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Emilia-Romagna: 4 milioni per le colonnine negli enti pubblici

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La colonnina si è spenta e Giuseppe non riusciva a staccare il cavo.

Sempre in attesa del bando per incentivare le wallbox dei privati in Emilia-Romagna arriva quello regionale destinato all’istallazione di colonnine negli enti pubblici. E’ finanziato con 4 milioni di budget e il contributo è a fondo perduto al 100%. Entro giugno dovrebbero partire anche i contributi del Pnrr per 700 milioni

Domande da inviare entro settembre, fino a 100mila euro di contributo a fondo perduto

Stazioni di ricarica
Siamo nel 2013. Una Nissan Leaf in uso alla Regione. Copyright Archivio Fotografico della Regione Emilia-Romagna

Il bando è stato pubblicato il 4 maggio ma le domande si possono inviare dal 12 giugno e c’è tempo fino al 21 settembre. I destinatari sono solo gli enti pubblici ma è ampia la loro composizione: Comuni, Province, Città metropolitana, Unioni di Comuni, Società partecipate e altre tipologie di soggetti pubblici ( il riferimento normativo è l’art. 1, comma 2 del D.Lgs. n. 165/2001). La giunta regionale emiliano-romagnola  ha stanziato 4milioni di euro e il contributo è generoso: fino a 100mila euro a fondo perduto. Si può coprire tutto l’investimento.

Il contributo copre le spese di fornitura, installazione, attivazione e posa in opera di materiali e componenti necessari alla realizzazione degli impianti. Ma si finanziano anche le opere edili necessarie, le spese di esproprio (una percentuale del 10%) delle aree, l’allacciamento alla rete e l’incremento di potenza eventualmente necessario. Tutto questo grazie alle risorse del PR Programma Regionale FESR 2021/2027.

Colonnine per ricaricare la flotta proprietaria

Le stazioni di ricarica finanziate sono destinate ad alimentare i veicoli elettrici “di proprietà del soggetto richiedente, che siano utilizzati esclusivamente nello svolgimento di servizio e/o funzioni pubbliche“. Contributo previsto anche per alimentare “veicoli elettrici di proprietà ovvero nella disponibilità dei dipendenti in organico al soggetto richiedente“.

I progetti saranno valutati sotto diversi aspetti e parametri tra cui l’ampiezza dell’utenza potenziale e la fruibilità del servizio. La scelta di fonti rinnovabili viene premiata con più punti come la capacità del servizio di contribuire alla decarbonizzazione. In sintesi questi gli obiettivi: “Incentivare l’utilizzo della mobilità elettrica con lo scopo di ridurre l’inquinamento atmosferico con conseguente miglioramento della qualità dell’aria e attenuare la rumorosità“.

Vogliamo accelerare sempre più la mobilità pubblica a basso impatto ambientale- spiega l’assessore a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini- in primo luogo per migliorare la qualità dell’aria che si respira nelle nostre città e contribuire così al contrasto al cambiamento climatico, i cui effetti purtroppo sono sempre più visibili. E poi perché riteniamo che sia proprio il pubblico a dover per primo imprimere la svolta più decisa verso una visione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Con questo bando- chiude l’assessore- sosteniamo e accompagniamo così le nostre amministrazioni e gli enti locali nel passaggio verso una mobilità ‘verde’ di cui tutti potremmo trarre benefici”.

La pagina informativa con il bando da scaricare 

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11 COMMENTI

  1. la stessa emilia romagna con buco di svariate decine di milioni in bilancio?
    la stessa emilia romagna che ha chiuso ospedali e/o “punti nascita” (specie in montagna)?

    interessante.. come saltino fuori soldi quando vogliono 🤡

      • quindi la regione non mette nulla di sghei, si limita a definire la destinazione d’uso..
        per la quale saranno servite commissioni, tavole di tutti i formati e consulenze con qualcuno del mestiere “interessato”.

        continuo a ripetere che le regioni sono un’inutilità voluta, data dalla necessità di garantire posti di lavoro pubblici ad amici e parenti..
        c’erano già le province (che non sono mai state smantellate) a fungere dello stesso ruolo: doppia burocrazia? sicuramente

  2. Vado fuori tema rispetto all’articolo:
    qualcuno sa se prima o poi anche la regione Emilia Romagna (o anche le singole province) prevedono incentivi per l’acquisto di auto elettriche, cumulabili con quelli statali?
    E’ notizia fresca che la regione Lombardia li ha messi a disposizione. Tempo fa la provincia di Firenze (se non ricordo male) aveva fatto altrettanto.
    Visto l’alto inquinamento dell’Emilia Romagna, complice la conformazione della stessa e l’alta industrializzazione sarebbe quanto meno opportuno muoversi in questo senso. Non credete?

