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Volkswagen, celle sotto i 100 euro per kWh e riciclabili al 95%

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Herbert Diess, capo assoluto e Gruppo Volkswagen
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Volkswagen promette per il 2023 celle per autorazione a meno d 100 euro a kWh, il che colmerebbe il gap di prezzo fra auto elettriche e auto termiche.  E il riciclo, a fine vita,  del 95% delle mateie prime utilizzate.

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Thomas Schmall, conduttore del Powrr Day

Dare energia a un mondo che viaggia ad energia elettrica richiederà milioni di batterie: un’immensa sfida tecnologica, ambientale e industriale. Il Gruppo Volkswagen non vuol lasciare che se la giochino altri. Ecco quindi che le batterie diventano protagoniste del Power Day (come lo erano state in autunno per il Battery Day di Tesla).

Volkswagen le produrrà in partnership  con la svedese Northvolt o in prima persona, coprendo il suo fabbisogno futuro di 240 GWh per la sola Europa. Le riutilizzerà nell’accumulo stazionario nella loro “seconda vita”. Le smaltirà a fine vita recuperando tutte le materie prime che le compongono. Ed entrerà, con Elli Group, nell’ecosistema elettrico, dove anche le auto saranno parte della transizione energetica verso la decarbonizzazione e le fonti rinnovabili.

La responsabilità cross-brand per questa roadmap tecnologica ricadrà su Volkswagen Group Components, guidato da Thomas Schmall. E’ stato lui a raccontare in diretta questo viaggio nel mondo nuovo, in qualità di membro del consiglio di amministrazione di Volkswagen Group for Technology e CEO di Volkswagen Group Components.

Sei Gigafactory in Europa per le celle

L’avanzata delle Gigafactoy Volkswagen

Dopo un decennio di ricerche a Salzgitter, in Germania, Volkswagen ha messo a punto innovativi processi di riciclo delle batterie. Sono più efficienti dal punto di vista energetico e permettono di recuperare il 95% dei materiali, compresi i metalli rari fondamentali nello stoccaggio dell’elettricità, come il nichel il litio e il cobalto. L’impianto pilota è già in funzione e verrà implementato nei prossimi anni.

Le materie prime recuperate saranno «efficienti quanto quelle di prima estrazione» e rientreranno a pieno titolo nel ciclo produttivo delle nuove celle.  «Vogliamo davvero utilizzare ogni grammo possibile di materiale recuperato poiché la domanda di batterie aumenta notevolmente» ha detto Mark Möller, Responsabile della Business Unit Sviluppo Tecnico e Mobilità.

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L’economia cirolare secondo VW

Gli attuali metodi di riciclaggio delle batterie richiedono essenzialmente la fusione in un forno dell’intera miscela triturata, che recupera solo il 60% circa dei materiali. Il processo in fase di sviluppo nello stabilimento di Salzgitter utilizza invece diversi passaggi meccanici a freddo che conseonto poi la separazione dei metalli e il loro riutilizzo fino al 95%.

L’impianto può recuperare circa 110 kg di minerali degli elettrodi come litio, nichel, cobalto e manganese. Ciò posiziona Volkwagen tra i pionieri di un ciclo di materiali sostenibile e a lungo termine.

Lo stabilimento di Salzgitter è attualmente in grado di gestire circa 3.600 pacchi batterie all’anno. Verrà via via implementato per sostenere la prima ondata di pacchi batterie di ritorno, dalla metà del decennio.

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1 COMMENTO

  1. Ottime notizie sul riciclo batterie. Un sistema di tutela per l’ambiente e un vantaggio economico senza inutili sprechi di risorse. Spero che diventi modello anche per altre case costruttrici.

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