Home Scenari I No BEV? Lasciamoli perdere

I No BEV? Lasciamoli perdere

90
no bev

E’ inutile, forse addirittura controproducente, ribattere punto per punto alle fake news dei No BEV. Non cambieranno mai idea e in fondo è meglio così: noi elettrici potremo continuare a goderci i vantaggi di essere una nicchia di privilegiati. E’ la tesi di Franco Fellicò, un assiduo lettore con il gusto di dire spesso la sua. Noi ci permettiamo di dissentire, ma pubblichamo di buon grado le sue riflessioni. Voi cosa ne pensate?

Ho 88 anni, amo l’innovazione, viaggio in elettrica

                                               di Franco Fellicò

Il mondo è sempre stato diviso in due. C’è sempre stato chi la pensa in un modo e chi invece è contrario e, sempre, ognuno rimane convinto di quello che pensa.

Le nuove tecnologie sono sempre state avversate da chi è abbarbicato al suo vecchio mondo. In genere sono i più anziani a resistere alle innovazioni, e spesso ci sono anche molti giovani, ma mai i giovanissimi.

Non tutti sanno invece che chi scrive ha 88 anni, ma ha sempre guardato al futuro e naturalmente non poteva non essere proprietario di una BEV (nel mio caso è una Mercedes EQA 250).

I negazionisti sono tanti in tutti i campi ma comunque rimangono sempre una sparuta minoranza e scompaiono del tutto se non in pochi anni, certamente con l’arrivo delle nuove generazioni.

Tutti abbiamo avuto qualche parente o qualche amico che si è intestardito a voler fare a mano quello che i computer fanno molto meglio, più velocemente e senza sbagliare; ma ormai per essi, come tutti sappiamo, il negazionismo è definitivamente scomparso; e in questo caso prima dell’arrivo della nuova generazione; infatti anche chi per molto tempo ha detestato i computer oggi li ha in casa, in tasca e forse anche al polso!

E sappiamo che anche le prime auto sono state contestate da chi continuava a preferire  le carrozze trainate dai cavalli.

Se gli amici ci bombardano di articoli No Bev…

Oggi è la volta dell’auto elettrica e verso di essa vediamo che si moltiplicano le critiche ogni giorno; io stesso ricevo anche da amici cari gli articoli dei NO BEV oltre che i video, come qualche giorno fa, quello insulso dell’ing. Fabio Castellucci.

Mel mio piccolo ho più volte cercato di dire anche la mia in favore del grande passo avanti per la mobilità, ma ora mi sono stancato e ho deciso di vedere la cosa da tutt’altro punto di vista.

Mi sono domandato se è il caso di insistere ancora nella difesa delle BEV per convincere chi invece, radicato nelle sue convinzioni, continua a parlarne male e a odiarle; e ho deciso che la cosa migliore da fare è di lasciar perdere e ignorare questi individui che sono spesso solo in cerca di popolarità. E allora invito anche i miei colleghi a fare altrettanto perché noi favorevoli e proprietari di BEV ne abbiamo solo da guadagnare.

…noi abbiamo solo da guadagnarci

no bev

Ed ecco la spiegazione. Ciascuno di noi, dopo aver affrontato una spesa non certo da poco, sta godendo di certi benefici che i No BEV non hanno:

  • noi viaggiamo in un auto estremamente più silenziosa della migliore auto termica esistente;
  • noi abbiamo vetture che pur senza alcun ruggito del motore, sono molto più scattanti di una ICE di analoga classe;
  • noi non paghiamo il bollo per cinque anni e quando scadrà quel periodo pagheremo una tassa che sarà un quarto di quella di una termica;
  • noi possiamo entrare senza problemi nelle aree ZTL e possiamo posteggiare gratis nelle strisce blu:
  • noi paghiamo i tagliandi di manutenzione meno della metà di una qualunque termica;
  • noi, specie se ricarichiamo in casa o alle colonnine lente, risparmiamo molto più di loro per viaggiare; se poi abbiamo anche un impianto fotovoltaico allora ci spostiamo addirittura gratis;
  • noi quindi siamo già nel futuro e loro NO.

Ma con questo elenco di vantaggi, che non è neanche esaustivo, non intendo questa volta convincere nessuno dei No BEV, anzi mi auguro che essi rimangano fedeli alle loro convinzioni e anzi spero che le loro fila si ingrossino, piuttosto che ridursi.

Se infatti il numero dei No BEV rimarrà sufficientemente alto, noi saremo al sicuro; nel senso che non perderemo nessuno dei vantaggi che abbiamo; mentre se essi dovessero diminuire fino ad essere in pochissimi, molti dei vantaggi che noi oggi abbiamo, si perderanno.

Con le tasse i No BEV ci finanziano il welfare

Noi infatti viviamo in un Paese in cui il Governo ha deciso di utilizzare il consumo dei carburanti per rimpinguare fortemente le sue voraci fauci; e se tutti gli automobilisti dovessero decidere di non rifornirsi più di carburante e di passare nel mondo delle BEV, lo Stato rischierebbe immediatamente il default.

Dunque c’è da aspettarsi, se fossimo tutti dotati di auto elettriche, di vederci piovere montagne di accise questa volta sull’energia elettrica usata per la trazione e magari potremmo essere tassati anche se detta energia fosse prodotta in autonomia dai nostri pannelli fotovoltaici; ci farebbero anche pagare un bollo salato e tante altri balzelli.

Godiamoci i nostri vantaggi in silenzio

Ed invece godiamoci i nostri vantaggi in silenzio, lasciamo che siano loro a sostenere lo Stato con tasse di proprietà e accise; noi vivremo tranquilli e beati solo finché ci saranno loro a bruciare combustibili, mentre loro per resistere dovranno pagare le auto anche sempre di più per le limitazioni sempre maggiori che saranno necessariamente imposte per contrastare l’inquinamento.

La mia proposta è quindi di smettere di cercare di convincerli; più durerà la loro resistenza e per più tempo noi godremo dei nostri vantaggi. Naturalmente la conversione totale ci sarà comunque e allora torneremo ad essere tartassati tutti quanti.

A nostro parere

Come provocazione, Franco, il suo suggeriento ci può anche stare. Ma non si illuda che accumulare altro ritardo nell’adozione di una nuova tecnologia, qualunque essa sia, non comporti pesanti conseguenze.

Finchè gli automobilisti elettrici resteranno un nicchia, infatti, non sivilupperemo in Italia una efficace rete di ricarica pubblica e un servizio di assistenza capillare.

L’industria italiana dell’automotive, restando aggrappata alla tecnologia termica via via abbandonata dal resto del mondo, perderà definitivamente il treno dell’elettricaficazione e rischierà la desertificazione.

Nessun grande investitore internazionale verrà in Italia ad impiantare qui una gigafctory di batterie o una linea di produzione di BEV; si rivolgerà ai paesi confinanti, come già stiamo vedendo. I costruttori non avranno alcun interesse a stimolare il nostro mercato con promozioni, rifornimenti puntuali, nuovi modelli.

Perderà slancio lo sforzo del sistema scolastico per formare nuove competenze e scovare nuovi talenti.

E per i nostri decisori politici, se anche fossero convinti dell’inevitabilità della transizione (e non tutti lo sono, anzi) sarebbe sempre più difficile giustificare gli incentivi concessi ad automobilisti che l’opinione pubblica considera una nicchia di ricchi privilegiati. I segnali li vediamo già: sono bloccati da un anno e mezzo gli incentivi per la ricarica domestica e quelli inutilizzati per l’acquisto di veicoli a zero emissioni saranno probabilmente dirottati sulle auto termiche.

Il sonno della ragione genera i mostri“. E’ il titolo della famosa opera del pittore spagnolo Francisco Goya, ma calza a pennello con quello che stiamo leggendo sui giornali e vedendo su Internet o in Tv. 

-Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico.it-

Apri commenti

90 COMMENTI

  1. Completamente d’accordo con la lettera di Franco.
    Guido una BEV da oltre 2 anni ormai.
    I motivi per cui mi trova d’accordo sono principalmente due:
    1) per ora il numero delle vetture elettriche è ancora limitato, e grazie a questo non trovo particolari difficoltà, qualiora necessario (ho la ricarica domestica) a trovare colonnine libere e funzionanti (magari sarò fortunato o nella mia zona l’amministrazione è particolarmente efficiente) –> se il numero delle BEV aumentasse troppo velocemente, si creerebbe un “imbuto”, in quanto sono assolutamente certo oltre ogni dubbio esistente nell’universo che in Italia la velocità della costruzione di nuove colonnine sarebbe certamente inferiore al tasso di crescita delle BEV in strada (pronto a scommetterci il mio TFR)
    2) sono altrettanto sicuro che al scendere del numero di “termiche” in strada, con la conseguente riduzione dell’introito da accise, lo Stato dovrebbe trovare quei 40/50 miliardi da qualche parte e probabilmente dal medesimo “settore”, per cui le accise verrebbero “traslocate” sull’energia elettrica per autotrazione (pubblica o domestica), con un conseguente aggravio di costo per la ricarica. Impossibile solo ipotizzare una “lungimiranza” del Governo, che potrebbe ipotizzare che dopo 20 anni ci sarebbero meno costi in spesa sanitaria per il minor inquinamento cittadino…certamente vero ma lo Stato necessita di soldi immediati, non di risparmi futuri, seppur molto probabili.

    Per i motivi di cui sopra, io proprio me ne guardo bene di “pubblicizzare” con amici un passaggio all’elettrica…pur sapendo che la mia influenza è certamente limitata in termini di numero di persone che posso non convincere.

    Io continuo a guidare la mia BEV felicemente, con facilità di utilizzo e costi bassi…e gli altri che facciano quello che vogliono, non avendo io alcun interesse a “convertirli”.

    Saluti a tutti.

    • Ops, mi ero scordato anche di un altro “vantaggio” (per lo meno per me):
      Risiedendo a Milano, con la mia “elettrica” posso entrare in area C in qualunque orario e parcheggiare nelle striscie gialle e blu in tutto il territorio comunale –> nel momento in cui dovessero aumentare le BEV in città, ovviamente il comune si vedrebbe costretto ad introdurre le medesime limitazioni tuttora esistenti sulle normali “termiche”…cosa che vorrei avvenisse il più tardi possibile.

      Saluti a tutti.

  2. Totalmente d’accordo con la risposta data dalla redazione, rimanere una nicchia sarebbe controproducente non solo per il nostro piccolo staterello, ma per il mondo in cui viviamo e che lasceremo ai nostri figli.
    Aggiungo solo che non sono i noBEV da convincere, quelli rimarranno tali (chi per convenienza chi per stupidità) fino alla morte, ma ci sono un sacco di persone a metà strada tra gli entusiasti e gli scettici, che leggono un po’ di qua e un po di là per cercare di capirci qualcosa: se smettessimo di far sentire la nostra voce rimarrebbe solo quella degli scettici in cui credere.

  3. Io confido sempre che esca una legge che vieti di guidare auto a chi ha più di 80 se in buona salute………………

  4. Boh..io rispetto tutte le idee ma tendo a concordare con l’articolo… vivo in Portogallo dove c’è una cultura pro elettrico incredibile…e quindi una domanda alta che tiene alti i prezzi e allunga i tempi di consegna. Ho comprato la kia niro in Italia e mi è costata 8mila euro di meno senza incentivi grazie a questi no bev x cui i concessionari in Italia hanno tanto invenduto. C’è anche da rimanere a bocca aperta sul fatto che i pro elettrico in genere sanno di cosa parlano mentre gli ultras del diesel sparano in medie una serie di castronerie senza ritegno…tutto supportato da dati farlocchi..

  5. Non sono contrario all’elettrico e non sono contrario all’endotermico, ma sono favorevole alle libere scelte.
    Ognuno compri il mezzo di locomozione che preferisce, senza complessi di superiorità verso coloro che fanno scelte differenti, perché se trasformiamo tutto in guerre ideologiche, come ormai avviene per qualsiasi argomento, allora coloro che vogliono ergersi a paladini anti inquinamento, dovrebbero prima accertarsi di aver rottamato il riscaldamento a gasolio di casa, sostituendolo con uno elettrico, fornelli compresi, non dovrebbero più salire su un aereo o su una nave, a meno che non siano elettrici, se lavorano in una azienda che inquina dovrebbero licenziarsi, non dovrebbero più guardare una gara di auto o moto spinte da motore endotermico, dovrebbero accertarsi che la stessa elettricità che usano provenga da fonti non inquinanti.
    Personalmente non acquisterò un elettrico, come non ho mai acquistato un mezzo a metano o Gpl, perché non mi piacciono, non perché io mi senta migliore di chi compra un gpl o un elettrico.
    Certo, se un giorno avrò come unica opzione di scelta l’elettrico, allora forse lo acquisterò, ma io sono uno che la musica la acquista e la ascolta ancora in vinile non certo su Spotify.

    • Posti spesso messaggi negazionisti,
      sembra una specie di missione

      Ps.. fornelli a “gasolio”?
      con pompa iniettore Bosh ?

      ===========

      A – premessa vittimistica (mi rincorrono per strada, ah mascalzoni) con denigrazione (si ergono a paladini)

      B – negazionismo (motore a scoppio o elettrico cosa cambia ? è solo “ideologia”, non ci sono ragioni fondate, sigh)

      C – benaltrismo (fornelli a gasolio)

      D – chiusa spocchiosa (“io sono uno che non ascolta certo Spotify”)

      (complessi di superiorità e correlati complessi di inferiorità)

      ==========

      PS: viaggiare con un aereo di linea inquina meno come Co2 emessa a persona al km che andare in auto termica

      per fare meglio in viaggi lunghi, auto elettrica o treno

    • Ascolti musica IN vinile, vinci a mani basse, non hai più bisogno di dimostrare nulla a nessuno. Comunque nel giradischi c’è un piccolo motore elettrico, io eviterei se fossi in te di tenermi in casa una cosa così dannatamente senz’anima.

      • Magari il testo è generato con programmi tipo chat-gpt e ritoccato solo in parte
        (anche i fornelli a gasolio, non lo hanno riletto per intero)

        E il tono che oscilla da imbambolato-fiabesco a retorico reclame anni ’80, mi parrebbe strano che qualcuno parli così, e ne conto tanti di questi testi postati qui

        scritto a mano o a computer, comunque a me sembra un “pubbliciario” un po maldestro ma che presidia con costanza anche questo il forum

        • Ipotesi interessante 😆 comunque continuo a non capire perché per scrivere su questo forum non sia necessario un account o una qualche forma di autenticazione -_-