    • In teoria sarebbe giusto il suo ragionamento sulla mancanza di incentivi ai cittadini in Emilia-Romagna. Sarebbero utili. Ma attenzione la Lombardia e tante altre regioni con lo stesso bando finanziano anche le auto termiche che si mangiano il grosso della torta. Ben vengano gli incentivi lombardi, ma guardiamo con più attenzione al modello di Trento dove si legge nel bando: “NON è quindi ammesso ad agevolazione l’acquisto di autoveicoli ibridi o ibridi plug-in”. Questa è una vera politica ambientalmente sostenibile. Il modello Trento è buono.

  3. Di bandi ne capisco poco ma 4M a 100.000 € l”una sono 40 colonnine.
    Siamo sicuri che sia più utile farle usare solo ai mezzi pubblici anzichè metterle a disposizione a tutti i privati cittadini?
    Ho capito male?

    • Salve e grazie per la domanda Zi ti, ho scritto “fino a 100mila euro di contributo a fondo perduto” ovvero si può chiedere molto meno. Detto questo una stazione di ricarica non è una vallbox soprattutto se veloce ha un costo molto maggiore di quello che lei ha stimato. Parliamo di enti anche con centinaia di veicoli, anche bus, camion, mezzi industriali …, che si devono ricaricare in pochi minuti non in ore e non bastano “due prese”. Poi il preventivo sale quando si devono installare in aree esterne e non nel garage di casa. Insomma l’entità di investimento è più che giustificata. E i cittadini? Le risorse ci sono, il governo deve darsi una mossa e mettere a disposizione gli incentivi.

      • Grazie per la sua risposta.
        Non mi riferivo però a wallbox casalinghe ma di stazioni di ricarica che possono essere fast, superfast ma anche “normali” fino a 22 kW.
        Un bel piano di distribuzione regionale per quelle veloci ed un buon accentramento di lente nei parcheggi, potrebbe portare ad una maggiore spinta all’elettrificazione di massa.
        Non voglio con questo dire che anche la Regione posso averne necessità quotidiana ma bus, camion, mezzi industriali sono già così diffusi?
        Pensavo che fossero più nelle intenzioni che nella realtà… ad ogni modo la scelta compete a loro.

        • Allora Zin Ti per il piano di colonnine/stazioni di ricarica ci sono i fondi del Pnrr con i primi bandi attesi a giugno, c’è un link nell’articolo che rimanda al tema, per incrementare i punti di ricarica sul territorio. E come dice giustamente lei con una distribuzione ottimale sul territorio. Speriamo sia così. Per quanto riguarda i mezzi pesanti sugli autobus ci sono già unità elettriche e forti investimenti. Speriamo sempre di più. Sui mezzi di lavoro comunali c’è stato un bando da qualche milione di euro che ha finanziato i comuni per l’acquisto di auto e di mezzi più pensati utilizzati per le esigenze dei lavori comunali.

    • Concordo con la Sua osservazione, destinare le colonnine solo ai mezzi elettrici della pubblica amministrazione mi pare uno spreco di risorse. Sarei curioso di vedere se la città di Reggio Emilia presenterà qualche richiesta, vito la situazione tragica delle ricariche di quella regione

      • L’obiettivo? Ridurre le emissioni, se i veicoli pubblichi sono sempre su strada, ricordiamo che ci sono tanti operai assunti in Regioni, Bonifica e diverse altri enti…, contribuiscono più di un privato all’inquinamento. Quindi ben vengano questi investimenti. Ma si tratta di una discussione sterile. I fondi per i privati ci sono, colpa del Governo che non riesce a rendere operativa la piattaforma è farli spendere. Questo il vero e molto grave problema italiano.

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