La 500e ha già raggiunto le 12 mila prenotazioni. E, secondo il n.1 della Fiat, Olivier Francois, solo il 14% dei clienti guida già auto del marchio torinese.
La 500e vuole essere “la Tesla delle citycar”
La 500 eInsomma, un’auto “da conquista”, come la definirebbero gli esperti di marketing. In pratica, secondo quanto detto da Francois alla rivista inglese AUTOCAR, oltre 10.300 acquirenti, sui 12 mila totali, sono nuovi clienti strappati ad altre marche. “Questo è un incredibile livello di conquista. Penso che ci fosse bisogno di un’auto per la città sexy. Penso che la Tesla sia un’auto sorprendente, ma sono anche sicuro che i clienti non avessero trovato l’equivalente nelle auto più piccole fino ad ora“.
Insomma, il manager francese insiste sul concetto della 500 elettrica come “la Tesla delle citycar“. Mentre un’altra testata inglese, CARBUYER, considerata la Bibbia di chi deve scegliere un’auto, ha stilato la sua pagella sulla Nuova Fiat a batterie. Un giudizio che si riassume in tre “pro” e tre “contro”. I primi: economica da gestire, autonomia di 199 miglia (320 km), auto che si fa desiderare. I contro: bagagliaio piccolo, costosa da acquistare, sterzo molto “leggero”.
La produzione 2020 prevista in 15 mila unità
Come giudicare la raccolta-ordini della 500e in queste prime settimane? Una partenza incoraggiante, che accompagna la salita produttiva a Mirafiori. A maggio la Fiat aveva comunicato i quantitativi previsti per il 2020, 15 mila auto nel periodo settembre-dicembre. Con la catena di montaggio a regime proprio nel mese di novembre, con 6 mila unità prodotte.
In pratica, considerando gli ordini che si raccoglieranno fino a fine anno, la produzione di quest’anno si può considerare venduta. E in Fiat si sta decidendo che cosa prevedere per il 2021, Covid permettendo, nel primo anno pieno di commercializzazione. Oltre che sui privati, a Torino puntano sull’utilizzo della 500 nei car sharing elettrici cittadini, in crescita in tutta Europa. Uno di questi, LeasysGO, è gestito dalla stessa FCA. Già nel 2021 arriverà a contare su una flotta di 2 mila 500 elettriche, su Torino, Milano, Roma, Barcellona e Lione (qui i dettagli).
— Leggi anche: Volkswagen ID.3, a fine ottobre raccolti 38 mila ordini, 14 mila vetture già consegnate.
Appena arriveranno i Cinesi che hanno factory e tecnologia a livello di Tesla spariranno tutti i marchi Europei Fiat compresa. Hunday insegna.
Un prezzo accettabile una volta detratti gli incentivi sarebbe 17-19mila euro. Gli incentivi adesso sono quanto? 10K? Si arriverebbe a 27-29K senza incentivi, mentre i prezzi di listino sono più alti ancora.
La soglia psicologica dei 20K insomma, sopra quella cifra la vedo male per la 500 elettrica.
E anche arrivando a 17K con incentivi non si arriverebbe ancora alla parità di costo con la termica (e tutte le nostre obiezioni di elettro-entusiasti sui costi a lungo termine si vanno a far benedire con l’acquirente medio).
Anche perché sul costo della ricarica (non domestica) c’è una gran confusione. Anarchia proprio.
Magari è un tema per un articolo che parli dei costi di ricarica.
32 mila euro non è una auto per tutti.
Doveva costare sui 16mila euro.
La stessa tipologia di auto a benzina va dai 8 mila a 10mila euro .
Facendo due conti quanti km devo fare e quanto tempo ci vuole per ammortizzare la differenza.
Per me è fuori mercato
Quale 500 termica costa 8-10 mila euro? Via, sia onesto.
Nello, vatti a studiare i prezzi delle 500 e base.
Quando a ragione parliamo di un prodotto italiano, che il più delle volte si rivela eccellenza, emergono i disfattisti che producono propaganda negativa; gratuita. Credo nei marchi ex Fiat; purtroppo non concediamo il giusto sex symbol e ci affidiamo alle solite Tedesche. Solamente nel nostro paese si vedono i nostri governanti: Camera, Senato, Governo e diverse Corti non utilizzare le auto italiane. La Giulia non e’ seconda a nessun’altra auto.editate!!!
Un simile articolo NON mi piace !
Mi sembra una semplice promozione commerciale,
Non da alcuna informazione aggiuntiva: molto utili visto che l’auto non è ancora sul mercato,
ad esempio in corrente alternata a quanto carica ?
Ma quale promozione commerciale, Paolo, solo i primi dati di vendita comunicati dalla Fiat. Solo quello: li abbiamo dati per la ID.3, per la Tesla a suo tempo, perché non darli per l’unica auto elettrica italiana?