  6. Egregio Sig. Franco e voi tutti Lettori di Vaielettrico,

    avrò commentato forse una o due volte in precedenza un articolo.
    Mi presento: ho svariate decadi in meno rispetto all’autore della lettera ed i capelli bianchi stanno lentamente prendendo il sopravvento sui capelli castani sulla mia testa.
    Peso 90 kg e se sto troppo fermo in una posizione mi esce un fastidiosissimo mal di schiena (precisazione doverosa che sarà necessaria per capire in seguito quanto sia scriteriata la mia scelta di un certo tipo di auto termiche).
    Sono nato e cresciuto vicino all’Autodromo Internazionale di Monza, ma da anni vivo in Svizzera tedesca (anche questo fatto sarà necessario in seguito per capire meglio il mio punto di vista).
    Avendo vissuto a due passi dal Tempio della Velocità, ho potuto ammirare le gesta di Schumacher, Senna, Vettel, Maldonado, Yoong, Chandok e l’italianissimo Vitantonio Liuzzi.
    Ho anche capito agli inizi della mia pubertà, grazie alle ombrelline della Suberbike, il significato di un termine mai udito prima, ovverosia erezione.
    Ora, lasciamo perdere quest’insensata introduzione e partiamo con la spiegazione di ció che mi rimbomba nella testa.
    Riguardo ai No BEV, concordo con voi che siano una massa di pirla da rinchiudere e buttare via la chiave; cosí come concordo con voi sugli innumerevoli vantaggi di un’elettrica.
    Tuttavia, avendo colleghi che ne possiedono una, ho avuto la fortuna di provarle e studiarle:
    – Tesla Model S e 3
    – VW ID4
    – Audi E-Tron
    – Cupra Born
    – Fiat 500e (che è quella che ha incontrato maggiormente il mio gusto)
    Come auto aziendale abbiamo delle nuovissime Enyaq elettriche.
    Ecco, a parte la 500 e la Born (ma su questa non sono del tutto convinto), ho ritenuto le altre alternative degli oggetti privi di anima e personalità.
    L’autore dell’articolo menziona come vantaggio la mancanza di rumore: io preferisco chiamarlo sound. Mi emoziono sempre quando sento una Evo o una Subaru in rilascio, oppure l’urlo rauco di un 6 cilindri di Stoccarda e quando mi capita di udire un tuono di una supercar o gran turismo italiana con un V12… Partono i sogni di un bambino mai troppo cresciuto.
    Per non parlare degli ignorantissimi V8 americani che mi fanno immaginare un raduno in California tutto rock’n’roll, carne rossa e birra annacquata di pessima qualità.
    Ho la fortuna di potermi permettere ancora di mantenere due auto in Italia (una Z4 del 2003 ed una 500 a gasolio) ed una in Svizzera (GT86). Tutte manuali e tutte usate per fare il giretto.
    Ecco, quando sono a passeggio con un’andatura allegra (dicasi non da nonno, ma nemmeno da assassino) vedere la lancetta che sale verso la zona rossa inizia a farmi venire la pelle d’oca (sensazione che ho ora anche scrivendo).
    Poi parte un comando dal cervello:
    – rilascio del gas
    – frizione.
    Il comando va al braccio: marcia su.
    Il piede sinistro molla la frizione e il destro sfonda di nuovo l’acceleratore.
    Spinta in avanti.
    Il Signore dell’ariticolo (e voi tutti lettori di vaielettrico) potreste obiettare che questo è scomodo e che in coda sia oltremodo fastidioso. Lo so. Ne sono ben convinto; ma ripeto che la mia è una scelta senza senso che porterò avanti finchè il mio corpo e le mie finanze me lo permetteranno.
    Infatti quando guido la Toyota o la BMW devo fermarmi ogni ora e mezza a causa del problema di schiena menzionato all’inizio di questo delirante intervento.
    Ed ora arriva la bomba. Provocativa ed ipocrita (fino ad un certo punto).
    Secondo me non è solo l’auto con il motore a combustione interna ad essere vecchia, ma è vecchio il concetto stesso di auto come oggetto per fare da punto A a punto B.
    Il mio pensiero è che il governante debba investire cospicue somme di denaro per potenziare il trasporto pubblico (uso quotidianamente il treno per recarmi al lavoro, i piedi o la bicicletta per gli spostamenti minori -> per me le auto sono un oggetto di divertimento). Quando vengo in Italia, vale a dire quasi ogni fine settimana, lo faccio con il treno. Molto raramente in macchina (solo quando voglio fare una guidata sulle alpi).
    Se tutti passassimo all’elettrico, secondo me, risolveremmo il problema delle emissioni nelle città che è di per sé già un bel vantaggio, ma non risolveremmo il problema del traffico.
    Incentivando invece i trasporti pubblici e le biciclette e magari forme di lavoro quali l’home office, lo smart working e il lavoro ibrido (per le professioni che lo consentono) andremmo anche ad alleggerire la rete stradale con conseguenti vantaggi in termini di tempo perso e stress.
    In conclusione, la mia proposta è una cosa del tipo: se ad una persona non interessa l’oggetto auto, dovrebbe avere delle valide alternative per la propria mobilità. In caso debba andare da punto A a punto B, dovrebbe essere in grado di farlo con il trasporto pubblico. Se il punto B non è raggiungibile dal trasporto pubblico dovrebbe fare gran parte del viaggio con il suddetto e solo l’ultima parte in auto (magari con servizi di car sharing, oppure con servizi tipo Mobility).
    L’automobile dovrebbe essere vista come mero oggetto per divertimento oppure per chi ha particolari necessità di mobilità.
    Spero di non averVi ammorbato troppo con la mia disquisizione e Vi auguro una buona domenica.

    Francesco

    • -oggetti privi di anima e personalità.-

      Lei è pronto per accettare il lato oscuro della scossa. 😈

      Le elettriche in questo momento ce le stanno vendendo così in primis perchè le batterie hanno ancora dei limiti evidenti (sebbene siano “miracolose” rispetto anche a solo 20 anni fa) e in secundis perchè al momento nessuno che abbia veramente le capacità e l’esperienza di pensare a mezzi emozionali si è messo seriamente ad affrontare l’argomento.

      Oggi vincono le linee asettiche e iper-aerodinamiche, gli interni degni dello studio di uno psicanalista scandinavo e più in generale una politically correctness degna dei tempi del sant’uffizio.

      Se parliamo di prestazioni, in pratica un po’ si scherza “tanto per” (tipo aborth 500e) e un po’ si punta a “vincere facile” con gli 0-100 stupefacenti, che come è arcinoto a qualsiasi appassionato sono il contentino di chi non è capace di fare altro che schiacciare a fondo un pedale sul dritto. Quindi al limite dell’insulto per chi sa, come lei, che in pista i tempi si fanno in curva.

      Ma non disperi, tempo verrà a portare giustizia.
      Le potenzialità sono semplicemente colossali.
      Bisogna cercare di leggerle fra le righe, infrangendo dogmi autoimposti e pregiudizi castranti.

    • Benvenuto sia tra coloro che apprezzano le bev, sia le alternative per usi ludici.
      Condivido molti aspetti da lei citati tra i quali, purtroppo, due ernie discali L4-L5 e L5-S1 (go kart e assetti irrigiditi negli anni passati hanno sicuramente il loro peso).

      Considerando le diverse capacità individuali di spesa, oggi la sostituzione dell’auto necessaria a soddisfare le proprie esigenze con una bev, non è per tutti (come si dice sempre).
      Ancora più difficile potersi permettere un’ ulteriore auto ludica e bisogna ricordarsi di essere fortunati (o meritevoli di aver realizzato un sogno motoristico). Sono un socio ASI e, dopo anni di sacrifici, vivo quello che scrivo.

      Il tema del trasporto pubblico, soprattutto su rotaia, é per me molto intelligente ma non posso fare nulla per il suo sviluppo.
      Quello che posso fare é ricordare a coloro che hanno una sufficiente disponibilità economica che una bev può essere una scelta molto intelligente, magari scegliendone una d’occasione come ho fatto io (e-C4 dimostrativa con 895km).
      Non è il Santo Graal ma il suo compito lo svolge bene, non emette gas nocivi, niente inquinamento acustico e mi fa anche risparmiare tantissimo.

      Imho la vera differenza la possono fare le amministrazioni pubbliche con scelte coraggiose e impopolari, forzando tutti noi ad adeguarci per ridurre l’inquinamento. Come?
      Proponendo parcheggi dove lasciare le vecchie auto e continuare con mezzi non inquinanti privati e pubblici o a piedi.
      Con incentivi o disincentivi mirati e infrastrutture che agevolino il cambio delle abitudini (p.e. piste ciclabili coperte da fv).

