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Il Power Day Volkswagen, che messaggio a Tesla&C.

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Herbert Diess, n.1 del Volkswagen Group, durante la diretta per il Power Day.

Il Power Day Volkswagen si è risolto in un’incredibile spiegamento di forze da parte del colosso tedesco. Un messaggio molto forte, a Tesla &C.

Il Power Day, un enorme spiegamento di forze

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Francesco Starace, n.1 di Enel Group, durante l’intervento al Power Day Volkswagen.

Si dice sempre che la mobilità elettrica non si esaurisce nel costruire e vendere automobili. È un eco-sistema fatto di produzione e smaltimento di batterie, di reti di ricarica, di strumenti digitali che fanno delle vetture dei computer su 4 ruote (leggi). E in questo Tesla è stata maestra, con mille iniziative tra cui la rete dei Supercharger e una supremazia tecnologia celebrata nel Battery Day di settembre (qui l’articolo)La Volkswagen, che non ha mai nascosto di avere l’azienda di Elon Musk come riferimento nell’elettrico, ha voluto fare le cose molto più in grande con il suo Power Day. Mettendo in campo i suoi uomini di punta, a parte dal n.1 Herbert Diess, e i grandi capi delle aziende partner, tra cui l’italiano Francesco Starace dell’Enel. Una parata di stelle per dire: stiamo mettendo in campo forze e capitali enormi e ci occuperemo noi di tutto per dare un servizio completo a chi acquista un’auto elettrica. Anche facendo mestieri che non abbiamo mai fatto. Il messaggio non è solo a Tesla, ma anche ai competitor che ancora tentennano nella transizione all’elettrico: noi faremo questo. E siamo già a questo punto.

I sette progetti che riassumono la strategia VW

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Thomas Schmall, consigliere del Gruppo Volkswagen per la tecnologia.

Miriamo a ridurre il costo e la complessità della batteria e allo stesso tempo aumentarne l’autonomia e le prestazioni“, ha riassunto Thomas Schmall, consigliere del gruppo VW per la tecnologia. “Questo renderà finalmente la mobilità elettrica accessibile e la tecnologia di guida dominante“. I progetti sono riassunti in una nota che Volkswagen ha messo in rete, noi li approfondiamo in due articoli specifici (qui e qui). Eccoli in pillole:

  • Le celle e le sinergie unificate ridurranno i costi della batteria fino al 50%
  • Sei gigafactories con una capacità di produzione totale di 240 GWh assicureranno la fornitura di batterie, con un modello di partnership
  • La fabbrica Northvolt Ett a Skellefteå (Svezia) verrà ampliata fino a 40 GWh
  • La fabbrica di Salzgitter diventerà la seconda gigafactory con una capacità produttiva fino a 40 GWh
  • La collaborazione coi fornitori consentirà di riciclare fino al 95% le materie prime
  • Installazione di 18.000 punti di ricarica rapida: la rete europea verrà quintuplicata con i partner, tra cui Enel X per l’Italia.
  • La gestione dell’energia diventa un nuovo settore di attività Volkswagen

I SERVIZI QUI: Volkswagen avanza ad alta potenza anche nella ricarica

E QUI:  Volkswagen, celle a meno di 100 euro a kWh e ricilabili al 95%

 

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12 COMMENTI

  1. se paragono l’obiettivo 240 GWh di VW nel 2030 ai 3 TWh di tesla alla stessa data direi mi sembra una rispostina quella data ieri da VW, stanno ancora barcamenandosi, ci vorrebbe una svolta radicale ma capisco che per loro è un problema
    la notizia migliore di ieri sono i 18.000 punti di ricarica dai partner entro il 2025

    tesla è e resterà irraggiungibile

    • Ma cosa stai dicendo?? Il gruppo vw in qualsiasi momento se vuole supera tesla solo che non vuole devi sapere che loro anno un standar molto alto se non e perfetta non la fanno uscire ne parliamo fra qualche hanno

