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Giulio che torna indietro: dalla ID.3 all’auto termica

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Giulio che torna indietro dall’elettrico all’auto termica. Succede anche questo e Michele Cento, un lettore, chiede se si tratta di notizia vera o di fake. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Giulio che torna indietro, dopo una Volkswagen ID.3

Succede anche questo, non abbiamo motivo di pensare che sia un falso. Giulio ha un nome e un cognome, Poli Doko, un volto e un profilo Facebook. Come c’è chi torna indietro dalla benzina o dal diesel, o viceversa, e c’è chi non si trova con l’elettrico, in questo caso Volkswagen. Tanto più che Giulio ha acquisito l’auto con un contratto Progetto Valore Volkswagen (PVV) che, a una certa scadenza, permette di decidere se tenere l’auto. O se restituirla o sostituirla con una nuova Volkswagen. Ma ecco il suo racconto, peraltro pubblicato anche sul profilo Facebook Volkswagen ID.3 ID.4 ID.5 fan group IT, che ha oltre 5 mila iscritti. “Eccomi qui a mettere un punto sull’elettrico dopo ben 3 anni di ID.3 58kWh con pompa di calore e più di 60.000 km. Stando al termine del PVV e ai recenti aumenti Be Charge, per i km che percorro e la mancanza di colonnine a casa (abito in condominio), ho deciso di tornare al motore termico“.

Giulio che torna indietroPesano costi e problemi di ricarica, oltre al mal di software iniziale

Non me lo sarei mai aspettato, speravo che l’elettrico fosse il futuro della mobilità”, prosegue Giulio. “Ma, a causa di questioni geopolitiche e politiche nazionali sono costretto a fare un passo indietro. È stata sicuramente una grande avventura. Ricca di ricerche di punti di ricarica, bestemmie quando queste risultavano non funzionanti e non partivano per non si è mai capito quale motivo. Comfort e indubbia comodità di guida. Adesso si torna alla preistoria, facendo nuovamente rombare il motore. Grazie a voi per essere stati sempre molto puntuali nella condivisione di problematiche e soluzioni relative a questi maledetti aggiornamenti che tanto ci han fatto penare”. Il riferimento finale è ai problemi di cui le prime ID.3 hanno sofferto, come raccontato da diversi lettori.Ci par di capire, comunque, che la decisione do Giulio sia in gran parte legata al tema della ricarica, troppo costosa  e spesso complicata. E su questo chi di dovere dovrebbe riflettere. E infine: non tutte le elettriche sono uguali, saremmo curiosi di vedere statistiche precise su chi torna indietro e da quali marche.

  • Paolo Mariano invece raddoppia: la nuova Volkswagen ID.3 dopo avere restituito la prima – VIDEO

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67 COMMENTI

  1. Idem, sono tornato indietro da una 500e, ultima versione. Purtroppo troppi sono i probemi. .molti, dalla ricerca delle colonnine a quelli di sicurezza…. forse in futuro

  2. Ma siamo in Italia o in USA? Tutti a fare dei conti al millesimo sul risparmio, sullo scarico delle spese,sempre con quanto paghi questo quanto costa quello. Mi pare di essere in America negli anni ottanta. Dicevo a un conoscente, bella auto e lui l’ ho pagato tot, un altro mi faceva vedere la casa e prima di tutto mi diceva quanto l’aveva pagata.
    Penso che con l’auto elettrica, uno fa i conti, a parita di spesa sul lungo termine sceglie elettrico, magari anche se spendo qualche euro in più, pensando al futuro. Forse per uno che pagava il blu diesel Agip piu del normale per inquinare meno in anidride solforosa e si prendeva regolarmente del pirla.pretendo troppo.

  3. È solo l’inizio. L’elettrico, oltre a non essere ad emissioni zero, comporta problemi di autonomia e ricarica notevoli. Il futuro è full hybrid con termico alimentatato ad e-fuel. In Giappone e Corea l’hanno capito. L’elettrico è per i ricchi.

  4. …”Ma, a causa di questioni geopolitiche e politiche nazionali sono costretto a fare un passo indietro.” E che razza di motivazioni sono queste? Da quando le -soggettive- questioni internazionali ti spingono a cambiare auto? Qui c’è puzza di supercazzole, altroché!

      • Vive in un condominio senza impianti fotovoltaici, con i prezzi che aveva raggiunto l’energia elettrica che doveva fare? L’elettrico è fantastico ma per una famiglia media normale in Italia non è ancora praticabile. Lo dico molto serenamente, senza nessuna volontà polemica

          • Sì ma deve mettersi in coda, ci va tempo a mettere in produzione nuovi impianti, anche perché le autorizzazioni richiedono teeeemmmpppppooooo.

