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Incentivi/ C’è il decreto: 40% alle termiche (e se va bene da maggio)

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(credit foto: Stellantis Media).

Per gli incentivi il decreto del Governo c’è, come riporta il Sole24Ore che ha potuto visionare la bozza. Ma c’è da aspettare ancora il Dpcm, confermati i contributi (fino a 13.750 euro), a disposizione 950 milioni ma 402 milioni sono per le termiche. Alle elettriche solo 240, un quarto del totale.

Attesa infinita: 5 mesi perduti

Il  Dpcm, tra firma di Palazzo Chigi, esame della Corte dei conti, pubblicazione in Gazzetta ufficiale e aggiornamento della piattaforma Invitalia-Mimit arriverà a maggio, se va bene. Cinque mesi perduti. Tempi lunghi che finora hanno bloccato completamente il mercato (attualmente è in vigore il vecchio ecobonus, limitato a 5mila euro).

Ecco come funzionerà il nuovo incentivo

Restano generosi, anche per le termiche, gli incentivi statali che recuperano anche i fondi non spesi nel 2023.

  • Senza rottamazione l’intensità del sostegno cala ma è pur sempre sostanzioso. Ecco i numeri: 6mila euro nella fascia 0-20 (elettriche ma pure alcune plugin), 4mila nella 21-60, zero bonus per le termiche.
  • Euro 4  rottamato porta a un beneficio di 9mila euro per le elettriche (fascia 0-20), 5.500 nella fascia 21-60 e 1.500 nella 61-135.
  • Passiamo all’Euro 3 dove si sale a 10mila, 6mila e 2mila euro.
  • Euro 0, 1 o 2 portano a 11mila, 8mila e 3mila euro. Per tutti questi incentivi è prevista una soglia di prezzo massimo del modello acquistabile, Iva esclusa, fissata a 35mila euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135 e a 45mila euro in quella intermedia 21-60.
  • Isee sotto i 30mila euro. Per elettriche e plugin c’è la  maggiorazione del 25% per singoli componenti di un nucleo familiare con Isee sotto 30mila euro che fanno approdare il beneficiario a 13.500 euro per le auto elettriche.
  • Per i redditi bassi va bene anche la rottamazione di un Euro 5 per un bonus da 8mila euro nella fascia 0-20 e di 5mila in quella 21-60.

Incentivi per usato, scooter, furgoni

Come anche oggi, l’ecobonus vale per altre categorie di veicoli. La novità è l’usato (opportunità offerta anche in alcuni bandi comunali come a Firenze). A iniziare dal termico: Euro 6  con emissioni fino a 160g/km di CO2 e prezzo fino a 25mila euro hanno diritto all’incentivo da 2mila euro rottamando un veicolo da Euro 0 a Euro 4.

sconti askoll

Moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici: contributo del 30% fino a 3mila euro che sale al 40% (fino a 4mila euro) con rottamazione di un veicolo da Euro 0 a Euro 3. Per i modelli non elettrici, fino a Euro 5, sconto de 40% fino a 2.500 euro ma solo a condizione che il venditore pratichi una riduzione aggiuntiva di almeno il 5% e che sia rottamato un veicolo da Euro a Euro 3.

Veicoli commerciali: da minimo di mille euro (sotto 1,5 tonnellate, motore endotermico con rottamazione) a un massimo di 18mila euro (tra 4,25 e 7,2 tonnellate, elettrico o idrogeno con rottamazione).

Attenzione:  non bisogna anticipare niente. Le concessionarie riconosceranno direttamente il contributo e lo recupereranno come credito d’imposta.

Le termiche si mangiano quasi tutti i contributi (oltre il 40%). Alle elettriche un quarto del totale

Il ritornello più cantato da troll, no watt e compagnia bella è l’assistenzialismo sotto forma di contributi alle auto a emissioni zero. Un falso.  L’incentivo è più alto per le elettriche ma costano di più, non inquinano (o molto meno) e alla fine quasi la metà delle risorse è destinate alle termiche.

Riepiloghiamo: 240 milioni per le elettriche, 402 alle termiche e ibride (61-135 grammi CO2/km), il 15% circa, sono destinati alle ibride plug-in (fascia 21-60). Ci sono 20 milioni per i taxi con contributi raddoppiati.

Infine gli altri contributi: alle auto usate (20 milioni), moto, scooter, tricicli e quadricicli (32,5 milioni a quelli elettrici e 5 a quelli a motore termico), veicoli commerciali (53 milioni), noleggio a lungo termine (50 milioni), installazione di impianti a Gpl e metano sulle auto (10 milioni).

Le persone giuridiche possono accedere agli incentivi solo in alcuni casi:  auto nelle fasce 0-20 e 21-60; moto, scooter, tricicli e quadricicli.

I veicoli commerciali sono riservati a Pmi esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi. Nel caso di persone giuridiche, il veicolo deve essere intestato al beneficiario e la proprietà deve essere mantenuta per 24 mesi. Il vincolo di mantenimento è invece di un anno per le persone fisiche.

Non ancora definito il contributo per i contratti di noleggio a lungo termine (almeno 3 anni) di un auto fino a 135 g/km di CO2.

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91 COMMENTI

  1. proprio in questo momento su Sky TG24 si parla di auto elettriche, incentivi, green deal…. un’intervista vergognosa: parlano tutti contro le auto elettriche. Mi domando: come mai le tv invitano sempre e solo (o prevalentemente) interlocutori contro le auto elettriche e contro il green deal ? ma che razza di informazione si fa in questa povera Italia ?

    • Perchè la maggior parte degli editori e dei giornalisti sono alla mercè dei poteri forti, in questo caso i poteri forti ovviamente sono le Case costruttrici d’auto europee che hanno ancora in produzione le auto termiche e i magazzini pieni di queste, da dover smaltire in tutti i modi. Ma soprattutto da parecchio fastidio a loro la concorrenza delle case costruttrici cinesi che in Cina vendono le auto elettriche a metà prezzo rispetto a quelle europee elettriche, e nonostante i dazi e i margini di profitto dei rivenditori in Europa, riescono ad esportare le loro auto in Europa con prezzi consistentemente più bassi.