      Vedo molte possibilità ma serve credere nella transizione per superare chi la ostacola

  7. Tifo ( si, tifo) x bev dal primo momento e continuerò a farlo certo e sicuro che siamo talmente all’inizio della rivoluzione tecnologica che fra 10 anni sorrideremo delle attuali bev, però un punto dolente è evidente nel nostro paese: il nostro potere d’acquisto non è dei migliori. Non è un caso che nel primo semestre 2023 ai primi 4 posti in classifica ci siano Panda, Sandero, Y e 500 ( tutte sotto i 20k a cui comunque vanno poi detratti gli incentivi). E a chi non piace la Spring, che alternative ha ? Quando ci furono i 10k di incentivi corsi subito con mia moglie a farmi fare un preventivo e vista lì dal concessionario (che non incentivava affatto, anzi…) ci piacque. Poi ne incontrammo una in giro per strada e ci deluse abbastanza. Morale della favola? Aspettiamo tempi (cioè prezzi) migliori.

  8. Caro Franco permettimi di dissentire parzialmente da te. Io l’auto elettrica non l’ho acquistata per fare le partenze brucianti al semaforo, ma perché sono convinto che sia uno dei tanti tasselli necessari per ridurre l’inquinamento, che in Italia e specialmente nella pianura padana provoca almeno 60.000 morti premature all’anno. Se il mio cozzare ripetutamente la testa contro il muro di gomma della disinformazione potrà servire a ridurre queste morti io non sarò mai stanco,

    • Concordo in pieno.
      Ma anche tale verità confermata ogni giorno di inquinamento dai pronto soccorso, oltre che dai dati scientifici temo che sia negata o non tenuta in debita considerazione da molti.
      Il portare avanti il discorso degli e-fuels, oltre al ritardo nell’adozione delle elettriche, significa non attribuire molta importanza alla salute.
      Per quanto riguarda il ritardo rispetto alla Cina oltre che agli USA , ca recuperato investendo in R&S, dove siamo abbastanza indietro.

    • Stesso mio motivo. Risparmiare sul costo di esercizio è una gradita conseguenza, ma l’avrei presa anche avesse consumato come una termica. Stesso discorso per la pompa di calore a casa.
      Io abito sulle prealpi lombarde, quindi vicino alla pianura padana, e mi irrita a vedere che non si faccia nulla, il programma di Fontana non ha niente per l’ecologia, mentre dovremmo fare mosse radicali come queste: https://www.cleanenergywire.org/factsheets/qa-germany-debates-phaseout-fossil-fuel-heating-systems (il parlamento tedesco ha approvato la legge pochi giorni fa). Invece da noi si consente ancora l’uso di camini a legna, con disboscamenti feroci tutto intorno che fan male al cuore quando li vedo passeggiando nei boschi.

    • /// io l’auto elettrica non l’ho acquistata per fare le partenze brucianti al semaforo, ma perché sono convinto che sia uno dei tanti tasselli necessari per ridurre l’inquinamento \\\ A parte che l’intervento di Franco è chiaramente ironico, le partenze scattanti sono solo uno dei pregi che elenca.. Non ha parlato esplicitamente di inquinamento per non “appesantire” il discorso ma dagli accenni alla necessitá di adeguarsi ai tempi si capisce che non ha considerato solo i vantaggi “frivoli” della trazione elettrica.

  9. Godiamoci le nostre ville e i nostri vantaggi:
    – non paghiamo il condominio, quindi risparmiamo
    – non ci graffiano l’auto, altro risparmio
    – nel nostro giardino coltiviamo i nostri ortaggi bio, e risparmiamo
    – niente vicini di casi urlanti e rumorosi, coi loro tacchi alti e i loro litigi: le nostre ville sono più silenziose
    – siamo liberi di portarle come ci piace, senza chiedere il permesso a nessuno

    Voi no-ville state nei vostri appartamenti scomodi, noi ci godiamo le nostre ville … e risparmiamo!

    Comunque anche io propongo di interrompere questo contrasto ville vs appartamenti: lasciamo che si convincano da soli

    • Sei sempre così arguto e sagace nei tuoi commenti, la sai sempre piu di tutti, com’è che non applichi queste tue qualità nel tuo lavoro e diventi abbastanza ricco da diventare un si-villa?

      • Magari ce l’ho già o magari vivo in una roulotte. Vallo a sapere. Io concordo con l’autore del post, avrò scritto 100 commenti sul fatto che più si parla dei no-bev più si consolida e si alimenta un partito e se la contrarietà alle auto elettriche finisce poi per diventare una questione di tifo da stadio è la fine, allora sì che gli argomenti cessano di esistere e si finisce al pub a tirarsi la birra addosso.

        Premesso il fatto che la prossima auto punto a prenderla elettrica (ma non ho firmato un assegno in bianco a nessuno e comunque non ho fretta, ho 2 auto praticamente nuove) ciò che credo non aiuti la causa è questo gnè-gnè di sottofondo che non si può sentire. “Io ho l’elettrica e vado nella ZTL e tuo no, gnè-gnè-gnè”. “Io ricarico col fotovoltaico gratis e tu no, gnè-gnè-gnè”. Esistono persone che hanno case off-grid, producono il 100% del loro fabbisogno energetico dal sole utilizzando powerbank per raccogliere l’energia da usare la sera e non usano questi toni qua, non usano questi argomenti qua. Qualcuno vi direbbe “certo che sapete farvi amare, eh …”.

        VaiElettrico ha scritto, con grande onestà, che l’elettrico non è per tutti, non solo per motivi economici ma anche logistici. Possiamo sentirci lo gnè-gnè da chi a 88 anni si può permettere una Mercedes EQA? Peggio, si vanta anche di aver sempre guardato al futuro? E’ come se, per assurdo, domani mattina Fedez ci venisse a parlare del suo appartamento superecologico nel grattacielo bosco verticale a Milano fatto dallo Studio Boeri e venisse a farci la morale perché noi stiamo inquinando il pianeta con le nostre caldaie a gas e siamo no-pompa-di-calore. Questo sì che è sapersi far amare …

        E allora che si parli di auto elettriche e basta, di come vanno, dei pregi e dei difetti. Prova a ribaltare la visione per un attimo: e se i no-bev non esistessero e invece sono i pro-bev che li hanno creati, dicendo che chi non compra elettrico è un no-bev? Torna indietro nel tempo a 15 anni: hai mai sentito qualche proprietario di auto gpl o metano lamentarsi perché il 90% degli italiani si ostina a non montare un impianto gpl o metano, arrivando a pagare il doppio o il triplo a ogni rifornimento? C’erano articoli di giornale che parlavano dei no-gpl e dei no-metano come di trogloditi che usavano fake news per non installare gli impianti? Eppure è vero che giravano le fake news! Se interrogavi le persone, tantissimi ti dicevano che queste bombole esplodevano, che la legge vietava loro di parcheggiarle in garage (falso!), che c’era la puzza di metano o gpl (falso, tranne forse per gli impianti di 30 anni fa) e non hanno mai installato un impianto anche per via di queste convinzioni. Con l’elettrico invece succede: chi acquista l’auto elettrica la metà delle volte deve sentirsi libero di dare dell’idiota a chi non ha fatto la sua scelta, questo nonostante l’auto gli è costata un capitale, nonostante non sa davvero cosa gli succederà a fine garanzia, nonostante i tantissimi problemi di gioventù di questi modelli (MG4 e VW ID.3), come se tutti dovessimo per forza apprezzare il silenzio e l’assenza del cambio. Ma la rispettate un po’ la capacità di valutare degli altri o dovete andare in giro a dare degli idioti a tutti perché non fanno come voi?

        Sì, sì, ora lo diciamo assieme. 3 … 2 … 1 … “non esiste un pianeta B!!!”. Applauso. Mentre continuate a brindare senza di me, io vado a insultare tutti gli 88enni che conosco e che si rifiutano di acquistare una Mercedes EQA e dirò loro “voi vivete nel passato e non nel futuro, maledetti vecchiardi!”.