        • @claudio : “Con i prezzi che ha raggiunto l’energia”

          Certo, Ha fatto bene…. Stiamo in un momento in cui la benzina la regalano.

  5. Spiace sempre quando qualcuno ritorna ad emettere in atmosfera…nel caso specifico ,si è vero che id aveva ritardi nel software ma non mi ha mai pregiudicato la guida…e per le ricariche,non so’ come sia la logistica del protagonista però con un abbonamento maxi enelx non mi pare siano aumentati molto i costi…magari poteva provare a fare richiesta al comune per colonnina vicino abitazione…oppure valutare con condominio colonnina ad uso comune anche remunerata su qualche app….le soluzioni si trovano …se lo si desidera🖖

    • O magari cambiare casa o città 🤣🤣🤣🤣
      Ma per piacere, sia seria. Lei crede che le centrali elettriche che le ricaricano l’auto, producano energia elettrica col pensiero, la maggioranza, per non dire la quasi totalità utilizza combustibile fossile, si informi che almeno sa di cosa parla.

      • La quota di produzione da fonti rinnovabili in Italia è attorno al 40%, zero petrolio, 12% carbone, il resto a metano. Le colonnine di ricarica erogano energia rinnovabile al 100%; anche i contratti di fornitura domestica possono prevedere energia rinnovabile al 100%; per non parlare di chi dispone del fotovoltaico sul tetto. Si informi lei, per favore.

        • È già qualcosa, ero rimasto al 27% di rinnovabili, stiamo migliorando, quindi per il 2030 staremo al 100% di fonti rinnovabili in teoria. Comunque se il 100% della corrente delle colonnine utilizzate fonti rinnovabili, per erogare il resto della corrente, useranno le altre fonti, il conto non può variare, per produrre tutta l’ energia neccessaria, non possono soddisfare solo con le fonti rinnovabili, impossibile avere inquinamento zero ad oggi, quindi il discorso che fanno certe persone è campato in aria.

          • Nel 2030 non saremo al 100%, probabilmente da qualche parte nell’ intorno del 70%.
            Si può anche girarla in senso pessimistico (ma non è così, perché con l’aumento dei prezzi i consumi sono scesi visto che si vanno prima di tutto a tagliare gli sprechi).
            Anche considerando 40% per le auto elettriche abbiamo un buon 40% di rinnovabile a basso impatto e 60% da fossili con rendimenti e emissioni di inquinanti decisamente inferiori (dato il mix con molto metano) rispetto a milioni di motori che bruciano benzina e gasolio disseminati nelle aree urbane a detrimento della salute di tutti.

          • Se tutta la mobilità fosse elettrica si stima un aumento del fabbisogno di elettricità del 15%. Quindi priverebbe di ben poco le altre utenze.

            Da notare che nell’inverno 2022-2023 (per vari motivi) in Europa è stato risparmiato il 20% di energia elettrica rispetto ai consumi del 2021-2022. Con la produzione immutata si sarebbero potute alimentare tutte le auto in circolazione.

        • Salve, sono convinto della bontà di quello che scrive Signor Massimo Degli Esposti ma a mio parere il problema che deve affrontare chi ha la macchina elettrica è quello della ricarica.
          Ho fatto un viaggio della speranza andando a Trieste con la zoe r40 infatti, senza passare per l’autostrada e risparmiare sul costo di quest’ultima, su 20 colonnine di ricarica solo 2 non mi hanno dato problemi le altre 18 o erano fuori servizio o non leggevano correttamente la carta prepagata enel x way o quelle segnalate dalla app di quest’ultima non si trovavano perchè erano state posizionate in luoghi privati.
          Approfitto però di salutare le operatrici del call center di enel x way per la loro disponibilità e per la loro comprensione dopo la quarta telefonata per segnalare la mia impossibilità di ricaricare l’auto elettrica per problemi non dovuti alla mia inesperienza.
          Buona giornata a tutti

          • Io, invece, ci sono andato passando proprio per l’autostrada, faccio prima, e non ci sono stati problemi. Ora ce ne saranno ancora meno con le nuove HPC a Ronchi dei legionari.
            Il punto critico è proprio Triste, poche colonnine e l’unica fast è una Bitron di EnelXWay nel centro di ricerca sopra la città.
            Peccato che intorno c’è il nulla cosmico.