      • perchè chiamarli “poteri forti”, che fa tanto complotto e vittimismo?
        non sarebbe meglio chiamarli con il loro nome?
        tipo “libero mercato selvaggio”?
        perchè aiuterebbe parecchio a districarsi in vista delle elezioni?
        aiuterebbe a discernere quando c’è da scegliere tra una uscita con gli amici o lo sbavo davanti a 22 in pantaloncini che corrono dietro a un pallone in mezzo al deserto…

        a me fa tenerezza e amarezza leggere “poteri forti”
        e poi veder criticato un mezzo, l’auto elettrica, che non è la libertà dai poteri forti
        ma mi permette di muovermi (quasi) senza finanziare quei 22 e chi li paga.

        Carlo Maria Cipolla ha parlato delle leggi fondamentali della stupidità umana, mi chiedo in quel grafico famoso
        se chi parla di “poteri forti” sia sprovveduto o bandito.

        secondo me chi parla di “poteri forti” in questa maniera nel 2001 era tra quelli che criticava le manifestazioni di Genova contro la globalizzazione.

  2. Si sa se ci saranno anche incentivi regionali da sommare a quelli statali? In particolare per la Lombardia.

    • In alcune Regioni – Valle D’Aosta, Trento, Bolzano esistono e dovrebbero rinnovare anche in Lombardia – e città pure – Firenze, Genova…..

      • per il Veneto purtroppo è tardi, volevo far la combo ed ho fatto la manifestazione di interesse ma bisogna far tutto entro 17 maggio immatricolazione rottamazione ecc quindi direi impossibile. Senza contare che varrebbe se il nuov decreto sarà una fevisione di quello attuale perchè se sarà uno nuovo la combo nn vale più… sarebbe stato bello 8400+11150 🙂

        • Salve, in che senso una revisione e non uno nuovo? E’ riportato nel bando auto regionale? Sono interessato anch’io alla combo… grazie

          • Nel senso che se è un nuovo dpcm e non ho una revisione allora non è più cumulabile col bando della regione Veneto. Ho proprio chiamato la regione e mi hanno detto così … Comunque ormai è tardi anche con la Tesla, direi…

        • x Corrado e magari anche gli incentivi del Comune così fai tombola, se fossi in te magari aspetterei che te la regalano pure con messa in strada inclusa, non si sa mai nella vita….

          • Non ci avevo pensato però Verona, purtroppo non dà incentivi … Non ho capito, è sbagliato cercare di risparmiare ?

  3. Comunque, da Luglio, le auto di nuova immatricolazione, devono avere tutta una serie di adas, che molte auto ora in commercio non hanno….vedasi 500 e Panda sostituita da Pandina appositamente…
    Così contano di svuotare i magazzini appena in tempo, mi sa…
    L’italiano medio è appunto…..medio…

    • Non mi riguarda, ma se dovessi acquistare un’auto nuova in questo momento, preferirei di certo una priva dei nuovi adas, da perfetto italiano medio, piuttosto che essere assistito ancora di più da continui avvisi, che pare saranno legati alla nostra chiara e coerente segnaletica… Ma capisco che l’altro tipo di italiano, da lei rappresentato, avrà sicuramente bisogno di questo nuovo, ulteriore, continuo tutoraggio. Ma lei continui a sentirsi superiore alla media, e a guidare in perenne modalità scuola guida, noi altri ce ne faremo una ragione

      • lei sembra un fan di fleximan, vuole sentirsi libero di sfrecciare davanti un asilo senza essere disturbato da avvisi adas, un italiano medio che vota l’attuale nostro disastroso governo e preferisce comprare un bel cassone endotermico mentre si avvia la desertificazione dei punti di rifornimento petroliferi e con la prospettiva di ritrovarsi tariffe assicurative marziane

        i miei complimentoni per la sagacia

        • Ma smettiamola con questo ridicolo moralismo dei tempi moderni, per carità! Ho tre figli minori, ma come si permette di ergersi su quel piedistallo di cristallo solo per riscuotere qui qualche consenso. Io ho parlato dei “nuovi adas”, quelli che non hanno ancora nemmeno le bev, e qui casca il tuo misero ragionamento sul cassone endotermico, e poi cosa c’entri la politica con questi tecnicismi, me lo saprà spiegare, anzi, eviti proprio, e rimanga confinato nel suo ipocrita recinto moralista

          • Io ho parlato dei “nuovi adas”, quelli che non hanno ancora nemmeno le bev
            ———
            ah, ho capito, lei ha la palla di vetro, è un futurologo

            a proposito di moralismo … c’era un aforisma di Ezra Pound carino
            ‘Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui’

          • i ‘nuovi adas’ sono compresi in ogni singolo sistema di guida autonoma in via di perfezionamento, fsd di Tesla, mobileye di VW , xngp di Xpeng in dimostrazione il 4 aprile, tutti gli altri tantissimi cinesi …. tutti rispettano alla lettera il codice stradale, tutti registrano gli eventi, tutti monitorano perfettamente a 360 gradi, tutti intervengono autonomamente in caso di emergenza, tutti sono già esistenti su tutte le vetture elettriche moderne, eccetera

            di quali tuttora adas inesistenti sulle bev di grazia lei sta cianciando ?

          • Mi dispiace deluderti ma molte BEV e molte nuove termiche questi ADAS li hanno essendo state omologate dopo il 7 luglio 2023.
            Ora è il momento di tutte le nuove auto immatricolate dal 7 luglio 2024.
            D’altro canto ADAS come il mantenimento di corsia o frenata d’emergenza se fossero stati presenti su tutti i modelli oggi avremmo molti meno morti sulle nostre strade cittadine (pedoni e ciclisti).
            Comunque la mia BEV pur di febbraio 2023 li monta di serie e posso garantire che già mi sono stati utili pur avendo una guida abbastanza prudente ma non sufficiente a prevenire completamente gli errori degli altri.
            Una piccola osservazione, alcuni di questi adas potranno essere disattivati prima di partire ma in ogni caso alla successiva ripartenza saranno nuovamente attivi e vi garantisco che alla fine molti italiani per pigrizia smetteranno di disattivarli visto che non sarà così semplice come ingannare i sensori delle cinture di sicurezza.