        • Si si, mille parole, però ogni ogni volta che una persona viene a raccontarci come lui (e non tu…) è già passato all’elettrico tu parti sempre con questi discorsi. Sempre. Ha rubato i soldi a te per essere benestante? O ti da fastidio il solo fatto di esserlo? Tu ci vorresti tutti uguali, o è solo il fastidio di non esserlo tu? A me pare sempre e solo un gran rosicare.

          • /// Possiamo sentirci lo gnè-gnè da chi a 88 anni si può permettere una Mercedes EQA? \\\
            // Ha rubato i soldi a te per essere benestante? \\

            Direi che se non si conosce personalmente una persona non gli si possono fare “i conti in tasca”.. Vista l’etá non possiamo escludere che abbia risparmiato a lungo per potersi permettere un’auto costosa (c.d. beneficio del dubbio)

        • Dovresti vergognarti, Enzo, a fare il bullo con un signore di 88 anni che non ha rubato niente a nessuno e pensa al futuro (nostro e tuo, più che suo).

        • Ineccepibile.
          Mi auguro venga compreso da chi ci “lavora e guadagna” con le BEV nel rapportarsi con chi ne evidenzia i limiti non avendo la sovrastruttura attorno alla stessa necessaria e strumentale al suo utilizzo ed alla sua “supremazia” rispetto alle Termiche.

        • Non mi piace polemiszzare, ma io non ho iniziato tutti i miei discorsi sull’elettrico con i gnè gnè di cui parli; se vai indietro nel tempo e cerchi un pò, anche solo su VaiEelettrico (basta citare il mio nome nella ricerca), troverai non un solo mio articolo in cui ho cercato in ogni maniera di confrontare le ICE con le BEV dimostrando sempre che queste ultime sono un grande passo avanti nella tecnica, nella efficienza, nella comodità e nell’ecologia.
          Il mio ultimo articolo è nato solo DOPO, quando ho visto che ogni argomentazione non è mai servita a nulla e questo perchè quelli che ormai si chiamano ufficialmente NO-BEV non hanno nessuna voglia di ragionare e rimagono nella loro posizione per partito preso. Devo pensare allora, caro Enzo, che evidentemente non hai capito quello che ho scritto.
          Io non sono abituato a vantarmi di avere una EQA mentre qualche altro non ce l’ha (oltre tutto ho parlato anche male della EQA e lo puoi vedere da un confronto che ho fatto sempre su VaiElettrico tra Mecedes EQA e Tesla Model 3); se ho elencato un pò di gnè gnè. come tu li chiami, è soltanto perchè, vista la refrattarietà di chi non vuol ragionare, ho tirato i remi in barca e ho pensato di lasciarli perdere limitandomi a valutare quale è il risultato se i NO-BEV dovessero essere in molti e ho elencato quei risultati che si traducono in una serie di vantaggi per i favorevoli.
          E’ stato uno “sfogo” che oltre tutto non durerà a lungo, anche perchè è molto probabile che nel futuro, pochè non resisterò, troverai, magari sempre su ViElettrico, altre mie argomtazioni in favore della mobilità eletttrica.

          • Franco se leggi anche l’intervento di Eugenio qui sotto forse ti sarà più chiaro quello che voglio dire ovvero che non ho mai visto su un sito tematico una così elevata attenzione nei confronti di chi non è interessato a quell’ argomento. Se tu vai su un sito di pannelli fotovoltaici, per restare in tema di ambiente, mi dici percentualmente quanti post trovi in cui le persone o il sito stesso parlano di coloro che non vogliono montare il pannellino sul tetto? Hai mai incontrato ad oggi il termine no-fotovoltaico? E lo stesso vale per i forum. Ma qui si va oltre. Non solo se ne parla di continuo, ma neanche ci si limita ad osservare il fenomeno da un punto di vista statistico. Chi non compra le bev è accusato, esplicitamente o indirettamente, di essere un credulone che si nutre di fake news, di essere uno che se ne frega dell’ ambiente, di essere uno che ha sbagliato il calcolo del tco, di essere uno che ignora i vantaggi della guida in elettrico e oggi, nuova accusa, di essere uno che non guarda al futuro, ancorato al passato. Siamo proprio sicuri che non sia anche un razzista stupratore senza titolo di studio? E daje Franco! Ma soprattutto ottenete l’effetto opposto perché chi capita a leggere una delle vostre analisi tutto fa tranne che convincersi a passare all’ elettrico. Non solo è un atteggiamento da buli (buffo che qualcuno in passato abbia dato del bullo a me 🤭) ma è anche disonesto nei confronti della reale fotografia dell’ elettrico data non da me ma da una analisi seria e documentata che fotografa l’ altissima percentuale di Italiani che vorrebbe comprare una elettrica ma che per N ragioni non lo fa (costo, logistica, etc … che poi sono anche le ragioni espresse talvolta ma non sempre da VaiElettrico). Però è giusto così, continuate, continuate …

          • Hai dimenticato quando venivi su questo sito con il nick Vaidiesel? Chi ti aveva mai cercato? Continua, continua e continuerò a darti del bullo da quattro soldi.

        • Enzo, la Mercedes 250 EQA costa come tante termiche della sua classe, e sono tante le persone anziane che si concedono il piacere di acquistare auto da 50 k€ e anche ben oltre.
          Quindi dov’è il problema? È solo perché quella di Franco è elettrica? “Ma mi faccia il piacere!” (cit.)

        • Sono in buona parte d’accordo con Enzo; io sarei considerato super troglodita comperando 600qtli di legna da ardere dalla Serbia per sopperire agli aumenti del gas ; riscaldamento a legnia è super comodo e in casa da un tepore fantastico, posso anche cucinare con la stube a legna; in primis vita mea x gli altri czzi loro , sarà anche un pensiero egoistico ma pago le tasse e non mi devono rompere. Quindi anche un w12 a petrolio se piace senza farmene una colpa. A uno piace una elettrica da 100€ euro fa benissimo a comperarla, uno vuole farse tutti gli impianti fotovoltaici che vuole. Dire che prendo l’auto elettrica per andare nelle Ztl, per me le amministrazione devono bloccare le Ztl a tutti i veicoli eccetto i mezzi pubblici, il bollo lo farei pregare a tutti senza sconto ed anche i posteggi eccetto per i titolari di autorizzazione a servizio disabili

          • @Enzo
            @Eraldo

            Enzo: “…di essere uno che se ne frega dell’ ambiente, ”

            Eraldo: “in primis vita mea x gli altri czzi loro , sarà anche un pensiero egoistico”
            ____________________

            Ci sono dubbi?

        • ok difendere fellicò, ma il gne gne descritto da Enzo è quello che TUTTI qui usano sempre e comunque.
          se non si capisce questo e il discorso portato, il problema non è Enzo..

          quando anch’io avrò una bev, se dovessi diventare così, voglio che qualcuno mi dia una badilata nel coppino.

          trovo che questo sito sia una valvola di sfogo per tanti frustrati, più che “propedeutico” alla mobilità elettrica.

          prima che me lo si dica: si, lo so che posso andare da qualche altra parte, ma penso sempre che si possa migliorare. ma da quando ho iniziato a seguirvi a oggi, non sembra ne abbiate voglia: ancorati a un vecchio modo di fare informazione, quella dei vari che tanto alacremente tirate in ballo con articoli.