  6. Purtroppo è un dato di fatto, i costruttori europei di auto elettriche sono in ritardo con la tecnologia rispetto ad americani, coreani e cinesi, l’impressione è che le case europee vogliono far pagare l’impegno economico per la transizione al consumatore

    • L’impressione???
      La realtà è che le case europee si sono rammollite nel tran tran pluridecennale della produzione di massa di modelli “nuovi” che di nuovo hanno solo i colori e le loro combinazioni, sia all’esterno che all’interno, e ogni tanto qualche modifica alla carrozzeria, e le parole “ricerca e sviluppo” si ricordano cosa siano solo quando un nuovo regolamento EU le obbliga – in un coro di critiche, lamentele vittimistiche e piagnistei – a ridurre di un nonnulla le emissioni che ci stanno soffocando.
      Eppure, ugualmente continuano ad alzare i prezzi senza collegamento alcuno con il tasso di innovazione delle loro auto, sia termiche (praticamente zero da tempo immemorabile) che elettriche (giusto il compitino striminzito per poter dire che ci sono anche loro, ma utilizzando tecnologia già vecchia e soprattutto artificialmente sovraprezzate per “stimolare” la concessione di incentivi).
      Del resto, l’ha dichiarato papale papale lo stesso De Meo (CEO Renault) al recente salone di Monaco: non abbiamo mai fatto così tanti utili pur vendendo meno auto. Punto.

  7. Che le auto elettriche non siano ancora per tutti è già stato detto e ridetto..quindi la cosa non mi stupisce più di tanto🙃

    • La cosa che mi stupisce è che pur sapendo tutti che non è per tutti è stata imposta a tutti(nel 2035 sarà per tutti?).
      Ma tant’è non mi sarei aspettato di meno dalla bella intelligenza delle nostre autorità.

      • Possiamo anche non imporle pur sapendo che la benzina non ci sarà per tutti tra qualche anno, non mi sarei aspettato di meno neppure io.

  8. Occorre prendere atto che non conviene passare all’elettrico senza disponibilità di un punto di ricarica privato:
    Occorrono urgentemente incentivi per agevolare tali investimenti per privati e condomini

  9. Non avessi la possibilità di ricaricare a casa anch’io sarei costretto a tornare indietro. Colonnina più vicina a 12km, in AC, spesso non funzionante. Controvoglia, ma sarei costretto.

  10. sono 16 mesi che aspetto di essere contattato dalla soc che mi deve istallare i pannelli solari. Oltretutto sono in zona vincolata (anche se non li vedrebbe nessuno) e mi tocca la paesaggistica.
    Infine non c’è ancora una normativa che specifichi come comportarsi con i liberi professionisti. Aspetteremo tempi migliori

    • Mi son perso, cosa intendi per normativa con i liberi professionisti? Cioè, qual’è la casistica da dirimere

      • da libero professionista non mi posso scaricare l’impianto fotovoltaico. Ho solo degli incentivi come privato. Ma io il carburante essendo agente me lo scarico al 80% Quindi o posso scaricarmil’impianto fotovoltaico al 80% oppure ho convenienza a continuare a scaricarmi i carburanti tradizionali

        • Le chiedo come potrebbe scaricare il costo dell’energia fotovoltaica, che è zero. L’installazione è già detraibile al 50% e ci alimenta tutta la casa, oltre all’automobile. Non basta?

          • Forse Frederik non sa cosa sia lo scambio sul posto e quindi immagina che l’energia consumata la notte per ricaricare l’auto la debba pagare per intero senza poterla scaricare.

        • Se ha partita Iva individuale, può tranquillamente mettere in detrazione/deduzione l’installazione dell’impianto fotovoltaico anche se si è dimenticato di dar la partita Iva e han fatturato su C.f (per le auto funziona così deduco valga anche per queste spese), la bolletta della luce di casa, sempre essendo partita Iva individuale, la mette in detrazione per intero come ha sempre fatto anche prima dell’era elettrica. Se acquista abbonamento per le colonnine.. Basta intestare l’account alla partita Iva (presumo chiedano o dato di fatturazione no?)

          • Il professionista con partita IVA individuale, al massimo scarica il 50% delle spese di casa, non il 100%. Lo stato sa benissimo che almeno metà delle spese, non sono di pertinenza della professione, tanto più se la famiglia è numerosa…. Saluti.

          • @Fabrizio: il dipendente, invece, recupera il 50% dell’impianto FV, e tutte le restanti spese di casa se le paga e sta zitto.
            Non capisco che cosa vuole, forse di essere pagato per montare un impianto FV?
            Perché nel caso non lo avesse ancora capito, la pagheranno per l’energia scambiata ed anche per quella solo ceduta.