        • Non ci vuole un futurologo per sapere che da luglio saranno obbligatori i nuovi adas su tutte le nuove immatricolazioni! Peraltro sarebbe bastato leggere il post iniziale di Giovanni per capire a cosa, poi, lei mi stesse rispondendo, ma se questo è il livello degli italiani sopra la media, allora si comprendono molte cose. Io da mediocre italiano le auguro buon pranzo di Pasquetta, scusi se non rispondo con altro aforisma, ma confido nel fatto che ne comprenderà sicuramente il motivo

          • veramente il post iniziale lo avevo letto, era lei che scriveva che preferiva non avere i nuovi adas obbligatori, ma forse lei sogna che basta comprare prima del 4 luglio una auto a livello di adas ‘primitiva’ per poter continuare ad ‘interpretare’ il codice della strada, è un pensiero medio piuttosto ridicolo (credo di essere in sintonia con quanto espresso da Giovanni Battista Dini)

            buone feste

          • Contento lei di palesarsi così prevenuto e arrogante, contento anch’io. E continui a vivere sul suo piedistallo, mi raccomando, che l’Italia ha proprio bisogno di campioni del genere

          • Il codice della strada continuerò a interpretarlo come mi pare e mi piace anche con gli adas visto che sono:
            a) disattivabili
            b) se non lo fossero, una bella passata di ricodifica della centralina e passa la paura

          • rispondo a Plivot , altro genio che continuerà ad ‘interpretare’ il codice della strada
            premesso che se fossi dotato di bazooka e la vedessi sfrecciare davanti alle elementari di mio nipote lei avrebbe terminato i suoi giorni mi chiedo cosa altro deve succedere per far passare la voglia di acquistare una auto privata quindi una auto (figurarsi pure endotermica) senza futuro
            no dico, hanno tappezzato il BelPaese di autovelox, e tutor, limiti 30 kmh o diciamo ‘passo spedito’ ovunque, parcheggi in tripla fila e a pagamento, traffico (nella mia Roma si arriva prima con la bici ovunque), tariffe assicurative mostruose accessibili solo a portafogli gonfi, la guida autonoma ormai pronta con Elon Musk che 5 anni fa all’autonomy day preannunciava la tariffa 18 centesimi a miglio (servizio atteso entro l’anno), tutte le altre case (ad esempio VW con MOIA) con servizi di mobilità pianificati a breve…. si, insomma, QUANDO vi ficcherete in testa che l’auto privata è FINITA ? quando capirete che una azienda auto guadagnerebbe minimo il triplo NON vendendo auto ma utilizzandole per servizi di mobilità ? capisco che sia difficile da accettare , specie per chi è appassionato e per chi fa informazione sul settore auto, ma è così

          • Ma riesci a scindere il concetto di “interpretare il codice della strada” da “usare la strada come un autodromo”? In italia tra segnaletica messa a caxxo di cane, condizioni delle strade inconcepibili ti aspetti che rispetti alla lettera il codice della strada? Ti aspetti che vada a 30 all’ora su una strada extraurbana perchè si sono dimenticati di togliere il cartello? Sempre il solito becero esempio moralista dei bambini e la scuola. Secondo punto abito in sardegna non a Roma la situazione è ben diversa potrei girare con un go-kart che ci vorrebbe un mese prima che qualcuno mi dica qualcosa l’ultima volta che hanno provato a mettere una batteria di autovelox gli hanno dato fuoco, tariffe assicurative ben lontante dall’essere mostruose. Le previsioni del futuro le lascio ai profeti ci sono stati analisti ben più autorevoli e sicuri di te che hanno preso la cantonata del secolo, ma dimentico spesso che qua siamo nella cattedrale del Dio Musk

          • Plivot, lei è un italiano medio classico, un fan di fleximan contro i soprusi ‘legislativi’ quindi ipso facto ‘repressivi’, un evasore ‘per necessità’ quindi autogiustificato, , uno ‘lo fanno tutti e quindi lo faccio pure io, altrimenti che sono fesso io ?’

            il go-kart mi ricorda un responsabile del fisco di un paese estero in visita in Italia per documentarsi sui controlli effettuati dal fisco italiano, il suo stupore per l’enormità dello sforzo italiano profuso per stanare evasori ed elusori, diceva ‘da noi ci sono le tasse e la gente sa che deve pagare e paga spontaneamente altrimenti sa che finirebbe in galera e butteremmo la chiave della cella, noi non facciamo tutti questi controlli, non ne abbiamo bisogno’

            poverino, vive in un paese incivile in cui 18 condoni in due anni mai verrebbero ipotizzati

  4. Prevedo che, anche a questo giro, avanzeranno fondi. Chi ha un euro 0/1/2 dell’auto o non gliene frega nulla o non ha soldi per cambiarla, grosso modo lo stesso ragionamento vale per euro 3 e 4. Stiamo parlando di auto da poco meno di 13/14 anni a salire…

    • Secondo me stai sbagliando alla grande anche perché stanno arrivando anche auto molto economiche come la C3 ma anche la Renault 5 se costa di listino 25k la puoi prendere ad almeno 14k e sono davvero prezzi ottimi, poi i fondi sono per 20k auto circa.. io per esempio ho due auto mokto vecchie e questo potrebbe esssre il mometo giusto per cambiarle tutte e due… Altroché avanzeranno fondi!!!

      • molto economiche proprio no, se scrivi con prezzi ridotti rispetto ai prezzi stellari delle auto elettriche allora si

        • Ma siete ancora ai prezzi stellari? Vada a vedere quanto costa una ibrida Toyota (tecnologia di 30 anni fa…) – e parlo di una Yaris Cross, per non parlare di un RAV4, altro che prezzi stellari delle elettriche. Poi mi confronti una Tesla MY (superaccessoriata di serie) con una pari categoria con gli stessi optional (non di serie) e vediamo quale costa di più. Una Panda è arrivata a costare 16 mila euro…

    • Inoltre non è stato sottolineato bene hanno inserito di nuovo la possibilità non solo a privati ma anche aziende quindi soggetti giuridici cosa molto importante….