          • Non si preoccupi, continui con il suo gnè gnè e ci penseremo noi a mandarla da altre parti

        • Il problema nasce perche si tende a non capire una persona che la pensa in maniera magari differente senza accettare la sua opinione ,
          Che l”elettrico non decolla in Italia, forse forse è perche le persone che. devono cambiare auto non hanno tutta questa disponibilità economica di fare una scelta in leggerezza ,ci sono da pagare prima i mutui,poi i libri hai ragazzi per farli studiare e quindi potersi confrontare con chi come voi che ha gia comprato elettrico ha la visione del futuro
          E poi altre spese che potete decidere voi a piacere vostro
          I social attuali caro Enzo ma le lo sa gia, sono fatti per far credere alle persone di far parte di un gruppo che deve essere vincente ,almeno alla moda, in pratica un tutti veloci sul carro dei vincenti tanto basta un clic,ovviamente si sara ancora più veloci a scendere e salire su altro quando il carro non tirera più
          Questo vuol dire creare dei mostri senza capacita di farsi un’opinione propia
          L’inquinamento è mondiale siamo in molti troppi sul pianeta e. quasi tutti vogliono tutto e pure subito ,per imbattare di meno sul pianeta bisogna fare 100 passi indietro sulle pretese di ogni individuo ,questo però vuol dire ridurre drasticamente il consumismo e quindi il business
          Di pochi, che poi è il lavoro di molti di noi

  10. Quanto mi piace il fatto che una persona di 88 anni sia così lungimirante, lo trovo più giovane di tanti realmente più giovani.
    Possiamo chiamarla (con affetto) Nonno Franco?

    Lo sfogo é comprensibile ma la stanchezza verso l’ignoranza molto più condivisa.
    Però non possiamo non condividere il progresso con gli altri, siamo tutti collegati in qualche modo.

    Ci pensa Vaielettrico, insieme alla community, a far buona informazione e formazione.
    Cari ignoranti e uomini in malafede siete avvertiti, noi qua teniamo botta 💪

    • Sono d’accordo con il signor Franco, inutile ribattere e ragionare con questi trogloditi; loro il ragionamento non lo capiscono.
      Inutile ragionare con chi ha sposato un credo che, per quanto sbagliato falso e fuori dai tempi, è sacrale, e come tale è incrollabile anche davanti all’evidenza, alla prova provata delle loro errate convinzioni..
      E per fare ciò arrivano ad inventarsi letteralmente delle notizie false pur di dimostrare che hanno ragione loro, oppure nel migliore dei casi a distorcere la realtà.
      Ma la cosa più comica è che loro si ritengono più furbi e intelligenti degli altri, fieramente anticonformisti, perché custodi di un sapere che la maggioranza della popolazione non può capire, mentre invece loro sono i primi allocchi a credere alle fesserie che lo youtuber di turno sputa contro le auto elettriche.

      • Non ci sono né ragioni né torti, si tratta solo di poter fare libere scelte, se a lei piace un auto o una bici elettrica, fa benissimo ad acquistarla, io preferisco un diesel, come preferisco una bicicletta a pedalata umana, piuttosto che una bicicletta elettrica, preferisco anche ascoltare la musica in vinile piuttosto che su spotify, questione di gusti, niente di più, niente di meno.

        • Eh no caro Giamma, perché scegliere di guidare un’auto termica vuol dire inquinare l’aria che respirano anche gli altri, ed emettere co2 che incrementa il riscaldamento del pianeta dove viviamo tutti. Stesso discorso per riscaldamento casalingo e altri sistemi dove i combustibili fossili sono rimpiazzabili con l’elettricità, tralaltro.

          Sei libero di fare scelte quando queste non impattano anche la vita degli altri. Invocare la libertà di scelta è solo un argomento fantoccio.

          • Quindi Sig. Rossi, immagino che lei viva in una casa senza riscaldamento a gasolio o con qualsiasi fonte inquinante, immagino che non salirà più su un aereo fino a quando non lo faranno elettrico, immagino che non guardi nessuna competizione dove gareggiano mezzi con motore endotermico, immagino che se lavora per un azienda che inquina vi siate già licenziato, immagino che prima di acquistare qualsiasi prodotto vi accertiate prima che non provenga da luoghi dove vengono sfruttati i lavoratori e che per estrarre le materie prime non vengano devastati interi territori, quindi non dovreste possedere un PC né uno smartphone.
            Conoscete i processi di lavorazione per estrarre il litio?
            Se davvero volete non inquinare bisogna ritornare a vivere nelle caverne, perché anche tagliare legna per costruiire case crea danni alle foreste, anche per ottenere calce e cemento si inquina.

          • Basta Giamma. Il cestino di questo blog è pieno di sproloqui come i suoi. Vuole finirci anche lei?

          • Ah ecco! I soliti test del livello di purezza per avere il diritto di questionare sull’inquinamento degli altri. Solito giochino di cambio argomento pur di non rispondere.

            Dai, facciamo il giochino di Giamma: casa no gas (gas, non gasolio, non se che case ha visto lei) da anni, non una mai due bev, lavoro da casa scrivendo software, vacanze in auto (quella elettrica di prima). Il round due prevede che mi produca la verdura da solo nell’orto, e che mi faccia i vestiti da solo tosando le mie pecore, vero?

            Perchè nel frattempo non fa a se stesso il test di purezza? O devono essere puri solo quelli che la criticano, mentre lei invoca la libertà di far come le pare?

  11. La verita arriva dalla saggezza, do ragione a franco al 100 % , gli italiani scoprono ora il full hybrid, e un paese vecchio , vai elettrico ha dato una buona risposta, ma non ha tenuto conto che i giovani, non hanno più i ns limiti e quindi scappano all estero , dove appunto ci sono anche le gigafactory …

      • Questo sito era partito bene trovavo molte info utili sull’elettrico avevo io stesso chiesto un parere su l’auto da comprare, però ultimamente sempre articoli di fantomatici nemici dell’auto elettrica… Il nemico dell’auto elettrica è l’auto elettrica stessa o almeno il suo prezzo. Cmq seguirò il suo consiglio e starò sicuramente bene, l’auto elettrica c’è lo gia

  12. Aldilà della simpatica provocazione contenente fra l’altro parecchie verità, personalmente sono dell’idea che sia giunto il tempo di normalizzare l’auto elettrica.
    Ad esempio non ho mai pensato che l’accelerazione al semaforo dovesse essere dipinto come un punto a favore, manco fossimo tutti in competizione con chi sta nella corsia a fianco… fra l’altro 9 volte su 10 nemmeno si parte dalla pole position.
    E’ una semplice caratteristica del tipo di alimentazione.
    Ancora… inizierei a non tamponare più la minore autonomia compensandola con la necessità di uno spuntino, della prostata o quant’altro.
    Anche questa, fintanto che non arriveranno batterie con maggiore densità e che si ricaricano più velocemente, è una caratteristica dell’auto… questa è e, se la dovranno far bastare anche i cosiddetti no-bev, perchè è più che evidente che l’auto elettrica è il presente ed ancora di più il futuro.
    Se ce la facciamo noi e non torneremmo mai indietro ce la faranno anche loro.
    E prima lo faranno meglio sarà per tutti.

    • /// non ho mai pensato che l’accelerazione al semaforo dovesse essere dipinto come un punto a favore, manco fossimo tutti in competizione con chi sta nella corsia a fianco \\\ Mi sembra evidente che l’intervento di Franco sia impostato su ironia e paradosso, e del resto le partenze scattanti sono solo uno dei pregi che elenca

      /// inizierei a non tamponare più la minore autonomia compensandola con la necessità di uno spuntino, della prostata o quant’altro \\\ Sono d’accordo sul non doverci far piacere a tutti i costi questo aspetto della mobilitá elettrica ma secondo me è anche vero che non bisogna demonizzarlo come un problema insopportabile per tutti i tipi di spostamento (come se il pendolarismo a corto raggio e la trasferta di 1000 km una volta all’anno fossero paragonabili)

      • Due osservazioni: l’accelerazione bruciante non serve ai semafori, ma è fondamentale nei sorpassi, per esempio in montagna. Provare per credere. Non mi risulta che spuntini e prostata agli autogrill siano esclusiva degli automobilisti elettrici. E i tempi sono identici per tutti. Nel frattempo, le auto elettriche si ricaricano, quelle termiche prendono il sole.