          • Fabrizio, hai ragione mi son spiegato peggio che male, “per intero” intendevo tutta la bolletta con costi accise etc, non la sola materia prima per capirci.
            Grazie della correzione

        • Lei ha candidamente ammesso che usa gl isgravi fiscali lavorativi per scopi personali.
          Si chiama elusione fiscale, è un reato 🙂
          Saluti

    • No spiegatemi, questo gentile signore aspetta di poter scaricare l’energia che non paga e di poter scaricare tutto l’impianto fotovoltaico? Lavoro in una azienda di credito, e le vedo le dichiarazioni dei liberi (di evadere) professionisti. Io mi sento Elon Musk davanti a questi documenti, mio padre, lavorando in fabbrica, si sarebbe sentito Kassogi visto gli anni. Poi? Dovremmo anche infilarci una ramazza laddove il sole raramente vede la luce, per agevolarvi ulteriormente? Bisogno di altro?

  11. Nonostante i rincari il vantaggio economico dell’elettricità sul benzina a pari km c’è ancora. Sulla scomodità di trovare le colonnine vicino a casa invece dipende molto da dove abita., quindi gli auguro vengano montate nuove colonnine in zona e si sblocchino le complicazioni burocratiche x le wallbox in garage sotterranei dei grandi condomini.

  12. Dalla ID.3 sarei tornato indietro anche io sinceramente, ciofeca venduta come se fosse una macchina fantastica, sponsorizzata immotivatamente da Mariano come se fosse l’anti Tesla

  13. Io con i nostri due “giocattoloni a pile” devo dire di trovarmi molto bene. Chiaro che ho le condizioni migliori per sfruttare le elettriche. Casa singola, 6 kW di pannelli fotovoltaici, colonnina in garage e scambio sul posto. Percorrenza nella media per andare in ufficio (40/45 km al giorno) e scuola di mia figlia a 4 km, il che permette a mia moglie di usare la Zoe quotidianamente senza pensieri di sorta. Io uso una Kia e-Niro da 64 kWh con la quale facciamo i viaggi lunghi e che io uso ormai anche per andare in bagno, visto che ci vado gratis.
    Capisco non siano le condizioni di tutti e capisco la scelta dell’utente viste le difficoltà. Non la condivido, ma senza dubbio la capisco.
    Le sue sono difficoltà che io non ho mai affrontato e lungi da me giudicare le scelte di chi ha situazioni oggettivamente diverse.
    Per quanto riguarda noi, posso solo dire che non toccheremo più una vettura termica neppure con i guanti da forno.

    • Ci credo che non tornerai più al termico, la vostra condizione è da gold standard per possedere auto elettrica

  14. Proprio settimana scorsa per un piccolo problema alla Passat Eco fuel sono passato in VW nel mia zona e si lamentavano di avere 2 ID3 ferme in attesa di soluzione del problema (dalla Germania):

    – la prima un pezzo che non arriva;
    – l’altra un aggiornamento che non riesce ad essere scaricato;

    ma gli stessi problemi li hanno anche con le termiche sempre per pezzi di ricambio introvabili con relativa vettura (di recente costruzione) ferma in officina da mesi per un pezzo che sembra sempre in stato “ancora da costruire”.

    E’ assurdo, in VW stanno spendendo più soldi per le sostitutive ai clienti che per costruire i pezzi mancanti.

  15. Io invece di tornare indietro con l’elettrico sono andato avanti col metano, 10 euro per 300 km , e passa la paura. Basta con le puntate a ” Chi l’ha visto” per effettuare le ricariche della speranza con le colonnine malefiche.

      • No, 15.000

        Ma io al momento con la Model Y RWD a 0.21 eur al kw (a casa mia) spendo quasi la metà rispetto alla Passat a metano e non consumo ne dischi ne pastiglie.

        • Guarda che facendo il conto della serva, non credere di avere questo super risparmio, a meno che non inizi a cercare le colonnine gratuite, allora la non c’è storia, ma se vai nelle fast charge il costo è ben diverso. La differenza sta che guidi in rilassatezza perché è silenziosa e non hai i cambi di marcia, fastidiosi specie nel traffico, ma c’è il problema dello stress della ricerca delle colonnine e la.pianificazione dei viaggi da pagare in cambio. La situazione perfetta non esiste se vogliamo essere onesti.

      • Sai che esborso economico io me lo faccio da solo il tagliando olio e filtro spendo pochissimo (su certe auto lo puoi fare ogni 2 anni che non muore nessuno), dischi mai cambiati in nessuna auto che ho avuto (ho tenuto una aygo per 15 anni e non andavo piano) pastiglie forse 2 volte in 15 anni manco me lo ricordo

      • 15k ma mi anticipo anche a 13/14 k , sai che spesa , 50/60 euro a volta, certo hai la scocciatura che te lo devi fare tu, come tu hai la scocciatura di trovare le colonnine, ogni quanto, 200/250 km ? Preferisco rompermi le scatole ogni 13.000 km, dal momento che le colonnine spesse volte non funzionavano, una tragedia ogni volta.