        • Perché negli incentivi scorsi molte auto sono state acquistate soprattutto da persone giuridiche e non persone fisiche. Quindi più azienda che persone normali la lavoratori dipendenti per capirci.

    • Per le utilitarie con gli incentivi prendi un’auto per cui spendi molto meno e a prezzi minori di qualsiasi termica

    • Si infatti. Perché le ibride dovrebbero essere incentivare fino a 45k?
      Io avrei addirittura abbassato la soglia di tutte a 30k+iva… Un bel po’ di modelli sono già entro fascia (modelli base di Jeep Avenger, Volvo EX30, MG4, eC3, R5, ecc.) e gli altri che si diano una mossa i costruttori invece di lucrare come fa il Sig. Tavares sui contributi statali. Anche la Sig.ra VW può metterci del suo, che la ID3 più costosa della Tesla M3 non si può vedere!

      • nulla è fatto per niente, è evidente che le lobbies delle case costruttrici e concessionari auto preferiscono avere incentivi soprattutto sulle ibride che sono quelle che vendono di più. Si sento pure da lontano l’odore delle mazzette….

  5. Avrei preferito che gli incentivi fossero contemplati solo per le BEV, ma avrei pure preferito che ne potessero beneficiare solo le BEV con prezzo inferiore a 25.000 € + IVA: io sono e resto convinto che a quel punto le auto elettriche sarebbero finalmente scese al giusto prezzo.

    • Hai ragione, ma per scendere a quel prezzo le case costruttrici avrebbero tardato ancora di più a puntare sulle auto elettriche e avrebbero proseguito pure nella produzione di auto termiche, ovvero prorogando la cessazione di quest’ultime.
      Questo governo, non è certo a favore dell’elettrico, anzi, ne interessa il problema grave dell’inquinamento dell’aria in Italia. E’ già tanto se approvano qualcosina a favore dell’elettrico. Purtroppo la situazione è questa.

  6. questo sito gestito da professionisti dell’informazione automobilistica secondo me dovrebbe far capire alla gente che siamo all’alba dell’auto autonoma elettrica gestita da flotte come previsto da Tony Seba da oltre 10 anni, governi che mantengano la guida umana (figuriamoci addirittura endotermica inquinante) con le consuete conseguenze (incidenti con morti e feriti) saranno mosche bianche di breve durata , comprare una auto è un investimento pluriennale, comprare una auto non dotata di tutto quello che serve per la guida autonoma non è sagace, comprare una auto con l’intenzione di tenerla per sé stessi rischia (ammesso sia mantenuta la guida umana o il veicolo sia stato adeguato per la guida autonoma) di trovarsi tra pochi anni tariffe assicurative stellari

    ecco, secondo me un sito di informazione corretto dovrebbe chiarire questo
    poi ognuno decide quello che vuole

    • Comprare un’automobile dotata di tutto quello che serve per la guida autonoma oggi, cosa comporta in termini di spesa? C’è qualcosa sotto i 50-60.000€? Per quanto l’auto sia un investimento di lungo periodo, dubito che siano molte le famiglie in grado di permetterselo. Ritengo auspicabile che si vada nella direzione di auto non di proprietà a guida autonoma ma credo che la strada sia ancora lunga.

  7. Fortunatamente l’incentivo è soltanto di 2.000€ per le termiche, rimane comunque una vera idiozia incentivare l’acquisto di auto termiche se ci si propone soprattutto il fine di ridurre l’inquinamento dell’aria. Ricordiamoci che la Pianura Padana è tra le zone al mondo con l’aria più tossica al mondo, dovuto appunto in gran parte alle emissioni degli scarichi delle auto termiche, in primis dei diesel (anche quelli recenti, dove si truccano sistematicamente i dati di emissione)
    Questo governo mi delude sempre di più, sembra davvero che a Roma abbiamo soltanto dei veri cialtroni e incapaci di intendere e di fare.

      • come se non avessi letto l’articolo, la mia frase iniziale aveva un po di sarcasmo in merito. Poteva andare pure peggio visto appunto tutte le pressioni delle lobbies fatte finora…

    • mi pare che in occasione delle elezioni di giugno di questo anno il contributo rottamazione alle termiche è stato portato sino a 3000 euro

      e soprattutto gli hanno dato molti fondi, quelli già spesi in 2 settimane a inzio anno, più i 400 milioni di rifinanziamento, se ho capito si sommano

      cosi a occhio arriveranno i decreti sotto elezione, per maggiore effetto “ti ho regalato il pacco di pasta, mo mi voti”

      sarebbe da ricordarsi che non danno soldi “loro” in “regalo” ma “nostri”, e che li hanno distribuiti male come tempistica e modalità

      cioè prendere l’incentivo E non votarli

  8. Se non avessero finanziato le termiche, avremmo avuto la solita estenuante litania che il fondo per l’acquisto di auto elettriche, nonostante i generosi incentivi, rimane sottoutilizzato perché gli italiani brutti e ignoranti credono alle feiknius, si informano su feisbuck e odiano le novità e la tecnologia perché a scuola non gli insegnano la matematica. Dopotutto del vecchio fondo sono avanti 250 milioni e sono avanzati quando neanche si sapeva dei nuovi incentivi. Quindi almeno il fondo sarà usato e considerata la cappa di pm10 in pianura padana e non solo forse non è un male: perché è vero che in quanto a emissioni di co2 le euro6 emettono grosso come tutte le auto più vecchie ma in quanto a pm10 no, il vantaggio è consistente, non emettono 0 ma emettono oggettivamente molto molto meno.