        • @Luigi
          @Massimo Degli Esposti

          Mi sa che non mi sono spiegato bene.
          Non era una critica a Franco ma un pensiero che ho da anni.
          Per Luigi: in realtà volevo dire l’opposto, l’EV prima o poi dovranno farsela piacere tutti e dovranno accettarne pregi e difetti, così come facciamo tutti noi. Se non per convinzione lo faranno per necessità.

          Per Massimo: non me lo dire, dopo decenni di auto a metano capisco molto bene la differenza… e non ne abuso.

          Quanto all’aspetto spuntini, pranzi ecc.
          Ho visto da poco il video su youtube di Kona EV Channel e del suo viaggio in Francia con la prima tappa di 700 e passa Km.
          Anche lui, nel riepilogare i tempi ha fatto presente che parte del tempo di ricarica è stato effettuato combinandolo con i bisogni di primaria necessità.
          Ecco, a me questo passa come un tentativo di giustificazione di maggiori tempi dei percorrenza.
          Ad oggi questi tempi sono ovvi e naturali, farli coincidere con delle necessità è semplicemente sinonimo di intelligenza.
          Ma se qualcuno non si adatta a fare il pranzo (per esempio alle 11.30) dovendo fermarsi per la ricarica… pazienza, significa che si fermerà alle 11.30 per la ricarica e (per esempio) alle 12.30 per il pranzo. Contento luii!
          Insomma voglio dire basta “autolesionismo” come fossimo viaggiatori di serie B, non lo siamo ed usiamo il mezzo a disposizione secondo le sue caratteristiche.
          In modo assolutamente normale.

  13. Messa così mi sembra ancora una volta una presa di posizione da parte di chi può permettersi 50k di auto e ricaricare a casa, condizioni al contorno non da poco. Secondo me si dovrebbe dare una risposta a chi l’auto elettrica la vorrebbe ma non ha modo alcuno di permettersela o utilizzarla nel modo migliore, vedi non way di caricare a casa.
    Il resto è ancora una volta solo tifo da stadio, che onestamente, non aggiunge niente.
    Mai pensato che tanti che adesso se la prendono con le elettriche sono solo frustrati dal non potersele permettere, da non avere accesso ai vantaggi dell’elettrica, dal dover fare salti mortali per andare a lavorare dentro una ztl avendo una vetusta termica, mentre chi ha 50k di macchina entra liberamente e pure gratis?

    • Lei si ostina a ripetere le solite banali falsità, dimostrando solo quel che Franco ha ben sintetizzato con il detto A LAVA’ ‘A CAPA ‘O CIUCCIO SE PERDE L’ACQUA, ‘O TIEMPO E ‘O SSAPONE

      • Mi permetta, cosa ci sarebbe falso? Stia tranquillo che non la prendo a male, si esprimono solo opinioni in maniera garbata e civile.
        Però mi metto anche nei panni di chi non ha molto da scegliere e non potendo arrivare all’uva dice che è acerba (restando sui detti).
        Non mi piace invece lo schierarsi, il noi sappiamo e capiamo, loro no. Questa cosa non mi convince proprio.

        • Falso che le auto elettriche costino 50 mila euro (vuole l’elenco di modelli che costano la metà?). Falso che si dabba caricare solo a casa. Io, per esempio, uso solo le colonnine. Come tanti, tantissimi

          • Ma anche se fosse vero (e non lo è…) non mi sembra una comportamento maturo e adulto denigrare l’uva che non si riesce a raggiungere…

          • Lungi da me voler fare il suo mestiere ma non ho scritto le BEV costano 50k, ho scritto quella citata costa 50k. Non ho scritto le BEV si caricano solo a casa ma caricando soprattutto a casa se ne ottiene il massimo in risparmio e semplicita’ d’uso.
            Il mio non e’ un no BEV sia chiaro. Ma ancora non capisco questo schierarsi.

            Sul commento di Stefano: chi siamo noi per giudicare? Non ci dovremmo forse impegnare per spiegare, con il supporto delle fonti, come stanno le cose con i pro e contro? A chi usa toni aggressivi si risponde sempre con pacatezza, perche’ l’ignoranza e’ curabile.

    • scusi lei lo sa che ci sono auto elettriche, poche ma dal 2024 le cose cominceranno a cambiare, che costano dai 30K in giu e che con gli incentivi in alcune regioni la comprano con poco piu di 20K … la spring oggi in lombardia con rottamazione la si paga 11K euro.
      Poi certo non sono pochi ma per lo stesso meccanismo oggi potrebbe comprarsi una tesla model 3 a 32k .. non sono pochi certo .. ma consideriamo la classe della macchina…. costa meno delle ICE della sua categoria anche senza incentivi … per non parlare che le prestazioni si ben categoria superiore.
      Il suo ragionamento sulle auto che devono costare meno puo essere condivisibile, il problema pero non è delle elettriche ma del mercato in generale visto che una panda “senza volante” messa in strada costa quasi 16K da listino

    • Per chi legge, perchè il Sig.AntonioR frequentando il forum queste cose le sa già:

      Prezzi alti, ma non cosi alti :

      – Spring extreme (versione potenziata a 65cv) 18.000e
      – Mg4 Standard (batteria 51.kwh LPF) 25.500e
      – tra carburante e bolli fanno risparmiare circa 10.000e

      La ZTL è un vantaggio per le elettriche (e per motivi di inquinamento è anche corretto) ma fondamentalmente le ZTL sono i centri storici, le aree più centrali e ristrette, con anche pochi parcheggi

      è norrmale che l’area più centrale sia ristretta alle auto, non c’è il posto materiale per parcheggiarle, per cui le poche eccezioni che siano i residenti e le BEV, che almeno non sgasano fumi

      non ha senso arrivare in auto sino in ZTL, si può anche parcheggiare più comodi all’esterno poi fare 500.m a piedi

      ESEMPIO MILANO – TORMENTONE area B area C

      a Milano i giornali di un certo orientamento politico confondono di proposito Area B e Area C,

      per fare la retorica del ricco contro il povero, tra l’altro retorica usata di solito dai politici che rappresentano elettori benestanti

      lettori un po’ ingenui o in cerca di bersagli polemici ci cascano senza aprire goggle-maps, altrimenti vedrebbero che:

      – Area B, “centro città”, diametro 3.km, accesso libero

      – Area C , “centro storico”, diametro 1.km, accesso ZTL di giorno, ma libero la sera e festivi, praticamente Piazza duomo e le vie intorno in un raggio di 550.metri

      per Area C, se sei residente o lavoratore con necessità di usare l’auto (es. carico/scarico), ti fanno i permessi, e se hai un’auto vecchia ti danno la scatolina GPS Move-in che consente un basso chilometraggio

      per gli altri:

      che si gratificano dicendo “ma se io volessi andare in centro a Milano con la mia auto?”

      in area B ci puoi andare in auto se ci tieni

      e già non è comodo come andarci ad es. con la metro di superficie che arriva dai paesi intorno per un raggio di 30.km con treni ogni 30 minuti

      mentre se uno vuole andare a Milano sino in centro storico (Area C), Piazza Duomo e limitrofi, in giorno feriale e in pieno giorno quando è attiva la ZTL, ma anche il traffico e i parcheggi saturi, per me non ha senso, è da masochisti