      • immagino sia disinformato, la ID3 prevista per fine 2019 è uscita in ritardo di quasi un anno piena di difetti col software tuttora non funzionante, infatti per la metà delle ID3 vendute i clienti sono i concessionari, le hanno dovute acquistare su ordine della casa per il problema delle multe europee

        dopo 6 mesi dall’evento ‘battery day’ di tesla dello scorso settembre in cui Musk annunciava l’obiettivo ’55$/kWh’ a livello cella e i 3 TWh di produzione annua nel 2030 ieri VW ha annunciato che punta ad ottenere un costo a livello cella ‘ben al di sotto di 100 euro/kWh’ e 240 GWh, non so a lei ma a me già sembra una resa incondizionata
        sono anni che si parla di ‘tesla killer’ e tesla ogni anno aumenta la propria quota del mercato auto elettriche mondiale, quest’anno raddoppia le vendite e punta ai 3 milioni di auto elettriche pure prodotte tra 2 anni, se VW esisterà ancora nel 2030 ne riparleremo, tesla esisterà sicuramente

        • Io penso che arrivare a 3 milioni di auto così in fretta sia un grosso rischio per Tesla, occorre una struttura ben diversa da quale attuale, un salto enorme anche per un uomo geniale come Elon Musk.

          • indubbiamente ci vogliono spalle larghe e tasche piene, non mi sembra siano un problema per Musk, ha attualmente tutte le sue fabbriche già avviate in espansione altre due enormi in costruzione e già si vocifera di nuove iniziative in Asia e Inghilterra, la richiesta per ogni sua auto in commercio è sempre superiore alla domanda (anche per merito dei recenti aggiustamenti di prezzo) e sono in arrivo il Semi e il cybertruck antrambi richiestissimi (per il secondo tra chi lo ha prenotato si vocifera di oltre 1,6 milioni di prenotazioni in essere) … e fin qui stiamo parlando solo delle auto , se poi mettiamo tutto il resto che è sotto il cappello ‘tesla’ … direi Musk si propone obiettivi notevoli ma con grande sforzo anche (solo per lui) raggiungibili

  2. Ho seguito oggi la presentazione, purtroppo solo una parte. In VW hanno dispiegato una serie di concetti importanti, facendo impegnare parecchi manager in prima persona. Benché il 2025 sembri lontano, per i tempi industriali è vicinissimo!
    Tanto di cappello ai tedeschi.

  3. Volkswagen è l’unica vera contendente di Tesla.
    Volkswagen è “das auto” dalla prima Golf MK1 a tutte le seguenti. Mai un guasto o un problema. Golf sempre ed a occhi bendati.
    Poi il dieselgate.
    Come se non si sapesse. Tutti lo sapevano.
    Me ne sono accorto immediatamente quando ho ritirato la mia ultima VW TDI Bluemotion, accelero in folle e il motore non sale di giri, insisto e non sale di giri. Ma non è possibile, è bloccata elettronicamente! Inserisco una marcia dietro l’altra e tira fuori una coppia e una spinta mica male. 180 km/h a 2800 giri in quarta. Consumi bassi, anzi bassissimi. Meno della metà dell’altra francese che ho.

    Poi la svolta elettrica e quell’ID.3 pseudo monovolume che mi è indigesta e le SUV che detesto come l’ID.4. La piattaforma MEB a trazione posteriore, quella si che mi convince, così le sospensioni e la batteria a celle pouch. Gli upgrade del software via Internet non funzionano a dovere. Aspetteremo.
    Ma la domanda che faccio è: ma perché non disegnano una riedizione della Golf MK1 per l’ID.2 hot hatch come ha fatto Honda con la riedizione retro’ della Honda-e?
    E tutti gli studi aerodinamici della XL1 e di quell’argenteo siluro ARVW Aerodynamic Research Volkswagen?
    Non ne sono capaci?
    Non direi proprio, basta guardare l’Audi RS e-tron GT, uno spettacolo elettrico.
    Dott. Diess, si ricordi che Volkswagen è das auto, apra quei cassetti e le faccia queste due Volkswagen, anzi tre: la Golf MK1 alias ID.2 seguendo fedelmente le linee di Giorgetto Giugiaro, la XL1 EV e perché no? Anche il siluro elettrico a due posti ARVW. Troppo di nicchia? Vorrei vedere quale pendolare o rappresentante di commercio non desideri un siluro aerodinamico come quello ad elevata autonomia e massima efficienza con superficie fotovoltaica beninteso.

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