    • Molto meno per niente, perchè i dati di emissioni sono prima di tutto del tutto inveritieri se non falsificati, perchè non tengono conto di quando la marmitta catalittica va intasare totalmente il DFP o FAP, una volta intasata può esplodere tutto d’un colpo tutto il suo contenuto di particolato, e chi si ritrova in quel momento in mezzo alla nuvola di particolato si prende una dose di particolato moltiplicata per 100.000, praticamente mortale. Molti di questi vanno dal meccanico, perchè le prestazioni del motore diminuiscono, e si fanno togliere i filtri DPF o FAP. E incredibilmente se non scandalosamente riescono comunque a passare poi le revisioni. Revisioni d’auto obbligatorie, che a questo punto davvero sono soltanto un regalo alle officine che praticano le revisioni (ovviamente per finta…).
      Da sapere inoltre che qualsiasi marmitta catalitica funziona correttamente solo quando raggiunge la temperatura compresa tra i 300 °C e i 900 °C, di conseguenza è quasi del tutto inefficace durante i primi minuti di funzionamento dell’automobile soprattutto con temperature rigide all’esterno.
      Non solo ma risulta oltrettutto scarsamente efficace anche durante le fasi di accelerazione e decelerazione per il rapporto aria/carburante che varia troppo rapidamente.
      Quindi quando sono nuove le auto diesel emettono particolato in misura ridotta, dopo nemmeno 6 mesi si avvicinano quasi ai volori di emissione delle auto diesel più vecchie.

        • Fra l’altro : almeno sulle auto a benzina da euro 1 a 2 o 3 (ne girano ancora tante..), il rapporto stechiometrico della miscela aria carburante – necessario per l’integritá del catalizzatore – è garantito dalla sonda lambda solo in assenza di forti accelerazioni altrimenti la sonda viene esclusa (c.d. “open loop”) : ne consegue che chi guida spesso con il piede pesante sporca il catalizzatore che alla lunga non svolge piú la sua funzione come si deve..

      • Egregio Valerio, lei sta mischiando il comportamento della rigenerazione nei diesel con i sistemi di abbattimento del benzina. Sui primi sono d’accordo con lei, poiché in rigenerazione sono un disastro ed il 30% di quello che hanno catturato lo ributtano fuori senza averlo bruciato. Sui benzina, però, la situazione è totalmente diversa e le assicuro che, in condizioni di stechiometria estesa, le emissioni non sono neanche lontanamente paragonabili a quelle di un Euro 4 con 100.000 km all’attivo. Svecchiare il parco circolante, anche in pianura Padana, è fondamentale. Al nord ci sono ancora più di 4 milioni di vetture sotto Euro 3, molte delle quali in pessima condizione. La qualita’ dell’aria passa attraverso l’eliminazione di queste vetture, possedute per lo più da soggetti con redditi medio/bassi che non potrebbero mai permettersi una vettura elettrica.
        Saluti

        • Con gli incentivi in arrivo a circa 10mila euro, ora non si trova praticamente niente a quel prezzo sul termico, si prende un’elettrica. Se si ha una presa per la ricarica si risparmiano tanti soldi ogni anno per il carburante, senza dimenticare il bollo e se deve parcheggiare in centro città o percorrere una Ztl con l’elettrica risparmia tantissimo. Insomma proprio in questo caso la soluzione è l’elettrica non la termica.

          • Se si ha il garage. Oggi a pranzo col mio parente che ha BMW X3 Phev mi ha detto che per la prossima auto pensava a una elettrica pura ma è spaventato perché dice che a Palinuro, dove va in vacanza, non ha trovato colonnine libere e dovrebbe spostarsi in paese limitrofo sperando di trovare le poche colonnine libere e aspettando per la ricarica lì ore visto che sono a 22 kW mentre la famiglia si gode il mare presso il lido di Palinuro. Ed essendo quella l’auto principale, andare in vacanza in quelle condizioni per 1 mese l’anno è un calvario, non è che lui va a visitare la colonnina amena, va dove deve andare e basta. Lui è andato anche a vederla la Tesla Model Y di persona, ma intanto finché non risolve questo problema …

            Per quanto riguarda le ztl, non tutti viviamo in una ztl … Soprattutto dove le città sono storiche, la presenza di box auto compatibili con la wallbox sono una rarità perché con tanto vecchio costruito i box auto non c’era e dove ci sono non è facile adattarli per le wallbox. Sto vendendo un appartamento con box auto dove è possibile installare la wallbox (l’ho fatto presente a tanti acquirenti ma non sono qui a riportarvi i commenti, da quello che ha 2 Lancia storiche che – parole sue – valgono più del mio appartamento a quello che mi ha risposto “speriamo mai! Viva i pistoni!”). Con l’agenzia abbiamo fatto una ricerca e in zona solo il 5% del costruito ha box auto e chissà quante di queste poche unità sono adattabili per la wallbox. Il box auto è più frequente nelle case o villette in periferia dove però la ztl non c’è …

          • Considerazioni utili, ma i centri storici sono gentrificati ovvero sempre più trasformati in unità turistiche, convertiti in uffici mentre la tipologia, da tempo, che si sta affermando è quella del city user che abita in periferia o in comuni vicini che si sposta in centro per lavoro. Non sempre i mezzi pubblici coprono le esigenze e si usa l’auto privata che chiaramente si carica in case non storiche. Studiavo questi flussi negli anni 90 nel corso Sociologia urbana e rurale dell’Università di Bologna e negli anni queste tendenze si sono amplificate. Le amministrazioni dei Comuni costieri, montani che vivono di turismo hanno il dovere di attivarsi per offrire il servizio. Non mancano i casi virtuosi.

        • x Piero: il mio discorso era infatti riferito prettamente ai diesel, sui quali avrei inoltre da dire pure altre cose, per esempio vorrei dire pure che dalle marmitte dei diesel esce spesso polvere grigia, nera. Mai fatto caso a quelli che possiedono i diesel che le lavano raramente, che hanno il posteriore sporco di polvere grigia-nera? Certo sui diesel più vecchi era più rilevante la cosa, ma succede anche su quelli recenti, e succede quando hanno qualche problemino di carburazione, sulle valvole d’aria, sugli ineiettori, filtri sporchi…ecc.
          Mai visto i propri davanzali ingrigiti o peggio inneriti? Chi vive in città con la casa difronte alla strada, ce li ha regolarmente. E quella polvere è in gran parte proveniente dalle emissioni dei motori diesel.

