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La Jaguar “regala” l’8% di autonomia in più

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La Jaguar
La Jaguar I-Pace è stata lanciata nel 2018

La Jaguar “regala” l’8% di autonomia in più ai possessori di I-Pace. Lo fa con un aggiornamento del software di bordo da effettuarsi in concessionaria, un bel regalo di Natale.

La Jaguar usa l’esperienza delle corse e dei clienti

La notizia arriva dagli Stati Uniti ed è stata rivelata al sito Electrek da un possessore di I-Pace, Malcolm Bird. Quest’ultimo ha ricevuto dalla Casa produttrice una e-mail in cui si annunciava il “Range Enhancement Program”, il Programma di Aumento dell’autonomia. Secondo l’omologazione americana, si passa da 234 a 252,7 miglia di range. In Europa, con il ciclo WLTP, da 470 a 507,6 km. Diciamo che comunque parlare di 400 km “veri” a questo punto diventa un po’ più convincente.

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Anche l’esperienza accumulata con il campionato monomarca sarebbe servito per dare più autonomia alla I-Pace.

Come ci si è riusciti? In diversi modi. Intervenendo sulla distribuzione della coppia sulla trazione integrale, quando la guida è impostata in Eco-Mode. Ma anche con affinamenti del Thermal Management Control (TMC) in modo da migliorare l’aerodinamica. E anche, importante, ottimizzando il rendimento del pacco-batterie senza inficiarne rendimento e durata nel tempo. Tutti questi accorgimenti deriverebbero da esperienze accumulate con l’attività di racing (la I-Pace da quest’anno ha dato vita a un monomarca che si è corso nei week-end della Formula E). Ma si è lavorato anche sui dati raccolti con l’esperienza dei clienti. Per esempio rimodulando la frenata rigenerativa per tesaurizzare meglio l’energia quando la batteria è carica. La JaguarE recuperarne maggiormente nelle decelerazioni a bassa velocità. Anche l’algoritmo alla base delle previsioni sull’autonomia residua è stato rivisto. In modo da essere più veritiero e corrispondente allo stile di guida. In effetti la stima del range sul display di bordo era stato oggetto di parecchie critiche. Anche da parte di Gian Luca,  che aveva raccontato qui i suoi primi 30 mila km con la I-Pace. Peraltro riscontrando molti più pregi che difetti.

Tesla, Audi…con l’elettrico nulla è per sempre

Come avverrà l’up-grade? I primi acquirenti della Jaguar I-Pace in concessionaria riceveranno un aggiornamento del software. Che porterà anche a una revisione di quel che appare sul display di bordo. L’aggiornamento servirà anche a predisporre la vettura a futuri aggiornamenti da remoto, già possibili per le Tesla e anche per l’Audi e-tron. Proprio la marca dei quattro anelli, recentemente, ha annunciato che i nuovi Suv elettrici che stanno andando in produzione avranno un’autonomia superiore di 25 km rispetto agli esemplari costruiti finora. Il che conferma che l’elettrico è un cantiere aperto. E che, verosmilmente, all’inizio si è preferito procedere con una certa prudenza, proprio perché si entrava in un mondo nuovo.

Audi
L’Audi e-tron 55 ora dichiara 436 km di range: a parità di batterie, ne ha “spremuti” 25 in più.

Anche la Tesla, come si diceva, procede spesso ad aggiornamenti del software. A volte lo fa migliorando l’autonomia, a volte restringendola. O questo almeno è quanto sostiene un automobilista americano, David Rasmussen. Che ha fatto causa all’azienda sostenendo che un aggiornamento aveva portato via oltre 20 km di range al suo Model S (leggi qui). Diciamo in conclusione che, soprattutto con l’elettrico, vale il detto che “nulla è per sempre“. Siamo in presenza di computer con le ruote, il cui cuore tecnologico può essere rivisto in qualsiasi momento. Anche a distanza. Che lo vogliamo o no.

 

 

 

 

 

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