Non sempre la politica pronuncia parole chiare. Questa volta le ha scelte l’eurodeputata Pd Cécile Kyenge in un’interrogazione scritta alla Commissione europea dove indica una delle cause dell’inquinamento di Venezia: i motori marini obsoleti e inquinanti
Lo abbiamo scritto più volte, utilizzando i dati diffusi da Legambiente, che tira brutta aria a Venezia. Nella città senza auto, c’è più inquinamento che nella tangenziale di Mestre. Le denunce sul fenomeno, inviate pure in procura, non sono mancate. Cittadini, comitati, le Municipalità hanno chiesto interventi all’amministrazione comunale che ha promesso ZTL elettriche, riservate solo a barche con la batteria, più altri interventi. Bene, ma ancora non si è visto niente.
Venezia è ricca di risorse elettriche
A Venezia non mancano i punti per ricaricare, non mancano le risorse umane (vedi Piero Tosi e Franco Moro) e quelle economiche, grazie alla nuova imposta di soggiorno. Un tesoretto che, almeno una parte, può andare agli incentivi per la conversione a emissioni zero dei vecchi motori. Ci sono le criticità, ma pure tante le opportunità. Serve, però, una scossa. Dopo la mobilitazione locale il problema inquinamento sta arrivando ai piani alti dell’Unione Europea.
L’interrogazione di Kyenge a Commissione UE
Servono interventi
Nell’interrogazione Kyenge chiede alla Commissione: “Quali provvedimenti intenda prendere affinché il Governo italiano, il Comune di Venezia e gli enti locali coinvolti provvedano a intervenire per la normazione e il controllo delle emissioni nocive agli abitanti“. Un altro tema è legato alle crociere quindi “obbligare le grandi navi a usare in laguna combustibili e tecnologie adeguate a ridurre le emissioni nocive”.