      • @Valerio
        La domanda sorge spontanea…
        perchè Enzo, uno che di motori sa tutto, queste cose non scrive?
        Dovremmo smettere di leggerlo? 🙂

        • Io ho detto che una Euro 6D-Final di oggi non emette lo stesso pm10 di una Euro 0 ma se sostieni il contrario è il caso di leggerti più spesso.

          Per il resto la quantità di pm10 è legata al ciclo di omologazione che fissa tetti e soglie di tolleranza. In un test rde (su strada) è possibile misurare il rispetto di tali valori, in caso di sforamenti ci sono le cause come quelle del dieselgate, non mi risultano cause per il pm10.

          Interessante questo articolo: https://uk-air.defra.gov.uk/assets/documents/reports/cat09/1907101151_20190709_Non_Exhaust_Emissions_typeset_Final.pdf

          Se si guardano i grafici di pag. 35 si vede la componente di pm10 che arriva dagli scarichi, quella da freni e pneumatici e quella da usura della strada. Le elettriche non hanno la componente scarichi e freni ma hanno la componente usura strada e pneumatici più elevata. Il grafico si ferma al 2016 e già si vedono cose strane, come paesi come Finlandia e Svezia dove l’usura della strada è predominante rispetto alla pm2.5 (grafico di sinistra) e pm10 (grafico di destra) prodotto dagli scarichi. Come cambia quel grafico con l’Euro 6 e con le elettriche? Sarei curioso di saperlo …

    • Oggi ci sono auto con buona autonomia e con incentivi che permettono una scelta economica molto positiva

    • Ciao Enzo, il problema ogni tanto lo discutiamo, è che gli effetti sulla salute umana il peggio sono le polveri PM 2,5 e PM 1, che entrano negli alveoli e da lili vanno in circolo, per i quali il Fap o il catalizzatore non basta

      i filtri delle auto nascondono la fumosità abbattendo il PM 10, rendendo il nero-fumo non più visibile, ma se guardi controluce puoi vedere il pulviscolo più fino che è ancora li

      poi ci sono a margine altri dettegli, il fap che quando rigenera butta fuori quanto ha accumulato; i numeri che cita Piero, cioè rilascio del 30%, penso valgano per il PM 10, ma il 70% mancante non sparisce, è stato convertito in PM 2.5 o PM1 così da passare dai pori del filtro ed è andato nell’aria, durante la marcia normale oppure durante le rigerazione; in teoria una parte delparticolato verrebbe anche ridotta a gas, ma è la foglia di fico, il Fap è un setaccio con pori da 2,5, miracoli non ne può fare

      poi i gas stessi una volta in atmosfera si riaggregano a particolato fino, è quello che viene definito “secondario”; e mettiamoci anche gli ossidi di azoto, che aumentano in coso di fuzioamento imperfetto ( sui diesel, ma ora anche sui benzina recenti a iniezione diretta)

      per carità, sicuro è meglio una euro 6 rispetto a una benzina euro 0-1-2 o di un diesel euro 3-4

      ma il miglioramento di un auto termica nuova rispetto a un benzina vecchio euro 3-4 lo vedo marginale, incentivarne la rottamazione è scelta consumistica e a spaccar capello anche antiambientale ( 8 tonn di Co2 per fabbricare una ICE che sostituisce una ICE)

      poi mi spiace per chi è affezionato al diesel, ma auto diesel NUOVE nel 2024 neppure euro 6-7 le avrei incentiavate nel caso specificico delle regioni Veneto, Lombardia, Piemonte, ( e parte dell’Emilia) per i noti problemi di mancato ricambio d’aria in pianura padana

      mettiamoci anche che la soglia a 135 gr Co2/km è altina e permette di incentivare auto termiche più grandi di quelle che vanno a sostituire e per me la delusione è servita

      • Caro RS, ovviamente mi riferivo alla emissione del normato. Purtroppo qualsiasi combustione produce particolato, ben al di sotto dei vari PM 10, 5, 2,5 ed 1. Ma la presenza del motore non è la fonte principale di emissione di micro e nano particelle. Sembra incredibile, ma se ci mettiamo dentro anche il particolato da pneumatici allora i conti cambiano completamente. Ricordo che la normativa prevede 4,5 mg/km allo scarico (Euro 6/7). Se vi fate un conto molto semplice (in Europa si sta finalmente mettendo a punto una normativa che CHISSÀ PERCHÉ è stata rimandata negli ultimi 5 anni) si scopre che il motore è ben lungi dall’essere la prima fonte di produzione di particolato in un veicolo. A seconda delle dimensioni, i pneumatici perdono da 1,5 a 2,5 kg del proprio peso tra nuovo ed usato. Per convicervi fate un confronto con un consumo di 8/9 mm di battistrada ed un fattore di riempimento di circa 0.60 legato al disegno, moltiplicando diametro medio di rotolamento, larghezza utile e densità della gomma di tipo tyre. Dividete questa massa (da moltiplicare per le quattro ruote) per i km percorsi (facciamo 40.000?). Tale durata chilometrica dipende moltissimo dalla massa in movimento e dalla coppia da scaricare su strada, (per cui si può arrivare tranquillamente a 20.000).
        Tiriamo la linea?

        Così scopriamo perché hanno fatto di tutto quelli del DG Clima per evitare il computo globale delle emissioni del particolato del VEICOLO…. Salvo mostrare lo loro totale malafede quando nel documento che è arrivato nel 2023 al ministero dei trasporti in Italia, hanno voluto inserire all’ultimo momento quello relativo al consumo delle pastiglie freno, che ci sono soltanto per le auto convenzionali.
        Meditate.
        Saluti

        • @Piero
          Scusa ma da non tecnico non capisco.
          Hanno trovato il modo di sostituire i pneumatici con altro oppure di renderli meno dispersivi di particolato?
          Dici che perdono 2,5 Kg di peso su circa 40.000 Km… in peso quanto ne rilascia il motore? Meno di 2,5?

          https://www.alvolante.it/news/particolato-emissioni-pneumatici-e-freni-368144
          Quanto può essere “indipendente” questo studio?
          5,8 g * 40.000 Km / 1000 = 232 Kg (se non erro)
          Quindi dopo 40.000 Km avremmo più particolato emsso dell’intero peso dei pneumatici e dei freni?

