Home Tecnologia NewMotion (Shell) fa i raggi X agli utenti EV: tante sorprese

NewMotion (Shell) fa i raggi X agli utenti EV: tante sorprese

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newmotion bmw

Secondo un Report pubblicato da NewMotion (gruppo Shell) 9 automobilisti automobilisti elettrici europei su 10 sono soddisfatti della scelta. Il 60%  ritiene che nel 2030 i veicoli alla spina saranno predominanti in tutto il continente. Il 14% punta invece sull’idrogeno, il 13% sull’ibrido e il 12% sulla resilienza del motore termico. Solo il 2% pensa di tornare all’auto tradizionale. Tante le sorprese. Smentite le opinioni  correnti su autonomia, percorrenza, costi.

Non solo urban car: il 44% si muove fuori città

Per realizzare l’indagine, la più completa di sempre in Europa, NewMotion, controllata di Shell nella e-mobility, ha interpellato 5.493 utenti in Germania, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Belgio più 700 in altri Paesi europei.   Il Report di NewMotion, appena pubblicato, sfata anche molti luoghi comuni. Per esempio, che l’auto elettrica sia un mezzo da città: il 44% degli utenti, infatti, vive nell’hinterland, contro il 37% che vive nei centro urbani e il 19% in campagna.

Più del 60% fa oltre 25.000 km all’anno

Le percorrenze medie sono di conseguenza più elevate di quel che si immagina: il 28,40% sta fra i 15 e i 25 mila km annui, il 26,4 fra i 25 e i 50 mila e il 3,3 addirittura oltre i 50 mila. E il 71% del campione ritiene che l’autonomia della propria auto sia sufficiente a coprire le esigenze di uso quotidiano.

Questione di risparmio, non di ambiente

Il 72% ricarica abitualmente in casa propria, il 55% lo fa al lavoro. Tra chi non ha un box con caricatore a domicilio, il 53% non può nemmeno fare il pieno al lavoro; utilizza quindi solo ricariche pubbliche. Il 61% ha scelto l’auto elettrica per motivi economici. Dichiara infatti di aver risparmiato. Il 58% per il piacere della guida, il 25% per i benefici accessori (parcheggi, accesso ai  entri storici e corsie preferenziali) il 23 % per i benefici fiscali e gli incentivi e solamente il 10% per sensibilità ambientale. Tuttavia l’81% degli intervistati da NewMotion si ritiene sensibile ai problemi della sostenibilità. Insomma, la scelta dell’auto elettrica ha una forte connotazione di razionalità.

Servono più colonnine e pagamenti più smart

Cosa serve ancora per migliorare l’esperienza di guida? Per il 46% del campione ci vorrebbero più punti di ricarica e il 45% è preoccupato che in futuro possano non essere sufficienti. E il 41% sente la necessità di disporre di un documento di pagamento unico per accedere a tutti i punti di ricarica presenti nel proprio territorio. Infatti oltre la metà del campione antepone la comodità di accesso e pagamento al puro costo della ricarica come criterio di scelta fra le diverse opzioni.

«In NewMotion, vogliamo ridurre le barriere per la guida di veicoli elettrici _ ha commentato Sytse Zuidema, CEO di NewMotion _ Se vogliamo rendere la mobilità elettrica più accessibile, l’intero settore deve diventare più maturo e la collaborazione tra le parti nella transizione energetica, nella produzione di automobili e nella ricarica di veicoli elettrici sarà fondamentale. Questo sarà l’unico modo per essere all’altezza del futuro promettente della guida elettrica».

Colonnine, un business da 38,9 miliardi di euro

Da qui al 2027 il mercato globale delle stazioni di ricarica crescerà del 38,4% all’anno fino a raggiungere un valore finale di 38,9 miliardi di euro. Le stime sono di un secondo Report realizzato da Meticulous Researh. Saranno le più costose stazioni di ricarica fast a fare la parte del leone, grazie agli investimenti dei grandi operatori della ricarica, ma anche di altri operatori commerciali (distribuzione, parcheggiatori, aeroporti e stazioni ferroviarie) e degli enti pubblici.

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