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Parcheggio selvaggio nelle colonnine: linea dura o…?

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Foto dal nostro archivio: in una ricarica Iper due colonnine su tre occupate da abusivi.
Parcheggio selvaggio nelle colonnine, due pareri: chi invoca i dissuasori e chi invece lamenta che non si biasima chi ricarica a lungo nelle stazioni gratis. Vaielettrico risponde. Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it 

parcheggio selvaggio nelle colonnineParcheggio selvaggio nelle colonnine: contro  gli abusivi i dissuasori

“Innanzitutto i complimenti per la vostra rivista. Scrivo in merito al problema del parcheggio negli stalli destinati alla ricarica delle auto elettriche occupato da auto termiche. Secondo me si potrebbero installare dei dissuasori collegati alla colonnina di ricarica che si sbloccano con l’ attivazione della stessa. Così da impedirne l’accesso a chi non ha intenzione di ricaricare. Dal momento dell’attivazione parte l’addebito per il parcheggio anche senza ricarica, in modo da dissuadere anche chi parcheggia con un’elettrica senza ricaricare. Grazie per il vostro servizio. Fernando Dell’Anna 

Parcheggio selvaggio nelle colonnineE chi ha auto da 50/60 mila euro e ricarica gratis al supermarket?

“Leggo spesso il vostro blog, non ho nulla contro l’elettrico (se non per i costi di acquisto che per certi italiani sono ancora molto alti). Noto però, con dispiacere una certa ‘ipocrisia’. Pubblicate notizie su chi parcheggia abusivamente e in maniera scorretta nelle zone di ricarica elettrica. Senza fare menzione di chi ha auto da 50/60 mila euro e la porta a caricare gratis nei supermercati, tornandosene a casa in monopattino, bici o a piedi. Occupando la zona per l’intera giornata e di conseguenza, fregandosene di tutti. In un articolo pro elettrico avete, di fatto, creato un paradosso cercando di far capire che ci sono i ‘superfanatici’ dei motori tradizionali. Con il risultato che sembra che chi si può permettere un elettrico è il solo ad avere la verità in tasca. Io dico: ben venga il progresso, ma con i giusti pro e contro. Alberto
Parcheggio selvaggio nelle colonnine
Roma, Ponte Milvio: colonnina Enel X Way perennemente utilizzata come parcheggio.

Risposta. I dissuasori potrebbero essere una soluzione, ma di fatto purtroppo possono essere installati solo nelle aree private. Nelle colonnine pubbliche, per di più, si porrebbe il problema di come rimuoverli: la cosa più logica è ovviamente collegarli alle app, ma c’è anche chi usa la sola card…La soluzione più logica è che finalmente le varie Polizie Municipali intervengano sanzionando chi impedisce di ricaricare. Esattamente come farebbero in caso di sosta selvaggia che blocchi l’accesso a un distributore di benzina. Quanto alla mail in cui Alberto si scaglia contro chi approfitta delle ricariche gratis, abbiamo pubblicato decine di articoli invocando un maggiore senso civico. Ne ha scritto anche Paolo Mariano, riguardo non solo alle colonnine gratuite dei supermercati, ma anche sull’Autobrennero. E sul tema è intervenuta anche la Lidl, ammettendo che gli abusi sono all’ordine del giorno. Qui la soluzione è limitare la ricarica a un certo numero di kWh o al tempo di sosta. Con sanzioni per chi sgarra e se ne approfitta.

Vaielettrico risponde in VIDEO: qualcosa che ancora forse non sapete della ricarica. Sentite Paolo Mariano… 

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9 COMMENTI

  1. Si era gia’ parlato di questo in altre discussioni. Il concetto parcheggio e ricarica insieme, spesso portato come plus per l’elettrico, comporta innumerevoli problemi perche’ crea possibili storture sia per l’occupazione del prezioso spazio da non EV, e sia con l’occupazione prolungata da parte di EV stesse. Putroppo senza regole chiare e modo di farle rispettare la cosa potra’ ancora peggiorare. Per molti EV early adopter il parcheggiare gratis avendo posti riservati e’ diventato in alcune citta’ un benefit a cui, ovviamente, sara’ difficile rinunciare. Anche li’ ci sono comportamenti non sempre corretti. Allo stesso modo non si possono riservare troppi preziosi spazi alle ricariche in molte citta’, sarebbe come creare privilegi con reazioni poco prevedibili.
    Ma sembra che questo problema sia molto in basso nella lista delle priorita’

  2. Ad Ortisei c’è un parcheggio di un supermercato ove si parcheggia con disco orario, per 90 minuti, e c’è una colonnina ove chi ricarica può starci per 60 minuti.
    Durante il periodo di vacanza non ho mai visto auto termiche in quei posti, forse perché ogni tanto le forze dell’ordine ci fanno un giro ?

  3. Dovrebbero semplicemente colpire duro questi individui che occupano i posti destinati ai veicoli elettrici. Una bella ganascia….

  4. Purtroppo oggigiorno il problema principale deli possessori di auto elettriche è la disponibilità di accesso alle colonnine. Più che l’autonomia o la possibile occupazione di una fast da qualcuno che già è in ricarica, è la sosta selvaggia che crea problemi. La colonnina ENEL X di Ponte Milvio a Roma (inizio di via Flaminia vecchia) è una dannazione. Venerdì scorso alle 12.30 circa 2 vetture ne occupavano contemporaneamente, in orizzontale, gli accessi. Solo dopo aver pazientato e disturbato con il clacson le persone sedute agli adiacenti risroranti, si sono presentati i proprietari delle vetture. Io con laia vettura ci lavoro e 15′ persi sono anche un danno economico oltre che nervoso. Inutile dire che sei vigili urbani neppure l’ombra.
    p. s. Provate al andare all supercharger Tesla di Grosseto, 10 postazioni e possibilità di ricarica quasi nulla.

  5. Continuo a pensare che installare la maggior parte delle colonnine “pubbliche” nei grandi distributori di carburante sia la soluzione più semplice: è già vigilato…
    Se poi è il distributore a dare “la tessera” (come in un posto dove vado io a ricaricare – gratis – vicino a centro commerciale) per far partire la ricarica … magari paghi il servizio in cassa.
    Puoi far colazione (o anche lavorare .. per alcuni lavoratori in smart_working ) durante la ricarica .. e tener d’occhio la vettura..

    Attendo con fiducia un accordo tra ENEL X , BeCharge, A2A etc … e le compagnie petrolifere …

    • Be Charge è già di una compagnia petrolifera, l’Eni, e tra l’altro ha in programma proprio di installare ricariche nei distributori.

  6. Penso che sarebbe il caso, sia per i lettori sia come spunto per la redazione, di dire una volta per tutte che il costo di un pilomat (oggetto + installazione) può ampiamente superare il costo della colonnina stessa (segnatamente se stiamo parlando di una “banale” AC, chiaramente per le fast il discorso è differente)
    Calcolando l’ormai classica piazzola che vede una colonnina AC in grado di servire due parcheggi, ciò vorrebbe dire installare due pilomat per ogni colonnina.
    Inoltre il pilomat, oggetto di per sè robusto e ben fatto, può essere comunque soggetto ad una manutenzione in loco e statisticamente più frequente rispetto alla colonnina stessa, specie perchè posizionato su area pubblica.

    Quindi giusto farsi venire l’idea.
    Ma non è così semplice come sembra.
    E soprattutto è molto costoso.

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