse anche un progetto pilota nel Lazio

  3. Eh beh se lo scrive armaroli è sicuramente vero, peccato che nel resto del mondo ovunque si va ancora con motori termici, solo noi in Europa ci danni amo tanto nonostante emettiamo appena il 7% di co2 mondiale e siamo migliorati moltissimo negli ultimi 20 anni

    • Due inesattezze su quattro righe: la Cina è il principale mercato al mondo per le auto elettriche (cinque milioni di auto a batteria immatricolate, pari al 38% del totale). L’Europa ha ridotto le emissioni in tutti i settori, tranne che nel trasporto su strada.

      • In effetti in Europa siamo indietro rispetto a USA (con Tesla, seconda solo alla BYD come numero di auto vendute, se non erro) e Cina.
        Se in Europa ci “dannassimo” veramente tanto non avremmo avuto il diesel gate, né le nostre industrie sarebbero tanto in difficoltà cercando di recuperare il terreno perso.

      • In Cina dove? Nelle metropoli perché ti danno la targa gratis, appena esci son tutte auto termiche… E quindi la co2 europea vale solo per il trasporto? Ma mi faccia il piacere.
        La Cina non è il mondo

        • Stia calmo. “In Cina dove”? In tutta la Cina: ogni 100 auto vendute, 38 sono a batteria. La Cina non è il mondo, ma è circa tre volte l’Europa. E Cina più Europa fanno otto volte l’America. E la metà del mercato auto mondiale. Lei ha dati diversi?

    • Marco non lo dica, non dica che l’Europa pesa poco nelle emissioni di Co2…a tale affermazione, che non è possibile smentire, le diranno sempre che noi dobbiamo essere il buon esempio per salavate il mondo

      • cosa c’è da smentire, un avverbio? poche o tante?
        bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

        numericamente abbiamo lo stesso tasso medio di emissioni annue per abitante della Cina, e sappiamo che non è un livello sostenibile

        peggio di noi come livello per abitante ci sono giusto USA, Russia, Stati arabi ricchi

        poi egoisticamente vogliamo anche essere della partita tecnologica dei prossimi anni, risparmio e indipendenza energetica e affari commerciali con le altre economie che a breve faranno lo stesso percorso

  4. Care case automobilistiche, costruite una piccola sportiva elettrica a trazione posteriore, che pesi il giusto e che non costi una fucilata (max 40k), magari anche con un cambio manuale (mi va bene anche simulato) ed i suoni del motore selezionabili, 2 posti secca o coupe 2+2 e giuro che la affianco alle mie ICE.
    Promesso

    • Una cosa che non smette di divertirmi è constatare che molti amati dell’elettrico non riescono assolutamente a convincersi che con i giusti argomenti quelli che loro pensano essere i loro peggiori avversari sarebbero al contrario i loro migliori alleati.
      Certo, ci vogliono gli argomenti giusti… bisogna che tutti abbiano Il coraggio e la voglia di fare quel passettino in più per trovarsi a metà strada 😉

      • Ma che gli “argomenti giusti” siano “un cambio manuale (mi va bene anche simulato) ed i suoni del motore selezionabili” non si può sentire, dai! 😱😱😱

          • Francesco bisogna capire che il gioco è un pochino differente.
            L’elettrico ha una sua dignità, inutile rincorrere cose che stanno bene dove stanno. Tipo la frizione o il suono di un bel V6 Busso.
            Bisogna avere il coraggio di guardare oltre, andando a ripescare dal passato solo quello che serve allo scopo.
            Porti pazienza, il tempo sarà galantuomo.
            Quello che non mi stancherò mai di ripetere è che l’elettrico ha delle potenzialità stupefacenti, il piccolo problema è che chi è interessato adesso all’elettrico non ha mai avuto particolarmente piacere nei confronti di un certo tipo di discorso. E di conseguenza, con rispetto parlando, non ci capisce niente di queste cose.
            Praticamente per ora è stato come mettere in mano un Kalashnikov a Gandhi.

  5. Mi permetto solo una piccola rettifica: più che patiti di cilindro e pistone abbiamo politici patiti del giro di denaro riveniente dalle royalties petrolifere e tanto altro.

    E i 63 miliardi di sussidi al fossile regalati dal governo ai fossili? Possibile che non ne parla nessuno, cribbio sono oltre mille euro a testa a cittadino?!?!?!?

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