          • credo che ci sia stato un errore nel riportare il dato nell’articolo scritto sui media. Ad ogni modo il principale responsabile della pm10 sono i freni e non i pneumatici, con i freni che emettono 4 volte la pm10 e 2 volte la pm2.5 rispetto all’usura degli pneumatici. Per questi i sistemi di recupero dell’energia in frenata di elettriche, plugin e full hybrid sono sicuramente utili a ridurre il particolato.

          • Egregio Zi Ti,
            purtroppo le cose stanno in questi termini. La normativa parla di 4.5 mg/km e le assicuro che viene rispettata soltanto quando il motore è nuovo e durante le prove di omologazione (in condizioni normali è quasi doppia), arrivando ad essere anche tre/quattro volte superiore a fine vita (diciamo 300.000 km). Per i pneumatici la situazione è ben peggiore, in quanto una berlina (segmento C) arriva a perdere quasi 8 kg di gomma in 40.000 km (per 4 gomme). D’altronde si superano anche i 10 kg per i SUV, mentre per una utilitaria siamo leggermente a meno di 6 kg. Per cui l’emissione della berlina è pari a circa 200 mg/km, altro che 4.5 mg/km del motore (per quanto teorici!). Consideriamo che questo consumo di gomma diventa particolato con una curva di distribuzione particolarmente estesa, andando da PM50 fino alle dimensioni di qualche centinaio di nanometri (ben più pericolosi perché penetrano rapidamente gli alveoli polmonari). Nonostante gli sforzi delle case costruttrici di pneumatici, il consumo è diminuito solo del 8/10% circa. L’emissione di particolato da gomma rappresenta oggi il problema principale della mobilità ed è quasi indipendente dalla tipologia di motorizzazione. Essa dipende in modo principale dalla massa del veicolo e dalle coppie scaricate a terra (accelerazione) ed è l’oggetto delle nuove normative allo studio. Non a caso in certi paesi viene colpito maggiormente il peso del veicolo.
            Saluti.

          • EGR. Zi Ti,
            il link da lei fornito dà valori del tutto coincidenti con quanto da me riportato. Il battistrada è circa il 35% del pneumatico intero nuovo, ma ovviamente non possiamo pensare di consumarlo tutto fino alle tele! Quindi un valore di circa il 20% è del tutto ragionevole, per cui una gomma nuova che pesa 10 kg ne arriva a pesare 8 quando viene sostituita. Sono due kg di consumo che per le 4 ruote ci fornisce gli 8 kg di gomma finita in micro e nano particelle. Per i SUV, come le dicevo, si superano tranquillamente i 10 kg complessivi… Purtroppo tutti finiscono in ambiente, tra aria ed acqua. Questa è l’emissione particellare di gran lunga maggiore dei veicoli indipendente dalla propria motorizzazione.
            Saluti.

        • Buongiorno Piero,
          se ricordo uno studio di Arpa, il particolato dei pneumatici è soprattutto centrato su Pm10 e Pm5, e in parte su 2,5;

          se lo confrontiamo a “peso” con il PM 1 emesso della combustione, potrebbe anche impressionare, ma la comparazione andrebbe fatta in base agli effetti o banalmente al numero di particelle

          sono le particelle fini quelle che rimangono a lungo in sospensione nell’aria e soprattutto superano le barriere protettive del corpo umano arrivando negli alveoli e poi nel circolo sanguigno con effetti cumulativi cronici e talora acuti

          mentre PM5 e Pm10 si fermano prima nel trattore respiratorio, poi vengono espulsi, in pratica trasportati dalle cilia verso l’alto fuori dai polmoni, all’altezza della gola, e poi verso lo stomaco; prima possono causare e mal di gola, già nocivi, ma non è il peggio

          se ricordo uno studio, attribuiva al particolato dei pneumatici, lavato via dalla pioggie nel sistema fognario, più che altro un’inquinamento di microplastiche delle acque

          mettiamoci poi anche il particolato dei freni, di taglia intermedita tra quello dei pneumatici e quello finissimo di combustione, sappiamo che con le Ev lo si abbatte di molto

          per questo c’è da andare per priorità, sennò non si comincia mai

          il più più possibile in pianura padana e nei centri abitati ridurre l’uso delle auto a combustione, e in un secondo tempo si penserà anche a dare grattacapi ai costruttori inasprendo anche le norme sui pneumatici, dove probabilmente si possono usare materiali migliori (per es intanto che siano biodegradabili in 20-30 anni) anche se un po’ più costosi, oppure incentivare in città l’uso di mezzi più piccoli

          • @Enzo
            Sarà stato un errore ma che dopo 4 anni nessuno a ritenuto opportuno correggere… e rimane lì a fare alta disinformazione.
            Capisci che se il mio calcolo è esatto produce una spaziale abnormità.
            Su questioni di valori di Pm… vi lascio discutere fra di voi perchè le mie competenze sono pari a zero.
            __________________
            @Piero
            https://www.oponeo.it/blog/quanto-pesa-uno-pneumatico#:~:text=Uno%20pneumatico%20155%2F70%20R13,8%2C2%20e%209%20kg

            Non ho idea se questi dati possano essere ragionevolmente corretti ma, così fosse, pare che un pneumatico da 20 pollici , non certo predominante, possa arrivare ad una 15 di Kg e che il battistrada rappresenti circa il 35% dell’intero peso.
            Ecco, continua a sfuggirmi come possano perdere le quantità di peso da lei indicate.
            Mah!