  14. Ho appena riletto il mio scritto e ringrazio la redazione di VaiElettrico per averlo pubblicato. Mi ha fatto piacere anche leggere la parte aggiunta “A nostro parere” che condivido pienamente; e questo anche perchè mi sono sempre battuto (e forse lo farò ancora malgrado questo ultimo mio articolo) per una transizione che è assolutamente LOGICA e anche necessaria.
    Vedo anche che i primi commenti (sono quelli che mi hanno appena preceduto) condividono il mio sfogo e ringrazio tutti per questo.
    Mi dispiace che i motori che ci hanno servito per tanti decenni debbano andare in pensione, ma ormai per me, come ho più volte detto, sono diventati assolutamente illogici raffrontati con la nuova tecnologia.
    Continuerò ad amare l’elettrico e non certo per godere di privilegi, ma per ben altri motivi. Continuerò anche a dispiacermi malgrado il mio scritto che ci sono così tanti contrari ma, come ho scrittoo MI SONO STANCATO di dare spiegazioni tecniche e indiscutibili a chi non la vuole capire.
    A LAVA’ ‘A CAPA ‘O CIUCCIO SE PERDE L’ACQUA, ‘O TIEMPO E ‘O SSAPONE.
    Ve lo ricordate questo provervio? ( A lavare la testa all’asino si perde acqua, tempo e sapone)

    • Io pero la esorto a corregge un minimo il tiro … la penso come lei con l’eccezione che non voglio che le file dei NO BEV si ingrossino … pero diciamo che l’ideale x noi sarebbe che la percentuale delle elettriche salga non troppo in fretta. Anche se poi in cuor mio mi vien sempre da chiedermi “ma com è possibile??? … che paese è questo” …. posso capire tutti quelli che comunque hanno difficolta economica pero tutti quelli che girano e comprano auto di una certa categoria … e ce ne sono tanti …. perchè non comprano una elettrica!?

  15. Difficile non dare ragione al sig. Franco.
    Spesso rispondo come lui a qualche No-BEV convinto che continua a rigirare la sua frittata anti-auto elettrica; quando mi dicono “non comprerò mai un’auto elettrica!” rispondo “Non farlo! Almeno così avrò per un po’ di più i vantaggi del bollo gratis, XTL gratis, parcheggi gratuiti, spazi riservat per caricare”.
    Aggiungo una frase che diceva il buon Roberto Gervaso: “Nessuno è così intelligente da riuscire a dimstrare ad un cretino che è un cretino”. Per cretino intendo chi è convinto delle proprie affermazioni costruite sul sentito dire o sulla propria imaginazione senza mai farsi prendere dal dubbio, nonostante le palesi evidenze del contrario. O chi sara sentenze a mo’ di giudice ma che non ha mai ascoltato entrambe le parti.

  16. Pur concorde quasi totalmente, voglio fare presente che Vaielettrico non può rinchiudersi del tutto.
    Pertanto ci vuole un compromesso, una via di mezzo. Spetta ai professionisti della comunicazione trovare il percorso migliore.

      • In effetti sarà così per le macchine a combustione, resteranno nei garage dei facoltosi auto che ovviamente hanno un valore storico o personale visto i costi di mantenimento che avranno.

  17. Occorre dare atto che il sig. Felliccó è persona saggia e non si può che dargli ragione, visto gli innumerevoli vantaggi occorre goderseli in silenzio senza dover per forza convincere il prossimo.

  18. fantastico e provocatorio , le provocazioni intelligenti mi sono sempre piaciute ‘ questo signore di 88 anni dimostra di avere una lucidità mentale da fare invidia a tutti ma ,anche se condivido praticamente tutto , io di anni ne ho 67 devo per forza aggiungere una non trascurabile realtà che invece sarebbe molto utile che la maggioranza potesse passare alla mobilità elettrica ,anche contro i ns. comodi , viviamo , e tutti i gg ne abbiamo le prove purtroppo ,su un piccolo pianeta che continuiamo da idioti incompetenti a distruggere sporcare inquinare , cercare di migliorare questa situazione è una necessità incontrovertibile e questo è un primo passo magari piccolo ma da qualche parte si deve cominciare

    • Come scrive Franco (e noi lo ribadiamo) l’elettrificazione (del trasporto e di tutto il resto) è un processo irreversibile nel momndo, proprio per i motivi che dice lei. Tra i grandi Paesi solo l’Italia tentenna. Non fermerà l’auto elettrica, ma rischierà soltanto la totale emarginazione.

    • Questo è il vero punto della questione, non accontentarsi del vantaggio economico ma avventurarsi in cerca di proseliti.

  19. Pienamente d’accordo.. inutile convincere chi non vuole informarsi.. guarda caso i no bev credo di non sbagliarmi sono quelli che una bev non lhanno mai avuta.. o se la hanno usata e spaventati é perche non erano informati…
    Una guida cosi brillante e goduriosa me la potevo solo sognare con una ice.. qualcuno dovrà pur pagare le accise per rimpinguare le casse dello stato.. adesso con la benzina a 2 euro vorrei vedere le facce di chi ha preso una ibrida..

    • Ho preso una Toyota Yaris ibrida 4 serie con 60 euro di benzina prezzo alla pompa di 1,988 faccio circa mille chilometri…….felicissimo…..

      • 33 km/l mi sembra leggermente ottimistico, sicuro sicuro? comunque io con l’elettrico per fare 1000km spendo circa 31 euro, senza considerare tutti i vantaggi elencati dall’articolo ma soprattutto emissioni zero (non sto a considerare l’inquinamento dei pneumatici per non scadere nel ridicolo, questione che viene sollevata ogni tanto dai più accaniti no-BEV, non cito i freni perchè in tre anni avrò frenato una decina di volte).

        • Anche io ho una Toyota Yaris ibrida, e la mia media è di 19-21km/l, a seconda di quanta autostrada faccio tra un pieno e l’altro. Nei viaggi tutta autostrada tocco i 15km/l. Il massimo che sono riuscito a fare è stato 25km/l con una guida noiosa, fatti una volta e mai più rivisti.
          Con 60€ farei dunque 600km, mille non di certo.

      • io con 60 euro, considerando che ho un impianto fotovoltaico faccio 3400 km.
        se non considero l’impianto farei circa 1700km.
        Ovviamente tengo un costo medio sull anno perche per diversi mesi l’anno non riesco nemmeno a spendere 60 euro di corrente, che pero vado a compensare con i mesi invernali.
        Vorrei sottolineare anche che lei fa 1000km con una macchina che ha circa 116 cavalli, io ne faccio il doppio … triplo … quadruplo con una macchina che ne ha 425.
        Non per questo deve essere meno felice pero spero che abbia la voglia di pensare, confrontare e giudicare meglio la disparita tra quello che ha e quello che potrebbe avere … al netto delle possibilita personali ovviamente.

      • Ci vorrebbe il parere critico sulle BEV del Sig .Vincenzo vicinanza, o del Sig. Alessandro, etc. etc, ma oggi va bene anche il parere del Sig. Maurizio, mi pare che si assomiglino molto..

      • Maurizio forse una EV pura non l’ha mai avuta? Perché mi permetto di dire che tra una guida di una toyota ibrida col variatore (effetto scooter) e una EV c’è un abisso in fatto di guida.. ho avuto x 4 giorni una ch-r a noleggio.. mi veniva da piangere.. se acceleri un po ti senti il motore che esplode su di giri e l’auto che non avanza… anche la moglie è stata delusa. Ogni volta che partiva motore pensavo ai soldi che bruciavo… davvero mi domando come si possa provare piacere nella guida di auto cosi…
        Una ha la possibilità di gustarsi una guida da EV con tutta la coppia disponibile da subito e invece si prende un auto che sembra uno scooter… davvero non comprendo… fatemi capire.. e non ditemi dei costi di acquisto che vi smontiamo subito

        • -ho avuto x 4 giorni una ch-r a noleggio-

          Avuta anch’io per una decina di giorni come auto sostitutiva.
          Insopportabile.
          Come dicono a Roma “speravo de morì prima”
          Mi inventavo delle scuse con me stesso pur di NON usarla.

Rispondi