  16. Bravo Giulio. Io sono proprietario di una Smart elettrica da 3 anni e oltre ai problemi con le ricariche dalle colonnine, occupate anche dalle termiche in sosta, ho avuto un problema di perdita olio dal differenziale (guasto mai successo con una termica)…la Smary aveva 2 amni e mezzo, fuori garanzia da 6 mesi, l assistenza, totalmente incapaci mi hanno spillato 300 euro per un rabbocco di olio e cambio paraoli(mai fatto)…risultato l auto continuava a perdere olio…Riportata in assistenza e contattata la Mercedes, non sapevano risolvere il problema se non facendomi pagare 3200 per un differenziale nuovo….L auto aveva solo 20000 km…. Quindi pensate come posso continuare a credere che la soluzione sia l elettrico…Comunque mi rincuoro che chi ha comprato Renault e Volkswagen hanno avuto anche loro problemi… Un saluto a tutti.
    Alessandro

    • 35k ho dovuto cambiare il motore alla smart che uso a lavoro, tempo di attesa, 2 mesi, prima era un pezzo della centralina, 1 mese per farlo arrivare dalla germania, sostituito, non caricava cmq l auto
      Mandati i dati della centralina in germania, hanno sostituito il motore alla fine e ora funziona tutto
      Fortuna che e in leasing e quindi 0€ spesi, senno immagino il salasso

    • Ma il problema col differenziale l’avresti potuto avere anche con la Smart termica, magari è più difficile perché utilizzano lo stesso sistema da anni, ma con un nuovo modello può accadere, la è stata pessima l’assistenza a prescindere dalla macchina, secondo me.

    • Il problema della Smart elettrica è che viene dalla Cina, quindi i ricambi arrivano dalla Cina e non li producono in Germania. E nonostante la globalizzazione e l’apertura dei trasporti è una tragedia spesso trovare ricambi.
      Ieri a presa diretta il CEO di SMart Italia si vantava della nuova Smart Elettrica mini suv TEDESCA. La produce la Geely in Cina, di tedesco ha solo gli stemmini. Senza disquisire sulla bontà o meno dell’auto, è normale che le componenti arrivino dal paese di produzione e che per questioni di gestione dei processi di replenishment i pezzi che tendono a rompersi meno non siano in stock in Europa.
      Quando si acquista un’auto bisogna sempre considerare tutti questi fattori.

  17. Non possiamo sindacare sulle scelte altrui. Ma non può essere solo il costo o la difficoltà della ricarica. Ho da metà 2021 un Twingo ZE ho percorso 19000, ricarico dalle colonnine pubbliche. Ho paragonato i suoi consumi (il costo) con la mia altra vettura che percorre in città 20 km/lt la twingo fa circa 11,5 Kwh/100km 100 km a benzina sono circa 10 euro 100 Km in elettrico (per me sono) 0.36*11.5 = 4,14 euro.

  18. Sicuramente alcuni costruttori dovrebbero fare uno sforzo in più per limitare i disagi ai fruitori dei propri mezzi.
    Il lettore tenga presente che da normativa europea, i punti di ricarica pubblici nei prossimi anni subiranno una vastissima capillarizzazione.
    L’augurio è che con il miglioramento delle tecnologie relative ai motori elettrici, il potenziamento delle infrastrutture di ricarica (che avverrà in ogni caso) e l’aumento delle EV circolanti, il lettore possa tornare per un futuro prossimo veicolo, a valutare un’auto elettrica con maggiore serenità.

  19. Se le “cose” rimarranno così a lungo, intendo i rincari ingiustificati delle ricariche, prezzi di acquisto elevati e mancanza di offerta nei segmenti A e B, beh allora Giulio non sarà l’unico a tornare indietro.

    Altra considerazione, le prime ID3 con i loro innumerevoli problemi software e non, sono state un calvario per i possessori e un pessimo esempio per tutti coloro che erano intenzionati al passaggio in elettrico credendo di avere dietro la competenza, la solidità di un costruttore storico come VW.

    Conosco persone ex proprietari di ID3, che esasperate dagli innumerevoli problemi hanno preferito darle indietro uno per prendere una Tesla model Y e l’altro per una Renault Megane, questo per dire che non mi stupisce più di tanto se altri hanno scelto di cambiare o tornare indietro sul termico.

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