          • EGR.RS
            lo studio dell’Arpa lo conosco, ma oltre ad essere un po’ datato, utilizza dei dati che sfruttano una metodologia di prova che non rispecchia pienamente quanto accade sul veicolo. Questo perché le prove di usura di laboratorio sono condotte in un lasso di tempo molto più ridotto ed “accelerate” rispetto alla realtà. In altre parole la distribuzione delle particelle prodotte risulta essere molto più spostata verso le nano dimensioni rispetto a quanto si credesse in passato. Le particelle più grandi si formano durante le accelerazioni/decelerazioni con significative variazioni di carico normale tra avantreno e retrotreno. Diversamente a velocità costante (coppia poco variabile ed assetto quasi costante) la produzione delle piccole particelle prende nettamente il sopravvento. E lì si scende nettamente al di sotto di 2.5, con una emissione ponderale e numerica che risulta essere nettamente superiore a quella del motore alle corrispondenti condizioni.
            Ribadisco che quella delle emissioni di particolato rappresenta IL PROBLEMA delle vetture, che può essere affrontato soltanto con una forte riduzione della massa. Questa, oltre ad implicare un aumento della produzione particellare dovuta al carico verticale, implica un aumento enorme dell’usura derivante dalla maggiore coppia da trasmettere a terra per ottenere un accettabile indice prestazionale. Inutile dire che le BEV si trovano in una condizione critica da questo punto di vista, essendo i fenomeni di usura variabili con leggi tipicamente esponenziali.
            Saluti.

  9. Non prendiamoci in giro, le ibride sono di fatto termiche che consumano leggermente meno, visto anche l’uso medio che ne viene fatto come rilevato da recenti studi. Quindi alle termiche vanno di fatto il 63% degli incentivi, ed io ritengo che nel 2024 incentivare l’acquisto di auto termiche sia scandaloso. Senza parlare dei limiti di spesa che arrivano fino 45 mila euro, scandalo che si aggiunge a scandalo; chi può spendere 45 mila euro per un’auto non ha bisogno di sussidi per comprarsene una da 50 mila!

  10. Se vi da fastidio come sono stati ripartiti gli incentivi, la dovete smettere di votare fratelli d’Italia, lega e forza Italia. Detto questo, non trovo per nulla scandaloso incentivare l’acquisto di auto termiche, sempre se quelle incentivate vanno in sostituzione di veicoli super inquinanti che hanno 15 o 20 anni e non per cambiare la solita Audi Mercedes BMW di pochi anni

    • “… sempre se quelle incentivate vanno in sostituzione di veicoli super inquinanti che hanno 15 o 20 anni e non per cambiare la solita Audi Mercedes BMW di pochi anni…”

      Ed è proprio ciò che pare succedere, invece…
      Secondo le statistiche elaborate da ANFIA (anfia.it), infatti, a fine 2021 (ultimo dato disponibile) le auto da Euro 0 a Euro 4 in Italia erano ancora circa 20.000.000, cioè il 50% del parco circolante, nonostante le tante campagne di rottamazione svoltesi storicamente fino a quell’anno. E le campagne dal 2022 in poi non possono aver fatto miracoli…

  11. Incredibile, stanno facendo di tutto per disincentivare la vendita di macchine elettriche e nel frattempo fare in modo che la scelta di una nuova macchina si riversi sulle solite macchine termiche che hanno pure più fondi a disposizione!
    A questo punto perché non aspettare direttamente giugno dopo le elezioni così il piano per ostacolare le bev sarebbe perfetto.

  12. E sia, devo cambiare auto, non ho urgenza e certo non sono tra coloro che si possono permettere di ignorare 9000€ di incentivo (ho una Euro 4). Aspetterò maggio, nella speranza che non ci siano altri “imprevisti” e si finisca a settembre…
    Certo non mi è chiaro che senso abbia questa politica del faremo faremo, vedremo vedremo…

    • Con auto con buona autonomia che costano meno di una termica può anche capitare un overbooking di richieste. Eppure su 950 milioni solo 240 sono destinati alle elettriche

  13. Che bella transazione che fa questo governo di ominidi,in barba alle emissioni,alle direttive europee,ai nostri figli, ancora un na volta le lobby hanno la meglio,Italia paese di m….a…

    • La bozza non è pubblica, bisogna attendere per vedere le modalità definitive, ma sappiamo che per alcune tipologie è previsto l’incentivo. Guardi nell’articolo

      • oltre al fatto che i modelli auto elettriche erano pochi, scadenti come autonomia, più cari e colonnine in giro quasi inesistenti.

      • prima davano 3000 euro di incentivo + 2000 di rottamazione, ma quando le elettriche erano più care, con meno autonomia, e in un periodo di incertezza economica, e i fondi non sono stati spesi

        ora forse si è ecceduto all’opposto, anche troppo invitanti, o meglio, si poteva modulare in base a un paio di scaglioni di prezzi delle vetture; con i vari effetti collaterali in cui si può vedere malizia e/o scarsa attenzione:

        – molti listini che in autunno stavano scendendo, nel 2024 sono rimasti alti o sono saliti, e rimarranno alti finché non vengono erogati gli incentivi; e vabbè, come diceva Damiano, facciamo che in pratica la sono in parte sussidi ai costruttori e non ci pensiamo più

        – vendite con il vecchio incentivo bloccate per mesi, prima dei nuovi incentivi, e forse anche dopo, per eventuale nuova incertezza, vedremo

        – auto incentivabili in numero ridotto (si rischia l’effetto click-day) se si calcola la proporzione tra entità degli incentivi e fondi messi a disposizione

        – aver usato gli EV incentivi alti (ma con meno fondi) come foglia di fico per spostare i fondi arretrati delle EV ad incentivare le auto termiche

        èer me la “statura” dei nostri amministratori è sottozero, potevano anche essere anti BEV ma almeno non dare l’esempio di chi se ne fotte delle regole, così è sempre più la disgregazione dello Stato a ogni livello, tutti contro tutti

  14. -Incentivi/ C’è il decreto: 40% alle termiche (e se va bene da maggio)-

    Resta da stabilire di che anno 😇

  15. Bè finalmente una notizia mezza positiva ma stante i fondi e le immatricolazioni del 2023 si andranno a coprire un terzo delle stesse a questo punto era meglio fare come una volta mettere meno soldi per auto con sconto concessionario/casa di almeno la metà ed allora si che si dava una bella accelerata!!! La domanda è se sarà un media di 10k per auto nuova i fondi finiranno relativamente subito quindi poi cosa accadrà??? Di nuovo tutto fermo… E fino a fine anno?!?!?!? O si vedrà di rifinanziato il fondo o spostare quelli delle plugin che non servono a nulla li!!

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